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Quest 132: Just RPGs things!

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view post Posted on 23/10/2014, 10:35
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Suocera della patria!

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Quest 132: Just RPGs things!

Quest libera

Coraline
Ashen
Nappa
Char
Zantlin


Ambientazione

Neo Green Life

Obbiettivo

Sconfiggere la chimera rossa, risvegliatasi dopo un lungo sonno.

Trama

Cinque valenti guerrieri si riuniscono sotto l'egida del signore dei misteri, tornato a nuova vita per donare loro poteri magici all'altezza del compito: eliminare la chimera rossa. Con i loro nuovi poteri, i guerrieri affronteranno un viaggio verso l'ignoto...

Quest ALTAMENTE umoristica e parodistica dei JRPG. Richiesto almeno un post ogni 48 ore.


Ricompense

130 Exp
21000 Jeny
9999 Guil (?)

Andate a NGL per motivi a vostra scelta e scegliete di soggiornare in una locanda sulla strada.


Edited by Oblivioner - 30/10/2014, 13:14
 
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view post Posted on 23/10/2014, 11:28

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GOTTA GO FAST!

SANIC stava facendo il suo consueto giro completamente a caso nel suo luogo natìo, quando vide una locanda. Iniziò a frenare la sua corsa, fermandosi nella città successiva. Proprio davanti ad un'altra locanda.

Una vale l'altra.

Entrò camminando lentamente, e 0.01 secondi dopo si ritrovò davanti ad un bancone.

Buongiannini a tutti.

Disse, attendendo cose.

Narrato
Favellato
I pensieri di SANIC
 
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view post Posted on 23/10/2014, 12:15
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Eve era a NGL perché SANIC era lì e guai a separarsi dal fratello.

"Che brutta OST che ha questa città"


Pensò EVE, poi perse di vista il fratello che era troppo veloce per lui, dunque si sedette sul ciglio della strada ed iniziò ad ondeggiare non sapendo cosa fare, finché non notò un punto esclamativo sulla testa di un vecchietto.
Dunque il ragazzo gli si avvicinò ed il vecchietto gli disse, senza che nessuno gli avesse fatto alcuna domanda:

"Ho visto un ragazzo velocissimo e vestito tutto blu andare alla locanda"

Eve intuì che il blu fosse il fratello così andò verso la locanda della città e lì incontrò il fratello. Per salutarlo si levò una scarpa e gliela lanciò contro.
 
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Crøwn
view post Posted on 23/10/2014, 15:51




Neo Green Life, il paese dove la tecnologia non era ammessa, dove la gente viveva a stretto contatto con la natura, da cui ricavava ogni genere di conforto, era quello il luogo in cui Zantiln si era stabilito dopo aver lasciato la Repubblica di Padokia. Lì, in fondo, non si trovava così male, eccezione fatta per il clima, troppo caldo per chi era abituato a vivere tra i monti, e per gli indigeni, che proprio non sopportava. Come facevano a vivere senza un minimo di ambizione nei loro cuori? Come potevano sperare di migliorare?

Che miserabili: ogni volta che vi guardo mi disgustate. Dovrei andarmene da questo villaggio e sperare di incontrare gente meno stupida.

Pensò il diciassettenne mentre osservava il fiume di gente scorrere ai piedi dell’edificio su cui era appostato.

Alzate gli occhi al cielo e guardate: Io sono colui che vi salverà se lo desidererete, plebaglia; Io sono colui che vi condurrà alla gloria eterna, ponendo fine alla vostra sofferenza per sempre!

Gridò improvvisamente il Fujiwara, alzandosi in piedi ed aprendo le braccia in segno di accoglienza.
Visto dal basso, il giovane sembrava realmente una figura divina, illuminata dai raggi dorati del sole che gli contornavano la testa come un’aureola. La breve orazione, tuttavia, non diede il risultato sperato: gli abitanti di quell’umile villaggio di NGL alzarono lo sguardo e, infuriati, iniziarono a sbraitare.

Vattene pazzoide e non farti più vedere!

Gridavano alcuni, riempiendo Zantiln degli improperi più coloriti ed originali.

L’unico modo in cui potrai porre fine alla nostra sofferenza è farti un bel cappio intorno al collo, assicurarti che la fune sia robusta e lanciarti giù da quel tetto!

Dicevano altri, seguiti da un coro di grasse risate.
L’indignazione in Zantiln cresceva ad ogni insulto ricevuto e, più quella marmaglia ai suoi piedi lo derideva, più il Padokiano era tentato di scendere e mettere fine a quelle inutili esistenze. Fu solo grazie ad un ultima goccia di ragione rimastagli in testa che non accadde realmente l’irreparabile.

Sciagurati, brucerete all’inferno!

Pensò il Fujiwara, mentre con grandi balzi si spostava di tetto in tetto fino a raggiungere le porte dove villaggio, dov’era legato il cavallo che gli era stato consegnato al suo arrivo a NGL.
Il diciassettenne viaggiò per qualche ora, ma poi, esausto, decise di fermarsi in una locanda situata ai margini della strada.

Vista da fuori non sembra un granché, ma ho proprio bisogno di riposare…

Così pensando, entrò.
Gli interni della struttura erano decisamente meglio curati e confortevoli rispetto agli esterni, ma la perfezione era ben lontana. L’unica grossa pecca era la gran confusione che c’era nella sala: uomini ubriachi probabilmente dal giorno prima urlavano a squarciagola, raccontandosi storie che non avevano né capo né coda e brindando in nome di qualsiasi cosa passasse loro per la mente. Zantiln assistette persino al lancio di una scarpa verso un ragazzo situato nei pressi del bancone.

Dalla padella alla brace. Meno male che quell’angolo laggiù sembra più tranquillo.

Il Fujiwara si diresse verso uno dei pochi tavoli vuoti e si sedette, aspettando che l’oste andasse a prendere l’ordinazione.
 
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view post Posted on 23/10/2014, 16:32
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Hunter

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Narrato
Pensato
Parlato


Carol saltellava sballottolando il suo nuovissimo e bellissimo orsetto di peluche per una piccola città dal nome ignoto, quando qualcuno le sfrecciò di fianco così velocemente che la buttò a terra, per fortuna finì su un morbido ciuffo d'erba, che attutì la caduta.
Quando si rialzò, il ciuffo d'erba sparì e al suo posto spuntò con un *POP* una piccola ampolla con dentro del liquido rosso. La afferrò incuriosita e sopra la sua testa apparve una scritta a caratteri cubitali;
"HAI OTTENUTO: POZIONE MINORE"
La bambina fissò l'enorme scritta, poi la boccetta, infine alzò le spalle e la gettò via. Apparve un'altra scritta ma non ci fece caso, tornando a saltellare mentre fischiettava un motivetto.
Quando si fermò davanti alla locanda, riconobbe il tizio che l'aveva travolta (anche se in realtà aveva visto solo un'indistinta macchia blu, poco importava), impuntò i piedi e gonfiò le guance. Mentre entrava - con l'intento di fare una scenata - intravide un altro ragazzo prendere una delle sue scarpe e lanciarla contro il tizio blu.

Chissà se è un'usanza del posto o ha investito anche lui...

Si perse nei suoi pensieri, dimenticandosi completamente del suo obiettivo iniziale.

Edited by -Ashen- - 26/10/2014, 21:18
 
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view post Posted on 26/10/2014, 13:51
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Suocera della patria!

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Se entro stasera alle 21 chi manca non ha postato si continua in 4.
 
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view post Posted on 27/10/2014, 01:01
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Suocera della patria!

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In un modo o nell'altro, quattro individui straordinari si erano riuniti nello stesso luogo, nella stessa locanda, come scelti dal destino. Quattro sconosciuti, per ora. L'atmosfera nella locanda era calda e accogliente. Una cameriera giovane e spigliata prendeva le ordinazioni, fra le battute degli avventori. Alta, mora e di bell'aspetto, era il perfetto oggetto delle attenzioni dei clienti, e l'oste ne traeva un certo profitto. Eppure, sembrava non trovarsi propriamente a suo agio, perché commetteva errori di ogni tipo. Portando una pinta di birra a due clienti inciampò e rovinò addosso ad un vecchio che, sorpreso dall'inaspettato ma piacevole contatto, ne approfittò per palparle il decolleté. La ragazza si allontanò immediatamente, imbarazzata, e nella fretta cadde a terra sul sedere. Era veramente maldestra. Rossa come un peperone si rialzò, sempre continuando a scusarsi per l'increscioso incidente.

S-scusate, non volevo!

La ragazza cerò di recuperare un contegno, e passò dai nostri quattro eroi a prendere le loro ordinazioni. La serata trascorse allegra e senza pensieri, ma intorno alle undici l'oste attirò l'attenzione degli avventori e iniziò a cantare una strana canzone, accompagnato dalle note improvvisate del menestrello:

Oh! Pei campi e sulle strade
risuona la canzone di Ruth!
Oh! Quanto quella vecchia ciabatta
sarebbe voluta andare,
Pei campi e sulle strade!

Oh! Ma la chimera rossa
incendia col suo fiato tutta la valle,
E la povera Ruth rischia di non veder più
Il suo vecchio padre
Pei campi e sulle strade!
Oh! Povera piccola Ruth!



La canzone sembrava famosa e conosciuta da tutti gli avventori, perché questi divertiti mormoravano il ritornello brindando alla piccola Ruth, chiunque fosse. La ragazza, però, non sorrideva. L'oste, in un impeto di generosità offrì a tutti un boccale di birra di malto, e disse:

Amici e compagni! L'ora è tarda e siamo tutti stanchi per la giornata. Ma, ahimè, mi duole annunciarvi che stamane è venuto da me quel vecchio porco, e mi ha riferito gravi nuove. Pare che i villaggi vicino alla baia siano stati attaccati dalla Chimera rossa...

L'oste cercò di mantenersi serio, poi scoppiò in una fragorosa risata, seguito a ruota da tutti gli avventori. L'ilarità generale non accennò a placarsi per diversi minuti. Un vecchietto sdentato mugugnò, sputando per terra:

...E pensa che crediamo tutti ancora alle favole? Quel cretino beve più di me, e il fumo gli ha confuso la mente. Magari se l'è sognato! La Chimera rossa, puttanate!

La ragazza digrignò i denti per la rabbia. Gli lanciò addosso un mestolo, ma era così infuriata e maldestra che lo mancò di un metro abbondante.

E chi pensi che abbia ucciso i miei genitori, scemo? Quella vacca di tua moglie? O magari tua suocera dall'altro mondo? Dovremmo radunare quattro guerrieri come narrano le leggende e mandarli da lui. Quel cretino è pur sempre il Signore degli Aspetti! Sa usare la magia e si dice che con un rito possa donare incredibili poteri magici ai suoi campioni...

L'atmosfera nella stanza si raggelò. Nessuno pareva averla preso sul serio, ma evitarono di infierire sullo sfortunato passato di quella ragazza. La ragazza non si perse d'animo, e rincarò la dose:

Si, e il rito che potrebbe donare poteri magici ai quattro guerrieri si può effettuare solo il primo giorno di luna nuova, che è dopodomani! Se quattro di noi partono subito e io mando un corvo messaggero al Signore degli Aspetti comunicandogli i poteri che i guerrieri desidererebbero per affrontare la Chimera allora possiamo farcela! Ci sarà pure qualcuno che desidera cimentarsi in questa sfida!

Vi offrite volontari e dite alla ragazza i poteri che desiderate per affrontare l'avventura. In sostanza si tratta di scegliere la vostra classe:

Mago, dotato di potenti attacchi magici dalla lunga distanza.
Sacerdote, fragile, ma in possesso di grandi abilità curative e di elemento sacro.
Evocatore, utilizza il proprio potere magico per sottomettere creature dagli altri mondi.
Paladina*, guerriera baciata dalla luce della dea che combatte con armatura e spadone a due mani.
Soldato di ventura, cavaliere ramingo e solitario, versatile e in grado di maneggiare sia la spada che lo scudo o all'occorrenza l'arco.
Alchimista, utilizza veleni e strani intrugli per eliminare i nemici in modo subdolo.
Negromante, può evocare non morti e nemici sconfitti per farli combattere al proprio fianco. In grado di utilizzare la magia nera.
Ladro, può nascondersi nell'oscurità e sferrare non visto letali attacchi furtivi.

*può essere selezionato solo da un personaggio di sesso femminile.
 
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view post Posted on 27/10/2014, 14:33

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GOTTA GO ADVENTURE!

Esordì con queste parole, SANIC, quando la cameriera ebbe finito di parlare a proposito di eroi e avventure.
Fece una capriola all'indietro e, atterrando in piedi e a braccia incrociate, iniziò a parlare, facendo "no" con un dito della mano sinistra.

Ciò che vedi è ciò che ottieni, solo un ragazzo che ama l'avventura. Sono SANIC THE HEGEOG!

Poi lanciò la scarpa del fratello, il quale poco prima gliel'aveva lanciata senza però colpirlo, al proprietario. In segno di risposta iniziò ad agitare le gambe, correndo sul posto, dicendo: YOU'RE TOO SLOOW!

Prenderà il ladro
 
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view post Posted on 27/10/2014, 17:45
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Hunter

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Dopo aver passato la serata a rifiutare birra, la gente nel locale iniziò a parlare di cose a cui Carol prestò ben poca attenzione, intenta a giocare in disparte. Si interessò non appena la cameriera, visibilmente furiosa iniziò a snocciolare un discorso che riguardava incredibili poteri magici e chimere.

Cosa sarà mai una chimera?

Afflitta da questo dubbio e curiosa di volerne vedere una coi propri occhi, tirò la gonna della cameriera con impressa sul volto un'espressione piuttosto buffa, ma che in realtà avrebbe dovuto sembrare seria e determinata.

Voglio quel potere che tipo BOOM e poi SBAAM e poi FRRRRR

Continuò la spiegazione per una buona mezz'ora, finché la cameriera non capì quale potere la bambina volesse.

Sceglie il mago, ma si era già capito (??)
 
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Crøwn
view post Posted on 27/10/2014, 18:51




Non era passato molto tempo da quando Zantiln aveva messo per la prima volta piede nella locanda, ma la quantità di eventi per lui inspiegabili aveva quasi superato il limite di sopportazione. Prima un tipo era entrato tirando una scarpa ad un ragazzo ignaro seduto al bancone, poi una cameriera s’era inciampata finendo a terra per ben due volte nel giro di pochi secondi venendo addirittura palpeggiata da un vecchio maniaco seduto ad uno dei tavoli. Per fortuna, però, il Fujiwara si era trattenuto dall’intervenire, evitando così una più che probabile lite.

Forse dovrei andarmene e cercare un posto più tranquillo anche se ormai sono le undici…

Si disse il giovane, indeciso sul da farsi.

No, non sarebbe giusto. Dovrei almeno provare a redimerli e cercare di indirizzarli verso la retta via!

Zantiln era pronto a lanciarsi in una delle sue solite, inconcludenti orazioni, ma un intervento del destino lo fermò prima che potesse iniziare a parlare: la cameriera, ripresasi dalle figuracce, aveva iniziato a cantare. La canzone parlava di una bambina, una certa Ruth, impossibilitata a rivedere il padre per via di una creatura, la Chimera Rossa.
Il diciassettenne credette alle parole del testo e tentò di porre delle domande alla ragazza per capire cosa fosse quella chimera, ma una fragorosa risata lo interruppe, di nuovo.

Quando impareranno a rispettare il Divino questi idioti?

Pensò snervato. Non era stato l’unico, tuttavia, ad innervosirsi di fronte all’idiozia di quella marmaglia di ubriachi, perché anche la cameriera cambiò l’espressione sul suo volto e, dimostrando quanto potesse essere virile una bella ragazza, iniziò a lanciare insulti a destra e a manca per poi soffermarsi sulla storia del Signore degli Aspetti, un mago in grado di donare potere alle persone.

Dubito che questa donna sappia veramente quello che dice, ma, visto che quei due si sono offerti volontari, perché non indagare più a fondo?

Così, Zantiln, si alzò dal posto in cui era stato fino a quel momento e si avvicinò alla cameriera.

Questo tuo “Signore degli Aspetti” sarebbe in grado di donarmi il potere di soggiogare la mente degli altri? Mi posso anche accontentare di qualcosa di molto simile...
Scelgo l'evocatore.
 
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view post Posted on 28/10/2014, 20:25
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Amministramucche
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"500 punti!"

Urlò Eve, dopo essersi scaraventato su un boccale di birra che era stato appena poggiato sul bancone.

"0.18 secondi!"

Saltellò.
Dopo un po' si sentì parlare a proposito di una chimera, e a quanto pare si cercavano volontari per una spedizione.

"Io! Io! Vi rifocillerò sporadicamente con gli alimenti che prenderò con A!
Spero che lungo la strada non ci sia un pineto."


Soldato di ventura
 
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view post Posted on 30/10/2014, 13:13
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Suocera della patria!

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Quattro valenti guerrieri si erano offerti per la difficile impresa. Due fratelli a dir poco vulcanici, un ragazzo e una bambina. Tutti avevano accettato la chiamata del Signore degli Aspetti e avevano comunicato la loro scelta alla ragazza. Questa, data la confusione, aveva dovuto chiedere loro di ripetere e aveva annotato tutto su un biglietto con la fronte aggrottata, pensando di spedirlo alle prime luci. La nottata trascorse senza problemi di sorta e all'alba partirono, diretti ad est, verso la torre del Signore degli Aspetti.

Tutto sembrava tranquillo, il cielo era azzurro e il percorso attraverso la foresta piacevole. Gli alberi erano ancora pieni di foglie e la temperatura mite. Verso mezzogiorno però, accadde qualcosa di peculiare. Stavano avanzando verso la parte più remota della foresta quando poco più avanti scorsero un uomo vestito di abiti lisi e poveri, dalla pelle ambrata e completamente calvo. L'uomo rimirava l'orizzonte con sguardo perso nel vuoto, perso in chissà quali riflessioni metafisiche. Non appena i quattro si avvicinarono però, i contorni del paesaggio sfumarono, e tutti vennero risucchiati in un altra dimensione. Si trovarono in un arena che della foresta dove si trovavano precedentemente conservava vagamente le fattezze. Fuggire era impossibile. L'uomo rivolse loro la parola:



Nemico LV1: Santone tirocinante

gandhi
Final Fantasy Birth By Sleep, ocarina of time II: Eternal Sonata


Statistiche:

.: Nome: Santone tirocinante
.: Livello: 1

.: Dati di combattimento:

Vita: 45
Forza: 10
Resistenza: 10
Destrezza: 5



Amo la pace, fratelli, ma date le circostanze temo che distruggervi renda tutto più semplice...

TUTORIAL

Benvenuti in Final Fantasy Birth By Sleep, ocarina of time II: Eternal Sonata. Come in ogni GDR che si rispetti ci saranno numerosi incontri casuali con nemici di difficoltà crescente. Dal momento che non avete ancora ricevuto la vostra classe in questi primi scontri le vostre opzioni sono limitate. Il sistema di combattimento è a turni, come nel normale GDR e per il momento ne conserva anche tutte le regole. Al termine del combattimento riceverete danaro, nella valuta di questa quest, i guil, ed esperienza fruibile per migliorare le tecniche della vostra classe ed apprenderne di nuove. In questo momento avete a disposizione solo i comandi

1. Attacca
2. Oggetti
3. ?

Il comando ? vi consente sempre di avvalervi della ruolata per cercare di ottenere qualche beneficio a discrezione del master. Se durante i combattimenti il vostro personaggio muore non temete, sarà resuscitato al termine della battaglia vinta, ma non otterrà esperienza o denaro. Al termine di ogni battaglia io assegnerò dei bonus o dei malus al vostro personaggio a seconda della qualità della vostra ruolata.
 
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view post Posted on 30/10/2014, 14:59

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GOTTA GO MULTIPLE TIMES!

Ripeteva ogni tanto SANIC, che correva continuamente verso il punto di partenza e poi fino al punto in cui erano arrivati gli altri, data la sua superiore velocità. Ad un certo punto però, raggiunse gli altri e successero tante cose che proprio mamma mia non si è capito niente guarda.
SANIC si ritrovò in un luogo diverso da quello di prima, però anche un po' simile perché sì guarda la quella è tipo la foresta di prima e beh ok abbiamo capito insomma.
SANIC cercò di correre in tutte le direzioni, ma si rivelò tutto inutile. Non aveva altra scelta se non combattere con un tizio che professava la pace facendo la guerra.

Ma che stiamo, all'America?

SANIC iniziò a correre e tentò di colpirlo con una testata degna delle scene più raffinate del film di Capitan Harlock.

Forza: 25
 
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view post Posted on 31/10/2014, 19:05
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Hunter

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La ragazza, anche se in maniera piuttosto impacciata, riuscì a raggruppare i quattro che partirono all'alba dell'indomani.
Camminarono per circa sei ore (dato che si era fatto mezzogiorno) e tutti erano ancora freschi come un cesto di rose appena colte, ovviamente.
Per la strada il gruppo intravide un vecchio signore che sembrava non averli nemmeno notati, Carol fece per proseguire ma la musica sembrò cambiare, letteralmente.

Qualcuno ha cliccato x, lo so! Se becco chi è stato gli faccio ingoiare tutti i sassi e gli escrementi di mucca che abbiamo equipaggiato fino ad ora.

Carol si diede subito da fare e afferrò con entrambe le mani una delle gambe dell'orsetto, puntò il piede destro a terra e iniziò a roteare spingendo con l'altro, manco fosse una professionista del lancio del martello e, dato che l'esagerazione non guasta mai, prese così tanta velocità da creare un piccolo vortice, fu allora che lasciò la presa sul piccolo pupazzo che si scagliò con la velocità di un proiettile contro l'aspirante Gandhi.

Speriamo che becchi la parte coi bottoni, quella fa sempre un male cane...
 
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Crøwn
view post Posted on 2/11/2014, 22:06




Ancora albeggiava quando Zantiln si destò, tutt’altro che riposato. Quella notte era stata lunga ed insonne: il pensiero dell’imminente partenza lo aveva tenuto sveglio a forza, costringendolo a meditare sulle fatiche e le difficoltà che di lì a poco avrebbe dovuto affrontare. Una serie di interrogativi, inoltre, lo perseguitava: perché proprio lui si era offerto di liberare il paese dalla famigerata chimera rossa? Cosa ne avrebbe ricavato? Possibile che fosse stato solo il brivido dell’avventura a fargli prendere delle simili decisioni?

Quando quella ragazza ha reagito in quel modo ho provato emozioni insolite. Non sento alcun tipo di attrazione, eppure perché ho sentito l’impulso di aiutarla? Dubito che mi abbia fatto un sortilegio di qualche tipo perché, prima che mi offrissi volontario, non mi aveva degnato di uno sguardo. E poi non avrebbe potuto stregare quattro menti contemporaneamente. Possibile che mi sia ammorbidito a tal punto di rischiare la mia vita per qualcun altro?

Così pensando, Zantiln si apprestò a sciacquarsi la faccia ed indossare i suoi soliti indumenti, per poi con gli altri volontari. I quattro si misero quindi in marcia, procedendo in direzione della torre in cui viveva il Signore degli Aspetti.

Chissà se questo tizio sarà realmente in grado di darmi i poteri che desidero… Non ho sentito cosa vorrebbero diventare gli altri, ma credo che lo scoprirò una volta che saremo arrivati. Spero solo che il Signore degli Aspetti sia un mago e non un truffatore in combutta con la ragazza della locanda, cosa molto più probabile.

Man mano che i viaggiatori proseguivano per il sentiero che era stato loro indicato, la vegetazione diventava sempre più fitta: radici enormi rendevano la marcia sempre più difficile, cespugli pieni di bacche costeggiavano la strada e foglie di tutte le forme e dimensioni impedivano ai raggi del sole di raggiungere il sottobosco.

Che luogo magnifico.

Pensò Zantiln, osservando meravigliato tutto ciò che lo circondava, mentre uno strano calore gli pervadeva le membra. Inutile dirlo: il giovane si sentiva veramente vivo solo quando entrava a stretto contatto con la natura; selvaggia, inarrestabile e perfetta natura.
Quella sensazione di tepore, simile a quella che si provava quando ci si avvolgeva in delle coperte già calde, durò per diverse ore, tanto che il diciassettenne parve dimenticarsi dei suoi compagni di viaggio. Tutto ciò che gli interessava in quel momento si trovava intorno a lui e per nulla al mondo avrebbe rinunciato a quel divino piacere.
Sfortunatamente, però, tutti i bei sogni hanno una fine e quello di Zantiln non fa certo eccezione. Ecco, quindi, che sulla strada, davanti ai quattro viaggiatori, apparve un monaco dalla pelle ambrata. Di primo acchito pareva una persona pacifica intenta ad ammirare le bellezze del creato, ma appena i quattro gli si avvicinarono, videro il paesaggio circostante mutare. Addio alberi dalle lunghe fronde, addio cespugli ricchi di bacche: ora Zantiln ed i suoi tre compagni si trovavano in un’arena.

Ehi, ma che succede?

Si chiese il diciassettenne, strabuzzando gli occhi. Possibile che il paesaggio fosse realmente cambiato? Sì, possibile, ma il come ed il perché restavano un mistero.
Zantiln non era l’unico ad essere sconcertato: uno dei suoi compagni di viaggio, infatti, aveva iniziato a correre in tutte le direzioni cercando di uscire dall’arena, ma i suoi sforzi risultarono vani. Fu allora che il santone farfugliò qualcosa in merito al fare la pace attraverso la guerra (o viceversa) che probabilmente nessuno dei presenti capì. Rassegnati all’idea di dover combattere, quindi, l’instancabile ragazzo e l’adolescente dai capelli rosa, attaccarono l’anziano uomo, il primo caricando a mo’ di ariete, la seconda lanciando un orsetto peluche.

De-Devo combattere?

Il Fujiwara sentì tutti i muscoli del suo corpo irrigidirsi, tutti tranne il cuore che, a differenza degli altri, iniziò a battere all’impazzata.

Come fanno ad attaccare a testa bassa in questo modo, senza sapere che tipo di abilità abbia il nostro avversario? È da idioti! Ma se una ragazzina ha avuto il coraggio di farlo, perché io esito tanto?

Che fare, dunque, era un bel dilemma. Per anni il diciassettenne aveva allenato fisico e mente in attesa di un momento simile, eppure ora che davanti a sé aveva un avversario in carne ed ossa si sentiva così insicuro e debole da aver perfino paura di respirare. Tutto ciò che voleva era scomparire, trovare un posto sicuro e rimanerci. Purtroppo, però, non sapeva che, dovunque fosse andato, il suo vero nemico lo avrebbe inseguito.

Ho paura, devo scappare, abbandonare la missione, tornare alla locanda, anzi no, lasciare Neo-Green Life, tornare a casa…

Un “no” imperioso mise fine a quel lungo elenco.

No, non posso: ho promesso e le promesse si mantengono.

Lentamente il Padokiano iniziò a calmarsi. Poteva finalmente distinguere ciò che lo circondava e ragionare senza la pressione opprimente della paura.

La mia mente è ormai libera, ma resta il fatto che non conosco le abilità del mio avversario.

Poco motivato ad attaccare frontalmente e più propenso a raccogliere informazioni, il giovane si mosse cercando di aggirare il suo avversario da destra, sfruttando l’apertura creata dalle offensive dei due compagni. Sei gli eventi fossero andati come previsto, non sarebbe dovuto essere difficile posizionarsi alle spalle dell’uomo.
 
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