Jason

RYOMA (JASON) AKUMOO HxH Forum GDR Dati Anagrafici .: Nome: Ryoma .: Soprannome: Jason .: Cognome: Akumoo .: Età: 34 Anni .: Descrizione personaggio: Jason si presenta come un omaccione alto e piazzato dai tratti duri e in certi casi anche inquietanti. Il suo viso dalla fronte larga e dai capelli color oro ossigenato, tirati all’indietro, presenta due occhi dai tratti arcigni e nervosi rassomiglianti a quelli di una lucertola il tutto racchiuso da una espressione all’apparenza calma e paziente che tende a mutare radicalmente quando “lavora” in una espressione sadica e di pura follia. Come outfit di solito tende a vestirsi, che sia sul lavoro o no, con un completo da gangster munito di cravatta e di mocassini color bianco. Quando lavora tende ad avere il volto coperto da una maschera da Hockey e tende ad impugnare un paio di cesoie completamente in metallo nella mano destra, mentre nella mano sinistra tende a portare all’indice un ditale dalla punta affilata. SPOILER (clicca per visualizzare) Jason nel presente. In passato, prima che diventasse Jason, indossava come outfit un completo da gangster nero a righe e inoltre i suoi capelli non erano biondo ossigenato, ma bensì nero e non utilizzava nessuna maschera e cesoia. SPOILER (clicca per visualizzare) Un giovane Jason. Dati Personali .: Forza: 50 (P. base) + 20 (P. bonus extra) + 5 [York Shin City] (P. bonus nascita) = 75 TOT. .: Resistenza: 10 (P. base) + 15 (P. bonus extra base) + 0 (P. bonus nascita) = 25 TOT .: Destrezza: 10 (P. base) + (P. bonus extra) + 5 [York Shin City] (P. bonus nascita) = 15 TOT. .: Vita: 500=500 .: Mira: 10 (P. base) + (P. bonus extra) + 10 [York Shin City] (P. bonus nascita) = 20 TOT. .: Mente: 10 (P. base) + 0 (P. bonus extra) + 0 (P. bonus nascita) = 10 TOT. .: Aura: 50 [York Shin City] (P. bonus nascita) = 50 TOT. .: Soldi: 10.000 Jeny .: Città Natale: York Shin City .: Città Attuale: York Shin City .: Mestiere: Mercenario .: Carattere: SPOILER (clicca per visualizzare) Dal suo passato travagliato si può evincere come Ryoma abbia subito una sorta di involuzione emotiva, caratterizzata dai molteplici eventi negativi che hanno scandito la sua vita. Proprio per questo, nei confronti del mondo egli ha eretto una sorta di barriera che lo porta ad essere sadico e feroce, un po' come lo era il suo aguzzino dalla quale ha “ereditato” alcuni aspetti come ad esempio il “gioco” della conta o la cesoia, il suo strumento di tortura preferito. Se c’è da farsi dare informazioni con la forza, non evita minimamente ad utilizzare la violenza come “chiave”. Ha l’abitudine, come fosse un anti-stress, di schioccarsi con il pollice l’indice e il medio della mano destra. Eppure nonostante questo forte aspetto caratteristico della sua personalità, fuori dall’ambito lavorativo, dall’altro lato Jason si presenta relativamente come una persona paziente e calma, attenta e precisa a calcolare tutto nel minimo dettaglio SPOILER (clicca per visualizzare) L'abitudine "anti-stress" più comune di Jason .: Storia: SPOILER (clicca per visualizzare) Nonostante la sua infanzia tranquilla e spensierata, presso Capital City, Ryoma Akumoo fin dall’età di sei anni ha avuto delle tendenze che molta gente definirebbe “strane”, infatti uno dei suoi hobby preferiti e che lo intratteneva moltissimo, divertendolo tra l’altro, era piantare rudimentali trappoli per animali e aspettare paziente che questi abboccassero all’amo; Quando questo succedeva e gli sventurati cadevano nel tranello Jason osservava la loro lenta agonia. Con l’adolescenza imminente, Ryoma sembrava essersi lasciato alle spalle queste tendenze conducendo una vita normale come ogni ragazzo che si rispetti. Eppure la vita che gli si prospettava non la aiutava minimamente: Data la sua mole e la sua statura (all’età di quattordici anni arrivava ad essere alto 1,75 m) faceva parecchia fatica a fare amicizia con gli altri ragazzini, poiché incuteva timore, e spesso rimaneva isolato e solo. Un giorno mentre tornava a casa venne adescato dai quattro bulletti del quartiere il quale incominciarono ad importunarlo con frasi di schernimento accompagnati da spintoni e strattoni. Fu qui che qualcosa si riaccese in lui; Quelle sue tendenze tenute latenti per tanto tempo riaffiorarono, e Ryoma, stanco di quegli abusi alla sua persona reagì con tutta la forza e la ferocia che riuscì a trovare in corpo. Tre dei quattro bulli erano finiti in ospedale in gravi condizioni mentre per il quarto non c’erano state speranze e quando le forze dell’ordine arrivarono la scena che gli si presentò fu raccapricciante: Ryoma in una pozza di sangue con, tra le mani, il cranio fracassato di quello sventurato ragazzino. Data la sua giovanissima età venne rinchiuso in riformatorio per circa dieci anni, sperando nel riadattamento del soggetto. Ma purtroppo non fu così. Ryoma durante gli anni di detenzione forzata, crebbe in un ambiente malsano in compagnia di gente altrettanto malsana, senza neanche il supporto della sua famiglia che da allora lo aveva completamente dimenticato. Fu proprio in queste circostanze che iniziò a covare un senso incondizionato di rabbia misto ad odio nei confronti delle persone e della gente che gli aveva fatto questo. Scontati tutti e dieci gli anni di detenzione in riformatorio, Jason ne era uscito completamente diverso e cambiato nel corpo e nello spirito: Era più tozzo, più formato, più alto (circa 1.86 m) e più incattivito. Non tornò a casa, sapeva perfettamente che quello non era più posto per lui o il posto che poteva chiamare casa. Sparì e iniziò a bazzicare per i bassifondi di Capital City dove qui ebbe modo di compiere diverse scelleratezze. Gli anni di detenzione forzata nel carcere minorile lo avevano reso diffidente e per certi versi avevano in qualche modo compromesso qualcosa dentro di lui. Data la sua mole e la sua forza, non indifferente, Ryoma si fece subito notare nei bassifondi. Le risse li erano all’ordine del giorno e Jason per sopravvivere si faceva strada a suon di calci e pugni e difficilmente ne usciva sconfitto, anzi di solito erano le persone che avevano là sfortuna di sfidarlo a trovarsi con qualche osso rotto. Si fece notare persino dalla criminalità organizzata, per il quale decise di lavorare. Il lavoro, per i suoi standard non era male e non era neanche male la paga e soprattutto faceva ciò che gli riusciva meglio: Spaccare qualche testa, rompere qualche osso e chi più ne ha più ne metta. Sembrava aver trovato il lavoro adatto a lui, e si era fatto anche una discreta reputazione nel mondo della criminalità. Ma i guai però non tardarono ad arrivare e Jason ben presto si ritrovò in mezzo ad una faida tra famiglie mafiose. Combattette con le unghie e con i denti, cercando di proteggere al meglio che poteva il suo “Boss”. Combatteva senza pietà per il nemico, e troncava ogni minaccia che si ritrovava d’avanti, era questa la sua missione. Ma purtroppo la sua ferocia e la sua determinazione non bastarono e Jason cadde vittima di una trappola ben architettata e studiata. Il suo “Boss” venne seccato sul colpo mentre a lui come a molti altri spettò una sorte ben peggiore: Ricordate la lenta agonia alla quale Jason piaceva infliggere da bambino agli animali che finivano nelle sue trappole? Bene, questa fu la sorte che spettò a lui come a molti altri. Venne torturato per giorni. Ogni giorno al termine della tortura chiudeva gli occhi sperando che riaprendoli fosse tutto finito, che quello fosse solo un incubo dalla quale ci si poteva svegliare. Ma purtroppo non era così. Ogni secondo che passava era una sofferenza accompagnate dalle urla di gusto del suo torturatore. Diversi erano quelli che soccombevano alle interminabili torture inflitte, morendo ma lui, data la sua costituzione, stringeva i denti più che poteva e cercava di sopravvivere. Torture mentali e fisiche erano all’ordine del giorno ma, uno dei “giochi” che più di tutti il suo torturatore preferiva era la “La conta” o come almeno la chiamava lui. In pratica il torturatore gli dava un numero di partenza pari a 1000 e ogni secondo che passava Jason doveva sottrarvi 7. “Puoi iniziare a contare … Allora quanto fa 1000 – 7 ?” “993…Sigh. 986... 977… Sigh.” “Oh no, non te le hanno insegnate le sottrazioni? 986 -7 fa 979! Hai sbagliato… DI NUOVO!!” Se sbagliava Jason veniva dolorosamente torturato, ancora e ancora e ancora. Quando ormai, non vedeva più speranza ed era prossimo a lasciarsi andare qualcosa in lui, ancora una volta si accese con un bagliore di speranza. Ma non era speranza, al contrario era rabbia, odio, disprezzo. Prossimo ad una nuova seduta di torture, Ryoma stavolta reagì con furia e rabbia famelica, una rabbia che non aveva mai provato prima. Si liberò dai cenci che lo tenevano legato alla sedia e con tutta la forza che riuscì a trovare si avventò contro il suo torturatore, afferrandolo per il collo. Quest’ultimo si dimenava, combatteva per liberarsi dalla morsa in cui era stretto. Prima però di ucciderlo, Jason con quel poco di fiato che gli era rimasto in gola gli fece una singola domanda: “Qu-quanto fa…. 1000-7...? Conta...” Incredulo a come il suo stesso “gioco” si fosse rivoltato contro, il torturatore incominciò a contare in preda al panico e fu proprio questo che lo fece sbagliare un semplice calcolo. “Non ti hanno insegnato a sottrarre eh...? Che disdetta…” Un sonoro “crack” e il corpo di quell’uomo giaceva ai piedi di Ryoma con il collo spezzato e la testa girata in maniera innaturale. Sanguinante, dolorante e ormai allo stremo quel relitto umano che un tempo era stato Ryoma si trascinò via il più in fretta che poteva. Ma prima di andarsene si portò con sé una cesoia, lo strumento preferito del suo aguzzino. Dopo quell’anno e mezzo di prigionia, era passato un ulteriore anno, e Ryoma sì era ripreso in salute. Ma se già in passato qualcosa in lui era stato compromesso, adesso si potrebbe dire che la sua situazione era diventata completamente irreversibile. Per i bassifondi di Capital City adesso è conosciuto come Jason, titolo datogli per la caratteristica maschera da Hockey bucherellata che indossa quando “lavora”, non per nulla Jason si guadagna da vivere facendo il mercenario. Eppure non da tutti è approvato come tale, poiché è risaputo un po’ in lungo e in largo la brutalità dei suoi metodi infatti, molto spesso ai poveri sventurati che capitano tra le sue mani infligge sofferenze atroci, prolungando la loro lenta agonia fino al limite dell’umano. Di rado riporta indietro i corpi delle sue vittime ai committenti, infatti molto spesso per dare la certezza di aver svolto al meglio il suo lavoro rilascia delle foto che immortalano la preda nei momenti più dolorosi e ogni volta ironicamente commenta con una frase: “Ha contato fino a quanto poteva poi…. Non ce l’ha fatta, poverino.” Ai giorni nostri Jason ha intenzione di sostenere l’esame per diventare un Hunter ufficiale, così da poter allargare la sua clientela e soprattutto, un po' per sé stesso, “divertirsi” con qualcuno di un po' più interessante. SPOILER (clicca per visualizzare) Jason is Born. Lista Materiali Lista Oggetti Dati di Combattimento .: Hatsu: .: Bonus Nascita: La Mafia Nel Cuore: Questa abilità consente al possessore di entrare gratuitamente alle aste sotterrane e di avere uno sconto del 25% in tutti i negozi anche fuori dalla città. .: Armi: .: Equip: .: Oggetti Extra: .: Oggetti Posseduti: // Cesoia in ferro. SPOILER (clicca per visualizzare) Maschera da Hockey. SPOILER (clicca per visualizzare) Ditale dalla punta affilata. .: Apprendimento Nen: 0% .: Tecniche Personali: .: Tecniche Nen: Tecniche Nen *Scrivere qui gli effetti delle vostre tecniche Hatsu (vanno prima approvate dai masters in bacheca on---> Approvazione Hatsu Extra Skill * Quest Completate *Frase personale