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Quest 075: Sentiero dell'Esilio.

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view post Posted on 28/6/2013, 12:23
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Suocera della patria!

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Quest 075: Sentiero dell'Esilio.

Quest disponibile per:

Shichijuni Hachi
Louis Crack
Vuzieth
Alaska Demon
Sigfryd Valord


Obiettivo

Una tribù di Neo Green Life, a causa delle continue angherie subite ad opera di una tribù rivale, sceglie di andarsene, abbandonando le proprie case e il sogno di una vita pacifica. Tuttavia i loro nemici non li lasceranno andar via così facilemente. Compito dei giocatori sarà quello di proteggere e scortare gli esiliati fuori dalla loro terra, alla ricerca di un nuovo posto in cui vivere.

Ricompense

8000 Jeny
120 Esperienza

Postate sino a descrivere il villaggio, fervente di preparativi per l'esodo. Non sapete ancora nulla della situazione, a voi descrivere come avete ricevuto l'incarico. Terminate il vostro post con l'ingresso nella tenda del capovillaggio, un'anziana signora.

Avete 24 ore di tempo dal mio ultimo post per postare, come regola generale. Se avete problemi e non volete essere immediatamente bocciati potete scriverlo qui sotto spoiler e sarà mio insindacabile giudizio accettare o meno la cosa. Se rendete la Quest un letamaio boccio a prescindere.
 
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Belhor91
view post Posted on 28/6/2013, 13:30




Narrato
Pensato
Parlato


La mongolfiera scendeva lenta verso il continente, tutto quello che sembravano essere dei puntini prendeva forma. Sigfryd teneva in mano un giornale dove c'era un'articolo molto interessante rigurdante quello che stava accadendo a Neo Green Life.
Un abbandono dei villaggi per motivi ignoti...che strano...
La mongolfiera tocco terra e il ragazzo scese guardandosi intorno. Immensi stese di campi e alberi, il silenzio era interrotto solo dal vento e dal cinguettio degli uccelli.
Questo posto è quasi paradisiaco...non capisco perché quella strana persona incappucciata mi ha chiesto di venire qui per risolvere un piccolo problema.
Sigfryd ricordava la strana persona che aveva incontrato al villaggio vicino casa sua nella Repubblica di Padokia, la stessa persona che gli diede il giornale che le promise una ricompensa a lavoro terminato.
Questo è quello che cercavo...questo è il primo passo per diventare un hunter...almeno così dicono
Si accese una sigaretta facendo il primo tiro cominciò a camminare verso l'ignoto, quando a un certo punto vide un piccolo villaggio in lontananza.
Un villaggio...chissà se posso chiedere li se qualcuno sa cosa sta succedendo in questo posto
Dopo un bel po di strada Sigfryd arrivò al villaggio cercando in giro qualcuno a cui poter chiedere informazioni ma sembrava deserto, così decise di entrare nella prima tenda da cui sentì tossire qualcuno. Appena entrato si ritrovò davanti una vecchia signora.
 
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view post Posted on 28/6/2013, 14:19
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Era solito che Guffry passasse in casa Demon almeno una volta ogni due settimane. Era un mese invece che questo Guffry non si era fatto vivo. Eppure era un grande amico del signor Demon e della sua famiglia e non aveva detto loro della sua improvvisa assenza.
A cena la famigliola discusse proprio di questo argomento. Era strano, molto strano che quel simpatico ometto tarchiato non si faceva vedere in casa loro da più di un mese, forse due.

Il mattino seguente, dopo una dormita agitata, Alaska decise che sarebbe montata in sella al suo cavallo e avrebbe raggiunto il villaggio dell'amico di famiglia.
Non ci volle molto, una decina di minuti forse qualcosa in più. Lasciò nei margini della foresta il suo cavallo e si avvicinò al villaggio con passo spedito.
Un brivido percorse nelle sue vene. Era una situazione strana quella che provava. Molte volte era stata in quel villaggio e mai le era parso così cupo e triste...C'era una strana atmosfera tesa e silenziosa. Dov'erano gli uomini? E le donne? Perchè non erano ai campi?
Non c'era nessuno in giro.
Guardandosi intorno le saltò alla vista la tenda del capo villaggio, sapeva essere quella anche se non vi era mai entrata prima. Senza motivo, invece che recarsi alla tenda dell'amico, decise di provare ad entrare in quella dell'anziana signora.

EHm...E' permesso...Signora...?!

si annunciò gentilmente.
 
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Kaledor
view post Posted on 28/6/2013, 23:19




Avendo appena ricevuto la tessera come studente della compagnia di teatro di Louis Crack, Vuzieth si decise a cercare un impiego per poter guadagnare un po' di soldi in modo più o meno lecito, non era questo l'importante. Fra i vari annunci affissi su una bacheca adiacente all'entrata di un locale attirò subito la sua attenzione uno in particolare, parlava di uno strano lavoro a Neo Green Life, a dire la verità a dire la verità era un continuo gira e rigira sul fatto che lì stessero accadendo cose fuori dall'ordinario ma non c'era nessuna concreta informazione o meglio non vi era una vera e propria spiegazione su cosa consistesse il lavoro. Non essendo mai stato a NGL pensò a questa situazione come ad un occasione per poterla finalmente visitare anche se sapendo delle condizioni in cui vivevano gli abitanti dubitava seriamente della quantità di denaro che poteva ricavare da questo impiego, la cosa che però lo incuriosiva di più era di vedere la natura nuda e cruda. Essendo cresciuto in città i suoi ricordi riguardanti ampi spazi disabitati e selvaggi rimandavano a praterie e boschi, ma si trattava pur sempre di zone piuttosto limitate, invece lì era diverso, o almeno così si diceva. Prese un dirigibile e arrivò a destinazione prima di quanto sperasse. Una volta messo piede nel territorio di NGL non poté credere ai suoi occhi, il suo sguardo balzava da una parte all'altra come in preda ad un delirio e ci mise qualche minuto prima di inquadrare per bene ciò che lo circondava, la natura.
Dopo aver vagato un po' per le distese verdi che tanto lo affascinavano decise di chiedere indicazioni riguardanti la sua destinazione, nonostante tutto sull'annuncio c'era il nome della zona dove si avrebbe dovuto svolgere il lavoro e dove gli interessati avrebbero potuto saperne di più.
Giunto in un villaggio che con molta probabilità era quello riguardante l'incarico, o dove per lo meno l'avrebbe ricevuto, guardò senza prestare molta attenzione gli abitanti dall'aria cupa. Avvistò poi una tenda che sembrava leggermente diversa dalle altre e che si trovava inoltre in una posizione piuttosto centrale, supponendo quindi che lì si trovasse il capovillaggio vi entrò con garbo annunciando il suo arrivo.

Con permesso, non vorrei disturbavi ma ho bisogno di alcune indicazioni.

All'interno si trovava un'anziana signora, come spesso succedeva nelle comunità meno evolute erano gli anziani a detenere il potere, Vuzieth non aggiunse altro e attese in silenzio una sua risposta.
 
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view post Posted on 29/6/2013, 11:39
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Dopo aver trovato i primi alunni/colleghi per la sua scuola/compagnia di teatro Louis decise che era arrivato il momento di prendersi una bella vacanza. Scartò però a priori i posti affollati e decise che sarebbe stato migliore l'idea di una vacanza "rilassante" senza dover stare a preoccuparsi di animazione o altra roba. Decise dunque di arrivare in autostop a Neo Green Life e fermarsi in uno dei casuali villaggi vicini al centro città. Non molti erano coloro che volevano dare un passaggio ad uno sconosciuto che visibilmente parlava da solo, quindi ben poche furono le automobili che si fermarono a raccattarlo semplicemente fidandosi del suo sguardo. La fortuna volle che l'ultima macchina che si fermò era diretta proprio a NGL, quindi le fu facile portare Louis nella più vicina tribù. Decise di trovarsi un alloggio, ma prima di ciò notò come il villaggio era chiaramente in difficoltà, dunque cosa stesse accadendo. In luogo di una risposta gli vennero date le indicazioni per la tenda del capo villaggio, evidentemente avrebbe ottenuto una risposta più che esauriente lì. Dunque vi entrò, trovandosi al cospetto di un'anziana signora in compagnia di altre persone.
 
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view post Posted on 29/6/2013, 12:21

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Shichijuni era in procinto di tornare a casa per provare a capire cosa gli stava accadendo, ma non riuscì a raggiungere la propria casa, dato che lungo il percorso decise di prendere una bibita in un bar e, dato che la fortuna giunge sempre quando rende meno felici, scoprì di essere il milionesimo cliente, avendo dunque la possibilità di recarsi ad NGL in vacanza per quattro giorni.

Avrei preferito tornare a casa ed esercitarmi, ma una vacanza non si rifiuta.

Chiedendo informazioni sull' agenzia di viaggi non ottenne risposta, infatti scoprì che un parente del proprietario del bar voleva recarsi ad NGL ma l'autobus organizzato per il viaggio non poteva muoversi se non raggiungeva un certo numero di passeggeri, ed erano tutti disposti a fare una colletta per pagare il viaggio ad un'altra persona, pur di vivere per qualche giorno immersi nella natura.
Per non rendere tale generosità sospetta l'avevano mascherata da premio, ma Shichijuni, da bravo ragazzo qual'era, disse di poterli aiutare e decise di rinunciare al proprio allenamento pur di rendere felici quelle persone stressate dalla vita quotidiana.
Giunto ad NGL e superati i controlli si separò dal resto del gruppo per andarsene in giro per conto suo. Giunse dunque presso un villaggio in fermento.
Incuriosito dal fare della gente chiese le motivazioni di tale agitazione, ma non ottenne risposta. Vide di sfuggita Louis entrare in una tenda.

Quando si dice "Destino"... Chissà se lui è al corrente di qualcosa.

Decise di seguirlo, e si diresse verso la tenda. Si fece qualche problema prima di entrare poiché non sapeva se bisognasse bussare ad una tenda prima di entrare, ma poi decise di entrare comunque, e si trovò davanti ad un'anziana signora.
Salutò garbatamente e poi, senza muoversi troppo, diede un'occhiata a chi si trovava insieme a lui.

Louis... Vuzieth... Alaska... Boh. Ehi, ma li conosco quasi tutti! Che bello. Perché siamo tutti qui, comunque? Il destino fa brutti scherzi a volte.

Non proferì parola, lasciando agli altri l'onore di interloquire con la vecchia. Era curioso di sapere perché si trovassero tutti lì, quindi avrebbe parlato per ultimo dopo essersi fatto gli affari altrui senza motivo.
 
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view post Posted on 29/6/2013, 12:57
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La signora, capovillaggio da più di trentacinque anni, accolse con calore le persone che avevano risposto al loro annuncio. Dopo aver offerto loro qualche dolcetto casalingo e una tisana, decise di presentarsi, e disse di chiamarsi Mari. Con voce resa gracchiante dall'età, a lungo parlò ai giovani, raccontando la storia locale e i costumi della loro gente, per far capire loro l'attaccamento che gli abitanti avvertivano per la terra dove abitavano da più di sei generazioni. Tuttavia ben presto dovette spiegare il motivo della loro chiamata, e perciò continuò dicendo:

...E tuttavia vi starete chiedendo perchè in modi diversi vi abbiamo convocati qui...sfortuntamente da qualche tempo dei criminali provenienti da York Shin hanno deciso di stabilirsi qui. A NGL chiunque ha la possibilità di iniziare una nuova vita. Così non li trattammo né con diffidenza né con pregiudizi di sorta. Cercammo di commerciare con loro, e li invitammo sempre più spesso a desinare con noi. Lì iniziarono i problemi. Con sempre maggiore insistenza ci domandarono derrate alimentari e utensili. Cose che qui sono indispensabili. Noi inizialmente eravamo felici di aiutarli, ma col tempo le richieste si fecero sempre più pressanti e violente e sembravano quasi tributi. E così era, effettivamente. In pochi mesi la vita ci divenne impossibile, perchè quello che non riuscivano le parole e le minacce, lo otteneva la violenza. Il loro gruppo, a peggiorare le cose, si è presto ingrandito con feccia di ogni genere. Abbiamo quindi deciso di emigrare. Abbandoneremo domani notte le nostre case e i nostri campi, e troveremo di che vivere altrove. A voi è richiesto di proteggerci durante il cammino, nel caso quei maledetti ci seguissero...

La vecchia iniziò a piangere quietamente, ma la sua voce non era affatto incrinata dall'emozione. La sua disperazione era silente, come di chi benché non riesca a capire sia riuscito ad accettare il proprio triste destino. Condusse i giovani a visitare il villaggio, in piena attività per l'imminente esodo.

Mentre camminiamo ascolterò i vostri post di commento al lavoro assegnatovi, poi procederemo.
 
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Belhor91
view post Posted on 29/6/2013, 13:48




narrato
pensato
parlato


Sigfryd entrando guardò in faccia la vecchia che stava in silenzio di fronte a lui seduta in una sedia. La tenda era ben addobbata e molto più grande delle altre.

Secondo gli studi che ho fatto...dalla grandezza e dagli addobbi che ci sono dentro questa tenda...deve essere quella del capo villaggio.

Gli studi che aveva fatto in questi anni della sua vita davano i loro frutti, la sua vita passata a casa studiando per la maggior parte delle giornate l'avevano reso preparato ad affrontare molti viaggi. La tenda dietro di lui si aprì e con voce femminile disse: "EHm...E' permesso...Signora...?!" una ragazza entrò; sigfryd si voltò e la guardò rimanendo in silenzio, dopo di lei altre 3 persone entrarono all'interno della tenda, ma non gli diede tanta importanza.

Chi diavolo sono questi?...saranno anche loro qui per il mio stesso motivo?

La vecchia signora accolse calorosamente tutti i suoi ospiti, dopo essersi presentata l'invitò ad accomodarsi; ma sigfryd rimase in piedi, messo in disparte con braccia conserte ad ascoltare la vecchia Mari che offrendogli qualcosa da bere stava parlando della storia, usanze e costumi della loro gente.

...che me ne importa di queste sciocchezze...sono qui per il lavoro non per un giro turistico.

Non appena finì il suo pensiero la signora cominciò ad arrivare al dunque.
"...E tuttavia vi starete chiedendo perchè in modi diversi vi abbiamo convocati qui...sfortuntamente da qualche tempo dei criminali provenienti da York Shin hanno deciso di stabilirsi qui. A NGL chiunque ha la possibilità di iniziare una nuova vita. Così non li trattammo né con diffidenza né con pregiudizi di sorta. Cercammo di commerciare con loro, e li invitammo sempre più spesso a desinare con noi. Lì iniziarono i problemi. Con sempre maggiore insistenza ci domandarono derrate alimentari e utensili. Cose che qui sono indispensabili. Noi inizialmente eravamo felici di aiutarli, ma col tempo le richieste si fecero sempre più pressanti e violente e sembravano quasi tributi. E così era, effettivamente. In pochi mesi la vita ci divenne impossibile, perchè quello che non riuscivano le parole e le minacce, lo otteneva la violenza. Il loro gruppo, a peggiorare le cose, si è presto ingrandito con feccia di ogni genere. Abbiamo quindi deciso di emigrare. Abbandoneremo domani notte le nostre case e i nostri campi, e troveremo di che vivere altrove. A voi è richiesto di proteggerci durante il cammino, nel caso quei maledetti ci seguissero..."

Dopo detto questo la signora scoppiò in lacrime accompagnando i giovani a fare un giro per il villaggio.

Quindi e questo il mistero che la richiesta nascondeva...chissà se questi briganti di cui parlano non facciano parte della mafia...sarà un lavoraccio me lo sento.

Sigfryd usci dal taschino il suo pacco di sigarette, ne portò una in bocca e l'accese. Facendo un tiro chiese alla signora:

Avete qualche piano?

Continuando a camminare fumando la sua sigaretta.
 
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Kaledor
view post Posted on 29/6/2013, 14:38




All'interno della tenda si trovavano già tre individui, uno dei quali un vecchietta che come si poteva facilmente presupporre era il capovillaggio, si aggiunsero poi Louis ed Hachi, fu davvero lieti di vederli. Con Shichijuni aveva vissuto ormai diverse avventure mentre il fatto che si trovasse lì anche Louis lo rassicurava poiché nel caso il lavoro avesse previsto l'uso della forza, e molto probabilmente lo prevedeva, poteva contare sulle doti combattive dei due che indubbiamente erano superiori alle sue, per ora. Gli salutò con un amichevole cenno del capo e tornò a fissare l'anziana signora.
La vecchietta si presentò con il nome di Mari e cominciò a parlargli della loro situazione, vicino al villaggio si erano insediati un gruppo di loschi individui che con il tempo hanno cominciato a pretendere sempre più tributi e quando gli abitanti non volevano più concederli con le buone gli prendevano con la violenza. Avevano dunque deciso di emigrare, essendo diventata la zona invivibile, e il compito dei presenti era di garantire la loro incolumità durante il tragitto nel caso quei criminali avrebbero deciso di attaccarli. Dopo aver spiegato come stanno le cose gli condusse fuori a visitare il villaggio.

Se ha deciso addirittura di ingaggiare degli esterni per un compito come questo significa che non è una probabilità quella in cui verranno attaccati, devono aver già ricevuto qualche sorta di minaccia. Se è così abbiamo bisogno di più informazioni, non possiamo di certo difenderci in modo adeguato supponendo semplicemente che ci possano attaccare da un momento all'altro.

Nel frattempo un ragazzo mentre fumava una sigaretta le chiese se avesse un piano.

Già un piano, avranno pur programmato in qualche modo questa fuga.

Senza darle il tempo di rispondere Vuzieth si intromise un po' bruscamente.

Mi scusi, non vorrei sembrare inopportuno ma avrei bisogno di avere maggiori informazioni, il loro numero approssimativo, il loro equipaggiamento, se sono riusciti ad introdurre armi da fuoco e inoltre anche io sono interessato al modo con il quale volete procedere, è meglio non tralasciare i dettagli.
 
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view post Posted on 29/6/2013, 15:21
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Alaska entrò nella tenda e vide che la capo villaggio era in compagnia di un ragazzo, chiaramente straniero. Alaska guardó entrambi perplessa mentre subito dopo entrarono altri due ragazzi, tra cui Shichijuni. Che stava succedendo? Perché quelle persone tutte straniere erano dentro la tenda del capo villaggio?

-Ragazzino dal nome strano!!!-

Esclamò Alaska correndo verso schichi e felice di rivederlo lo abbracció lasciandosi trasportare dai ricordi.
Poco dopo ritornó "seria" e riprese a chiedersi costa stava per succedere...che questo villaggio avesse chiesto aiuto a degli hunter professionisti per qualcosa? E quindi lei era di troppo, visto che non era stata assoldata?
Mentre la vecchia inizió a parlare, dopo aver dato loro dei dolcetti cui Alaska aveva prontamente rifiutato con mezzo inchino, la ragazza iniziò a chiedersi preoccupata cosa stesse succedendo e se questa qualsiasi cosa fosse, avesse a che fare anche con l'amico di papà.
Il discorso ad un certo punto iniziò a prendere una brutta piega. Parlava di questi stranieri che erano giunti a Neo Green Life e che per colpa di questi, il loro villaggio doveva emigrare..stava forse scherzando?

-S-signora...-

Esordì un po' timidamente Alaska.

-Avete davvero intenzione di abbandonare il vostro villaggio?! VOSTRO....-

Disse ripetendo e marcando l'ultima parola.

-E dove pensate mai di andare???-

Domandó sempre più preoccupata guardando dritta negli occhi la vecchia che aveva visto già almeno tre o quattro volte prima di allora. Chissà se lei si ricordava di Alaska...? Una cosa era certa, se aveva assoldato degli Hunter professionisti non si era accorta che lei era di troppo. Si era in hunter, ma non era stata affatto convocata...
Intanto anche alti due ragazzi stavano facendo domande per avere dei chiarimenti.
 
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view post Posted on 30/6/2013, 13:17
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Entrando nell'abitazione dell'anziana signora Louis notò come all'interno di questa fossero presenti il suo amico Hachi e Vuzieth, suo alunno e collega. Ad entrambi fu data una paca sulla spalla di saluto. L'attore era chiaramente in difficoltà, non capiva come mai fossero presenti, lui compreso, ben 5 persone in quella che sembrava la capanna più "altolocata" della città. Il suo dubbio fu però ben presto sciolto, l'anziana signora mise il gruppo al corrente di quella che era una più che strana situazione. Erano infatti in procinto di traslocare a causa di un gruppo di emigrati di York Shin che abusavano della gentilezza degli abitanti della tribù. Louis fu parecchio toccato da quella storia, i "bulletti" da sempre gli erano stati antipatici e il fatto che lui casualmente in quel momento si trovasse lì fu inteso come segno del destino: doveva assolutamente proteggere quell'inerme villaggio. L'anziana signora uscì e portò i ragazzi ad osservare più da vicino il villaggio, Louis rimase abbagliato dal meraviglioso mondo assolutamente non tecnologico che aveva di fronte e rifletté su come la tecnologia lo stesse in qualche modo condizionando, ma le sue riflessioni furono fermate da Hegel che urlò nella sua testa:

"GAY!"

Facendo sobbalzare e poi perdere l'equilibrio all'attore colto di sorpresa mentre era intento ad ammirare il paese. Hegel però spezzò la tensione creatasi nella mente di Louis il quale si ricordò ora che era necessario rivolgere, come gli altri presenti, alcune domande sul tipo di nemico che stavano per andare ad affrontare:

"Mi scusi, signora, non sarebbe più facile andare da questi signori a chiedere gentilmente chiedergli di smettere? Nel caso poi la gentilezza non basti le posso assicurare che almeno 3 di noi sono degli ottimi combattenti. Potremmo utilizzare le cattive per convincerli a smettere di torchiarvi."

Poi si rivolse all'intero gruppo e disse:

"Comunque per chi non mi conoscesse molto piacere, sono Louis Crack, attore."
 
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view post Posted on 30/6/2013, 13:52
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La Signora ascoltò con attenzione tutti i commenti dei ragazzi da lei assunti. Come si aspettava, uno di loro, tale Louis, propose di usare la forza per liberarsi dei criminali. Altri due invece volevano semplicemente sapere come intendevano procedere per la fuga. La ragazza, al contrario, si dimostrò molto più umana e gentile, e chiese con calore se davvero avessero intenzione di andarsene dal loro villaggio. La vecchia sospirò, e rispose:

Si, ce ne andremo. E non possiamo nemmeno usare la forza. Forse riusciremmo a cacciarli, ma poi voi ve ne andreste e tutto ritornerebbe come prima, anzi peggio, perchè la loro vendetta ci colpirebbe e noi saremmo indifesi...non abbiamo alcun piano. Stiamo raccogliendo tutto ciò che possiamo trasportare, il resto lo bruceremo: abbiamo intenzione di partire stanotte. Andremo verso ovest, perchè a qualche decina di miglie da qui c'è una valle, prevalentemente disabitata. Ci stabiliremo lì, e dimenticheremo tutta questa storia.

Mentre parlavano arrivò un ragazzino di corsa, che chiamò a gran voce la vecchia.

Venerabile Mari!

La signora, sentendosi chiamata, chiese cosa stesse accadendo. Il ragazzino riprese fiato e tutto trafelato riferì le ultime notizie. I maledetti mercenari di York Shin erano arrivati, e minacciavano di dare alle fiamme il villaggio se l'anziana non li avesse ricevuti. Il volto di Mari era risoluto mentre si dirigeva con i ragazzi alle porte del villaggio per conferire con i loro aguzzini. Quel giorno erano venuti in sette, e la vecchia velocemente spiegò agli ignari ragazzi quello che stava succedendo, mentre ancora non li potevano sentire:

Sono venuti a riscuotere i loro tributi, in cibo e ragazze. Ogni giorno pretendono cibo, vino e tre ragazze che vadano ad "allietare" il loro accampamento. Alle volte domandano anche dei ragazzi. Bastardi. Capite quello che abbiamo dovuto sopportare? Ma oggi non acconsentiremo.

Non appena giunsero a portata di voce, la vecchia apostrofò i maledetti con aspre parole:

Andatevene. Non siete più i benvenuti, qui. Abbiamo assunto dei mercenari per difenderci dalle vostre angherie, e non abbiamo più intenzione di lasciarci trattare in questo modo da gente della vostra risma. Andatevene vi dico!

Gli uomini si guardarono tra di loro, sguainando dei coltelli lunghi che pendevano dai loro fianchi.

Affrontateli, non sanno usare il Nen, quindi questo post è solo funzionale alla trama.
 
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view post Posted on 30/6/2013, 15:45
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A quanto pare giustamente non era una buona idea usare la forza, i criminali sarebbero infatti potuti tornare successivamente alimentati anche dal senso di vendetta. Seppur contrario alla violenza come unica via di discussione Louis amava bullizzare i bulli, quindi non poté evitare di sorridere nel momento in cui dal nulla apparvero 7 brutti ceffi armati di coltello. L'attore iniziò a pensare a come bullizzarli... Poteva tirar su la loro biancheria intima nell'atto che la gente comunemente chiama "sparticulo", poteva prendere una loro mano e colpirli ripetutamente dicendo "perché ti picchi da solo?", poteva leccarsi un dito ed infilarlo nel proprio orecchio; insomma di modi per bullizzare i bulli ce n'erano tanti. I suoi pensieri furono però interrotti dall'anziana Mari. L'espressione del volto di Louis cambiò radicalmente infatti quando la signora apostrofò quello come un gruppo di "mercenari". Louis era un attore, non un mercenario, dunque quell'affermazione lo contrariò parecchio. Guardò infatti in maniera sprezzante l'anziana signora per qualche istante per poi sorridere nuovamente, senza però cambiare intenzione nello sguardo. Iniziò a dire:

"Mia cara signora..."

Voleva sicuramente nel modo più educato possibile far capire come quell'affermazione l'avesse urtato, ma distolse lo sguardo e s'interruppe. Gli venne infatti in mente un'abitudine che aveva fino a poco tempo fa: quella di interpretare personaggi durante i lavori e non solo durante gli spettacoli. Hegel interruppe immediatamente quei pensieri:

"Non penserai di rifare quella grezzata dell'interpretare ruoli casuali?"
"Da quanto tempo non lo faccio?"
"Mmm... Direi dall'esame hunter. No, una piccola parentesi durante la cosa del ragno"
"Una TUA piccola parentesi."
"O tua?"
"Taci. Interpreterò Oscormet, mercenario psicopatico amante del sangue"

Questa conversazione naturalmente non fu udita da nessuno, in quanto avvenne solo nella testa di Louis che intanto cambiò radicalmente sguardo. Spalancò infatti gli occhi ed accennò un lieve sorriso. Il sorriso iniziò ad ingigantirsi finché Louis non arrivò a mostrare tutti i suoi bianchissimi denti. Come se il tempo non fosse trascorso continuò a parlare con l'anziana:

"... Spero le piaccia il gore."

Ed iniziò a ridere in maniera sadica.
Poi si rivolse ad Hachi.

"Hachi... Questa è una gara a chi prende più arti..."

Louis dunque corse verso i malfattori, arrivato due metri dal primo verso destra alzò il braccio destro e concretizzò un Killua93 in aria con il suo compito di dare un calcio in faccia al ragazzo. Finito di dare il calcio il Killua93 scomparve, ma fu prontamente sostituito da un altro che comparve dietro il malfattore accanto a quello appena colpito. Da dietro il Killua93 afferrò il suo braccio dominante (ossia quello col coltello) e lo portò all'indietro disarmando l'uomo. Dopo averlo disarmato il Killua93 prontamente tagliò il braccio del ragazzo con il coltello appena afferrato. Contemporaneamente Louis sguainò il suo stocco e tagliò una gamba al malfattore che aveva di fronte il quale sarebbe dovuto essere stato distratto dal clone scomparso che precedentemente aveva tirato il calcio.
Nel caso tutto questo fosse riuscito Louis avrebbe afferrato il braccio e la gamba amputate dicendo

"Hachi... 2 a 0 per me... Suvvia, sbrigati!"

Naturalmente la mia fase d'attacco va tutta letta come un tentativo. Non ho messo tenta di etc. perché già così penso di aver scritto le cose in maniera abbastanza confusionale, ma purtroppo ho parecchia fretta.
 
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view post Posted on 30/6/2013, 16:34
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La signora iniziò a spiegare ancora la situazione ed a quanto pareva erano proprio convinti nella loro intenzione di emigrare dal loro villaggio.
Il discorso venne poi interrotto da un ragazzino che entrò spedito nella tenda del capo villaggio, portando cattive notizie. A quanto pareva i soprusi erano tornati al villaggio pronti a riscuotere il solito pegno.
La vecchia prese coraggio ed uscì allo scoperto, dietro di lei i ragazzi la seguirono.

Andatevene. Non siete più i benvenuti, qui. Abbiamo assunto dei mercenari per difenderci dalle vostre angherie, e non abbiamo più intenzione di lasciarci trattare in questo modo da gente della vostra risma. Andatevene vi dico! disse contro gli uomini.
A quanto pareva il piano era un pò cambiato. Ora bisognava combattere.
Il primo che partì all'attacco fu il tipo che pareva più strano di tutti. Iniziò a combattere e Alaska guardò i suoi avversari che sembravano non conoscere il Nen.
Solitamente lei non avrebbe attaccato gente priva di Nen con il Nen, preferendo combattere alla pari, ma questa volta era diverso. Quei soprusi avevano attaccato un villaggio amico, per cui attivò immediatamente il suo Nen ed iniziò a combattere contro di loro. Alaska quindi non attaccava usando le arti marziali, ma semplicemente cercava di toccare i suoi avversari con le mani, pronta a congelarli.
 
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view post Posted on 30/6/2013, 16:50

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Scusate il ritardo ^^"


La vecchia si presentò e spiegò la situazione ai presenti, ma Shichijuni era troppo stressato da ciò che gli era successo di recente per pensare a qualche modo di salvare la situazione senza ricorrere alla violenza, anche perché, come detto dalla vecchia in risposta ad una delle domante che le erano state poste, ricorrere ad essa avrebbe solo peggiorato le cose. Il ragazzo si limitò ad ascoltare, dato che aveva troppe gatte da pelare per pensare a qualcosa di veramente utile.
Durante una breve gita turistica in giro per il villaggio, il gruppo venne fermato da un concittadino della vecchia che informò la capovillaggio dell'arrivo di alcuni brutti ceffi provenienti dall'altro villaggio.

Oh, finalmente vedremo come sono fatti questi tizi.

La capovillaggio prontamente rispose agli "ambrasciatori" con delle minacce e questi ultimi tirarono fuori dei coltelli. Lo scontro era inevitabile, e Louis propose a Shichijuni di fare una gara a chi collezionava più arti.

Bah, almeno sfogherò un po' di stress tramite la rabbia.

E, materializzando un I-Pod, pensò di trovarsi innanzi ad un'ottima occasione per provare il proprio potere e capire cosa gli stesse accadendo.
Guardò il gruppetto di coltellomani in faccia ed optò per una falce non troppo forte nè troppo di breve durata. Materializzata la Osmium Scythe parlò forse per la prima volta da quando era giunto, rivolgendosi ai tizi.

Bei coltelli.

Bene. Ho assistito ad abbastanza scene cruente da non traumatizzarmi per ciò che sta per accadere. Sarebbe contro la mia politica, ma penso che qualche arto in meno se lo meritano per ciò che stanno combinando. Abusare di povere ragazze, poi...

Louis intanto si lanciò all'attacco, e Shichijuni fece lo stesso, ma verso altri bersagli, gli unici non presi di mira da Louis ed Alaska.

Allora... proviamo a fare sul serio ciò che mi venne in mente qualche giorno fa...

Davanti a lui c'erano due tizi. Shichijuni aveva puntato verso i due più a sinistra, secondo la visuale dei "buoni". Si diresse ancora più a sinistra, puntando all'uomo più a sinistra di tutti.

Lo disarmo con un calcio e gli taglio la testa. No, devo collezionare arti. Lo disarmo con un calcio e gli taglio il braccio. No, devo collezionarne come minimo due, altrimenti sarebbe sconfitta o pareggio!
Lo disarmo con un calcio e gli taglio entrambe le gambe. Sì, con un colpo, perfetto. Ma... ci metterei troppo a tornare con i piedi a terra dopo averlo disarmato... poi dovrei abbassarmi e falciare.
Allora facciamo così...


Shichijuni, poco prima di raggiungere l'avversario, avrebbe colpito il suolo con la falce per innalzarsi e compiere un movimento ad arco nell'aria, in modo da poter disarmare con il tallone l'avversario e continuare la traiettoria atterrando al suolo e tagliare trasversalmente entrambe le gambe del malcapitato, la destra all'altezza della coscia, la sinistra all'altezza della gamba. Ciò gli avrebbe reso tutto più semplice rispetto all'altra azione perché non avrebbe dovuto attendere la fine del salto e l'atterraggio poiché sarebbe accaduto tutto in un unico salto, velocizzato inoltre dalla forza di rotazione. Anche la falce avrebbe colpito con più impeto poiché, a partire da metà salto, una volta sollevatasi dal terreno, avrebbe acquisito sempre più velocità per inerzia e forza centrifuga.
In caso di riuscita avrebbe detto:

Due! Oh, pari.

Stesso discorso vale per me, tutto ipotetico dopo l'ultimo pensiero.Non ho ben capito cosa combini, michelle. Quindi ho detto che stai attaccando gli unici che abbiamo lasciato in disparte se non ti spiace :asd:
 
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