Amministramucche ••••••• - Group:
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| EVE tentava di correre dietro SANIC, ma era troppo veloce anche per lui. Così arrivati a metà strada dalla loro città attuale fino al punto d'ingaggio, EVE decise di riposarsi e continuare camminando. Arrivò però giusto in tempo per vedere il salto mortale di SANIC che però fu poco spettacolare in quanto durò solo pochi secondi anziché due minuti.
Arrivato iniziò a guardare la scena che gli si poneva di fronte: due ragazze, un bimbo, un vecchio ed una macchina grandissima. Ma proprio grandissima, grandissimissa, che più grande non si può, cioè di quelle cose che tu la vedi e dici "uà quanto è grande" ma poi la guardi meglio e scopri che ancora più grande.
Senza salutare nessuno andò vicino l'automobile e l'abbracciò, come fosse una sua amica di vecchia data, e disse cantando:
"Senz' e te nun pozzo sta pecché tu m'appartieni!"
Si commosse, poi disse all'automobile:
"Non preoccuparti, ti porterò via da queste orribili persone...
Ed aggiunse urlando
"TU! TU! SARAI LA MIA CAVALCATURA UFFICIALE, SARAI L'AUTOMOBILE DELL'ESERCITO CON CUI conquisterò IL MONDO"
L'unica parola che non urlò fu proprio "conquisterò", non certo perché volesse tenere nascoste le sue intenzioni, bensì perché non aveva la più pallida idea di come scrivere la o accentata maiuscola.
Smise di abbracciare l'automobile, si asciugò le lacrime e con fare imperioso si girò verso il vecchio presunto ingaggiatore. Lentamente alzò il braccio e lo indicò con aria minacciosa, poi disse, senza urlare, con voce stranamente pacata ma molto seria:
"Mi ascolti bene, lei, io avrò questa automobile. Non accetterò altre ricompense se non questa vettura, sono disposto, a fine missione, a darle tutti i miei soldi, tutti i miei averi, ma DEVO avere questa macchina, ha capito?"
Poi sussurrò, nuovamente commosso:
"La prego..."
Poi aggiunse rivolto al fratello:
"Visto SANIC? Te lo dicevo che quel foglietto trovato in un cestino dell'immondizia ci avrebbe condotto in un luogo meraviglioso!"
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