PG:
Kumo OtokuKumo vagava per i corridoi dell'Arena Celeste intontito. Tremava un poco. Non poteva credere che finalmente stava per compiere il grande passo, il motivo per cui si era messo in viaggio. Finalmente... finalmente avrebbe partecipato a quell'esame. Sarebbe diventato un Hunter.
Hisotzu gli aveva detto il luogo dell'esame. In effetti era stata una sorpresa trovare il suo amico al Torneo Tag della Torre. Parco Naturale di Zapan, almeno così si ricordava gli avesse detto Lucyan. Kumo, si poteva dire, era affezionato a Hisotzu, ma sapeva anche che questi aveva seri problemi di comprensione, così come di lingua. Decise dunque di cercare Lucyan nella Torre, in fondo aveva letto il suo nome sul tabellone del Torneo. Gli aveva dato conferma.
E lui ora vagava intontito. Si ritrovò alla porta della sua camera e si sedette sul letto, un po' sconvolto. Un Hunter... lui, un Hunter. Aveva 7 anni quando aveva iniziato a sognare quella vita. Erano 11 anni, circa.
Era partito per quello. Prese il telefono, un bel modello. Con i soldi della vincita al Torneo si era comprato un cellulare bomba, ultimo modello, giga e giga di memoria. Decisamente una svolta, dato che andava ancora in giro con un Commafor10, dei tempi di quando conobbe Maka.
Fece una cosa che non faceva da più di un anno. Da quando aveva abbandonato casa. Chiamò il padre. Sentiva che era giusto, era scappato... aveva lasciato il padre da solo per diventare un Hunter, e ora doveva dirglielo.
Squillava. La voce roca, stanca, anziana del padre fece trasalire il ragazzo. -Pronto? Pronto?-
Kumo attaccò. Non ce la faceva, non reggeva. E poi era solo l'inizio, non era neanche arrivato al luogo del VERO esame. Era ancora lunga la storia.
Essì, VERO esame. Lui sapeva che quello che andava a fare era solo un test, un pre-esame. Erano 11 anni che si preparava a quel giorno, aveva cercato di tutto e di più... aveva ricercato in lungo e in largo per tutto quel tempo. Aprì la valigia sotto il letto. La svuotò dei capi d'abbigliamento e sollevò il falso fondo. Foto, fogli stampati e scritti a mano, pezzi di vestiti, modellini. Centinaia di informazioni, dati di tutti i tipi, tutto sull'esame e sul mondo Hunter e in generale. Lì in mezzo c'erano anche delle reliquie, delle spoglie di famosi Huter, roba che forse un civile come lui non avrebbe dovuto fare. E lui conosceva tutto di quello che era scritto lì dentro, tutto. Rilesse di nuovo, singhiozzando. Era arrivato quel giorno, stava per diventare un Hunter! Un fottutissimo e fighissimo Hunter! Era emozionato e leggermente impaurito. Alcuni esami duravano anche mesi. Ed erano difficili. Oh, se erano difficili!
Si fece una doccia. L'acqua lo fece pensare, anche a che tipo di Hunter diventare una volta presa la licenza. Il suo sogno era diventare un Treasure Hunter, ma con il tempo e la maturazione non gli dispiaceva neanche un Black List Hunter. Decise poi di riposarsi in vista dell'incontro prossimo del Torneo, in fondo la data dell'appuntamento era lontana...
Passarono diversi giorni, in cui Kumo combatté all'Arena al fianco dell'amica Alaska, poi la grande data arrivò. Il ragazzo castano vestì l'abito buono, che al momento era il suo classico gillet beige e la camicia bianca sotto.
Dovrei decisamente comprarmi un completo... pensò mentre si vestiva.
Si diresse poi a Zapan. Si ricordò delle sue disavventure alla banca e con il vecchio. Dannazione, quel tipo gli aveva fatto perdere un esame! Il secondo da quando si era messo in viaggio! Ma poco importava, ora era arrivato il SUO esame. Chissà chi sarebbe stato l'esaminatore. Lucyan? Possibile, ma Kumo lo riteneva piuttosto improbabile. In fondo aveva un mucchio di impegni, non avrebbe di certo perso tempo con le nuove carni. Al massimo il pre-esame. Sì, forse al pre-esame sarebbe stato lui l'esaminatore.
Nel mentre che faceva queste congetture si era ritrovato davanti al Parco Naturale di Zapan. Cercò qualche faccia amica, e finalmente raggiunse il luogo dell'incontro.
C'erano Hisotzu e altri due tizi che circondavano una panchina. Uno aveva i capelli neri, spettinati. Non brillava in aspetto fisico, alto poco meno di lui e di giusta stazza, non un lottatore di wrestling ma neanche un quattordicenne brufoloso. L'altro era un tipo... bizzarro. Un corpo completamente nascosto da un ampio vestito scuro, anche una mantellina sopra! E i capelli erano bianchi! Vide lateralmente che portava gli occhiali. Istintivamente Kumo portò una mano alla tasca, dove ben nascosta teneva la custodia contenente l'oggetto che ormai era diventato fondamentale. Era proprio diventato miope quando gli avevano sbloccato gli Shoko! Fortuna che esistevano le lenti a contatto, un poco se ne vergognava di quel fatto...
Fece un grosso respiro e a passo veloce si avvicinò alla panchina, mettendo una mano sulla spalla di Hisotzu gli sorrise e poi si girò verso i presenti, dicendo a voce piuttosto alta: -Salve Mondo!-
E poi... poi vide Miko, seduta sulla panchina. Era anche lei un Hunter? Ma quando... Kumo rimase sbigottito. Non pensava fosse un Hunter, e di certo non di così grande importanza da presidiare insieme a un Double Hunter a un pre-esame! Effettivamente la reputava ormai un amica ma non sapeva praticamente nulla di lei, come anche Alaska alla fin fine non sapeva nulla...
Cercò di non dare a vedere il suo turbamento e per smorzare i (suoi) toni disse: -Bene, che si fa ora? Manca qualcuno ancora?- poi si girò verso gli altri e sorrise, dando un pacca amichevole a Hisotzu.
scusate il ritardo ma quei rincoglioniti sono partiti e quindi mi è scomparsa la possibilità di postare -.-
scusatemi ancora ^^