Nelle puntate precedenti...
Asura lanciò la pergamena della calma, purificandosi dalla propria rabbia.
- Sono calmo... non sono più arrab- SBAM
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scissione delle molecole completatissimo 100%
To be continued (?)
Adesso.
Un duello. - In gvardia, marrano! - Gridò il duellante, in segno di sfida. Mentre agitava l'arma puntandola contro lo sfidato. In un largo cerchio, un gruppo di persone assistevano mentre scommettevano su chi vincesse. Quando... come un fulmine al ciel sereno, avvenne qualcosa. Una vibrazione nel suolo. Il panico.
- C-che... che sta svccedendo!? - La terra trema! La fine del mondo! - Dio mio non vccidermi! Sono troppo bello e givovane per morire! - ecc.
Una statua in rovina non molto lontana, raffigurante un essere dalle più braccia, si screpolava, almeno la sua superficie. Le braccia in più si erano sgretolate, lasciandogli solo due braccia. Un'aura rossastra fuoriuscente avvolse la statua. Dalla superficie screpolata si poteva intravedere qualcosa, diversi colori, rosso, dorato, un occhio bianco, perfino i capelli bianchi. L'aura esplose, disintegrando la superficie ingombrante della ex statua. Dei curiosi stavano accorrendo.
- Lo vedete anche voi? - Disse uno sbigottito. Gli puntarono le armi, tenendosi però a debita distanza dall'essere, quest'ultimo non curante della loro presenza. Il bianco negli occhi si spensero lasciando intravede le sue pupille rosse.
- Dove... dove sono? - Parlò. Si pose una mano sopra la testa, come si fosse svegliato da una grossa sbornia. Uno di loro si fece avanti, puntandogli un'arma addosso. Asura non gradì una simile ospitalità, non lo gradì affatto.
- Cosa cazzo sei?! - Ululò il tipo temerario. Asura lo guardò torvo per un po', poi rispose: - Sono tua madre.
- Ehi, è vero! Abbassa l'arma, stolto! Ahahah - Commentò uno dei presenti. Il temerario menò un calcio negli zebedei al compagno, questo crollò in ginocchio agonizzante. - Vgh.. ne è valsa la pena... - E crollò a terra.