Quest 107: Arginare l'Arcano

Non era passato molto tempo da quando aveva messo piede per l'ultima volta a NGL ma aveva proprio nostalgia di casa e del suo essere perfettamente inserita nell'ambiente naturale. Sebbene avesse imparato a rapportarsi con la tecnologia nel corso degli ultimi viaggi, nulla lo faceva sentire a casa come ritrovarsi in mezzo ad una folta foresta piena di erbe esotiche da collezionare e studiare.
Mosse con passo deciso all'entrata delle dogane dove sperava di essere riconosciuto per evitare i noiosissimi controlli atti alla preservazione della verginità tecnologica del paese ma, sfortunatamente, fu costretto a subirli uno ad uno.
Mai una botta di fortuna, nemmeno per sbaglio - considerò mestamente e si diresse con passo svelto nel profondo del paese. Questa volta era entrato da una dogana più a nord di quelle che di solito frequentava e aveva avuto la spiacevole sensazione di ritrovarsi in una zona sconosciuta in preda a qualche fuga improvvisa. Numerosissime erano le tracce di un recente spostamento di popolazione attraverso quella zona a giudicare dalla quantità di piante spezzate e orme sul terreno.
Meglio andare via.. - pensò in un primo momento ma poco dopo aggiunse, ritornando sui suoi passi - No, meglio andare a controllare. Magari è successo qualche cosa e stanno distruggendo la bellezza del nostro paese. Per la bellezza!
Procedette tranquillamente per vari chilometri seguendo sempre il sentiero improvvisato finché non si ritrovò prima un jet privato e poi in un villaggio in preda al fermento davanti. Se molta gente era già fuggita, altrettanta era pronta a seguirla nel giro di poco, considerando la quantità di preparativi in atto. Aoshika provò ad avvicinare qualche persona che gli sembrasse adeguata ricevendo sempre delle risposte poco cortesi e sbrigative che lo invitavano a spostarsi per non intralciare i lavori e a raggiungere la tenda centrale, facilmente individuabile nonostante la baraonda, dove il capovillaggio stava cercando di trovare una soluzione.
La cosa è strana. C'è un jet bellamente parcheggiato all'esterno del villaggio e nessuno se ne preoccupa. Qualche tempo fa lo avrebbero abbattuto prima ancora di farlo entrare così a fondo nello stato. O tempi! O modi di fare! I nostri antenati si staranno rivoltando sotto terra! - considerò innervosito. Al di fuori di NGL era stato costretto a piegarsi alla tecnologia per necessità ma che una cosa del genere fosse tollerabile all'interno di esso era per lui impensabile.
Si avvicinò deciso verso la tenda davanti cui disse prima di entrare: Sono Aoshika Esupa, e credo che il mio cognome parli da solo. Posso sapere il motivo per cui il vostro villaggio è così in fermento e perché è stato permesso ad una diavoleria come quella di essere parcheggiata tra le bellezze del nostro paese?

Edited by Shinoki - 17/1/2014, 22:25

Sebbene fosse deciso ad indagare sugli avvenimenti in atto in quel villaggio, Aoshika mal sopportò le parole sconnesse del vecchio capo villaggio.

No, brutto vecchio cialtrone, fortunatamente non ho nessuna parentela con quella donna ma, solitamente, quando un uomo parla in questi termini di una donna è perché è stato rifiutato. Probabilmente i fagioli ti piacciono pure.

Si trattenne a stento dall'imprecargli contro grazie alla menzione di una qualche tecnica a lui sconosciuta e che lo attirò immediatamente.

Demoni. Il problema di questo paese è che c'è gente che ancora crede in cose del genere. Ma, magari questo Nen è qualcosa di bello e stare qui non si rivelerà una perdita di tempo!

Inspirò profondamente e con un tono afono disse:

Fine o non fine del mondo, la mia famiglia è una di quelle che si occupa della sicurezza delle dogane. Per quanto riguarda l'uso del Nen, no. Non saprei come adoperarlo, non sapendo neanche cosa sia.

Si guardò un attimo intorno per vedere la compagine formatasi all'interno della tenda rammaricandosi quando si rese conto che, oltre ad un ragazzo poco più piccolo di lui, nessuno suscitava il suo interesse.