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Quest 125: Caos al Museo

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view post Posted on 12/5/2014, 20:32
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Quest 125: Caos al Museo
Quest libera

Quest disponibile per:
Alaska
Violet
Ryuwhan
Artur


Ambientazione
York Shin City

Obbiettivo
Risolvere il mistero della pinacoteca

Ricompense
90 Esperienza
8.000 Jeny


Trama
Un importante museo/pinacoteca della città di York Shin è stato caratterizzato negli ultimi anni da misteriose sparizioni di visitatori e custodi, tutti incentrati in una singola stanza del museo. Nonostante i continui controlli, la situazione rimane inspiegabile, per cui la direzione ha deciso di offrire una ricompensa a chiunque sia in grado di sanare la questione.

Leggere qui!
La quest la mastero io in via straordinaria. E' una quest (quasi) interamente di pura role, ovvero in cui le statistiche dei vostri pg non saranno rilevanti ma saranno solo le parole dei vostri post a determinarne la riuscita. Maggiore sarà convincente la vostra ruolata, maggiore sarà la facilità con cui completerete la quest. (N.B. ruolare bene non significa far fare acrobazie folli al personaggio o scrivere post lunghi anni luce, ma semplicemente descrivere con coerenza e verosimilità le azioni del vostro pg.)


Fate un breve post di introduzione in cui spiegate che vi trovate in città per il lavoro o per qualche altro motivo e venite a conoscenza dell'offerta. Recatevi fino all'entrata del museo e parlate con il portiere.
Essendo un mio personaggio partecipante alla quest io farò i suoi post sotto quelli da master.

_________________________________________________________________
Narrato
Parlato
Pensato


Dopo la stravagante ma tutto sommato divertente avventura nella povera città delle stelle cadenti, Violet decise di recarsi a visitare una grande città quale York Shin, la più moderna esistente.
Arrivata in città Violet fu subito colpita dall'imponenza dei grattaceli, dato che non ne aveva mai visti di così grandi e in così gran numero, tutti vicini come fossero un'altra città a 100 metri da terra. Girovagando senza una vera meta, comprò un giornale alla ricerca di qualche notizia interessante, magari proprio sul film che aveva girato qualche tempo prima. Sulla pagina delle offerte di lavoro trovò qualcosa di curioso: un museo della città richiedeva qualcuno in grado di risolvere il mistero di alcune sparizioni al suo interno, dato che le forze di polizia non erano riusciti a far luce su quei misteriosi eventi.
Violet decise che valesse la pena andare almeno a informarsi meglio e cercò di trovare il museo. Fortunatamente si trovava non molto lontano da dove si trovava, così riuscì ad arrivare in fretta.
All'entrata, trovò un uomo in divisa, che lei pensò dovesse in qualche modo lavorare per il museo. Si avvicinò e disse, mostrando l'annuncio sul quotidiano:

Sono qui per questa inserzione. Il lavoro è ancora libero?
 
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view post Posted on 14/5/2014, 14:49
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Alaska decise di fermarsi qualche notte a York Shin dopo l'avventura a teatro.
Grazie ai soldi guadagnati si pagò così la camera di un ostello per altri tre giorni e decise quindi di visitare la città.

Quella mattina si era svegliata con comodo e una volta scesa in cucina per la colazione si mise a sfogliare un giornale locale; così fu presa da un articolo che subito la interessò.

*importante museo caratterizzato da misteriose sparizioni di visitatori e custodi, tutti incentrati in una singola stanza del museo. Nonostante i continui controlli, la situazione rimane inspiegabile*

Lesse con un forte interesse la frase scritta in Grosseto sulla terza pagina del giornale.
A fine articolo si chiedeva la collaborazione di esperti che potessero risolvere questa spiacevole e misteriosa situazione.

-Nen!!-
Esclamò la ragazza finendo la sua tazza di latte.
Un episodio abbastanza similare a quello che aveva appena affrontato sempre li a York Shin. Anche l'ambiente poi era praticamente lo stesso. Per cui si sentiva bella pronta ad affrontare un altro mistero in un luogo d'arte, ovviamente sicurissima si trattasse di Nen.

Finita la colazione si recò al museo dove trovò un uomo distinto in giacca e cravatta ed una ragazza sulla ventina o poco più che pareva come lei interessata al lavoro delle sparizioni.

-Salve. Sono qui per indagare sulle misteriose sparizioni..-
Si annunciò guardando più verso la ragazza che l'uomo. A quanto sembrava avrebbe avuto aiuti e ciò le piaceva.
 
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view post Posted on 14/5/2014, 16:27




Dopo l'avventura nel labirinto Joke aveva deciso di dedicarsi un periodo di riposo in una delle case di suo padre, chiedendo ai maggiordomi di non dirgli niente, passando così in pace e tranquillità un po' di tempo.
Una mattina appena sveglio scese in cucina per fare colazione, e come al solito iniziò a leggere il giornale quotidiano, sul quale trovò un annuncio riguardante un museo che cercava alcuni addetti per risolvere casi di sparizioni di oggetti in mostra.

È un po' che non faccio niente, meglio muoversi

Finì la colazione, si vestì e uscì, fortunatamente il museo non era molto distante da dove stava, così decise di andarci a piedi.
Gli alti edifici della città proiettavano lunghe ombre che gli coprivano il viso dal sole, in città c'era un odore di brioches fresche che usciva da ogni panettiere, ogni tanto si fermava davanti alle vetrine ad ammirare il pane fumante.

Mmh che buono che deve essere questo

Pensò guardando una pagnotta contenente scaglie di cioccolato.
Affrettò il passo senza più farsi distrarre dagli odori, arrivò al museo e dentro c'erano due persone, due ragazze con un uomo in divisa, si avvicinò e disse

Scusate il disturbo, sono qui per il lavoro offerto sul giornale, è ancora disponibile?
 
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view post Posted on 17/5/2014, 17:23
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Ryuwhan is out


Il custode in divisa rossa, trovandosi davanti tre persone diverse quasi contemporaneamente, decise di farli entrare e condurli per i corridoi del grande museo. Il museo era costituito da un'enorme sala, suddivisa in vari piani, fortemente illuminata da luce gialla, che faceva risplendere il pavimento arancione in piastrelle. Oltre alla stanza centrale, c'erano naturalmente numerose stanze più piccole ai lati, le quali si articolavano creando alla fine una fittizia rete di stanze.
Il custode condusse i tre fino alla porta dell'ufficio del direttore, contrassegnata con una targhetta lucente sulla porta con su scritto ovviamente "Direttore". Bussò e attese che dall'interno qualcuno rispondesse. All' "avanti" del direttore il custode entrò e fece cenno agli altri di aspettare. Poco dopo ne uscì fuori, e disse di entrare.

Il direttore si trovava dietro a una scrivania, e di fronte a lui era seduto un uomo. Il direttore era un ometto con radi capelli, occhiali e baffi, mentre l'uomo seduto davanti a lui era molto alto e snello, con i capelli quasi completamente rasati e basette scure.
Il direttore si rivolse ai tre, dicendo intanto di accomodarsi, e poi spiegando:

So che siete qua per il lavoro. Purtroppo però, ho appena assunto questo signore per risolvere il mistero: è Linus Nopraei, il famoso investigatore. D

E indicò l'uomo seduto sulla sedia, il quale accennò un sorriso. Dopodiché il direttore proseguì:

Credo che la sua competenza sia sufficiente, ma se lui è d'accordo potrà scegliere qualcuno di voi come assistente.

Linus si alzò annuendo al direttore. Strinse la mano ad ognuno dei tre ragazzi, presentandosi e non nascondendo accenni di galanteria nei confronti delle ragazze, alle quali baciò la mano, e poi disse:

Non nego che un assistente mi farebbe comodo. Visto che si tratterà senza dubbio di opere d'arte, vorrei sapere le vostre conoscenze in proposito. Il più acculturato (e spero si tratterà di una delle due fanciulle) mi aiuterà più tardi.

Cercate di convincere Linus che siete interessati all'arte e che il vostro personaggio ne capisce. Vi do mano libera, per cui potreste inventarvi la presenza di qualche opera appesa alle pareti dello studio.


Per non darvi spunti, preferisco fare i post di Violet dopo di voi e in post separati da quelli da master
 
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view post Posted on 17/5/2014, 22:46
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In quattro si erano presentati per il lavoro al museo. Ed una volta giunti sul posto ve ne era un quinto, già assoldato, come venne fin da subito chiarito. Un tipo che non piacque molto ad Alaska dal momento in cui era palese la sua preferenza nel vedere due ragazze piuttosto che i due maschi. Agli occhi della ragazza fu subito etichettato come "maniaco". E a lei non piacevano i maniaci...Però il lavoro le interessava, nonostante i pochi soldi in palio. Quindi, quando spiegarono che dovevano fare bella figura nei confronti del "maniaco", Alaska abbozzò un sorriso e si presentò con un -"Alaska Demon, piacere" veloce.

L'interno della stanza era abbastanza ricco di opere d'arte per cui Alaska iniziò a guardare prestando attenzione sperando di riconoscere nei quadri qualcuno di conosciuto. Per una nata e cresciuta a Neo Green Life l'arte non era una cosa conosciuta, anzi, ma da quando era divenuta un Hunter la ragazza aveva avuto modo di viaggiare molto per cui aveva iniziato ad accolturarsi su una cosa che aveva scoperto piacevole.

Il suo sguardo si posò praticamente subito su due quadri, uno sconosciuto e l'altro invece era divenuto il suo dipinto preferito dopo averlo visto ad un museo di una qualche città famosa.
Il primo, quello che non aveva mai visto, protagonista era una sagoma di un uomo che si contorceva in un grido mentre camminava su di un ponte.

-"Mi piace l'arte, e vorrei soffermare su due quadri che sono presenti in questa sala. Il primo non lo conosco, non l'ho mai visto..."
Disse indicando l'Urlo di Munch.
"Mi ha colpito subito sia per la scelta di colori, tutti primari, quindi rosso, giallo e blu. E poi il soggetto, quell' uomo fisicamente stravolto nelle sembianze da un terrore cieco che lo sta sconvolgendo.
Potrebbe esprimere solitudine, lui da solo mentre in lontananza si scorgono altre due figure, però vivine fra loro. Oppure la difficoltà di un qualcosa qui rappresentata dal ponte da attraversare."
Disse avvicinandosi al dipinto ed indicando il ponte.
"O l'egoismo. Le due figure che si allontanano dal protagonista... protagonista che secondo me è il
Pittore stesso...potrei soffermarmi ancora a lungo su questo quadro angosciante ma preferisco proseguire, perché più lo guardo e più mi crea una sensazione spiacevole, di angoscia..."

Detto ciò si spostò di due quadri posizionandosi davanti al suo dipinto preferito.

"Magritte. Non dico sia il mio pittore preferito, anche perché sono ancora molto inesperta in questo campo...Ma posso asserire che fino ad oggi questo è sicuramente il mio quadro preferito. "L'impero di luci"..."

Il quadro in questione mostrava una casa illuminata da un lampione e nello sfondo campeggiava un cielo azzurro cosparso di vaporose nuvole bianche.

"Il quadro rappresenta un paesaggio notturno sotto un cielo diurno. Alla prima occhiata il quadro dà la sensazione di contemplare un’immagine molto ben dipinta, di taglio quasi fotografico.
Un’immagine bella, tranquilla e riposante, normalissima.
Solo al secondo impatto lo spettatore si rende conto di trovarsi di fronte ad un’immagine surreale. Infatti sopra al paesaggio notturno ecco splendere un cielo in pieno giorno.
Per Magritte, come per tutti i pittori surrealisti, l’immagine non è al servizio della riproduzione della realtà, è una cosa a sè, esiste cioè in maniera del tutto indipendente rispetto alla cosa che rappresenta."

Alaska si compiacque con il quadro e poi si voltò verso l'uomo che doveva impressionare.

" La luminosità del sole è contrapposta alla sensazione di turbamento e malessere tradizionalmente collegato all'oscurità; l'obiettivo dell'artista è stato quello di creare un effetto di shock, di spaesamento nei confronti dello spettatore. "

Concluse avvicinandosi all'uomo e incrociando le braccia.
 
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Lø Spadaccinø
view post Posted on 19/5/2014, 12:54




mi ritiro perché non riesco ad entrare molto in questi giorni
 
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view post Posted on 22/5/2014, 23:54

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Grey si trovava ancora a York Shin in seguito alla sua ultima "avventura" , e non vedeva l'ora di abbandonare quella dannata città , solo che aveva un problema non indifferente a cui pensare , non aveva un soldo in tasca e di conseguenza non aveva come pagarsi il viaggio. Fu così che Grey , in cerca di qualche lavoro , venne a conoscenza di un'alquanto singolare richiesta di assistenza da parte di un museo che si trovava ad affrontare le sempre più frequenti sparizioni dei visitatori. Grey giunse sul tardi presso il museo non trovando nessuno ad attenderlo , ma il museo era aperto così decise di entrare , Grey si dilungò diversi minuti tra le grandi stanze colme di opere d'arte fino a che giunse presso lo studio del curatore del museo dove al suo interno era incorso una qualche discussione , a quel punto Grey trovato con chi parlare per il lavoro entrò nella stanza appena in tempo per sentire il direttore presentare alle ragazze li presenti l'incaricato al svolgere le indagini sulle sparizioni.

So che siete qua per il lavoro. Purtroppo però, ho appena assunto questo signore per risolvere il mistero: è Linus Nopraei, il famoso investigatore.
Credo che la sua competenza sia sufficiente, ma se lui è d'accordo potrà scegliere qualcuno di voi come assistente.


Non nego che un assistente mi farebbe comodo. Visto che si tratterà senza dubbio di opere d'arte, vorrei sapere le vostre conoscenze in proposito. Il più acculturato mi aiuterà più tardi.

Subito una delle due ragazze iniziò un lungo sproloquio sulle proprie conoscenze artistiche , nulla di particolare se la persona in questione non fosse stata Alaska , la compagna di Grey durante il precedente campionato Tag alla Torre Celeste. Grey si intromise in maniera alquanto ineducata nella conversazione.

In che modo il sapere descrivere il David di Michelangelo o La Primavera di Botticelli servirebbe a delle indagini riguardante la sparizione di diverse persone? Comunque ciao Alaska , per gli altri invece mi presento, il mio nome è Elle

Edited by davidex950 - 23/5/2014, 14:33
 
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view post Posted on 23/5/2014, 09:29
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Davide, ti prego. Elimina quella canzone, possibilmente facendola soffrire


Narrato
Parlato
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Quando Violet arrivò al museo poté notare che oltre a lei anche altri due ragazzi si trovavano lì per il lavoro. Una era una ragazza con i capelli lunghi e castani, molto carina, e l'altro invece era un tizio biondo e magrolino. Il portiere li accompagnò tutti dal direttore, in un ufficio laterale. All'interno della stanza, c'era anche un altro uomo; un investigatore di nome Linus.
Il direttore spiegò di aver già affidato il lavoro a Linus, ma lo stesso investigatore decise che avrebbe volentieri accettato aiuto da parte di qualcuno che fosse competente in ambito artistico.

Oh no, non so niente di arte...

L'altra ragazza, Alaska, al contrario si dimostrò estremamente competente, tanto da riuscire a descrivere benissimo alcune opere che si trovavano nella stanza. Violet deglutì aspettando il suo turno. Non sarebbe mai riuscita ad arrivare al livello dell'altra.
Nel frattempo il ragazzo biondo era sparito ma nel contempo ne era arrivato un altro, che molto sgarbatamente si intromise nella conversazione.

Violet rimase in silenzio, aspettando la risposta di Linus.
 
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view post Posted on 23/5/2014, 09:44
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Linus si sedette aspettando che qualche volenteroso mostrasse le sue conoscenze in ambito artistico. Alaska riuscì con un'abile parlantina e una discreta conoscenza a farsi valere. Linus le annuì soddisfatto.
In attesa che qualcun'altro tentasse, entrò nella stanza un ragazzino, che in modo molto diretto e pacato asserì l'inutilità di quella sorta di test.
Linus si alzò e si avvicinò al ragazzino:

Mi piacciono i tipi che dicono la propria, ma c'è un momento giusto e 99 sbagliati per dire una cosa. Ovviamente hai scelto quello sbagliato.

Si diresse verso un angolo della stanza.

Ti prendo, ma, dato che ti piace fare lo sbruffone, non credo sarà un problema per te portare queste.

E lanciò verso Grey un paio di borse, incredibilmente pesanti. Un uomo normale non sarebbe mai riuscito a sollevarle.
Linus disse che avrebbe voluto con se anche Alaska e Violet, forse più perché fossero belle ragazze che per vera necessità.

Tutti furono accompagnati nella stanza delle sparizioni. Si trattava di una stanza rettangolare, lunga circa 30 metri e larga 10. All'interno erano esposte diverse opere e delle panche per sedersi. Linus fece cenno a uno stanco Grey di posare le sue borse per terra
Il direttore, prima di andarsene, disse:

Fra poco questa stanza sarà chiusa al pubblico e il museo verrà chiuso. Rimarranno comunque accese le telecamere e tutti gli impianti di sicurezza. Se ci sono novità chiamatemi al cellulare.
Spero che per domattina tutta questa storia sarà finita.


Le opere presenti nella stanza sono:
-Due quadri astratti rappresentanti macchie rosse e blu
-L'isola dei morti di Bocklin
-Due quadri di girasoli di Van Gogh
-Campo di grano con corvi di Van Gogh
-La gioconda (non originale)
-Sogno causato da un volo di un ape di Dalì
-Un capitello greco
-Due statue di guerrieri alati


Fate quello che volete. Potete indagare un opera, giocare al cellulare, cercare indizi sulle pareti, ecc
 
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view post Posted on 23/5/2014, 15:03
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Prima ancora che Grey potesse rivolgersi all'uomo Alaska, felicissima, corse incontro al ragazzino e lo abbracciò di gioia.

-"Greeeyyyyyyy!!!!!!"
Esclamò tutta sorridente staccandosi da lui.

Poi senza perdere il sorriso (era così felice di averlo ritrovato) ascoltò le sue parole rivolte all'uomo che subito dopo lanciò dei borsoni verso Grey, facendogli così capire che lo aveva assoldato, e poi si rivolse anche verso le due ragazze, invidiandole a seguirlo.
Alaska si avvicinò a Violet, una ragazza dai capelli corti blu e alta, molto alta che al suo fianco Alaska risultava ancora più bassa di quanto già fosse...

-"ehm... Io sono Alaska..."-
Disse intimidita dall'altezza di Violet. Non perse comunque il sorriso.

Arrivarono nella stanza delle sparizioni, una comune sala di museo con all'interno alcuni visitatori che ormai si stavano apprestando ad uscire.

(-"Fra poco questa stanza sarà chiusa al pubblico e il museo verrà chiuso. Rimarranno comunque accese le telecamere e tutti gli impianti di sicurezza. Se ci sono novità chiamatemi al cellulare.
Spero che per domattina tutta questa storia sarà finita.-")
Disse l'uomo prima di uscire.

-"qualcuno di voi a il suo numero di cellulare?!-"
Domando Alaska perplessa.

Subito dopo iniziò a guardarsi intorno interessata più per i quadri che per tentare di carpire qualcosa.
E dopo aver guardato uno ad uno le opere si avvicinò al l'unica conosciuta: la "Gioconda", e notando le sue dimensioni mostrò la sua perplessità a voce alta.

-"Che piccolo!...credevo che questo quadro fosse più grande..."
Disse osservando la figura della donna dipinta.

Poi si voltò verso i due compagni di questa avventura.
-"esattamente cos è che dovremmo fare?!"
Domandò un po' perplessa. Sembrava in effetti più una turista interessata al museo che un Hunter in cerca di smascherare il mistero del museo in questione.

Poco dopo si era ritrovata a guardare la distesa di girasoli di un quadro sconosciuto.

-"ma possiamo toccarlo?! Intendo...dovremmo indagare... Quindi io...tocco? Faccio come se fosse casa mia?!-"
Disse avvicinando le sue mani alla cornice del Van Gogh pronta a staccarlo dal suo posto.
Una volta in mano avrebbe esaminato prima il quadro e poi il muro dove era appeso. Con più interesse verso il dipinto piuttosto che la parete...
 
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view post Posted on 23/5/2014, 15:48

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Senza lasciare il tempo di rispondere all'ispettore Alaska accorse verso Grey abbracciandolo di cuore contenta di rivedere l'amico che rispose gentilmente anche se abbastanza imbarazzato

Si , anche io sono felice di vederti.

A quel punto il grande ispettore Linus rispose all'entrata sgarbata di Grey e terminò lanciando al giovane numerose borse alquanto pesanti per contenere i ferri del mestiere di un detective

Mi piacciono i tipi che dicono la propria, ma c'è un momento giusto e 99 sbagliati per dire una cosa. Ovviamente hai scelto quello sbagliato.
Ti prendo, ma, dato che ti piace fare lo sbruffone, non credo sarà un problema per te portare queste.


Terminati i convenevoli il direttore e Linus condussero le due ragazze nella stanza dove sono avvenute le varie sparizioni seguiti da Grey rallentato dal peso delle borse alquanto eccessivo persino per un ormai esperto conoscitore di Nen quale era lui. Giunti a destinazione Linus fece posare le borse a Grey in un angolo della stanza mentre il direttore si congedò velocemente istruendo i presenti su come avrebbero svolto il loro compito.

Fra poco questa stanza sarà chiusa al pubblico e il museo verrà chiuso. Rimarranno comunque accese le telecamere e tutti gli impianti di sicurezza. Se ci sono novità chiamatemi al cellulare.
Spero che per domattina tutta questa storia sarà finita.


Rimasti soli ognuno iniziò ad intrattenersi nel modo che più aggradava , Grey in particolare iniziò con l'osservare qualche opera d'arte imitando la giovane Alaska che col suo solito fare ingenuo era intenta guardare alcuni quadri. Le opere scelte da Grey furono due statue raffiguranti dei guerrieri alati probabilmente angeli , uno dei due era con ogni probabilità una raffigurazione di Lucifero in seguito alla ribellione verso Dio , sempre se non si stesse sbagliando dato che le conoscenze di Grey in campo artistico non erano poi così tante. Così il ragazzo restò ad osservare le statue per qualche altro minuto per poi dare una fugace occhiata alle altre opere presenti comprendenti quadri di Dalì e Van Gogh , persino la Monna Lisa di Da Vinci , galleria d'arte terminante in due quadri astrattisti , insomma in un'unica stanza vi si trovavano numerose opere d'arte di troppi autori diversi con la conseguente presenza di numerosi stili creando una sensazione di confusione per l'eccessiva alienità data dalle opere.

Se deve accadere qualcosa accadrà tra poco , non resta che attendere.

Grey si diresse verso l'entrata della stanza appoggiandosi al muro in attesa di evoluzioni
 
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view post Posted on 23/5/2014, 20:25
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Concedendosi un respiro di sollievo, Violet poté rilassarsi dopo aver sentito le parole dell'investigatore Linus. Anche se non era riuscita a spiccare parola riguardo alle opere d'arte, era stata comunque accettata.
Poco prima di lasciare la stanza le si presentò la ragazza con i capelli castani, che tentò un approccio amichevole. Violet, trovando un volto simpatico, sorrise e disse:

Ciao, io sono Violet

e le diede una leggera pacca appoggiando la mano sulla spalla di Alaska.
Poco dopo, furono tutti accompagnati nella stanza misteriosa. In realtà sembrava una stanza normale, con vari quadri e qualche scultura.
Dopo essere stati lasciati soli nella stanza, Violet fece un giretto guardando senza impegno le varie opere. Non le capiva, non le capiva proprio.

A me sembra tutto normale

Si sedette su una panca, con la faccia intenta in una smorfia annoiata. Volse la testa verso Alaska, che intanto era in procinto di toccare uno dei quadri con i girasoli.

_________________________________________________________________


Appena furono lasciati soli nella stanza, Linus si posizionò in un angolo della stanza e cominciò a rovistare fra le borse che Grey gli aveva portato. Per lui quelle borse sembravano non avere peso. Tirò fuori vari strumenti, ma si fermò quando vide Alaska che stava per toccare un quadro e sollevarlo dalla sua posizione. Le urlò:

NO!

E poi proseguì a voce più calma, armeggiando con alcuni apparecchi collegati al suo telefono.

Aspetta, un minuto e potrai fare ciò che vuoi...

E premette alcuni tasti. La luce si spense, e si riaccese un secondo dopo. Linus si alzò in piedi e cominciò a camminare verso il centro della stanza.

Ho disattivato il sistema d'allarme. Ora sono come sordi e ciechi a noi. Se ti interessa tanto quel quadro con i girasoli puoi prenderlo. A me serve questo.

Linus si mise di fronte al quadro "L'isola dei Morti" di Bocklin. Lo prese, lo sollevò e lo depose in un contenitore, facendone un pacco.

Si, se non fosse chiaro sono un ladro, e voi i miei complici, a quanto pare

Tirò fuori dalla giacca una pistola con silenziatore, e si rivolse a Grey e Alaska:

Non fate scherzi voi due. Siete forti, ma io molto di più. Vi ritrovereste un proiettile nel cervello ancora prima di attivare il ten...

Fece una breve pausa:

Ma ora, se le mie supposizioni sono giuste, sarà un'altra la nostra preoccupazion..

Neanche il tempo di finire la frase che Linus fu colpito da qualcosa di velocissimo, che lo scaraventò verso la parete dall'altra parte della stanza. Era atterrato in piedi, ma non incolume. Dall'altra parte della stanza, una delle due statue si era spostata, e guardava Violet.

Linus disse, con tutta la voce che gli era rimasta:

Non sbattere ciglio!
 
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view post Posted on 23/5/2014, 21:36

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Non avvenne nulla di strano per un po , fino a quando Alaska non tentò di afferrare un quadro venendo bruscamente interrotta da un alquanto nervoso Linus che si ricompose quasi immediatamente per poi procedere allo svelare il contenuto delle sue così pesanti borse. Diversi marchingegni vennero estratti ed alcuni di questi collegati al telefono del detective che lavorando un poco riusci a far saltare la luce nella stanza. Il momento di buio tuttavia durò poco , a quel punto Linus accordò ad Alaska il permesso di prendere un quadro e non solo , la imitò afferando anche lui un quadro ed arrivando persino ad infilarselo in una borsa. Subito Linus spiegò la sua reale identità , ovvero quella di semplice ladro chiarendo anche la situazione spinosa in cui si ritrovavano sia Grey che Alaska che Violet. Il provetto Diabolik inoltre mostrò di essere a conoscenza del Nen e che sia lui che Alaska lo sapevano praticare anche se forse non aveva ben'intuito il loro reale valore , ma altre erano le preoccupazioni di Linus che presto si rivelarono fondate infatti una qualche forza invisibile colpì il falso detective facendogli compiere anche un bel volo e causandogli qualche ferita , nel mentre una delle due statue osservate in precedenza da Grey parve prendere vita rivolgendo il proprio sguardo verso un'indifesa Violet che probabilmente non conosceva il Nen dato il disinteresse mostrato da Linus nel delineare Violet come potenziale rischio al suo ingegnoso furto. Grey rimasto ben poco scosso da tutta la situazione si diresse con passo normale verso Violet.

A Linus o Alaska? Meglio Alaska , non possiamo fidarci di quel Linus sempre se si chiama davvero così , e poi in questo modo l'amicizia tra Violet ed Alaska potrebbe rafforzarsi.

Alaska al volo!

Grey afferrò per la collottola Violet e con il minimo sforzo la lanciò tra le braccia di Alaska conscio che sarebbe stata sia in grado di prenderla che di difenderla in maniera adeguata. Fatto ciò si diresse verso le borse di Linus per poi rivolgersi a quest'ultimo speranzoso che in quelle obbrobriose borse si trovasse qualcosa di utile alla loro situazione.

C'è niente qui dentro che può esservi utile?
 
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view post Posted on 23/5/2014, 22:16
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Appena Akaska sfioró il quadro Linus molló un urlo di disappunto. Per poco infatti la ragazza non mandò in fumo il suo diabolico e segreto piano, cui i ragazzi erano al completo oscuro.
Poi la luce si spense improvvisamente ed Alaska, un po' intimorita dal buio, si strinse su se stessa cercando di tenersi pronta al peggio.
Quando tornò la luce Linus disse di aver tolto gli antifurto.
Tempo qualche istante e la situazione all'interno della sala si trasfirmò. Linus si era appena rivelato per quello che era, un ladro. E lei, Grey e Violet i suoi complici, all'oscuro di tutto ciò.

-"Cosa???? Che sta succedendo???-
Mostrò la sua perplessità e disapprovazione.

Subito dopo l impostore fu scaraventato da una forza invisibile contro una parete e una delle statue che se ne stava ovviamente immobile fino a prima, aveva ora iniziato a muoversi.

-"Grey. Che sta succedendo....?-
Chiese subito la ragazza rivoltasi al suo compagno alla Torre Celeste.
Voleva anche avvicinarsi a lui, in maniera da sentirsi più al sicuro, ma il ragazzino la anticipó su tutto, prendendo Violet e lanciando gliela contro, per un qualche oscuro motivo.

-"ma sei per caso impazzito????"
Esclamò la povera Alaska sotterrata dal peso di Violet. Non era ovviamente riuscita a prenderla come Grey aveva pensato.
Perché poi gliela aveva lanciata contro?

Prima di fare una qualsiasi mossa di eventuale attacco (verso poi non sapeva neppure lei chi), decise di aspettare una qualsiasi mossa di Linus o di una statua o di chissà chi altro...
Cercò di far alzare Violet da sopra di lei e poi si rialzó in piedi.
Grey intanto guardava fra le borse di Linus...
 
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view post Posted on 24/5/2014, 14:14
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Uff... sembra che sarà una serata noiosa

Violet si lamentava seduta sulla panca al centro della stanza, mentre teneva la braccia incrociate.
Alaska stava per sollevare un quadro, ma Linus la fermò, e, attivando alcuni apparecchi che aveva nella borsa, provocò un breve blackout e poi asserì di aver disattivato il sistema d'allarme. Linus staccò un quadro e fece come per rubarlo, sotto gli occhi increduli di Violet e degli altri.
Quando l'investigatore minacciò Alaska e Grey con una pistola, Violet scattò in piedi, avvicinandosi con la schiena al muro...
Quello che successe dopo accadde così rapidamente che non riuscì a capirlo bene: Linus volò da una parte all'altra della stanza, mentre voltando la testa una statua la stava guardando, immobile e minacciosa. Neanche il tempo di urlare che Violet fu presa e scaraventata verso Alaska, che la prese al volo.
Quando capì di essere sopra Alaska, si spostò facendola alzare, e poi si appiattì verso il muro, mezza seduta, guardando a bocca aperta senza riuscire a far niente.

Cazzo!Cazzo!Cazzo...

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Linus si era ripreso velocemente dalla batosta che aveva preso. Pistola in pugno, si diresse verso il centro della stanza, facendo oscillare la canna dell'arma fra una statua e l'altra. Disse a Grey:

Svelto! Prendi il sonicizzatore protonico!

Ma appena finì la frase nuovamente fu colpito da qualcosa di estremamente veloce, e scaraventato verso un'altra parete. Stavolta l'altra statua si era mossa, e ora si trovava immobile ma con le braccia alzate, esattamente nel punto in cui si trovava prima Linus.
Il falso investigatore, che stavolta non era riuscito ad attutire totalmente il colpo ed era stato quasi incastrato nella parete, disse:

Le statue sono vive! Finché le guardiamo non si muovono!

E fissò gli occhi sulla statua che, evidentemente, lo aveva appena colpito.

Grey intanto, rovistando fra le borse di Linus, aveva trovato vari strumenti: una torcia rossa, una specie di antenna parabolica, un pacco di sigarette, una sorta di trapano laser, e una penna molto grande, con vari tasti. Quale sarà il sonicizzatore protonico?

Cercate di sconfiggere le statue. Ovviamente prenderle a pugni non servirà a niente
 
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