|
|
| Ehi calmati ragazzo, il problema è esattamente quello che già conosci, quella strega si trova barricata nel castello e serve qualcuno che riesca ad entrarci, se conosci qualcuno che non sia un hunter in grado di riuscire ad entrarci prego, indicamelo pure, lo ingaggerò subito.Cosa? Non si riesce ad entrare...questa mi è nuova, ma spiega perché nessun utilizzatore di Nen abbia già risolto la crisi. Più che da mura e torri la strega deve essere protetta da una qualche potente tecnica. Avrebbe senso. Da quest'uomo non otterrò altro, ma non mi conviene ucciderlo. Un paesano e una baldracca sono un conto, tutt'altra questione è il sindaco del paese.Ryota se ne andò dall'ufficio del sindaco, seccato. Non era un cacciatore, quindi non avrebbe potuto farsi ingaggiare ufficialmente dalle autorità. Era di nuovo al punto di partenza. Paesani infuriati, bordelli off-limits e un terribile senso di impotenza. Più per noia che per altro mise un annuncio sul giornale: CITAZIONE Giovane diciannovenne di bell'aspetto offresi come servo tuttofare. Nella carriera lavorativa ha servito per alcuni anni, o secoli a seconda del continuum in questione, sotto il giogo della strega Edea dimostrando una vera passione per le torture e le avventure piccanti. Disponibile fin da subito a lavorare come ingannatore, spia e gigolò al servizio di strega diplomata e in possesso di attività commerciale ben avviata. Aveva del tempo da perdere, quindi si mise a girovagare per la città in cerca di un impiego. Gli sarebbe piaciuto lavorare come fornaio o pasticciere. Le tasse però erano così alte che non sarebbe mai riuscito a lavorare in proprio. A questo punto decise di prendere la questione di petto. Si diresse alla residenza della strega in stato di Zetsu per non essere notato. Abbandonata la tattica stealth, usò il gyo e notò immediatamente una strana barriera a circondare l'edificio. Il sindaco non mentiva, entrare sarebbe stato difficile. Poggiò una mano sulla barriera, riflettendo. Decise di tentare un approccio diplomatico. Io, Ryota Yuki, servo di Edea, in nome dei Nove e della mia signora ti ordino di lasciarmi passare.Assolutamente nessuna risposta. La barriera era ancora lì a prendersi gioco di lui. Che non avesse sentito? Ryota non si perse d'animo. Era impossibile che la sua richiesta fosse stata ignorata. Si schiarì la gola e riprese: Ehm...in nome del Sommo Anubi io vi ordino di aprire un varco per il messaggero di Edea. Eddai, non puoi non conoscere almeno Bhunivelze! Lui è un vero dio, sai? Controlla il tempo e lo spazio! Persino un mobile dell'Ikea si inchinerebbe al suo cospetto!Nessuna risposta. Una vena pulsava sulla tempia di Ryota. Era infuriato per l'offesa. Estrasse la spada e si avventò con rabbia cieca sulla barriera. Brutta puttana!
|
| |