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L'amica ricordata, Epilogo di Holo

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view post Posted on 10/5/2023, 22:11

Double hunter

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Cavoli, se ripenso a quella siringa mi vengono ancora i brividi...

Holo parlava tra sé e sé mentre passeggiava per le vie della repubblica di Padokia.

Quanto tempo è passato poi? Mesi? Cavoli, quando non si ha uno scopo nella vita si perde la concezione del tempo, mi sembrano tipo 5 anni fa...

Ripensava al cadavere che aveva dissotterrato quel giorno. Ritrovandolo aveva permesso alla simpatica signora di incastrare un manipolo di gente facoltosa. Da allora non era successo nulla di interessante nella sua vita. Tra un bar e l'altro ripensava ai suoi ricordi. C'era sempre qualcosa che le sfuggiva, qualcosa che aveva un che di esterno. Cercò di concentrarsi su quella sensazione fino a quando, come quando si finisce una lettura intensa, sentì di non essere più assorta in una sorta di lettura, e improvvisamente tutta la sua vita aveva le sembianze della propria grafia su delle pergamene, e tutto ciò che ricordava di aver sentito sembrava pronunciato da una voce familiare.

IRENE!

Holo iniziò a correre verso una stazione, imprecando. Come aveva potuto dimenticarsi di Irene? E della propria famiglia? Ma soprattutto Irene.
Fu il viaggio più lungo della sua vita, non aveva intenzione di goderselo, voleva arrivare a destinazione il prima possibile.

Altolà!

Sì lo so, sembro una formichimera. Avete visto Irene?

Alla dogana di NGL rimasero tutti senza parole. Ci volle un po' per convincerli davvero, dato che a quanto pare le sue sembianze erano totalmente diverse, ma alla fine si decisero a risponderle.

Mi spiace, ma... non si sta facendo più vedere. Inizialmente veniva ogni giorno, poi un po' più saltuariamente. Ogni settimana, poi ogni mese... poi niente più.

Ogni mes- eh? Da quanto sono scomparsa?

Quasi due anni...

Holo per un attimo si incupì molto, ma data la situazione le cose avrebbero potuto prendere pieghe anche peggiori, quindi rialzò subito il viso.

Temevo peggio dai! Ora vorrete scusarmi...

Non ti scusiamo, sai come funziona.

Holo sbuffò e si sottopose ai controlli di routine. Dopodiché corse dritta verso casa. Per strada venne assalita da una formichimera. Probabilmente è esattamente ciò che le successe circa due anni prima, ma ora non aveva nulla da temere: il combattimento durò poco.

Fuori dalla porta di casa, Holo sospirò.

Mi è bastato essere davanti a questa porta per sentirmi di nuovo umana... per un attimo ho persino pensato che non mi andava di essere accolta da una infinita ramanzina sul come avesse ragione lei... ma ora, saranno gli anni, sarà che ho interpretato una saggia divinità nel frattempo, lo so che era solo preoccupata.

Sorrise malinconicamente. Ancora non apriva la porta non per il pensiero di una ramanzina, ma per la paura di riaprire, no, infierire sulla ferita presentandosi a casa sottoforma di mostro.
Decise che sarebbe stato meglio dare prima la bella notizia, la felicità iniziale avrebbe indorato la pillola. Afferrò la porta e si irrigidì, ricoprendosi anche di Ren per sicurezza. Bussò con l'altra mano.

Chi è?

Da quando aveva ricomposto il puzzle del proprio passato, Holo era giunta sull'uscio di casa riempiendosi di preoccupazioni, ma quella voce ora aveva aperto tra queste strada per una miriade di emozioni, tra cui spiccavano nostalgia e tristezza.
Holo non si rese conto di essere rimasta ferma troppo a lungo, e nel frattempo la madre era arrivata alla porta, ma non riuscì ad aprirla.

Ma che-

Mamma...

Silenzio.

Se è uno scherzo, giuro che io...

La voce dietro alla porta partì con un tono di depressione, ma di parola in parola si infervorava di una rabbia indicibile.

No mamma, sono io! Sono tornata, mi spiace per tutto...

Apri questa dannata porta!

Sì ma... potresti non riconoscermi...

Cosa ti hanno fatto?

Dal tono disperato, la mamma si stava fidando, e probabilmente Holo le aveva inavvertitamente dato l'impressione di essere stata sfigurata in chissà quale atroce maniera... eppure stava cercando di pesare al meglio le proprie parole, ma parlare in balia delle emozioni è come camminare in un campo minato.
Per far durare il meno possibile quella disperazione, Holo aprì la porta non appena la madre ebbe finito di pronunciare la sua domanda.

Noo, bimba mia!

Holo venne colpita di peso dall'abbraccio della madre, che la stava ora inondando di lacrime. Holo su due piedi aveva pensato di mostrarsi in salute per non farla preoccupare ulteriormente, ma in effetti un'orribile sfigurazione era proprio ciò che le era accaduto. Impiegò molto per calmarla, e la stessa scena ebbe luogo al ritorno del padre dai campi. Dopo cena si affrontò la questione con più calma e razionalità, per poi passare all'allegria e ai racconti di ciò che era accaduto nel frattempo.

Buongiorno tesoro! Cosa vuoi per colazione?

Qualcosa di sostanzioso, grazie. Devo partire.

Disse Holo uscendo dalla propria stanza.

Stai scherzando?

No, devo trovare Irene, ha continuato a cercarmi per mesi alla dogana...

Oh, tesoro...

La madre fu comprensiva, e mezz'ora dopo stavano facendo colazione tutti insieme con uova sode e insalata.

Grazie per la comprensione mamma, ma a proposito, ricordi mica qualcosa su dove abita Irene? Sai, alla dogana ormai non ci va più...

Non avevi detto che era di Rokairo?

Eh grazie, è l'unica nazione con cui confiniamo.

Disse Holo scocciatissima.

Stai calmina, eh... vediamo... Una volta hai accennato al fatto che fosse di Doli, o Dory...

Ti è andata bene, è la città più vicina al confine. Ma in effetti non penso c'entri la fortuna, sarà proprio per questo che vi siete trovate.

Intervenne il padre. Finita la colazione, Holo li salutò promettendo di tornare presto, e attraversò ancora una volta la dogana. Giunta in città, il suo gradevole aspetto fece passare in secondo piano orecchie e coda, che la facevano sembrare semplicemente un'invasata in cosplay agli occhi degli abitanti di una città moderna.
Non aveva la minima idea di come iniziare a cercare la propria amica, ma di sicuro se avesse continuato ad andare in giro con quell'aspetto sarebbe stata Irene stessa ad approcciarla, magari per una foto insieme. Decise quindi di andare al bar, avrebbe potuto chiedere informazioni e bere un po' di vino: due piccioni con una fava! Ordinò soltanto un calice, non poteva certo fare brutta figura dopo due anni di assenza. Certo, dando per scontato che l'avrebbe trovata oggi stesso. Poi l'illuminazione.

Eheh, in vino veritas. Cioè no, uhm... in vino intuitio! Giusto?

Disse, rivolgendosi al vicino di bancone. Era al suo quarto amaro, ma in ogni caso non sapeva nulla di latino, quindi fece un verso interrogativo e infastidito al tempo stesso, ma Holo era già fuori dal bar, il terzo calice ancora a metà sul bancone.
Trovò una piazza abbastanza grande e affollata e si mise a rinvigorire le piante, oltre a far crescere dal nulla spighe di grano. Attirò un mucchio di attenzioni e si ritrovò anche a dare spiegazioni alle forze dell'ordine quando vennero a chiedere se aveva una licenza. Incredibilmente uno di loro cercò di aiutarla, chiedendole dettagli in più, ma non la conosceva. Le fece però aspettare l'arrivo di un altro agente, specializzato in identikit, che scarabocchiò su un foglio finché Holo non fu soddisfatta del risultato. Li ringraziò entrambi infinitamente e continuò ad attirare l'attenzione chiedendo ogni tanto della ragazza nel ritratto.

Sì, Irene! La conosco, so anche dove abita!

Finalmente qualcosa di concreto. Si fece accompagnare fino all'uscio, ringraziò e congedò la gentile ragazza. Bussò.

Irene è in casa? Sono una sua amica!

Il portone si aprì. Holo entrò, la madre di Irene la accolse come se nulla fosse e le indicò la camera di Irene, degnandola a malapena di uno sguardo tra una faccenda e l'altra. Holo bussò più volte prima di ricevere risposta.

Avanti!

Holo aprì la porta e trovò Irene sul letto, con dei cuffioni in testa e lo sguardo fisso su un libro. La guardò, sgranò gli occhi perplessa, rivolse un rapido sguardo al libro che stava leggendo per tornare a guardare lei.
Holo notò che stava leggendo proprio Spice and Wolf. Le sfuggì un sorriso, una risata strozzata da un sospiro.

Chi sei e che ci fai conciata in quel modo? E cosa ci fai qua?! Ma che sta succedendo?


Ogni domanda era accompagnata da un tono sempre più confuso, l'ultima anche da delle mani portate alla testa.

Scusa per non essermi presentata all'appuntamento... Sono successe... ehm... cose...

La scena fu simile a quella del giorno prima, ma con molte meno lacrime. Ci volle anche un po' a convincere Irene che non si era presentata in cosplay.

Però la somiglianza è incredibile!

Eh già, mi sa che è colpa della maratona che mi sparai la sera prima di venire all'appuntamento per leggere l'ultimo volume...

Le due si persero nei ricordi, poi iniziarono a raccontarsi gli avvenimenti degli ultimi anni.

E insomma credevi di essere davvero Holo e ti comportavi come lei e tutto?

Sììì che vergogna, dovevi vedermi! Bevevo vino, mangiavo mele e sparavo perle di saggezza con quell'aria di superiorità...

Le due si stavano scompisciando quando si aprì la porta della camera. Era la madre di Irene, che le interruppe per chiedere cosa volessero per cena. Holo balzò in piedi.

Ah! Si è fatto buio, cavoli!

Mamma, Holo può restare a dormire? Abita lontano, mi sa che ha perso l'ultimo pullman...

La madre acconsentì e rinnovò la domanda precedente. Dopodiché andò a preparare la cena. Holo tornò a sedersi sul letto con lei.

Mi hai davvero presentata come Holo? ahahah

Sìsì ormai per me sei Holo, arrenditi ahahah

A proposito, com'è l'ultimo volume?

Ah... non l'ho letto...

Ma dai, mi hai davvero aspettat...

Holo non finì la frase, non ce n'era bisogno. Il sorriso con cui Irene si era voltata a guardare i volumi era falsissimo.

Beh, le spedizioni di ricerca raggiunsero anche il confine, sapevo cosa si diceva. Mi sono recata lì più volte nonostante tutto, non volevo crederci...

Le si inumidirono gli occhi. Holo la abbracciò.

Su, su...

Inizialmente non lo leggevo per aspettarti, ma presto guardarlo ha iniziato a farmi male...

Su, sono qui, sto bene...

No! Sappiamo entrambe cosa dev'esserti successo!

Ehi. Basta, su. Acqua passata. Domani tornerò a casa, non voglio far preoccupare di nuovo i miei. L'importante è che io sia qui, quindi godiamoci questo tempo insieme, ok?

Irene si calmò, asciugandosi le lacrime.

E questi altri cosa sono?

Ah... è il sequel.

COOOSA?!

Ahahahah! L'ultima volta che hai urlato così è stato quando ti ho detto della fine della serie!

Ahahah è vero! Sì dai ma racconta!

In realtà è iniziato ad uscire dopo un sacco di tempo rispetto alla fine della serie, ma nel frattempo le case editrici di qui non hanno perso tempo e non ci hanno fatti attendere! Li sto comprando giusto per non finire per non trovarne più quando avrei avuto le forze di continuare la lettura in futuro.

Ma che bello! Dai mi farai sapere tu quando te la sentirai di vedere come finisce la storia di Holo, stasera facciamo altro!

Irene sorrise.

Grazie. Ma piuttosto, Raccontami delle tue avventure, la storia di Holo nel nostro mondo!

Le due si guardarono con sguardo complice e ripresero a ridere e scherzare.

Edited by Charizard-95 - 10/5/2023, 23:59
 
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