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Quest 086: Cena con delitto

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Cilan
view post Posted on 11/8/2013, 19:09




Quest 086:Cena con delitto

Quest di serie

Quest disponibile per:
-Giocatori che hanno partecipato a “La morte è servita” o a “Omicidio in salsa rosa”
-Elmore Maji
-Rowan Novikov
-Steven Faraday


Ambientazione

Repubblica di Padokia

Obiettivo

Una busta rossa sigillata con un marchio in cera scarlatta giunge presso l’abitazione dei partecipanti. Al suo interno, è presente una lettera con la quale un ricco nobile padokiano invita i suddetti ad una lussuosissima cena presso la propria villa, per complimentarsi con loro riguardo i recenti successi investigativi. L’obbiettivo è partecipare alla cena ed uscire incolumi dalla casa.

Ricompense
180 Esperienza + Bonus Combattimento/Role + Premio speciale ad un partecipante
0 Jeny

GDR off

Descrivere solo fino al raggiungimento della villa. Inserirò un’immagine di essa per consentirne la descrizione.
Per la promozione è necessario sopravvivere. La bocciatura coincide con la morte. La bocciatura è prevista per ritardo o gravi mancanze nelle role.

 
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StandingInTheSky
view post Posted on 12/8/2013, 13:30




Elmore, tornata a casa dopo gli indigesti pasti a York Shin, ebbe un periodo relativamente tranquillo. Poté dunque dedicarsi ai suoi interessi, ed ebbe il tempo di fare all'uncinetto una cuffia da notte in lana fucsia. Il risultato era così meraviglioso, a suo dire, che la ciarlatana la teneva spesso, anche durante il giorno. La vecchia decise di iniziare a ricevere i suoi clienti anche a casa e questo le consentì di aumentare gli introiti. Ebbe poi una breve carriera come pornostar, culminata con uno sceneggiato erotico chiamato "La nonnina e il prestigiatore" che ricevette peraltro ottime recensioni. In sostanza, Elmore era proprio in gran forma. Suo malgrado, non rivedette il fascinoso commissario che però, ne era certa, doveva averla vista almeno nei suoi sceneggiati. La sua meravigliosa routine, tuttavia era destinata ad interrompersi. Una mattina a casa sua ricevette una stranissima lettera dall'aspetto ricercato, con tanto di sigillo in cera scarlatta. La ciarlatana, prima di aprirla, consultò i numi per identificarne il contenuto. Si sedette dunque al tavolo su cui il venerdì sera celebrava riti esoterici con il vicinato, e lesse il futuro nei tarocchi.

Uhm, vediamo...si si il futuro è chiaro. Le carte non mentono mai. E' uscita proprio la "Vecchia pelandrona"...ciò significa che dovrò abbandonare le mie abitudini da matrona e ritornare in scena...e poi che diamine significa questa carta? "Mi son dato all'agricoltura"? Cosa significa? Forse è una missione godereccia? Può essere...e quando c'è del cibo nonna Elmore è sempre pronta! Ma ci sono anche carte più oscure, "La ciabatta degli appuntamenti combinati" e "Il dilatatore nasale"...che futuro strano mi anticipano le carte!

Letta la lettera, Elmore indossò i suoi vestiti migliori, andò dalla parrucchiera dove si sistemò i capelli e si fece una maschera di bellezza prima di partire alla volta della Repubblica di Padokia. Con in testa l'orribile cuffia fucsia, che incorniciava un volto a dir poco...ehm...fascinoso, la nonnina giunse via dirigibile al luogo della cena. La villa sembrava semi abbandonate e un po spettrale, con i suoi due piani più mansarda. Elmore si appoggiò per un attimo al suo ombrellino rosa, controllando con attenzione i dintorni. Francamente, sembrava più la location di un film dell'orrore che di una cena elegante dell'alta borghesia di Padokia. Temendo dunque di aver sbagliato clamorosamente il luogo del ritrovo con gli altri ospiti, la ciarlatana attese che arrivasse qualcun altro.
 
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view post Posted on 12/8/2013, 15:01
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Passò più di una settimana, forse due, dalla strana esperienza causata da quella droga in pillole, e Rowan aveva in testa un solo pensiero.

"Cos'è il Nen? di che tipo di sostanza si tratta? Se è così forte da creare illusioni così realistiche devo assolutamente riuscire a reperirlo."


Al rimombo di queste parole, Il Circense girava come una trottola ubriaca per le vie di York Shin.
Ormai, però, si era fatto tardi ed era giunta l'ora di rientrere all'ostello nel quale soggiornava.

"Signor Novikov, è arrivata una lettera per lei." disse il receptionist al ragazzo appena rientrato.

"Grazie molte." rispose il giovane circense che, con tono deluso, prese la busta rossa e andò nella sua camera.

Arrivato si lanciò sul letto e si ruotò rivolgendo il volto al soffitto, prese la busta rossa e l'osservò allungando le praccia verso l'alto.

"Non è lo stile di uno dei miei familiari." pensò, rialzandosi di scatto dal letto.

Nel contempo lanciò la busta al centro del materasso e disse: "Chissà da parte di chi sarà. Intanto mi faccio una doccia dopo la aprirò."

Passò una buona mezzoretta e appena uscito dalla doccia la curiosità di Rowan si fece sentire e aprì la busta dal sigillo scarlatto.
All'interno vi era un invito e le spiegazioni sul come arrivare al luogo prestabilito, che si trovava nella repubblica di Padokia.

Due giorni dopo Rowan, decise di partire e di andare all'appuntamento senza degnarsi neanche di consultarsi con Steven che, tra l'altro, non vedeva già da un paio di giorni.
Il viaggio fu abbastanza lungo e Finalmente nella repubblica di Padokia, il ragazzo decise di soggiornare per un giorno in una cittadina abbastanza vicina al luogo scritto sull'invito. Il giorno dopo, durante il pomeriggio, difatti, si mise in cammino versola sua meta e dopo aver camminato per un paio d'ore, vide una villa dall'aspetto lugubre e una vecchietta che attendeva li di fronte.

Il ragazzo si avvicinò, alle spalle, alla donna e disse: "Tutto bene signora? c'è qualche problema?"
 
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view post Posted on 13/8/2013, 14:49
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Dopo l'esperienza in quel mondo assurdo aveva deciso che era il momento di rilassarsi così senza dire niente a nessuno era andato un paio di giorni a NGL era rimasto in contatto con una vecchina dalla prima volta che ci era stato ed oramai la chiamava nonna, lei come lui non aveva parenti in vita e lo aveva praticamente adottato.
Un giorno arrivó una lettera carta pregiata e cera lacca evidenziavano come il mandante tenesse ad ostentare ricchezza, diceva che Steven era stato invitato ad una cena nella repubblica di padokia, non aveva quei progetti ed all'interno della busra vi era un biglietto giá pagato quindi perché rinunciarvi ?
Salutó la nonna dicendogli che sarebbe tornato presto e partì.

Arrivato il giorno prefissato si diresse alla villa

*Risparmia sulla carta e metti a posto casa cretino*

Fú l'unico pensiero che ebbe vedendola, poi da lontano distinse due figure umane, una era Rowan e l'altra la vecchia bisbetica.

-Ciao Rowan, scusa se non mi sono fatto sentire ma ho avuto da fare-

-Vecchia a quanto pare ancora non sei morta, peccato ma rimedio subito-


L'odio che provava per quella donna era eccezionale neanche le formiche odiavano i formichieri come lui odiava la vecchia

-È arrivata la tua ora-

Sfoderó la spada e la puntó alla gola della donna

l'ho detto che voglio ucciderla
 
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Cilan
view post Posted on 13/8/2013, 15:33




I tre giunsero davanti alla casa del nobile Padokiano. Uno dei ragazzi, Steven, minacciò di morte la nonnina tirata a lucido puntandole la spada alla gola.
Tempestivamente il maggiordomo, James, aprì la porta e la scena che vide davanti a se lo stupì molto.
- Oh, ma che cosa sta succedendo? Non sia scortese e non uccida uno degli ospiti del Signor Vine, potrebbe irritarsi e non sarebbe un bello spettacolo.-
Con un gesto fulmineo scostò la lama dal collo dell'anziana signora., salvandole la vita.
In seguito, James condusse i ragazzi attraverso quel complicato labirinto di corridoi che costituivano l'interno del maniero del signor Vine. Dopo qualche minuto, questi giunsero dentro all'immensa sala da pranzo, caratterizzata dalla presenza di un'enorme tavolata imbandita con un quantitativo enorme di cibarie.
- Benvenuti a tutti voi. Ho voluto invitarmi nella mia umile dimora per congratularmi con voi per gli ottimi risultati che avete ottenuto nella lotta al crimine. Sapete, sono un magnate che dona buona parte del suo patrimonio per opere sociali, per rendere il mondo un posto migliore..e ovviamente sono felice di conoscere gente che, a modo suo, apporta un contributo utile alla società.
Oh, che maleducato, non mi sono ancora presentato. Io sono il Signor Vine, proprietario della Cosmetics S.p.a., la fonte di guadagno che mi consente di effettuare queste generose donazioni.
Ma prego, accomodatevi pure e iniziate a gustare il delizioso banchetto che ho organizzato apposta per voi!
James, fai accomodare i nostri ospiti.-
disse il Signor Vine, facendo un segno al maggiordomo che fece strada agli ospiti fino alle rispettive postazioni.
- Candice resta a disposizione dei nostri ospiti.- ed una ragazza dai capelli arancioni tagliati corti e tenuti elegantemente pettinati da un fermaglio si posizionò vicino al magnate, in attesa di altri comandi.
Descrivete pure la cena, a voi la libertà assoluta. Trovate tutte le portate tranne il dolce, fermatevi alla descrizione che per quello c'è una sorpresa molto sweet.
 
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StandingInTheSky
view post Posted on 13/8/2013, 17:26




Elmore stava ancora contemplando l'abitazione misteriosa quando un ragazzo alle sue spalle la fece trasalire chiedendo se avesse bisogno di qualcosa. Elmore dallo spavento quasi ingoiò la dentiera. Tossendo per riprendersi, fece cenno al ragazzo che non c'era alcun problema. Poi, in un lampo, si ricordò della predizione. La seconda carta era stata "Mi son dato all'agricoltura" quindi...con voce stentorea, disse:

Ma certo, ora è tutto chiaro...tu sei il contadino, vero? Quello che è venuto a prendermi per la missione godereccia. Sono felice di scoprire che non tutto è perduto, caro. Le mie predizioni sono sempre affidabili...ah, ma vedo che sta arrivando qualcun altro, secondo logica lui dovrebbe essere...

Mentre si avvicinava l'altro ragazzo, Elmore ricordò che aveva già visto entrambi al precedente caso, quindi era probabile che chiunque li avesse chiamati lì fosse correlato alle loro recenti indagini. Stava giusto per salutare l'altro ragazzo, quando questi le puntò la spada alla gola, proprio mentre la ciarlatana esclamava:

..."La ciabatta degli appuntamenti combinati"!

Elmore quasi fece un infarto, ma fortunatamente la buonasorte non l'aveva ancora abbandonata. Uno dei maggiordomi della villa arrivò giusto in tempo per salvarla da morte certa. Questi, poi, li invitò ad entrare nell'abitazione per iniziare a desinare. La vecchia, ancora sconvolta per l'accaduto, capì di trovarsi di fronte ad un nemico a cui sarebbe stato difficile sfuggire...per quanto ancora la buona sorte l'avrebbe salvata? La ciarlatana, prima di entrare al seguito del maggiordomo, disse a Steven, a voce alta:

Ho la memoria breve di recente, quindi non mi ricordo proprio perchè ce l'hai tanto con me, ma sono sicuro avrai le tue buone ragioni, caro. Sappi però che non posso ancora morire, e non mi lascerò ammazzare da te, non prima di aver trovato l'assassino di mio figlio e di mio nipote. Poi potrai anche togliermi la vita. Nel frattempo, ti lascio qualcosa con cui passare il tempo.

La ciarlatana diede in mano a Steven una copia dei DVD del suo sceneggiato erotico, "La nonnina e il prestigiatore", per cercare di sedurlo. Allo scopo di enfatizzare il regalo, glielo autografò con il rossetto. Voltatasi, prima di entrare in sala gli fece l'occhiolino e gli spedì un bacetto. Ognuno ai propri posti, i tre ricevettero i complimenti del loro anfitrione per i casi da poco risolti. Elmore arrossì, imbarazzata. Ma ritenne opportuno incassare con garbo. C'erano diverse portate, ognuna differente. Elmore, fra i tanti piatti, decise di degustare un risotto al miele e ricotta, enfatizzato da del vino bianco, un tortino alle cipolle rosse e ravanelli, un soufflé di carote e manzo, e delle eccellenti orate in salsa agrodolce. Durante la cena, non parlò affatto. Terminato il pasto, attese con calma l'arrivo del dolce.
 
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view post Posted on 13/8/2013, 21:32
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*Dannato maggiordomo*

La vecchia poco dopo fece delle avance a Steven nella speranza di salvarsi e gli rifiló un Dvd che lui ripose nella tasca del pantalone dicendo a Rowan

-Ricordami di bruciarlo-

In sala da pranzo vennero accolti dal padrone di casa che li elogió per la lotta al crimine

*Peccato non averla uccisa*

Iniziarono a portare le vettovaglie e Steven mangió solo del filetto d'oca e del pane alle noci accompagnandolo con un piacevole rosato francese poi si complimentó ed attese il dolce

posto per non rallentare la quest chiedo perdono per il post corto
 
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view post Posted on 14/8/2013, 01:38
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La vecchia signora sussultò alla domanda che, Rowan, gli rivolse alle spalle e subito dopo, tossendo e rivolgendosi al ragazzo, gli fece un cenno come per dire "Tutto apposto".
Improvvisamente dalla bocca della signora, mentre un'altra figura si avvicinava, uscirono frasi, per Rowan, senza senso.
La figura era Steven, che avvicinandosi disse:
"Ciao Rowan, scusa se non mi sono fatto sentire ma ho avuto da fare."

In realtà ciò che Steven aveva fatto in questo periodo al Circense interessava men che niente e facendo un cenno simile a quello che la signora aveva fatta poco tempo prima, assistè alla scena della spada sguainata in direzione della vecchia donna.
In tutto ciò un maggiordomo uscì dalla porta della strana villa spettrale, dicendo:
"Oh, ma che cosa sta succedendo? Non sia scortese e non uccida uno degli ospiti del Signor Vine, potrebbe irritarsi e non sarebbe un bello spettacolo." e scostò la lama da quella traiettoria.
Pochi minuti dopo, Rowan si ritrovò all'interno della villa in una sala abnorme, elegantissima e con una tavolata imbandita con un numero stratosferico di cibarie.
Rowan non era abituato a tutto ciò, ma cercò di non dimostrare il suo stupore al resto delle persone che lo circondavano e pensò:
"Quanto Lusso!"
Nello stesso momento, il Signor Vine iniziò a fare degli elogi ai tre invitati e subito dopo disse al maggiordomo di far gentilmente accomodarei suoi ospiti.
Mentre gli altri sceglievano accuratamente i piatti, Rowan cercò di assaggiare il maggior numero possibile di pietanze, senza però riuscire ad arrivare a quelle più distanti da lui.
Il circense già pieno e in attesa dell'ultima portata, cercò di ricavare, dal suo stomaco, uno spazietto in modo tale da poter gustare anche il dolce che a breve sarebbe arrivato.
 
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view post Posted on 14/8/2013, 19:56
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Sono stato trascinato in campeggio dai suoceri posteró domani sera/dopodomani mattina
 
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Cilan
view post Posted on 16/8/2013, 13:00




Candice, la cameriera, uscì silenziosamente dalla stanza per ricomparire poco dopo con un carrello carico di dolciumi. Candice prese un piatto argentato contenente una sostanziosa fetta di tiramisù al signor Vine e poi si avvicinò a Steven tenendo in mano un piatto contenente una porzione di MilleFoglie coperta da un velo di zucchero.
A causa di un'insolito rialzo nel parquet che ricopriva la sala da pranzo la ragazza inciampò e la fetta di torta cadde dal piatto, minacciando di colpire il tavolo.
Oh, dannazione. Sarebbero dovuti morire infilzando la torta esplosiva con la forchetta. L'esplosione ha una potenza tale che li menomerebbe tutti.
Però ormai la traiettoria è decisa: questo scherzo del destino farà schiantare in mezzo al tavolo, mandando in fumo i piani del capo.
pensò la ragazza mostrando un'espressione decisamente crucciata.
Come previsto dalla cameriera la fetta di torta si schiantò contro il tavolo ed esplose fragorosamente facendo traballare i bicchieri e le vetrate delle finestre.
Il signor Vine si mostrò estremamente turbato, ma dopo un lungo sospiro, aprì bocca.
- E' inutile inventarsi spiegazioni inutili. Vi ho invitati qui per uccidervi. Avevo assoldato Candice per uccidere i due individui nei due locali per portare vantaggio alla mia società. La società di cosmesi della Signora Sarah era la mia principale concorrente, ma anche dopo aver eliminato la donna la sua società è stata portata avanti dal figlio della donna.
Quindi ho pensato di eliminare il principale fornitore di petrolio della società, vale a dire la società del Signor Royal. E dato che in entrambi i casi mi avete messo i bastoni tra le ruote, o meglio, avete infastidito la mia Candice. Quindi ora...scegliete: o morire affettati dalla mia dolce cameriera, o fuggire nella mia casa densa di trabocchetti appositamente installati proprio per questa occasione.-
concluse l'uomo nel mentre affondava la sua forchetta nel dolce assolutamente innocuo che gli era stato servito.

Se qualcuno è così folle da volersi scontrare con la cameriera ho già pronta la scheda, ma sappiate che è una Nen user al 60% e che potrebbe oneshottarvi tutti. Quindi, per il vostro bene, scappate per la casa. A seconda della prossima role deciderò in quale stanza entrarete. Ruolate fino a quando non aprite la porta per scoprire quale stanza si cela dietro di essa.
 
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view post Posted on 16/8/2013, 18:47
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Entró la cameriera con il carrello dei dolci e mentre portava la torta a Steven inciampò lasciandola volare verso il tavolo.

*Imbrana..*

Un'esplosione e poi il grassone che confessava di voler uccidere i tre, la cameriera inquetava parecchio Steven trasmetteva una sensazione inquietante, affrontarla, sentiva che non era la cosa giusta da fare, ma era un'ottima occasione per eliminare la vecchia.

*Devo andarmene da qui*

Si diete una spinta e fece strisciare la sedia su cui sedeva la verso dietro, alzandosi prima afferró la sedia tirandola verso il carrello dei dolci nella speranza che ci fossero altre torte bomba e che esplodesseró distraendo i presenti, poi sfoderó la spada e correndo verso una porta posizionata poco dopo la bisbetica, sferró un colpo alla gamba destra posteriore della sedia su cui sedeva la vecchia per poi aprire quella porta infilandosi mentre gridava

-Corri Rowan-

Non voleva morire lí, aveva tanto da fare, quella casa non sarebbe diventata la sua tomba voleva uscire da lí.

lo preciso perché sembra non si sia capito il mio pg lancia la propria sedia


Edited by .$. - 17/8/2013, 01:32
 
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StandingInTheSky
view post Posted on 16/8/2013, 19:48




Finalmente, la cameriera portò il dolce agli ospiti del signor Vine. Tuttavia, qualcosa nel piano geniale del malvagio anfitrione andò storto: Candice infatti, avanzando col carrello, inciampò e fece detonare la torta che avrebbe dovuto ucciderli tutti. Il signor Vine decise di vuotare il sacco: erano stati invitati lì per morire, o per mano della formidabile cameriera o a causa delle terribili trappole piazzate per tutta la casa. Steven non perse tempo, e per distrarre i nemici scagliò la sedia di Elmore addosso al carrello dei dolci. Maledicendolo in tutte le lingue, l'arzilla ciarlatana dovette buttarsi con tutto il suo peso per terra, rotolando per qualche metro con la sedia, per schivare il carrello. Questa volta la ciarlatana era davvero furiosa. Per questo decise di giocarsela d'astuzia. Rialzatasi in piedi, si rivolse al signor Vine:

Notevole, notevole. Ma davvero credeva che avrei accettato un invito a cena da Lei senza un'asso nella manica? Sapevo tutto, sin dall'inizio. E' per questo che io e mio figlio abbiamo partecipato alle indagini nei precedenti casi...ora Steven sta correndo verso il nostro elicottero privato, e con sé ha le registrazioni di questa conversazione...che costituiscono la sua confessione, signor Vine. Se non lo fermate la sua società svanirà come neve al sole...Provate a prenderlo, se ci riuscite. Tutto, il mio comportamento, il dialogo con il maggiordomo e la sua ostilità nei miei confronti...era una recita architettata ad arte, e non ve ne siete accorti! Addio, miei cari, mi eclisso.

Fingendosi estremamente sicura di se, la vecchia cercò di fuggire, prendendo velocemente dal tavolo la caraffa contenete la polvere di zafferano, che era in tavola per impreziosire il tortino alle cipolle, e gettandola addosso alla cameriera e al signor Vine. Lo zafferano sollevò un tremendo polverone giallastro che coprì per qualche secondo i movimenti della vecchia.

Non sei nemmeno degno di allacciarmi le scarpe, moccioso!

Se la sua recita avesse funzionato, il signor Vine avrebbe mandato Candice, la cameriera dalle notevoli capacità combattive da Steven, credendolo in possesso di terribili informazioni. Così la vecchia avrebbe avuto tutto il tempo di fuggire indisturbata. Correndo al meglio delle sue capacità, la ciarlatana uscì per la porta da cui era entrata Candice, perchè riteneva fosse assai probabilmente vicina agli alloggi della servitù. Contava infatti di potersi travestire da cameriera per potersene andare senza destare sospetti. Senza contare che, avendo visto qualcuno uscire da lì, era sicura non ci fossero trappole da quella parte.

Edited by StandingInTheSky - 17/8/2013, 13:24
 
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view post Posted on 17/8/2013, 11:40
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Standing, il mio personaggio è Rowan, il personaggio di $ é Steven!


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Pieno come un uovo, il ragazzo attese l'arrivo del dolce.
Candice, la cameriera, entrò con un carrello con l'ultima portata.
Improvvisamente, Rowan, si accorse che la donna inciampò facendo cadere una sostanziosa fetta di Millefoglie che esplose al contatto con il tavolo.
Il ragazzo si mise subito all'erta e il padrone di case rivelò:

" E' inutile inventarsi spiegazioni inutili. Vi ho invitati qui per uccidervi. Avevo assoldato Candice per uccidere i due individui nei due locali per portare vantaggio alla mia società."
Tra una sedia volante e una cortina di zafferano, il circense non perse tempo prese quante più posate possibili e, mentre spiccava un balzo sul tavolo, le lanciò in direzione del signor Vine.

"Corri Rowan."
urlò Steven, mentre la vecchiaccia si dirigeva in direzione di una porta.

Rowan fece velocemente un altro balzo per scendere dal tavolo e infine una capriola per arrivare di fronte ad una porta e, con la mano sulla maglia, disse:

"Ci vediamo fuori Steven!"
e oltrepassò l'uscio di quella porta.
 
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Cilan
view post Posted on 17/8/2013, 20:16




Bene bene.
Ingegnosa Elmore, tu vai in cucina.
Bene anche Steven, ti capita la camera da letto.
Rowan non ha fatto nulla di particolare, vai nel bagno.

La ciarlatana aprì la porta dalla quale era uscita Candice, vale a dire la Cucina. Col polverone alzato dallo zafferano nessuno si accorse delle direzioni prese dai tre fuggiaschi.
- Signore, per un piccolo extra posso inseguirli ed ucciderli tutti e tre.- propose la cameriera al suo datore di lavoro.
- No, no. Per carità. Costi un occhio della testa, non voglio usare tutto il mio patrimonio semplicemente per pagare i tuoi servigi. Verranno uccisi dagli stravaganti trabocchetti che ho piazzato in questa casa! Muahah!
Mi basta premere questo pulsante....ed ecco. Ora sono tutti chiusi dentro la stanza dove sono entrati. Vado nella sala della sorveglianza per godermi lo spettacolo di tre persone che lottano strenuamente per rimanere in vita. Avanti Candice, accompagnami.-
e i due uscirono dalla stanza.
Elmore rimase chiusa dentro la cucina, Rowan nel bagno e Steven nella lussuosissima camera da letto degli ospiti.
La cucina era immensa ed attrezzatissima. Il colore predominante degli elettrodomestici era il bianco, stesso colore delle piastrelle quadrate che ricoprivano il pavimento. Due lunghissimi piani cottura in marmo bianco erano sporadicamente interrotti dai vari elettrodomestici caratterizzanti della cucina, come l'enorme lavastoviglie o il larghissimo forno.
Improvvisamente tutti i fornelli del gas si accesero simultaneamente, cosa che fece qualche attimo dopo anche il forno. Dai fornelli si diramavano scie di un liquido che sembrava essere senza ombra di dubbio cherosene.
In pochi secondi la stanza venne riempita da un fuoco divampante ed incontrollabile. Provare a spegnere l'incendio o cercare di fuggire? Le sole due porte della stanza erano sigillate. Nel frattempo, silenziosamente il frigorifero si era aperto.

Rowan entrò nel bagno che, come il resto della casa, era decisamente enorme. Le piastrelle che ricoprivano il pavimento e le pareti erano di un rosa pallido. Il lavello in ceramica era talmente grande che lo si sarebbe tranquillamente potuto scambiare per una vasca da bagno. Quella, invece, era posta dalla parte opposta della stanza, era quadrata e sembrava avere tutto l'equipaggiamento necessario per offrire un idromassaggio agli utenti del bagno. Gli scarichi si chiusero e tutti i rubinetti si aprirono improvvisamente, preannunciando che la stanza si sarebbe allagata a breve. I miscelatori d'acqua sembravano bloccati, esattamente come le porte.
Come salvarsi da una situazione del genere? Lo stretto tubo utilizzato per buttare gli abiti sporchi direttamente nella lavanderia sembrava beffarsi del ragazzo continuando a sibilare e ad emettere rumori sinistri.

Steven aprì la porta che lo fece entrare nella camera degli ospiti del maniero del signor Vine. Il pavimento della stanza era ricoperto da una moquette rossa, mentre le pareti erano ricoperte da una carta da parati color crema. Nella stanza torreggiava il letto a baldacchino dalle lenzuola e dai cuscini ricoperti con federe color crema.
Un lunghissimo cassettone era posto sul lato opposto della stanza. Questo particolare mobile era caratterizzato dalla presenza di uno specchio lungo quanto il cassettone stesso.
Improvvisamente lo specchio si frantumò, e questo rivelò che dietro di esso era presente un piccolissimo tubo dal quale iniziò ad uscire uno strano gas dal colore verdastro. Questo sembrava essere velenoso.
L'unica porta e l'unica finestra della stanza erano sbarrate. Come potersi salvare? Forse affidarsi alle leggende sulla presenza di passaggi segreti nelle case antiche poteva essere una valida soluzione...

Ho reso tutto fin troppo facile. Romanzate quanto volete, ma decido io col prossimo post se riuscite ad uscire o no.
 
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view post Posted on 18/8/2013, 02:26
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Un'enorme camera da letto era ció che Steven si era trovato davanti varcata la porta, un rumore metallico provení dalla porta ed il ragazzo accorse alla maniglia tentando invano di aprirla, i sospetti che gli erano nati udendo quel suono erano fondati, era chiuso dentro, non ebbe neanche il tempo di preoccuparsene che lo specchio andó in frantumi mostrando un tubo da coi inizió ad uscire del gas.

*Devo agire ... ed in fretta*

Per prima cosa con la spada ruppe il vetro dell'unica finestra che, seppur sbarrata e quindi impossibile da usare come via di fuga, avrebbe permesso la fuoriuscita di una parte di quel gas rallentando i tempi di riempimento della camera.
Successivamente riposta la spada afferró uno dei cuscini e tolse la federa legandola intorno al suo viso coprendo naso e bocca, prese anche l'altra federa e si apprestó ad utilizzarla per rallentare la fuoriuscita di gas dal tubo infilandola all'interno di esso.
Ora era più tranquillo o almeno era un pó meno agitato ma ancora vi era un grosso problema, doveva fuggire da li, ma come ? e da dove ?
La porta da cui era entrato era già stata eliminata dalle possibili opzioni, non solo era chiusa ma dall'altra parte poteva ancora esserci la cameriera che tanto incuteva timore al ragazzo, così iniziò a perlustrare la camera sperando di trovare tracce di un'eventuale uscita di sicurezza installata all'interno di quella trappola mortale iniziando dirigendosi verso il letto ed iniziando a perlustrarlo.

spero di aver fatto bene non trovando nulla in caso contrario ... NON UCCIDERMI :peace: :rosa: :venia:
 
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