Narrato, - Parlato -, Pensato
Si stava facendo tardi ed era ancora lontano dalla sua "casa". A quel ora probabilmente molti ragazzini stavano già a casa, sotto l'ala protettrice dei genitori. Perché la sera, portatore di losche persone, nella città delle stelle cadenti poteva diventare pericolosa, sopratutto per i ragazzi della sua età. Ma non per lui, non per K'. La sua fama del luogo, che lo precedeva, e la sua sola presenza faceva da deterrente per qualsiasi brutto ceffo osasse avvicinarlo.
Mentre stava tornando a casa, a piedi, si era fermato accanto a una locanda. Leggendo l'insegna (un boccale di birra accanto ad un piatto fumante), si ricordò di non aver mangiato quasi niente per tutto il giorno. Perché no, pensava. Ed entrò dentro, appena in tempo per sentire qualcosa di curioso.
Delle persone si erano radunate attorno a un uomo piuttosto ubriaco. Sentì parlare di una ricompensa e di un fantomatico tesoro, e di nobiltà. Tra gli scambi di parola fra i presenti, K' si era ormai scordato del perché vi era entrato in principio. Era rimasto particolarmente incuriosito, già dal poco che aveva sentito. Tuttavia non sembrava però una storia molto credibile, detto poi da un uomo poco sobrio. Perché poi garantiva per quella povera famiglia ormai decaduta? Cosa ne guadagnava?
Si era intanto poggiato distrattamente con la schiena sul bancone del locale, guardando in direzione della folla radunata. Non se ne era nemmeno accorto di aver colpito per sbaglio qualcuno e che ora stava cercando di attirare la sua attenzione. Poi smise, evidentemente perché lo riconobbe.
Se dice la verità, la ricompensa potrebbe essere generosa. Hmm. Potrei finalmente lasciare questa città e stabilirmi altrove... Scosse di colpo la testa, sembrava troppo bello per essere vero. Non voleva assolutamente illudersi. Ma doveva scoprirlo.
Intanto la folla, perlopiù scettica, si dissolse lasciando quel omone a tracannare la sua birra e prendersela con un ragazzino al bancone, vicino a lui. Fu insolito vedere un ragazzo di quella età ancora a quell'ora e in un posto come quello, ma nulla di anormale secondo K'.
- Chi vuole conoscere un modo veloce per far soldi? - Sbraitò l'omone, ma nessuno sembrava dargli più ascolto. Tranne forse K'. Lui poteva permetterselo certi rischi e voleva crederci.
Si sentì una voce femminile. - Di che superstizioni parla quel tizio? - Non rispose a quella domanda. Non aspettò oltre e si avvicinò a lui, dopo che ebbe finito l'ultima frase e sembrava sull'orlo di svenire.
Non mi schiattare proprio ora.- Parlami ancora del tesoro e della ricompensa. Di cosa si tratta e che cosa c'entri tu? - Disse deciso il ragazzo, guardandolo severamente, mentre avrebbe valutato la veridicità dalle sue parole.