HunterXHunter Forum

Quest 108/X: Arcane lenders, Finanziatori arcani.

« Older   Newer »
  Share  
[Mr.Nobody]
view post Posted on 16/12/2016, 16:53




Quest 108/X: Arcane lenders, Finanziatori arcani.



Partecipanti:

Noctis Asakura.
Faith.
K'.
Nanashi Asakura.



Ambientazione:

Città delle Stelle Cadenti.



Obiettivo:

Una misteriosa e giovane coppia richiede l’intervento di mercenari e avventurieri per recuperare il prezioso tesoro di famiglia.



Difficoltà della Quest:

Liv. 1 su 5.



Ricompense:

Variabili.







Narrato, «Parlato», "Parlato da altri", Pensato, Voci nella mente.

Noctis entrò nella locanda spingendo la pesante porta in legno scuro. L'ambiente non era molto grande e appariva poco pulito a prima vista. A sinistra si estendeva un piccolo bancone in ceramica poco pregiata e rovinata in molti punti, mentre tavoli e sedie in legno riempivano il restante spazio. In fondo, sulla destra e nell'oscurità, delle scale scendevano facendo intuire un secondo livello interrato. Alla luce di vecchi lampadari una piccola folla si era radunata intorno ad un tavolo: al centro un uomo di mezza età urlava verso i presenti. Corpulento, aveva i capelli rossi raccolti in una treccia. Folte basette e una lunga barba incolta. Indossava degli abiti scuri e rattoppati.

Il giovane Asakura si avvicinò incuriosito.

A questo punto entrate nella vecchia locanda (tutto ciò che è precedente e vi riguarda resta a vostra discrezione). L'ordine d'entrata è in base all'ordine con cui posterete rispetto agli altri. Dall'esterno il locale, interamente in legno e in più punti fatiscente, è riconoscibile grazie ad un'insegna (un boccale di birra accanto ad un piatto fumante) e a una grande finestra che lascia intravedere l'interno. Sulla porta è appeso un cartello: "Camere libere". L'edificio si trova in una zona sperduta del Ryuseigai, ai margini di una piccola città semiabbandonata utilizzata interamente come vecchia discarica. La maggior parte degli edifici appare moderna ma sono quasi tutti crollati o inagibili. Sono le 20:00.


L'uomo beveva birra da un'enorme tazza di ceramica. Paonazzo in viso, rischiava di cadere costantemente dalla sedia.

"Allora che mi dite?! Chi accetta? Fidatevi di me, avrete ciò che vi spetta."

Un ragazzo abbastanza giovane e molto alto prese la parola. Capelli corti biondi e un'espressione severa.

"Si ma chi ci garantisce che riceveremo la ricompensa? Quella famiglia è più povera di tutti noi. Secondo me non esiste nemmeno questo fantomatico tesoro."

L'uomo sembrò prendersela sul personale.

"Io! Io garantisco. E poi sono dei nobili! Lo sapete bene, possiedono sicuramente molti oggetti rari e preziosi."

Una donna molto attraente e con lunghi capelli castani si allontanò ammonendolo.

"Bodan lascia perdere. La loro nobiltà è decaduta da secoli e ora sono venuti a morire nel Ryuseigai. Inoltre tutti sanno che non ci si può fidare."

La donna si andò a sedere con il ragazzo biondo al tavolo più lontano. In molti annuirono e si dispersero uscendo dalla locanda o sedendosi ad altri tavoli.

"Sono solo storie! Dicerie... non c'è nulla di vero."

Tracannò molto birra e asciugò con la manica la barba.

L'ubriaco sembrò intravedere Noctis: un ragazzino risaltava molto nel contesto di quella vecchia locanda.

"Ehi tu, marmocchio! Offrimi un'altra birra!"

Tossì forte e sputò a terra.

Noctis lo fissò indifferente per alcuni secondi. Si voltò dandogli le spalle e si avvicinò al bancone.

"Che c'è?! Hai perso la mammina?!"

Il ragazzo svuotò la mente e cercò di controllarsi. Doveva sopire i suoi istinti. Si morse il labbro mentre il barista si palesò.

Intanto l'uomo continuava a sbraitare.

"Chi vuole conoscere un modo veloce per far soldi?"

I pochi che erano rimasti ad ascoltarlo si allontanarono sbuffando e scuotendo la testa.

"Andate, andate. Non avete spina dorsale e vi spaventate con vecchie superstizioni. Fate come volete!"

Picchiò con la tazza di ceramica sul legno del tavolo e appoggiò violentemente la schiena contro la sedia. Sembrava sul punto di sentirsi male.
 
Top
view post Posted on 16/12/2016, 17:57
Avatar

Hunter

Group:
[HxHF]GDR Master
Posts:
1,101

Status:


Parlato
Pensato
Altri

La città delle stelle cadenti, l'unico posto in cui nessuno ti giudica.

Nanashi camminò a passo svelto, chiudendosi nel suo pesante cappotto. La ragazza preferiva restare poco nei posti affollati, le persone non le piacevano particolarmente. Si ritrovò davanti a una locanda malconcia e poco attraente, il posto perfetto per lei.

Entrò dietro a un ragazzetto che spalancò la porta per lei, si infilò prima che si chiudesse lentamente cigolando. Notò una piccola folla raccolta ad un uomo piuttosto bizzarro. Nanashi preferì restare lontana ma attenta comunque allo scambio di battute. L'uomo parlava di tesori e sfide ma il ragazzo accompagnato dalla donna attirarono la sua attenzione; le loro parole sembrarono avere effetto anche sulla folla che lentamente si disperse ignorando il blaterare dell'uomo visibilmente ubriaco. I due passarono davanti a lei, andandosi a sedere poco più in là.

Decise di lasciar perdere l'uomo e andare a sedersi al bancone.

Ehi tu, marmocchio! Offrimi un'altra birra!

Il ragazzino si sedette affianco a lei, non degnando di attenzione l'uomo.

Che c'è?! Hai perso la mammina?!

Nanashi scosse la testa lo ignorò come il resto dei presenti, il barista si avvicinò e in quel momento l'uomo iniziò a borbottare sul punto di svenire, non che la cosa la interessasse.

Mi dia un Whisky milk punch, senza whisky.

Si schiarì la gola prima di continuare.

Di che superstizioni parla quel tizio?
 
Top
view post Posted on 16/12/2016, 18:28
Avatar

Trickster


••••••••

Group:
Member
Posts:
7,508

Status:


Narrato, - Parlato -, Pensato

Si stava facendo tardi ed era ancora lontano dalla sua "casa". A quel ora probabilmente molti ragazzini stavano già a casa, sotto l'ala protettrice dei genitori. Perché la sera, portatore di losche persone, nella città delle stelle cadenti poteva diventare pericolosa, sopratutto per i ragazzi della sua età. Ma non per lui, non per K'. La sua fama del luogo, che lo precedeva, e la sua sola presenza faceva da deterrente per qualsiasi brutto ceffo osasse avvicinarlo.

Mentre stava tornando a casa, a piedi, si era fermato accanto a una locanda. Leggendo l'insegna (un boccale di birra accanto ad un piatto fumante), si ricordò di non aver mangiato quasi niente per tutto il giorno. Perché no, pensava. Ed entrò dentro, appena in tempo per sentire qualcosa di curioso.

Delle persone si erano radunate attorno a un uomo piuttosto ubriaco. Sentì parlare di una ricompensa e di un fantomatico tesoro, e di nobiltà. Tra gli scambi di parola fra i presenti, K' si era ormai scordato del perché vi era entrato in principio. Era rimasto particolarmente incuriosito, già dal poco che aveva sentito. Tuttavia non sembrava però una storia molto credibile, detto poi da un uomo poco sobrio. Perché poi garantiva per quella povera famiglia ormai decaduta? Cosa ne guadagnava?

Si era intanto poggiato distrattamente con la schiena sul bancone del locale, guardando in direzione della folla radunata. Non se ne era nemmeno accorto di aver colpito per sbaglio qualcuno e che ora stava cercando di attirare la sua attenzione. Poi smise, evidentemente perché lo riconobbe.

Se dice la verità, la ricompensa potrebbe essere generosa. Hmm. Potrei finalmente lasciare questa città e stabilirmi altrove... Scosse di colpo la testa, sembrava troppo bello per essere vero. Non voleva assolutamente illudersi. Ma doveva scoprirlo.

Intanto la folla, perlopiù scettica, si dissolse lasciando quel omone a tracannare la sua birra e prendersela con un ragazzino al bancone, vicino a lui. Fu insolito vedere un ragazzo di quella età ancora a quell'ora e in un posto come quello, ma nulla di anormale secondo K'.

- Chi vuole conoscere un modo veloce per far soldi? - Sbraitò l'omone, ma nessuno sembrava dargli più ascolto. Tranne forse K'. Lui poteva permetterselo certi rischi e voleva crederci.

Si sentì una voce femminile. - Di che superstizioni parla quel tizio? - Non rispose a quella domanda. Non aspettò oltre e si avvicinò a lui, dopo che ebbe finito l'ultima frase e sembrava sull'orlo di svenire. Non mi schiattare proprio ora.

- Parlami ancora del tesoro e della ricompensa. Di cosa si tratta e che cosa c'entri tu? - Disse deciso il ragazzo, guardandolo severamente, mentre avrebbe valutato la veridicità dalle sue parole.
 
Top
view post Posted on 16/12/2016, 19:08

Yeah Science, Bitch!!

Group:
[HxHF]GDR Master
Posts:
3,563

Status:


Che città fatiscente, la gente di qui deve essere proprio disperata per non scapparsene via la notte.

Faith era intenta a girovagare per le strade di una piccola cittadina del Ryuseigai, la giovane aveva da poco portato a termine un compito affidatogli dal padre ed ora sarebbe dovuta tornare a York Shin. Eppure la ragazza, spinta dalla fame e dalla stanchezza, decise di restare ancora un giorno prima di mettersi in viaggio per tornare a casa, qui Faith trovò una piccola locanda con dei letti liberi.

In fondo anche io sono messa proprio male per pensare di restare in un posto simile un altro giorno, ma sempre meglio che tornare a casa a non fare nulla.

Entratavi la giovane si trovò davanti un non poi così particolare spettacolo, un ubriacone era intento a sbraitare cose prive di senso per poi venire ammonito da tutti i presenti, e fra questi due saltarono agli occhi di Faith: Un bel ragazzo alto e biondo ed una donna elegante e bellissima dai lunghi capelli castani. Faith, intimidita dalla bellezza della donna ma incuriosita dalle parole dell'ubriaco, apparentemente un conoscente delle due figure sedute osservate dalla ragazza, si prese di coraggio e raggiunta la donna provò a farle qualche domanda.

Ehm... Scusa se ti disturbo, posso chiederti di che parlava quel tizio? Sembri saperne qualcosa, in più non posso chiedere direttamente a lui, non credo sarebbe capace di rispondermi.

Così concluse indicando l'ubriaco oratore.
 
Top
[Mr.Nobody]
view post Posted on 16/12/2016, 21:17




Narrato, «Parlato», "Parlato da altri", Pensato, Voci nella mente.

"Mi dia un Whisky milk punch, senza whisky."

Una voce femminile anticipò Noctis.

Il barista, un uomo moro dall'espressione vuota e con una cicatrice sulla guancia destra, rispose scettico alla richiesta.

"Cosa?"

Quello si spostò verso la ragazza che Noctis non aveva notato avvicinarsi. Il ragazzo stava per dirle che c'era prima lui ad ordinare ma rimase in silenzio per qualche strano motivo. Qualcosa lo aveva colpito di quella giovane fanciulla che quasi svaniva nel grande cappotto.

"Di che superstizioni parla quel tizio?"

Eh? Ah già.

Il barista prese due bottiglie e due bicchieri di vetro dalla vetrina polverosa che aveva alla spalle. Appoggiò tutto sul bancone, davanti alla sconosciuta. Rispose a bassa voce in modo che le sue parole non arrivassero troppo lontano.

"Non fare caso a Bodan. Gli piace bere molto... e poi si immischia sempre con i peggiori individui del luogo. Ora racconta che lavora per una famiglia che... diciamo non ha una buona reputazione."

Aprì le bottiglie e versò nei bicchieri il contenuto, separatamente.

"Non ho capito cosa vuoi. Comunque questo è latte e questo è whisky. Fai tu. Cosa stavo dicendo? Ah sì... attorno ai Cullen girano brutte storie e tutti quelli che lavorano per loro fanno una brutta fine prima o poi."

Nel mentre K' si era avvicinato all'ubriaco.

"Parlami ancora del tesoro e della ricompensa. Di cosa si tratta e che cosa c'entri tu?"

L'uomo si scosse quasi fosse tornato dal regno dei morti.

"Oh oh! Ottimo, un giovane intraprendente. Avete sentito banda di mollaccioni?! Amico mio, ti spiegherò tutto."

Noctis ascoltò con attenzione senza voltarsi e poi si rivolse al barista che lo aveva ignorato.

«Una birra.»

"Ma quanti anni hai scusa? Che poi... non dirmi che è per Bodan. Non devi."

«Una birra, grazie.»

"Sai che ti dico? Fai come vuoi, se hai i soldi per me puoi anche scolarti tutti i miei alcolici."

Gli servì rapidamente una birra in un boccale di ceramica. Il ragazzo lasciò sul bancone diverse monete.

«Pago anche quello che ha preso lei.»

Tuttavia non si voltò verso la giovane ma si avvicinò al tavolo con la birra in mano.

Faith intanto si era rivolta alla donna che iniziò a squadrarla inarcando il sopracciglio destro.

"Ehm... Scusa se ti disturbo, posso chiederti di che parlava quel tizio? Sembri saperne qualcosa, in più non posso chiedere direttamente a lui, non credo sarebbe capace di rispondermi."

Indossava delle vesti blu ricamate all'apparenza molto comode e che non nascondevano la sua femminilità.

"Difatti hai ragione ragazza. Come presto sentirai."

Poi le fece segno di ascoltare Bodan, attraverso un elegante gesto di mano.

L'uomo stava spiegando, o meglio urlando tutto di nuovo. Noctis si riposizionò da spettatore a qualche passo di distanza.

"Devi sapere che qui vicino abita una famiglia di nobili, i Cullen. Io lavoro per loro e mi hanno chiesto di ricercare mercenari e avventurieri per una missione molto importante e delicata..."

Singhiozzò. Fissò K' perplesso. Poi riprese a parlare ad alta voce.

"Devi sapere che qui vicino abita una famiglia di n... no. Devi sapere che gli è stato sottratto un prezioso tesoro di famiglia da dei mascalzoni. Da quello che ho capito li hanno ricattati ma loro si rifiutano di pagare dei criminali e quindi ora cercano qualcuno che possa aiutarli. Vuoi sapere il bello? A chiunque recupererà il tesoro è offerta una succosa ricompensa! Poi si... ovviamente anche io prenderò una percentuale da loro... ma questo non importa. L'importante è che si tratta di una grossa occasione per far soldi facili. Di sicuro sarà opera di qualche ladro squattrinato dei dintorni."

Noctis appoggiò solo allora la birra sul tavolo.

"Grazie ragazzo! Diventerai una persona buona!"

Bodan fece un rapido cambio di boccali e iniziò a sorseggiare allegramente.

La donna si rivolse nuovamente a Faith, in modo che potesse udire solo lei.

"Non ascoltare le parole di un ubriaco. Gli interessano solo i soldi. I Cullen sono una famiglia pericolosa. Chi lavora per loro muore. Chi nasce in quella casa scompare nel nulla. Trai le tue conclusioni. Ti consiglio di non avere a che fare con loro. Non sono nemmeno sicura che ci sia veramente una ricompensa o che siano stati veramente vittime di un furto."

Il ragazzo alto e biondo stava fissando Bodan da lontano.

"Eppure sembra così convinto... credi che l'abbiano pagato per raccontare questa storia?"

La donna quasi sgridò il giovane.

"Non lasciarti abbindolare. Non dirmi che vorresti rischiare? Te lo dico io, non vuoi."

 
Top
view post Posted on 17/12/2016, 16:31
Avatar

Hunter

Group:
[HxHF]GDR Master
Posts:
1,101

Status:


Il barista era alquanto confuso dalla richiesta della ragazza, doveva aspettarselo che in quella bettola non le avrebbero saputo servire altro che un boccale di birra. Con sua grande sorpresa però, prese un paio di bicchierini e li poggiò sul bancone prima di rispondere alla sua domanda.

Non fare caso a Bodan. Gli piace bere molto... e poi si immischia sempre con i peggiori individui del luogo. Ora racconta che lavora per una famiglia che... diciamo non ha una buona reputazione.

Non è proprio una risposta.
Pensò piuttosto seccata, mentre il barista accigliato le servì il whisky e del latte separatamente. Nanashi annuì ringraziandolo con lo sguardo e prese il secondo bicchiere, sorseggiò mentre Bodan sembrò riprendersi iniziando a parlare in modo che tutti lo sentissero distintamente.

Il ragazzino che fino ad ora non aveva proferito parola chiese al barista una birra.
Nanashi lo fissò incuriosita, non sembrava intimorito da Bodan al punto da assecondarlo. Ovviamente il barista non protestò più di tanto, c'era da aspettarselo in un posto come quello.

Pago anche quello che ha preso lei.

Fu sorpresa dal gesto, più che altro perché venne colta alla sprovvista. Prima che potesse rifiutare, il ragazzino si era già allontanato per offrire da bere all'uomo.

Chissà cosa ci fa in un posto come questo.

Bodon accettò di buon grado la birra e ricominciò a parlare.
Devi sapere che qui vicino abita una famiglia di n... no. Devi sapere che gli è stato sottratto un prezioso tesoro di famiglia da dei mascalzoni. Da quello che ho capito li hanno ricattati ma loro si rifiutano di pagare dei criminali e quindi ora cercano qualcuno che possa aiutarli. Vuoi sapere il bello? A chiunque recupererà il tesoro è offerta una succosa ricompensa! Poi si... ovviamente anche io prenderò una percentuale da loro... ma questo non importa. L'importante è che si tratta di una grossa occasione per far soldi facili. Di sicuro sarà opera di qualche ladro squattrinato dei dintorni.

Pagare qualcuno per riportargli il tesoro non è molto furbo, se uno di quei delinquenti venisse a sapere della ricompensa non esiterebbe un momento a fingere di aver recuperato il tesoro che in realtà hanno rubato.

Finì il suo "drink" e saltò giù dallo sgabello sovrappensiero.

Del resto non c'è altro mondo per riavere il loro prezioso tesoro, quello che mi preoccupa è che non sembra un lavoro per un ragazzino di quella età.

Nanashi si avvicinò all'uomo che a momenti rischiava il coma etilico, non sapeva perché, si disse che in fondo aveva bisogno di soldi.
Saprebbe indicarmi dove abitano questi "Cullen"?
 
Top
view post Posted on 17/12/2016, 23:15

Yeah Science, Bitch!!

Group:
[HxHF]GDR Master
Posts:
3,563

Status:


Difatti hai ragione ragazza. Come presto sentirai.

Così la donna rispose a Faith per poi invitarla ad ascoltare l'ubriaco Bodan.

Se avevo chiesto a te evidentemente speravo rispondessi tu... Mi ha pure dato ragione sul non chiedere a quell'ubriaco...

Senza perdere altro tempo il molesto Bodan iniziò a spiegare a gran voce in cosa consistesse la missione. Al sentire le parole dell'uomo, Faith non pote che chiedersi come mai nessuno fosse interessato ad un'occasione simile per mettersi in tasca del denaro tanto "facilmente". Le domande di Faith trovarono risposta prima ancora di venire pronunziate.

Non ascoltare le parole di un ubriaco. Gli interessano solo i soldi. I Cullen sono una famiglia pericolosa. Chi lavora per loro muore. Chi nasce in quella casa scompare nel nulla. Trai le tue conclusioni. Ti consiglio di non avere a che fare con loro. Non sono nemmeno sicura che ci sia veramente una ricompensa o che siano stati veramente vittime di un furto.

Allora è una fortuna che non sia nata a casa loro. Secondo quell'uomo stiamo parlando di una famiglia nobile, se posso chiederti, mi sai spiegare perché questa triste fama circonda questi "Cullen"? Se quell'uomo pensa solo al denaro di certo ne avrà avuto un po per venire fin qui a far da messaggero a quei nobili.
 
Top
view post Posted on 18/12/2016, 19:02
Avatar

Trickster


••••••••

Group:
Member
Posts:
7,508

Status:


Bodan sembrò visibilmente rallegrato dall'arrivo di K' e dalla sua domanda. Così gli parlò volentieri. Alla fine di tutto, K' rimase abbastanza perplesso. Egli non si considerava la persona più acuta del mondo, ma alcune cose per lui non avevano senso. E quel Bodan sembrava davvero convinto nelle sue parole per pensare a una qualche fregatura (oppure doveva trattarsi di una fregatura bene elaborata). C'era chiaramente dell'altro secondo il suo pensiero.

- Ma perché ricattare la povera famiglia? Perché non tenersi il tesoro e basta? Questo tesoro ha realmente valore o lo ha solo per i Cullen? - Disse con aria interrogativa. Dopo una breve pausa aggiunse anche: - Cos'è esattamente questo tesoro da richiedere un ricatto? Forse non dovrebbe importarmene, ma io non mi fido di qualcosa che non conosco. -

Aveva sentito la voce femminile di prima unirsi alla conversazione. Chiedendo le indicazioni verso la dimora dei Cullen. K' la squadrò con una breve occhiata, era completamente incappucciata come se non le piacesse essere vista. Eppure, a giudicare dalla sua voce, non doveva trattarsi di una brutta ragazza.

Squadrò brevemente anche il ragazzino di prima che si era unito al tavolo, portando la birra all'ubriacone.

Scusate il breve ritardo, se sono in ritardo. Ieri stavo male, ed essendo il weekend sono meno propenso alle responsabilità (?).
 
Top
[Mr.Nobody]
view post Posted on 18/12/2016, 22:55




Narrato, «Parlato», "Parlato da altri", Pensato, Voci nella mente.

"Saprebbe indicarmi dove abitano questi Cullen?"

Noctis si voltò verso la ragazza che li aveva raggiunti.

Vorrà davvero andarci?

Bodan guardò pensieroso Nanashi poi, dopo l'ennesimo sorso di birra, le sorrise. Continuò a parlare ad alta voce per i pochi che continuavano ad ascoltarlo.

"Certo che posso indicarti la strada! Tuttavia..."

Si guardò il polso. Non aveva l'orologio. Poi guardò fuori dalla finestra.

"Non li troverai a quest'ora."

Ascoltò poi i dubbi esposti da K' mentre Faith si rivolse nuovamente alla donna che sembrò spazientirsi.

"Inutile, non crederesti nemmeno alle mie parole. Comunque non sono più dei nobili e non voglio entrare nella testa di Bodan. Nemmeno mi interessa. Lascia perdere. Ora se non ti dispiace..."

La donna la allontanò con un movimento delle dita, per poi tornare a parlare con il ragazzo biondo.

"Hai poi venduto quei metalli ieri? Se hai ancora qualcosa da parte mi piacerebbe dare un'occhiata."

Bodan intanto rispose a K'.

"Sinceramente? Non ne ho idea. Questo devi domandarlo direttamente a loro. A me hanno spiegato solo il necessario. Di solito sono in giro per... lavoro... fin dal primo pomeriggio. Vi consiglio di raggiungerli dopo le 7:00 di domani. Casa loro si trova qui vicino... nemmeno un'oretta a piedi. Proprio al centro della palude a nord. Ma vi consiglio di incamminarvi all'alba. La palude di notte nasconde pericoli mortali."

La sua espressione si era fatta più cupa. Guardava in basso. Bevve nuovamente.

"Lo consiglio a tutti gli interessati! Vedrete che già domani mattina potrete incontrarli e chiarire qualsiasi vostro dubbio."

Si riferì a K'.

"Ci sono in ballo molti soldi. I Cullen stanno cercando solo persone in gamba. Però capisco le vostre perplessità."

Singhiozzò e si toccò la testa. Forse stava per svenire.

"Ah! Stavo per dimenticare una cosa molto importante."

Si frugò le tasche alcuni istanti: tirò sul tavolo 5 chiavi d'ottone visibilmente identiche.

"Chiunque sia interessato prenda una di queste chiavi. La tenuta dei Cullen nella palude ha un recinto esterno ma anche una porta d'accesso. Queste chiavi aprono quella porta quindi non perdetele."

Urlò ancora più forte al barista.

"Ci sono delle camere libere vero? Io ragazzi devo stendermi. Vi consiglio di passare la notte qui e partire domani. Quello che potevo fare stasera l'ho fatto."

Bodan si alzò, barcollando pericolosamente, e si diresse verso il bancone con passo lento.

Noctis non ci pensò molto: si allungò verso il tavolo e prese una chiave.

«Se non vi spiace.»

Non si era rivolto a nessuno in particolare.

Decidete cosa fare. Se volete prendete una chiave, ce ne sono quattro sul tavolo. Se volete prendere una camera libera andate a parlare con il barista. Se volete affrontare subito il viaggio, avete le indicazioni base per raggiungere il luogo. Tuttavia la palude ospita veramente pericoli mortali se affrontata di notte. Se volete fare altro siete liberi di muovervi come volete.

 
Top
view post Posted on 19/12/2016, 00:28
Avatar

Hunter

Group:
[HxHF]GDR Master
Posts:
1,101

Status:


Certo che posso indicarti la strada! Tuttavia... Non li troverai a quest'ora.

Nanashi annuì, non aveva comunque intenzione di incamminarsi per chissà quale luogo sconosciuto di notte, rifletté se restare lì sotto ad aspettare l'alba o prendersi una stanza, nel mentre Bodan rispose all'altro ragazzo, anch'esso interessato alla faccenda.

Di solito sono in giro per... lavoro... fin dal primo pomeriggio. Vi consiglio di raggiungerli dopo le 7:00 di domani. Casa loro si trova qui vicino... nemmeno un'oretta a piedi. Proprio al centro della palude a nord. Ma vi consiglio di incamminarvi all'alba. La palude di notte nasconde pericoli mortali.

Nanashi sbuffò leggermente infastidita dal mare di ovvietà da cui venne travolta, anche se non era stata un'idea malvagia quella di avvisare i presenti, specialmente ai due ragazzini.

L'uomo alla fine si ricordò di un dettaglio importante, sfilò dalla tasca cinque chiavi identiche in ottone.

Chiunque sia interessato prenda una di queste chiavi. La tenuta dei Cullen nella palude ha un recinto esterno ma anche una porta d'accesso. Queste chiavi aprono quella porta quindi non perdetele.

Poi dopo le solite urla si alzò e a passo lento si diresse dal barista.

Dice di volere delle persone capaci e lascia le chiavi a chiunque, questa storia mi piace sempre di meno.

Se non vi spiace.

Nanashi venne riscossa dai suoi pensieri proprio dal ragazzino, lo imitò e prese la sua chiave con calma. Avrebbe dovuto dire qualcosa come "facciamo gruppo", ma non aveva particolarmente voglia di presentarsi.

Penso che aspetterò fino a domattina, preferisco non avere a che fare con dei "pericoli mortali".

Detto questo, andò a sedersi nell'angolo meno vistoso della locanda, non aveva simpatia per i letti ma era abbastanza lontana da impedire qualsiasi conversazione inutile, l'indomani se qualcuno avesse voluto unirsi ci sarebbe stato tempo per le chiacchiere.
 
Top
view post Posted on 19/12/2016, 01:14

Yeah Science, Bitch!!

Group:
[HxHF]GDR Master
Posts:
3,563

Status:


La donna fu visibilmente spazientita dalle continue domande di Faith, nonostante tutto l rispose un'ultima volta prima di mandarla via malamente.

Inutile, non crederesti nemmeno alle mie parole. Comunque non sono più dei nobili e non voglio entrare nella testa di Bodan. Nemmeno mi interessa. Lascia perdere. Ora se non ti dispiace...

Beh, anche io reagirei così ad una persona che mi tempesta di domande a caso, ciò non toglie che è una stronza.

Nel mentre Bodan spiegò a tutti i presenti, come al solito anche ai non interessati, come arrivare dai Cullen, oltre al quando, arrivando a sconsigliare vivamente la plude durante la notte.

Se non sei capace di sopravvivere ad una palude durante la notte come li fermi dei criminali?

L'uomo finalmente comprese quanto fosse realmente ubriaco e decise di lasciare sul tavolo le chiavi per i temerari volontari desiderosi di raggiungere i Cullen. Subito un ragazzino ed una tizia tutta ammantata, nemmeno ci fossero zero gradi o stesse diluviando, presero un paio di chiavi.

Che razza di maleducata, non sa che non si indossa il cappello nei luoghi chiusi? E perché quel ragazzino ha preso una delle chiavi? Non vorrà mica partecipare? Aspetta prima ha preso una birra, forse è soltanto molto basso.

Faith si allontanò dalla donna ringraziandola disinteressatamente.

Capisco, ok grazie.

La giovane Hunter si diresse a prendere una delle chiavi.

Sono un Hunter, in teoria sono più che qualificata per ogni sorta di lavoro che richiede semplicemente di trattare con dei criminali, non ho paura di una palude, credo...

La giovane, presa di coraggio, si diresse verso la porta della locanda pronta ad affrontare qualsiasi pericolo l'aspettasse oltre. Non appena allungò la mano per uscire però la ritirò subito per poi andare spedita dal locandiere.

Vorrei una camera.

Andare in una palude di notte? Non saprei nemmeno dove metto i piedi! Se poi ho la possibilità di mangiare un pasto caldo e di riposare su un letto prima di andarci, perché dovrei rischiare?
 
Top
view post Posted on 20/12/2016, 00:15
Avatar

Trickster


••••••••

Group:
Member
Posts:
7,508

Status:


- Sinceramente? Non ne ho idea. Questo devi domandarlo direttamente a loro. A me hanno spiegato solo il necessario. Di solito sono in giro per... lavoro... fin dal primo pomeriggio. Vi consiglio di raggiungerli dopo le 7:00 di domani. Casa loro si trova qui vicino... nemmeno un'oretta a piedi. Proprio al centro della palude a nord. Ma vi consiglio di incamminarvi all'alba. La palude di notte nasconde pericoli mortali. - Questi furono le parole di Bodan, rivolto a K'. Quest'ultimo si arrese di chiedere altro.

Una famiglia di nobili decaduti che abitano in una palude... Se lo annotò mentalmente.

L'omone di colpo si incupì. Dopo aver guardato in basso, bevve della birra. K' notò la cosa, ma non capì se era perché stava male o per qualcos'altro. Poi Bodan aggiunse un'altra cosa.

- Lo consiglio a tutti gli interessati! Vedrete che già domani mattina potrete incontrarli e chiarire qualsiasi vostro dubbio. -

Chiaramente riferito al ragazzo alto. Senz'altro. Pensò tra sé e sé K'.

Per un momento l'ubriacone sembrò sull'orlo di cadere a terra e di rimanerci. Il ragazzo lo immaginava già lì, sul freddo pavimento, esprimersi in gargarismi per la troppa birra. Ma fortunatamente non accade. Aveva invece estratto delle chiavi in ottone, fino a cinque, e li offrì ai volenterosi (ma solo quattro).

Osservava. Il primo a prenderlo era quel ragazzino. "- Se non vi spiace." -

La seconda era la figura incappucciata dalla voce femminile. "- Penso che aspetterò fino a domattina, preferisco non avere a che fare con dei "pericoli mortali". -" Questa si allontanò nell'angolo più buio della taverna, come molti gatti maligni fanno, progettando segretamente la distruzione del mondo dai loro antri bui.

Quindi non sarà l'ultima volta che li rivedrò, verranno anche loro. E sembrano decisi, interessante.

La terza, materializzatasi tra di loro, prese anch'essa una delle chiavi. Poi se ne andò diretta verso l'uscita. K' si era girato per assistere. Vuole davvero andarci? Sembrava decisa di andare fuori verso le paludi, ma per arcani motivi ci ripensò e optò per rimanere. Il giovane scrollò impercettibilmente le spalle e andò a prendersi per ultimo una delle chiavi.

Devono avere il mio stesso interesse... Tranne forse quella ragazza. Riferendosi a Faith, rispetto agli altri due, non sembrava una tipa che necessitava di denaro. Aveva anche un dubbio vestiario, pensava. Paradossalmente la sua normalità stonava con la bizzarra combriccola che sembrava crearsi.

K' rifletteva sul da farsi: non intendeva prendere un letto per dormire, non voleva addormentarsi. Avrebbe invece mangiato qualcosa, bevuto del soda e cercato di non dormire, ma solo di riposare, con occhi chiusi. Non gli piaceva cadere nel sonno e sapeva che i letti lo avrebbero indotto prima a farlo. Aveva scelto di rimanere lì, seduto sui tavoli, restando in disparte.
 
Top
[Mr.Nobody]
view post Posted on 20/12/2016, 18:17




Narrato, «Parlato», "Parlato da altri", Pensato, Voci nella mente.

"Penso che aspetterò fino a domattina, preferisco non avere a che fare con dei "pericoli mortali"."

La ragazza si era presa una chiave. Noctis annuì con calma, facendo intuire che la pensava allo stesso modo.

Finirà male.

Nanaschi andò a sedersi in un angolo mentre anche Faith conquistò una delle chiavi in ottone.

Sembra che alla fine saremo in molti a morire inutilmente.

Sembrò sul punto di andarsene dalla locanda ma tornò presto sui suoi passi e chiese una camera al barista. Anche Noctis si affrettò richiedendo una stanza. Bodan intanto barcollò silenziosamente al piano di sotto, scendendo le scale.

"Bene. Ho delle stanze libere, ve le lascio a un buon prezzo."

Il barista aggirò il bancone e si apprestò a seguire l'uomo dai capelli rossi.

"Venite. Le stanze sono nel seminterrato."

Mentre K' si prese la penultima chiave, il barista li guidò giù per le scale: solo un lungo corridoio puzzolente, pochissima luce e una moquette nera per niente igienica. Sei porte malandate, tre a sinistra e tre a destra. Bodan apriva la fila e sembrava voler raggiungere il vicolo cieco del corridoio, il proprietario lo fermò.

"Ehi! La tua è questa."

Indicò la prima porta a sinistra.

"Ragazzo quella più avanti è la tua. Sempre a sinistra."

Fece un segno a Noctis che si sforzò di sorridere.

"Per la signorina invece, la prima a destra."

Tossì per via della polvere che i loro passi avevano sollevato arrivando nel seminterrato.

"Non vi aspettate niente di che... ma non serve nemmeno dirvelo. Da queste parti è così. Le altre stanze sono occupate. Se volete, domani mattina... verso le 9:00 credo... posso anche servirvi una colazione. Non a letto ovviamente. Poi regoleremo i conti. Inoltre per stasera bar e cucina sono chiusi... non è tardi ma ho altre faccende da sbrigare. Qui per sopravvivere come minimo devi avere tre occupazioni."

Aiutò Bodan ad aprire e richiudere la porta: l'omone sparì nel buio della sua camera senza proferire parola.

"Non ci sono chiavi per le stanze. Abbiamo avuto problemi di sicurezza in passato... così abbiamo tolto tutte le serrature. E ora non vi è nemmeno nulla che valga la pena rubare..."

Il barista cercò di essere il più servizievole possibile per poi tornare verso le scale.

"Vado a dare una pulita. Chiuderò la porta principale della locanda fra non meno di venti minuti."

Noctis salutò con un cenno di dita il proprietario e sparì anche lui nella stanza affidatagli. Un buco di camera. Un letto polveroso rialzato con dei mattoni rossi e una sedia in legno sulla destra con un secchio di rame accanto.

No... non può essere...

Rabbrividì.

Dal soffitto pendeva una piccola lampadina che non sembrava aver interruttori ma che comunque illuminava a malapena i pochi metri quadrati. Scrutò pensieroso il letto. Non lo convinceva. Ma lui aveva altri progetti, così prese la sedia e la alzò per rompere la lampadina. I vetri caddero a terra.

Nel buio più totale iniziò a sorridere sedendosi su quella malandata seggiola che rivolse verso la porta. Sfilò fuori dalle vesti la sua mazza e iniziò a rotearla lentamente sulle ginocchia.

Tutte le stanze sono strutturate come quella che ho descritto per Noctis.

Dopo tre ore, nel caso Faith sia nella sua stanza, sentirà bussare alla porta della sua camera. Questo non accadrà se si troverà nel corridoio o altrove.

Pianoterra: mentre il barista ripulisce il bancone in ceramica, i presenti terminano di conversare e bere. In venti minuti tutti abbandonano gradualmente la locanda. I più attenti noteranno che il ragazzo alto e biondo si lascia cadere in tasca l'ultima chiave lasciata sul tavolo. Il barista, preso della fuga dei suoi impegni, spegne le luci senza accorgersi della presenza di Nanashi nell'angolo e di K' in disparte. Inchiava il portone principale e si allontana correndo nella notte. Dopo tre ore, si può percepire il debole pianto di un bambino provenire dal piano di sotto: il suono si propaga su per le scale.


 
Top
view post Posted on 21/12/2016, 00:12

Yeah Science, Bitch!!

Group:
[HxHF]GDR Master
Posts:
3,563

Status:


Oltre Faith anche il ragazzino chiese una stanza per la notte, il locandiere senza perdere tempo uscì dal suo bancone così da condurre i due al piano di sotto, e poter tenere d'occhio il molesto Bodan ormai un pericolo per se stesso e gli altri.

Riesce ancora a scendere delle scale, complimenti. Ma poi... Chi fa delle camere nel seminterrato?

Bodan si confermò incapace di trovare la propria stanza costringendo il povero locandiere a dargli una mano. A Faith venne indicata la prima delle porte sulla destra come camera per la notte, la ragazza sempre più pentita della propria scelta decise comunque di farsi coraggio ed aprire, come se fosse mai stata chiusa, l'uscio della sua stanza.

In un certo è quasi rassicurante la mancanza di serrature, non rischio di restare bloccata qui dentro. Non credevo fosse possibile, ma è persino peggio dell'esterno.

Faith non riuscì quasi a deglutire tanto fu il disgusto, come avrebbe potuto dormire in un letto così sporco? Il pensiero di tutti i possibili esseri che potrebbero aver giaciuto in quelle coperte impedì alla giovane di sdraiarsi.

Non avrei comunque spento la luce, ma che diavolo nemmeno un interruttore. Che locanda inutile, le mie recensioni su TripAdvisor saranno tremende!

La giovane passò le ore successive a rimuginare ed a pentirsi per la scelta fatta, la calma gli permise di trovare la forza di poggiare la schiena contro il muro mentre restava seduta sul letto abbracciandosi le sue gambe quasi bloccata dal ribrezzo.

Lenzuola pulite. Bagno caldo. Cucina italiana. Televisione. Internet. Devo resistere ancora qualche ora.

I pensieri di Faith vennero arrestati da alcuni colpetti alla porta. Qualcuno era venuto a bussare alla sua porta, e purtroppo non per svegliarla, al sorgere del sole mancavano ancora diverse ore.

Magari è venuto qualcuno per uccidermi, in questo momento non mi dispiacerebbe poi così tanto.

Avanti, tanto è aperta...

Edited by davidex950 - 21/12/2016, 10:19
 
Top
view post Posted on 21/12/2016, 00:54
Avatar

Hunter

Group:
[HxHF]GDR Master
Posts:
1,101

Status:


Nanashi, rannicchiata sulla sedia, osservò il gruppetto capitanato da un Bodan barcollante scendere al piano di sotto. La sorprendeva che quella bettola avesse persino delle camere.

Non invidio per niente i suoi clienti.

Immersa nei suoi pensieri osservò marginalmente il lento svuotarsi del locale. Alla fine rimasero solo lei, il ragazzo all'altro capo della stanza che sembrava già dormire e il barista che si affrettò a chiudere per correre chissà dove. Probabilmente non li aveva nemmeno notati, non che si facessero notare.

Il buio fu come una morbida coperta calda, stranamente quel posto sembrava più accogliente così vuoto. Si appisolò leggermente ma qualche tempo dopo i suoi sensi si affinarono; sentì chiaramente il pianto di un bambino echeggiare dal piano di sotto.

Un bambino, in questo posto? Non ne ho visti in giro, che fosse qui da prima?

La ragazza si alzò silenziosamente, la sua vista prediligeva il buio, quindi non ebbe difficoltà nel destreggiarsi tra i vari tavoli fino ad arrivare alle scale. Il suono lì sembrava più forte, Nanashi iniziò a scendere le scale per seguire la voce del bambino.
 
Top
63 replies since 16/12/2016, 16:53   1126 views
  Share