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Quest 123: Lo stuntman è un lavoro pericoloso

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view post Posted on 27/4/2014, 11:00
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Quest 123: Lo stuntman è un lavoro pericoloso
Quest libera

Quest disponibile per:
Violet
Tsuki Claymore
Ein


Ambientazione
Città delle stelle cadenti

Obbiettivo
Portare a termine le riprese del film

Ricompense
70 Esperienza
4.000 Jeni

Trama
Il famoso regista Quentin Torrentino richiede la presenza di giovani aitanti per utilizzarli come comparse e stuntman del suo nuovo film, "Mission possibile X^XI". In particolare serve qualcuno che possa sostituire la star Tom Cruise nelle scene d'azione ambientate nella pericolosa città.

Leggere qui!
La quest la mastero io in via straordinaria. E' una quest (quasi) interamente di pura role, ovvero in cui le statistiche dei vostri pg non saranno rilevanti ma saranno solo le parole dei vostri post a determinarne la riuscita. Maggiore sarà convincente la vostra ruolata, maggiore sarà la facilità con cui completerete la quest. (N.B. ruolare bene non significa far fare acrobazie folli al personaggio o scrivere post lunghi anni luce, ma semplicemente descrivere con coerenza e verosimilità le azioni del vostro pg.)


Fate un breve post di introduzione in cui spiegate che vi trovate nella Città delle stesse cadenti per il lavoro e che arrivate fino agli studi cinematografici. Si tratta di un set aperto; descrivetelo come preferite fino all'incontro con il regista o qualche inserviente. Essendo un mio personaggio partecipante alla quest io farò i suoi post sotto quelli da master.

_________________________________________________________________
Narrato
Parlato
Pensato


Dopo l'incredibile batosta subita in quell'incontro nell'arena celeste, Violet si sentì in un profondo stato di precarietà. Non aveva mai visto qualcuno così forte da stenderla con un solo colpo e con tale saccenza. Spinta a ritrovare un po' di fiducia, nonché dalle ristrettezze economiche, decise di viaggiare fino alla Città delle stelle cadenti per un lavoro da Stuntman, o per meglio dire Stuntwoman.
Non era mai stata in quella città così orribile: era un enorme ammasso di spazzatura e ferraglia, come fosse una grande discarica.

Possibile che nessuno se ne preoccupi?

Attraversò in fretta le "strade" della cittadina, cercando di guardare in basso, o il cielo, disgustata dalle visioni che le si presentavano sui lati della strada, fino a giungere in prossimità della troupe che si occupava del film. Capiva di essere nel luogo giusto dal semplice fatto di vedere macchinari puliti di fronte a lei.
Si avvicinò alle spalle di una cinepresa, che le pareva non stesse funzionando, quando fu notata da un tecnico, che le chiese cosa volesse.

Salve, sono qui per il lavoro

Disse porgendo la mano, e fu accompagnata quasi subito di fronte al regista, il famoso Torrentino.
 
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-Kurapika-
view post Posted on 27/4/2014, 11:43




Tsuki non pensava minimamente di ritornare nella sua città natale, eppure fu costretto a ritornare solo per l'aver accettato un lavoro da stuntman. Non era sicuramente nei suoi piani, ma aveva bisogno di soldi per equipaggiarsi con le armi vendute a York Shin.
Così arrivò a Meteor City, e chiese a qualche conoscente delle informazioni su dove si trovasse lo studio di Torrentino.

Gli dissero di dirigersi ad Ovest da dove si trovava e a passo svelto conoscendo ogni minimo perimetro della sua città si avviò, avvicinandosi capì di essere quasi arrivato, infatti proprio vicino allo studio si vedeva la differenza di pulizia, proprio nei dintorni si trovavano meno rifiuti.

Certo, ovviamente per le persone importanti ci vogliono sempre spazi importanti. Tsk.

Vide lo studio e si avvicinò al guardiano esterno chiedendogli di essere portato dal regista, in quanto non voleva aspettare più molto tempo.
Tsuki era già arrivato ma voleva già andarsene, il solito impaziente.
 
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view post Posted on 27/4/2014, 15:27
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Hunter

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L'idea di ritornare in quella sporca, malfamata città non allettava molto Ein, dopo tutto il coraggio che dovette raccogliere per lasciarla. Ma non aveva molte alternative. Poteva rubare il cibo, poteva rubare vestiti, ma non poteva rubare una casa. E non poteva pagare le spese di un'abitazione o stanza d'albergo, senza soldi. Poteva rubare anche quelli, ma il rischio era più alto rispetto al rubare del cibo al mercato.
Aveva bisogno di soldi puliti, e il fatto che non riuscisse a parlare lo penalizzava molto, ovunque.
Ma uno stuntman. Una controfigura. Quello avrebbe potuto farlo benissimo. Non aveva bisogno di parlare, ma solo di girare qualche scena "pericolosa". E la paga sembrava che potesse metterlo economicamente a posto per un po'.

Mentre Ein si guardava intorno, alla ricerca dello studio, vide delle cineprese, vide dei riflettori spenti. Doveva essere vicino.
Si avvicinò a quello che sembrava essere un custode o uno della sicurezza.

Lui dovrebbe sapere qualcosa...

Ein tirò fuori dalla tasca un volantino: conteneva l'annuncio relativo alla ricerca dello stuntman. Glielo indicò picchiando più volte il dito sul foglio.
Il ragazzo notò uno sguardo alquanto perplesso nel tizio a cui chiese indicazioni. Forse per il fatto che si trovava davanti un uomo mascherato, forse per il fatto che Ein si esprimeva a gesti.
In ogni caso, il lavoratore gli fece cenno di seguirlo e lo condusse dal regista.
 
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view post Posted on 27/4/2014, 19:43
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Mentre nello studio si intravede una leggera agitazione della troupe per l'inizio delle riprese, venite tutti accompagnati di fronte al regista.
Torrentino era seduto su una sedia, e stava parlando a un uomo che reggeva un pacco di fogli in mano. Probabilmente stavano discutendo di alcuni accorgimenti nella sceneggiatura. Si sentiva il regista che commentava:

No! NO! Ci vuole più sangue, molto più sangue! E anche degli arti tagliati, per esempio a lui una gamba, a lui l'altra, e a lei entrambe le braccia.
Sistemala nuovamente. Ci dev'essere una scena con sangue ogni 10 secondi minimo. Sai che è la mia firma!


I tre ragazzi, Violet, Ein e Tsuki, vennero presentati al regista come aspiranti stuntman. Torrentino si alzo, scrutandoli leggermente, poi strinse loro la mano e fece segno di seguirlo. Si stava dirigendo verso un capannone che sembrava costruito da poco.

Venite, venite. Per le riprese abbiamo bisogno di persone in grado di persone veramente ardite; le scene sono pericolose e non possiamo rischiare le nostre attrezzature. Il tecnico degli effetti speciali è pure in sciopero, per cui siamo ridotti maluccio da quel punto di vista. Ho dovuto cercare stuntman fuori dalla solita lista perché la maggior parte (di quelli sani) era occupata, e gli altri si sono rifiutati. Eppure pago anche bene!

Entrati nel capannone, vi trovate all'interno di una sorta di palestra, molto ben attrezzata. C'erano strumenti e attrezzature di tutti tipi: manubri, macchine, sbarre, ecc... Al centro si poteva vedere un uomo intento nel fare pesi con le braccia seduto su una panca.
Torrentino si avvicinò ai ragazzi, e sussurrò, per non farsi sentire da altri:

Quello è Tom. Ora ve lo presento; ricordate di non fare riferimento in alcun modo all'altezza



Il regista condusse i tre da Tom Cruise, il quale si alzò salutandoli calorosamente, uno ad uno, e scrutandoli, come per confrontarli con se stesso e giudicare se fossero o meno adatti.
Il regista si intromise:

Non preoccuparti! Con una parrucca e un vestito nero saranno proprio come te!

E poi si rivolse ai tre:

Qui ci sono attrezzature di ogni tipo! Fatemi vedere cosa siete in grado di fare.

Ora dovete dimostrare di essere capaci di fare gli stuntman. Agite come preferite, ma ricordate che avere Tom o il regista dalla vostra parte vi farà guadagnare punti.


________________________________________________________________________

Narrato
Parlato
Pensato


Violet fu accompagnata di fronte al regista, che a quanto pareva stava discutendo con qualcuno riguardo alle scene del suo film. Sembrava che fosse particolarmente interessato a scene del genere "splatter" o simili. Violet non aveva visto molti film, quindi non era una grande esperta. Insieme a lei c'erano altri due ragazzi, di cui uno dal volto coperto da una maschera.

Avrà l'acne

pensò lei, ma preferì cercare di stargli a distanza per il futuro.
I tre furono accompagnati in una palestra, mentre il regista spiegava loro alcuni dettagli riguardo al lavoro. Nella palestra c'era la grande star, Tom Cruise, che non appena li vide arrivare smise di allenarsi e andò loro incontro, salutandoli con un sorriso. Quando strinse la mano a Violet lei, capendo che in quanto femmina avrebbe avuto più probabilità di far colpo su di lui e ottenere il lavoro, sfoderò un sorriso e si complimentò con lui:

Ho visto tutti i suoi film! Devo dire che dal vivo sembra anche più giovane!

Era decisamente più alta di lui, ma, su consiglio del regista, stette bene attenta a non farglielo notare.

Subito dopo, il regista invitò lei e gli altri due a mostrare le proprie capacità: se fossero risultati idonei sarebbero stati assunti.
Violet pensò:

Due ragazzi... non sembrano forti quanto me ma giocarla solo sulla forza è rischioso. Meglio puntare sull'agilità.

La ragazza si avvicinò a una panca e vi si appoggiò con le mani, sollevandosi in una sorta di verticale però tenendo le gambe divaricate. Poi cade elegantemente in avanti facendo una capriola e atterrò in spaccata. Per una ragazza era molto più facile che per un maschio ottenere simili risultati. Si rialzò quasi immediatamente e si avvicinò a un paio di anelli sospesi, che afferrò al volo e fece delle flessioni tirandosi su qualche volta, il tutto nascondendo la fatica e sorridendo alla star.

Questa devo averla vista in qualche suo film, Tom

Con uno sforzo si diede una spinta come se fosse su di un'altalena e si lanciò in aria volteggiando in un paio di capriole, e alla fine atterrò in piedi.
 
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-Kurapika-
view post Posted on 27/4/2014, 20:18




Non appena chiese al guardiano esterno del lavoro, questo lo portò subito dal regista. Tutto il set era ben costruito, Tsuki era impressionato dalla quantità di macchina di ripresa e dalle persone che collaborassero per quel film. Appena arrivato quasi dal regista, egli vide che Torrentino stava intraprendendo una conversazione molto focosa che riguardava sicuramente la sceneggiatura.
Tsuki però non perse di vista nemmeno il resto dell'ambiente, abituato a scrutare ogni minimo particolare per evitare grossi pericoli, notò anche altri due persone, una ragazza dai capelli blu ed un ragazzo mascherato.

Pff. Un ragazzo mascherato ed una ragazza dai capelli blu non mi sembrano il top. Il mascherato sicuramente nasconde molte cose. Chissà, starò a vedere. Non devo perderli di vista.

I pensieri di Tsuki furono interrotti dal "venite, venite!" del regista, questo aveva cominciato a blaterare e a lamentarsi di tutto e tutti.
Comunque seguì il regista che portò Tsuki e gli altri due nella palestra dove si stava allenando l'attore Tom Cruise.
Entrati, non Tsuki non fece in tempo a scrutare quanto fosse grande il capannone che l'attore si indirizzò verso di loro e si presentò ad uno ad uno e non appena salutò Tsuki, quest'ultimo strinse la mano un po' troppo forte:

Piacere di conoscerla Signor Cruise. Sarà un piacere farle da controfigura.

Sì, come no. Dopo che avrò finito non vedo l'ora di andarmene da questa lurida città.

L'attore era alto quasi quanto Tsuki quindi non ci fu il bisogno di stare attentissimi al comportamento, Tom era un po' più muscoloso, tutto qui.

Dopo la presentazione, Torrentino disse ai ragazzi di mostrare le proprie abilità, sfruttando l'ambiente a loro disposizione.
Cominciò prima la ragazza dai capelli blu, che cominciò a roteare e a roteare, con un'agilità favolosa.
Subito dopo di lei toccò a Tsuki, che non voleva deludere le aspettative, dopotutto anni e anni di allenamenti per risultare il più agile, veloce e silenzioso nei furti e assassini, non potevano guastare adesso la situazione.

Io punterò tutto su velocità e agilità.

Disse Tsuki, sempre pieno di parole e dal comportamento gradasso.
Così si diresse verso le mura e cominciò a correre velocemente sulla parete senza cadere, dopodiché scese e prendendo un altro po' di velocità fece una giravolta poggiando le mani a terra e saltando all'indietro riuscì a superare l'asta alta un metro circa. Dopodiché si mise a percorrere di nuovo ad alta velocità la panca e finì per fare un doppio salto, il tutto però in un silenzio assordante. Sembrava fosse un fantasma. D'altronde la sua vita non valeva molto, anzi, lui non esisteva.

Dopo aver finito si diresse verso il regista e Tom in silenzio.
 
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view post Posted on 27/4/2014, 21:23
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Ein, considerando il fatto che le riprese si sarebbero tenute in una città da cui ogni persona dotata di un po' di cervello sarebbe stata lontana, pensava che sarebbe stato l'unico a presentarsi sul set per quel posto, ma si sbagliava: c'era un altro ragazzo e una ragazza.
Non si preoccupò di loro. Erano solo.. persone. Come tutte quelle che vedeva per strada. Non ci avrebbe fatto amicizia né attaccato briga.

Il regista gli presentò l'attore principale del film, Tom Cruise.

Mi pare di averlo già visto.

Ein non era certo quel che si può definire un esperto del cinema. Era andato a vedere qualche film, ma per lui intrattenersi era quasi un lusso.

Sì, sembra l'attore di quel film.. Mission... Impossible, mi pare. No, non sembra. E' lui.
Considerando che non ne ho visti molti, o è una grande coincidenza o dev'essere un attore che ha fatto molti film.


Ai tre candidati venne poi chiesto di dare una "dimostrazione" delle proprie abilità. Ein non sapeva che fare, e di sicuro non era uno che prendeva l'iniziativa. Fece andare prima gli altri due.
La ragazza si esibì in quello che sembrava essere un esercizio di ginnastica, mentre il ragazzo, incredibilmente, iniziò a correre sul muro.

Ma Ein non sapeva fare grandi acrobazie.. figurarsi correre sui muri, poi.

Cosa posso fare? Non potrò mai fare ciò che riescono a fare loro.

Guardò gli oggetti che aveva intorno e uno in particolare destò la sua attenzione: una corda per arrampicate.
Ein ricordò che in una scena del film che aveva visto, con quell'attore, il protagonista si calava dal tetto.

Questo.. forse posso farlo.

Ein cominciò ad arrampicarsi lungo la corda, tenendo in bocca l'estremità più vicina al terreno. Arrivò fino in cima e, usando una mano per tenersi aggrappato, con l'altra mano si legò, a partire dall'estremità che aveva in bocca, un cerchio di corda intorno alla vita, assicurandosi di chiuderlo con un nodo che non si sarebbe sciolto.
Poi volse lo sguardo al terreno.

Saranno all'incirca 7.. 8 metri. Posso farlo.

Ein mollò la presa e si lasciò cadere, e quando la corda arrivò al culmine della sua lunghezza, la sua caduta si arrestò abbastanza bruscamente, a pochi centimetri dal suolo, causandogli un forte dolore alla zona addominale.. dolore che però riuscì a nascondere perfettamente.
Restò in equilibrio, a braccia larghe, per qualche secondo, per poi toccare terra con i piedi e sciogliere il nodo.
 
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view post Posted on 28/4/2014, 16:04
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Bene entrambi. Ho apprezzato particolarmente Eman perché perferisco sempre i pg mediocri ai fighi.


Tom Cruise e il regista Torrentino assistettero alle "esibizioni" dei tre candidati, scambiandosi qualche parola ogni tanto. La faccia dell'attore spesso esplicitava i suoi sentimenti: fece una smorfia di dolore alle spaccate di Violet, osservò con occhi colpiti i movimenti di Tsuki e sorrise per incoraggiare Ein, che aveva tentato una cosa forse più grande di lui.
Al termine delle dimostrazioni, Tom e il Torrentino si consultarono brevemente, e infine quest'ultimo annunciò:

Okey, assumiamo tutti e tre. Abbiamo diverse scene da girare, e ognuno ne farà una in base alle proprie capacità.
La ragazza sarebbe perfetta, ma è un po' troppo alta: la inquadreremo da lontano. Il ragazzino biondo ha dato prova di essere il più agile, quindi a lui daremo la scena più pericolosa, mentre per l'altro credo di avere la scena che fa per lui! Intanto cambiatevi indossando questi. Vi aspettiamo fuori.


Il regista indicò uno scatolone con dentro i vestiti che avrebbero indossato le controfigure. All'interno c'erano scarpe da ginnastica nere, pantaloni scuri e una maglia nera a maniche lunghe, oltre che a delle parrucche che imitassero l'acconciatura dell'attore, e di ogni capo ce ne erano di varie misure. Erano gli stessi vestiti che portava Tom.
Disse il regista prima di uscire dalla palestra, rivolto a Violet:

Ah, tu puoi cambiarti in quella stanza laggiù. E' lo spogliatoio.

Cambiatevi e andate fuori. Se volete potete scambiare qualche parola con Tom Cruise, che rimane insieme a voi


________________________________________________________________________

Narrato
Parlato
Pensato


La prova di Violet aveva avuto il successo sperato: era riuscita a ottenere il lavoro. Il regista disse di avere una scena adatta a lei, per cui l'idea non le sembrò tanto brutta, anche se avrebbe probabilmente rischiato qualche osso, almeno a giudicare da come ne parlava Torrentino.
Violet si diresse verso la scatola con i vestiti e ne prese qualcuno, controllando le misure un po' a occhio.

Ma non indossa sempre questi abiti in ogni film di Mission Possible?

disse fra se e se, mentre rufolava nella scatola, lanciando qualche panno che gli sembrava adeguato ai due compagni.
Non la scandalizzava particolarmente cambiarsi nella stessa stanza dei maschi, ma fu sollevata quando il regista le indicò un altra stanza, dove si diresse, per poi riuscirne cambiata dopo qualche minuto.
L'unico oggetto che teneva in mano era la parrucca, che a causa dei capelli legati male non riusciva a mettersi correttamente, e inoltre si vergognava un po' ad indossarla. Chiese a Tom di aiutarla:

Potrebbe legarmi i capelli più in basso? Altrimenti non riuscirò mai ad essere il suo sosia, e mi creda che sarebbe un peccato.

Nel frattempo pensava:

Che razza di ruffiana sono diventata?! Beh, gli affari sono affari.

Con una scrollata di spalle si diresse fuori, come da ordine del regista, un po' turbata nel vedere che ora che erano tutti vestiti alla stessa maniera e con gli stessi capelli, lei, il vero Tom, e gli altri due sembravano tutti gemelli.
 
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view post Posted on 28/4/2014, 16:35
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Hunter

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Ein ascoltò le parole di valutazione del regista: gli disse che aveva una parte per lui.

Perfetto.

Pensò, massaggiandosi la zona addominale. Ancora un po' indolenzita ma ormai a posto. Volse poi lo sguardo a Violet. Poi guardò Tsuki. Non erano due soggetti comuni, di questo se ne rese conto. Ma non volle pensare troppo a loro due.
Il suo obiettivo era guadagnarsi la paga per il lavoro e andarsene al più presto da quella città.

Quentin Torrentino indicò ai neo-stuntman di vestirsi con i costumi di scena, e qui Ein ebbe una piccola esitazione.

Non voglio togliermi la maschera. Ma forse...

Fortunatamente, la parrucca copriva interamente i bordi della sua maschera, quindi, dal momento che la sua figura sarebbe stata inquadrata esclusivamente di schiena, pensò che nessuno avrebbe fatto storie se se la fosse tenuta.
Finì di indossare il costume, cercando di scegliere quello che fosse più adatto alla sua misura e, in silenzio, si riunì al resto del gruppo, in attesa di nuove istruzioni.

Ho inserito quell'immagine perché se iniziassero a farlo tutti, nel gdr, sarebbe tutto sia molto più comodo (l'immagine linka alla scheda) che molto più bello da vedere.
Sono due righe di codice da mettere all'inizio del post, se volete far sì che questa cosa si espanga a tutto il gdr, fatelo anche voi xD Il codice è questo:

CODICE
<div style="float: left; margin-right: 10px">[URL=*LINK_DELLA_SCHEDA*][IMG]*LINK_DELL_IMMAGINE*[/IMG][/URL]</div>


Dovete solo inserire, rispettivamente a dov'è indicato, il link della scheda e dell'immagine.
 
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-Kurapika-
view post Posted on 28/4/2014, 17:22




8r29a

I miei capelli sono neri/castani ^^ *ndr*

Dopo che anche Ein aveva mostrato le sue capacità, il regista si consultò con l'attore ed insieme valutarono le prestazioni.
Per Tsuki non era andata affatto male, il regista infatti l'aveva assegnato alla scena più pericolosa. Il suo animo stava degustando quelle parole in una maniera esorbitante, il suo viso sembrava meno infastidito adesso e molto più calmo del normale.
Le sfide più difficili l'hanno sempre stimolato ad andare avanti.

Dopo che fu indicato ai ragazzi di vestirsi con della roba in uno scatolone, egli prese gli indumenti e si diresse verso gli spogliatoi.

Preferirei tenere i miei indumenti, visto che indosso una tuta ultra-leggera che mi permette di fare tutti quei movimenti, ma vabbè, mi arrangerò con questi. Immagino gli altri che facce abbiano fatto. Soprattutto quel mascherato là.

Appena uscito dalla stanza, vestito e sistemato, si diresse verso il gruppo e notando quanto fossero buffi gli altri due sorrise leggermente.
Poi diresse qualche parola all'attore:

Spero di essere alla sua altezza, signor Cruise.
Dopodiché aspettò gli ordini.
 
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view post Posted on 28/4/2014, 20:13
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Questa quest sta andando più veloce di un treno


Quando i tre uscirono fuori, videro Torrentino che li aspettava in piedi, insieme ad alcuni altri membri della troupe. Il regista fece cenno di avvicinarsi e spiegò:

Ognuno di voi dovrà girare una scena diversa, ma non possiamo ovviamente girarle in contemporanea. Primo, perché serve la mia presenza e quella di molti altri, e secondo perché è sempre necessaria la presenza di Tom, al quale vi sostituirete quando chiuderemo la telecamera su di lui.

Detto questo spiegò ad ognuno, uno alla volta, quali sarebbero stati i loro ruoli. Per primo si rivolse a Violet:

La tua scena è relativamente semplice. In sostanza Tom verrà braccato da i "cattivi" e sarà costretto a scappare attraversando quell'enorme ammasso di rifiuti e ferraglia che vedi laggiù

e indicò una specie di collina fatta interamente di spazzatura, e proseguì

Dopo che sarà arrivato in cima, tu ti sostituirai a lui e scenderai dall'altra parte. Dovrai stare attenta ad evitare di rompere il precario equilibrio in cui le cose sono state accatastate, dato che potrebbe crollare tutto da un momento all'altro, e sarai braccata da un elicottero dotato di mitraglia. Non possiamo usare proiettili a salve perché, come ho detto, siamo messi male con gli effetti speciali, quindi useremo proiettili di plastica, non letali ma dolorosi. Abbiamo anche messo qualche mina qua e là (ci avanzavano). Quando arriverai in fondo faremo crollare il tutto, quindi dovrai tenerti pronta a spostarti.

Poi il regista si rivolse a Tsuki:

La tua scena invece è probabilmente la più folle, ma sembri adeguato. Nel film c'è un momento in cui Tom dovrà scappare con la moto. Tu dovrai sostituirlo nella corsa con la moto in questa strada dissestata: abbiamo tracciato una linea per terra per indicarti la strada. Spero tu sappia guidare la moto con le marce. Comunque per strada troverai sassi appuntiti, pozze di fango e qualche mina (ci avanzavano). Quando arriverai in fondo alla strada dovrai affrontare il salto sull'apposito trampolino, schivando un missile di plastica che ti manderemo contro. Per salvarti dall'esplosione dovrai abbandonare la moto e lanciarti da una parte.

E infine si rivolse a Ein:

La tua scena è molto carina. Tom si trova a dover affrontare dei robot-ninja assassini. Tu dovrai sostituirlo nel combattimento; in pratica dovrai cercare di bloccare più colpi possibili, e non preoccuparti se prendi qualche botta... le taglieremo in fase di montaggio. Abbiamo bisogno di uno stuntman perché per un errore di programmazione i robot picchiano forte e in maniera imprevedibile. Buona fortuna!

Ah chiaramente non sono mine vere. Al massimo rischiate un arto, non il collo.

Recitate la scena che vi è stata richiesta con un po' di fantasia; le spiegazioni non sono volutamente approfondite (non importa se prima Tsuki e poi Ein). Non ammazzatevi ma qualche batosta prendetela, soprattutto Ein :asdbravo:


________________________________________________________________________

Narrato
Parlato
Pensato


Quando il regista spiegò a Violet quale scena assurda avrebbe dovuto interpretare, non poté far a meno di pensare:

Questo è pazzo! Ecco perché vuole sempre sangue nei film; dev'essere stato turbato da piccolo.

La ragazza si rassegnò a dover "recitare" e salì in cima alla collina di rifiuti che le era stata indicata, in attesa dell'ordine.
Appena il regista diede il via, un elicottero apparve dal nulla, proprio di fronte a lei. Le sue eliche muovevano l'aria spingendo Violet indietro, quasi facendole perdere l'equilibrio per la sorpresa. Dopo neanche un secondo l'elicottero iniziò a sparare. Appena vide la luce uscire dalla canna della mitragliatrice Violet si buttò a terra, e iniziò a rotolare su un fianco per scendere un po', ma la collina era troppo ripida, e stava rischiando di andare a sbattere contro qualche ferro appuntito. Si rialzò di botto e iniziò a correre a tutta velocità, scendendo la collina percorrendo una strada obliqua e non perpendicolare al terreno, per evitare di cadere in avanti e rovinare a terra. L'elicottero nel frattempo aveva fatto il giro della collina e stava continuando a spararle. Qualche proiettile le sfiorò le cosce, provocandole un non irrilevante dolore.
Mentre scendeva, si accorse di aver messo il piede su una mina, e infatti scattò da una parte con un balzo e, spinta dall'esplosione, riuscì ad arrivare fino a terra, attutendo la caduta con una capriola.
Pensò:

Oh mio Dio! Ce l'ho fatta!

quando un rumore alla sue spalle la fece preoccupare. Quando si voltò vide l'intera collina cadergli addosso. Per schivarla si lanciò di lato, a sinistra, rotolando in avanti. Quando si rialzò vide una grande ammasso di rifiuti cadere e frantumarsi alle sue spalle.

La ragazza si lasciò cadere a terra sulle ginocchia, sudata, sporca ma soddisfatta.
 
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view post Posted on 28/4/2014, 21:26
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Meglio u.u



Ein ascoltò attentamente il regista.
A quanto pare il suo compito era di combattere contro dei robot programmati male.

Bè, poteva andarmi peggio. In fondo, come potrà mai combattere un robot?

Mentre gli altri due "colleghi" di Ein iniziarono le loro mansioni, si attivarono due robot in lontananza, probabilmente accesi a distanza dal regista tramite un telecomando.
Ein si avvicinò a essi.

Non sembrano potermi fare troppo male. Posso guadagnarmi questa pagnotta senza troppa fatica.

Ein alzò il pollice verso il regista, per confermargli di essere pronto.

Un membro dello staff si mise davanti alla cinepresa e annunciò l'inizio della ripresa con un classico "Ciak.. azione!"

I robot si fiondarono verso Ein.

Sono veloci!

Ein, colto alla sprovvista, prese subito un pugno in faccia dal robot alla sua sinistra, seguito immediatamente da un colpo al fianco dal robot alla sua destra.

E picchiano più forte di quanto pensassi! L'armatura non è dura, anzi. Sembra fatta di polistirolo. Probabilmente all'inizio la scena doveva girarla proprio Tom. Ma il programmatore non deve aver tenuto in considerazione la velocità dei colpi.

In una smorfia di dolore, Ein si schiarì le idee e cominciò a difendersi:un pugno dalla destra, bloccato con l'avambraccio, un calcio dalla sinistra, bloccato con la gamba, poi un calcio basso, schivato con un salto.

Non hanno in memoria molte mosse: è facile, guardando l'inizio del loro movimento, capire cosa stiano per fare.

Ma proprio quando sembrava essere in pieno controllo della situazione e parare tutti i colpi, ecco sbucare alle sue spalle altri due robot!

Cosa?? Dovrei combatterne quattro??

I due nuovi avversari si posizionarono rispettivamente di fronte e dietro il ragazzo, circondandolo completamente, e iniziarono ad attaccare.
I robot sferravano circa 2 colpi al secondo l'uno, per un totale di 8 colpi al secondo, tutti da direzioni diverse.
La stanchezza iniziò a farsi sentire.
Dopo alcuni secondi di colpi bloccati con successo, Ein non vide arrivare un pugno da dietro, che lo colpì dritto sulla schiena. A seguire altri innumerevoli colpi, fino a subirne uno sullo stomaco, la zona che gli faceva già un po' male da prima.

Lo staffer, vedendolo in difficoltà, sembrava aver deciso di interrompere la scena, ma prima che potesse farlo, Ein lo notò.

Oh no, non la girerò una seconda volta.

Ein, deciso a raccogliere le sue energie per uno "sprint finale", scelse di sacrificare qualche botta in più per riprendere il controllo della situazione.

Ok, le mosse sono sì imprevedibili, ma in qualche modo sincronizzate.

Dopo aver preso una decina di calci e pugni, iniziò nuovamente a pararli quasi tutti, per svariate decine di secondi, e lo staffer decise di continuare la ripresa.

Ormai sono un paio di minuti che la scena va avanti. Quanto manca??

Al fatidico "Stop!" Ein, quasi per liberazione, afferrò un robot per il braccio e lo tirò contro gli altri, per farli cadere a terra. Poi cadde anche lui e riprese fiato.
 
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-Kurapika-
view post Posted on 28/4/2014, 23:44




8r29a

Tsuki aveva capito bene. Andare sulla moto.
Tutto poteva aspettarsi ma non questo. Nella sua vita non prese mai così tante volte la moto, visto che preferiva la corsa a dei stupidi mezzi.
Diciamo che i mezzi li rubava solo in caso di necessità.
Dopotutto faceva parte del lavoro e alla fine si decise e si indirizzò verso il mezzo, guardò bene il rettilineo segnato dallo staff e notò con sguardo sgomento che a quanto pare bisognava finire anche fuori dal rettilineo, visto che in lontananza aveva avvistato parecchi sassi appuntiti, invece fuori dal tracciato un sacco di pozze.

Se Tom dovesse fare questa scena... a mio parere si romperebbe l'osso del collo.

Tsuki salì sulla moto e provò ad accenderla. Inizialmente non ricordava come si facesse.

Non posso fare brutte figure adesso. Sono nel bel mezzo della mia scena. Non ora.

Si calmò un attimo e prima che venisse lo staffer ad aiutarlo e magari a prenderlo pure in giro, accese quella maledetta moto e per sbaglio partì prima del segnale.
Lo staff fece segno di non preoccuparsi e lui cominciò la scena un po' spaventato dal fatto che si era dimenticato come si guidasse una moto più che per i sassi e le pozze.

Inizialmente nel rettilineo non c'erano molti ostacoli, perché a quanto pare la scena doveva svolgersi quando Tom avrebbe ingranato con la quarta a due quinti dalla fine del tracciato, con la presenza di un sacco di sassolini fastidiosi e mine che sarebbero esplose all'improvviso.
Tsuki, ingranando la quarta, fece in tempo a superare le prime piccole ma fastidiose quantità di sassi, che si trovavano alla sua sinistra.

Bene. Questa è andata, manca solo la metà a quanto pare. Ci sono dei segnali che posso vedere solo io e che penso non verranno registrati. Meno male.

Purtroppo questo suo fermarsi a pensare non lo aiutò molto subito dopo aver superato quell'ostacolo, infatti lo aspettava un altro ammasso di sassolini e due pozze di fango fuori dal tracciato. Non aveva scampo, doveva per forza superare una fossa di fango.

Ed ora che faccio? Ho solo dieci secondi. Vado a sinistra o a destra? Quale sarà la pozza meno profonda? Vado a circa 90 Chilometri/orari e sono in quinta. cinque secondi. Sinistra. Non mi ha mai portato fortuna, vedremo adesso.

Così Tsuki per superare l'ostacolo cercò di superare la pozza di fango a sinistra del tracciato. Ma non andò secondo i suoi piani, infatti a quanto pare era inciampato nella pozza più profonda. La moto fece una capriola di 360 gradi in avanti e Tsuki rimase a bocca aperta. Sembrava stesse facendo free-style, quando egli stava per ritoccare il suolo, non fece in tempo a mettere le gambe per terra che quasi cadde dalla troppa velocità. Subito dopo essersi inclinato di circa 85 gradi a destra, riuscì a sollevarsi con il piede destro e col sinistro riuscì a spingere la moto, anche se prese una brutta botta alle braccia per la troppa tensione nella caduta.
Niente di grave in fondo anche se egli rimase un po' sconvolto dall'acrobazia inaspettata e dall'inaspettata quasi-caduta.

Cosa. E'. Successo.

Riprese a camminare e di nuovo un altro ostacolo, era alla penultima/ultima fase del tracciato. Ed infatti ecco che cominciarono ad esplodere mine a caso, a destra e a sinistra. Fortunatamente prima dell'impatto si sollevava un po' di terriccio e Tsuki, che aveva talento nell'osservare bene l'ambiente, riusciva a schivarle quasi all'impatto senza alcun graffio. E fu quasi alla fine che cinque mine tutte di fila esplosero insieme.
Tsuki accelerò il più possibile prima dell'impatto e riuscì a passare.
Si brucio' gli indumenti e riportò delle lievi ustioni sulle gambe, ma alla fine riuscì a superare la prova e si fermò quasi subito dopo la linea rossa che indicava il successo della prova.
Tsuki fece una scivolata con la moto che si graffiò tutta e si gettò prima di farsi seriamente male dopo le ustioni alle gambe.
 
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view post Posted on 29/4/2014, 19:57
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Spoilerslayer
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Tutti e tre i novelli stuntman riuscirono a portare a compimento le scene che gli erano stati affidati. Violet diede una buona esibizione dell'agilità del personaggio interpretato da Tom Cruise, Tsuki della sua versatilità e Ein della sua abilità nel sapersi difendere.
Al termine delle riprese un inserviente li fece riunire e li portò dal regista, il quale gli offrì una bevanda dal frigo portatile. Insieme a loro c'era anche il vero Tom.

Complimenti. Ve la siete cavata bene, anche se era la vostra, immagino, prima volta. Credo che vi richiamerò se avrò bisogno di altre controfigure: lasciatemi il vostro numero.
Poi potrete tornare a prendere i vostri vestiti: sono sempre in palestra. Gli altri potete tenerli se volete.


Tom, anch'egli colpito dalla bravura dimostrata dai tre, concesse loro un autografo se l'avessero voluto.

Fate un ultimo post di congedo, poi la chiudiamo.


________________________________________________________________________

Narrato
Parlato
Pensato


Dopo aver terminato quella scena faticosissima, Violet si rialzò e fu accompagnata vicino al regista, dove potette sedersi e rinfrescarsi.
Dopo un po' arrivarono anche gli altri due. Ein sembrava che avesse avuto dovuto fare da pungiball a qualcuno, mentre l'altro aveva le gambe sfregiate e doloranti. Di certo a loro non era andata meglio che a lei.
Il regista si complimentò con loro e, dato che lo chiedeva con così tanta insistenza, Violet le disse il suo numero ad alta voce.

Così lo sentirà anche Tom; non mi dispiacerebbe incontrarlo di nuovo.

Prima che se ne andasse, si fece fare un autografo dall'attore. Era un pezzo da collezione dopotutto! Violet andò poi a rimettersi i vestiti che aveva prima e preferì lasciare quelli usati per la parte, ad eccezione della parrucca. Cambiare colore e taglio di capelli ogni tanto avrebbe potuto far comodo. Infine, la ragazza salutò e ringraziò ancora Tom, e se ne andò dal set, salutando svogliatamente gli altri due ragazzi.
 
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-Kurapika-
view post Posted on 29/4/2014, 20:43




8r29a

Dopo aver finito la scena e aver sentito lo "stop" dello Staff, si diresse un attimo all'infermeria per medicarsi le ustioni e poi subito dopo fu portato dal regista. Vide con sorpresa che gli altri due avevano già finito di registrare la loro parte e che solo Ein sembrava un po' ammaccato.

Magari non sono l'unico che si è fatto un po' male. Tsk, devo migliorare la mia resistenza al dolore.

Tom lo salutò, complimentandosi per la prestazione adrenalinica.

Grazie mille signor Cruise. E' stato "divertente".

Per lei non sarebbe stato un gioco.

Subito dopo il regista gli fece i suoi complimenti e chiese il suo numero di telefono. Glielo diede un po' annoiato. In seguito gli dissero che poteva ricambiarsi e riprendere i suoi vestiti, e così fece, Tsuki preferiva la sua tuta-ultra leggera a quei fetidi indumenti. Infine poi si girò verso Ein:

Spero ti sia andata bene, sembri un po' ammaccato.

Si girò in fretta, non gli piaceva molto quella maschera, non poteva leggere i suoi occhi e non poter sapere i sentimenti altrui gli dava un po' fastidio.
Salutò tutti, in particolare il regista e se ne andò per i fatti suoi.

Edited by -Kurapika- - 29/4/2014, 22:40
 
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view post Posted on 29/4/2014, 21:12
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Hunter

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Alla fine delle riprese, Ein venne portato, insieme agli altri due, davanti al regista, che si congratulò con entrambi i ragazzi e la ragazza.
Successivamente, chiese loro un numero di telefono. I due "colleghi" di Ein glielo diedero, senza troppi problemi, ma lui non potè far altro che allargare di poco le braccia, con i palmi delle mani rivolti verso il regista, e scuotere la testa.

Forse gliel'avrei pure dato, il numero, se avessi un cellulare.

A Ein non sarebbe mai servito un dispositivo simile. In primis perché non parlava con nessuno, e in secondo luogo perché non aveva con chi farlo.

Bè, direi che il mio lavoro qua è finito.

In attesa di ricevere il suo compenso, Ein prese dal frigo la bevanda che gli era stata gentilmente offerta, per poi dirigersi verso i camerini.
Lì dentro si dissetò e si tolse il costume di scena, per tornare a indossare i suoi vestiti normali.
Uscito dagli spogliatoi, il ragazzo di nome Tsuki gli rivolse la parola, ma Ein non diede né mostrò a gesti una risposta. Si limitò a voltarsi in un'altra direzione non appena lo fece anche lui.

Torniamo alla solita vita.

Pensò, dirigendosi verso l'uscita.
 
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