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Quest 077: Premonizione diabolica, ricordi funesti.

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view post Posted on 7/1/2014, 20:39
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Suocera della patria!

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Quest 077: Premonizione diabolica, ricordi funesti.


Quest di Serie.

Quest disponibile per:

-Branst
-Marvin
-Kodama
-Grey


Ambientazione

La Residenza di Edea, a York Shin

Obiettivo

La Strega Edea desidera confrontarsi con i migliori utilizzatori di Nen da tutto il mondo, e ha lanciato la sua sfida: quattro persone potranno affrontarla a duello, nel quale sfrutterà i suoi poteri magici per sconfiggere i suoi avversari. In questa prova i giocatori dovranno superare le trappole al primo piano della Residenza di Edea, e si confronteranno con avversari d'eccezione.

Ricompense

140 Esperienza
9000 Jeny

Tutti e quattro vi risvegliate in un enorme salone in pietra. Non sapete come ci siete arrivati o perchè, ricordate solo di aver sentito voci a riguardo di una Strega, Edea. Naturalmente Kodama ne sa di più, e può scegliere se condividere le informazioni in suo possesso o no. Il salone è completamente vuoto, eccezion fatta per un immenso specchio di ossidiana che non riflette. Ancora una volta Kodama può scegliere se condividere le sue informazioni oppure no. Avete due turni per fare conoscienza e riflettere insieme, poi partiremo.
 
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view post Posted on 7/1/2014, 21:04

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Narrato
Parlato
Pensato
Parlato da altri pg
Parlato da altri npg


Dopo la fine del proprio "tirocinio" come guardiano Branst si era messo a viaggiare per il mondo alla ricerca di qualcosa e di un modo per diventare più forte in breve tempo, la minaccia di Arthas incombeva inoltre non era nemmeno da escludere un ritorno di kael'thas o un eventuale richiamo di Elune per qualche pazza crociata in difesa dell'equilibrio. Da qualche giorno aveva anche deciso di nascondere la propria prestanza fisica apparendo come un vecchio storpio che cammina aiutandosi con un bastone, un po' per farsi sottovalutare dai nemici un po' perché era utile per passare inosservati e la sua arma faceva buon gioco per la sceneggiata. Viveva alla giornata soggiornando in delle taverne spendendo le monete d'oro "rubate" a Kael'thas dopo averlo ucciso anche se adesso stavano iniziando a scarseggiare ragion per cui riteneva opportuno cercarsi un lavoro. Prese un giornale che trovò nella locanda dove alloggiava alla ricerca di qualche annuncio. Accanto a lui alcune persone stavano spettegolando riguardo ad una certa strega: Edea. Non gli diede peso e riprese a guardare il giornale.
Toh, questo non sem...
Poi il buio, perse i sensi per qualche ora e si risvegliò in un enorme salone, si guardò intorno, era totalmente vuoto, poi fece caso alle persone intorno a lui, svenute anch'esse. Non aveva la più pallida idea di dove fosse, fece per rimettersi in piedi aiutandosi col bastone. Si mise una mano per controllare di avere ancora il cappuccio così che nessuno potesse distinguere il suo volto. Iniziò a vagare per la stanza cercando qualcosa che gli facesse capire dove fosse.
Elune, giuro che se è un'altra delle tue trovate stavolta me la paghi!
L'unica cosa presente nella stanza era un enorme specchio che stranamente non rifletteva alcunché.
Sono diventato un vampiro all'improvviso?...
 
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view post Posted on 7/1/2014, 21:23
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Hunter
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Ad un certo punto il buio e il silenzio vennero rotti da un frastuono immondo
Ehi, svegliati Marvin, coraggio. Qualcuno ci ha giocato un brutto tiro.
Marvin aprì di scatto gli occhi e osservò come il frastuono fosse tutto nella sua mente, era l'asciugamano ad aver comunicato con lui
Ti ringrazio per avermi svegliato in modo tanto consono alla situazione compare, dove ci troviamo?
Siamo all'interno di una qualche sorta di edificio, non so dirti null'altro, ho preso coscienza poco prima di te.
Giusto, giusto. Ricordi come siamo arrivati qua?
No, non ne ho idea.
Come potresti? Tu sei me!
- Marvin rise tra se e se
Beh, direi che è il caso di comprendere cosa stia accadendo. Anzitutto ritengo sia cosa buona e giusta setacciare la stanza e tenerci pronti a tutto... migliaia di sottilissimi e impercettibili fili uscirono dall'asciugamano retificando la stanza in modo tale che qualunque movimento li avrebbe toccati o spezzati, rilevando così la presenza di chiunque si fosse trovato all'interno della stanza
...dopo di che ritengo sia il caso di presentarci a questi signori, pare che non siamo soli qui.
Marvin sfoderò un poderoso sorriso a trentadue denti e cominciò a rivolgersi ai presenti in sala, non curandosi bene del luogo in cui si trovava. Si limitò a dare una fugace visione della stanza di pietra, tanto che non notò lo specchio di ossidiana.
Salve a tutti! Sono Marvin. Qualcuno ha idea di cosa stia accadendo?
Un'operazione tanto sconsiderata non era propria di un uomo considerato come Marvin ma, essendoci uomini svenuti nella sua stessa condizione ed avendo precedentemente utilizzato i poteri del suo asciugamano per calmare la sua psiche ansiosa, gli venne naturale proferire tali parole, incurante dei pericoli e voglioso di togliersi di mezzo tutti quei noiosi convenevoli che la società civile impone.

Attivazione potere: Don't Panic a fine ruolistico per calmare Marvin. E' stato utilizzato subito al suo risveglio perchè senò avrei dovuto farlo sembrare impanicato e non mi andava.
 
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[Nessuno]
view post Posted on 7/1/2014, 23:16




Narrato, -Parlato, -Parlato da altri, *Pensato.


Era passato circa un mese da quando Akira lo aveva sottoposto al suo allenamento. Gli aveva affidato un incarico a York Shin, la terminazione del suo addestramento. Eliminare una presunta strega e Hunter, Edea. Una testa su cui pendeva la commissione dell’Associazione stessa.
Kodama già prevedeva che il compito non sarebbe stato così semplice, visto i datori e le abitudini sadiche di Akira.
Nel suo mese a disposizione ebbe modo di rifugiarsi ancora di più nei testi presenti alla Residenza, abbandonandosi completamente ad essi. Raggiunse tutte le conoscenze che un utilizzatore di Nen esperto poteva apprendere. Di pari passo si perfezionò al meglio nelle nuove applicazioni Nen, sotto un duro ed estenuante allenamento giornaliero. Tuttavia preferì non ricorrere di nuovo al suo oscuro potere: non sapendo cosa sarebbe successo, ritenne che la Residenza Zaoldyeck non era adatta per altre prove.
Arrivò a York Shin e, tramite il suo neo cognome, riuscì a gustarsi appieno le agevolazioni che una temibile fama poteva procurare. Riuscì infatti a partecipare ad un’asta illegale secondaria. Fra le migliaia di oggetti, la sua attenzione venne colpita da due pistole gemelle e da uno strano fucile. Lux in Tenebris e Ifrit. Riuscì ad aggiudicarsele, con tanto di set speciale di munizioni. Il giorno seguente installò sui suoi abiti delle nere fodere per le armi: una pistola per fianco e il fucile stretto alla coscia destra. Anche le munizioni trovarono posto nelle armi e in due cartuccere posizionate sulla parte alta del petto, nascoste dal mantello.
Un giorno di ricerche ed esperimenti: il tempo necessario per comprendere il perché la sua attenzione era stata destata e i poteri di quelle armi davvero uniche.

Il tempo era giunto: avrebbe dovuto iniziare a muoversi per trovare informazioni utili al suo compito. Quella sera si ritrovò a vagare per vicoli dalla dubbia fama: le informazioni migliori gironzolavano presso i bassi fondi. Entrò in una locanda e appena varcata la soglia divenne tutto nero ai suoi occhi. Per un attimo tutto svanì.

Rinvenne. Capì di essere svenuto. Aprì gli occhi, era disteso a terra. E non era solo, si destò in piedi tentando di allontanarsi e di comprendere chi aveva accanto.
Lo zampino del Nen si sentiva a distanza. Era impossibile che qualcuno lo avesse sedato senza che lui non se ne accorgesse. Tuttavia altri tre individui sembravano essere nella sua stessa situazione: gradualmente tutti si stava risvegliando. La stanza era un grande salone in pietra e sembrava essere vuoto, fatta eccezione per un grande specchio.

*Non può essere…

La stessa ricamata cornice di ossidiana. Kodama rimase per un attimo fermo con lo sguardo verso le specchio, quasi pietrificato. Nessuno poteva scorgerlo, ma lui si morse il labbro. Sanguinò. Il Nen di Akira non si percepiva, quelle non erano le sue Isole. Eppure lo specchio rifletteva il salone tranne i presenti.

*E’ identico…questo vuol dire che c’è di mezzo Akira… o Edea stessa.

Sprigionò il suo freddo En per mettersi sulla difensiva e scorgere altri intrusi che forse si stavano nascondendo, focalizzandolo per tutto il salone.
Tornò a guardare i presenti: quello che sembrava un vecchio incappucciato, dal volto coperto, si avvicinava allo specchio reggendosi su un bastone. Qualcosa gli diceva che stava nascondendo le sue vere fattezze. Infatti la sensazione che aveva dei tre, era che tutti conoscessero il Nen ed erano abili combattenti.

*E se Edea si stesse già nascondendo fra di noi? Lo specchio potrebbe essere opera di un Manipolatore che gioca con la mia mente… ma no, anche gli altri sembrano vederlo.

Due alti ragazzi, uno castano e l’altro moro con una debole barba incolta. Quest’ultimo, una volta in piedi utilizzò un qualche tipo di tecnica: ebbe modo di scorgere giusto il riflesso di migliaia di sottilissimi fili uscire da uno strano asciugamano e invadere la stanza. Sembrava un sistema di percezione.

*Nen…

-Salve a tutti! Sono Marvin. Qualcuno ha idea di cosa stia accadendo?

*Dovrei credere alle sue parole? La situazione non mi sembra così ottimistica per dei convenevoli così pacati…

Tornò a guardare lo specchio, ignorando le presentazioni.

*Che sia anche questo una trappola? Molto probabile…

L’Orrore delle Isole attraversò la sua mente con le fattezze di suo padre.

*Potremmo attendere che succeda qualcosa… oppure… lo specchio…

Scartò l’eventualità di utilizzare il potere di Ifrit sugli individui che si trovano nella stanza. Ora la priorità spettava allo specchio dalla cornice di ossidiana.

*Non posso sapere se fra di noi si nasconda una spia…

Con voce fredda e lontana si rivolse agli altri, ma nello specifico all’individuo incappucciato più vicino allo specchio.

-Conosco quel tipo di specchio. Appartiene ad un’antica collezione. E’ questo il mio mestiere, sono Zac e sono un Archaeological Hunter. Se la cornice non mi inganna, dovrebbe essere un portale…

Una trappola nella trappola.

*Non capisco come Edea abbia capito che la stavo cercando… e non so bene perché questi altri siano qui.. forse per lo stesso motivo… ma se siamo in trappola... loro dovranno essere i primi a soccombere… ai fini del mio compito, sono pedine sacrificabili…

 
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view post Posted on 8/1/2014, 00:08

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Erano passate poco più di due settimane da quando Grey aveva appreso il Nen , in questo breve arco di tempo migliorò il suo controllo di questo nuovo potere , ed era anche riuscito ad ideare una tecnica che si adattasse alla sua categoria Nen , tuttavia aveva deciso di non seguire il consiglio di Shichijuni , il ragazzo che lo aveva introdotto al Nen , ovvero di potenziare il proprio corpo ma scelse di concentrarsi sull'armi , ideando un interessante tecnica che si sarebbe potuta rivelare utile in battaglia . Grey venne a York Shin City a chiudere dei vecchi conti in sospeso , durante la sua permanenza a York Shin seppur breve senti parlare di una strega , ma il ragazzo non credeva a stregoneria o cose simili perciò non diede attenzione a tali discorsi , la stessa notte mentre tornava all'hotel dove risedette in quei giorni perse conoscenza.
Risvegliatosi si ritrovò in un grande salone tutto di pietra , probabilmente erano all'interno di qualche palazzo , la stanza era vuote se non per altre tre persone , un vecchio dal volto coperto , e 2 ragazzi entrambi dai capelli neri l'unica cosa che desto l'attenzione di Grey furono gli occhi di uno dei due

Occhi rossi come il sangue

Uno dei due ragazzi si presentò rompendo il silenzio

Salve a tutti! Sono Marvin. Qualcuno ha idea di cosa stia accadendo?

Bella domanda

A Marvin rispondette l'altro ragazzo

Conosco quel tipo di specchio. Appartiene ad un’antica collezione. E’ questo il mio mestiere, sono Zac e sono un Archaeological Hunter. Se la cornice non mi inganna, dovrebbe essere un portale…

Un Hunter , Grey non ne aveva mai incontrato uno ma non era questo che gli interessava , senza degnare di attenzione i presenti si mise più comodo e rimase sdraiato a terra a riflettere alla situazione in cui si trovava

Ancora una volta mi sono risvegliato in una stanza senza sapere come ci sono arrivato ed in compagnia di alcuni sconosciuti , nessuno sembra spaventato o agitato dalla situazione devono avere tutti un grande sangue freddo , meglio non sottovalutarli .
Uno si chiama Marvin , troppo estroverso o sa qualcosa o è uno stupido , mentre l'altro Zac , è un Hunter che si occupa di manufatti storici e sa qualcosa sullo specchio , mi chiedo perché c'è lo abbia rilevato così facilmente senza che nessuno glielo chiedesse , il vecchio sta zitto , già mi sta più simpatico di questi due


Grey ridiede un ultima occhiata alla stanza ed allo specchio e richiuse gli occhi attendendo le mosse dei 3 uomini
 
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view post Posted on 8/1/2014, 13:58
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Suocera della patria!

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Avete un altro turno prima dell'inizio della Quest vera e propria, come presentazione. Tuttavia nel vostro post accadono delle cose particolari:

Lo specchio di Ossidiana si appanna e qualcuno sembra scriverci sopra parole lapidarie:

"Liberami, tu sai come".

Poi, ognuno di voi sente una seducente voce di donna sussurrargli qualcosa di differente all'orecchio:

Branst: "Sta mentendo..."
Kodama: "Non nei sotterranei..."
Marvin: "Non fidarti di nessuno, o morirai..."
Grey: "Uno dei tuoi compagni...è un servo di Edea..."
 
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view post Posted on 8/1/2014, 15:04

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Poco a poco tutti si andavano svegliando, tutti. Nessuno di loro aveva fiatato, almeno non subito, ad eccezione del ragazzo con l'asciugamano che aveva attivato un qualche strano potere per calmarsi.
Interessante, un utilizzatore di Nen, immagino che lo siano tutti e non solo lui! Un manipolatore verosimilmente o concretizzatore! Sarà un informazione preziosa...
A questi fece seguito uno stacchetto del "figone so tutto io" di turno che iniziò a girovagare per la sala analizzando il tutto per giunta mostrando il proprio En.
La parola riservatezza la disconoscono totalmente questi qui...
Branst si sedette, mostrando una certa fatica nell'eseguire l'azione, ansimava come se avesse fatica a respirare a causa della veneranda età. Quasi cadde a terra stremato e non si mosse più rimanendo in ascolto...
Conosco quel tipo di specchio. Appartiene ad un’antica collezione. E’ questo il mio mestiere, sono Zac e sono un Archaeological Hunter. Se la cornice non mi inganna, dovrebbe essere un portale…
Solo uno si era fatto gli affari suoi, un ragazzo di cui ancora non si erano potute apprezzare le capacità, segno di forza? O forse sarebbe stato l'anello debole del gruppo? Non poteva saperlo ma il solo pensare a un concetto di gruppo gli diede il voltastomaco; non aveva niente da spartire con questi tizi, anzi si sentiva in una scena di qualche film dell'orrore di basso livello. Le persone intorno a lui gli sembravano niente più che degli attori che interpretavano personaggi stereotipati messi li per creare suspance e assistere al progressivo disfacimento di un inesistente gruppo dove nessuno si fida di nessuno.
La cosa più conveniente probabilmente sarebbe ucciderli tutti in modo da evitare di doversi preoccupare anche dei cosiddetti alleati. Probabilmente il più pericoloso di tutti è il nevrotico, da un momento all'altro potrebbe avere una crisi di nervi se per qualche strana ragione non potesse più usare quel potere; e per quanto riguarda il sedicente hunter, mi sembra solo un ragazzino che vuol fare il cazzone, verosimilmente sarà il più debole di tutti! Iniziare a dare informazioni random è semplicemente controproducente in questa situazione, siamo quattro in una stanza, ognuno aspetta la scusa buona per scatenare una rissa...
Poi le cose peggiorarono ancora, il peggior scenario possibile, una voce nella testa che iniziò a sussurrargli e un cambiamento nello specchio che andava mostrando una scritta: Liberami, tu sai come.
Sta mentendo!
Sentì quella voce nella testa e non poté fare a meno di sorridere, era ovvio il gioco di chi li stava manovrando. Nessuna poteva vederlo a causa del manto quindi la sua mimica mai lo avrebbe potuto tradire ma adesso era il momento di giocarselo al meglio e farli uccidere a vicenda rimanendone coinvolto il meno possibile.
Perfetto, ci mancava la vocina nella testa stile Elune, potrei tranquillamente buttare il cellulare tanto non lo usa più nessuno! Di certo una voce non è qui per aiutarci a caso, ergo verosimilmente è una balla dettata dall'intenzione di far credere che qualcuno qui faccia il doppio gioco ma non è importante, saperlo o meno non cambia le cose, il sospetto lo si avrebbe comunque, tutto ciò che posso fare per migliorare la situazione e rovinare i piani a chiunque mi abbia parlato è questo:
Iniziò a tossire e poi prese a parlare ansimando, sembrava Yoda morente per il tono di voce, quasi privo di fiato...
Se.... sei tanto certo che sia un portale... allora prova ad attraversarlo! Non so chi siate ma... in qualsiasi cosa siamo finiti ho... bisogno di voi per uscirne!... Ho i miei anni ormai e camminare... mi è di enorme fatica, non ho intenzione di pregarvi di aiutarmi, ho già vissuto la mia vita ma... se qualcuno di voi fosse così... di buon animo da aiutarmi...
Cambiamo argomento, è necessario distrarli, il silenzio è la cosa peggiore! Nella migliore delle ipotesi mi crederanno una spia o un impostore e potrebbero lasciarmi qui, nel peggiore dei casi sarò solo contro tre ma chi se ne importa? Io sono morto quel giorno...

i ... sono ansimi nel parlato
 
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view post Posted on 8/1/2014, 17:54
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Hunter
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A quanto pare a nessuno interessavano le buone maniere meno che ad uno strano ragazzo che disse di chiamarsi Zac, verso il quale Marvin cominciò subito a provare
stima per la sua presentazione sebbene il suo fare assurdo lo indispettiva.
Aggiunse anche una serie di cose riguardo ad uno specchio che Marvin notò solo sul momento e che a detta dell'hunter doveva essere una sorta di portale. Portale per cosa? Nessuno lo sapeva e nessuno sembrava intenzionato a scoprirlo.
E poi tutto d'un tratto lo specchio s'imppannò senza che nessuno avesse fatto nulla e le parole "liberami" comparve sebbene nessuno sembrava aver scritto fisicamente sullo specchio Nessuno può far ciò senza nen - e mentre faceva questo complicato ragionamento che non avrebbe influito sulla vita di nessuno una voce gli parlò Non fidarti di nessuno, o morirai...
Marvin si fermò a pensare come nessuno aveva mai fatto.
Tralasciando inutili disquisizioni sematiche che in altra sede farei più che volentieri ma che ora nessuno sano di mente porterebbe avanti (se qualcuno mi dice di non fidarmi di nessuno non dovrei fidarmi nemmeno della voce e quindi dovrei fidarmi ma in questo modo non dovrei fidarmi...ecc...) credo che il consiglio sia a suo modo saggio, motivo per cui ingannerò questa brava gente.. - e ciò pensato ruppe in due il suo asciugamano attese che il vecchio sproloquiasse riguardo l'entrare in uno specchio per attuare il suo geniale piano a cui sicuramente nessuno avrebbe mai pensato.
Ingrandito il primo asciugamano enormemente formò, sempre mediante il primo asciugamano che lo copriva dal resto del gruppo nel caso si fossero girati verso di lui, un suo alterego in tutto e per tutto identico al ragazzo mentre col secondo asciugamano utilizzò la sua tecnica nen Obscured by the Clouds per diventare invisibile e impercettibile.
Agli occhi di una persona che si fosse girata ad osservare la scena sarebbe apparso Marvin coprirsi con un lungo asciugamano per poi levarlo come fosse un velo da torero e ritornare a fare quello che stava facendo prima: sostanzialmente nulla. Nel fare ciò avrebbe ritirato tutti i vari fili in precedenza rilasciati e si sarebbe nascosto nella totale invisibilità e in uno stato di pseudo Zetsu.
Per sembrare il più credibile possibile l'asciugamano di Marvin con le sembianze di Marvin andò dal vecchio per provare ad aiutarlo con un enorme sorriso sulle labbra
Ci penso io, non temere.
Piccole considerazioni tecniche:
La prima parte è dedicata a Nessuno. Tìvìbì Nessuno <3
Non ho messo i costi in quanto poteri Nen sostanzialmente poco costosi e noi siamo fuori combattimento, nel caso ritenete che debba metterli li inserirò (anche se mo basta un turno di zetsu da sotto l'asciugamano per ricaricarmi appieno).
Posso trasmettere il mio Nen all'asciugamano, di conseguenza, sebbene le caratteristiche fisiche di esso siano nulle e basti un pugno per stenderlo, finchè non ci combattete è difficile notare una vera variazione.
 
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view post Posted on 8/1/2014, 18:23

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Di colpo lo specchio si appanò e comparve una scritta singolare

"Liberami tu sai come!

Non si rivolge me di certo non ho idea di cosa fare e poi liberare chi? Forse quello Zac dice il vero , lo specchio è un portale e qualcuno è bloccato dall'altro lato ma anche se fosse non ho intenzione di liberarlo

Mentre leggeva quella frase una voce prese largo nella sua mente , una frase che sembrava essere pronunciata da una donna

Uno dei tuoi compagni...è un servo di Edea...

La voce sparì di colpo , il ragazzo riaprì rapidamente gli occhi e si guardo ancora una volta in torno

Uno dei presenti è un servo di Edea? La strega? Forse e per colpa di questa strega che siamo qua , ed uno di loro è un suo sgherro , non avevo intenzione di fidarmi di nessuno men che meno adesso ma una cosa non mi torna . A dirmelo credo sia stata una donna , e se fosse stata la stessa Edea a dirmelo per non farmi collaborare con loro?

Molte ipotesi si presentarono nei pensieri di Grey ma una cosa è certa , qualcuno dei suoi 3 compagni centrava qualcosa con il casino in cui era finito , ma chi? e che fare adesso? Grey si mise in piedi non degnando d'attenzione nessuno dei presenti e si avvicino con passo lento al lato sinistro dello specchio facendo passare la mano destra nei bordi di ossidiana dello specchio e per provare a scrivere nella superficie di vetro appanata

"Come?"
 
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view post Posted on 8/1/2014, 18:29
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Suocera della patria!

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Seeeee...scrivere "Come"...figurarsi! Kodama, pensaci tu!
 
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view post Posted on 8/1/2014, 18:48




Narrato, -Parlato, -Parlato da altri, *Pensato.


Quando anche l’ultimo ragazzo si destò, rimanendo in silenzio, l’individuo incappucciato si sedette con fatica, ansimando.
Ad un tratto nello specchio spuntò lentamente una scritta leggibile grazie ad un graduale appannamento.

Liberami, tu sai come.

*Cosa? E’ impossibile che… no deve essere per forza così… si sta rivolgendo a me… ora anche gli altri avranno un motivo in più per credere all’esistenza di un intruso di parte. Ma questo non vuol dire niente. Per quanto mi riguarda, anche nella mia ottica, potrebbe essere uno di noi, colui o colei che tira i fili da dietro.

Improvvisamente fu sorpreso da una seducente voce di donna all’orecchio. Non c’era nessuno intorno ma percepì lo stesso le parole.

-Non nei sotterranei...

Non c’erano più dubbi. Il suo coinvolgimento e il richiamo alle Isole era palese.

*Ma non riesco a capire cosa dovrebbe significare… il richiamo al divieto di Akira? O forse ci sono sotterranei anche qui?

Nessuna porta o botola, solo lo specchio.

*Ormai ci sono serie probabilità che lo specchio sia una trappola. Ma che io mi comporti come in passato o no, cosa cambierebbe? Di scelte qui non ne vedo… non ho nemmeno l’assoluta certezza che l’Orrore si sia liberato in seguito al mio comportamento.

Eppure sapeva che trasgredire e frantumare si erano coalizzati nel danno; in più lo specchio si era ricostruito da solo.
Per il momento non poteva nemmeno sapere se Edea, o chi per lei, avesse contattato anche gli altri.

Il vecchio con ansimi e fatiche si rivolse a lui.

-Se.... sei tanto certo che sia un portale... allora prova ad attraversarlo! Non so chi siate ma... in qualsiasi cosa siamo finiti ho... bisogno di voi per uscirne!... Ho i miei anni ormai e camminare... mi è di enorme fatica, non ho intenzione di pregarvi di aiutarmi, ho già vissuto la mia vita ma... se qualcuno di voi fosse così... di buon animo da aiutarmi...

Kodama non aspettava altro. L’aggancio era avvenuto. Quelle parole così poco credibili dovevano essere prese al volo.

-Non ho nessun problema. Sono io il primo che vuole andarsene da questo luogo. Per quello che so, per aprire il varco occorre rompere il vetro… spero che nessuno di voi sia coinvolto tuttavia con quella scritta apparsa…

Squadrò gli altri con occhi indagatori. Intanto Marvin ruppe in due il suo asciugamano, ne ingigantì una parte e si coprì per poi ritoglierlo. Ritirò anche tutti i fili dal salone. Aveva qualcosa in mente.

*Probabilmente Manipolazione… data la situazione potrebbe essere coinvolto…

L’occasione si impreziosì ulteriormente con l’altro ragazzo che si avvicinò allo specchio e provò a comunicare. Sicuro del suo fallimento, Kodama continuò il suo piano.

-Quindi, se non avete nessun altra alternativa, io almeno proverei.

Era il più lontano dallo specchio. Con la mano destra estrasse Tenebris dal fianco destro e con rapidità esplose un colpo verso il vetro, evitando di colpire il ragazzo.
Se i suoi sospetti erano giusti, non era dello Zaoldyeck che doveva avere timore per il momento. La situazione lo indicava come il più vicino al pericolo, ma a Kodama non importava.

Molto probabilmente Edea avrebbe rimesso in gioco altri sussurri o qualcuno di loro, alterato, prima o poi si sarebbe scagliato impaziente contro lo specchio. Così, per far reggere la propria falsa identità, decise di velocizzare il procedimento e tutelarsi nel miglior modo possibile assecondando il vecchio. Era riuscito a far coincidere l’appoggio verso le posizioni prese dagli altri e il proprio gioco volto al raggiungimento del suo obbiettivo. La situazione garantiva la stessa resa, tuttavia, seguendo questa linea, avrebbe eseguito il comando impresso sullo specchio… ma non vi erano alternative valide...

 
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view post Posted on 8/1/2014, 19:01
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Suocera della patria!

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Eccellente. Ecco cosa accade: lo specchio si frantuma in mille pezzi. La cornice di ossidiana, privata del peso del vetro, cade a terra. Dopo circa dieci secondi, lo specchio si ricompone, riportandolo allo stato originale. Il proiettile, tuttavia, rimane a terra. Compaiono nuove parole sullo specchio, ma scritte con il sangue.

"Grazie. Vengo a prendervi."

Messaggio che ovviamente può essere interpretato in due modi diversi. Come per incanto, compaiono ai lati dell'immenso salone due strade: una scala a chiocciola che sembra portare molto in alto e una scala che sembra portare ai sotterranei. Siete liberi di scegliere, se lo desiderate potete anche dividervi.
 
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view post Posted on 9/1/2014, 14:54
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Suocera della patria!

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Vi rammento, onde evitare equivoci, che salvo diversamente specificato potete postare in qualsiasi ordine.
 
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view post Posted on 9/1/2014, 15:51




Narrato, -Parlato, -Parlato da altri, *Pensato.


Il proiettile colpì in pieno lo specchio. Questo, si frantumò in mille pezzi accompagnati da un fragoroso rumore. La cornice di ossidiana, seguendo l’esempio dei frammenti, cadde a terra.
E poi accadde.
Dopo pochi secondi, lo specchio si ricompose come se animato di vita propria, ripristinandosi. Il proiettile esploso da Kodama poco prima rimase a terra. In quel momento si appannò per la seconda volta: tuttavia la nuova scritta sembrava essere tracciata con del sangue.

Grazie. Vengo a prendervi.

*E’ fatta? Ho veramente liberato qualcosa? Grazie. Vengo a prendervi… ma cosa vuol dire? Non può essere una via d’uscita, in quanto ora non si sta più rivolgendo a me… ma a tutti… in più la scritta con il sangue indica un eventuale pericolo imminente…

Guardò gli altri mentre anche loro constatavano lo strano fenomeno.

*Vengo a prendervi… dato quello che è successo nelle Isole suona più come una minaccia…

Ad un tratto si mostrarono ai lati del salone due strade: una scala a chiocciola che risaliva e un’altra che dava l’idea di scendere verso dei sotterranei.

*Quindi possiamo spostarci… vengo a prendervi… ma possiamo anche non restare qui. La voce si riferiva a questo, ora però devo considerare anche l’eventualità che possa avermi mentito in modo da confondermi.

Si avvicinò alla scala che risaliva verso l’alto.

*Dati i trascorsi e le somiglianze con quanto passato a causa di Akira seguirò il consiglio… anzi tenterò di fare di più… il mio obbiettivo è Edea e non posso fidarmi di loro…

-Evidentemente era un falso. Non si è aperto nessun portale. Tuttavia non ho intenzione di rimanere a vedere cosa succederà. Mi terrò lontano dai sotterranei: prevedendo stanze con poco spazio disponibile non avrei modo di difendermi con il mio potere. Anche se non ho certezza che di sopra sia meglio… ma non voglio rischiare inutilmente.

Era l’esatto opposto.

-Proporrei anche di dividerci visto che siamo in numero paro. Sempre se lui sia in grado…

Fece un cenno verso il vecchio.

-Altrimenti può restare qui. Direi di dare un’occhiata in giro e tornare qui fra circa trenta minuti. Così abbiamo più probabilità di trovare una via d’uscita e andarcene tutti.

Cominciò a salire.

-Sia chiaro, non vi sto obbligando. Siete liberi di fare qualsiasi cosa. Ci vediamo fra trenta minuti in questo salone.

Non sapeva cosa gli altri avrebbero deciso e alla fine non gli interessava, l’unica certezza era che lui non sarebbe più tornato indietro.

 
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view post Posted on 9/1/2014, 16:04
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Hunter
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Divergevano due strade in un bosco
Ingiallito, e spiacente di non poterle fare
Entrambe essendo un solo, a lungo mi fermai
Una di esse finchè potevo scrutando
Là dove in mezzo agli arbusti svoltava.

Poi, presi l’altra, che era buona ugualmente
E aveva forse i titoli migliori
Perché era erbosa e poco segnata sembrava;
Benchè, in fondo, il passare della gente
Le avesse davvero segnate più o meno lo stesso,

Perché nessuna in quella mattina mostrava
Sui fili d’erba l’impronta nera d’un passo.
Oh, quell’altra lasciavo a un altro giorno !
Pure, sapendo bene che strada porta a strada,
Dubitavo se mai sarei tornato.

Questa storia racconterò con un sospiro
Chissà dove tra molto tempo:
Divergevano due strade in un bosco, e io…..
Io presi la meno battuta,
E di qui tutta la differenza è venuta.


Detto ciò il fantoccio di Marvin osservò il gruppo e cominciò a scendere le scale mentre il Marvin vero si apprestò a seguire Zac, forte della sua invisibilità.
 
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