Bene bene.
Ingegnosa Elmore, tu vai in cucina.
Bene anche Steven, ti capita la camera da letto.
Rowan non ha fatto nulla di particolare, vai nel bagno.
La ciarlatana aprì la porta dalla quale era uscita Candice, vale a dire la Cucina. Col polverone alzato dallo zafferano nessuno si accorse delle direzioni prese dai tre fuggiaschi.
- Signore, per un piccolo extra posso inseguirli ed ucciderli tutti e tre.- propose la cameriera al suo datore di lavoro.
- No, no. Per carità. Costi un occhio della testa, non voglio usare tutto il mio patrimonio semplicemente per pagare i tuoi servigi. Verranno uccisi dagli stravaganti trabocchetti che ho piazzato in questa casa! Muahah!
Mi basta premere questo pulsante....ed ecco. Ora sono tutti chiusi dentro la stanza dove sono entrati. Vado nella sala della sorveglianza per godermi lo spettacolo di tre persone che lottano strenuamente per rimanere in vita. Avanti Candice, accompagnami.- e i due uscirono dalla stanza.
Elmore rimase chiusa dentro la cucina, Rowan nel bagno e Steven nella lussuosissima camera da letto degli ospiti.
La cucina era immensa ed attrezzatissima. Il colore predominante degli elettrodomestici era il bianco, stesso colore delle piastrelle quadrate che ricoprivano il pavimento. Due lunghissimi piani cottura in marmo bianco erano sporadicamente interrotti dai vari elettrodomestici caratterizzanti della cucina, come l'enorme lavastoviglie o il larghissimo forno.
Improvvisamente tutti i fornelli del gas si accesero simultaneamente, cosa che fece qualche attimo dopo anche il forno. Dai fornelli si diramavano scie di un liquido che sembrava essere senza ombra di dubbio cherosene.
In pochi secondi la stanza venne riempita da un fuoco divampante ed incontrollabile. Provare a spegnere l'incendio o cercare di fuggire? Le sole due porte della stanza erano sigillate. Nel frattempo, silenziosamente il frigorifero si era aperto.
Rowan entrò nel bagno che, come il resto della casa, era decisamente enorme. Le piastrelle che ricoprivano il pavimento e le pareti erano di un rosa pallido. Il lavello in ceramica era talmente grande che lo si sarebbe tranquillamente potuto scambiare per una vasca da bagno. Quella, invece, era posta dalla parte opposta della stanza, era quadrata e sembrava avere tutto l'equipaggiamento necessario per offrire un idromassaggio agli utenti del bagno. Gli scarichi si chiusero e tutti i rubinetti si aprirono improvvisamente, preannunciando che la stanza si sarebbe allagata a breve. I miscelatori d'acqua sembravano bloccati, esattamente come le porte.
Come salvarsi da una situazione del genere? Lo stretto tubo utilizzato per buttare gli abiti sporchi direttamente nella lavanderia sembrava beffarsi del ragazzo continuando a sibilare e ad emettere rumori sinistri.
Steven aprì la porta che lo fece entrare nella camera degli ospiti del maniero del signor Vine. Il pavimento della stanza era ricoperto da una moquette rossa, mentre le pareti erano ricoperte da una carta da parati color crema. Nella stanza torreggiava il letto a baldacchino dalle lenzuola e dai cuscini ricoperti con federe color crema.
Un lunghissimo cassettone era posto sul lato opposto della stanza. Questo particolare mobile era caratterizzato dalla presenza di uno specchio lungo quanto il cassettone stesso.
Improvvisamente lo specchio si frantumò, e questo rivelò che dietro di esso era presente un piccolissimo tubo dal quale iniziò ad uscire uno strano gas dal colore verdastro. Questo sembrava essere velenoso.
L'unica porta e l'unica finestra della stanza erano sbarrate. Come potersi salvare? Forse affidarsi alle leggende sulla presenza di passaggi segreti nelle case antiche poteva essere una valida soluzione...
Ho reso tutto fin troppo facile. Romanzate quanto volete, ma decido io col prossimo post se riuscite ad uscire o no.