Eve aveva appena terminato di lavorare come lavapiatti, che decise quindi di andare a far fuori la paga della giornata.
Come prima cosa avrebbe cenato dopodiché si sarebbe sbronzato a non finire per riuscire ad addormentarsi.
Trovato un posto che lo ispirava per mangiare(perché dove lavorava lui vedeva come si cucinava e non era il massimo) il ragazzo vi entrò e aspetto il suo ordine.
All’interno del posto non vi era molta gente nonostante fossero le sette di sera, ma ciò non sembrava preoccupare il poco personale che nell’attesa si stava facendo una partitina a Uno.
Durante l’attesa di essere servito Eve si guardò un poco attorno per osservare meglio il locale e le persone al suo interno.
Non appena il cameriere portò il piatto richiesto, Eve vide mentre lo ringraziava che in un tavolo posto molto lontano dal suo e dove solo una tenue luce arrivava, vi sedeva un uomo vecchio e solo, intento a fumare tranquillamente da una pipa mentre ammirava fuori da una finestra posizionata di fronte a lui, la quale lo stava attualmente illuminando con un riflesso dato dalla luce della luna.
Il vecchio stava sorseggiando da un grosso boccale quando si accorse di essere stato notato da Eve e, molto probabilmente perché infastidito, si avvicinò al ragazzo portandosi dietro il proprio liquore.
Eve non sapendo come comportarsi nel vedere il vecchio che con sguardo fisso si avvicinava sempre di più a lui, cominciò a mangiare tenendo lo sguardo rivolto unicamente di fronte a se e al piatto; quando questo li rivolse la parola, Eve rispose cordialmente ma ciò fece sì che il vecchio si sedette nel posto davanti a lui cominciando a parlare dei suoi vecchi tempi.
Eve si comportò come tutte le persone normali fanno con i vecchietti incontrati nei locali; ascoltando il signore acconsentendo e ridendo a ciò ce questo diceva di tanto in tanto.
Per quanto quel tizio sembrava assurdo, così come la maggior parte delle cose che diceva, a Eve il vecchietto entrò in simpatia, giacché appena riuscito a liberarsi da questo grazie all’aiuto di uno dei camerieri che aveva portato il conto a al ragazzo, volle provare a fare una buona azione; portare in regalo al vecchietto appartenente al luogo dove era cresciuto e di cui aveva parlato a Eve.
Stando a quanto aveva saputo, il nonnino non era nato e cresciuto troppo distante dalla cittadina, tante che il bosco al di fuori di essa era probabilmente quello citato dal nonno nei suoi vaneggiamenti. O almeno questo era ciò che sperava Eve.
Con la ferrea intenzione di rendere felice il simpatico anziano, Eve si incamminò dunque fuori dalla città in direzione del bosco. Nei giorni avvenire per quanto sarebbe stato necessario il ragazzo non sarebbe andato a lavoro, ma ciò non gli importava.
Dunque, da che parte era il sentiero che mi pareva di aver intravisto mentre discendevo dalla collina? Mmm…..se non sbaglio stava da quella parte. Vediamo un po'.Eve percorse un breve tratto lungo il perimetro del bosco, senza riuscire a trovare il sentiero che doveva per forza trovarsi vicino, ma con il buoi che si faceva sempre più scuro grazie alle fronde degli alberi, era difficile orientarsi, per cui dopo essere ritornato sui suoi passi, tentò di andare nella direzione opposta.
Ma che cavolo, era sicuro che fosse qui intor….eccolo.Imboccato finalmente il sentiero, Eve lo percorse tranquillo grazie al fatto che sul suo percorso non vi erano rami che ostruissero la luce della luna in molti punti.
oh litigato con me stesso per scrivere sta roba, ed e uscito cmq uno schifo. ma qualcosa dovevo pur scrivere in tempo