narrato
parlato
pensato
se devo usare caratteri o colori specifici basta dirlo.
Quella sera Manaka era distrutto, totalmente distrutto.
Aveva lavato piatti sporchi per cinque ore di fila e sentiva le mani che gli dolevano. York Shin era una città stupenda per i visitatori, quelli che girano le piazze e i negozi con i portafogli pieni di soldi, ma era un inferno per gli squattrinati costretti a lavorare e a vivere nei bassifondi. Fino a qualche mese fa passeggiando per piazza di Spagna chiunque lo avrebbe scambiato per un turista, un signorotto, uno studente tutto fuorché quello che era ora. La miseria lo colpì all'improvviso, una malattia irrefrenabile lo condusse a spendere tutto il suo patrimonio e ipotecare la casa. Iniziò per caso o forse non iniziò affatto, c'era sempre stata fin da bambino quella passione grande che gli riempiva le giornate e gli svuotava i portafogli. Ma come accade per l'alcool, i cavalli e le donne, crescendo quella passione divenne malattia e la malattia lo condusse alla rovina, e la sua rovina aveva un solo e unico nome : anime.
Nel giro di un mese sperperò tutto il suo patrimonio per comprare blu-ray e cd ost e non avendo di che vivere fu beffeggiato dalla sorte ritrovandosi a dover rivendere a metà prezzo gli stessi dvd per cui aveva venduto anche l'animA.
Afflitto e abbattuto fu colto dalla fame e dalla pioggia, senza un soldo in tasca iniziò a lavorare.
Ho finito per oggi, ci vediamo domani al solito orario. Disse al capocuoco, suo datore, un uomo barbuto, grasso e con un alito da alcolista di periferia.
Lasciò il retrocucina e ripercorse le retrovie dei bassifondi della città. Aveva affittato una lurida stanza in una topaia chiamata " La pensione dei tossici ", ostello di cui solo il nome basta a descrivere il tutto.
Entrò in stanza e si buttò senza nemmeno svestirsi subito sul letto, era troppo stanco per fare qualsiasi altra cosa. Era l'alta stagione e i piatti da lavare aumentavano con l'aumento dei turisti.
Si addormentò di butto pensando che domani sarebbe stato un altro giorno di merda e rimpiangendo i giorni in cui era una persona " importante " o comune, o qualsiasi altra persona che oramai non ricordava più
Il mattino seguente si risvegliò al cantar del rospo ( c'erano rane nella latrina sotto la pensione che cantavano sempre all'alba) e si ritrovò atterra al pavimento.
Cazzo non ricordo manco più di aver dormito.Si girò per trovare i calzini e di butto si accorse di aver una pila di lettere sul comodino.
Tasse tasse tasse e ancora dannate tasse! esclamò picchiando il comodino con il pugno destro.
Ehi ma questa non è una tassa! il che sarebbe un miracolo dato che non ho altro che tasse da quando mi hanno sfrattato da casa.Era un biglietto strano e piccolino e, nonostante fosse ancora molto assonnato e aveva scordato dove avesse scordato gli occhiali, strizzando gli occhi riuscì a capire che fosse qualcosa di importante. Quindi lo aprì...
Devo dire che nel biglietto ci sta scritto che mi convocano a bla bla bla o aspetto altre istruzioni??