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Quest 172: Che festa è se non ci scappa il morto?

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view post Posted on 2/4/2016, 02:36

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Quest 172: Che festa è se non ci scappa il morto?

Quest Libera

Quest disponibile per:
Coraline Gaiman
Onimusha Nomusin
Akira Zaoldyeck
Edea (LOL)


Ambientazione
York Shin City

Obbiettivi
Scambiare informazioni con un noto assassino free lance riguardo alcuni dei casi di York Shin.

Trama
Non più di qualche settimana dopo l'asta della Questa 169, Coraline ed Akira ricevono, tramite i loro personali contatti, una formale richiesta per un incontro da parte di un noto assassino. Nell'invito è precisata la possibilità di portare con se un accompagnatore o guardia del corpo. L'invito rimanda ad un'importante serata mondana.

Ricompense
100 Esp
14.000 Jeny




GDR On

Passarono poco più di due settimane dalla visita alla casa d'aste di Coraline ed Akira e nessuna novità arrivò alle orecchie dei due riguardo i vari casi di decessi e sparizioni, finché non giunsero, ad entrambi, dei curiosi inviti. Questi rimandavano ad un'importante serata mondana che si sarebbe tenuta li in città, dove i due improvvisati "detective" ed il misterioso mandante si sarebbero potuti tranquillamente incontrare.

GDR Off

A voi spiegare come vi sia arrivato questo "invito", tuttavia preferirei che questo giunga ai vostri Pg in maniera discreta ed inaspettata. Non prendetelo come un comune invito inteso come "letterina", dunque a voi anche la forma in cui lo ricevete, sia questa una mail, una lettera o ancora per bocca di qualche strano messaggero. Entrambi i Pg lo ricevono esattamente 5 giorni prima della festa in questione e siete invitati a portare con voi anche un accompagnatore, la festa si terrà in un'importante hotel di nota appartenenza mafiosa ma al tempo stesso conosciuto come territorio neutrale per le 10 famiglie.

Il mittente si mostra molto interessato a dialogare faccia a faccia con entrambi i Pg riguardo i casi di sparizione. Da ciò si può presumere che sappia dei loro ultimi coinvolgimenti riguardo questi. Ciò che interesserà maggiormente i due sarà il firmarsi del mittenti, egli userà semplicemente l'alias di "Vino". Qual'ora lo desideriate i vostri Pg facendo ricerche su questo troveranno abbastanza informazioni da sapere che egli è un noto assassino freelance. Nel dettaglio, egli è una figura abbastanza avvolta nel mistero, il suo sesso non è specificato benché si presuma sia un uomo, si ipotizza dia anche un abilissimo transformista! I suoi principali datori di lavoro sono spesso dei mafiosi, benché vi siano casi di assassini esterni all'ambito politico e/o criminale, oltre a meri casi d'omicidio apparentemente privi di fine ugualmente attribuitili. L'alias di "Vino" gli è stato dato ispirandosi allo stato in cui sono state ritrovate, nella quasi totalità dei casi, le sue vittime, ovvero maciullate al punto tale dall'essere rese irriconoscibili e più simili a dell'uva pressata, oltre alla prevalenza di vittime di stampo italo-mafioso.

A voi spiegare il perché accettate l'invito e sul come giustificare la presenza del vostro accompagnatore. Nel caso di Shaia e Morganius quindi posti prima Shaia per introdurre il Pg del secondo.

Concludete il post descrivendo il vostro arrivo all'hotel, la serata ha inizio alle 20.00 ma dovrete arrivare entrambi, almeno, dopo le 21.00. A voi se giungere assieme, inteso per Akira e Coraline, o se separati ed incontrarvi in loco o ancora non incontrarvi fino ad un certo punto della serata. Come al solito ruolate fino ad un certo punto da voi scelto ed a quel punto io deciderò cosa far accadere, per domande o altro MP, Shout, Tag o ancora Spoiler qui in quest.

Precisazioni inutili: Alla serata vi è un grandissimo numero di persone, vi sono oltre 3 sale dedicate. Inoltre vi partecipano numerosissime figure note, da politici ad attori ed altra gente di spettacolo, ricchi imprenditori ed ovviamente potenti mafiosi. Arrivati all'hotel, presumibilmente in auto, sarete costretti ad attendere diversi minuti per la fila di macchine piene d'invitati. Giunti all'entrata lasciate le chiavi al fattorino, o se portati da un'autista, andate tranquillamente avanti. Un uomo nella hall, dopo essersi sincerato delle vostre identità, vi rimanda all'ascensore che vi porterà direttamente alle sale che si trovano tra gli ultimi piani. Serata elegante quindi vestitevi a modo, mi raccomando!

Per Morganius: Domani vedrò di fare un riassunto della Quest 169 giusto per spiegarti brevemente i più recenti avvenimenti. Qual'ora tu lo voglia ho comunque alcuni riassunti di quest ancora precedenti questa ma dalle trame parzialmente legate a quest'ultima, ma questi non te le consiglio perché sono davvero lunghi e trattano argomenti poco importanti per questa Quest. In ogni caso per eventuali domande chiedi a me o Shaia che ha seguito fin dalla prima Quest la serie.




Riepilogo eventi; Saga di York Shin City

1° Mini-Ark: Quest: 147; 161; 167

Delucidazioni sulla Quest

Da una decina di mesi ormai, a York Shin, avvengono misteriose sparizioni. Sempre più gente esce la notte senza far più ritorno alla propria dimora, tuttavia semplici delle sparizioni, per quanto sembrino gravi, restano cose da poco in una grande città, qui la particolarità di questo caso. Le sparizioni avvenute sono state decine, anzi centinaia! Chi la causa? Per lungo tempo le forze dell'ordine, e non solo loro, si sono chiesti chi ci fosse dietro tutte queste sparizioni, ed con il progredire dell'indagini si è andato ad appurare come il criminale che si celava dietro questi casi non fosse uno solo. Si è arrivati alla conclusione che i colpevoli fossero 3 diversi figure, 3 killer con modus operandi totalmente diversi! Mossi chi dal proprio senso di giustizia e chi da ragioni personali, alcuni giovani sono finiti ad indagare in prima persona su questi misteriosi casi, senza tuttavia ottenere validi risultati... Qui in Spoiler dei riassunto di quanto accaduto nelle Quest legate a questi:

Riepilogo Quest 147 (Prima della mini-serie; Non necessaria la lettura ai fini della Quest.)

Quest 147: Inghiottiti dal Nulla

Trama della Quest

Da poco più di due mesi sono accaduti decine di casi di sparizione di cittadini a York Shin , la polizia è in alto mare con le indagini nel mentre i familiari delle vittime pressano le forze dell'ordine sullo scoprire che fine abbiano fatto i propri cari. Vengono chiamati ad agire persino gli Hunter, tutti a York Shin iniziano ad avere paura di uscire dalla propria casa. I partecipanti sono chiamati ad indagare su queste misteriose scomparse.

Avvenimenti

I partecipanti della Quest: Ace Nanase, Coraline Gaiman e Pez Relstin, ognuno mosso da cause diverse, si mettono ad indagare su queste sparizioni misteriose. Inizialmente soli, le loro indagini non portano a nulla, è ancora sconosciuta la causa di queste e tutti navigano in alto mare, in seguito Pez è costretto ad interrompere le sue indagini per cause di forza maggiore, la sua assenza tuttavia non cambia più di tanto gli equilibri delle Quest. Continuando a portare avanti le loro indagini separate, i due giovani riescono comunque a fare una scoperta importante. Tutte le vittime differivano in molte particolarità, lasciando intendere la presenza di ben 3 peculiari Modus Operandi da parte del o dei colpevoli:

1°) I primi casi non riguardavano persone realmente scomparse ma semplicemente povere vittime di assalti notturni da un misterioso assalitore armato di Katana che si divertiva a ferire le vittime fino allo svenimento senza mai ucciderle, lo svenimento era sempre causato dallo shock del momento, mai dalle ferite inflitte. La presunta sparizione era causa della pessima burocrazia degli ospedali, infinitamente lenti a contattare i familiari delle vittime.

2°) I secondi casi riguardavano sempre decessi, tra l'altro anche pochi, ai danni di gente di spettacolo come: presentatori televisivi, scout di talenti et similari. Tutte le vittime presentavano una singola e tremenda ferita al petto completamente sfondato come se penetrato da parte a parte da un corpo contundente non affilato, ciò portò alla deduzione che il Killer in questione possedesse una mostruosa forza sovrumana. Infine peculiarità di questo killer era il suo mostrarsi ai sistemi di sicurezza completamente vestito come un qualche mostri della tv e del cinema, o anche personaggi televisivi di cartoni e anime., da qui l'appellativo dato a Questo Killer: Hollywood.

3°) Questi casi erano i soli veri casi di sparizione delle vittime. Infatti, ad oggi non è ancora stato trovata nessuna delle vittime legate al Killer adoperante questo stile. Dato il continuo ritrovamento di arti, viscere, residui organici e liquidi, ricollegati alle vittime tramite test clinici, si è dedotto che le vittime per la maggior parte sono state uccise da questo misterioso maniaco omicida in maniera cruenta e sadica, oltre alla pressoché certa possibilità che il colpevole abbia praticato del cannibalismo verso le sue vittime.

Le indagini dei due portarono, sia Ace che Coreline, in un Hotel ultimo teatro del Killer detto Hollywood. Qui i due optarono per collaborare alle indagini presto raggiunti da un imbucata, Cassandra. Adesso insieme decisero di visitare il luogo del delitto scoprendo così che, non solo loro, ma anche professionisti, degli Hunter, erano stati assoldati al fine di rintracciare il killer, probabilmente da parte di alcuni mafiosi preoccupati per loro stretti familiari scomparsi. Nonostante tutto i 3 proseguirono le indagini per i fatti loro e giunti in un 2° Hotel intercettarono il killer prima che potesse perpetrare l'ennesimo delitto. Rallentato, grazie ad un Ace Nanase vestito da cameriera, il killer, rivelatosi una ragazza, permetterono alla vittima designata, una sexy modella di intimo femminile, di scappare. Ma quando lo scontro fu sul punto d'iniziare un famoso vip interviene per parlare con il Killer e farlo desistere, le cose sembrarono sistemarsi quando arrivarono, in modo alquanto roccambolesco, dei ladri e forze di polizia all'inseguimento di quest'ultimi. I ladri furono costretti a portarsi dietro anche la killer ed il Vip misterioso, questi infatti fu riconosciuto solo dalla vittima scampata ad Hollywood. L'avventura dei 3 ebbe così termine.


Riepilogo Quest 161 (Seconda della mini-serie; Non necessaria la lettura ai fini della Quest.)

161: Un'Indagine Particolare

Trama della Quest

Da mesi ormai continuano le sparizioni di innocenti per le strade di York Shin (Vedesi 147: Inghiottiti dal Nulla), grazie a recenti testimonianze sono stati trovati possibili "cause" di queste sparizioni, ma il terrore ormai ha contratto anche le forze di polizia et similari, costringendo così a chiedere l'aiuto di terzi per risolvere questa piaga che affligge da mesi la città.

Avvenimenti

Sei mesi dopo gli eventi della 147 Cassandra Misgrace, Coraline Gaiman ed un certo Asura, si offrirono come volontari per una particolare operazione di polizia. Le forze dell'ordine infatti erano riuscite a localizzare la posizione del Serial Killer detto "L'ingorda", questo era chiamato al femminile a causa della prevalenza del sesso maschile tra le sue vittime, sempre morte in maniera atroce e dopo aver subito su di esse atti di cannibalismo. La polizia in sinergia con la malavita e l'associazione Hunter decise d'attaccare l'edificio e trovare la seria killer. I 3 giovani protagonisti della storia accettarono di partecipare a quest'operazione ognuno spinto da diversi motivi operando tuttavia in due gruppi diversi. Cassandra infatti preferì aggregarsi ad un commando minore d'agenti per raggiungere l'impianto dal sottosuolo, mentre Asura e Coraline presero parte all'irruzione nell'edificio. Tra le due scelte la più azzeccata parse quella di Cassandra che, dopo una curiosa allucinazione, riuscì a fuggire, senza nemmeno accorgersene, da un secondo commando giunto nel sottosuolo con il solo apparente motivo di eliminare l'unità di cui faceva parte. Da Asura e Coraline al contrario la situazione precipitò, all'entrata dell'edificio erano state posizionate delle cariche d'esplosivo che ferirono gravemente l'unità d'assalto, nel mentre un immenso gruppo di malviventi, gli stessi che avrebbero dovuto collaborare con loro, irromperono nell'edificio al solo scopo di attaccare la polizia. Si viene a scoprire così che altre persone erano interessate all'ingorda e che la cattura di questa da parte della polizia o degli Hunter avrebbe causato qualche problema. Nel mentre un gruppo di mercenari venne assoldato da un losco uomo per catturare la serial killer, fra questi vi era Alexander Zaoldyeck, ragazzo da poco aggregatosi alla famiglia d'assassini partecipante a quella missione solo invogliato dal compenso. I mercenari, informati della rissa che si sarebbe creata, si divisero in gruppi, sempre sotto ordine del datore del lavoro. Alexander tuttavia, dopo aver raggiunto l'edifico interessato tramite uno adiacente, alla prima occasione abbandonò il proprio gruppo (formato da una giovane donna, un ragazzino di non più 13 anni ed un alto uomo dal volto coperto da numerose bende) procedendo per la sua strada. Nel mentre al piano terra la situazione peggiorò sempre più, Asura ingaggiò battaglia con un forzuto uomo, questi però, che era uno dei mercenari assoldati insieme allo Zaoldyeck, lo mise facilmente k.o. dopo pochi colpi, tuttavia il mercenario non ebbe occasione di finirlo prontamente fermato dalla polizia, riorganizzatasi e pronta al contrattacco. Coraline, anche lei entrata dal piano terra con Asura, sfuggì alla rissa salendo al piano superiore, così facendo incontrò la bella Beretta, alta donna dai capelli corvini e dalle dolci curve, anche lei del gruppo di Mercenari. Nonostante la situazione nessuna delle due cercò lo scontro e decisero di procedere assieme, la situazione però venne presto stravolta con l'arrivo di un altro mercenario che alla vista di Beretta iniziò ad implorare pietà, Coraline mossa dalle preghiere dell'uomo cerca di fermare Beretta chiedendole di risparmiare l'uomo e catturarlo, tuttavia la donna non ne vuole nemmeno parlare costringendo la ragazza ad intervenire, ma Beretta si dimostrò di gran lunga superiore in termini d'aura e mise in grande difficoltà Coraline. La situazione viene salvata da un detective giunto per caso in quel punto dell'edifico, questi salvò Coraline e la invitò a seguire il 3° mercenario ed a catturarlo, la ragazza così fece e dopo un breve inseguimento trovò quest'ultimo in compagnia di altri due mercenari, la donna ed il ragazzino in compagnia di Alexander all'inizio dell'irruzione, con uno di questi, il giovane, gravemente ferito. Come se al peggio non vi fosse mai fine un nuovo ispettore giunse sul luogo, questo tutt'altro che gentile come il precedente, invece di arrestare i mercenari volle ucciderli, anche qui Coraline si mese in mezzo iniziando uno scontro con l'ispettore. Nel mentre all'ultimo piano s'incontrarono Cassandra, la quale aveva preso un ascensore nascosto partente proprio dal sottosuolo e diretto al tetto, ed Alexander, quest'ultimo arrivato dopo aver perso tempo ad esplorare piano per piano il complesso senza tuttavia trovare nulla. Qui i due sentirono rumori di lotta provenire dal tetto e raggiunto questi trovarono una giovane donna sporca di sangue intenta a lottare contro l'uomo bendato membro del gruppo di Alexander, questi due però, ormai esausti per lo scontro, caddero a terra sfiniti. Insieme ad Alexander e Cassandra giunse un terzo, Hikari, un uomo dai dolci lineamenti estremamente bello ed eccessivamente femminile nei movimenti presentatosi riscattando la donna, rivelatasi la serial killer detta "L'ingorda", come nuova servitrice di quello che definì il suo re. L'uomo bendato (scopertosi, a sua volta, Nikolay. Un uomo di colore, Russo, dal fisico imponenti ed i modi gentili nonché vecchia conoscenza di cassandra.) seppure allo stremo intervenne per fermare Hikari, dimostrandosi un combattente superiore sia a Cassandra che ad Alexander, ma ormai allo stremo non fu comunque in grado di fermare Hikari e L'ingorda intenti fuggire. Con la fuga della killer l'operazione pote considerarsi fallita, distratto dalla comunicazione ufficiale l'ispettore intento a lottare con Coraline venne messo fuori combattimento e quest'ultima riuscì a far fuggire i 3 mercenaria lasciandoli liberi impietosita dalla loro situazione. Cassandra ed Alexander vennero invece portati via da Nikolay mentre Asura venne curato dai paramedici e condotto in ospedale.


Riepilogo Quest 167 (Terza, ed ultima, della mini-serie; Non necessaria la lettura ai fini della Quest.)

167: Occhi Scarlatti, Lama Argentata

Trama della Quest

Da mesi ormai continuano le sparizioni di innocenti per le strade di York Shin (Vedesi 147: Inghiottiti dal Nulla), grazie a recenti testimonianze sono stati trovati possibili "cause" di queste sparizioni, ma il terrore ormai ha contratto anche le forze di polizia et similari, costringendo così a chiedere l'aiuto di terzi per risolvere questa piaga che affligge da mesi la città.

Avvenimenti

Da oltre 10 mesi ormai tristi notizie riempivano i notiziari della caotica città di York Shin...
DA TERMINARE


2° Mini-Ark: Quest: 169; 172.

Riepilogo Quest 169 (Prima della mini-serie)

Quest 169: Art requires a certain cruelty

Trama della Quest

Per qualche tempo, York Shin è ritornata a vivere in pace. Gli esseri che da molto tormentavano la città sembrano essere scomparsi. Eppure, gli abitanti della città devono ora convivere con un nuovo orrore: corpi mutilati e grottescamente assemblati in pose crudeli. Il criminale dietro questi efferati delitti preferisce lasciare le sue vittime in luoghi frequentati e di pubblico interesse e ne utilizza i resti per dare vita a orribili opere d'arte...

Avvenimenti


Akira Zaoldyeck e Coraline Gaiman, dopo un alquanto fortuito incontro, iniziarono un'occasionale cooperazione riguardo i casi di decessi e sparizioni avvenuti nel corso dell'ultimo anno a York Shin, di cui Coraline tra l'altro poteva definirsi un'esperta! I due, unendo conoscenze informazioni e fortuna, rimasero subito coinvolti nella cattura di uno dei tanti assaliti conosciuti con il nome di "Laceratore" arrivando persino a catturarlo, seppur immediatamente prelevato da un elegante uomo a sua volta interessato al misterioso malvivente e con cui già in precedenza, Akira e Coraline. avevano stretto una collaborazione.
E così Akira, ormai invischiatosi nei misteri di questi casi, divenne "partner" nell'indagini di Coraline, giovane donna che in questo profondo oceano di delitti e domande ci sguazzava già.

Nemmeno un mese dall'incontro con Laceratore, un nuovo "killer" apparve nei notiziari e nella rete, l'alias attribuitogli fu quello di "Artista" poiché le sue vittime erano "assemblate" al fine di dar vita a delle raccapriccianti sculture umane, natura morta qualche simpaticone l'avrebbe potuta definire. Naturalmente la curiosità attrasse Akira e Coraline che, concordi sull'indagare riguardo questo nuovo maniaco omicida, optarono, dopo qualche personale ricerca (Akira usò la propria licenza hunter per fare qualche ricerca, scoprendo così l'esistenza di casi, similari nella forma e nella perpetrazione,a quelli attualmente in corso a York Shin, insomma un altro "artista" di corpi già in attività anni prima dell'ondata di delitti su cui Akira e Corlaine indagano) per raggiungere una casa d'aste mafiosa per iniziare le ricerche, mossi dall'idea che qualche eccentrico potesse desiderare d'acquistare opere di così dubbio gusto usando canali meno controllati e di cui le aste mafiose ne sembravano il massimo esempio. I due raggiunsero una casa d'aste già frequentata dallo Zaoldyeck tempo addietro e dove vennero caldamente accolti da un peculiare battitore d'asta, fin troppo servile e viscido nei modi per i gusti d'entrambi, Monsiuer Candie. Dopo superflui e falsi scambi di parole la situazione si evolse in modo ben più che inaspettato! Non solo alcune di quelle atroci sculture sarebbe giunte alla case d'aste quello stesso giorno, ma a portarle li sarebbe stato il loro stesso creatore, un giovane ragazzino dai capelli rosi e dall'impeccabile gusto, opportunamente presentato allo Zoaldyeck ed alla Gaiman da Candie. Il ragazzo, Yoshimura Yui, si presentò come un grande ammiratore della giovane Coraline dialogando con lei alacremente sul suo lavoro d'artista. Nel contempo Akira, inimicatosi goffamente Yui, preferì discutere in privato con Candie mostratosi più furbo falso e sciocco di quanto non lo si avesse già intuito. Poche, seppur interessanti, furono le scoperte dei due, a partire dal facilmente prevedibile legame di Yui con un'imprecisata e potente famiglia mafiosa e dalla presenza di ben più di uno scultore di corpi intento a portare avanti questa rivoltante forma d'arte. Il tempo costrinse i due ad interrompere le loro socievoli discussioni, ma Coraline lungimirante appose al corpo di Yui uno dei bottoni creati con il Nen, un equivalante di un microfono ma d'aura. Allontanatisi dalla sala d'aste i due poterono infine ascoltare un breve dialogo fra Yui ed una terza figura, presumibilmente una guardia del corpo al servizio della famiglia di cui Yui ne era un assistito. Con l'arrivo dell'uomo il collegamento saltò impedendo così d'origliare ulteriormente il povero Yoshimura Yui.

NOTA: Poiché la poca importanza per questa Quest (Quest 172) al momento non ho inserito gli eventi legati al PG Randolph partecipante della 169 ma non legayo agli avvenimenti di Akira e Coraline.


Edited by davidex950 - 5/4/2016, 03:27
 
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Shaia
view post Posted on 4/4/2016, 17:47




-Una mattina-

"E questo è quello che prevediamo di produrre per la prossima stagione. Il sabato prima del primo giorno d'estate, quindi, vi invito tutti per una sfilata in cui mostreremo come intendiamo rivoluzionare il significato di beachwear. Ed ora, dopo un piccolo break, vi lascio fare tutte le domande al mio staff tecnico ed Irinia e Sonia, le nostre due magnifiche modelle. Vi ringrazio per la cortese attenzione e vi auguro una buona giornata!" - concluse la stilista alzandosi dal tavolo della sala stampa al cui centro sedeva ormai da più di due ore, mostrando abiti e costumi dopo una lunga divagazione sulla recente crescita che l'atelier aveva attraversato, volta a richiamare nuovi investitori.
Si trovava in un grande auditorium con molti collaboratori, un paio di nuove modelle accanto e di fronte una moltitudine di giornalisti interessati alle proposte per la stagione successiva. Abbassò la testa del microfono, spegnendolo, e raccolto il suo fascicolo di appunti e foto, si alzò allontanandosi dal tavolo.
Un mare di giornalisti le si avvicinarono facendole numerose domande. Coraline rispose cordialmente ad alcune, poi, insistette sulla necessità di allontanarsi ricordando che le stesse risposte le avrebbero avute da coloro che sarebbero rimasti al tavolo.
Miranda si avvicinò trafelata, la giovane segretaria che tanto sicura si era mostrata inizialmente, le aveva portato un bicchiere di the verde con uno spicchio di limone dentro e la seguiva silenziosa armeggiando con il suo palmare. Uscirono dall'auditorium e si ritrovarono in un lungo corridoio che le avrebbe portate all'esterno.

"Sole, finalmente! Meno male che è finita ma ti prego, per la prossima volta, evita di farmi accavallare più appuntamenti. Non che tenessi a finire la conferenza ma trovo maleducato dovermi alzare subito dopo il mio intervento." - l'ammonì senza troppa serietà.

Miranda, per un errore informatico o per un più semplice errore umano che non avrebbe comunque mai ammesso, aveva fissato per quella mattina sia la conferenza stampa sia l'incontro con un fotografo per una rivista specializzata.

"Le assicuro che non si ripeterà. Oltre all'agenda informatica ne sto tenendo una fisica. Non permetterò che falle del sistema si interpongano di nuovo al suo lavoro."

"Falle del sistema, le chiama" - considerò Coraline in silenzio procedendo ad ampi passi.

Stavano per uscire quando un non tanto più giovane fattorino le si avvicinò e dopo aver chiesto della sua identità le consegnò un magnifico mazzo di fiori non aggiungendo una sola parola.
Coraline ringraziò ed uscì dal luogo dirigendosi con la ragazza verso la macchina dove già le aspettava Ambrogio.

"Prendili tu.. Li metteresti in un vaso e me li faresti arrivare in appartamento, per favore?" - chiese alla stagista che, abituata a quel genere di mansioni, si era già preparata a quell'eventualità.

La macchina partì alla volta dello studio.

-Quella sera-

Coraline si buttò sul divano in pelle sintetica che troneggiava davanti ad un finto caminetto nel salone del suo appartamento. Era sfinita: dopo l'incontro con il fotografo per definire la data ed i soggetti dello shooting era stata chiamata per un impegno improvviso con un fornitore in atelier che minacciava di recidere ogni contratto per "divergenze di interessi", aveva detto. Chiarito il malinteso, che tale si era rivelata essere la radice del problema, essendo già tardi, era stata libera di tornarsene a casa.
Nonstante tutto era abbastanza soddisfatta, il lavoro procedeva bene, le indagini procedevano placidamente e comunque le sparizioni sembravano essere in iato.
Dopo aver fatto un lungo bagno rilassante, tra aromi e mille prodotti da cosmesi ordinò la cena ad un ristorante cinese e si risedette, indossando un pigiama di seta viola, sul divano, accendendo la TV. L'occhio, le cadde, allora sul mazzo di fiori che l'era stato regalato quella mattina e che riposava in un vaso di cristallo su di una consolle in legno laccato. Gli si avvicinò e smosse appena i fiori lasciando che il profumo si diffondesse un po'. Notò allora un bigliettino scritto in una impeccabile calligrafia:

CITAZIONE
Alla cortese attenzione di Ms Gaiman,
come voi sono particolarmente interessato agli eventi di cui York Shin è teatro negli ultimi tempi.
Una nostra collaborazione è altamente auspicabile per entrambi, ne sono certo.
Vi invito quindi alla serata di gala che si terrà fra cinque giorni all'Hotel Bellagio. Potete portare un accompagnatore come si confà a serate del genere, in loco avremo modo di conoscerci meglio.
Cordiali saluti,
Vino

NB: inutile sottolineare l'altissima formalità di una serata del genere.

Coraline rilesse un paio di volte il biglietto con battito accelerato.
Una cena di gala, l'Hotel per antonomasia usato dai boss per gli incontri fra più famiglie e la conclusione di affari mai macchiato da sangue, un chiaro riferimento al suo coinvolgimento, forse anche a quello di Akira dato che l'uso del voi non sembrava quasi completamente un esercizio di cortesia e una serata per sfoggiare una delle sue migliori creazioni.
Come agire?
Per prima cosa mandò un messaggio ad Akira dicendogli dell'invito senza entrare troppo nei dettagli: se avesse saputo avrebbe capito. Specificò che aveva già un accompagnatore ma che voleva assicurarsi fosse in zona anche lui per ogni eventualità. Dopo di che chiamò il suo Hunter di fiducia chiedendogli di venire al suo appartamento appena possibile. Nell'attesa si mise a sfogliare i suoi schizzi alla ricerca di un abito da indossare.
Un quaranta minuti dopo suonò il campanello della porta, la giovane stilista controllò dall'occhiello l'identità del visitatore e fece entrare trepidante Igor che reggeva in mano un sacchetto con quello che era evidentemente la consegna del ristorante cinese.

"Buonasera.. Dato che stavo salendo io il portiere ha fatto prendere a me la consegna del fattorino che era appena arrivato.. Si è occupato lui del pagamento.." - disse l'uomo tranquillamente.

"Nessun problema.. Entra pure! Posso offrirti qualcosa?"

"Già cenato, grazie.. Mi dica pure a cosa devo la chiamata.. Al momento non ho novità degne di nota"

"Ma le ho io! Tra cinque giorni dovresti proprio accompagnarmi ad una festa. Vorrei avere accanto qualcuno in grado di difendermi e di cui posso fidami per trovare informazioni sul luogo"

"Purtroppo per quella data non sarò in città.. Ho un impegno con l'associazione Hunter.. Posso consigliarle però qualcuno che possa prendere il mio posto.."

La giovane stilista storse un po' le labbra. Si alzò dal divano su cui aveva fatto accomodare anche Igor e dopo aver aperto un cassetto da un mobile, consegnò una busta bianca all'uomo.

"Questo è il compenso fino ad adesso.. Se fossi interessato a seguirmi te ne darei tanti quanti.. Nel frattempo, non c'è bisogno che tu mi dia una risposta subito, sai qualcosa di un certo Vino? L'invito è arrivato da lui ma.." - Coraline fu interrotta dallo strabuzzare ed accendersi degli occhi del tuttofare che aveva assunto.

"Vino? È un po' una leggenda.. È un assassino su commissione, ha lavorato un po' per tutti, è un mago del trasformismo e il nome se l'è procurato per il modo in cui lascia le sue vittime.. Mi dispiace ancora di più dire di no perché mi sarebbe piaciuto incontrarlo ma purtroppo non posso proprio esserci.. Ho un carissimo amico che però potrebbe fare al nostro caso. Glielo farò trovare direttamente in macchina la sera dell'evento.." - fu interrotto da una chiamata e scusandosi si alzò andando via.

Coraline lo osservò uscire di casa trafilato. La situazione l'aveva un po' infastidita e il doversi trovare affidata ad un tipo di cui non sapeva nulla non la rassicurava. Igor l'aveva assunto solo dopo approfondite ricerche, del resto. Fra l'altro il suo anfitrione sembrava essere un altro matto assassino.

-Cinque giorni dopo-
Tanto per cambiare era in ritardo: la festa sarebbe iniziata alle 20:00 ma a mezz'ora dall'inizio non era ancora pronta.
Fece del suo meglio per prepararsi in tempo ma quando salì in ascensore erano già le 20:48.

"Colpa dell'ufficio.. Non ci posso fare nulla" - pensò non realmente infastidita guardandosi nello specchio dell'ascensore.
Nonostante avesse provato moltissimi abiti per giorni, alla fine, aveva optato per un abito lungo che aveva abbinato ad una collana di perle e a degli orecchini della stessa pietra preziosa. I capelli sciolti ed un trucco appena visibile ma che le sottolineava lo sguardo. Aveva deciso di indossare qualcosa di non troppo elaborato ma che le permettesse comunque di farsi notare. Al piano terra trovò il fido Ambrogio ad aspettarla con la limousine. Entrò in questa e vide che seduto davanti a lei stava un giovane ragazzo che capì essere il contatto di Igor.

"Scusate il ritardo.. Ambrogio andiamo pure" - disse prima di guardare in faccia la sua nuova guardia del corpo. Quando lo fece ebbe un lieve sussulto, poi mosse veloce la mano per premere il bottone che avrebbe separato l'abitacolo dal conducente, rendendo lo spazio dove si trovavano insonorizzato.

"Tu? Avevo richiesto qualcuno in grado di difendermi.. Se posso sconfiggerti anche io non è che mi senta particolarmente al sicuro con te al mio fianco" - commentò con una punta di astio nella voce - "Onimusha, se non sbaglio. Vero? Suppongo ormai sia troppo tardi per poter richiedere qualcun altro. Cerchiamo di ottenere il massimo da questa serata. Cosa ti ha detto Igor? Hai qualche domanda? Chiedimi tutto quello che vuoi, risponderò sinceramente." - chiese mantenendo un atteggiamento serissimo mentre le macchina sfrecciava.

La macchina accostò proprio qualche attimo dopo che finissero di parlare. Scesero, Coraline, sorridente, tenendosi al braccio del ragazzo, si diresse verso l'accoglienza dove si annunciò. Un uomo, con modi affabili e incredibile gentilezza la ringraziò per la collaborazione e li condusse in una delle sale dove si stava tenendo la festa.

"Quanti volti noti! Attori, ballerini.. Guarda c'è anche quella cantante che ha fatto quel singolo che si sente ovunque in radio! Occhi aperti ma cerca comunque di divertirti, finché è possibile" - sussurrò con tono complice alla sua guardia del corpo.

"Trovare Akira non sarebbe male ma vediamo come procede.." - pensò guardandosi intorno.

"Coraline, cara! - disse una voce alle sue spalle - Anche tu qui? È proprio vero allora che stai facendo carriera e che i tuoi disegni valevano qualcosa! E noi che pensavamo che fossi rovinata ad uscire dalla famiglia!"

La stilista afferrò un bicchiere di champagne dal vassoio di un cameriere che le stava passando vicino e si girò con un sorriso entusiasta:

"Cruellia, che bello! Tu scommetto che sarai qui solo grazie a quel pezzo grosso di tuo marito, vero? Com'è fare la moglie di un riccone, sei già riuscita a bloccargli la carta di credito?" - rispose.

"Sei sempre la solita simpaticona! Io e le ragazze siamo nell'altra sala, vicino al pianoforte.. Ci farebbe piacere se passassi.. Anzi, ci vediamo lì! Ci conto!" - concluse avvicinandosi e facendo finta di baciarla due volte ma senza toccarla. La donna, con una vistosa pelliccia bevve un sorso dal suo bicchiere e si allontanò leggermente ondeggiando. Anche Coraline brindò e con un cenno del capo la salutò prima che si allontanasse.

"È una festa della mafia.. Normale ci siano persone come lei.. Mi sa che incontrare molti volti noti della mia infanzia sarà inevitabile, purtroppo.. Il problema è che non tutti gli incontri saranno così piacevoli come quello con Crul.."

Edited by Shaia - 5/4/2016, 00:25
 
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view post Posted on 4/4/2016, 22:47
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Suocera della patria!

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- Siamo pronti? - domandò Akira, controllando l'orologio. Si guardò allo specchio. L'abito che Edea aveva scelto per lui era perfetto. Indossava una camicia blu notte dal taglio semplice, una giacca scura e dei pantaloni abbinati. L'abito era comodo, ma comunque Akira avrebbe preferito non dover combattere, quella sera. Sospirando, si sistemò la cravatta, trattenuta da un portacravatta in argento. Non male, ammise Akira. - Quasi. - rispose una voce alle sue spalle. Akira si girò, e per un attimo si permise di ammirare Edea. La donna si era appena finita di preparare. Il cuore del ragazzo perse un battito. Era bellissima.

Per la serata Edea aveva scelto un abito nero. Il vestito, realizzato su commissione da un noto stilista, la fasciava con grazia castigata, valorizzando la linea sinuosa di un corpo altrimenti troppo algido. I capelli erano raccolti in un semplice chignon trattenuto lascivamente da un fermaglio in madreperla. Ai piedi, delle scarpe col tacco alto. Non portava gioielli e aveva optato per un trucco leggero. La donna si avvicinò ad Akira, e vedendo come la stava guardando rise. - Stasera balleremo insieme, come tanto tempo fa. - dise Edea. Akira sollevò un sopracciglio, perplesso. - Non è passato così tanto dal nostro ultimo ballo. - obbiettò. - Per me si. -

L'invito era arrivato inaspettato. Stava pranzando con Edea nel ristorante dell'albergo quando un cameriere lo informò che alla reception c'era una telefonata per lui. Credendo potesse essere una normale telefonata di lavoro, rispose senza particolari aspettative.
- Parlo con Akira Zaoldyeck? - chiese una voce, perfettamente modulata. - Lei che dice? - lo apostrofò invece Akira, irritato. Fino a quel momento la serata era stata molto piacevole.
- Il mio datore di lavoro desidera incontrarla. - esordì. - Che si metta in fila! - ribatté Akira, sbattendogli il telefono in faccia. Detestava i lunghi preamboli. Aveva appena messo giù che il telefono cellulare si mise a squillare. Il numero era sconosciuto. Rispose.
- Non è stato molto cortese da parte sua, signor Zaoldyeck. - era la stessa persona. Akira si fece attento.
- Con chi parlo? -
- Non ha importanza. Ciò che importa è che fra cinque giorni il signor Vino desidererebbe la sua presenza ad un ricevimento formale, per discutere con lei e la signorina Gaiman dei fatti recenti di York Shin. -
- Considererò la richiesta del signor Vino. E ora, se mi vuole scusare... - disse Akira, ma il suo interlocutore, consegnato il messaggio, aveva già terminato la chiamata.

Edea e Akira si fecero accompagnare da un autista al luogo dell'incontro. Vicino a Edea, tutto sembrava tornato al suo posto. Era come stare sul tetto del mondo, in un luogo privilegiato e totalmente altro rispetto la vita delle altre persone. Akira appoggiò la testa sulla spalla della moglie e si accorse che per la serata si era concessa un paio di gocce di profumo sul collo e le spalle. Odorava di limoni freschi. - Sarà una bella serata. - commentò Edea. - Lo dici perché lo sai o perché lo speri? - Akira la scrutò indagatore, ma lei si limitò a sorridere. Dopo una coda interminabile e un veloce controllo vennero fatti accedere al ricevimento. C'erano tantissime persone, molte Akira le conosceva, alcuni erano addirittura stati suoi committenti. Senza esserne consapevole, scrutava le sale alla ricerca di Coraline. Edea lo prese a braccetto e accettò dai camerieri un calice di vino bianco. Akira notò che dovunque andassero, inconsciamente, molti si mettevano a fissarli, rapiti. Lo charme di Edea era assoluto. Accanto a lei, diverse donne ingioiellate e tronfie nelle pelliccie più costose parevano rimpiciollire, annicchilite. - Vieni, voglio farti conoscere una persona. - disse Akira, sorridendo a Coraline da lontano. Le si avvicinò. Voleva almeno salutarla e domandarle cosa ne pensasse di questo fantomatico Vino.
 
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Morganius
view post Posted on 4/4/2016, 23:48




*Driiin!!!! DRIIIIIIIIINNNNNNNNNN!!!!!!!*

Chi diavolo è dall'altra parte del cellulare?

uno sbadiglio ma ancora gli occhi non si aprono

Ho capito... Si, "mammina"... Mi vestirò elegante per la serata... Si... Si... No... E basta! Tra due giorni andrò all'appuntamento...

la conversazione tra i due finì li, la persona al telefono era Igor e gli aveva chiesto un favore per una serata che si sarebbe svolta tra due giorni, poco preavviso ma comunque abbastanza da permettergli dei preparativi base.
Così ritornò a dormire in quel letto caldo, gigante e avvolgente che tanto lo stava chiamando.

*Driiiiinnnnn!! DRIIIIIIIIIIIINNNNNN*

Cosa stracazzo vuoi ancora?!?!?............ Ah.... Sei una noia... si... SIIIII!!!! E lasciami dormire!


ancora una volta il telefono venne riattaccato e ancora una volta suonò, la campanella stava suonando ed era ora di svegliarsi...



Due giorni dopo

I preparativi erano finiti e Oni, accompagnato da Igor, arrivò alla limousine, la stessa macchina che li avrebbe condotti alla festa, l'amico Hunter si dileguò dopo pochissimi secondi nel nulla lasciando alla macchina il ragazzo.

Poteva almeno darmi più indicazioni... "porta il vestito più elegante che hai e la tua arma più luccicante! devi fare una bella figura! Dovrai incontrare delle persone e dovrai fare da guardia del corpo a Coraline Gaiman!" sei sempre molto chiaro Igor...

ovviamente aveva seguito il suo consiglio e aveva messo l'abito migliore che aveva, almeno questa volta non voleva risparmiare sul vestiario! Aveva tirato a lucido il fodero della katana per dargli un tocco di nuovo, aveva ridefinito e ripulito al meglio l'elsa ma non aveva toccato la lama della katana che era ancora arrugginita all'interno del fodero e quindi invisibile agli occhi di tutti, fodero che era attaccato alla cintola.

Arrivarono le 20.00 e Oni entrò in macchina attendendo dunque l'arrivo di Coraline... I minuti passarono, le chiacchiere con l'autista non si fecero attendere e scappò anche qualche risata, in fondo che male c'è nel ridere un pò? Il divertimento però finì non appena arrivò la tanto attesa donna da tenere al sicuro

Scusate il ritardo.. Alonso andiamo pure

48 minuti di ritardo... ma che diavolo faranno mai le donne in bagno?

la donna si andò a sedere proprio davanti ad Oni e con un movimento del dito insonorizzò quella parte di macchina

Tu? Avevo richiesto qualcuno in grado di difendermi.. Se posso sconfiggerti anche io non è che mi senta particolarmente al sicuro con te al mio fianco...Onimusha, se non sbaglio. Vero? Suppongo ormai sia troppo tardi per poter richiedere qualcun altro. Cerchiamo di ottenere il massimo da questa serata. Cosa ti ha detto Igor? Hai qualche domanda?

Si, io... Sei riuscita a sconfiggermi perchè semplicemente ti ho permesso di lasciarmi attaccare quei bottoni sul corpo... Mettiamola così... Io e Igor siamo allo stesso livello di forza e per quanto la cosa possa sembrare strana è vero... Se non mi credi fa pure...
piccola pausa per poi continuare
Dove stiamo andando, cosa devo aspettarmi e soprattutto... Non essere così seria...

i due conclusero il loro dialogo non appena arrivarono al luogo stabilito, una chiacchierata abbastanza lunga. Oni scese per primo dalla macchina e si posizionò accanto allo sportello da dove sarebbe scesa Coraline così da poterla accompagnare alla festa. Un membro dello staff condusse i due nella sala dove si stava tenendo la festa

Quanti volti noti! Attori, ballerini.. Guarda c'è anche quella cantante che ha fatto quel singolo che si sente ovunque in radio! Occhi aperti ma cerca comunque di divertirti, finché è possibile

Mi divertirò solo quando ci sarà da combattere ma non preoccuparti, non mancherò di qualche sorriso d'occorrenza e qualche finta risata...

le disse a voce bassa, in maniera tale che solo loro due potessero sentire quel piccolo discorso.
Appena finì una vecchia amica e conoscente di Coraline decise di intraprendere un dialogo con lei che assomigliò più una presa in giro tra le due che altro, così allo stesso cameriere che servì champagne alla donna, Oni gli fece una proposta strana

Per me un succo alla pesca ma fallo passare per qualcosa di davvero sciccoso...

il cameriere stava per partire verso il bar e l'illusionista lo fermò subito

Ah e... tre cubetti di ghiaccio... Grazie.

Potrei abituarmi a questa vita...

le due finirono di parlare e Coraline fu nuovamente libera

Amica d'infanzia?
 
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Shaia
view post Posted on 5/4/2016, 00:13




"Stiamo andando ad una serata di gala a cui sono stata invitata da un noto assassino su commissione che vuole parlare dei casi di sparizione che sono avvenuti in questa città nell'ultimo periodo. Sono coinvolta per motivi personali e mi sono mossa attivamente per scoprire qualcosa ma, alla fine, ho solo collezionato buchi nell'acqua.. Le cause alla base di questa situazione sono molteplici e non sembra esserci una unica radice. Il lato positivo è che ho stretto una buona collaborazione con Akira Zaoldyek, inutile annunciare una personalità del genere ad uno come te. Stai con gli occhi aperti, cerca di capire chi abbiamo attorno e di cosa stanno parlando. Attento ad usare il Nen in quel posto perché è sotto il controllo della mala e non vorrei avere problemi, comportati bene e cerca di sembrare più un accompagnatore che una guardia del corpo. Non ti presenterò come tale, sia chiaro. Sono seria perché è necessario che lo sia. So come comportarmi nell'alta società." - rispose senza nessuna inclinazione nella voce quando si trovavano ancora nella macchina.
In sala il ragazzo ebbe il coraggio di accennare ad un possibile atteggiamento e la stilista lo fulminò con un bieco sorriso.
Lo ignorò mentre ordinava da bere per l'arrivo di Cruellia, poi gli rispose.

"Pesca? Un vero cocktail virile, nulla da ridire. Degno di Sarah Jessica Parker - commentò con una nota acida scorgendo lontano Akira sorriderle accompagnato da una donna di indescrivibile bellezza - "Amici, in questo ambiente, li trovi difficilmente. Soprattutto se la tua famiglia e quella dell'altra persona sono in competizione per la stessa fetta di mercato.. Poco importa che tu ne sia a meno a conoscenza e tutte le vessazioni avranno un senso solo quando sarai adulta e scoprirai come stanno realmente le cose. Cruellia è una stupida ma non è la peggiore del gruppo. Penso mi provarono ad avvelenare, una volta, per essere sincera.. E ora comportati bene. Arrivano Akira e consorte."

Coraline osservò l'incedere della coppia nella stanza. I due sembravano davvero fatti l'uno per l'altra: l'assassino, elegantissimo con il volto giovane ed un paio di occhi che avrebbero raggelato l'inferno ma che ora risplendevano di una luce calda ed affascinante, ed Edea, personaggio tanto mostruoso da far sì che il suo arrivo mettesse in ansia il marito ma che non poteva che essere paragonata che ad una dea. Bella, sensuale e con una eleganza innata. La giovane stilista, si sentì piccolissima in quella stanza, soverchiata da quella che percepiva già essere una personalità eccezionale.
Si limitò a sorridere: fin dall'inizio sapeva di non avere chances, non che le volesse seriamente, con quell'uomo ma qualsiasi civettuola idea si era sciolta come neve al sole.
 
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Morganius
view post Posted on 5/4/2016, 10:22




Annuì a tutto ciò che la donna disse, non replicò e non chiese altro, per il momento bastava questo.

Dopo l'ordine, il cameriere ritornò con un bel calice di succo alla pesca, adornato con un pezzo di pesca sul bordo e una piccolissima quantità di sale stesa accanto alla pesca

Pesca? Un vero cocktail virile, nulla da ridire. Degno di Sarah Jessica Parker

Almeno io non nascondo i miei gusti... e poi le bollicine in questo contesto non sarebbero adeguate... Non che questo succo alla pesca lo sia...

fece spallucce quasi a minimizzare la cosa

Amici, in questo ambiente, li trovi difficilmente. Soprattutto se la tua famiglia e quella dell'altra persona sono in competizione per la stessa fetta di mercato.. Poco importa che tu ne sia a meno a conoscenza e tutte le vessazioni avranno un senso solo quando sarai adulta e scoprirai come stanno realmente le cose. Cruellia è una stupida ma non è la peggiore del gruppo. Penso mi provarono ad avvelenare, una volta, per essere sincera.. E ora comportati bene. Arrivano Akira e consorte

diede un piccolo sorso di quel buonissimo succo e quando passò un cameriere appoggiò il bicchiere sul vassoio così da avere entrambe le mani libere

Come Lei desidera, My Lady...

pronunciò, solo per quel giorno sarebbe stato il "compagno" gentile, educato e dal linguaggio di corte che tanto s'addice a quella festa.

Con la schiena perfettamente dritta, con passo sicuro e testa alta, Oni si avvicinò a Coraline porgendole il braccio, voleva farle fare bella figura davanti agli ospiti presenti e non farla sentire meno di nessuno.
Gli occhi color smeraldo passarono sui presenti e si soffermarono sulla coppia che si stava incamminando in loro direzione, una bellissima coppia formata da un uomo dagli occhi decisamente sicuri e innamorati, segno che l'amore della sa vita, ovvero la donna al suo fianco, era la cosa più importante che lui potesse avere e dall'altra parte una donna dalla bellezza quasi innaturale che faceva palesemente sfigurare qualsiasi altra donna presente in sala.

Milady Coraline si tiri su e sorrida, in fondo anche lei può andare fiera di ciò che fa per le donne in questa sala... La accompagno dai suoi amici...

le sussurrò... Solo per oggi avrebbe sopportato tutto questo... Doveva questo favore ad Igor.
 
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view post Posted on 5/4/2016, 17:53
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Suocera della patria!

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Bah, mi aspettavo che qualcuno aprisse almeno bocca!


Akira ed Edea si avvicinarono tranquillamente a Coraline e Oni mentre quest'ultimo sussurrava qualcosa alla stilista e le offriva il braccio. Finalmente a portata di voce, Akira prese un cocktail anche per sé e salutò i due: - Buonasera Coraline, anche tu qui? Mia moglie, Edea de Ponthieu. - la presentò il ragazzo. Edea salutò con un cenno del capo. - E' un piacere conoscervi, signorina Gaiman. Mio marito mi ha parlato molto di voi. Ma sono certa che non vi ha parlato di me, naturalmente. - disse con leggerezza. Akira si accigliò, ma non ribattè.

Si presentò anche al ragazzo che non conosceva, più o meno suo coetaneo, ma notando la spada alla cintola disse: - Sarebbe la tua guardia del corpo? Beh, non ti posso dare torto! Tutta questa faccenda è poco chiara. - Akira si chiese se fra gli invitati non girasse già il loro misterioso anfitrione. Si diceva fosse un maestro del travestimento, un artista, persino. Anche Edea stava guardando i vari invitati. Akira colse per un momento un barlume di disprezzo negli occhi di lei e in segreto rabbrividì. Edea odia questo tipo di ricevimenti, me n'ero scordato. Eppure ha deciso lei che ci saremmo venuti insieme. Che abbia qualcosa in mente?, si chiese, preoccupato. Da quando la moglie era tornata a York Shin era stato così preso dalla presenza di lei da dimenticare che tipo di persona fosse. Non voleva che Coraline ci avesse troppo a che fare. Era una donna pericolosa.

Accortasi del suo sguardo, Edea gli si avvicinò per sussurargli all'orecchio. - Non preoccuparti, caro. Non serve che ti sforzi troppo. - Prima che Akira potesse dire qualcosa, Edea si era già rivolta a Coraline, sempre armata del suo imperscrutabile sorriso. - E' un vero peccato non potersi parlare con calma, signorina Gaiman. Mi piacerebbe molto invitarvi una sera a casa nostra, qui a York Shin, per conoscerci meglio e chiacchiarare un po'. Sempre che i vostri impegni lo permettano. - aggiunse subito. Oh, fantastico. Quale delle due? Il castello o la casa vista mare?, si rabbuiò Akira. Era evidente. Edea si stava divertendo a provocarlo. Sarebbe stata una lunga serata...
 
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Shaia
view post Posted on 5/4/2016, 18:22




Akira ed Edea gli stavano finalmente d'innanzi. L'uomo la salutò poi presentò la moglie.

"Buonasera ad entrambi - sorrise affabile - No, non ha parlato molto di voi ma devo dire che ha fatto bene. Qualsiasi commento non sarebbe all'altezza con voi. - rispose con tono navigato di chi è abituato ad occuparsi di bellezza ed arte - In un certo senso è un peccato abbiate già un lavoro vostro.. Sareste la modella perfetta per qualunque stilista.." - concluse il complimento con onestà totale.

"Perdonatemi, comunque. Lui è il Signor Onimusha Nomusin.. Ed in un certo senso è davvero la mia guardia del corpo, almeno per questa sera.. Diciamo che ha evitato che mi annoiassi fino a questo punto.. Del resto, la causa per cui siamo entrambi qui non si è ancora palesata."

Entrambi i coniugi si stavano guardando intorno.
"Due lupi a caccia, sono davvero uno fatto per l'altra"

Edea, però, le si rivolse di nuovo con un sorriso oltre il quale Coraline non riuscì a leggere nulla, proponendole addirittura di vedersi una sera per conoscersi meglio.

"Anche se fossi impegnatissima troverei una sera per venire a trovarvi entrambi. Per ragioni di lavoro frequento fin troppo spesso serate di questo genere ma questo non significhi che non apprezzi una serata più intima. Ad ogni modo, se mai voleste partecipare ad una qualche sfilata o conoscere qualche modello o stilista non vi fate nessuna remora a chiedere. Nel mio ambiente ci si odia cordialmente ma siamo tutti abbastanza disposti a farci piaceri di questo genere.. Anzi, se posso permettermi, potremmo lasciare le formalità? Siamo troppo giovani e la natura del nostro rapporto così informale per doverci piegare a modi del genere."

Avrebbe voluto chiederle di più ma sapeva che non era ancora il momento. La infastidiva un po' che gli altri sapessero sempre più su di lei di quanto lei non potesse sapere più di gli altri ma si rendeva conto che non poteva che fare buon viso a cattivo gioco. Quella donna, per quel poco che aveva potuto capire da Akira, era pericolosa e il suo aspetto gentile ed affascinante non poteva che rendercela ancora di più.
 
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Morganius
view post Posted on 6/4/2016, 10:44




La coppietta si avvicinò finalmente ai due e Akira presentò sua moglie, così chinando leggermente il capo in sua direzione la salutò "formalmente"

E' un piacere fare la vostra conoscenza, Edea de Ponthieu.

sorrise appena in sua direzione e poi guardò Akira sorridendogli

Voi dovreste essere il Signor Akira...E' un vero piacere conoscerla.

era tutto fin troppo formale e anche se Oni non si sarebbe mai abituato alla cosa, fece un sforzo enorme per sembrare il più "normale" possibile per quell'occasione.

Sarebbe la tua guardia del corpo? Beh, non ti posso dare torto! Tutta questa faccenda è poco chiara.

Perdonatemi, comunque. Lui è il Signor Onimusha Nomusin.. Ed in un certo senso è davvero la mia guardia del corpo, almeno per questa sera.. Diciamo che ha evitato che mi annoiassi fino a questo punto.. Del resto, la causa per cui siamo entrambi qui non si è ancora palesata.

E' per me un vero piacere accompagnare della signorina Coraline Gaiman e al tempo stesso essere la sua guardia del corpo... Con così tante persone presenti è meglio essere sicuri che nessuno dia di matto e infastidisca la signorina dopo qualche bicchiere di troppo di champagne...

Le due donne iniziarono a parlare, così con un cenno del capo il giovane si congedò dal loro discorso allontanandosi di qualche passo e invitando Akira a farne uno tutto loro così da evitare che si potesse annoiare. Oni si era distanziato di due passi da Coraline, era comunque abbastanza vicino da poter intervenire in tempo per qualsiasi problema e soprattutto era anche abbastanza vicino da poter ascoltare ciò che le due si dicevano.

Signor Akira mi dica un pò... Dove ha preso questo bellissimo vestito?

lo aveva palesemente invitato a parlare, non si sarebbe staccato dalla moglie di più di due passi.
 
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view post Posted on 6/4/2016, 18:27

Yeah Science, Bitch!!

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Le due coppiette dialogarono alacremente per qualche minuto ancora, intimoriti dalla grazia di Edea e dal nome di Akira nessuno s'intromise fra loro. Nel mentre la festa s'iniziò a fare più movimentata, una ricca orchestra iniziò a suonare musiche da gran gala imponendo quasi ai presenti di gettarsi nelle danze!



GDR Off

In questo momento voi vi trovate nella sala principale nonché quella dedita al ballo. Oltre questa vi sono altre due sale, egualmente sfarzose ma di minor grandezza. Le sale sono tutte 3 collegate da dei larghi corridoi esterni, qui vi sono inoltre divanetti, tavolini e quant'altro per rilassarsi e stare in pace, questi corridoio permettono, inoltre, di godere della vista d'un accattivante panorama, tutta York Shin illuminata e stesa agli occhi d'ogni fortunato ivi presente. In ogni sala vi è un largo bancone dedito al ristoro oltre ai numerosi camerieri intenti a girare per sale e corridoi. La mobilia è di stile moderno qual'ora ve lo stiate chiedendo.

Se possibile, vorrei che i vostri Pg si mettessero a danzare, in particolar modo Coraline.

Edited by davidex950 - 7/4/2016, 00:44
 
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view post Posted on 6/4/2016, 21:27
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Akira, distratto, si perse un pezzo della risposta di Coraline. Stava ancora dando un'occhiata in giro ai presenti. - Nel mio ambiente ci si odia cordialmente ma siamo tutti abbastanza disposti a farci piaceri di questo genere...Anzi, se posso permettermi, potremmo lasciare le formalità? Siamo troppo giovani e la natura del nostro rapporto così informale per doverci piegare a modi del genere. - Akira si rilassò: Coraline sembrava destreggiarsi benissimo in mezzo a simili incontri di società ed era più che in grado di condurre a suo modo la conversazione, pur mantenendo un tono leggero. Edea approvò subito con un cenno del capo.
- Ma certo, diamoci pure del tu allora. Hai molto talento, le tue creazioni mi affascinano. Non dev'essere stato facile per una donna sola farsi strada nel mondo della moda. - replicò.

Akira, intanto, era stato preso in disparte dal ragazzo che accompagnava Coraline, tale Onimusha. Era evidente quanto il ragazzo stesse provando ad inserirsi nella conversazione per lasciare parlare le signore da sole, senza venire disturbate.
- Signor Akira mi dica un pò...Dove ha preso questo bellissimo vestito? - esordì il ragazzo. Akira si accigliò, non si aspettava una domanda così provinciale.
- Ah, mi è stato regalato. Io non ho un gran gusto in fatto di moda. - ammise. Più per dovere sociale che per vero interesse, Akira stava giusto per blaterare una banalità qualunque, tanto per non mostrarsi sgarbato e continuare la conversazione, quando l'orchestra iniziò a suonare un pezzo di suo gusto, adatto alla serata.

Edea guardò Akira nello stesso istante in cui lui si era voltato ad incrociarne lo sguardo. - Vogliate scusarci, io e mio marito non ci perderemmo mai il primo ballo della serata. - Akira le si avvicinò e le tese la mano. - Se mia moglie lo permetterà, più tardi mi piacerebbe ballare anche con te, Coraline. - disse. Edea rise. - Non te lo impedirò, ma prima dovrai farmi divertire. Vediamo se ti sei arrugginito. - aggiunse. Insieme, si diressero al centro della sala e iniziarono a ballare. Edea era sempre stata una danzatrice eccellente. Aveva trasmesso la sua stessa passione anche a lui, i primi tempi in cui si frequentavano, prima che rimanesse incinta di Emilie. Per quanto si fosse dimostrato un ottimo studente, Akira non rivaleggiava nemmeno lontanamente con l'abilità della sua insegnante. Ma era comunque un buon ballerino, e sapeva come muoversi. In quel momento non aveva occhi che per lei. Immaginava che li stessero guardando, dovevano star dando un bello spettacolo, ma non gli importava. Seguiva la musica, muoveva i piedi e il corpo assecondando gli ordini di lei come se fosse la cosa più naturale del mondo. Nella danza come in tutto il resto, era Edea a fare le regole. Eppure, fra loro rimaneva una tensione inespressa, un motivo d'attrito, una voce dissonante. Danzando, era più difficile nascondere quanto il loro rapporto si basasse su un pericoloso equilibrio, come camminare sulla lama di un coltello. Chiunque osservasse attentamente si sarebbe potuto accorgere che per loro più che un ballo era una prova di forza. Sensuale, incruenta, ma comunque terribile.
 
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Morganius
view post Posted on 7/4/2016, 10:17




Il gruppetto continuò a chiacchierare per un pò, Edea e Coraline sembravano andare molto d'accordo tra loro, così Oni provò a intraprendere una chiacchierata con Akira e molto probabilmente l'aveva fatto in maniera sbagliata, lo capì subito dal suo volto a quella domanda

Forse è meglio se lascio perdere le domande sul vestito...

la risposta non si fece attendere, non che Akira sembrasse felice di continuare quella discussione.
Il suono dell'orchestra salvò i due da quella conversazione, senza perdere tempo Edea si congedò insieme a suo marito per incamminarsi in direzione del centro della stanza.

Oni e Coraline rimasero soli, quella situazione era inevitabile, ormai il "tuttofare" non poteva assolutamente tirarsi indietro, così si posizionò davanti alla donna, chinò leggermente il corpo in avanti e posizionò la destra davanti alla donna senza mai smetterla di guardarla

Milady Coraline... Posso avere l'onore di un ballo?

si era immedesimato completamente nella parte.
Coraline accettò senza troppi problemi l'invito di Oni appoggiando la mano sulla sua, il giovane si rimise a schiena dritta tenendo, senza stringere, la mano della donna così da far capire alle altre persone che la seconda coppia stava per arrivare al centro della sala.

Coraline... Rilassati... In questo ballo splenderai come la stella più luminosa sul cielo di York Shin.

le sorrise quasi dolcemente prima di arrivare al centro della pista con lei.

Akira ed Edea nel frattempo avevano già iniziato il loro ballo che ad occhi esterni sembrava quasi una vera e propria prova di forza tra i due, da una parte l'allievo e dall'altra parte l'insegnante che dava il ritmo, eppure i due sembravano andare così tanto d'amore e d'accordo... Cosa nascondevano?

Arrivati finalmente sulla pista i due si misero in posa e a ritmo di musica iniziarono quel dolce e movimentato ballo, i passi spediti e fluidi, veloci ma allo stesso tempo delicati dei due sembravano quasi rappresentare delle piccole onde concentriche provocata da una piccola pietra lanciata al centro del lago.
Durante il ballo il passo si alternava da tranquillo e rilassante a sicuro e dirompente in pochissimi secondi, i due sembravano capirsi al volo durante il ballo, semplicemente guardandosi negli occhi capivano il prossimo movimento che avrebbero dovuto effettuare eppure questa era la seconda volta che si incontravano.

Gli spettatori avrebbero potuto notare palesemente la differenza di ballo tra le due coppie, una coppia che sembrava mostrare la loro forza e il loro amore in un ballo "letale" e dall'altra parte una coppia che mescolava sicurezza e calma, prepotenza ed eleganza in un ballo che arrivava dritto al cuore.

Mi sono messo d'accordo con Shaia e mi ha detto che potevo accettare la richiesta di ballo.
 
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Shaia
view post Posted on 7/4/2016, 11:40




Coraline continuava a parlare con Edea che aveva acconsentito al darsi del tu:

"Ti ringrazio, ricevere apprezzamenti è sempre rassicurante.. Ammetto che i primi tempi non sono stati molto facili ma ho avuto la fortuna di incontrare la moglie di un ricco imprenditore che mi ha sostenuta.. Lavoricchiando qui e lì per vari stilisti sono riuscita a farmi un nome e ad aprire il mio atelier.. Il mio cognome, temo però, abbia fatto molto.. Per questo l'ho cambiato appena possibile con qualcosa di più neutro e non legato a tutto questo" - concluse con un eloquente gesto di una mano. Sembrava un po' triste mentre si riferiva al mondo mafioso che aveva ormai abbandonato da anni.
Edea, però, si interruppe con l'inizio della musica per chiedere al marito di ballare allontanandosi e dando inizio allo spettacolo. L'assassino aveva proposto addirittura un ballo con l'amica che aveva acconsentito con un sorriso che cercava l'approvazione della moglie. Coraline li osservò per un paio di secondi dopo che si furono allontanati: erano due anime in conflitto eppure erano legati come poche persone avesse mai incontrato. Era impossibile non restare incantati dal loro scambio di passi. Edea risplendeva e Akira non era da meno.
Onimusha si propose di fare analogamente, Coraline gli porse la mano e lo seguì tranquilla e si mise a ballare con lui in mezzo al mare danzate di persone. Aveva partecipato a moltissime feste negli ultimi tempi ma poche volte le era capitato di ballare tanto era stata occupata a discutere di tendenze, parlare di affari o ad accaparrarsi modelli e modelle.
Si stava proprio divertendo ed Onimusha stava davvero dando del suo meglio. Elegante, preciso e soprattutto un ottimo ballerino! Coraline, dal canto suo, non era un'eccezionale ballerina ma se ne stava curando pochissimo e compensava la malcelata imperfezione tecnica con la scioltezza del divertimento e l'istintivo affidarsi all'uomo.
Gli sorrise, come del resto faceva a tutti, ringraziandolo silenziosamente.. Non apprezzava eccessivamente la sua aria ampollosa e il linguaggio che cercava di farla sentire importante e sicura di sé. Si reputava sufficientemente indipendente da non necessitare la gentilezza di nessuno eppure era contenta di essere lì con lui. Decise di non dirgli nulla a proposito dei suoi modi, le andava bene così, in fondo.
L'orchestra era appena passata ad un valzer lento che si sentì sfiorare la spalla: un tocco lieve ma che le imponeva di girarsi.
La ragazza, lasciando la presa di Onimusha, osservò dapprima la mano curata e candida che si appoggiava sulla sua spalla con l'importante e familiare anello con pietra incastonata, poi risalì la manica di un costoso abito scuro fino a raggiungere il volto dell'uomo. Spalancò gli occhi e sussultò, diventando subito rossa mentre assumeva un sorriso imbarazzato. Giovane, il volto dai tratti affilati e duri, una pelle chiara e priva di alcuna imperfezione, senza alcun accenno di barba grazie, forse, ad un'attenta rasatura e due occhi verde petrolio la scrutavano silenziosi.

"Non speravo di trovarti qui.." - disse il ragazzo affettuosamente ed al contempo seriamente.

Coraline era come paralizzata, non riusciva a dire neanche una parola e continuava a guardarlo. Aveva rimosso dove si trovasse e con chi fosse. La musica, intanto, procedeva e le coppie, intorno a loro continuavano a ballare. Se anche Onimusha avesse parlato non lo avrebbe sentito. Ogni tentativo di opposizione da parte della guardia del corpo, inoltre, sarebbe stato ignorato dal nuovo arrivato che gli avrebbe parlato attraverso.

"Nene, ti prego.. Balliamo? Voglio solo parlarti in privato, me lo devi" - aggiunse il ragazzo afferrandole la mano e guardando la giovane guardia del corpo. Coraline si lasciò trascinare e per un attimo e prima di allontanarsi guardò Onimusha facendogli capire che sapeva con chi stesse andando e di andare a prendersi un cocktail. Il ragazzo l'afferrò con dolcezza ad un fianco con la mano libera e, mantenendosi ad un passo di distanza, la guidò nel valzer. La ragazza teneva gli occhi bassi ma seguiva docilmente il suo accompagnatore in ogni passo. L'allegria e la scioltezza del ballo con Onimusha erano stati sostituiti allo stesso tempo dall'imbarazzo e dalla maggiore chimica di chi si conosce da lungo tempo e che di balli ne ha avuti tanti.

"Dopo tutto questo tempo non parli neanche? Sei fuggita di casa e hai tagliato i ponti con tutti. Sono venuto a cercarti in atelier e mi hanno sempre mandato via.. Un paio di volte, addirittura, sono rimasto per ore in una sala d'attesa per sentirmi poi dire che per impegni sovvenuti eri dovuta scappare via." - il ragazzo aveva una voce dura ma si poteva percepire chiaramente una nota di tristezza nel suo discorso.

"Io non ti ho chiesto di farlo.."

"Non puoi sparire da un giorno all'altro e credere che ci si possa rassegnare così.."

"Avevo bisogno di cambiare aria e tu fai parte di un mondo che non mi appartiene e di cui non voglio appartenere.. "

"Nene.. È tutto quello che hai da dirmi?"

"Non lo so.. È complicato.. Non pensavo di trovarti qui.. Ecco!"

"Questo dovrebbe farmi sentire meglio?" - sbottò scoppiando di colpo a ridere davanti a Coraline che si indurì ulteriormente.

"Nate, senti.. Non credo sia il momento adatto a parlare.. Non sono qui né per una rimpatriata né per divertirmi.."

"Quindi ora fai affari in quel mondo che avevi ripudiato? Proprio ad una festa che rappresenta tutto ciò che hai rinnegato e in cui ci sono esponenti di ogni famiglia a cui hai voltato le spalle? Ad una festa dove ci sono io?" - la interruppe passando dal riso alla rabbia mentre i suoi occhi verde petrolio si accendevano del fuoco dell'ira. Coraline li osservò senza emozione, pensando a quanto tempo aveva passato ad osservarli.

"Non ho detto di essere qui per affari.. È più complicato, te l'ho detto. Senti, cosa vorresti sentirti dire?"

"Un cazzo, Nene! Cosa credi voglia sentirmi dire? Parlavamo di costruire una famiglia insieme e tu mi hai lasciato senza neanche un motivo.. Sei fuggita senza aver dato i segni di alcuna crisi.. Mi hai chiuso tutte le porte in faccia! Ci fosse stato un altro, poi! Me ne sarei fatto una ragione! Ma hai chiuso con tutti pensando che tutti fossimo collusi e che tu fossi l'unica pura."

"Di cosa ti occupi? - la domanda arrivò a bruciapelo e il giovane rampollo rimase un attimo interdetto - Lavori per tuo padre, rispondo io. Sei nel suo team di legali. Cosa credi? Che mi sia disinteressata completamente a te? Ho continuato a seguirti per sapere cosa facessi e sai una cosa? Non mi piace. Ti voglio bene e sei stato una persona essenziale.. Lasciarti è stato durissimo ma non voglio avere a che fare con quelle cose.."

Nate indugiò qualche istante, continuando a ballare. Si era irrigidito e sembrava quasi si stesse per mettere a piangere.

"Nene.. Non tutti abbiamo avuto la forza di fuggire ma questo non ci rende peggiori di te. Anche io, nel mio piccolo, sto cercando di fare qualcosa.. Sto cercando di cambiare le cose dall'interno e sto piano piano uscendo dal giro.. E comunque per non accompagnarti a gente come noi ti accompagni con uno Zaoldyeck. Proprio un salto di qualità.." - rispose caustico. La rabbia ed una punta di gelosia non lo stavano facendo più ragionare lucidamente e Coraline lo poteva vedere bene.

"Il fatto che siano riusciti a convincerti che tu possa essere in grado di cambiare le cose dall'interno la dice lunga.." - replicò volgendo via lo sguardo e glissando sulla sua compagnia.

"È stato bello incontrarti, speravo in una conclusione diversa, però." - concluse dandole un bacio leggero sulla guancia . La fissò per qualche secondo negli occhi per poi allontanarsi senza più voltarsi, scomparendo nella folla.

Coraline si voltò indietro verso la direzione dove ci sarebbero dovuti stare gli altri ma non vide nessuno. Nella calca si dovevano essere allontanati un po'. Era rimasta un po' turbata da quell'incontro improvviso e voleva solo trovare qualcuno del gruppo per spostarsi su qualche divanetto e riprendere fiato. Se Vino non si fosse manifestato al più presto sarebbe andata via senza pensarci due volte. Se avesse incontrato suo padre quella sera avrebbe dato di matto. Non era sicura fosse lì ma non poteva rischiare.

Nate era uno dei tanti fantasmi che costellavano le notti della stilista. Era stata follemente innamorata di lui e forse lo era ancora. Era stato il compagno di molti viaggi e con lui aveva scoperto il piacere di essere una donna.
Quando aveva scoperto i traffici della sua famiglia e di tutti gli amici collegati aveva anche scoperto che la famiglia di Nate si occupava di estorsioni e strozzinaggio e quando aveva deciso di allontanarsi da quel sistema lo aveva abbandonato. I primi tempi erano stati strazianti e il pensiero di lui, dei suoi modi delicati, delle mille attenzioni con cui la ricopriva e l'istintiva reciproca comprensione delle loro personalità era stato la causa maggiore dei suoi rimorsi e della volontà di tornare indietro nei momenti più bui. Quando poi aveva aperto il suo atelier, anni dopo, e se l'era quasi trovato d'innanzi in un corridoio aveva istruito le stagiste perché se ne sbarazzassero e non dovesse mai incontrarlo. Temeva una ricaduta. Dopo le prime visite frequenti era venuto qualche volta in corrispondenza di qualche data importante nella loro storia. Poi nulla più. Era un anno, per quanto ne sapeva, che non veniva più da lei.
Nel frattempo se non qualche piccolo flirt qui e lì che non aveva mai concretizzato nulla, rifuggendo ogni possibilità di una relazione.
La festa aveva rotto il guscio che si era costruita.
Si toccò la guancia nel punto in cui l'aveva baciata: le pareva scottasse.
Quando aveva accettato la proposta di Vino in quell'ambiente aveva quasi sperato di incontrarlo. Non voleva ma ci sperava. Voleva sapere che emozioni avrebbe provato a trovarsi di fronte un pezzo così importante della sua vita e la risposta era una sola: confusione. Si sentiva disorientata, avrebbe voluto baciarlo ma allo stesso tempo lo avvertiva così estraneo da non tollerarne il tocco che pure conosceva così bene.
La loro era stata una storia che era nata lentamente sulla base di una solida amicizia e che era finita improvvisamente come un albero centenario abbattuto da un fulmine incurante.
Coraline si mosse in mezzo alla folla alla ricerca di un volto amico, cercando di scacciare ogni pensiero riguardante Nate.
 
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Morganius
view post Posted on 7/4/2016, 14:32




Il ballo iniziò senza troppi problemi, la coppia formata da Akira e Edea aprì le danze e Oni insieme a Coraline parteciparono. I due riuscirono a ballare senza problemi, Coraline probabilmente era un pò arrugginita nel ballo ma poco importava, ballavano più che divinamente.

Ad un certo punto l'orchestra passò ad un valzer lento e Coraline fu quasi richiamata dal tocco di uno sconosciuto che la invitò a ballare con lui, lasciando Oni nel mezzo della pista da ballo da solo, senza nessuno con cui ballare

Così? Forse è meglio se vada a bere...

un lungo sospiro poté sentirsi dalle labbra dell'illusionista che diede le spalle alla donna e al suo nuovo ballerino e si incamminò verso il bancone li vicino.
Non era arrabbiato, la donna poteva fare qualsiasi cosa volesse con qualsiasi uomo volesse ma almeno avrebbe voluto capire da chi avrebbe dovuto difenderla.
Una volta al bancone il cameriere si affrettò a prendere l'ordine del ragazzo

Provo lo champagne che avete e mi porti qualche stuzzichino...

il bicchiere di champagne arrivò praticamente subito, così Oni diede le spalle al bancone e guardò in direzione della sala e della pista da ballo così da poter tenere d'occhio la persona che doveva proteggere.
Si poteva distinguere chiaramente la figura della donna tra le altre, quindi per Oni non era difficile tenerla d'occhio, soprattutto quando ad un certo punto i due si separarono ancor prima che il ballo finisse

Coraline...

sospirò appena l'illusionista e sospirò ancora nel vederla incamminarsi tra la folla in cerca di qualcuno, forse aveva bisogno di una mano o semplicemente aveva bisogno di rimettere a posto le idee, non poteva saperlo, l'importante è che riuscisse a tenerla sott'occhio.
Gli stuzzichini arrivarono, così poggiò il bicchiere sul bancone senza mai distogliere lo sguardo dal proprio obbiettivo e con la mano appena liberata afferrò il piattino con gli stuzzichini

Grazie cameriere... Ah e... gentilmente mi porti degli stuzzichini diversi da questi... Mi piace assaggiare più cose.
 
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view post Posted on 7/4/2016, 21:49
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Suocera della patria!

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La musica terminò, le coppie si separarono per prendere fiato e qualcosa da bere, poi iniziò un valzer. Edea non amava molto i valzer, e Akira lo sapeva. Senza doversi mettere d'accordo, presero un cocktail fresco e si sedettero in disparte su dei comodi divanetti in pelle. Edea sorseggiava un Tom Collins, persa nei suoi pensieri. Akira la lasciò fare e diede uno sguardo in giro per trovare Coraline. L'aveva vista danzare con quel ragazzo, Onimusha, ma poi si erano allontanati e l'aveva persa. Poco male, stavolta almeno si è portata dietro una guardia del corpo, pensò Akira. - Sei preoccupato per quella ragazza? - chiese Edea, un sorrisetto sornione sul volto.
- Sei gelosa? - scherzò Akira, glissando la domanda. Edea gli appoggiò una mano sulla gamba e scosse la testa, tranquilla.
- Certo che no. Ho visto il futuro. Se steste insieme sareste molto infelici. - rivelò la strega.
- Oh. E perché mai? - domandò. - Perché la ucciderei e obbligherei Emilie a rinchiuderla nel più profondo degli inferni. - rispose soddisfatta Edea. Akira scoppiò a ridere. - Ah, mi pareva! Comunque puoi stare tranquilla, non succederà. Però mi piace: è intelligente, in gamba e ha sempre la risposta pronta. -

Edea non disse nulla, ma non era sorpresa. - In questo caso, forse dovresti andare da lei. Ha incontrato una persona che non si aspettava e adesso è confusa. Potrebbe anche decidere di abbandonare la festa e dire addio al vostro impegno di lavoro. Se ti sbrighi puoi ancora fermarla. - Akira esitò. Edea gli si avvicinò e lo baciò con passione. - Non ti preoccupare, non sparirò. Ti aspetto. - Il ragazzo annuì. Tornò nella sala e cercò Coraline. La trovò subito, non si era allontanata poi molto. Era come aveva detto Edea: sembrava turbata. Akira le si avvicinò in un attimo.
- Eccoti, ti stavo cercando. Che diamine ti è successo? - domandò. Non voleva darle l'impressione di averla spiata, ma non poteva far finta di niente. Vino poteva starli osservando, e Coraline stava tradendo una grave fragilità emotiva. Sembra che anche lei abbia qualche segreto..., capì Akira, perplesso.

Rimasta sola, Edea rimase seduta ad aspettare. Un uomo le si avvicinò. - Eccoti, finalmente. - disse Edea. L'uomo si inchinò leggermente, a disagio. - Mia signora. - la salutò. La strega si alzò, e lo baciò cortesemente sulla guancia. - Non mi piace essere fatta attendere, lo sai. Ma di questo parleremo un'altra volta. Hai fatto quanto ti ho chiesto? - gli sussurrò all'orecchio. L'uomo si irrigidì. - Si. Tutto secondo i suoi piani. - annuì. Edea si risedette, soddisfatta. - Torna al castello e rimanici. Al mio ritorno dovrai tornare lì e finire il lavoro. Stavolta stanno indagando proprio su di te. Hai lasciato troppe tracce. - lo rimproverò Edea. - Su di me? - l'uomo sembrava stupefatto. - Esatto. Prova a ucciderli, se ci riesci. Sei il mio capolavoro, non mi deludere. - ordinò Edea. - E ora vattene, lascia che mi goda la festa. Una donna ha bisogno dei suoi piccoli divertimenti. - ironizzò. L'uomo si inchinò di nuovo. - Con permesso... - con un cenno, la donna lo congedò. Edea sospirò. E' così difficile far restare tutti al proprio posto, si lamentò in silenzio, irritata. Ma alla fine, tutto andrà come deve andare. Gli esseri umani sono così stupidi! Basta tirare le corde giuste e guardali come danzano. Tutti così, al loro ritmo, sul palmo della mia mano.
 
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