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Quest 183: Il "crudele" mondo dello spettacolo

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view post Posted on 30/4/2016, 17:28

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Quest 183: Il "crudele" mondo dello spettacolo



Miniquest di serie
Disponibile per:
Akira Zaoldyeck
Coraline Gaiman
Markus Fukui(?)


Ambientazione
York Shin City

Obbiettivi
Rintracciare il VIP in questione ed accertarsi dei suoi presunti legami con "Hollywood".

Trama
Dati Generici (Disponibili per tutti): Il serial killer chiamato "Hollywood" ha collezionato solo un ristretto numero di vittime non arrivando nemmeno alla decina, risulta comunque interessante per le dinamiche degli omicidi e l'identità delle vittime. Sempre gente legata al mondo dello spettacolo e sempre deceduta a causa di uno sfondamento del torace.

Informazioni di Chesterfield(Solo per Akira e Coraline): Proseguendo con le indagini, anche dopo la "scomparsa" di "Hollywood" dai giornali e quindi dopo l'interruzione degli omicidi a suo carico, si è arrivati a collegare le vittime fra loro per la collaborazione con una comune società di talenti, in particolare per la vicinanza e collaborazione di queste con un noto volto mondano.





I partecipanti si dirigono a casa di una nota stella del cinema, si tratta di un giovane ragazzo dai capelli e gli occhi castani. Coraline ed Akira vengono a conoscenza del suo indirizzo tramite Chesterfield (Precisare anche come ricevete queste informazioni) a voi se andare insieme o meno. Se separati precisate chi arriva prima e chi dopo.

Markus spieghi come viene a conoscenza delle informazioni riguardo l'indirizzo del VIP, lui arriverà per ultimo dopo sia Akira che Coraline. Dunque, Ace, per ora limitati a scrivere del perché a Markus interessi il ragazzo e come fa a conoscerne l'indirizzo di casa. Se la giustificazione non mi dovesse soddisfare dovrai continuare a cercare informazioni per l'indirizzo.

Il VIP in questione si chiama Ethan Whortilltumblr_nskcvdqrup1u7gyjmo2_400, un ragazzo di 21 anni famoso per essere un attore di grande talento e, grazie al suo bell'aspetto, si è anche recentemente affermato come modello. Abita nella zona "In" di York Shin in un alto palazzo di 17 piani. Lui vive al 14°.

NOTA01: Chesterfield vi ha dato queste informazioni con il solo scopo di trovare, e se ne avrete l'occasione, catturare il serial killer noto come "Hollywood".

NOTA02: Non so se Shaia lo ricordi, ma il ragazzo è lo stesso VIP incontrato ai tempi della 145. (Ne ho cambiato il nome per non copiare quello del Pg originale) Dunque Coraline potrebbe anche riconoscerlo, a te Shaia se farlo ricordare o meno al Pg.

NOTA03: La Quest è prevalentemente di Role, io l'ho pensata in un modo, nonostante ciò, determinate azioni o altro potrebbero farla evolvere in scontri o altro. Ciò porterebbe ad una variazione dei premi.

NOTA04: Come detto sopra, potete portare con voi degli NPg come accompagnatori, ma senza esagerare! Già 3 sconosciuti che si presentano a casa di una persona random non fanno un bell'effetto.


Edited by davidex950 - 13/6/2016, 05:03
 
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Portuguese/D/Ace
view post Posted on 2/5/2016, 13:19




Markus uscì dalla lussuosa camera d'albergo. Alla sua sinistra, proprio davanti alla porta della camera adiacente, vi era una giovane ragazza sorridente in attesa. L'uomo si avvicinò.

Possiamo andare Roses8hQXtv?

La ragazza arrossì annuendo.

Certamente mio signore.

Ottimo.

Markus si incamminò lungo lo sfarzoso corridoio e chiamò l'ascensore più vicino: le porte si aprirono all'istante ed entrò seguito dalla ragazza. Premette il pulsante del piano terra e, guardando le porte, si rivolse alla fanciulla.

Dunque pare che ci siamo.

Sembrerebbe di si... almeno lo spero...

Non ti preoccupare, se questa pista non ci porterà a nulla non sarà colpa tua. Anzi ti ringrazio per avermi accompagnato.

La ragazza arrossì nuovamente e chinò leggermente il capo.

È un piacere aiutarvi.

L'ascensore arrestò la sua discesa. In poco tempo attraversarono la grande hall e uscirono. Ad attenderli vi era una stupenda e particolare Dodges8hQXtv con i vetri oscurati. Il finestrino del guidatore si abbassò: un ragazzo dall'espressione severa fece un cenno di saluto.

AlfredRTq1D8w è tutto pronto?

Sì, se volete possiamo andare ora signore.

Markus e Rose salirono sui sedili posteriori. L'auto uscì in strada a media velocità.

Alfred hai trovato difficoltà nel reperire l'indirizzo di questo attore?

Non molte, ma vi è costato. L'agenzia di gossip possedeva tutte le informazioni a riguardo e me le ha vendute a caro prezzo.

Va bene, come ti avevo detto non è un problema. Dunque?

Confermate le generalità. Ethan Whortill, ventuno anni. Attore e recentemente anche modello. Il suo attuale indirizzo non è molto lontano, ho già inserito i dati nel navigatore. A giudicare dal traffico arriveremo fra circa dieci minuti.

Ottimo lavoro Alfred. Rose puoi mostrarmi nuovamente il volto di questo giovane?

La ragazza frugò fra le tasche del vestito ed estrasse un cellulare di ultima generazione. Mostrò la foto richiesta a Markus.

Ecco a voi signore... e... grazie ancora per questo cellulare...

Figurati, inoltre ci servirà per rimanere in contatto con Alfred.

L'uomo rimase a guardare la foto per alcuni secondi.

Memorizzata. Quindi è lui l'attore di quel film sui vampiri che tanto Emi adorava... Sunset? Sbaglio?

Sì, esatto. Sunset, lui è l'attore principale. Emi ne era restata affascinata e... mi ha confessato che un giorno avrebbe desiderato incontrarlo.

Rose sembrò molto insicura e in colpa. Markus parve coglierlo.

Va tutto bene Rose. Anche se sembra improbabile al momento non abbiamo elementi più reali ed utili per ritrovarla.

La ragazza annuì, sorrise malinconica e ripose il cellulare. L'auto proseguiva lungo le strade del quartiere ricco di York Shin.
 
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view post Posted on 2/5/2016, 19:53
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Ancora York Shin, ancora un omicida da catturare. Questa volta le informazioni venivano da Chesterfield, l'uomo incontrato alla festa dove Akira aveva conosciuto anche Vino. Il giorno seguente, Akira ricevette un espresso con le informazioni di cui aveva bisogno. Un mezzo di comunicazione piuttosto ordinario, osservò Akira. Ma, pensansoci bene, le poste raramente controllano le comunicazioni poco importanti specialmente in una grande città, e Akira si era registrato sotto falso nome. Come Chesterfield avesse fatto a trovarlo, però, rimaneva un mistero. Insieme alle notizie di dominio pubblico, Akira credeva di avere un quadro abbastanza chiaro della situazione. O, quantomeno, un buon punto di partenza.

Tutte vittime del mondo dello spettacolo, tutte collegate a questo Ethan attraverso una società di scouting. Interessante. Bene, andiamo a vedere di persona, decise Akira. Per un attimo, fu tentato di chiedere a Edea di accompagnarlo. La moglie era uscita, ma sarebbe rientrata per il pranzo. No, meglio di no. E' il mio lavoro, lei non c'entra. Lasciò un biglietto e uscì dalla camera, lasciando ordine di servire comunque il pranzo come di consueto. In taxi compose il numero di Coraline: voleva chiamarla per farle sapere dove si sarebbe recato. Al primo squillo, però, mise giù. Si rese conto suo malgrado di provare una gran delusione per quello che era successo alla festa. Coraline era stata debole, si era dimostrata psicologicamente fragile. Non voleva doversi trovare a contare su di una persona così inaffidabile. Rimpianse di non aver chiesto a Edea: una bella donna gli avrebbe fatto comodo, pensò distrattamente. A meno che questo Ethan non fosse omosessuale, cosa disgraziatamente comune nel mondo dello spettacolo.

- Si fermi qui. - ordinò Akira al tassista. L'irritazione dell'uomo, un grassone sporco e puzzolente, scemò come neve al sole di fronte alla generosa mancia del sicario. Un bel quartiere, registrò meccanicamente. Era in effetti un quartiere elegante, se non propriamente lussuoso, dove vivevano appunto uomini ricchi e influenti, in vista persino. Ethan abitava in una palazzina di diciassette piani. Secondo le informazioni di Chesterfield, al quattordicesimo. Meglio controllare i dintorni, non voglio sorprese, valutò Akira, iniziando le sue indagini.
 
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Shaia
view post Posted on 3/5/2016, 10:28




Alonso procedeva spedito nel traffico cittadino mentre Coraline sistemava alcuni documenti in un taccuino rosso sangue. Stava scrivendo da quando era salita in macchina e Miranda sedeva tranquilla accanto a lei.

"Ha fatto davvero una buona scelta.. Come tutte le altre, del resto" - disse la ragazza, correggendosi alla fine della frase per scacciare ogni possibile fraintendimento.
Coraline sollevò appena lo sguardo su di lei e chiuse il quadernetto.

"Devi necessariamente imparare a misurare le parole.. Questo ambiente non perdona i maleducati o gli sprovveduti a meno di avere un enorme talento.." - le disse maternamente - Che mi sai dire di nuovo, comunque?"

"So che Luvette per conto dell'ufficio della stilista Gothit aveva contattato Ethan per metterlo sotto un contratto esclusivo ma che il suo agente, o forse direttamente lui, non è stato particolarmente contento per la proposta e le hanno chiuse tutte senza ulteriori discussioni.. Fare un servizio fotografico, ben pagato come il nostro, però, non dovrebbe essere un problema.. Il suo agente mi ha fissato l'appuntamento con il ragazzo per oggi perché era l'unico momento libero.. È incredibilmente richiesto, al momento.." - concluse professionalmente.

Coraline fece un cenno di assenso, poi riaprì il taccuino.
Aveva sempre avuto l'abitudine di redigere dei diari e da quando aveva iniziato ad occuparsi dei casi a York Shin questi si erano trasformati in dei veri e propri resoconti e le sue doti artistiche le avevano anche permesso di riportare alcuni schizzi dei volti delle persone che aveva incontrato.
Quando era arrivato un mazzo di fiori da parte di Chesterfield con un biglietto in cui le si parlava di quel giovane modello connesso al caso di Hollywood non lo aveva riconosciuto subito ma quando poi era andata a rivedere tutte le informazioni che aveva a riguardo lo aveva ricollegato a quello che aveva incontrato nell'Hotel. A quel punto le era bastato solo fare pressione sulle sue stagiste perché ottenessero un appuntamento con la scusa di un contratto a molti zeri per il ragazzo e, immancabilmente, l'appuntamento era arrivato.
Alonso parcheggiò l'auto davanti al marciapiedi di un alto edificio di vetro ed acciaio.
Scese dalla macchina e suonò al citofono mentre il portone si apriva e prese l'ascensore con Miranda che reggeva una cartella di documenti.
Il suo telefono squillò: Akira.
Coraline ebbe appena il tempo di prenderlo in mano che la telefonata fu terminata.
Dopo la festa in cui aveva rincontrato Nate non aveva più visto l'assassino. Si sentiva in colpa per come si era comportata ma sapeva non fosse dipeso da lei. Ripose il telefono nella borsetta scuotendo appena la testa:

"Se Chesterfield ha avvisato me avrà avvisato anche lui.. Mi porterò avanti da sola e mi riscatterò. Ho iniziato questa storia da sola, non ho bisogno di nessuno." - pensò mentre le porte dell'ascensore si aprivano al 14° piano di quel lussuosissimo edificio. Erano nella zona ricca della città, dove lei aveva vissuto da bambina e dove ora risiedeva, a qualche isolato di distanza, anche il suo atelier ed ufficio. Miranda la precedette ed andò a bussare alla porta.
 
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view post Posted on 4/5/2016, 01:21

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Da Coraline

Coraline scelse un semplice sotterfugio per incontrare il modello, accompagnata dalla propria assistente si diresse dal giovane per offrirgli un contratto di lavoro. Arrivate però le due non vennero accolte dal bello Ethan ma da una ragazza non molto alta dai capelli castani e gli occhi color nocciola, fisico snellissimo e pelle chiara. La ragazza era anche lei facente parte del mondo dell spettacolo, Erika Satthersjpg, giovane cantante e modella.

Desiderate?

Puoi anche non riconoscerla. Mi aspetto una semplice presentazione dunque mi permetto di continuare evitando un giro di post inutile.


Accomodatevi prego. Ethan è nel salone.

Coraline entrata si ritrovò, dopo un breve corridoio, un una spaziosa abitazione alla sinistra vi era un piccolo gradina che conduceva al salotto completamente in design moderno. Molto spazioso vi erano due poltrone ed un lungo divano con penisola bianco. Un tavolino a separare la mobilia ed a destra una parete attrezzata con televisore e quant'altro. A sinistra vi per primo il tavolo da pranzo e poi la cucina, con un'isola a "separarli". Nel divano con una rivista in mano vi era Ethan che alla vista di Coraline ed assistente si alzò immediatamente accogliendole.

Lei dovrebbe essere Coraline Gaiman immagino, molto piacere. Ethan Whortill.




Da Markus

Puoi pure dirigerti verso l'abitazione e salire. Se così è arriva fino al suonare il campanello come appena fatto da Coraline. Se invece anche tu vuoi restare in giro puoi seguire il post per Akira oppure agire in altro continua il post come meglio credi.

Chi posta prima fra te ed Obli, qualora vi dirigete entrambi da Ethan, è il primo ad arrivare.





Da Akira

Lo Zaoldyeck, più cauto che mai, decise di fare un giro di perlustrazione prima di dirigersi a casa dell'attore, il tutto però si rivelò alquanto deludente. Nessuna persona si rivelò particolarmente sospetta, il quartiere era abitato e frequentato da gente comune. Nulla di particolare venne notato se non quando lo Zoaldyck fu prossimo alla casa di Ethan, un alto uomo con una felpa incappucciato guardava fisso con un binocolo in direzione del palazzo di Ethan. Era seduto in una panchina con diverse riviste di gossip alla sua destra ed uno zainetto alla sinistra, oltre una cartina sulle gambe con un pennarello vicino.

A te se ignorare il giovane o meno, se dirigerti a casa di Etahn o meno, se fare altro o meno. Chi posta prima fra te ed Ace, qualora vi dirigete entrambi da Ethan, è il primo ad arrivare.
 
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Shaia
view post Posted on 4/5/2016, 11:28




111i0pd

Coraline
Gaiman

Narrato - Parlato - Pensato
La porta fu aperta da una giovane ragazza:
"Desiderate?" - chiese cortesemente.

Miranda intervenne presentandosi ed introducendo anche la sua datrice di lavoro che era rimasta in silenzio.

"Accomodatevi prego. Ethan è nel salone." - li introdusse nell'appartamento in cui il lusso era ben bilanciato dal buon gusto. La ragazza gli indicò di procedere verso la sinistra dove, dopo qualche gradino, entrarono in un salotto dall'aria ricercata.
Coraline era adesso nella posizione davanti mentre Miranda le stava appena un passo indietro. Sussurrando, l'avvisò della identità della ragazza che gli aveva aperto.

"È un'ottima cosa sia sempre così informata.. Diversamente saprei un terzo dei nomi delle persone che incontro e teoricamente conosco.. Conoscere tutti nel mondo dello spettacolo è una prerogativa delle migliori assistenti" - pensò mentre ringraziava con un cenno del capo la ragazza che, orgogliosamente, tirò su la schiena.
Alla loro entrata Ethan si trovava accomodato su di un divano con una rivista ma alla loro vista la lasciò lì per accoglierle.

"Lei dovrebbe essere Coraline Gaiman immagino, molto piacere. Ethan Whortill."

Coraline gli tese una mano.

"Immagina bene! Il piacere è mio e questa è la mia assistente, Miranda. Spero di non averle rubato una delle poche mattine libere che il lavoro le lasciano ma tenevo proprio ad incontrarla di presenza.. Mi piace stabilire una connessione empatica con i modelli che assumo. È pur sempre arte quella che facciamo."

Un vincitore è solitamente colui che riconosce i suoi talenti naturali, lavora sodo per svilupparli in capacità, ed usa queste capacità per raggiungere i suoi obiettivi.


Edited by Shaia - 4/5/2016, 12:45
 
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Portuguese/D/Ace
view post Posted on 6/5/2016, 16:24




La macchina si fermò in un vialetto che portava a dei grandi e lussuosi edifici. Alfred ne indicò uno a poca distanza.

Risiede al quattordicesimo piano di quel palazzo.

Molto bene. Tu fai un giro qui intorno con l'auto, rimani in questo quartiere, ti chiameremo poi. Non so quanto potrebbe volerci... due minuti come due ore.

Alfred annuì poi aggiunse altro.

Non so se sia rilevante, tuttavia l'agenzia si è subito allarmata per il mio interessamento a causa di un serial killer denominato "Hollywood". La cronaca locale parla di una decina di vittime legate al mondo dello spettacolo. Chiedendo dati estremamente sensibili hanno pensato potessi essere implicato in qualche modo. Ovviamente ho subito chiarito e non ci sono stati altri equivoci. Vi racconto questo giusto per evitarvi qualche malinteso per la situazione di allarme che pare coinvolgere questo periodo. Vi chiedo anche di fare attenzione, per qualsiasi problema io sarò nei paraggi.

Non ti preoccupare Alfred, e grazie per le informazioni.

Markus e Rose, che sembrava leggermente intimorita dalle rivelazioni del maggiordomo, scesero dalla vettura e si incamminarono verso l'edificio.

Credete che lo troveremo in casa? Sarà disposto a riceverci? O avete pensato a qualcosa di diverso?

Vuoi la verità? Non ci ho ancora pensato. Vedremo.

Entrarono nel'edificio dirigendosi verso l'ascensore: piano quattordicesimo su diciassette.

Qualsiasi cosa succeda tu segui, fisicamente e non, le mie azioni e decisioni.

Certamente!

Giunsero al portone e Markus suonò il campanello.
 
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view post Posted on 6/5/2016, 20:27
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Il giro di perlustrazione si rivelò una vera e propria perdita di tempo. Il quartiere in cui viveva Ethan pareva un rifugio sicuro per i vip che vi abitavano. E' ciò per cui pagano, dopotutto. Discrezione, riconobbe Akira, annoiato. Potrei comprarmi un appartamento qui, pensò all'improvviso. I soldi non gli mancavano, e gli avrebbe fatto comodo. - Comincio a essere stanco degli alberghi. - borbottò. Distrattamente, notò un uomo incappucciato che con un binoccolo spiava il palazzo in cui abitava, fra gli altri, anche Ethan. Akira, poco interessato, si limitò a registrare meccanicamente l'informazione. Può essere tutto e niente.

Irritato, pensò a come presentarsi a Ethan. Suonare il campanello senza un vero motivo poteva insospettirlo, e lui d'altro canto non avrebbe avuto alcun motivo di far entrare uno sconosciuto. Akira si arrovelò senza successo per qualche minuto, frustrato. Non ho motivo di essere qui. Tanto vale girare i tacchi e tornare a casa e dire a Chesterfield che comunque vada può pensarci Coraline, rifletté, poco convinto. Oppure potrei

- Papà! - gridò contenta una voce di bambina. Akira sussultò, raggelato. Si girò di scatto. - E-Emilie! - balbettò. Cosa diamine ci fa qua!
- Ti ho trovato! - esclamò con un gran sorriso. Gli corse incontro e lo abbracciò forte. Akira si irrigidì, trattenendo il respiro. La figlia lo metteva in agitazione. La bambina indossava un abito nero, vecchio stile, tutto pizzo e merletti. Akira detestava quello stile gotico, faceva sembrare Emilie più inquietante di quanto già non fosse. E lo era davvero: con quei capelli neri e lucenti e la pelle di porcellana sembrava davvero una bambola. Quando Emilie rialzò lo sguardo, gli occhi di due diversi colori gli ricordarono delle biglie di vetro colorate. Solo suggestione, si ripeté. L'impressione passò. Era solo una bambina, e adorava Akira, padre troppo, troppo assente. - Cosa ci fai qui? - chiese.
- La mamma ha detto che potevo stare con te, oggi! - disse. Edea sapeva che stavo venendo qui?, pensò Akira. Ma certo, deve avere toccato la busta di Chesterfield
- Ma io devo lavorare, oggi-, obbiettò Akira. - Non possiamo fare un altro giorno? - tentò comunque.
- No! Mamma dice che se non suono io quel campanello tu non lo farai mai. - spiegò Emilie. Quale campanello?
- Non capisco cosa vuoi dire, ma questo non è il posto adatto per una bambina. - disse Akira, assumendo un tono paternalistico, sperando di convincere Emilie. Ma lei non volle sentir ragioni. Lo prese per mano e praticamente se lo trascinò dentro il palazzo di Ethan, chiamando l'ascensore. Akira si arrese. - Fai come vuoi, oggi sono tutto tuo. - concesse, arrabbiato. Questa me la paga, promise. Al quattordicesimo piano, Emilie e Akira si diressero all'appartamento di Ethan. Davanti alla porta, c'erano due persone che Akira non conosceva. - Permesso! - trillò la bambina, facendosi spazio fra i due e suonando il campanello. - Emilie! - la rimproverò Akira. - Scusate mia figlia - dovette dire ai due alla porta, imbarazzato e rosso come un peperone. Odio. La. Mia. Vita.
 
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view post Posted on 7/5/2016, 19:10

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La giovane confermo la sua identità e presentò la sua assistente, una certa Miranda, infine tese la mano per salutare il giovane modello. Il ragazzo rispose freddamente al gesto, seppur educatamente.

Immagina bene! Il piacere è mio e questa è la mia assistente, Miranda. Spero di non averle rubato una delle poche mattine libere che il lavoro le lasciano ma tenevo proprio ad incontrarla di presenza.. Mi piace stabilire una connessione empatica con i modelli che assumo. È pur sempre arte quella che facciamo.

Sembra che lei ami davvero tanto questo lavoro. Mi perdoni se le sembro indiscreto, ma per caso ci siamo già incontrati? Mi sembra di averla già vista da qualche parte.

Alle parole di Ethan Erika parve irrigidirsi, ma il tutto durò solo qualche attimo interrotto dal suono del campanello nuovamente suonato ancora ed ancora da qualche inaspettato visitatore un po molesto. (Poiché sia Obli che Ace dicono che suonano il campanello ho fatto si che suoni due volte, quindi suonato con insistenza.) Erika si propose per prima ed andò ad aprire la porta.

Non aspettavamo altri ospiti, non ho idea di chi possa essere.

Vado a controllare io, voi continuate pure.

Davanti alla giovane modella vi erano 4 sconosciuti, un giovane uomo dai capelli biondi ed un'altro uomo decisamente più grande d'età, insieme a loro vi erano una giovane ragazza dai lunghi capelli ed una piccola bambina dai capelli neri e la carnagione pallida vestita da "gothic lolita" (Credo si dica così il genere, ma non ne sono certo.)

Ehm, salve... Desiderate?

Venditori di aspirapolvere porta a porta? Testimoni di Anubi?
 
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view post Posted on 7/5/2016, 20:18
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So che è un post mingherlino, ma non abbiamo molto da dire...mi rifiuto di allungare il brodo


Una ragazza bellissima venne ad aprire la porta. - Ehm, salve... Desiderate? - chiese. Akira fece un passo avanti, prese la mano ad Emilie perché non andasse più per conto suo e rispose per primo. - Salve. Mi chiamo Akira Zaoldyeck e, se possibile, vorrei parlare qualche momento con il signor Ethan, - si presentò Akira, recuperato il controllo della situazione. - Com'è bella... - sussurrò meravigliata Emilie, ma a voce abbastanza alta perché tutti la sentissero più che bene. Akira fece un sorriso di scuse. - Mia figlia, Emilie de Ponthieu. Il signor Ethan è in casa? - domandò.
 
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Portuguese/D/Ace
view post Posted on 8/5/2016, 21:18




Prima che qualcuno potesse aprire, dall'ascensore uscirono un ragazzo biondo e una bambina vestita in modo particolare che, facendosi spazio, suonò il campanello.

Emilie! Scusate mia figlia.

Sembra abbastanza giovane per avere una figlia.

Poi, ripensando alla sua storia personale, gli venne da sorridere.

Si figuri. Rose, facciamo passare il signore.

Markus e la ragazza fecero qualche passo a sinistra lasciando il passo libero per i due nuovi arrivati. In quel momento la porta si aprì ed uscì una ragazza castana e snella.

Ehm, salve... desiderate?

Il ragazzo biondo fece un passo avanti prendendo per mano la figlia.

Salve. Mi chiamo Akira Zaoldyeck e, se possibile, vorrei parlare qualche momento con il signor Ethan.

Z... Zaoldyeck?

Emilie fece un apprezzamento sulla bellezza della ragazza che aveva aperto e Akira si scusò immediatamente.

Mia figlia, Emilie de Ponthieu. Il signor Ethan è in casa?

Markus si sentì in dovere di parlare anche per loro conto.

Markus Fukui. Anche noi contavamo di interloquire con il signor Whortill riguardo una questione personale. Tuttavia non abbiamo alcuna urgenza, possiamo attendere fuori eventualmente o tornare in un secondo momento.

Rose annuì sorridendo in modo cordiale.
 
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Shaia
view post Posted on 10/5/2016, 11:08




In un'altra quest mi è stato detto che la minischeda complica la lettura del post.. Se dovesse essere così anche per voi ditemi pure e smetterò di usarla ^^


111i0pd

Coraline
Gaiman

Narrato - Parlato - Pensato
Ethan li accolse educatamente, rispondendo alla sua stretta di mano e rispondendole:

"Sembra che lei ami davvero tanto questo lavoro. Mi perdoni se le sembro indiscreto, ma per caso ci siamo già incontrati? Mi sembra di averla già vista da qualche parte." - la ragazza con cui era, a quelle parole, si irrigidì leggermente ma prima che Coraline potesse parlare suonò il campanello.

Coraline fu piuttosto contrariata di essere disturbata: chiunque fosse le stava solo complicando le cose. Erika si allontanò verso la porta mentre il giovane modello si scusò dicendo di non aspettare nessun'altro oltre la stilista.

"E se Erica fosse quell'assassina travestita da Seilor Monn?" - considerò cercando una spiegazione per quel piccolo irrigidimento che aveva notato.

"Possibile sia successo.. Giro moltissimo per il mio lavoro, esattamente come lei.. Possibile esserci visti in qualche sfilata, festa o hotel, magari.. Non saprei dirle.." - rispose civettuola, curiosa di vedere se il ragazzo avrebbe afferrato il riferimento. Miranda era necessaria per la parte strettamente connessa al contratto ma finché era presente non avrebbe voluto entrare in questioni più calde. Le interferenze che si annunciavano al suono del campanello avevano però rimischiato le carte.

"Signor Whortill, scusi se mi permetto.. Volevo solo dirle che apprezzo molto i suoi lavori.. Le posso assicurare che la sua collaborazione con il nostro ufficio le sarà davvero utile e professionalmente stimolante" - s'intromise zelante Miranda.

Coraline le rivolse un sorriso accondiscendente aspettando la replica di Ethan e che Erika ritornasse. Ricordava che il ragazzo era stato in grado di esercitare un'enorme aura per calmare l'assassina e, per sicurezza, attivò il Gyo.


Un vincitore è solitamente colui che riconosce i suoi talenti naturali, lavora sodo per svilupparli in capacità, ed usa queste capacità per raggiungere i suoi obiettivi.
 
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view post Posted on 11/5/2016, 00:43

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Per me è indifferente, inoltre la trovo pure carina.


Coraline furbamente rispose con allusioni alla domanda del modello non scoprendo immediatamente le carte sul tavolo, nel mentre l'assistente della stylist continuò ad appoggiare la storia del contratto. Ethan guardò di sottecchi Coraline.

Come dice lei signorina Gaiman, una festa o un hotel forse. Personalmente non avrei problemi a lavorare per la vostra agenzia, anzi ne sarei persino lieto, ma la mia volontà non basta. Dovrete contattare il mio agente e trattare con lui. Ma chi è alla porta?

Il giovane si allontanò verso l'entrata notando il ritardo di Erika.

Nel mentre Akira, cordialmente, si presentò introducendo al tempo stesso anche la figlia, ma nonostante i toni cordiali Erika rimase non poco colpita nel sentire il cognome del ragazzo. Insieme a killer e figlie vi era un'altra coppia, anche qui l'uomo presentò sia se stesso che la compagna. Erika era davvero confusa sul che fare.

Si... Piacere, Erika Satthers. Ethan è in casa ma...

L'anfitrione giunse appena in tempo per levare dai guai la giovane compagna.

Non aspettavo così tanti ospiti.

Ethan! Queste persone vorrebbero parlare con te.

Come desiderate, entrate pure ed accomodatevi. Io sono Ethan Whortill, piacere. Come mai siete interessati a parlarmi?

Entrate ed accomodatevi dove volete, devo ammettere che la Quest sta venendo un po diversa da come l'aspettavo ma non male. Continuate pure.
 
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view post Posted on 11/5/2016, 21:12
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La ragazza alla porta si irrigidì. Per un attimo, Akira fu certo che gli avrebbe sbattuto la porta in faccia senza tante cerimonie. - Si... Piacere, Erika Satthers. Ethan è in casa ma... - balbettò, completamente spiazzata. Non andare in paranoia, avrebbe voluto dirle Akira, ma non disse nulla. Ethan in persona la tolse dall'impiccio, venendo alla porta e accogliendo gli ospiti. - Come desiderate, entrate pure ed accomodatevi. Io sono Ethan Whortill, piacere. Come mai siete interessati a parlarmi? - domandò, per rompere il ghiaccio. Akira entrò in casa, sempre tenendo Emilie per mano.

L'abitazione di Ethan era un ampio appartamento, non troppo lussuoso ma sicuramente elegante. Troppo, per un modello. E' una professione così volgare, pensò Akira, un poco perplesso. Seduta su un divanetto, Coraline, accompagnata dalla sua collaboratrice di fiducia. Per nulla sorpreso, le rivolse un cenno di saluto. - Vatti a sedere. - ordinò alla figlia. La bambina, obbediente, si sedette vicino a Coraline sul divanetto troppo alto, le gambe a penzoloni e gli occhi vispi pieni di infantile curiosità. - Ciao! Tu sei la signora dei bottoni, giusto? Io sono Emilie! - si presentò allegramente la bambina, allungando timidamente la manina per stringere la sua. Akira fece finta di nulla, e rimase in piedi, appoggiato alla finestra, le braccia conserte. Se l'uomo dabbasso stava veramente spiando Ethan adesso doveva avere la visuale occupata dalle spalle di Akira.

A differenza di Coraline, io non devo preoccuparmi di proteggere questo contatto. Forse le scombinerò i piani, ma alla fine non è un mio problema, si mise a pensare. - Signor Ethan, - esordì Akira. - scusi il disturbo e grazie per avermi incontrato senza preavviso. Sarò rapido. Sto indagando sui recenti disordini, qui a York Shin. Lei ne sa qualcosa? Anche la minima informazione potrebbe essere d'aiuto alla mia famiglia. - disse.
 
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view post Posted on 13/5/2016, 12:46




Si... Piacere, Erika Satthers. Ethan è in casa ma...

Prima che potesse congedarli arrivò Ethan da dietro.

Non aspettavo così tanti ospiti.

Ethan! Queste persone vorrebbero parlare con te.

Come desiderate, entrate pure ed accomodatevi. Io sono Ethan Whortill, piacere. Come mai siete interessati a parlarmi?

Markus e Rose attraversarono un breve corridoio per arrivare in un ambio appartamento. Il costoso salotto aveva un design molto moderno. Sedute sul divano c'erano già altre due donne. La figlia di Akira si rivolse ad una di esse dimostrando di conoscerla indirettamente.

Sarà un problema rimanere soli con Ethan.

Nel mentre Akira si appoggiò alla finestra. Anche Markus e Rose rimasero in piedi, di fronte ai divani in modo da non girare le spalle a nessuno e non stare al centro.

Signor Ethan, scusi il disturbo e grazie per avermi incontrato senza preavviso. Sarò rapido. Sto indagando sui recenti disordini, qui a York Shin. Lei ne sa qualcosa? Anche la minima informazione potrebbe essere d'aiuto alla mia famiglia.

Perdoni anche noi. Markus Fukui e Rose Ishii. Volevamo parlarle riguardo una questione più personale che tuttavia si lega indirettamente alla stato di allarme di questo periodo, in questa città.
 
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