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Quest 108/X-3: The manor house, Il maniero.

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DoctorLoch
view post Posted on 19/6/2017, 18:55




Quest 108/X-3: The manor house, Il maniero.



Partecipanti:

Noctis Asakura.
Faith.



Ambientazione:

Città delle Stelle Cadenti.



Obiettivo:

Accettare e portare a termine un particolare incarico in uno strano ed isolato maniero.



Difficoltà della Quest:

Liv. ? su 5.



Ricompense:

Variabili.






Narrato, «Parlato», "Parlato da altri", Pensato, Voci nella mente.


Noctis, nella penombra più tetra, intingeva la piuma nell'inchiostro nero e vischioso. Faceva attenzione ma la sua mano tremava e la calligrafia incerta trasmetteva l'inquietudine che inquinava il suo stato d'animo. Scelse con attenzione le parole. Voleva essere sicuro di ricevere l'aiuto cercato. Ricopiò su altri fogli di carta tutto. Quattro copie totali; solo il destinatario era diverso. Faith. K'. Nanashi. Candice.

Ciao, sono Noctis. Forse ti ricorderai di me, anzi lo spero proprio.

Mi dispiace disturbarti ma mi trovo in una situazione particolare e ho bisogno d'aiuto. Mi serve gente in gamba che riesca a cavarsela anche quando le circostanze sono sfavorevoli.

Sfortunatamente mi sono ritrovato in un contesto complicato. Una cosa più grande di me.
Tuttavia sappi che c'è una ricompensa che nemmeno puoi immaginare. Unica.

Forse pensarai che sono un pazzo e che non ti convince tutto questo. Ma ora non posso dirti di più. Sappi che in un certo senso non puoi tirarti indietro, se non mi raggiungerai nel Ryuseigai saranno loro a trovarti prima o poi. Non sarà piacevole.

Ho svegliato qualcosa di pericoloso da un oscuro sonno e mi dispiace, in un certo senso, averti coinvolto. Ma ormai è fatta.

Ti attendo il prima possibile, ti troverò io non appena arriverai.

PS: Se il sigillo è spezzato non venire e inzia a pregare. Ricorda, ci stanno osservando.


Chiuse tutti i messaggi in delle anonime buste che sigillò con un timbro in ceralacca. Attese che il tutto si asciugò alla luce di quella polverosa lampada ad olio.

Tutto finirà presto.

Si alzò allontanandosi dalla scrivania per poi uscire da quella stanza infernale.


Dieci minuti dopo...


«Mi assicuri che riuscirai a trovare queste persone?»

L'uomo, avvolto e incappucciato in lungo mantello marrone scuro, sorrise sogghignando. Aveva dei capelli corti ambrati e una barba incolta. Occhi profondi e neri. Lo sguardo e le cicatrici di un sopravvissuto.

"Ragazzino per chi mi hai preso? Siamo un'associazione seria, è il nostro mestiere trovare le persone. Ci bastano i pochi dati che ci hai riferito e il prima possibile riusciremo a trovarli. Quando paghi ottieni sempre quello che vuoi."

Noctis annuì velocemente e consegnò le lettere e quanto pattuito, una piccola fortuna praticamente.

«Va bene, è una questione urgente e della massima importanza. Come mi avete consigliato, gli ho semplicemente chiesto di recarsi qui nel Ryuseigai.»

"Si, hai fatto bene. Al resto penseremo noi con la massima discrezione."

I due si salutarono formalmente con cenno di capo, nel buio della notte e sotto una leggera e fine pioggia. La foresta troneggiava sullo sfondo.

Faith riceve la lettera indirizzata a lei, nel modo in cui meglio credi. Il tuo post deve terminare con l'arrivo nel Ryuseigai, in una zona a piacere.


 
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view post Posted on 20/6/2017, 10:53

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Dato che Faith è un'Hunter munita di Licenza con una residenza registrata,
non credo servano particolari preamboli sul come riceve una lettera, mi limiterò a fargliela trovare a casa come della comune corrispondenza. Avrei voluto dire che il sigillo era spezzato ma dato che non ti sei espresso in tal senso ho evitato.


I giorni avevano ripreso a scorrere con monotonia, non di certo un male. Faith approfittò dell'ultimo periodo per riposarsi mentalmente e fisicamente per vari lavori svolti nei mesi addietro, dai compi affidatigli dal padre ai vari contrattempi incontrati nei suoi viaggi, ma la tranquilla vita della ragazza venne ancora una volta sconvolta da un ragazzino ombroso e dai capelli neri, Noctis.

La ragazza al suo rientrò a casa dopo una giornata di relax fra le strade di York Shin, trovò una lettera indirizzata a suo nome, con uno strano sigillo di cera a confermare la riservatezza del contenuto. Senza pensa troppo Faiht aprì la lettera e la lesse.

Ciao, sono Noctis. Forse ti ricorderai di me, anzi lo spero proprio.

Come se potessi dimenticarmi di lui anche volendo.

Mi dispiace disturbarti ma mi trovo in una situazione particolare e ho bisogno d'aiuto. Mi serve gente in gamba che riesca a cavarsela anche quando le circostanze sono sfavorevoli.

Non stupisce che mi abbia contattato.

Sfortunatamente mi sono ritrovato in un contesto complicato. Una cosa più grande di me.
Tuttavia sappi che c'è una ricompensa che nemmeno puoi immaginare. Unica.

Forse penserai che sono un pazzo e che non ti convince tutto questo.

Questo lo pensavo già prima della lettera.

Ma ora non posso dirti di più. Sappi che in un certo senso non puoi tirarti indietro, se non mi raggiungerai nel Ryuseigai saranno loro a trovarti prima o poi. Non sarà piacevole.

Ho svegliato qualcosa di pericoloso da un oscuro sonno e mi dispiace, in un certo senso, averti coinvolto. Ma ormai è fatta.

In che razza di guai si è cacciato? Ed è riuscito persino a coinvolgere anche me, sempre se dice il vero. Forse sta solo cercando di convincermi dicendomi che sono già coinvolta in tutto ciò.

Ti attendo il prima possibile, ti troverò io non appena arriverai.

PS: Se il sigillo è spezzato non venire e inizia a pregare. Ricorda, ci stanno osservando.

In ogni caso non posso lasciarlo al suo destino, ma perché tutti questi guai portano sempre in quel posto dimenticato da dio?


A malincuore, Faith non pote tirarsi indietro, rassegnata sul da farsi iniziò ad organizzare il suo viaggio nel Ryuseigai.

Come ha intenzione di trovarmi senza sapere nemmeno in che modo raggiungerà il Ryuseigai. Forse, mi sta spiando? Non solo lui, più persone sono sulle mie tracce, forse dovrei cercare qualcuno che mi faccia da guardia del corpo. però se dovessi fare certe ricerche o richieste di lavoro, equivarrebbe ad annunciare che ho ricevuto questa lettera da Noctis. In più non posso fidarmi di nessuno, i soli potrebbero essere K e candice, mail primo non so nemmeno se mi ha detto il suo vero nome figurati contattarlo. candice invece non la vedo da tempo, l'ultimo viaggio la sconvolse fin troppo, dubito accetterebbe nuovamente una simile impresa.

*sigh* Non mi resta che andarci sola...

La ragazza optò per un comodo viaggio in dirigibile fino ai confini del Ryuseigai per poi inoltrarvisi autonomamente acquistando un passaggio. Grazie alla propria licenza non ebbe difficoltà con entrambe le cose, inoltre previdente questa volta la ragazza partì preparata armata di un vero e proprio kit di sopravvivenza: Zaino, cibo in scatola, torcia, alcuni medicinali comuni ed un coltello per le peggiori eventualità. La sola domanda è quando Noctis si sarebbe fatto vedere.

Sul finale mi sano lasciato andare, so di non essermi dilungato sul precisare una destinazione chiara, ma oltre che poche idee in merito credo sia meglio anche così, se però insisti posso inventarmi qualcosa. Se vuoi che cambio un pezzo non devi fare altro che chiederlo.
 
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DoctorLoch
view post Posted on 20/6/2017, 13:13




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Non è importante, provvedo io.


Faith si trovava in una vecchia zona metropolitana ai margini del confine sud. Rovine e spazzatura ovunque intorno a lei. Mentre faceva mente locale dopo aver abbandonato il passaggio da lei acquistato, sentì una forte puntura dietro il collo. Un dardo narcotizzante le aveva trafitto la pelle: se lo strappò via ma la vista incominciò ad annebbiarsi e la ragazza iniziò a barcollare, per poi finire in ginocchio.

Vide a malapena il furgone nero che la raggiunse a tutta velocità. Tre uomini muniti di indumenti militari e passamontagna la raggiunsero uscendo dal portellone.

Due la presero sottobraccio per condurla dentro il veicolo. Il terzo parlò con voce seria.

"Forza, portatela dentro. La dose era massiccia, non possiamo commettere altri errori."

Faith infatti non avrebbe potuto fare nulla per ribellarsi. Il suo corpo già dormiva.

Prima di perdere conoscenza la ragazza vide con la coda dell'occhio un quarto uomo, sempre con un passamontagna, seduto nei posti dietro che si dimenava cingendo la ferita sanguinante e mal bendata alla coscia destra: la sezione della gamba restante, dal ginocchio in giù, mancava all'appello.

"Ahhh!!! Perché a me?! Aiutatemi... il dolore è troppo forte!!! Quella ragazza era il demonio... e quegli esseri cosa diamine erano?!"

Faith svenne su uno dei sedili sulla quale era stata appoggiata.


65 minuti dopo, ore 17:12...


La giovane ragazza si svegliò. Era distesa su un vecchio ma ben tenuto divano dai motivi floreali. A terra c'era il suo zaino intatto. Si trovava in un grande salotto abbastanza luminoso grazie alle finestre poste sui lati: si trovavano a pianoterra. Gli infissi e il pavimento erano in legno, non troppo costoso a prima vista. Molto lucente. Le pareti erano ricoperte da intonaco giallo e opaco. Proprio dietro il divano era posizionato un grande portone in alluminio nero molto più moderno. Varie credenze e librerie, mentre sul fondo della stanza si notava un camino in marmo spento. Sembrava che non venisse acceso da molto tempo. Il divano era rivolto proprio verso una sedia da pranzo, a qualche passo dal camino.
Una signora di mezza età, in un lungo abito bianco con farfalle blu simile ad un prendisole, era in piedi proprio accanto alla sedia in legno. Sorrideva alla ragazza. Carnagione pallida, occhi blu e capelli castani fluenti e molto ondulati scendevano sul petto. Un viso sereno e rassicurante.

Seduta sulla sedia vi era un'inquietante bambola. Sembrava a tutti gli effetti di coccio mentre gli indumenti sembravano veri. Faith avrebbe potuto riconoscere le fattezze del fantoccio: Noctis in tutto e per tutto, realizzato nei minimi dettagli, a grandezza naturale. Lo sguardo vitreo e perso nel vuoto.

"Cara, ti sei svegliata finalmente. Iniziavo a preoccuparmi. Mio marito ti ha trovata qui fuori il nostro maniero svenuta, sicuramente un calo di pressione o di zuccheri. Se vuoi posso andare a prenderti un bicchiere d'acqua, dimmi tu."

Si lisciò con la mano destra una ciocca di capelli.

"Da queste parti non passa mai nessuno, quindi immagino tu sia qui per il lavoro. Ci voleva proprio una bella e giovane ragazza, scommetto che hai tutte le carte in regola per andare d'accordo con nostro figlio. Meglio degli ultimi due ragazzi sicuramente... comunque ti illustro subito i dettagli del contratto."

Prese un profondo respiro e sorrise al fantoccio sulla sedia.

"Come saprai stiamo cercando una babysitter per Lucas. Una persona che si occupi di lui tutta la giornata. Si tratta di un lavoro che richiede dedizione e impegno. Lucas ha le sue esigenze e a volte è molto dispettoso."

Trattenne a stento una risata sincera e divertita.

"Però è un ragazzo molto dolce e affettuoso. Sono sicuro che andrete d'accordo. Inizieremo con tre giorni di prova. Hai vitto e alloggio qui, una stanza personale e dalla prima settimana un compenso di 50.000 Jeny al giorno. Cosa mi dici? E come ti chiami ragazza?"
 
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view post Posted on 23/6/2017, 13:05

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Per tutto il viaggio Faith non pote che domandarsi se stesse facendo la cosa giusta, i rischi erano troppi le certezze troppo poche. Arrivata a destinazione pote vedere come i propri timori si fossero confermati realtà, una puntura al collo, nemmeno il tempo di strapparsi dal collo il dardo avvelenato che i muscoli della ragazza smisero di rispondere agli stimoli. Ancora cosciente, ma ormai incapace di muoversi,la ragazza pote osservare inerme l'arrivo di un gruppo di quelli che avevano tutta l'aria dei criminali, presero di peso la giovane e la caricarono sul proprio furgone, frasi ed urla sconnesse seguirono mai sensi ormai compromessi impedirono alla giovane di comprendere i suoni ovattati che percepiva. A ciò seguì l'oblio.

Un caldo tepore sulla pelle, fasci di luce che davano fastidio agli occhi, lentamente la ragazza riprese i sensi quasi come se si stesse svegliando dopo un breve sonno ristoratore. In un primo istante Faith si godette il momento, ancora incapace di distinguere dal sogno o realtà gli ultimi avvenimenti, subito dopo trasalì comprendendo di trovarsi in luoghi a lei sconosciuti. Una semplice abitazione dai colori caldi ed accoglienti, mobilia semplice ma elegante, con l'ambiente stonava una porta nera in metallo. Vicino la giovane due figure, una donna di mezz'età dal volto gentile ed un ragazzino dai capelli neri, Noctis, o almeno così pote sembrare ad un'occhiata fugace, in realtà una bambola raffigurante fino ai più maniacali dettagli l'aspetto de ragazzino conosciuto dall'hunter. Con calma la donna diede una rapida spiegazione alla ragazza mostrandosi premurosa nei suoi confronti.

Cara, ti sei svegliata finalmente. Iniziavo a preoccuparmi. Mio marito ti ha trovata qui fuori il nostro maniero svenuta, sicuramente un calo di pressione o di zuccheri. Se vuoi posso andare a prenderti un bicchiere d'acqua, dimmi tu.

L'hunter ancora confusa annui distrattamente con la testa all'ifferta di un bicchiere d'acqua. Divertita la donna iniziò a parlare raccontando a Faith tanti dettagli tanto da rendere impossibile alla ragazza il poter seguire il dialogo. Agitata nei toni a causa della recente serie di eventi, Faith si apprestò a rispondere alla donna.

Ci deve essere un errore. Mi chiamo Faith e non sono qui per alcuna offerta di lavoro, sono stata assalita da dei malviventi questo è il mio ultimo ricordo prima di svegliarmi sul vostro divano. Non posso comunque trattenermi, una persona ha chiesto il mio aiuto e non posso abbandonarla.

La ragazza scattò in piedi.

Quel ragazzino... Quella bambola, ha l'aspetto della persona che sto cercando, voi sapete dove si trova in questo momento?

Edited by davidex950 - 23/6/2017, 14:29
 
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DoctorLoch
view post Posted on 23/6/2017, 22:50




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"Ci deve essere un errore. Mi chiamo Faith e non sono qui per alcuna offerta di lavoro, sono stata assalita da dei malviventi questo è il mio ultimo ricordo prima di svegliarmi sul vostro divano. Non posso comunque trattenermi, una persona ha chiesto il mio aiuto e non posso abbandonarla."

La ragazza si alzò in piedi bruscamente.

"Quel ragazzino... Quella bambola, ha l'aspetto della persona che sto cercando, voi sapete dove si trova in questo momento?"

La donna quasi stizzita si scosse senza perdere l'eleganza che la contraddistingueva.

"Tesoro, questo ragazzino è nostro figlio Lucas. Sono sicura che tu sei qui per l'incarico ma ora hai le idee confuse perché sei svenuta e sarai sicuramente ancora molto debole. Siediti e non fare movimenti bruschi, vado a prenderti il bicchiere d'acqua. Lucas ti lascio con la tua nuova amica, va bene?"

Sorrise al pupazzo e si allontanò verso la porta in legno, in fondo alla stanza dalla parte del caminetto. Girò la maniglia e spalancò: si riuscì ad intravedere uno stretto corridoio degli stessi colori del salotto.

Pochi istanti e nella stanza si udì una voce, quasi sibilante. Debole e lontana. Veniva da Lucas anche se il fantoccio non si muoveva minimamente. La stessa voce di Noctis.

«Faith... Faith... aiutami...»
 
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view post Posted on 26/6/2017, 20:28

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La donna parve irritarsi alla reazione di Faith, ma mantenendo una certa compostezza rispose alla giovane Hunter.

Tesoro, questo ragazzino è nostro figlio Lucas. Sono sicura che tu sei qui per l'incarico ma ora hai le idee confuse perché sei svenuta e sarai sicuramente ancora molto debole. Siediti e non fare movimenti bruschi, vado a prenderti il bicchiere d'acqua. Lucas ti lascio con la tua nuova amica, va bene?

Faith quasi intimorita dal tono perentorio della donna, si sedette come consigliatole ed osservò la donna allontanarsi, non appena ciò avvenne una nuova voce riempì la stanza, quella di Noctis. Anche se immobile e priva di vita apparentemente, la bambola parve pronunciare parole d'aiuto. Faith incredula ancora una volta si rimise in piedi ed avvicinatasi alla bambola provo a sincerarsi di quanto appena accaduto.

Noct sei tu? Sei davvero tu?

Forse sto davvero male, è una bambola non può parlare. Anche se ha detto il mio nome e quella era la voce di Noctis.

Lasciate da parte dubbi ed insicurezze, Faith si convinse di non aver immaginato quelle parole.

Cosa ti è successo? Che razza di posto è questo?

Edited by davidex950 - 27/6/2017, 17:51
 
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DoctorLoch
view post Posted on 27/6/2017, 11:54




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"Noct sei tu? Sei davvero tu?"

Faith si alzò di nuovo per compiere qualche passo verso il pupazzo.

"Cosa ti è successo? che razza di posto è questo?"

Alcuni brevi istanti e poi di nuovo la voce del ragazzo.

«Devi aiutarmi a fuggire da questo incubo... accetta il lavoro... poi ti spiegherò tutto... non c'è altro modo... se ci troveranno... moriremo entrambi...»

Un timbro preoccupato che trasmetteva l'immagine di una persona stanca e debole.

In quel momento la donna entrò, dalla porta che aveva varcato poco prima, con in mano un bicchiere d'acqua. Dietro di lei, a piccoli passi, una giovane ragazza sulla quindicina la seguiva. I lineamenti molto simili suggerivano un grado di parentela. Un vestitino bianco a mezze maniche, lungo fino alla ginocchia e lunghi capelli corvini. Gli occhi celesti risaltavano ma l'espressione era triste ed intimorita. Cingeva al ventre un diario di pelle nera che sembrava custodire gelosamente. Scalza avanzò, dietro la madre.

"Faith, questa è l'altra mia figlia Ludmilla. Non farci caso, è molto timida. Nella confusione del momento ho dimenticato di presentarmi, che sbadata... io sono Katherine."

Sorrise come a voler intendere che la motivazione per cui non si era presentata era un'altra.

Avanzò e porse il bicchiere in vetro a Faith.

"Allora? Vai d'accordo con Lucas? Scommetto di si, lo vedo molto contento. Se sei pronta ti faccio accompagnare da Ludmilla nella tua camera. Così ti dai una rinfrescata e ci raggiungi in cucina. Ludmilla non annoiare la nostra ospite con le tue storie, va bene?"

Sorrise amabilmente.

"La mia bambina ha molta immaginazione e fantasia."

Se accetti, Ludmilla ti guiderà oltre la porta da dove sono venute: un corridoio che termina con tre porte nere.

"Avanti c'è la cucina, a destra la stanza dei miei genitori..."

Prenderete la porta a sinistra che apre su un altro corridoio molto più ampio e arieggiato. Sulla sinistra tre porte in alluminio che ricordano la porta principale, solo molto più piccole. Sulla destra poltrone e librerie impolverate.

"La tua stanza è l'ultima... mia madre mia ha intimato di non parlare di queste cose... però se sentirai dei rumori strani o vedrai cose che non sai spiegare... sappi che è colpa dei fantasmi che infestano questa casa..."

Ludmilla ti lascerà nel corridoio tornando indietro senza darti modo di interagire. Tuttavia puoi rivolgerle una domanda a piacere nel tragitto dei due corridoi.


 
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view post Posted on 28/6/2017, 17:07

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Incredibilmente quelle parole non erano frutto dell'immaginazione della giovane, Noctis ancora una volta rispose invitando l'Hunter alla calma ed ad assecondare le richieste dell'anziana donna. Quest'ultima tornò nella stanza, questa volta seguita da una giovane donna dai lunghi capelli neri ed i tristi occhi azzurri che presentò come figlia propria.

Faith, questa è l'altra mia figlia Ludmilla. Non farci caso, è molto timida. Nella confusione del momento ho dimenticato di presentarmi, che sbadata... io sono Katherine.

Conclusi i convenevoli la donna porse a Faith il bicchiere d'acqua che la giovane accettò senza indugio mentre silenziosa continuò ad ascoltare Katherine.

Allora? Vai d'accordo con Lucas? Scommetto di si, lo vedo molto contento. Se sei pronta ti faccio accompagnare da Ludmilla nella tua camera. Così ti dai una rinfrescata e ci raggiungi in cucina. Ludmilla non annoiare la nostra ospite con le tue storie, va bene? La mia bambina ha molta immaginazione e fantasia.

Seppure espressi con la consueta cala, i toni della donna ancora una volta non lasciarono spazio a contestazioni di nessun genere. La ragazza, persuasa dalle parole di Noctis, accettò l'invito della donna e si apprestò a seguire Ludmilla oltre il corridoio. Oltrepassata la prima porta, Ludmilla spiegò brevemente la disposizione della casa, approfittando della lontananza della madre Faith cercò di interagire con Ludmilla speranzosa di carpire qualche informazione.

Tua madre è stata così precipitosa che non abbiamo nemmeno avuto il tempo di presentarci io e t, io sono Faith. >Devo dire che sii nota una certa somiglianza con tua madre nei vostri lineamenti, a differenza di tuo fratello Lucas.
Forse assomiglia a vostro padre? Ora che ci penso, temo di non aver visto vostro padre, non è in casa?


Oltrepassato il primo corridoio si ritrovarono in un secondo più spazioso, altre porte in alluminio, tutt'altro che un buon segno per i pensieri sempre più oscuri della giovane.

Quelle porte... Immagino le terranno ben chiuse quando vi entreremo la notte...
 
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DoctorLoch
view post Posted on 30/6/2017, 11:17




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"Tua madre è stata così precipitosa che non abbiamo nemmeno avuto il tempo di presentarci io e te, io sono Faith. Devo dire che si nota una certa somiglianza con tua madre nei vostri lineamenti, a differenza di tuo fratello Lucas. Forse assomiglia a vostro padre? Ora che ci penso, temo di non aver visto vostro padre, non è in casa?"

"Quello non è mio fratello... non sono stupida, è un bambolotto. Comunque credo che mio padre stia completando le croci nel suo studio."

Faith rimase assorta nei suoi pensieri fintanto che la prima porta si aprì con un cigolio agghiacciante. Ne uscì un uomo sulla cinquantina quasi calvo, con pochissimi capelli grigi ai lati. Indossava abiti da lavoro. L'espressione serena ma visibilmente molto stanza. Con la mano destra brandiva una vecchia pala da giardino che aveva appoggiato alla spalla destra, mentre con la sinistra teneva due piccole croci romane in legno riportanti delle scritte ben leggibili, pitturate con vernice nera fresca. Due nomi: Dorian e Fukuro.

Notò la ragazza e le sorrise.

"Ciao, vedo che ti sei ripresa. Io sono Alfred. Immagino che mia moglie ti abbia già spiegato tutto. Scusami ma ora non posso fermarmi a parlare, devo sistemare le tombe dei due ragazzi che hanno fallito il lavoro prima di te. Ci vediamo a cena."

Sparì zoppicando attraverso i due corridoi.

Promemoria: 1° Stanza = Studio, 2° Stanza = ?, 3° Stanza = Camera di Faith.
 
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view post Posted on 2/7/2017, 15:14

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Ludmilla con freddezza si dimostrò comunque più mentalmente sana della madre, per lei Lucas non era altro che un pupazzo, ed in effetti l'aspetto non lasciava intendere altro. Il "tour" della casa venne brevemente interrotto dalla comparsa di Alfred, padre di Ludmilla e marito di Katherine. Tutt'altro che pauroso in volto si mostrò comunque con delle croci in mano destinate alle tombe dei predecessori di Faith, un nodo venne alla gola della giovane che non riuscì nemmeno a rispondere al saluto dell'uomo se non con un cenno del capo. Anche Ludmilla tornò per la sua strada lasciando da sola Faith, a quel punto l'Hunter mossa dalla curiosità e con la mente ancora concentrata sul come fuggire per prima cosa si diresse verso la stanza centrale per lanciare una rapida occhiata all'interno senza entrarvi, solo dopo si sarebbe diretta nella propria stanza. benché curiosa d'esplorare ogni angolo della casa, Faith ritenne troppo prematuro lasciarsi andare a lunghe ispezioni non sapendo se fosse effettivamente sola e non osservata.

Perdona la poca inventiva ma non so che fare.
 
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DoctorLoch
view post Posted on 5/7/2017, 12:32




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Faith aprì la porta della stanza centrale senza varcare la soglia: un piccolo ambiente immerso nella penombra. Lo stile della casa e del salotto, una finestra chiusa in fondo e un letto semplice ed essenziale sulla sinistra. A destra invece era posizionata una sedia in legno e una scrivania con materiale da scrittura e una lampada ad olio spenta. Proprio al centro della stanza, un vaso che sembrava decorativo ma dissonante con il contesto, appoggiato a terra: riportava delle scritte incomprensibili nere che risaltavano sulla fattura color avorio. Ai lati due grandi manici che lo rendevano quasi simile ad una coppa.
La ragazza richiuse la porta e si diresse nella sua stanza: stessa conformazione e stessi mobili della camera appena scrutata. Mancava il vaso e la scrivania era sgombra. La finestra aperta per far entrare il sole del tramonto e appoggiato sul letto un quadernino dalla copertina blu. Rispetto all'altra stanza era presente anche una porta in legno proprio accanto al letto.

La porta è l'accesso al bagno: piccolissimo ambiente con un lavabo, un wc e una doccia delimitata da pannelli opachi in plastica rigida. La luce entra da una finestrina oscurata posta in alto.
Dalla finestra della camera è invece possibile raggiungere un piccolo giardino mal curato e pieno di erbacce. In un angolo c'è un vecchio zaino che sembra contenere qualcosa.
Dopo venti minuti dal tuo ingresso busseranno alla porta.
 
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view post Posted on 5/7/2017, 19:05

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La stanza centrale risultò una semplice camera da letto, tutto nella norma e nemmeno troppo inquietante,unica nota fuori posto un singolo vaso posto al centro della stanza, benché curiosa la ragazza richiuse la porta e si diresse nella propria.
Lo stile risultò pressoché identico a quello della stanza vicina, soltanto il caso mancava all'appello oltre a qualche utensile nella scrivania ma nulla che risaltasse all'occhio quanto il vaso. La ragazza entrò nella stanza e richiuse la porte alle sue spalle iniziando a muoversi per la camera, una porta interna condusse la giovane ad un piccolo bagno personale. Dalla finestra un mal curato giardino tutt'altro che invitante da calcare, in un'angolino di questo vi era uno zaino, incuriosita l'Hunter uscì fuori così da raggiungerlo. La giovane a quel punto iniziò a spulciare all'interno dello zaino in cerca di qualcosa seppure non sapesse nemmeno lei in cosa sperare.


Terminata l'investigazione la ragazza rimise tutto come prima si diresse nel proprio letto sedendosi sopra di esso ed accucciandosi quasi spaventata da tutti i recenti avvenimenti, e come darle torto dopotutto. Passarono diversi minuti prima che qualcuno venisse a richiamarla, alcuni colpi alla porta ma nessuna voce, senza pensarci troppo Faith invitò ad entrare.

Avanti, è aperto.

Edited by davidex950 - 5/7/2017, 20:30
 
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DoctorLoch
view post Posted on 5/7/2017, 20:04




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La giovane uscì in giardino passando dalla finestra. Le foglie secche scricchiolavano sotto il peso dei suoi passi. Evitò qualche erbaccia e arrivò allo zaino. Usurato, appariva molto vecchio.
Trovi solo vesti logore e puzzolenti arrotolate e un coltello da caccia dalla lama seghettata: riporta vistose macchie di sangue secco. Specifica il destino di questi oggetti.

Faith tornò all'interno e si accomodò preoccupata sul letto. I tocchi alla porta destarono la sua attenzione ma nessuno rispose al suo invito. Si udì chiaramente la risata di una bambina proprio oltre la porta. Una vocina graziosa e divertita.

"Giochiamo a nascondino? Amica mia, l'albero morto combatte il gelido nemico."

Silenzio.

Se esci nel corridoio non trovi nessuno. Puoi muoverti liberamente per la casa, se trovi la bambina hai dei bonus. Se ti muovi indica il tuo percorso nel dettaglio.

 
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view post Posted on 8/7/2017, 16:50

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Lo zaino si scoprì pieno soltanto di logori vesti ed un coltello sporco di sangue, disgustata la giovane rimise tutto a posto e tornò nella propria stanza.


Più tardi giunse qualcuno alla porta, benché l'Hunter invitò lo sconosciuto ad entrare questa, rivelatasi almeno dalla voce una ragazza, rispose con una proposta di gioco. Senza pensarci troppo Faith acconsentì, ricollegando solo dopo che quella voce non appartenesse a nessuno degli abitanti della casa, per quel che ne sapesse lei.

Se proprio ci tieni giochiamo, ma...

Non mi sembrava Ludmilla dalla voce.

Uscita nel corridoio Faith non trovò alcuna persona, pensando che quest'ultima non non si fosse allontanata troppo la ragazza provò dapprima in una delle altre due stanze del corridoio, nello studio di Alfred per prima.

Un ragionamento inutile: "Albero morto"; Croci in legno per delle tombe.
 
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DoctorLoch
view post Posted on 9/7/2017, 21:25




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Faith tentò di cercare colei che l'aveva invitata a partecipare al gioco. Aprì la porta dello studio. Rimase sulla soglia senza entrare. La temperatura della stanza era glaciale: il fiato della ragazza formava nuvolette intermittenti. Un'oscurità quasi totale. Sembrava l'accesso per un altro mondo poiché i confini della camera si perdevano ed erano incerti. Nero ovunque, buio spettrale e una leggera nebbia. A pochi passi le uniche cose distinguibili erano tre creature mostruose: dalle sembianze ricordavano grandi cani dal manto corvino, tuttavia la mascella e il muso erano molto allungati. Denti aguzzi e lunghi dilaniavano le carni di un uomo disteso sotto di loro, inerme e sanguinante. Faith poteva scorgere e riconoscere il viso: suo padre. Le bestie demoniache si accorsero della giovane e alzarono orecchie e testa, dirigendo sguardi rabbiosi verso di lei. Iniziarono a ringhiare minacciosamente.
 
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20 replies since 19/6/2017, 18:55   296 views
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