Miniquest 002: Consegne a domicilio

Era mattina, Shirayuki entrò dentro una taverna, con sopra scritto "Lion's Den". Siccome voleva fare colazione a base di Nesquik ma si era dimenticata di prendere il latte decise di andare nel primo bar per chiedere una bottiglia (poiché non c'erano negozi o mercati vicini), ma aveva trovato solo una taverna. Le porte si chiusero dietro di lei. L'arredamento all'interno era vecchio stile cosa che la colpì, ripensandoci non era mai entrata dentro una vera taverna fino ad ora.

Quel giorno non c'era molta gente, a primo impatto sembrava comunque un luogo accogliente. Si avvicinò verso il proprietario dietro al bancone e gli chiese se avevano ciò che voleva. A causa della sua bassa statura si vedeva a malapena la testa di lei dal bancone. Cercò quindi di saltare su una delle sedie alte appoggiandovi le mani ma ci mise troppa forza spingendo la sedia in avanti, per non cadere si era subito scansata di riflesso indietro. A causa dello squilibrio andò a sbattere verso qualcuno che si era appena alzato dal tavolo.

- Uh, c'era mancato poco. - Disse lei. Il ragazzo che si era alzato riuscì a fermarla in tempo, salvandola da una probabile caduta. Era d'aspetto magrolino e pallido. Tornò a sedersi al tavolo.

- E tu chi sei? Beh, non importa... forse puoi fare qualcosa per me. Vedi, ho da spedire ad un mio caro amico un carico importante di... non ti serve saperlo, no? Comunque sia, lo avrei consegnato di persona ma purtroppo la strada principale è bloccata da una frana che impedisce l'accesso. C'è un'altra via, ma pullula di bestie! Non provo nemmeno ad avvicinarmi, però tu sembri il tipo giusto, che ne dici? -

Ad un primo momento Shirayuki non parlò, ascoltò ciò che aveva da dire il ragazzo e ci penso un po' su.

- Eh? Solo per delle bestie? Per me non è un problema! Dai il carico a me e lo avrai già a destinazione! - Aveva palesemente dimenticato il motivo per la quale era lì.

Il ragazzo lasciò il pacco, del quale sembrava volersene sbarazzare il prima possibile, e diede le istruzioni per raggiungere il luogo di destinazione per la consegna. Poi corse via a gambe levate prima che la ragazza potesse farli qualsiasi altra domanda.

- Quelle bestie lo terrorizzavano a tal punto? - Si chiese Shiro dopo aver osservato lo strano comportamento del tizio. Prese il pacco e vi pose sopra un orecchio per sentire cosa ci potesse stare dentro. Era appena uscita dalla taverna, la porta dietro di lei si chiuse. Si girò.

Ma perché sono entrata in questa taverna? No, un mistero alla volta. Devo prima fare questa consegna.

Per curiosità era andata a vedere la strada franata, anche se aveva notato che c'era un'insenatura dove poteva infilarsi optò comunque di passare per la via indicato dal ragazzo, poiché la strada bloccata non aveva corrispondenze sulle indicazioni date e preferiva non complicarsi la vita, le bestie dentro la foresta in ogni caso non la spaventavano.

Prese quindi la via alternativa. A pochi passi arrivarono le prime difficoltà: una bestia feroce si frappose tra lei e la via libera. Ciò costrinse Shiro a fermarsi di colpo. Questo non ci voleva, ne ho beccato uno già a pochi passi! Rimase vigile, se la belva facesse un'altro passo avanti o la attaccasse sarebbe stata pronta. Ma presto notò che la bestia teneva uno strano comportamento, non sembrava interessata ad attaccare ma piuttosto a non voler farla passare per il sentiero. Shiro d'altro canto non voleva rischiare che il carico si danneggiasse, perciò rimase a vedere come la bestia si sarebbe comportata.

Shiro decise di osservare la situazione ed aveva intuito giusto. La bestia non la stava attaccando, piuttosto la stava tenendo lontana da qualcosa. Cercò di sbirciare cosa fosse quel qualcosa. Riuscì a discernere altri suoni da quella della belva, erano i lamenti dei suoi cuccioli.

È una mamma che protegge i suoi figli. Poté constatare. Vide anche che si era ferita ad una delle zampe posteriori. Qualcosa o qualcuno l'ha ferita. Ora aveva chiaro il quadro della situazione.

Si sedette con le gambe incrociate, posò il pacco a un lato e si distese su un tronco dell'albero. Voleva dare alla bestia il tempo di calmarsi, avvicinarsi ora, anche solo per aiutarla, non era prudente. Inizialmente pensava di oltrepassarla appena si fosse fatta avanti e di seminarla, abbatterla sarebbe stata l'ultima carta da giocare se fosse ostinata. Ma il caso era diverso.

- Devi solo farmi passare. - Disse. Accennò uno dei suoi sorrisi amichevoli.

Un bagliore improvviso e poi la belva sparì. Shirayuki allargò gli occhi e si girò di scatto.

- Tu devi essere il corriere. - Shiro, che rimase ancora seduta, annuì come risposta. La persona che si presentò a lei sollevò il grosso spadone e lo pose sulle spalle con una facilità che manco Grey. Poi andò avanti. - Sei in ritardo. Porta con te il pacco e seguimi. -

Mentre si sollevava aveva notato che il pacco si era per un attimo illuminato come delle sfere del drago. Senza pensarci troppo la raccolse e raggiunse la strana ragazza.

- Ah, io sono Yuni. Non sei di queste parti o sbaglio? -

- No, non esattamente. Mi chiamo Shirayuki. - Disse calmo. Poi aggiunse. - Non sapevo sarei stata accompagnata. - Ora la poteva squadrare meglio. - Sei stata tu poco fa, vero? -

- Ti stavamo aspettando - Disse la ragazza in risposta, con tono duro. - E dato che non arriva nessuno da giorni sono venuta a controllare, temevamo che fosse caduta nelle mani sbagliate... Ah, puoi anche togliere quel cartone ingombrante, non serve più a nulla. -

- Scusa... è che la strada diretta si era franata. - Cercò di giustificarsi, anche se non doveva farlo non essendo stata lei il corriere fino a poco prima. Poi decise di seguire il consiglio. Tolse la scatola tenendo tra le mani una curiosissima ampolla con del fumo rosso all'interno e una comoda cordicina per portarsi l'oggetto al collo. Oh, se lo avessi saputo prima l'avrei trasportata così.

Raggiunsero una cascata, lì venne confermato il sospetto della ragazza quando Yuni aprì le cascate con un fendente all'aria. Come aveva già sospettato prima, era stata lei la responsabile della sparizione di quella belva. Ma la cosa non le importò più di tanto.

Le stava già simpatica in ogni caso.

- Lo so, la storia della cascata che in realtà è un passaggio segreto è un cliché, ma funziona per tenere lontani i seccatori dal nostro villaggio. Oh ecco, ci stanno aspettando, io devo sbrigare qualche faccenda, torno subito. Divertiti pure e benvenuta a... uhm... effettivamente dovremmo trovare un nome, sai, non ci piacciono le carte geografiche e non abbiamo mai pensato ad un nome per questo posto... ma sto divagando! Ci vediamo tra poco, piccoletta. - Detto ciò le pat pattò la testa e se ne andò.

Hmpf.

Il villaggio era in festa e stavano facendo dei preparativi per qualcosa. Oh, dove c'è festa ci sono dei dolciumi. - Hmhmhmhm. - Si pregustava un probabile buffet. Girovagò un po' ovunque per la foresta-villaggio: chiese in giro cosa stavano festeggiando e dove avrebbero allestito da mangiare se ce ne fosse mentre osservava un coppietta che si volevano sposare. Passando per la casa di un vecchio questo la guardava con aria indagatrice, Shirayuki non ci fece più di tanto caso, del resto era una straniera da quelle parti. Quello che la incuriosì in particolare era la casetta del commerciante, vi entrò per vedere quale merce vendevano in questo villaggio nascosto.

Una volta entrata nel negozietto che lasciava poco spazio a causa della roba ammassato all'interno, un'anziana signora dagli occhi vispi accolse la ragazza.

- Cosa abbiamo qui? Una faccia nuova! Non passano molti visitatori in questo villaggio. Se vedi qualcosa che ti piace non esitare, comprala! -

Vediamo... se non sarà troppo costosa.

Shirayuki allungò lo sguardo alla merce. Vi notò dei prezzi troppo alti che la disilluse.