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Quest 139: Get outta mah swamp!

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view post Posted on 6/2/2015, 21:21

Double hunter

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Quest 139: Get outta mah swamp!

Quest libera

Max 4 partecipanti. Quest libera e di pura role. In casi estremi si potrà arrivare al combattimento, ma è completabile senza.


Ambientazione

Neo Green Life

Obbiettivo

Cercare di convincere un uomo ad andare in cura presso degli psichiatri.

Trama

Un giorno un uomo si sveglia, si allontana dal villaggio, entra in una palude e decide di viverci, aggredendo chiunque si avvicini e si rifiuti di andarsene. Lo stesso è successo quando due suoi amici che hanno studiato psichiatria all'estero sono andati da lui per cercare di aiutarlo. Ora i due amici cercano dei bravi oratori perché vogliono evitare di mettere in mezzo le forze dell'ordine.

Ricompense

130 Exp
16.000 Jeny

____________

GdROff: In tutto il villaggio si parla dell'uomo impazzito, e tramite vari passaparola gira anche voce che gli amici del pazzo stanno cercando qualcuno che li aiuti a farlo rinsavire.
 
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giulio zaoldieck
view post Posted on 6/2/2015, 22:07




Come ogni giorno, da quando avevo terminato la scuola mi svegliavo tardi, quindi verso le 11:00 iniziai ad allargare le palpebre, la stanza era già in luminaria per via dei buchi delle persiane attraverso i quali il sole passava in gran quantità. Riuscivo a distinguere ogni cosa, la scrivania, le mensole, l'armadio, tutto sembrava immutato dalla sera prima.
Sceso dal letto mi apprestai ad una veloce rinfrescata al viso, seguita da una doccia ed il mio abituale lavaggio dei denti, subito dopo andai a vestirmi. Scelsi, come era mio solito una maglietta nera a manico corte senza particolari segni distintivi, pantaloni lunghi e neri da cui penzolavano catene di ferro lunghe qualche centimetro, il mio paio di anfibi neri e per coprirmi, vista la stagione, utilizzai la mia giacca bianca con giochi rosso-neri.
Devo muovermi, sennò perdo il volo! Dopo tutto il trambusto che ho dovuto fare con mio padre perché mi concedesse questo viaggio, sarebbe un vero peccato restare a casa!
In meno di tre minuti preparai e divorai la colazione.
Presi la valigia che avevo appositamente preparato il giorno prima e mi fiondai verso la porta.
Il sole all'esterno era già alto, nonostante il clima semi rigido di quel periodo dell'anno. Le strade pullulavano di viandanti e mercanti, indaffarati nei loro vari incarichi giornalieri, vi era infatti gente che correva, camminava, si fermava davanti ai negozi, acquistava e vendeva prodotti.
Lesto mi incamminai lungo la strada, passando sul marciapiede per non infastidire le macchine che veloci sfrecciavano sull'asfalto poco distante.
Ero diretto all'aeroporto, per prendere il volo che mi avrebbe portato a Neo Green Life, un luogo lontano dal mondo, in cui la tecnologia era praticamente assente, se non nelle vicinanze del confine. Avevo deciso di intraprendere questo viaggio, come allenamento, sin da bambino il mio sogno era quello di diventare un hunter professionista, ma siccome l'esame era uno dei più arduo al mondo, non potevo intraprenderlo senza un buon allenamento e quale posto è migliore di un lontano luogo misterioso?
Fortunatamente papà non ha posto troppa resistenza, gufando ha capito la mia grinta e la mia volontà, ha accettato! Anche lui è convinto che senza una buona preparazione non riesco a superare l'esame.
Immerso nei miei pensieri percorsi la strada senza neanche accorgermi ed in breve mi ritrovai di fronte all'ingresso dell'aeroporto, un immensa vetrata, con porte automatiche mi si parò di fronte, dentro potevo vedere migliaia di persone andare avanti e indietro cercando il gate da dove partiva la loro dirigibile.
Una volta dentro osservai il biglietto: gate 5 orario partenza 13:00, guardai l'orologio e mi accorsi che mancavano meno di venti minuti.
Iniziai, correndo a cercare la zona d'imbarco, che poco dopo trovai.
Finalmente riuscii a prendere il mio volo ed una volta dentro nel "pallone volante", andai subito a sedermi nella zona ristorante, dove potei cibarmi di ogni prelibatezza, sapendo che ormai tutto era stato pagato da mio padre.
Dopo un lungo riposo in un altra sala in cui mi trovavo solo, sentii l'annuncio:
Signori e signore siamo appena giunti a NGL, l'atterraggio si terra tra pochi minuti, grazie per aver volato con la nostra compagnia.
Finalmente!
Non stavo più nella pelle, il mio allenamento stava per aver inizio!
Atterrati mi precipitai nella bacheca dell'aeroporto, intento a cercare la mia prima missione, cercavo qualcosa di non troppo complicato come inizio, nulla in cui bisognava sicuramente combattere.
Il mio sguardo cadde su un avviso di colore differente, in cui vi era scritto che si cercavano persone capaci nel dialogo, per convincere uno strano signore ad andare in cura da uno psicologo, completo di tutti i dettagli annessi e connessi.
Perfetto! Non sembra troppo complicato per essere il mio primo lavoro. Sono sicuro di riuscire a convincere quel pazzo a fare ciò che è giusto, alla fine sin da piccolo la parlantina è stato il mio forte!
Presi, per recarmi al suddetto villaggio una carrozza, posta fuori dal aeroporto, che a sua volta si trovava a pochi chilometri fuori dal confine.
Anche qui dopo una lunga dormita e la lettura di qualche fumetto, raggiunsi il villaggio, un luogo che da una parte sembrava allegro e dall'altra invece incuteva timore, per il fatto che il villaggio era decisamente carino, con case in legno e uomini barbuti che lavoravano materiali reperibili in natura, ma era completamente contornato da terrificanti paludi, in cui la fitta nebbia si intrecciava con alberi di enormi dimensioni.
Che strano posto.
Giunto a destino, come prima cosa decisi di recarmi un una locanda, dove con poche domande ottenni le risposte che cercavo, il vecchio si trovava proprio in quella palude.
È quello il posto in cui devo recarmi!

Off. So che non dovrei usare png, ma pensavo: siccome è la roll di partenza, non importa... Dimmi se ho sbagliato. XD
 
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Ace N.D.
view post Posted on 6/2/2015, 23:54




L’ennesimo teatrino si era concluso nell’entusiasmo generale. Il tintinnio delle monete che si riversavano nel barattolo di vetro lo metteva di buon umore, ma mai quanto i volti sorridenti di decine di bambini che esultavano intorno a lui e ai suoi pupazzi di stoffa. Più che pupazzi sembravano veri e propri esseri dotati di vita, con tanto di voci diverse fra di loro. Ace si limitava a muovere le mani e a sorridere, di tanto in tanto qualche espressione stupita nei confronti delle proprie creature. Il tutto per rendere ancora più realistica l’illusione di quell’arte che ormai praticava alla perfezione. Alternando monologhi a dialoghi a tre, il ragazzo imbastiva settimanalmente spettacoli di strada nei luoghi più disparati del paese: dopotutto non gli serviva nulla che la sua abilità e i suoi compagni di viaggio. La fantasia non gli mancava, se è di questo che si sta parlando. D, l’animaletto bianco sempre sorridente; N, scuro e un po’ più brontolone. Era passata circa un’ora da quando aveva allestitolo lo spettacolino, nel bel mezzo della via centrale di quella cittadina.

Ehi hai mai pensato di smettere?

Smettere cosa?

Smettere di essere un pupazzo!

Ma senti chi parla!

Ace si rivolse a N.

Non dirmi che hai squarciato il velo… non lo hai fatto vero?

D guardò perplesso il giovane, come anche gli ultimi bambini rimasti con i propri genitori.

Quale velo?

Non temere… non sto parlando di stoffa!

Tutti e tre scoppiarono a ridere. I due pupazzi iniziarono una strana danza di movimenti che preludeva la fine dello show. Davanti a quei rocamboleschi e buffi balletti i bambini tornarono a gioire. Ace infine si alzò dal vecchio muretto dove sedeva e fece un inchino, seguirono i rispettivi inchini dei due amici. L’ultima parte di folla iniziò a dissolversi mentre il ragazzo li mise a dormire all’interno della giacca; raccolse il profitto guadagnato e si allontanò verso la prima bancarella di frutta che incontrò. Una succosa arancia appena sbucciata finì in fondo alla sua gola mentre si stiracchiava all’indietro. Nel frattempo un ragazzino dall’aria furba si era avvicinato al bancone e aveva sgraffignato una rossa mela: sfortunatamente per lui il venditore se ne accorse e sbraitò.

Ehi! Quella la devi pagare! Vuoi che ti spedisca dal pazzo della palude?!

Ace guardò incuriosito la scena e sorrise al giovane che a testa bassa rimise il frutto al suo posto. Continuò il suo cammino in cerca di una locanda dove stazionarsi per qualche giorno: quella stessa mattina aveva raggiunto la città e ancora non aveva avuto modo di orientarsi. Proseguendo per quella grande via incrociò un gruppetto di donne intente a parlare fra di loro. Percepì solo alcune parole e nemmeno tutte insieme: “pazzo”, “fuori”, “panni da lavare”, “il marito di Shila la tradisce”, “palude”. Di nuovo questo fantomatico individuo sembrava sulla bocca di tutti. Raggiunse una locanda che dava proprio sul tragitto con una decina di tavoli in legno. Si sedette e ordinò un blumele o qualsiasi cosa ci si avvicinasse. Il suo posto era proprio accanto a quello di due uomini barbuti che stavano urlando amichevolmente: riuscì finalmente ad avere chiara la questione che animava quel piccolo villaggio. Un tizio qualunque aveva deciso di ritirarsi nella palude limitrofa per questioni non definite; l’uomo sembrava assumere atteggiamenti aggressivi verso qualunque visitatore a lui indesiderato. Perfino due suoi amici studiosi avevano avuto esito negativo ed ora cercavano qualcuno che potesse parlamentare al posto loro e convincere il soggetto prima dell’intervento delle forze dell’ordine. Continuando ad origliare, per così dire, il discorso, Ace venne a conoscenza anche del dettaglio ricompensa, che lo convinse definitivamente a cercare di dare una mano al villaggio.
 
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view post Posted on 7/2/2015, 11:21

Double hunter

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Finché non interferiscono con la quest o danno troppo aiuto al giocatore, potete anche usare qualche npg per avere dei piccoli aiuti. (Ad esempio quando vi è richiesto di raccogliere informazioni)


Ad un certo punto, una decina di abitanti del villaggio si raccolse in gruppo attorno a due uomini sulla trentina. Questi erano appena tornati al villaggio, e non avevano di certo l'aria che ha la gente felice. Gli abitanti chiesero aggiornamenti sulla condizione del tizio, ma i due dissero che non era cambiato nulla. Le loro case erano dall'altra parte del villaggio, e dato il loro passo lento, probabilmente avrebbero risposto alle domande di ogni singolo abitante, prima di rincasare.
 
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giulio zaoldieck
view post Posted on 7/2/2015, 14:46




Imperterrito continuavo a cercare informazioni, volevo scoprire tutto il possibile prima di recarmi al suddetto luogo. Soprattutto mi interessava sapere chi fosse il tizio, età, che lavoro facesse prima di impazzire, come si erano svolte le vicende della fugga e come stesse procedendo la situazione. Inoltre desideravo ricevere informazioni su quella misteriosa palude, poteva contenere migliaia di insidie e trappole.
In quanto mi aggiravo per le vie del villaggio mi accorsi che non era molto grande, in paragone alla mia città, York, sembrava poco più grande di una formica.
Osservando le case, potei capire che anche gli abitanti non dovevano essere molti.
Chissà perché chiedono a degli esterni di andare ad aiutare il pazzo? Perché non ci hanno pensato loro? Quali insidie nasconde questa tetra palude? Il pazzo sarà violento?
Immerso nei miei pensieri ed intento nel cercare nuove risposte in giro per il piccolo paesino, quasi non mi accorsi di due signori, seguiti da una decina di uomini appartenenti al villaggio, che sembravano impazienti di parlare con i due e di soddisfare le loro domande.
Cercando di non dare troppo nell'occhio, nonostante i miei abiti appartenenti a città molto più avanzate rispetto a quella, mi avvicinai abbastanza da poter udire le urla del gruppo.
Cercherò di scoprire qualcosa di più al riguardo, questi tizi sembra sappiano qualcosa, sono usciti proprio da quella palude!
Che ne è del pazzo della palude? Sta rinsanendo? Vi ha cacciato?
Il pazzo della palude? Deve essere il tizio che sto cercando! Devo porre delle domande a questi due signori.
Rimanendo a distanza di sicurezza per non destare troppi sospetti e per non sembrare il solito impiccione, segui i signori finché la folla non scemò completamente, poi una volta che anche l'ultimo paesano si stacco dai due, mi avvicinai.
Scusate signori, sto cercando informazioni su un certo pazzo delle paludi. Più precisamente vorrei sapere chi sia? Quale sia la sua età? Perché pare sia scappato? Che lavoro svolgeva prima di fuggire? E magari, vi sarei molto grato se mi diceste qualcosa in più riguardo alle insidie di quella palude, animali, trappole, ecc. Vi ringrazio in anticipo per la vostra cortesia ed attenzione.
 
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Ace N.D.
view post Posted on 7/2/2015, 18:16




Pagò quanto consumato e si rimise in marcia guardandosi intorno. Era quasi certo di dover recuperare qualche informazione ma non aveva idee da dove cominciare. Così attese che il destino giocò al posto suo: o meglio, continuò a camminare. Era quasi giunto alle porte del villaggio quando un gruppo variopinto di persone attirò la sua attenzione. Con le mani incrociate dietro la nuca si avvicinò alla folla che sembrava essersi radunata intorno ai due uomini. Fortuna sfacciata: sentì chiaramente alcuni abitanti che chiedevano informazioni ai due circa l’uomo fuggito nella palude. Capì all’istante che entrambi provenivano proprio in quel momento da una tentata visita e stavano tornando a casa, difatti, seppur rispondendo a tutte le domande non interrompevano il proprio cammino. Così Ace si unì a quella folla in movimento ascoltando con attenzione: apparentemente quei due uomini potevano essere benissimo gli amici stranieri che tentavano di rinsavire il fuggitivo, tuttavia non portavano nuove notizie. Accanto a lui, un ragazzo alto dai capelli rossi avanzò una serie omogenea di domande indagatrici.

Scusate signori, sto cercando informazioni su un certo pazzo delle paludi. Più precisamente vorrei sapere chi sia? Quale sia la sua età? Perché pare sia scappato? Che lavoro svolgeva prima di fuggire? E magari, vi sarei molto grato se mi diceste qualcosa in più riguardo alle insidie di quella palude, animali, trappole, ecc. Vi ringrazio in anticipo per la vostra cortesia ed attenzione.

Il ragazzo pareva mirare direttamente alla scoperta di informazioni utili per il raggiungimento di uno scopo. Ace pensò subito che anche lui poteva essere interessato alla risoluzione del caso. Guardò nella sua mente alla ricerca di domande intelligenti, tuttavia non gli venne in mente niente. Non voleva comunque essere da meno di nessuno, almeno credeva. Ormai la folla si era quasi del tutto diradata.

Ehm… di che colore sono i suoi occhi?
 
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view post Posted on 8/2/2015, 12:58

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I due uomini vennero avvicinati da dei ragazzi, che chiesero loro delle informazioni riguardo il loro amico e riguardo la palude. Uno di loro rispose:

Il nostro amico Shiec, 38 anni, agricoltore, una settimana fa si è svegliato ed è andato nella palude senza dire niente a nessuno. Quando l'abbiamo saputo siamo andati da lui prima pensando fosse uno scherzo, ma quando ha tentato di attaccarci abbiamo capito che qualcosa non andava. Nonostante abbiamo studiato psichiatria all'estero, non siamo stati in grado di giungere ad una conclusione circa le motivazioni delle sue azioni.
La palude di per sé non costituisce un pericolo, la profondità dell'acqua non raggiunge i due metri nei punti di massima profondità. Al massimo è un po' maleodorante.
I suoi occhi sono castani.


Poi prese la parola l'amico.

Ehi, vi va di darci una mano domani?
Tentiamo ogni giorno di parlargli, magari con voi cambierà qualcosa.
 
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giulio zaoldieck
view post Posted on 8/2/2015, 20:45




Una volta che ebbi posto tutte le mie domande, sentii una voce esterna porgere un ulteriore domanda, chiedendo di che colore avesse gli occhi.
Guardai l'autore della domanda, sembrava un giovane ragazzo, più o meno avente la mia stessa età, con i capelli castani e occhi che tendevano vagamente ad un colore rosso.
Perché quella domanda? Che senso ha in questo momento?
Il nostro amico Shiec, 38 anni, agricoltore, una settimana fa si è svegliato ed è andato nella palude senza dire niente a nessuno. Quando l'abbiamo saputo siamo andati da lui prima pensando fosse uno scherzo, ma quando ha tentato di attaccarci abbiamo capito che qualcosa non andava. Nonostante abbiamo studiato psichiatria all'estero, non siamo stati in grado di giungere ad una conclusione circa le motivazioni delle sue azioni.
La palude di per sé non costituisce un pericolo, la profondità dell'acqua non raggiunge i due metri nei punti di massima profondità. Al massimo è un po' maleodorante.
[/color]
Ottimo, non speravo di ricevere tutte queste informazioni! Sono stato decisamente fortunato e così mi sono inoltre risparmiato ore di ricerca, scoprendo inoltre cose molto utili riguardo la palude, che pensavo fosse molto più pericolosa. Non mi sembra affatto una missione così difficile!
Il secondo, dei due uomini proseguì dicendo che l'indomani gli avrebbe fatto molto piacere se io ed il ragazzo che aveva posto quella strana domanda volevamo seguirli sin dal vecchio.
Qui mi sta andando alla grande! Ora non mi devo neanche preoccupare del cercarmi informazioni riguardo il luogo, mi porteranno questi due simpatici signori.
Senza nemmeno un attimo di esitazione, risposi:
Certo signori, sarò felice di accompagnarvi! Anche perché il vecchio ed il suo ricovero psichiatrico fanno parte della mia missione! A che ora ci incontriamo domani per partire? Dove ci troviamo?
 
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Ace N.D.
view post Posted on 8/2/2015, 21:31




Uno dei due, voltandosi, rispose in maniera precisa e ordinata.

Il nostro amico Shiec, 38 anni, agricoltore, una settimana fa si è svegliato ed è andato nella palude senza dire niente a nessuno. Quando l'abbiamo saputo siamo andati da lui prima pensando fosse uno scherzo, ma quando ha tentato di attaccarci abbiamo capito che qualcosa non andava. Nonostante abbiamo studiato psichiatria all'estero, non siamo stati in grado di giungere ad una conclusione circa le motivazioni delle sue azioni.
La palude di per sé non costituisce un pericolo, la profondità dell'acqua non raggiunge i due metri nei punti di massima profondità. Al massimo è un po' maleodorante.
I suoi occhi sono castani.


Il ragazzo rimase perplesso circa le rivelazioni riguardanti il caso. Tuttavia aveva azzeccato giusto riguardo l’identità dei due.

Vediamo… trentotto anni… che poi questi psichiatri di adesso… tutti medicinali e falsi dei… una palude… certo, non il più accogliente dei posti… la cosa che più mi incuriosisce è il suo ex mestiere. Sarei curioso di saperne di più circa le sue abitudini, forse potrei trarre qualche conclusione vedendo l’uomo direttamente.

Guardò in alto le nuvole muoversi lentamente.

Occhi castani… se non hanno notato nulla di strano nei suoi occhi è probabile che non sia sotto l’effetto di sostanze.

Ehi, vi va di darci una mano domani?
Tentiamo ogni giorno di parlargli, magari con voi cambierà qualcosa.


L'altro ragazzo accettò e Ace non perse tempo e rispose all’opportunità fortuita.

Certamente! Contate pure su di me, se posso dare una mano lo farò.
 
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view post Posted on 9/2/2015, 01:09

Double hunter

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Entrambi diedero risposta affermativa, e i due psichiatri, entusiasti, pagarono una notte di affitto per loro in una locanda del villaggio.
Il giorno dopo, prima di partire, chiesero ai due se avevano altri dubbi o perplessità.
 
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giulio zaoldieck
view post Posted on 9/2/2015, 16:34




I due signori, visibilmente entusiasti del nostro consenso nel seguirli l'indomani, arrivarono addirittura ad offrirci una notte alla locanda del villaggio.
Che strano, capisco che è un loro amico e che ci tengano così tanto, ma arrivare addirittura a spendere danaro per degli sconosciuti mi sembra a dir poco eccessivo! Accetterò, ma non starò tranquillo, potrebbero anche essere dei male intenzionati, intenti a rapinarci o peggio!
Acconsentì alla loro proposta, ma comunque mi mantenni sulle difensive, cercando di tenerli sempre sott'occhio.
I due psichiatri ci portarono ad una piccola locanda, poco più alta delle case che componevano il villaggio, anch'esso costruito per intero in legno, con al centro una porta composta da un legno lievemente più pregiato, hai miei occhi di inesperto pareva legno di cedro. Sopra la stessa, vi era intagliato in una placca il nome della locanda:" Locanda del merlo canterino".
L'interno dell'edificio pareva un luogo accogliente, con una piccola saletta, avente nel centro un camino acceso e poco dietro vi era il bancone, costruito dello stesso materiale del resto dell'edificio, a guardare quel luogo, sembrava un enorme albero, intagliato e scavato in modo sa ottenere un albergo.
Arrivati al bancone, i due uomini amici del pazzo, spiegare o tutto al locandiere, che dopo esser stato pagato ci diede le chiavi delle nostre rispettive stanze.
Ringraziai ancora una volta i due gentili signori e mi recai nella mia stanza.
All'interno, ad attendermi vi era un comodo letto ed un piccolo bagno, molto meno tecnologico e sofisticato rispetto a quello che era mia abitudine a York.
Mi feci subito un bagno caldo, in cui mi rilassai e mi misi a pensare al percorso che stava prendendo la missione. Sembrava di fatti fin troppo semplice, i due psichiatri non avevano esitato un secondo nel darci le informazioni che avevamo richiesto, inoltre la palude, una delle cose che più mi inquietava dell'intero paese, era un posto tranquillo. I miei pensieri caddero anche sul giovane ragazzo, arrivato più o meno allo stesso momento in qui ero giunto dai due, aveva posto una stranissima domanda, che mi fece nuovamente riflettere, proprio non riuscivo a capacitarmi del perché porre una domanda così, magari riusciva a riconoscere qualcosa di particolare dal colore degli occhi di qualcuno?
Finito il caldo bagno, scesi in sala da pranzo per una veloce cena e poi tornai in camera per andarmi a coricare.
Venni svegliato da un forte bussare sulla porta, una voce esterna mi disse di prepararmi, che i due psichiatri erano già pronti e mi stavano aspettando.
Velocissimo, scesi dal letto e mi preparai, fino dandomi fuori dalla stanza e giù per le scale.
Arrivato li trovai già pronti per partire.
Salve, volevamo chiedervi se avevate qualche altro dubbio o perplessità prima di partire.
Riflettei un attimo prima di dare risposta.
Si! Magari, mi farebbe piacere conoscere qualcosa di più sull'uomo, ad esempio, quali sono i suoi comportamenti quando lo andate a visitare, cosa odia e cosa gli piace? Magari potreste parlarcene lungo il cammino.
 
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Ace N.D.
view post Posted on 9/2/2015, 17:46




I due psichiatri erano entusiasti dell’offerta di aiuto dei ragazzi: a quanto pare la situazione non sembrava avere soluzioni all’orizzonte. Pagarono ad entrambi una stanza nella locanda più vicina e si diedero appuntamento per l’indomani. Dopo i preparativi Ace si congedò con un ringraziamento e un cenno di mano. Dopo qualche ora e un bagno caldo si ritrovò solo con i suoi pensieri steso sul letto. Tentò di fare il punto della situazione sul caso ma si addormentò irrimediabilmente. La mattina seguente si recò al punto d’incontro di buon umore e salutò gli altri. Prima di partire, ai ragazzi venne chiesto se avevano altre domande.

Si! Magari, mi farebbe piacere conoscere qualcosa di più sull'uomo, ad esempio, quali sono i suoi comportamenti quando lo andate a visitare, cosa odia e cosa gli piace? Magari potreste parlarcene lungo il cammino.

Ace annuì a mo' di approvazione.

Per caso avete effettuato qualche sopralluogo nella sua vecchia abitazione? Nulla di strano? E un’altra cosa… in questi giorni, sapete cosa sta mangiando?
 
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view post Posted on 9/2/2015, 22:32

Double hunter

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I ragazzi, come da accordi, si fecero trovare pronti a partire e posero anche alcune domande agli uomini, che risposero uno ciascuno durante il cammino.

Quando ci inoltriamo nella palude... dapprima lo sentiamo urlare a caso. Dopo aver visto chi è l'intruso, inizia ad ordinargli di andarsene. Se l'intruso non lascia la palude, inizia ad attaccarlo con rabbia.
Riguardo i suoi gusti, gli piacciono molto bacche e ortaggi, ma odia la carne e le cipolle.


Sì, siamo andati a casa sua... era tutto in ordine. L'abbiamo perlustrata da cima a fondo, non abbiamo trovato nulla di diverso dal solito.
Nella palude crescono delle bacche, probabilmente si nutre di quelle.


Dopo un po', il gruppo giunse all'entrata della palude.

Noi entriamo per primi, restate qui e raggiungeteci se vi chiamiamo.

Già, spesso capita che attacchi direttamente, se l'intruso è uno sconosciuto.

I due si inoltrarono nella palude, e dopo meno di un minuto si sentirono delle strane urla. I ragazzi poterono veder tornare i due uomini mentre indietreggiavano, guardandosi attorno. Da un albero scese un uomo vestito di foglie e dalla barba incolta.

COSA VOLETE?! FUORI DALLA MIA PALUDE!!

Shiec, calmati, vogliamo solo parlare...
 
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giulio zaoldieck
view post Posted on 11/2/2015, 16:11




Una volta in cammino io ed il ragazzo misterioso che si era presentato con quella strana domanda, porgemmo una fila di quesiti ai due psichiatri, che come al solito, non esitavano nel darci risposta.
Quando ci inoltriamo nella palude... dapprima lo sentiamo urlare a caso. Dopo aver visto chi è l'intruso, inizia ad ordinargli di andarsene. Se l'intruso non lascia la palude, inizia ad attaccarlo con rabbia.
Riguardo i suoi gusti, gli piacciono molto bacche e ortaggi, ma odia la carne e le cipolle.

Interessante, è diventato violento...chissà quale può essere il motivo per cui una persona si spinge a fare tutto ciò! Ottimo, potremmo quindi portare qualche bacca colta in giro per la palude, in modo da tranquillizzarlo e riuscire così a parlarci.
Poi il giovane ragazzo che mi avrebbe fatto compagnia in questa missione, propose la sua domanda...
Per caso avete effettuato qualche sopralluogo nella sua vecchia abitazione? Nulla di strano? E un’altra cosa… in questi giorni, sapete cosa sta mangiando?
Ottima domanda, conoscendo di più sulla sua casa, potremmo avere qualche altra informazione ed inoltre conoscendo i cibi di cui si nutre, potremmo capire se sta mangiando qualcosa di velenoso o tossico, che può averlo condotto alla follia.[color]
[color=gray]Sì, siamo andati a casa sua... era tutto in ordine. L'abbiamo perlustrata da cima a fondo, non abbiamo trovato nulla di diverso dal solito.Nella palude crescono delle bacche, probabilmente si nutre di quelle.

Bacche? E se le bacche di questa palude fossero tossiche!? Forse stavo iniziando a comprendere il motivo per qui si comportava così, ma pensavo che era ancora troppo presto per dire ad altri il mio parere ed inoltre non avevo prove.
Senza accorgercene, nel dialogo, giungemmo alla palude, davanti a noi, vi era un muro composto da alte piante aggrovigliate a cespugli di varie dimensioni, mentre il terreno era fangoso e più avanti poteva vedersi addirittura l'acqua.
Noi entriamo per primi, restate qui e raggiungeteci se vi chiamiamo.
Ottimo, per me va bene, ma se entrò cinque minuti non vi sentiamo veniamo a controllare che vada tutto bene!
Sapevo che la mia missione non era difendere quei due, ma comunque essendo quelli che avevano un legame più stretto con l'obbiettivo della missione, era fondamentale averli nel gruppo.
Poi i due si incamminarono nel folto della vegetazione.
Dopo neanche un minuto, sentimmo alcune urla provenienti dall'interno dell'acquitrino, stavo già per correre verso le voci, quando scorsi i due dottori che indietreggiando a passo svelto, urlarono al pazzo di calmarsi.
Poi vidi il matto, uno strano signore, con una lunga barba incolta, vestito completamente da testa a piedi di fogliame che urlava loro contro di andarsene dalla sua palude.
 
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Ace N.D.
view post Posted on 11/2/2015, 16:27




I due datori si incamminarono insieme a ragazzi.

Quando ci inoltriamo nella palude... dapprima lo sentiamo urlare a caso. Dopo aver visto chi è l'intruso, inizia ad ordinargli di andarsene. Se l'intruso non lascia la palude, inizia ad attaccarlo con rabbia.
Riguardo i suoi gusti, gli piacciono molto bacche e ortaggi, ma odia la carne e le cipolle.


Bene… dopo aver visto chi è… lo attacca… credo che questa cosa potrà tornarmi utile.

Sì, siamo andati a casa sua... era tutto in ordine. L'abbiamo perlustrata da cima a fondo, non abbiamo trovato nulla di diverso dal solito.
Nella palude crescono delle bacche, probabilmente si nutre di quelle.


Ancora bacche… sarei curioso di vederle.

In poco tempo il gruppo raggiunse l’entrata della fredda palude, alle porte del villaggio.

Noi entriamo per primi, restate qui e raggiungeteci se vi chiamiamo.

Ace annuì. L'altra ragazzo accettò con riserva.

Già, spesso capita che attacchi direttamente, se l'intruso è uno sconosciuto.

Il ragazzo si fermò un attimo per riflettere su quelle parole mentre i due uomini si inoltrarono nella palude: Ace percepì poco dopo urla umane e vide in lontananza i due psichiatri che arretravano guardandosi intorno. Da un albero salto giù un uomo barbuto immerso in un vestito di foglie, sembrava furente.

COSA VOLETE?! FUORI DALLA MIA PALUDE!!

Scommetto che è lui… dopotutto quanti pazzi è possibile incontrare nella stessa palude?
 
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