Miniquest 005: Il Collezionista N.2

Da quando aveva preso la licenza, Igor, non aveva ancora intrapreso nessuna missione né, tanto meno, aveva deciso che cosa "inseguire".

"Ogni Hunter insegue qualcosa.. Io inseguo l'idea di cosa inseguire" - pensò scuotendo piano la testa. Non sapeva se ridersela o iniziare a considerarsi un caso perso.

Stava passeggiando per le vie quando una taverna che non aveva mai visto lo attirò. Non che fosse particolarmente attraente come estetica ma si sentì come chiamato al suo interno. Varcò la soglia e si trovò all'interno di un normalissimo locale, poco frequentato, almeno a quell'ora del giorno e con neanche un inserviente al bancone. Il giovane si guardò intorno indeciso se uscire o meno ma una bacheca poco illuminata lo fece decidere ad entrare.

"Umh.. Cercano un cacciatore.. Potrebbe essere interessante.."- pensò scrutando le righe. Si guardò intorno alla ricerca del tipo che aveva affisso l'annuncio e, come ivi diceva, lo trovò appoggiato al muro, seduto ad un tavolo. Impossibile stabilire se stesse dormendo.
Igor si avvicinò e prima che potesse profferire parola fu apostrofato dall'uomo:
"Sei qui per l'annuncio? Mh... non mi sembri molto forte, ma alla fine questo passa al convento... comunque sono mesi che sto cercando di catturare una bestia che bazzica nella foresta qua vicino, dicono che i suoi artigli siano intrisi di un veleno in grado di stendere un elefante in due minuti. Vedi, io vorrei un po' di quel veleno per aggiungerlo alla mia collezione, non mi importa che la bestia viva o no, mi basta solo quello. Allora, accetti? "

"Andiamo. Suppongo sia inutile chiedere se abbia un antidoto o meno." - rispose senza troppe emozioni.

L'uomo si alzò e lo condusse fuori per fare strada. Uscirono velocemente dalla zona abitata e si trovarono su un sentiero sterrato, piuttosto comune. Il sole, gli uccellini... Davvero una giornata da pic nic, incantevole. Proseguirono ancora e si trovarono all'ingresso di una fitta zona di vegetazione, stranamente avvolta da uno strato di nebbia, o vapore, impossibile dirlo, che tendeva inquietantemente al verde.

"Eh! Figurarsi! Mai una volte che quello che si cerchi si trovi in una bella radura. Sempre foreste spettrali.."- considerò amaramente. La possibilità di diventare un Beast Hunter, diventava sempre meno appetibile.

Il ragazzo, man mano che procedevano nella vegetazione si guardava indietro, avendo la sensazione che questa stesse piano piano chiudendo il passaggio da cui erano arrivato. Ne ebbe la certezza quando gli alberi dietro a lui serrarono completamente il sentiero ad un paio di metri da lui. Procedettero ancora e arrivarono ad un bivio. Igor osservò le uniche due vie rimaste, tornare indietro era impossibile a meno di riuscire ad abbattere la foresta, e si rese conto che a sinistra il sentiero proseguiva per poco per poi scomparire nel fitto più fitto della foresta mentre a destra sembrava trovarsi una cascata, almeno come lo scroscio di acqua da lì proveniente lasciava presagire.
"Avrei qualche domanda, ora che siamo qui.. Questa bestia.. Qualche indicazione sul suo aspetto, alimentazione, comportamento, ambiente di vita.. Particolari punti di forza o debolezze?"- disse fermandosi e osservando l'uomo, ancora nascosto dal cappuccio.

"Ah bene.. E le interessa solo il veleno? Farò del mio meglio.. Andrei a destra." - rispose.

"Si, vede io sono un Hunter di veleni, mi occupo della ricerca di Veleni sconosciuti e della sintetizzazione di un antidoto a questi. Tuttavia, nonostante sia un Hunter munito di Licenza, non sono un buon combattente, per dirla tutta, sono proprio negato in qualsiasi campo fisico. Motivo per cui mi servo di volontari per le mie ricerche, dopotutto grazie sia alla mia licenza che al mio denaro personale non ho alcun problema ad assoldare gente più preparato di me nel sostenere la parte fisica di questo mio peculiare mestiere."

"Un Hunter che assolda un Hunter per fare il suo lavoro da Hunter.. L'ironia della vita.. Direi che anche la sua specializzazione non fa per me, però.." - pensava ascoltandolo.

Procedettero ancora per qualche metro in direzione di quella che sembrava essere un corso d'acqua. Forse proprio una cascata a giudicare dal rumore di acqua infranta su altra acqua. La guida, però, iniziò a tremare in maniera sempre più vistosa per poi cadere, o meglio, buttarsi letteralmente a terra mimando una storta.

"Aah ooh uuh! Non riesco più a muovere la gamba, credo sia una storta! Eppure siamo praticamente arrivati... Oh mi spiace, ma temo dovrai andare avanti senza di me! Io aspetterò qui mentre tu vai a prendere il veleno! Mi raccomando!, sono sicuro riuscirai a farcela!"

Igor sorrise senza neanche fare finta di preoccuparsi.. Quella pantomima faceva davvero pena e preferì allontanarsi subito verso il suo obiettivo.

"Mi sta già pagando e ha detto di fare schifo come cacciatore.. Quella scenata era davvero fuor di luogo.. Se mi dovessi ridurre così preferirei bere tutti i miei veleni e liberare il mondo dalla mia inutile esistenza"- concluse scuotendo la testa. I deboli, per lui, non erano un problema ma il fingere era una cosa che non aveva mai sopportato. Almeno, il fingere male.
Procedette nella radura fino a scorgere una piccola cascata che riversava le sue acque in un fiume che procedeva tanto lentamente quanto violenta era la cascata. Nei pressi del corso d'acqua si trovava, invece, su di una roccia liscia che emergeva tra le piante, un grosso felino. Igor restò immobilizzato a quella vista, un po' spaventato dalla fiera ma, allo stesso tempo, catturato dalla sua magnetica bellezza. Notò subito dopo il magnifico vello, i suoi argentei artigli percolati uno strano liquido.

"Ed ecco il sacro Graal."

Affrontarla direttamente era fuori discussione. Come intervenire, allora?
Non stuzzicare il can che dorme ma questo era un gattone..
Sulla roccia un po' di liquido si era raccolto ma di certo recuperare già quello sarebbe stata un impresa. Fra l'altro, stuzzicarla per poi rifugiarsi sopra qualche albero era comunque una opzione rischiosa dato che molti felini sono in grado di farlo e anche meglio di un essere umano. Sarebbe potuta essere l'acqua una via di fuga? Forse, ma anche per questa opzione sarebbe stato meglio sapere qualcosa in più sulle abitudini della bestia.

"Bel casino.."

Ad Igor venne in mente un'idea. Prese un sasso e lo lanciò con molta forza verso il bosco alle spalle della creatura, in direzione opposta alla sua. Si curò, nel fare ciò, di essere ben nascosto dietro un paio di alberi e controvento, per quanto, in mezzo a tutta quella vegetazione spirasse appena.

"Vediamo la sua reazione.. Iniziamo a scoprire qualcosa.."

Igor sobbalzò violentemente, convinto di trovarsi ancora nascosto dietro le fronde. Si morse un labbro ed uscì dal suo nascondiglio grattandosi la testa.

"Il tuo vello mi ha abbacinato. Ho visto tanti animali, da piccolo ho anche studiato tantissimo gli uccelli, ma non pensavo esistessero bestie come te. Non ti intendevo infastidirti, perdonami. Sono venuto alla ricerca di una fantomatica bestia dotata di un portentoso veleno ma l'idea di scontrarmi con te per poi magari scoprire che non fossi neanche tu il mio vero obiettivo mi avrebbe solo fatto perdere del tempo, se non le penne direttamente. Stavo pensando di attirarti lontano con quei poveri conigli, che spero non parlino come te e che non capiscano quello che dico perché non vorrei infastidire neanche loro, per poi prelevare un po' di veleno da quella roccia ma non credo di essere tanto veloce da catturarli.. Insomma la situazione per me era un po' un groviglio e scoprire che parli, be'.. Immagina come mi possa far sentire.. Chiederti di permettermi di prelevare un po' del tuo veleno sarebbe inconveniente, a questo punto, temo.."

Igor sorrise divertito:

"Scusa, non volevo annoiarti col mio sproloquio.. Ma puoi immaginare che non mi sia capitato tanto spesso di incontrare un animale parlate.. Anche se tutti gli uomini, in fondo, lo so" - concluse con una risata appena smorzata.

Ascoltò interessato la proposta dell'animale e diede il suo consenso alzando ed abbassando il capo.
Le cose si erano fatte molto più facili di quanto pensasse.

"Vado a prendere questi salmoni, allora!" - disse allontanandosi. Per un attimo pensò che le cose si erano fatte troppo facili e che probabilmente se quella bestia aveva quel tipo di veleno, probabilmente, era dovuto al fatto che le sue prede dovessero essere sufficientemente pericolosi da sopravvivere al resto.
"E se i salmoni fossero davvero davvero davvero cattivi?" - scosse la testa una volta concluso questo pensiero e si diresse in direzione in cui scorreva il fiume cosa che individuò gettando semplicemente una foglia nel fiume e notandone il corso.
Se i salmoni risalivano il fiume, di certo, lo facevano dalla foce.
Quando mai si era vista una cosa contraria? Andava contro ogni principio della fisica e della biologia.
Scese per qualche centinaio di metri e notò una piccola cascata, alta appena un metro. Si sporse su una roccia, tenendosi ad un ramo per essere sicuro di non scivolare nel corso d'acqua e si mise a cercare i salmoni. Inutile procedere troppo oltre se poteva già beccarli lì. Se non avesse visto nulla nelle acque cristalline sarebbe sceso più a valle.

Igor si sporse scrutando l'acqua cristallina perturbata solo dalla cascata. Nessun pesce. Nessuno, qualche ciuffo di alga sul fondale e nulla più ebbe modo di constatare leggermente deluso. Continuò a camminare seguendo il corso del fiume superando altre rapide e continuando a notare come il corso del fiume sembrasse completamente "disabitato". Poco oltre il fiume si univa ad un altro ed Igor, per la disperazione di non trovare nessuna forma di vita in quello che stava seguendo, decise di iniziare a percorrerlo.Ad un certo punto iniziò a vedere dei pesciolini nuotare placidi e poi quelli che pensò essere salmoni! Non sembravano essere pericolosi come per un attimo aveva temuto essere. Per certezza buttò una pietro nel fiume per vedere la loro reazione e si tranquillizzò ulteriormente quando li vide fuggire via.
Il giovane Hunter tornò verso il bosco e strappò un lungo ramo da un albero alto poco più di lui. Estrasse il coltello che portava sempre con sé e iniziò ad intagliarlo per affilarne una estremità. Era la prima volta che faceva una cosa del genere ma ne aveva sempre letto e visto fare nei film: non poteva essere poi così complicato. Quando ebbe rimosso tutti i nodi laterali e le foglie e aveva iniziato ad assumere l'aspetto di una lancia fece qualche prova scagliandola contro il terreno per vedere se era sufficientemente aerodinamica. In uno dei tentativi si conficcò una scheggia in un pollice che rimosse velocemente. Succhiandosi il dito e lamentandosi appena si avvicinò al corso d'acqua. Si spogliò restando in mutande e iniziò a scagliarle la lancia contro i pesci cercando di restare il più immobile possibile nel frattempo per farli avvicinare. I pesci, inizialmente, gli stavano molto lontani ma piano piano presero confidenza.

"Muovetevi, su.. Non ho tutto il giorno e quest'acqua è così fredda che rischio di perdere le dita dei piedi!" - pensava.

Finalmente un bel esemplare gli si avvicinò abbastanza e addirittura cercò di passargli tra le gambe beccandosi però la lancia sul dorso. Il sangue sporcò l'acqua ma fu velocemente dilavato dal corso. Igor tolse il pesce dalla lancia e lo buttò fuori dal fiume mentre ancora si contorceva.

"Ed è uno"

Nello schiamazzo fatto gli altri pesci si erano allontanati e Igor dovette fare qualche altro passo verso di loro per poi restare immobile qualche minuto prima di poter avere nuovamente una buona occasione e catturare il pesce successivo.
All'incirca un'ora e mezza dopo, aveva finalmente catturato sette magnifici salmoni. Erano tutti bucati in qualche punto e gli ultimi si contorcevano ancora sulla riva ma poteva dire di aver fatto un bel lavoro.
Uscì dall'acqua e si stese sull'erba, al sole, per asciugarsi. Si rivestì e, dopo aver rinfilzato tutti i pesci sulla lancia improvvisata tornò verso la bestia che trovò ancora sdraiata sonnecchiante.

"Ci ho messo molto, mi spiace. Per farmi perdonare te ne ho preso uno extra." - commentò piano per non disturbarlo.

"Che puzza di pesce!"