Single hunter
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| Si tratta di una piccola intervista a Togashi, posta alla fine del mini manga "No. 0 - クラピカ追憶編" , ossia i due capitoli speciali che narravano il passato di Kurapika in vista del primo film dedicato al brand di Hunter x Hunter. Come sempre, non disponendo dell'intervista originale e trattandosi di una traduzione dall'inglese-cinese, probabilmente passata attraverso anche altre lingue, non prendete tutto come veritiero al 100%.
- Maestro Togashi, quando e come le è venuta in mente l’idea di questi mini special su Kurapika, che sono stati recentemente rilasciati?
Quando stavo lavorando alla saga sulla Brigata Fantasma. All’incirca attorno al volume 10, se vogliamo parlare in termini di numeri. Quanti anni fa... dovrebbero essere dieci. Parlo di decennio perché adesso ho le idee un po’ annebbiate. Le cose si sono fatte più faticose ultimamente, per cui non mi ricordo molto bene. Perché e come ho iniziato, beh, era un periodo in cui non avrei mai immaginato che le cose si sarebbero fatte tanto dure, così ho pensato di poterlo mettere subito su carta. Volevo disegnare le origini del conflitto\relazione tra Kurapika e la Brigata Fantasma. Credevo di riuscirci in fretta, infatti la saga di York Shin City ha proseguito di buon passo. Ma poco dopo sono successe tantissime cose e ho finito con l’accantonare il progetto.
- E’ la prima volta che Hunter x Hunter gode di una trasposizione sul grande schermo. Come si sente a riguardo?
E’ una sensazione davvero strana. Qualcosa che ci si vorebbe lasciare alle spalle, nel passato, e che lì debba continuare a rimanere. Moltissime persone hanno partecipato a questo progetto e, prima che me ne rendessi conto, anche io ero stato coinvolto. Alcuni dicono che il tuo lavoro o la tua arte sono come un figlio. Per la prima volta, credo di capire cosa significa. Sono emozionato come se stessi guardando il primo recital di mio figlio. Nel mio caso, il mio manga non conta tanto quanto il mio bambino, così non sono preoccupato, come si è visto, ma rimane una parte di me come individuo. Devo ammetere però che l’anime e il film mi eccitano.
- Qual è il suo personaggio preferito della Brigata Fantasma, e per quale motivo lo è?
Kuroro. Potrebbe essere un po’ fuori tema, ma non mi fido delle persone che si autoeleggono. Per cui, quando si tratta di politica e politici, sono molto diffidente. Credo che chiunque brami eccessivamente comandare, nasconda nella sua personalità un lato terribile di sè. Tornando all’argomento, Kuroro non è qualcuno che si nominerebbe o vorrebbe essere per forza il capo. Ho cercato di spiegarlo attraverso il mio lavoro, così non voglio entrare troppo nei dettagli, ma apprezzo coloro che pensano “è così che le cose stanno, perciò farò del mio meglio.” Questo perché non è una qualità che possiedo. Se le persone prendono una decisione contro il mio volere, finisco con l’essere scortese, non comprensivo e demotivato. Per cui credo che le persone che riescano a fare del loro meglio in tali situazioni siano fantastiche. (Nota: Togashi si sta riferendo al fatto che Kuroro è stato eletto dagli altri membri della Brigata, non autonominandosi leder, e al fatto che, in quanto capo, Kuroro sia sempre disposto ad assecondare le decisioni di gruppo e che faccia sempre del suo meglio per loro).
- Quale sarà la conclusione tra la Brigata Fantasma e Kurapika?
Moriranno tutti.
- C’è mai stata qualche particolarità dei film che ha influenzato il suo modo di fare manga?
I sottotitoli. A mio parere, l’abilità di utilizzare semplici ma efficaci parole, sfruttando al meglio la quantità di spazio disponibile, è sempre stata più importante della progettazione o della programmazione stessa.
- Che genere di film preferisce?
Più che un genere, adoro tutti i film in cui la gente muore. Come risultato di ciò, guardo spesso film horror e ansiogeni, nei quali questo tipo di scene è garantito.
- Ci elenchi i suoi tre film preferiti.
Al primo posto, Alien. E’il mio film preferito. I protagonisti si trovano in una situazione estrema nello spazio e muoiono l’uno dopo l’altro. Al secondo posto, il genere zombie. Oltre a essere un incredibile “strumento di creazione”, parole chiavi come “morti viventi” e “infezioni e contaminazioni” si sono impresse profondamente in una corda della società moderna, guadagnandosi una diffusa popolarità e fans fedeli. Io sono uno di questi. Purtroppo anche con il rapido diffondersi delle informazioni tramite internet, proprio di questa generazione, gli zombie hanno avuto un enorme successo. Credo che non ci si possa far nulla, ma mi sento un po’ triste a riguardo. Dal terzo posto in poi non riesco a trovare un film in grado di prevalere sugli altri, sono più o meno tutti sullo stesso livello. Non riesco a scegliere. La risposta cambierebbe da giorno a giorno, e mi ritroverei a pensare “No, invece avrei dovuto scegliere quell’altro". Di conseguenza preferisco non rispondere. Non credo proprio che i primi due cambieranno però, quindi non c’è problema. Per il terzo posto… ti risponderò con una mia domanda. Potresti scegliere un terzo posto? Che ne pensi? Cosa sceglieresti? Bene. Allora sceglierò anche io. Per favore scegli un film di guerra.
Edited by Masumi Sera - 23/9/2015, 15:13
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