| A rispondere, fu l'uomo presentatogli come Kuro: - Il tuo committente è l'associazione Hunter, sarai pagato quanto vuoi, non vi sono problemi ma adesso ci serve la tua competenza. Lucyan dice che sei il migliore nel tuo campo. - spiegò rapidamente. Akira annuì, per nulla sorpreso. Sono disperati, pensò. Subito Lucyan passò a spiegargli i dettagli. Mentre parlava, Akira si avvicinò a Lambda e lo esaminò attentamente. Un particolare catturò subito la sua attenzione. Non ci sono segni di tortura, il prigioniero non è stato interrogato. Hanno molta fretta, sì, ma hanno preferito aspettare che arrivassi io prima di fare qualsiasi cosa, valutò. Inclinò la testa, perplesso. Dopo qualche attimo, Akira si girò a guardare i tre, senza parlare. Lo sguardo penetrante di Akira era tutto rivolto a Lucyan. - Per il momento, non ho nulla da dire. Ora vi chiedo di uscire, mi occuperò dell'interrogatorio a modo mio. Avrete le informazioni che chiedete. - concluse. Lasciato solo, Akira prese uno sgabello e si sedette di fronte a Lambda. Per qualche minuto rimase fermo ad osservarlo, rapito dalla sua sconcertante somiglianza a Lucyan.
Improvvisamente, gli venne in mente una frase che aveva detto Edea. La ricordava ancora perfettamente. Erano nudi a letto, dopo aver fatto l'amore. Un po' per malizia e un po' per gioco, le aveva detto che con tutti i casini fra le dimensioni che avevano combinato avrebbe potuto rischiare di scopare la donna sbagliata senza accorgersene. Edea era stata allo scherzo, ma aveva aggiunto: - E comunque sbagli. Non esistono due persone esattamente identiche, nemmeno in dimensioni diverse. Ci sarà sempre qualche piccola differenza, anche se il perché non lo so. E un po' come per i gemelli. Si assomigliano molto, ma magari a uno piace il jazz e all'altro la musica classica o qualcosa del genere. Te ne accorgeresti, no? - Non so bene cosa volesse dire, ma posso fidarmi abbastanza delle sue parole da escludere la tortura. Il Lucyan che conosco io non cederebbe informazioni contro la sua volontà solo per risparmiarsi una manciata di tagli o bruciature, considerò Akira.
- La vera domanda è: quanto queste differenze possono incidere sul carattere di una persona? - mormorò piano. - Lucyan dice che sei il migliore nel tuo campo - aveva detto Kuro. Era vero? Akira scosse delicatamente Lambda per una spalla, per svegliarlo. - Piano, piano, non fare cazzate. - lo ammonì. - Mi chiamo Akira, e ho bisogno di farti qualche domanda. - esordì.
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