Continuarono in quel percorso praticamente obbligato, sembrava che non ci fosse modo di trovare scorciatoie. A intermittenza Lucyan provava ad attivare l'En cercando di carpire qualche informazione ma nulla, non riusciva ad andare oltre le pareti come se qualcosa glielo impedisse.
Mi chiedo se potrei fuggire se lo volessi! Questo posto diventa sempre più spaventoso, eppure i nemici che ci ha mandato fino ad ora non erano molto forti, che si diverta a vederli massacrare!?Si ritrovarono in una stanza molto strana...era piuttosto piccola e spoglia, anzi, vuota, se non fosse stato per un tavolino di legno e un letto impolverato. Non appena furono entrati, la porta si chiuse dietro di loro, bloccando l'uscita. Rimasero nell'oscurità più totale, sulle prime Lucyan espanse la propria aura, un riflesso causato dalle innumerevoli battaglie che negli ultimi anni aveva affrontato, non voleva che qualche nemico lo cogliesse con la guardia abbassata. Fu solo per un attimo però quella tensione, poco dopo si accese una candela che riportò una luce seppur fioca nella stanza. Lì notò un diario, o almeno qualcosa che vi assomigliava, non fece nulla, rimase un po' in disparte mentre Marvin prese a sfogliarlo incuriosito fino a quando non tornò proferendo una strana frase.
Mi spiace se vi ho mentito, se ci siamo divisi e se abbiamo lasciato morire gran parte dei nostri compagni. Dovevamo salvare Branst, avremmo dovuto fermare Kodama. La nostra forza è l'unione, d'ora in poi farò di tutto per tenere unito il gruppo.Lucyan gli sferrò un pugno dritto alla guancia.
Che cazzo stai dicendo!? Ti sei bevuto il cervello? Non ce ne facciamo niente delle tue patetiche scuse adesso! I rimpianti si hanno alla fine, ora non è il momento di fare gli idioti! Qui sei una specie di leader, se non sei forte tu allora chi? Non ti ho insegnato niente?Che cosa avrà trovato in quel diario?Se lo lasciò alle spalle prendendo il diario e iniziando a sfogliarlo cercando di capire che cosa avesse scosso Marvin in quel modo...
Le Isole dell'Ombra...pochi credono alla loro esistenza...isole mitologiche infestate da fantasmi e spettri...poco più che racconti per spaventare i bambini. Ma io ne so di più. Io ci sono stata. [...] La prima volta che giunsi lì, laddove vita e morte sembrano danzare all'unisono, capii immediatamente che c'era qualcosa di oscenamene sbagliato in quel luogo. Come incantata, catturata da una malia senza nome, vidi delle foglie spettrali cadere da pallidi alberi, mosse da un vento innaturale. Eppure non c'era vento... [...] Non so come, ma dentro di me capivo che le Isole mi stavano...accogliendo? Morte e desolazione sfioravano la mia pelle senza corromperla. Capii solo molto dopo, quando ormai era troppo tardi. Le Isole hanno vita propria. E io non ero altro che un messaggero, un araldo atto ad annunziare il loro volere e una rinascita a lungo attesa e da tempo temuta. [...] Quest'orrore mi tormenterà a lungo. Chiedo perdono.
24 Dicembre,
Non riesco a fare a meno di pensarci. Non ci riesco. [...] Torno nelle Isole ognivolta che posso. Cammino fra alberi spettrali, danzo con i morti e divento sempre più simile a loro. Ho paura. [...].E sono incinta. Prego gli dei di non portare a termine la gravidanza. [...]
24 Agosto,
[...] Anche gli dei sono insensibili ai nostri lamenti. [...]
7 Settembre,
Ho dischiuso le porte del futuro...non arrivo a dire di aver visto cosa accadrà, ma ci sono andata molto vicino. [...] Se non altro, posso immaginarlo. Mio figlio sarà l'araldo, non io. Io ero solo uno strumento. [...]Ho conosciuto una donna...si chiama Edea. Mi ha visitato in sogno, credo. Mi ha raccontato come andranno le cose. Io devo morire, è evidente. [...] Si ergerà al di sopra dei troni. Il suo è il destino del dominatore. Ma io non sarò là per vederlo. Verrò dimenticata, e il mio corpo marcirà lontano dallamia terra d'origine. E' stata la Strega a dirmelo. Potrei salvarmi solo uccidendo mio figlio...tutto avrebbe fine. [...] Le isole avranno me e mio figlio, io non ho le forze per impedirlo. Che la mia maledizione possa oscurare persino il ricordo del suo nome. E voi, che state leggendo queste pagine, ho visto anche voi. Nel vostro cammino non c'è vittoria. [...] Addio.
12 Novembre,
[...] Ignoratio Elenchi.
Le Shadow Isles di Akira? Ma che!?Lesse con più attenzione, le Shadow Isles che credeva create dal nen di Akira sembrava che in realtà non lo fossero, qualcun altro oltre a lui ne aveva accesso, per suo volere forse o forse no. Gli scheletri nell'armadio del fratello iniziavano a venire a galla...
Che abbia creato il suo potere prendendo a modello questi luoghi? In quel caso noi ci staremmo trovando in quelle vere, oppure più che quel mondo Akira è in grado di concretizzare una specie di portale per questi mondi! Questo spiegherebbe perché sono in grado di collegarmi ad esse tramite i portali quando più mi aggrada insieme a tante altre stranezze!Poi rifletté più accuratamente, alcuni punti iniziavano a essergli poco chiari o peggio fuori contesto.
Torno nelle Isole ognivolta che posso. Cammino fra alberi spettrali, danzo con i morti e divento sempre più simile a loro. Ho paura. E sono incinta. Prego gli dei di non portare a termine la gravidanza. Queste frasi potrebbero riferirsi alla nascita di quella Emilie ma è improbabile, perché mai il diario di Edea dovrebbe trovarsi qui? Poi l'ultima parte, sembra che si tratti di qualcun altra ma di chi? Sembra tutta solo una stupida trappola...o peggio! Tutto questo posto è palesemente una trappola! Si sta divertendo con noi, è un gioco, ci guarda nel dibatterci come pesci in una rete danzando al ritmo dei suoi indovinelli e dei suoi servi! Sembra che dovremmo stare alle sue regole! Ignoratio Elenchi, mai frase più adatta in questa situazione, tutto è fuori luogo, la situazione, le pagine che leggiamo, questo stesso gioco è quasi insensato! Potremmo applicarla anche a queste stesse parole, che siano tutte fuorvianti? Si, potrebbero esserlo ma se queste ci distraggono allora cosa ci dovrebbe portare sulla retta via?La sua attenzione poi fu catturata da un biglietto che testualmente riportava:
Chi è dotato di eccellenza morale non è mai solo, ha sempre qualcuno accanto.Una frase che sulle prime gli sembrò ancora più insensata, che fosse questo l'argomento che li avrebbe condotti su errati sentieri? O il diario? Quale dei due? Rilesse e rilesse, poi sembrò quasi comprendere che cosa fosse quella storia, un potere che si trasmetteva per linea ereditaria, così simile alla Lightstream che si tramandava di padre in figlio prima che lui la ripudiasse.
Mio figlio sarà l'araldo...Akira!?Lì si pentì anche lui, di ciò che non aveva avuto il coraggio di fare, di come aveva fallito. Aveva ceduto per anni alle proprie emozioni ma mai più...
Avrei dovuto ucciderti quel giorno! Tutto questo, l'ho causato io! L'araldo di cui parla temo sia Akira, avrei dovuto ucciderlo quel giorno quando ne avevo la possibilità! Finirò il lavoro una volta per tutte!Mentre proferiva quelle parole aveva gli occhi socchiusi, la sua aura era placida, intrisa di un cupa oscurità, l'oscurità che da sempre lo aveva accompagnato. Se Akira era davvero l'araldo, se ne sarebbe occupato di persona...
E non solo tu "fratellino"!