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Quest 167: Occhi Scarlatti, Lama Argentata

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view post Posted on 10/1/2016, 07:32

Yeah Science, Bitch!!

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Quest 167: Occhi Scarlatti, Lama Argentata



Quest Libera

Partecipanti
-Coraline Gaiman
-Raiden Aoki
-Akira Zaoldyeck
-Nicolas Brown


Ambientazione

York Shin City

Obbiettivo

Sconfiggere il "Laceratore di York Shin".

Trama

"Se imbocchi il vicolo giusto a York Shin City puoi trovare qualsiasi cosa." No aspetta non era proprio così... Ma il senso si capito, no? York Shin è la città che è, basta imboccare la strada sbagliata e dio solo sa cosa potrebbe succederti! Un tempo un problema simile lo avevi solo in certi quartieri però, un po come in tutte le città infondo, ma da mesi ormai non è più così! Tanta gente sparisce o fa una brutta fine, ma non tutta quanta. Qualcuno si risveglia qualche giorno dopo in ospedale, malandato ma vivo. Tuttavia qualcuno in ospedale ce lo avrà pure mandato. Ecco, tocca a voi trovare questo "qualcuno"!

Ricompense

130 Esperienza
18.000 Jeny




Delucidazioni sulla Quest

Da una decina di mesi ormai a York Shin avvengono misteriose sparizioni, sempre più gente esce la notte senza far più ritorno alla propria dimora, tuttavia semplici delle sparizioni, per quanto sembrino gravi, restano cose da poco in una grande città, qui la particolarità di questo caso. Le sparizioni avvenute sono state decine, anzi cenyinaia! Chi la causa? Per lungo tempo le forze dell'ordine, e non solo loro, si sono chiesti chi ci fosse dietro tutte queste sparizioni, ed con il progredire dell'indagini si è andato ad appurare come il criminale che si celava dietro questi casi non fosse uno solo. Si è arrivati alla conclusione che i colpevoli fossero 3 diversi figure, 3 killer con modus operandi totalmente diversi. Il primo di questi 3, tuttavia, non riguardava persone realmente scomparse, ma semplicemente di povere vittime d'assalti notturni da parte di un misterioso assalitore. Questo, armato di Katana, si divertiva a ferire le vittime fino allo svenimento, senza mai ucciderle, lo svenimento era sempre causato dallo shock del momento, mai dalle ferite inflitte. La presunta sparizione era causa della pessima burocrazia degli ospedali, infinitamente lenti, a scoprire l'identità ed a contattare i familiari, delle vittime.

Riepilogo Quest 147 (Prima della mini-serie; Non necessaria la lettura ai fini della Quest.)

Quest 147: Inghiottiti dal Nulla

Trama della Quest

Da poco più di due mesi sono accaduti decine di casi di sparizione di cittadini a York Shin , la polizia è in alto mare con le indagini nel mentre i familiari delle vittime pressano le forze dell'ordine sullo scoprire che fine abbiano fatto i propri cari. Vengono chiamati ad agire persino gli Hunter, tutti a York Shin iniziano ad avere paura di uscire dalla propria casa. I partecipanti sono chiamati ad indagare su queste misteriose scomparse.

Avvenimenti

I partecipanti della Quest: Ace Nanase, Coraline Gaiman e Pez Relstin, ognuno mosso da cause diverse, si mettono ad indagare su queste sparizioni misteriose. Inizialmente soli, le loro indagini non portano a nulla, è ancora sconosciuta la causa di queste e tutti navigano in alto mare, in seguito Pez è costretto ad interrompere le sue indagini per cause di forza maggiore, la sua assenza tuttavia non cambia più di tanto gli equilibri delle Quest. Continuando a portare avanti le loro indagini separate, i due giovani riescono comunque a fare una scoperta importante. Tutte le vittime differivano in molte particolarità, lasciando intendere la presenza di ben 3 peculiari Modus Operandi da parte del o dei colpevoli:

1°) I primi casi non riguardavano persone realmente scomparse ma semplicemente povere vittime di assalti notturni da un misterioso assalitore armato di Katana che si divertiva a ferire le vittime fino allo svenimento senza mai ucciderle, lo svenimento era sempre causato dallo shock del momento, mai dalle ferite inflitte. La presunta sparizione era causa della pessima burocrazia degli ospedali, infinitamente lenti a contattare i familiari delle vittime.

2°) I secondi casi riguardavano sempre decessi, tra l'altro anche pochi, ai danni di gente di spettacolo come: presentatori televisivi, scout di talenti et similari. Tutte le vittime presentavano una singola e tremenda ferita al petto completamente sfondato come se penetrato da parte a parte da un corpo contundente non affilato, ciò portò alla deduzione che il Killer in questione possedesse una mostruosa forza sovrumana. Infine peculiarità di questo killer era il suo mostrarsi ai sistemi di sicurezza completamente vestito come un qualche mostri della tv e del cinema, o anche personaggi televisivi di cartoni e anime., da qui l'appellativo dato a Questo Killer: Hollywood.

3°) Questi casi erano i soli veri casi di sparizione delle vittime. Infatti, ad oggi non è ancora stato trovata nessuna delle vittime legate al Killer adoperante questo stile. Dato il continuo ritrovamento di arti, viscere, residui organici e liquidi, ricollegati alle vittime tramite test clinici, si è dedotto che le vittime per la maggior parte sono state uccise da questo misterioso maniaco omicida in maniera cruenta e sadica, oltre alla pressoché certa possibilità che il colpevole abbia praticato del cannibalismo verso le sue vittime.

Le indagini dei due portarono, sia Ace che Coreline, in un Hotel ultimo teatro del Killer detto Hollywood. Qui i due optarono per collaborare alle indagini presto raggiunti da un imbucata, Cassandra. Adesso insieme decisero di visitare il luogo del delitto scoprendo così che, non solo loro, ma anche professionisti, degli Hunter, erano stati assoldati al fine di rintracciare il killer, probabilmente da parte di alcuni mafiosi preoccupati per loro stretti familiari scomparsi. Nonostante tutto i 3 proseguirono le indagini per i fatti loro e giunti in un 2° Hotel intercettarono il killer prima che potesse perpetrare l'ennesimo delitto. Rallentato, grazie ad un Ace Nanase vestito da cameriera, il killer, rivelatosi una ragazza, permetterono alla vittima designata, una sexy modella di intimo femminile, di scappare. Ma quando lo scontro fu sul punto d'iniziare un famoso vip interviene per parlare con il Killer e farlo desistere, le cose sembrarono sistemarsi quando arrivarono, in modo alquanto roccambolesco, dei ladri e forze di polizia all'inseguimento di quest'ultimi. I ladri furono costretti a portarsi dietro anche la killer ed il Vip misterioso, questi infatti fu riconosciuto solo dalla vittima scampata ad Hollywood. L'avventura dei 3 ebbe così termine.


Riepilogo Quest 161 (Seconda della mini-serie e Quest precedente dell'attuale 167; Non necessaria la lettura ai fini della Quest.)

161: Un'Indagine Particolare

Trama della Quest

Da mesi ormai continuano le sparizioni di innocenti per le strade di York Shin (Vedesi 147: Inghiottiti dal Nulla), grazie a recenti testimonianze sono stati trovati possibili "cause" di queste sparizioni, ma il terrore ormai ha contratto anche le forze di polizia et similari, costringendo così a chiedere l'aiuto di terzi per risolvere questa piaga che affligge da mesi la città.

Avvenimenti

Sei mesi dopo gli eventi della 147 Cassandra Misgrace, Coraline Gaiman ed un certo Asura, si offrono come volontari per una particolare operazione di polizia. Le forze dell'ordine infatti erano riuscite a localizzare la posizione del Serial Killer detto "L'ingorda", questo era chiamato al femminile a causa della prevalenza maschile tra le sue vittime, queste sempre morte in maniera atroce e dopo aver subito su di esse atti di cannibalismo. La polizia in sinergia con la malavita e l'associazione Hunter ha intenzione di attaccare l'edificio e trovare la seria killer. I 3 giovani protagonisti della storia accettarono di partecipare a quest'operazione ognuno spinto da diversi motivi operando tuttavia in due gruppi diversi. Cassandra infatti preferì aggregarsi ad un commando minore d'agenti per raggiungere l'impianto dal sottosuolo, mentre Asura e Coraline avrebbero preso parte all'irruzione nell'edificio. Tra le due scelte la più azzeccata parse quella di Cassandra che, dopo una curiosa allucinazione, riuscì a fuggire, senza nemmeno accorgersene, da un secondo commando giunto nel sottosuolo con il solo apparente motivo di eliminare l'unità di cui faceva parte. Da Asura e Coraline al contrario la situazione precipitò, all'entrata dell'edificio erano state posizionate delle cariche d'esplosivo che ferirono gravemente l'unità d'assalto, nel mentre un immenso gruppo di malviventi, gli stessi che avrebbero dovuto collaborare con loro, irromperono nell'edificio al solo scopo di attaccare la polizia. Si viene a scoprire così che altre persone erano interessate all'ingorda e che la cattura di questa da parte della polizia o degli Hunter avrebbe causato qualche problema. Nel mentre un gruppo di mercenari venne assoldato da un losco uomo per catturare la serial killer, fra questi vi era Alexander Zaoldyeck, ragazzo da poco aggregatosi alla famiglia d'assassini partecipante a quella missione solo invogliato dal compenso. I mercenari, informati della rissa che si sarebbe creata, si dividono in gruppi sempre sotto ordine del datore del lavoro. Alexander tuttavia, sopo aver raggiunto l'edifico interessato tramite uno adiacente, alla prima occasione abbandona il proprio gruppo (formato da una giovane, un ragazzino di non più 13 anni ed un alto uomo dal volto coperto da numerose bende) procedendo per la sua strada. Nel mentre al piano terra la situazione è sempre peggiore, Asura ingaggia battaglia con un forzuto uomo, questi, che era uno dei mercenari assoldati insieme allo Zaoldyeck, mette k.o. Asura dopi pochi colpi, tuttavia non ha occasione di finirlo prontamente fermato dalla polizia, riorganizzatasi e pronta al contrattacco. Coraline, anche lei entrata dal piano terra con Asura, sfugge alla rissa salendo al piano superiore, così facendo incontra la bella Beretta, alta donna dai capelli corvini e dalle dolci curve, un'altra del gruppo di Mercenari. Nonostante la situazione nessuna delle due cerca lo scontro e decidono di procedere assieme, la situazione però viene presto stravolta con l'arrivo di un altro mercenario che alla vista di Beretta inizia ad implorare pietà, Coraline mossa dalle preghiere dell'uomo cerca di fermare Beretta chiedendo a questo di risparmiarlo e catturarlo, tuttavia la donna non ne vuole nemmeno parlare costringendo la ragazza ad intervenire, ma quest'ultima di gran lunga superiore in termini d'aura, mette in difficoltà Coraline. La situazione viene questa volta salvata da un detective giunto per caso in quel punto dell'edifico, questi salva Coraline e la invita a seguire il 3° mercenario ed a catturarlo, la ragazza così fa e dopo un breve inseguimento trova quest'ultimo in compagnia di altri due mercenari, la ragazza ed il ragazzino in compagnia di Alexander all'inizio dell'irruzione, con uno di questi, il giovane, gravemente ferito. Come se al peggio non vi fosse mai fine un nuovo ispettore giunge sul luogo, questo tutt'altro che gentile come il precedente, invece di arrestare i mercenari vuole ucciderli, anche qui Coraline si mette in mezzo iniziando uno scontro con l'ispettore. Nel mentre all'ultimo piano s'incontrano Cassandra, la quale aveva preso un ascensore nascosto partente proprio dal sottosuolo e diretto al tetto, ed Alexander, quest'ultimo arrivato dopo aver perso tempo ad esplorare piano per piano il complesso senza tuttavia trovare nulla. Qui i due sentono rumori di lotta provenire dal tetto e raggiunto questi trovano una giovane donna sporca di sangue lottare contro l'uomo bendato membro del gruppo di Alexander, questi due, che avevano appena terminato di combattere, caddero a terra sfiniti. Insieme ad Alexander e Cassandra giunse un terzo, Hikari, un uomo dai dolci lineamenti estremamente bello ed eccessivamente femminile nei movimenti questo riscattando la donna, rivelatasi la serial killer detta "L'ingorda", come nuova servitrice di quello che affermava essere il suo re. L'uomo bendato (scopertosi, a sua volta, Nikolay. Un uomo di colore, Russo, dal fisico imponenti ed i modi gentili nonché vecchia conoscenza di cassandra.) seppure allo stremo intervenne per fermare Hikari, dimostratosi un combattente superiore sia a Cassandra che ad Alexander, ma ormai allo stremo non fu in grado di fermare Hikari e L'ingorda intenti fuggire. Con la fuga della killer l'operazione pote considerarsi fallita, distratto dalla comunicazione ufficiale l'ispettore intento a lottare con Coraline venne messo fuori combattimento e quest'ultima riuscì a far fuggire i 3 mercenaria lasciandoli liberi impietosita dalla loro situazione. Cassandra ed Alexander vennero invece portati via da Nikolay mentre Asura venne curato dai paramedici e condotto in ospedale.


Due mesi dopo il termine della 161 i casi dell'Ingorda sono drasticamente diminuiti, mentre del serial Killer Hollywood non se ne sente più nemmeno parlare. Tuttavia il Laceratore, l'aggressore che si diverte a colpire innocenti armato di Katana, resta ancora a piede libero. Nulla si sa riguardo questi, non sembra avere una tipologia di vittima designata, ne sembra mosso da un secondo fine. Sull'aspetto, tutto ciò che si sa riguarda gli occhi, scarlatti al punto da brillare nel buio della notte. Nonostante egli non sia ancora un killer, i suoi crimini sono ormai molti e la sua cattura è diventato un importante obbiettivo, una taglia è stata messa sulla testa di quest'ultimo e molti sembrano interessati. A voi che fare ora.

GDR Off

Ruolate su come arrivate a York Shin, sul come venite a sapere di questo "Laceratore" seriale e del perché vi mettete alla sua ricerca. La Quest si evolve in base alle vostre ruolate. Seppure la mancanza di una base precisa possa esservi d'ostacolo, dovrete cercare di essere precisi sul come e sul perché il vostro Pg si mette alla ricerca di quello che sembra essere, nulla più di un comune aggressore, escluso l'alone di mistero che si è creato attorno la sua figura. Particolare attenzione voglio che diate al "Perché" da questo infatti dipenderanno, in parte, la tipologia di ricompense che potreste ricevere.

Potrete far incontrare se lo desiderate i vostri Pg, o comunque porli nella stessa parte della città così da fargli seguire da vicino il medesimo percorso di ricerca. Ricordate però l'ambientazione, una caotica città notturna, in giro trovate grandi folle, il camminare è già di per se difficile, fermare casualmente una persona che si rileva essere "casualmente" quel Pg sarebbe ben poco sensato. Dico questo per darvi un idea del tipo d'azione che non vorrei vedere, ovvero cose che per quanto possano sembrare semplici ed innocenti, non sono comuni dato l'ambiente.

Le ruolate potete ambientarle in qualsiasi parte della città in qualsiasi luogo, una strada piena di locali, un ristorante, un bus, un negozio particolare, un quartiere malfamato, un hotel o cose simili. Tuttavia dovrete seguire come orario generale della Quest le 9 di sera circa.

Potrebbe accadere che non tutti incontri il Laceratore, anzi potrebbe persino non incontrarlo nessuno. In ogni caso le Quest, tranne nel caso del raggiungimento di punti morti, narrativamente parlando, vi metterà in condizione di ricevere delle ricompense.

Prego. Per eventuali domane o altro chiedete qui in Spoiler, a me per MP, in Tag o in Shoutbox.

Edited by davidex950 - 11/2/2016, 11:54
 
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view post Posted on 10/1/2016, 23:11
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Suocera della patria!

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Questa città del cazzo la odio.
Akira camminava lentamente e a fatica in mezzo al caos notturno del quartiere commerciale di York Shin, vestito da semplice turista. Aveva freddo, e un leggero appetito. Era a disagio, non visitava York Shin da così tanto tempo. Una vita intera, in un certo qual modo. Il ragazzo si grattò una guancia, osservando con attenzione i volti delle persone che, come lui, stavano vagando di sera per la città. Erano quasi le nove di sera, notò Akira guardando l'orologio che aveva al polso. Si fermò davanti ad una vetrina, e quasi ridacchiò osservando il suo riflesso.
Però, questo look mi dona, potrei quasi abituarmici!, pensò l'assassino. Vestito così, nessuno l'avrebbe riconosciuto ad una prima occhiata. Abbondanato mantello e cappuccio, il ragazzo indossava una semplice giacca di lana rossa e dei pantaloni color crema. Ai piedi, delle comode scarpe da ginnastica. Era in incognito, in piena caccia.

Qualche giorno prima, aveva sentito parlare dai suoi informatori di uno strano caso di minore importanza a York Shin. La polizia era sulle tracce di un aggressore seriale, un violento che colpiva le sue vittime armato di katana. Le notizie erano scarse, ma un punto l'aveva subito messo in allarme: il pazzo aveva gli occhi color del sangue. Oltre al se stesso di un tempo, conosceva una sola persona con quella caratteristica peculiare: il suo vecchio allievo, Kodama Zaoldyeck, a cui lui stesso nel corso dei mesi in cui gli aveva fatto da maestro aveva insegnato a usare la katana. Aveva immediatamente preso il primo volo per la città, e perlustrava da qualche giorno i quartieri notturni di York Shin, sperando di imbattersi per caso nel misterioso "Laceratore". Un brivido di freddo riscosse Akira, che, con sorpresa, notò di trovarsi davanti ad un ristorante piuttosto costoso. Il ragazzo non era certo vestito nel modo adatto, ma non volendo cambiare quartiere per cercare un fast-food o una pizzeria, decise di entrare ugualmente.

Era un bel posticino, caldo e molto discreto. Uno di quei ristoranti pretenziosi che fanno sicuramente sborsare un patrimonio per mangiare piatti raffinati e assolutamente insufficienti. Ma sull'atmosfera, nulla da dire. Un cameriere dall'aria altezzosa accorse subito da Akira. Lo squadrò da capo a pieni, senza riuscire a nascondere un moto di ribrezzo verso le scarpe da ginnastica del giovane. Con aria di superiorità, disse ad Akira:
- Mi scusi signore, ma non vorrei essere indelicato. Siamo un ristorante di un certo livello e per evitare spiacevoli disguidi dovrei chiederle se è in grado di permettersi una cena qui, la prego di capire la nostra posizione... -
Akira lo fulminò con lo sguardo, e senza dire nulla estrasse dalla tasca la licenza Hunter. La porse al cameriere, che, affranto, lo stava fissando con evidente imbarazzo.
- E'...e' autentica! Non c'è dubbio! Mi scusi se ho dubitato di lei, non avrei dovuto, ma sa... - stava dicendo, quando Akira lo interruppe.
- Girala. - consigliò l'assassino con un sorrisetto malvagio. Il cameriere girò la licenza e lesse il nome, sbiancando terribilmente. La restituì con timore reverenziale.
- Ora, se non hai altre domande stupide da farmi, vorrei un tavolo. Non temere, posso pagare. - aggiunse Akira con ironia. L'uomo lo fece accomodare in una saletta privata, e prese le ordinazioni del ragazzo. Prima di congedarlo, gli disse:
- Se per caso qualcuno dovesse sostare davanti a questo ristorante in modo sospetto o chiedesse di me, fallo entrare. Non causerà problemi. E ora vattene. - intimò Akira. Finalmente solo, Akira iniziò a rilasciare un flusso costante di En, nella speranza che Kodama o chi per esso lo notasse e venisse da lui. Era stanco di camminare al freddo.
L'esca è stata gettata. Se Kodama è davvero ancora in vita ed è in questa città lo noterà. Nel frattempo, meglio godersi la cena. Altrimenti, dovrò cercare il "Laceratore" con strumenti più convenzionali.

Ovvio che non mi aspetto di trovare subito sto benedetto "Laceratore", ma così almeno vi fornisco un modo facile per giustificare l'incontro fra il mio pg e chiunque desideri ruolare con me.
 
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Solid Ace
view post Posted on 11/1/2016, 12:42




Un pungente fetore, aria ristagnante e un silenzio interrotto occasionalmente da alcuni passi. In lontananza solo la notte e grida di dolore. Il ragazzo era seduto su una sedia di plastica: cingeva fra le sue mani le dita di colei che l'aveva partorito. Distesa, lunga, pallida. Inerme, ad occhi chiusi, respirava grazie ad un respiratore artificiale e il suo corpo era quasi interamente bendato e medicato.

Troverò chi ti ha fatto questo.

Qualche ora prima, il ragazzo aveva avuto la possibilità di sentirla parlare o meglio, sussurrare. Una debole e stanca parola: il nome di suo marito, il padre di Raiden.

Ora tu riposa mentre io mi occupo di questa faccenda.

Si alzò in piedi allontanandosi dal letto della stanza d'ospedale e si incamminò verso l'uscita. Erano circa le 8 di sera a York Shin e il sole la luna splendeva.
Quasi ventiquattro ore prima suo padre era scomparso e sua madre era stata ferita gravemente.

Raiden si accese una sigaretta mentre dall'ombra di una berlina uscì un uomo sulla quarantina, vestito con abiti comuni, pelato e una barba incolta, con un viso stanco ma serio.

Ehi ragazzo, sono io.

Salve... novità?

Nulla rispetto a stamattina. Mi spiace, ma stiamo brancolando nel buio. Le alte cariche lo vogliono negare ma la polizia è in difficoltà da diverso tempo. E non è l'unica ad aver problemi con questi casi. Nessuno sembra riuscire a venirne a capo.

Il poliziotto sembrava veramente dispiaciuto e irritato allo stesso tempo.

Ma non avete trovato nessun indizio? La gente non può sparire così nel nulla.


Mi spiace ma non posso parlarne... comunque stiamo facendo il possibile per ritrovare tuo padre.

Raiden da duro rispose.

Sembra che non stia bastando.

Lo so ma è una situazione veramente complicata... non voglio alimentare leggende o false piste... ma tua madre è stata indubbiamente ferita da colui che chiamano il Laceratore.

Sputò a terra quasi disgustato.

Un pazzo che ferisce con la katana ignare vittime lasciandole in fin di vita. Un sadico maniaco ecco chi è.

Rapisce anche le persone?

No... è questo il punto. In città le persone scompaiono... molto più frequentemente del solito e... no davvero non posso dirti altro. Ti ripeto, le indagini sono in corso e noi stessi siamo continuamente in prima linea. Quello che devi fare ora è stare vicino a tua madre.


Raiden annuì abbassando poi lo sguardo a terra.
Il detective, seppur non volendo, si sforzò di dare una pacca sulle spalle al ragazzo per poi tornare in macchina e allontanarsi nel caos di un traffico serale.

Ok...

Chiamò un taxi con un cenno di mano. Salì e comunicò all'autista la destinazione: il quartiere dove sua madre era stata assalita, secondo quanto riferito dal detective Murtaugh.

Non capisco perché si trovavano qui a York Shin... senza avermi riferito nulla.

Intanto in radio, un esaltato speaker di una famosa frequenza in città, incitava a chiamare il numero per mettersi in contatto con lui e rispondere a dei quiz di cultura non generale e vincere premi e set di pentole. Raiden tirò fuori da una tasca il cellulare e compose il numero, rimanendo in linea alcuni minuti mentre il taxi procedeva lento e in coda.

Buuuuonassserraaaa radiospettatore. Dicci chi sei e a quale quiz vuoi partecipare!

Un attimo di silenzio.

Io non so chi siete. Non so che cosa volete. Se cercate un riscatto sappiate che non possiedo denaro. Però io possiedo delle capacità molto particolari che ho acquisito durante la mia carriera da mercenario e che fanno di me un incubo per gente come voi. Se lasciate andare mio padre la storia finisce qui. Non verrò a cercarvi, non vi darò la caccia. Ma se non lo farete, io vi cercherò... vi troverò... e vi ucciderò.


Silenzio.

Buona fortuna radiospettatore.

Arrivarono a destinazione dopo circa quaranta minuti e il tassista tremante non volle essere pagato. Sfrecciò via.

Raiden si ritrovò in un quartiere malfamato mai visitato prima. Gli edifici fatiscenti emanavano puzza ed ombre mentre le poche persone che passavano, camminavano rapidamente e con la testa bassa. Alcuni mendicanti e senza tetto contornavano i vicoli in un silenzio che sembrava notturno. Camminò per un po' fino a raggiungere quella che sembrava una bettola.

Cosa facevano da queste parti?

Entrò cercando di non sporcarsi la mano aprendo la porta. Diversi tipi poco raccomandabili sedavano intorno a dei tavoli, bevendo e giocando a carte. Il ragazzo si avvicinò al bancone rivolgendosi al barista.

Salve, qualcosa di forte per piacere.

L'uomo stempiato e con gli occhi storti servì un bicchiere mezzo sporco, riempendolo di quello che sembrava whisky. Raiden assaggiò, per poi alzare e far ruotare delicatamente il bicchiere.

Sto cercando qualcuno che si abile a maneggiare una katana, può aiutarmi?

Parlò con un tono sufficientemente alto, in modo che non solo il barista potesse sentire.
 
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view post Posted on 11/1/2016, 16:43
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Aspirante hunter quarta prova

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Il fumo tende a salire verso l'alto.
La punta della sigaretta, già accesa, fa ad infiammarsi sempre di più.
Il miscuglio eterogeneo composta dal tabacco e dalla cartina va a bruciare e a tramutarsi in cenere.
Si trova con le spalle poggiate su un muro, probabilmente uno dei tanti vicoletti luridi di questa città.
La testa è orientata verso l'alto, gli occhi sono chiusi, la schiena aderisce con la parete grigia. La gamba destra è sollevata in modo che la suola della scarpa aderisca perfettamente al muro, mentre le mani sono nascoste all'interno delle tasche del pantalone.
La destra viene sfilata delicatamente e avvicinata alla bocca.
Con l'indice ed il medio va ad afferrare il filtro per poter allontanare la sigaretta dalle proprie labbra.
Il fumo fuoriesce...
La testa va a ruotare, verso destra. A terra, vi è un uomo, anzi, forse un ragazzo con qualche ormone di troppo visto la statura e la corporatura.
Sembra sudare freddo.
Ha le spalle poggiate contro il muro di quel vicolo cieco. Intorno a lui solo due pattumiere ricolme di chissà quante schifezze ed un paio di gatti nascosti dietro a quest'ultime.
Non si trova solo Nicolas sul posto, ma anche un altro uomo.
E' vestito come Brown, probabilmente un suo compare. Possiede una benda su un occhio e un viso più bonario di quello del mafioso. Capelli lunghi di un biondo cenere, decisamente più alto di Nicolas.

Worick: "Allora niente, non sai proprio niente?"

Il ragazzone cresciuto forse troppo sembra essere nei guai.

Tizio: "Ti ho detto che non so niente di sto tipo qua! Io non centro nulla, cazzo!!

Nicolas ruota nuovamente la testa, riportandola alla posizione iniziale (non osservando quindi più Worick e il ragazzone). Riporta la sigaretta tra le labbra ricominciando ad inspirare.
Sembra che ci siano delle ricerche quest'oggi. Non si sa esattamente cosa stiano cercando, ma qualcosa ci deve essere.
Perchè si trovano proprio in quel quartiere di York Shin? La solita routine da mafioso?
Due o tre estorsioni, qualche conto in sospeso e tutti a nanna?
No...
Per "sapere" cosa stia accadendo bisogna guardare un attimo indietro, giusto di un paio di ore...

Flashback!
Ci ritroviamo in una stanza ben arredata. Molte sono gli elementi che la rendono elegante e raffinata. Tutto qui è bianco: pareti, mobili, pavimentazione... I colori scuri dei vestiari di Nicolas e Worick spiccano in quella stanza.
Non ci sono certamente solo loro. Altri quattro uomini vestiti in nero come loro, con inoltre un paio di lenti nere sul volto.
Essi affiancano un uomo seduto su una poltrona.
E' vestito interamente di bianco.
Un sigaro acceso è posto nei pressi di un posacenere (bianco tanto per cambiare) dove si può vedere la gran quantità di cenere.
Sicuramente quello non è l'unico sigaro che in questo giorno è stato già consumato...

Boss: Ho un compito per voi miei cari...
Avete sentito no di cosa è accaduto a Gino e ai suoi vero?!
Si pensa che sia stato un certo "Laceratore", o almeno così dicono...
Questo è quello che voglio che voi facciate...
...
...
...

Fine Flashback


Non si comprende esattamente quali siano le direttive dategli, tuttavia centra un certo "Laceratore".
Forse quel grosso ragazzo per terra sa qualcosa.
Worick si gira verso Nicolas ruotando solamente il capo.

Worick: "Cosa faccio? Non sa niente questo qui..."

Nicolas storce la bocca e grugnisce, facendo uscire del fumo da questa.
la sigaretta viene allontanata ancora una volta dalle labbra, tuttavia questa volta essa viene fatta cadere per terra.
Il piede destro, quello con cui faceva aderire la suola della scarpa col muro viene mosso in modo che il tallone calpesti la sigaretta ormai gettata.

Nicolas: "Non posso farmi manco una sigaretta di merda in tranquillità..."

Va a ruotare, tutto il corpo questa volta.
Osserva dall'alto il volto altrui, quello del ragazzo.
L'espressione facciale è estremamente seria e cupa.

Nicolas: "Sai cosa fare..."

Worick scuote il capo sbuffando contemporaneamente.

Worick: "Uff... che peccato..."

Fissa con un dolce sorriso lo sfortunato ragazzo con le spalle al muro.

Worick: "Mi dispiace"

La destra va ad avvicinarsi alla vita.
Sembra che se il giovane omaccione non dica qualcosa di utile farà una brutta fine...


Ovviamente se ci sono errori avvertitemi.
Il vicolo dove si svolge la scena, se Raiden vuole, si trova vicino al suo locale, quindi facilmente raggiungibile
 
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Shaia
view post Posted on 12/1/2016, 15:14




Un deciso bussare alla porta del suo ufficio fece alzare la testa alla giovane stilista che stava controllando delle bozze.

"Prego, è aperto." - disse distrattamente.

"Buongiorno.. Sono Mirian LeBon e sono stata assunta" - affermò sicura la ragazza una volta entrata nel suo ufficio.

"Per sostituire Miranda. Esatto. Piacere di conoscerti. Suppongo ti abbiano già spiegato come funziona qui e quali sono i tuoi compiti. Nel frattempo, ti dispiacerebbe farmi avere un latte macchiato aromatizzato al cocco?" - la interruppe.

La giovane segretaria guardò la sua datrice di lavoro abbassando appena la testa. Lo studio di Coraline si trovava in uno dei più alti grattacieli e il suo ufficio era in una posizione tale da essere sempre ben assoleggiato. A quell'ora del mattino, fra le altre cose, l'astro si trovava esattamente alle sue spalle e la giovane donna era praticamente invisibile, nascosta da tutta quella luce. Mirian fece un piccolo inchino ed uscì alla ricerca della bevanda richiestale, facendo risuonare il rumore dei suoi tacchi sul marmo chiaro de pavimento.

Rimasta sola, Coraline si alzò e si affacciò alla finestra, intravedendo in parte il suo profilo e, in parte, la città sotto di lei. Indossava un tailleur rosso fuoco con sotto un top bianco che lasciava scoperti tanto parte del petto quanto dell'ombelico. Quella mise conferiva una imponenza che non apparteneva sua figura estremamente magra e, per certi versi, un po' spigolosa. Teneva alla linea e, del resto, il mondo in cui viveva l'aveva costretta a misurare sempre la dose dei suoi pasti e a fare moltissima attività. Da quando aveva anche iniziato ad allenarsi per migliorare le sue doti di combattimento e la notte faceva delle ronde, sfruttando le sue capacità, per acciuffare finalmente il Laceratore, che era una delle tre calamità che stavano rovinando la sua amata città, era dimagrita ancora di più.
Solo i dolci che mangiava continuamente, a dispetto di ogni regola, sembravano tenerla in piedi.
Si risedette e riprese a lavorare, non poteva di certo perdere tempo.
Qualche ora dopo - e qualche latte al cocco dopo - si fece finalmente ora di pranzo. Uscì dall'ufficio afferrando il cappotto ed i guanti che la giovane Mirian le aveva passato prontamente e si diresse al garage dove Alfonso l'aspettava di già.

"Salve, caro.. Mi porteresti da Etienne?" - chiese gentilmente.

L'autista, con il suo solito ieraticismo, abbassò la testa e fece partire la macchina verso uno dei ristoranti preferiti dalla ragazza. Mentre la macchina procedeva, Coraline, attivò il Gyo. Nell'ultimo periodo aveva preso quest'abitudine per poter meglio osservare cosa la circondava e magari avere qualche indizio in più sui suoi obiettivi.
Da quando anche Miranda era scomparsa, un paio di giorni prima, stava lentamente trasformando in suo padre, se ne rendeva conto. La giovane non disponeva di una rete di spie come il padre ma ne avrebbe volentieri fatto uso.
Davanti al ristorante la macchina si fermò e la giovane scese più decisa del solito. Qualcuno, dal suo interno, stava diffondendo dell'En.
Il maitre del locale uscì immediatamente andandole incontro.

"Miss Coraline! È sempre un piacere vederla! Venga, venga! Ho una nuova selezione di vini e il pesce di oggi è semplicemente superlativo!"

"Grazie, Etienne.. Sei sempre carissimo.. Vengo qui solo per te e per i tuoi vini, lo sai.. - rispose cordiale ma con un tono strano - "Ma sai, sono tempi strani e la mia ultima collezione è molto vicina all'uscita.. Non è che c'è qualche mio possibile concorrente qui dentro, vero? Voglio rilassarmi, non trovarmi a dover discutere delle mie scelte.." - concluse gettando l'esca. La giovane andava davvero spesso in quel locale e si poteva dire che ormai aveva una visione abbastanza chiara degli habitue di quel locale che, del resto, per i prezzi che proponeva, riusciva a mantenere una folta ma ben definita clientela.

"Può stare tranquilla, questo è il suo angolo di paradiso! Non c'è nessuno che possa disturbarla. La nostra saletta privata, al momento è occupata, ma le assicuro che non avrà problemi."

"Occupata?"

"Sì.. Proprio qualche minuto fa un cliente è arrivato e l'ha presa per sé. Peccato non l'avesse prenotata sennò sarebbe stata sua.. Anche se, in certi casi, anche una prenotazione non sarebbe bastata.. Come in questo caso.."

Mentre parlavano i due erano entrati e la giovane aveva tolto il cappotto ma indossava ancora i lunghi quanti in raso. Sarebbero stati degli importanti accessori per la sua prossima collezione, ormai era deciso.

"Cos'è che batterebbe una prenotazione, di grazia?"

"Un Hunter o alte cariche dello stato, per politica di questo locale, avrebbero comunque la priorità"

"Ah, certo.. La legge è uguale per tutti, capisco.. Abbiamo quindi un Hunter nell'altra stanza? Che combinazione, ne cercavo proprio uno.. Le dispiacerebbe introdurmi?"

"Ma signorina, mi spiace, lo sa.. La saletta privata è tale perché permette al nostro adorato cliente di non essere disturbato. Solo un'invito potrebbe farla accedere. Come devo proteggere il suo diritto alla pace, così, devo farlo per gli altri clienti, mi spiace.."

La giovane storse il naso, sfilandosi lentamente i guanti. Se qualcuno poteva emettere tutta quell'aura, di certo, doveva essere un Hunter. Ma perchè era anche lui qui e, soprattutto, perché aveva attivato l'En. Che fosse sulle tracce di uno dei suo obiettivi?

Un ragazzetto, intanto, si avvicinò esitante. Era uno dei camerieri.

"Signor Etienne? Mi scusi ma non ho potuto fare a meno di ascoltare.. Il nostro ospite ha espressamente detto che chiunque chieda di lui gli venga condotto.. Me l'ha detto proprio ora, prima che io uscissi dalla saletta privata."

"In tal caso.. - disse Etienne accompagnando il tutto con un teatrale gesto del braccio che indicava la direzione della saletta privata - Mi segua"

Coraline seguì il maitre e, passando, schiacciò complice l'occhio al cameriere: le aveva proprio reso le cose più facili.

Bussarono alla porta e la ragazza fu introdotta nella stanza. Un sorriso di circostanza le si leggeva in volto.

"La signorina ha chiesto di lei e come da sua espressa volontà l'abbiamo fatta entrare. Cosa posso portarvi?"

"Etienne, per me un piatto con i frutti di mare.. Mi lascio ai tuoi gusti esperti.. E porta pure un bel calice di vino bianco, per favore."

Una volta che l'uomo uscì, Coraline si avvicinò al presunto Hunter che indossava degli abiti che non si soffermò neanche a valutare. Spostò la sedia davanti a questo e vi si sedette accavallando le gambe con un gesto secco. Allungò un braccio sul tavolo e iniziò a tamburellare osservandolo bene in volto.

"Be', tutto questo dispendio di energie per un semplice pranzo non le sembra eccessivo?" - chiese con tono civettuolo, dando inizio ai giochi.
 
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view post Posted on 12/1/2016, 16:41
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Suocera della patria!

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Il cibo, a dispetto delle previsione del cacciatore, era davvero buono. Gli venne servito una superba Bouillabaisse e delle patate in agrodolce accompagnate da una spigola e del vino bianco.

Stava finendo la spigola quando il suo En percepì l'arrivo di una persona, la cui aura non riconosceva. Akira represse un moto di irritazione. Gli venne introdotta una ragazza molto giovane, non molto alta e dai capelli così biondi che sotto ai neon parevano bianchi. Era vestita con gusto impeccabile, sicuramente era abituata a quel genere di posti.
E questa chi diamine è?, pensò Akira, senza perderla di vista un attimo e sorridendo con condiscendenza. Non aprì bocca mentre la donna ordinava del pesce e del vino per sé, dal che Akira dedusse intendesse cenare con lui. Si sedette e iniziò a tamburellare le dita sul tavolo, cosa che Akira trovò estremamente seccante.
- Be', tutto questo dispendio di energie per un semplice pranzo non le sembra eccessivo? - chiese la giovane, posando su Akira degli splendidi occhi blu ceruleo. Akira annullò il suo En, ma la ignorò volutamente per qualche minuto, e finì di mangiare la sua spigola. Non chiese nemmeno all'irritante ragazza di smettere di tamburellare sul tavolo con le dita: sarebbe stato un segno di debolezza. Quando le arrivò l'ordinazione Akira si decise a rompere il silenzio.
- Diciamo che mi aspettavo tutt'altro genere di visita, ma non mi dispiace cenare con una donna, specie se è una così bella ragazza. - ammise Akira, soffermandosi velatamente con lo sguardo sugli abiti di Coraline. - Ma visto che è qui, si goda la cena e mi ascolti: non credo alle coincidenze e sono certo che lei potrebbe essermi utile. - continuò il ragazzo. - Mi chiamo Akira e come le avranno riferito all'ingresso sono un cacciatore. Al momento mi sto occupando di rintracciare l'aggressore seriale che in questa città chiamano "Laceratore". Per giocare a carte scoperte, non collaboro con la polizia e non è mio interesse uccidere questo psicopatico. Il mio En era un'esca, ma ha abboccato il genere di preda sbagliato. Oppure no? - domandò Akira.
 
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Da Raiden

Il giovane... (Cos'è esattamente Raiden? Ex agente CIA, mercenario(inteso come nel doppiaggio mediaset), duellanete, artista o altro ancora?) pronunciò delle curiose parole.

Sto cercando qualcuno che si abile a maneggiare una katana, può aiutarmi?

Non troppo discretamente diverse persone si girarono verso Raiden con aria stupita. Il barista perplesso con calma iniziò ad asciugare dei bicchieri con un panno.

Tu ragazzo mio, o sei davvero molto stupido, oppure hai delle palle quadrate. Metà delle persone in questo posto hanno avuto direttamente a che fare con il Laceratore, e l'altra metà ha qualcuno all'ospedale per colpa di quel pazzo armato di Katana. Chiedere di qualcuno simile in un bar come il mio, beh di certo non è qualcosa che io farei nella tua situazione. In ogni caso, temo tu sia venuto nel post. Fujibayashi-san!

Alle spalle di Raiden si avvicinò un alto uomo dal corpo possente, questi aveva degli scuri occhiali da sole anche se all'interno di un locale, indossava degli scuri pantaloni insieme ad una giacca del medesimo colore e sotto una sgargiante camicia blu sbottonata al collo così da lasciar intravedere una lucente collana d'oro. Lento nei passi, si poggiava con la mano destra ad un elegante bastone, in più, come se nel complesso non fosse già abbastanza losco conciato in quel modo, aveva una vistosa cicatrice nel viso attraversante l'occhio destro, a chiudere il tutto vi erano dei lisci capelli rossi scuri.

Perdonami Albert se t'interrompo, ma vorrei parlare con questo ragazzo a tu per tu, spero che capirai.

Senza dire nulla il barista diede assenso con un cenno della testa e si allontanò.

Non fare troppo caso ad Albert, è un bravo ragazzo soltanto crede di sapere più di quanto in realtà non sappia. Proprio perché hai detto quella frase, dubito ci sia soltanto uno in questo locale che oserebbe avvicinarsi a te. Questo Laceratore ha creato attorno a se un alone simile che lo temono tutti, per quanto qualcuno possa avercela con lui non lo cercherebbe mai direttamente, senza contare che per essere uno che non ha ucciso nessuno tutta questa storia è esagerata. Oh, scusami non mi sono presentato, io sono Fujibayashi, ma non credo tu sia qui per socializzare. Se non sbaglio tu sei qul ragazzo "dalle particolari capacità" che ho sentito poco fa alla radio. Certo potrei sbagliarmi, riconoscere una voce dalla radio è più difficile di quel che si possa pensare, ma non mi sbaglio spesso quando si tratta di simili dettagli. Cosa è venuto a fare un ragazzo come te in un luogo simile? E poi, perché chiedere di qualcuno con la Katana? Dovresti sapere che se è il Laceratore la causa della sparizione di tuo padre ormai sarà in un ospedale e si tratta solo di tempo prima che ti contattino per dirti dove si trova. Ah, scusami ancora, quando mi metto a parlare non riesco proprio a fermarmi! Sarò sintetico, perché sei qui?




Da Nicolas

Aspettate santiddio!! Sentite non so molto, non si sa nulla di questo Laceratore, non sembra lavorare per nessuna famiglia. E' un cane sciolto, attacca chiunque senza distinzione, se la cosa può aiutarvi posso dirvi che negli ultimi mesi si è sparsa la voce che vi sia più di uno di questo Laceratore che va in giro ad attaccare le persone, per questo le vittime sono così tante e diverse ed in luoghi così distanti l'uno dall'altro. Non so altro lo giuro! Vi prego risparmiatemi, ho moglie e figli a casa, senza di non avrebbero come tirare avanti!

L'uomo si mise in ginocchio a pregare Worick di risparmiarlo.

Ah, so che un certo Mike, un barman/guardia del corpo, lo abbia incontrato di persona e lo abbia affrontato, ovviamente contro Mike anche il Laceratore non ha potuto fare molto se non prenderle di santa ragione. Mike lavora nel quartiere commerciale per conto di uno strozzino, un certo Joe. Vi scongiuro vi ho detto tutto quello che sapevo! Pietà!

Edited by davidex950 - 13/1/2016, 23:52
 
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Notò con la coda dell'occhio diverse persone voltarsi.

Tu ragazzo mio, o sei davvero molto stupido, oppure hai delle palle quadrate. Metà delle persone in questo posto hanno avuto direttamente a che fare con il Laceratore, e l'altra metà ha qualcuno all'ospedale per colpa di quel pazzo armato di Katana. Chiedere di qualcuno simile in un bar come il mio, beh di certo non è qualcosa che io farei nella tua situazione. In ogni caso, temo tu sia venuto nel post. Fujibayashi-san!

Oh ma che vuole questo?

Si avvicinò un uomo basso e tozzo: aveva occhiali da sole da after, una collana d'oro da rapper e un bastone da passeggio da vecchio.

Perdonami Albert se t'interrompo, ma vorrei parlare con questo ragazzo a tu per tu, spero che capirai.

Oh ma che vuole questo?

Il barista se ne andò.

Non fare troppo caso ad Albert, è un bravo ragazzo soltanto crede di sapere più di quanto in realtà non sappia. Proprio perché hai detto quella frase, dubito ci sia soltanto uno in questo locale che oserebbe avvicinarsi a te. Questo Laceratore ha creato attorno a se un alone simile che lo temono tutti, per quanto qualcuno possa avercela con lui non lo cercherebbe mai direttamente, senza contare che per essere uno che non ha ucciso nessuno tutta questa storia è esagerata. Oh, scusami non mi sono presentato, io sono Fujibayashi, ma non credo tu sia qui per socializzare. Se non sbaglio tu sei qul ragazzo "dalle particolari capacità" che ho sentito poco fa alla radio. Certo potrei sbagliarmi, riconoscere una voce dalla radio è più difficile di quel che si possa pensare, ma non mi sbaglio spesso quando si tratta di simili dettagli. Cosa è venuto a fare un ragazzo come te in un luogo simile? E poi, perché chiedere di qualcuno con la Katana? Dovresti sapere che se è il Laceratore la causa della sparizione di tuo padre ormai sarà in un ospedale e si tratta solo di tempo prima che ti contattino per dirti dove si trova. Ah, scusami ancora, quando mi metto a parlare non riesco proprio a fermarmi! Sarò sintetico, perché sei qui?


Parla pure. Io non sapevo nulla di quello che mi stai dicendo. Mio padre non è in ospedale, infatti è sparito insieme a mia madre e lei sola credo sia stata aggredita. Tu che frequenti queste zone, hai mai visto queste due persone in giro per caso?

Raiden tirò fuori dalla giacca una foto raffigurante i propri genitori e la mostrò all'uomo.

 
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view post Posted on 13/1/2016, 21:34
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Worick sorride, quasi ridacchia.
Il bendato mantiene la sua mano vicino alla tasca senza rivelare nulla. Essa è nascosta e non si comprende se regga o meno qualcosa, anzi, al contrario, potrebbe perfino essere una finta quella di avere la pistola proprio lì.
Nicolas che, invece, precedentemente, dopo aver dato l'ordine al suo compagno, aveva dato le spalle al duo, sentendo le parole del ragazzo cresciuto fin troppo ruota nuovamente il corpo affinchè lo possa vedere di nuovo di faccia

Worick:
Vedi che le cose le sai dire?! Bravo ragazzo!

La mano viene solo adesso allontanata dalla tasca lasciando un alone di mistero sul possesso o meno di un' arma da parte del bendato.
Nicolas intanto grugnisce e storce la bocca.
Va ad avvicinare la mano alla sua tasca per estrarre un pacchetto di sigarette e portarne una nuova alla bocca.

Nicolas: Meglio stare zitto e fumare che se no ti manderei a fanculo in mille modi diversi...

Il pacchetto viene riposato nell'apposita tasca e, al suo posto, tra le mani ritroviamo un accendino. La fiamma viene generata e la sigaretta viene accesa.
Il primo tiro e il primo accenno di nuovo fumo che tende verso l'alto.

Nicolas Alzati... Visto che di te non mi fido ci accompagnerai da questo tizio, Mike giusto?! hai detto fin troppe cazzate... So benissimo che non possiedi ne una moglie ne un figlio...A stento sei maggiorenne... Alla prossima stronzata ti ritrovi un pò di ferro su per il culo...

Worick intanto continua a ridacchiare al fare di Nicolas

Worick: Su,su, non essere così scontroso....

Fa un cenno della mano a Nicolas mentre afferma ciò.
Il bendato torna a fissare il ragazzone che per questa volta sembra essersi salvato.

Worick: Io farei come dice se fossi in te.

Sussurra all'altro a bassa voce come se non volesse che Nicolas sentisse.
In realtà brown sente, ma non se ne frega proprio, probabilmente scenette di questo genere sono routine per lui.

Nicolas: Andiamo! Tu vieni davanti a noi e se fai un passo falso... bhe, te l'ho già detto no?!

Afferma ciò senza neanche guardare Worick e l'altro ragazzo.
Incomincia così a camminare aspettando che il suo collega porti l'omaccione davanti alla fila (?)
Ciò avviene in poco tempo visto che il ragazzo non vuole proprio morire quest'oggi. Si incamminano quindi utilizzando il poveretto come la loro personale "stella cometa".
Per adesso hanno acquisito diverse informazioni. sembra infatti che il Laceratore non sia una sola persona, ma un gruppo di persone, o qualcosa del genere, che agiscono tutte allo stesso modo.
Non ci mettono molto a giungere davanti ad un locale, probabilmente è qui che si trova Mike.

Nicolas: Tu entri insieme a noi...

Sembra che non voglia ancora lasciare il ragazzo libero...
 
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view post Posted on 14/1/2016, 04:47

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Da Akira e Coraline

Coraline, senza farsi troppi problemi, irruppe nella saletta privata interrompendo bruscamente la cena di Akira, a quel punto la giovane stylist si sedette ed ordinò la cena come non vi fosse nulla di più normale, inutile dire che non aveva ben chiaro chi fosse il suo compagno di pasto. Il cameriere, non poco intimorito, attese impaziente che la ragazza finisse l'ordinazione per scattare fuori dalla stanza. Dopo pochi semplici scambi di battute Akira convenne che era giunto il momento di annullare il proprio En. Quasi contemporaneamente un bellissimo uomo dai lisci e lunghi capelli, dal colore viola, entrò nel ristorante vestito di tutto punto, e con un mazzo di fiori in mano, si diresse dal capo sala. Il gestore della sala accolse l'uomo nemmeno fosse un re per scambiare con questo solo qualche parola a bassa voce.

E' ancora nella saletta privata, sempre in compagnia della giovane donna.

Perfetto. Ma attenderò qualche momento prima di raggiungerli.

Come preferisce my lord.

Qualcuno era arrivato per Akira e Coraline, questo era certo. Tuttavia le visite non erano ancora finite. Diversi minuti dopo entrò nel ristorante una bella e giovane donna, non molto alta e magra, dalla carnagione chiarissima e dai fluenti capelli neri, chiese gentilmente se vi era un posto prenotato per lei, tuttavia il suo accompagnatore non era ancora giunto, così la ragazza sola andò a sedersi in attesa.

Continuate pure a dialogare, io m'intrometterò quando lo riterrò opportuno, o quando qualcuno impiegherà troppo tempo a rispondere.





Da Raiden

Parla pure. Io non sapevo nulla di quello che mi stai dicendo. Mio padre non è in ospedale, infatti è sparito insieme a mia madre e lei sola credo sia stata aggredita. Tu che frequenti queste zone, hai mai visto queste due persone in giro per caso?

Mi spiace per i tuoi genitori, ma temo di non avere come aiutarti, non li ho mai visti. Ma hai detto che sono scomparsi assieme giusto, se solo tua madre è stata trovata forse tuo padre non è finito nelle mani del Laceratore, ma di qualcun'altro.

Fujibayashi iniziò a parlare a bassa voce, come stesse parlando fra se e se.

Un uomo, potrebbe essere stata l'ingorda. Ma che io sappia le sue vittime erano sempre dei giovanotti, di certo non Hollywood, oltre che sembra essersi ritirato, questo non è il suo genere di vittima nemmeno lontanamente. Magari è stata una questione diversa. Nessuno dei nostri farebbe del male ad un vecchio simile, ma se è stato qualcuno della malavita potremmo provare a chiedere a loro per sapere qualcosa.

Fujibayashi, come avesse avuto un lampo di genio, si rivolse nuovamente a Raiden.

Dimmi, hai da fare? Forse conosco qualcuno che potrebbe aiutarti, ma potrebbero anche non sapere nulla. Dovremmo spostarci però. Ah, ovviamente il mio è un invito, puoi benissimo rifiutare. Infondo nemmeno io mi fiderei troppo di uno con la mia faccia, ed incontrato per giunta in una simile bettola. Che mi dici?




Da Nicolas

Nicolas e Worick non vollero sentire ragioni e costrinsero il ragazzo a condurli da Mike. Per ovvie ragioni i 3 si mossero per vie secondarie evitando occhi indiscreti ma allungando anche di molto la strada. Arrivarono in un lungo corso pedonale non troppo affollato, loro 3 rimasero davanti ad un semplice bar senza dare troppo nell'occhio, attorno a loro passeggiavano le persone per i negozi ancora aperti, non molto distanti da loro vi erano due ristoranti, uno alla loro destra ed uno alla sinistra (Nessuno di questi due ristoranti è quello dove stanno cenando Coraline ed Akira) . Quello a sinistra era molto sgargiante e con delle belle cameriere intente a servire nei tavoli fuori ed ad attrarre clientela, il ristorante a destra invece era un modesto ristorante di Sushi, all'entrata vi era un altissimo uomo di colore dall'immensa corporatura intento ad invitare all'interno i passanti, di Mike però nemmeno l'ombra.

Arriverà ve lo giuro, viene sempre in questo ristoranti o n questo bar a mangiare con il suo capo la sera. Aspettate, sono li sotto li vedo.

Ancora distanti da loro si iniziarono ad intravedere un alto uomo biondo con la sigaretta in bocca e gli occhiali da sole vestito da barman, accanto a lui vi era un basso uomo di colore dai capelli rasta vestito con un elegante giacca marrone ed una camicia bordeux. Il ragazzo andò incontro a Mike e Joe costringendo Worick e Nicolas a seguirlo, ormai vicini in maniera tutt'altro che discreta disse:

E' lui il Mike di cui vi parlavo, posso andare ora?

Sembrerebbe stiano cercando te Mike, conosci questi tizi?

CITAZIONE
Non credo proprio capo. Andiamo a mangiare, inizio ad avere appetito.


Edited by davidex950 - 15/1/2016, 17:33
 
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view post Posted on 14/1/2016, 14:11




Mi spiace per i tuoi genitori, ma temo di non avere come aiutarti, non li ho mai visti. Ma hai detto che sono scomparsi assieme giusto, se solo tua madre è stata trovata forse tuo padre non è finito nelle mani del Laceratore, ma di qualcun'altro.

Raiden inziò a tremare leggermente. Non era il freddo o la paura.

Un uomo, potrebbe essere stata l'ingorda. Ma che io sappia le sue vittime erano sempre dei giovanotti, di certo non Hollywood, oltre che sembra essersi ritirato, questo non è il suo genere di vittima nemmeno lontanamente. Magari è stata una questione diversa. Nessuno dei nostri farebbe del male ad un vecchio simile, ma se è stato qualcuno della malavita potremmo provare a chiedere a loro per sapere qualcosa.

A me... non interessa...

Dimmi, hai da fare? Forse conosco qualcuno che potrebbe aiutarti, ma potrebbero anche non sapere nulla. Dovremmo spostarci però. Ah, ovviamente il mio è un invito, puoi benissimo rifiutare. Infondo nemmeno io mi fiderei troppo di uno con la mia faccia, ed incontrato per giunta in una simile bettola. Che mi dici?

Una rabbia feroce raggiunse il volto del ragazzo. Sbatté il pugno sul bancone e ingerì in un sorso il whisky rimasto. Si allontanò dal bancone in direzione della porta, con il bicchiere in mano.

Non assillatemi con i vostri problemi, troverò chi ha fatto del male a mia madre e ritroverò mio padre.


Urlò senza voltarsi. Poi si fermò e si voltò verso l'uomo.

Quasi dimenticavo...

Lanciò con forza il bicchiere di vetro vuoto in direzione del naso di quello.

Mira: 50


Poi scappò a tutta velocità uscendo dalla bettola, con il timore di venir assalito dai peggiori criminali. Cercò di correre nelle ombre senza una direzione precisa, con il cuore che batteva forte e una strana tristezza che pregiudicava la sua lucidità.

Intendevo anche questo con "bipolare e instabile".
 
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view post Posted on 14/1/2016, 15:40

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Da Raiden

Il ragazzo, nonostante le buone intenzioni di Fujibayashi, si alzò tremendamente adirato dirigendosi verso l'uscita. Poco prima di lasciare il locale però Raiden si voltò e scagliò contro Fujibayashi il bicchiere, ormai vuoto, dove gli era stato precedentemente servito il whisky. Il guercio malavitoso afferrò al volo il bicchiere senza troppe difficoltà per poi riposarlo sul bancone intatto.

Ahahaha, quel ragazzo è strano persino per questo genere di posti. Albert dammi un doppio.

Raiden senza voltarsi indietro iniziò a correre per le oscure vie di York Shin, il giovane procedette sena riflettere sulla propria destinazione per qualche minuto, tutto ad un tratto Raiden cadde a terra, rialzando il viso notò di aver colpito una persona mentre correva, questa era un alto uomo dagli abiti logori.

Mi scusi! Si è fatto male? Stavo camminando sovrappensiero e non ho notato che le stavo andando contro, mi spiace...

Ho inteso che il bicchiere lo tiri a Fijubayashi, se non è così, beh facciamo che lo tiri a lui.
 
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Solid Ace
view post Posted on 14/1/2016, 16:35




Sisi hai inteso bene.


Corri Raiden, corri!

Le vie si susseguirono proprio come i minuti, tuttavia il ragazzo era troppo preso dal correre per riflettere sulla sua destinazione.

Bam, bum, spatam.

Un incontro scontro e Raiden cadde a terra. Si accorse di aver urtato un uomo.

Mi scusi! Si è fatto male? Stavo camminando sovrappensiero e non ho notato che le stavo andando contro, mi spiace...

No... no lasci perdere. La colpa è mia.

Si rialzò dandosi una pulita e una calmata.

Lei piuttosto perché gironzola per queste strade malfamate di sera?
 
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view post Posted on 14/1/2016, 21:53
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Seguono delle vie secondarie.
Avere gli occhi addosso non piacciono a nessuno, soprattutto ai mafiosi. Anzi no, forse qualche narcisista o modella vorrebbe avere tutti i riflettori puntati su di loro... vabbe, questo è un altro discorso...
Raggiungono una certa zona, contornata da vari negozi, stranamente ancora aperti. ricordiamo che sono le nove di sera, probabilmente anche oltre, quindi i negozi, a parte bar, pub o ristoranti, dovrebbero chiudere.
Il ragazzone sembra non opporsi, almeno per ora.
In lontananza iniziano a intravedersi due figuri nuovi: uno vestito come un barman, l'altro con un completo molto elegante e apparentemente costoso.
Si vede che anche loro abbiano dei ottimi gusti come Nicolas!
Senza fiatare, Brown, affiancato dal suo compagno, si muove verso questi due tipi.
Ha ancora tra le labbra una sigaretta, quindi si presume che ne abbia accesa un altra. Il percorso è stato lungo ed una sigaretta non può resistere così tanto.

Worick: "Hai visto? Ha fatto il bravo"

Nicolas non fiata, anzi chiude gli occhi e ignora il compare.
Il bendato porta entrambe le mani dietro la nuca andando a sbuffare contemporaneamente

Worick: "Uff... che palle che sei"

Raggiunto il nuovo duo è Worick ad esordire.

Worick: "Salve, questo caro ragazzo ci ha detto che potevate aiutarci. Ci potete concedere qualche minuto? Se preferite a noi va bene anche di sederci ad un tavolo."

Nicolas sembra lasciar fare il compagno. Probabilmente è più adatto lui alla socializzazione piuttosto che Brown. D'altronde si vede che i caratteri sono completamente opposti.
L'unica cosa che fa è fissare di sbilenco il ragazzone che sembra voler andarsene al più presto.

Nicolas: "Forse non hai capito... tu non hai il permesso di andartene finchè non te lo dico io... Taci se non vuoi che un pezzettino di metallo ti risalga per il culo...

Sempre fine il nostro caro Nicolas
 
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Shaia
view post Posted on 15/1/2016, 03:47




Diciamo che mi aspettavo tutt'altro genere di visita, ma non mi dispiace cenare con una donna, specie se è una così bella ragazza. - disse l'uomo quando si decise finalmente a parlare dopo che anche a Coraline fu servito il suo piatto dal cameriere che l'aveva fatta entrare ed Etienne fu entrato per
commentare il vino che la giovane aveva chiesto.
La stilista osservò compiaciuta la tartare di capesante e ricci che le era stata servita. Smise di tamburellare sul tavolo, afferrò una forchetta e con un gesto lento e misurato tagliò il basso cilindro che torreggiava nel suo piatto, tutto colorato e dalla magnifica fragranza di limone con una leggerissima nota di curry. Nel momento in cui assaporò il primo boccone, l'uomo, che era praticamente scomparso dai suoi pensieri, riprese a parlare.

Ma visto che è qui, si goda la cena e mi ascolti: non credo alle coincidenze e sono certo che lei potrebbe essermi utile. Mi chiamo Akira e come le avranno riferito all'ingresso sono un cacciatore. Al momento mi sto occupando di rintracciare l'aggressore seriale che in questa città chiamano "Laceratore". Per giocare a carte scoperte, non collaboro con la polizia e non è mio interesse uccidere questo psicopatico. Il mio En era un'esca, ma ha abboccato il genere di preda sbagliato. Oppure no?

Coraline sollevò il tovagliolo ricamato e si tamponò delicatamente gli angoli della bocca. Allungò la mano verso il bicchiere di vino e, dopo, aver indugiato un attimo per carpirne la fragranza, assaporò un lungo sorso.

"Questo è fra i miei ristoranti preferiti. Il pesce è sempre fresco e la scelta dei vini molto ampia. Di quest'ultimi, in realtà, non sono esattamente un'esperta ma ogni volta riescono a stupirmi.. - rispose divagando leggermente - Io sono Coraline e mi occupo di moda in questa città e, strana coincidenza, mi sono anche occupata dei casi di sparizione in questa città da quasi l'inizio di questa storia. Ho più di una persona di cui recuperare almeno qualche informazione. Comunque, il Laceratore è molto meno facile da trovare di quanto possa sembrare.. Uso o no di En, comunque, è sempre sfuggito.. Non che abbia la pretesa di avere un En così ampio.. Ma non sono la sola ad aver cercato di usarlo.. Questa città, di notte, sta diventando un campo di Nen, praticamente.. Anche se dopo il tentativo di cattura dell'Ingorda, una delle cause di sparizione, alcune forze in gioco sembrerebbero essersi quietate un minimo.. Polizia? Sono inutili.. Quando ho collaborato con loro, alcuni erano più preoccupati a fare un bagno di sangue che a completare la missione.. La via esterna è la migliore. Se ha già un piano, signor Akira, sarò felice di collaborarle. "

Edited by Shaia - 15/1/2016, 11:36
 
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