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Quest 053: Giuro! Ero solo lì di passaggio!

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view post Posted on 26/4/2013, 17:27
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Amministramucche
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Quest 053: Giuro! Ero solo lì di passaggio!

Quest Libera

Quest disponibile per:

Cherì Mcgraw
Drake Kitakize
Kassadin
Syd Aster
Kumo


Ambientazione

Zapan

Obiettivo

Nella famosa banca provinciale di "Zapan" è in atto una rapina a mano armata da parte di 5 ladri. Sarà vostra scelta se aiutare la polizia e fermare la rapina o aggregarvi ai ladri.

Ricompense

60 Esperienza
15000 jeni

Saranno assegnati dei bonus per le ruolate


GdR On

La giornata era radiosa a Zapan, il sole risplendeva e giovani ed anziani passeggiavano allegramente per la strada scambiandosi gioiosi sorrisi.
Quand'ecco un tratto auto della polizia sfrecciare per la strada dirette alla banca provinciale di Zapan. La notizia di una rapina a mano armata ad opera di 5 malavitosi si diffuse nel vociare della gente... Come si sarebbe concluso il misfatto?

GdR Off

Descrivete come avete appreso la notizia della rapina, come arrivate all'esterno della banca e come entrate. Vi ricordo che all'esterno della banca c'è la polizia che naturalmente non vi farà entrare senza una sorta di "permesso".
Buona ruolata.

Edited by Nappa - 26/4/2013, 18:43
 
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view post Posted on 26/4/2013, 18:10
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CITAZIONE
Narrato
Parlato
Pensato

La giornata era radiosa e dopo le lunghe ricerche per l'esame hunter, niente, non riusciva a trovare informazioni. Si recò in piazza per passare il tempo e riposarsi, quand'ecco che un auto della polizia sfrecciava tra la gente, era molto veloce, Drake non si pose molti problemi, la polizia poteva svolgere benissimo il suo lavoro.
Dunque continuò la sua passeggiata, e tra le chiacchiere della gente, ne sentì una in particolare:

Hai visto la rapina che stanno facendo nella banca centrale di Zapan?
Si dice che siano dei ladri professionisti, alcuni di loro sono anche Hunter!


Drake si girò di scatto, magari aveva la possibilità di conoscere qualche Hunter ed ottenere informazioni importanti riguardo l'esame. Quindi corse fino ad arrivare all'entrata della banca. Lì c'era un posto di blocco, e non molta gente attorno. Tento di avvicinarsi, ma a quanto pare il posto di blocco impediva il passaggio assieme a qualche poliziotto. Così Drake mentì, anche se non gli piaceva tanto mentire, e disse:

Salve, sono il detective Drake, sono sotto copertura. Ho sentito che i ladri hanno richiesto 700.000 Jeny come risarcimento.

Da come mi guarda non sembra sapere molto sulla rapina che si sta svolgendo, probabilmente è stato incaricato da qualcuno di superiore, di bloccare eventuali persone.

Fece qualche secondo di pausa e poi aggiunse con tono serio, per non destare sospetti:

Se non porto questi soldi lì dentro, i criminali faranno molto casino, la storia la sai poi no? Stampa ecc... meglio evitare queste cose. Allora apri il posto di blocco.

Drake tirò fuori dalla giacca, una valigetta, che aveva comprato poco prima, era per rendere credibile ancor di più la storia dei 700.000 Jeny, sperando che il poliziotto non avrebbe controllato il contenuto, in quel caso lo avrebbe stordito data la posizione.

Devo assolutamente scoprire il luogo dell'esame hunter, e se li dentro c'è un hunter, devo parlargli, e magari farmelo amico.

Edited by Manen - 26/4/2013, 21:56
 
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view post Posted on 26/4/2013, 19:09
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La scheda di Kassa è *puff* sparita. Io intanto posto...


Kassadin, dopo aver concluso la sua avventura con la Brigata dell'Illusione, si era assicurato un periodo di assoluto riposo, senza interferenze. Era quindi tornato nella città delle Stelle Cadenti, ma una volta che il denaro era stato sul punto di concludersi aveva scelto di tornare in azione, sia per necessità che per divertimento. Aveva sentito parlare di disordini a Zapan, per cui si era diretto lì: si sa, quando una zona è instabile il lavoro per i sicari non manca. Sfortunatamente la città non poteva essere più tranquilla.

Maddai...e io che speravo di potermi divertire e magari fare soldi facili...mi sembra che questa orribile città goda di ottima salute. Potrei cercare qualche aggancio nella mafia, tanto per iniziare...a loro il lavoro sporco non manca mai.

Mentre era perso in simili pensieri, vide un auto della polizia sfrecciare a tutta velocità verso il centro. Kassadin si incuriosì, soprattutto quando raccolse alcune informazioni dai negozianti della zona. Pareva infatti che alcuni malvimenti stessero assaltando la Banca di Zapan. Il ragazzo decise quindi di cogliere la palla al balzo. Avrebbe potuto cercare un aggancio o con la polizia o con i malviventi a seconda di come sarebbero andate le cose. Giunto in prossimità della banca, trovò dei poliziotti a sbarrargli la strada.

Che fastidio...sono già qui...

Kassadin allora si diresse in un vicolo secondario, e ammazzò uno degli agenti di pattuglia che piantonavano la zona. Indossò rapidamente la sua uniforme, prese il distintivo e la pistola d'ordinanza e andò all'ingresso laterale della banca, anche questo tenuto d'occhio dalla polizia. Con fare autoritario si rivolse ai due novellini e disse, aspro:

Sergente maggiore Kassadin. Riposo soldati. Levatevi dai piedi, siete d'intralcio alle indagini. Volete farvi degradare?! Ho ricevuto l'ordine dal comando di aprire di persona le trattative con i malviventi, non vorrette che la vita di quei civili ricada sulla vostra inettitudine, vero? Quindi fate largo, c'è gente che lavora.
 
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Hunter
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Syd camminava tranquillamente per le vie di Zapan, senza uno scopo. Aveva bisogno di informazioni, informazioni che non aveva ben in mente come ottenere così si era limitato a girare alla rinfusa per il mondo aspettando che succedesse qualcosa che potesse farlo avanzare nel suo assurdo piano (che ai suoi occhi era perfettamente realizzabile).
Girava così, sovra pensiero e con un fare decisamente sicuro, tipico della sua personalità abituata a credersi il migliore, cercando qualche libro o qualche cosa che trattasse il tema che gli stava tanto a cuore.
Syd stava camminando tranquillamente per le vie di Zapan quando si imbattè in un fenomeno decisamente curioso per una persona proveniente Neo Green Life e abituata alla tranquilla vita della foresta: degli uomini vestiti di blu gridavano qualcosa a qualcuno che pareva stesse facendo qualcosa di strano all'interno di un edificio. O Forse erano gli uomini vestiti in blu che facevano qualcosa di strano gridando agli uomini fuori dall'edificio con il megafono, Syd non riusciva ben a focalizzare la cosa.
Comunque sia pareva essere un evento di tutto rispetto: moltissima gente pareva essere interessata a quanto stesse accadendo e il modo in cui parlavano faceva intuire la serietà della cosa.
Potrebbe sembrare strano che una persona non riesca a riconoscere una rapina ma Syd era sempre vissuto in un clan in cui il rispetto reciproco era alla base e fenomeni come i furti o l'assassinio di un compaesano erano decisamente fuori dalla loro ottica. In oltre la sua età certo non lo aiutava.
Incuriosito dallo strano evento e con fare decisamente sicuro si avvicinò a uno degli uomini vestiti di blu che pareva essere intenzionato ad aiutare i suoi colleghi vestiti di blu che stavano gridando al megafono, intenzionato a chiedere informazioni per vederci più chiaro
Mi scusi la domanda banale ma sono nuovo di queste parti...che cosa sta succedendo? Perché gridate agli uomini all'interno dell'edificio? Avete bisogno di aiuto?
L'ingenuità di Syd era probabilmente superiore solo alla sua inesperienza, inesperienza che tra l'altro lo faceva sentire invincibile e non gli faceva considerare i proprio limiti.
Forse era qui che sbagliava.
 
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view post Posted on 26/4/2013, 23:47
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La prima volta che cherì uscì dai confini della sua villa, non andò poi molto bene, ne tanto meno lontano. Aveva appena compiuto 15 anni e in meno di 15 minuti il maggiordomo di casa McGraw la riportó Indietro. Sbuffando fu costretta a varie punizioni e ramanzine.
La seconda volta andò un pochino meglio, ma non riuscì a varcare la soglia della sua città.
Oggi era riuscita ad arrivare a Zapan, dopo aver insistito per settimane, a convincere il padre a lasciarla andare. Riuscì a convincerlo, ma si doveva portare dietro il suo maggiordomo. Piuttosto di niente...Accettò quindi.
Era una bella giornata di sole, e lei adorava il sole e quella era la sua primissima volta lontana dalla Città delle Stelle Cadenti. Tutto era così diverso, ma allo stesso tempo così uguale. Ragazze, uomini, bambini, negozi, strade, parchi...c'erano sia nella sua città natale che qui a Zapan.
Era entusiasta, fin troppo entusiasta. A ragione entusiasta. Erano secoli che voleva vedere cosa ci fosse fuori dalle mura di casa e finalmente ne aveva l'opportunità. Peccato per il maggiordomo fra i piedi. Così non era di certo libera come avrebbe voluto.

-Vorrei un gelato al pistacchio-

Ordinó all uomo vestito in pinguino. La sua voce era melodiosa ed autoritaria allo stesso tempo.
Erano giunti in una piazza e dopo aver dato l'ordine del gelato, si sedette su di una panchina al sole.
Il maggiordomo si allontanò per raggiungere la gelateria più vicina, e nel mentre una pattuglia di polizia si arrestò davanti ad una banca.
La gente tutt'intorno, curiosa, iniziò a parlare di rapina, cosa che Cherì aveva visto solamente in tv. Sembrava interessante la cosa..decise quindi di avvicinarsi alla banca, intenzionata da subito a mescolarsi con la gente.
Vide i poliziotti puntare le loro pistole verso la banca e udire la parola "ladri" ripetuta più volte dai vari presenti. Ladri...cherì si ricordò che una volta dei ladri entrarono nella sua villa...non fu cosa affatto piacevole. Al ricordo strinse i pugni e il suo sangue ribollì nelle vene. I ladri erano una brutta razza, da sterminare.
Si avvicinó ad un poliziotto, restando peró in disparte. Nello stesso momento in cui anche un altro ragazzo si avvicinó a lui.

-Mi scusi la domanda banale ma sono nuovo di queste parti...che cosa sta succedendo? Perché gridate agli uomini all'interno dell'edificio? Avete bisogno di aiuto?- disse il ragazzo e Cherì colse l occasione di avvicinarsi di più.
Non sapeva come muoversi, del resto era la prima volta in cui agiva da sola. Sapeva solo che voleva prendere quei ladri...
 
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PG: Kumo Otoku

Narrato
-Parlato-
Pensato


Kumo se ne stava tranquillo su una panchina, a leggere un giornale. Era rinato. Dopo i vari trambusti alla Torre Celeste, tra il combattimento con Miko, i casini con il tipo corvino che voleva riportare in vita il suo amico e i problemi con Alaska, una bella vacanza a Zapan era l'ideale, visto che a breve avrebbe dovuto sostenere il "colloquio" con gli Zaoldyeck e in seguito l'esame per diventare Hunter.
Eh sì, la sua vita stava prendendo la piega giusta. E quella giornata così fresca ma assolata lo metteva proprio di buon umore.
E poi era a Zapan, poteva approfittarne per avere indizi sulla collocazione dell'esame...
Si stiracchiò e chiuse il giornale, buttando la testa sullo schienale della panchina e socchiudendo gli occhi. A breve sarebbe tornato a casa, nella Repubblica di Padokia... perché non approfittarne e passare dal babbo?

Se non ce l'ha ancora con me per la storia di Maka... pensò, socchiudendo gli occhi a causa del forte Sole.

Passò il resto della mattinata così, su quella panchina, proprio davanti la Banca Provinciale di Zapan, ignaro di quello che sarebbe successo poco dopo.
Ci fu infatti un gran trambusto. Kumo non li diede peso, pensò a un influente imprenditore che andava a ritirare i frutti del suo lavoro.
Ma così non era. Era una rapina, e poco dopo infatti una volante della polizia sfrecciava per le vie della soleggiata cittadina.

Male, molto male... pensò Kumo, riaprendo il giornale.

Non voleva interessarsi o interferire in alcun modo a quella situazione. Riprese a leggere per distrarsi, ma la gente faceva così tanta confusione...
Arrivò infine un signore, in lacrime. Aveva circa 40 anni, una giacca vecchia ma ben tenuta, sul beige. Tolse il giornale dalle mani di Kumo e gli prese le mani.

Cosa vuole questo vecchio? pensò Kumo, stupito ed infastidito.

-La prego, signor Kumo... aiuti la polizia in questa operazione, la supplico! Lì dentro c'è mia moglie con i miei figli... non voglio pensare a quello che gli stanno facendo!- disse l'uomo, lagnandosi. Come conosceva il suo nome? E perché proprio lui doveva aiutare la polizia.

I suoi pensieri dovevano essersi mutati in un'espressione perplessa, poiché l'uomo cominciò a spiegare: -L'ho vista, al Torneo della Torre Celeste. Anche se è stato subito sconfitto ha combattuto bene... in fondo il suo avversario era troppo forte... e di sicuro ha più probabilità lei che la polizia di acciuffare quei criminali!-

Kumo non sapeva se prendere le parole dell'uomo come un complimento o un offesa. Optò per il complimento, per evitare di mandarlo all'ospedale.

Rimase però in silenzio, poi, prendendo il giornale, esordì: -La polizia sa fare il proprio lavoro, non gli serve il mio aiuto. Inoltre non sono minimamente interessato.-

L'uomo rimase a bocca aperta. Non voleva mentire a quel ragazzo, ma si trovava costretto a farlo... -Signor Kumo. E' qui a Zapan per l'esame Hunter, vero? Io ho da fonti certe l'ubicazione della Prima Prova... ma la prego, lei salvi la mia famiglia!-

Kumo si incuriosì. Posò il giornale e guardando l'uomo disse: -Vedrò cosa posso fare, ma non credo che la polizia mi lasci passare con facilità. Ah, e sia ben inteso: se quando avrò finito dovessi scoprire che lei sta mentendo non esiterò ad uccidere la sua famiglia, così come l'ho salvata, chiaro?-

L'uomo trasalì, ma annuì. Kumo si diresse verso la polizia, che ovviamente non lo fece passare. Inutile insistere, ma Kumo tentò ugualmente.

-Mi dispiace, ragazzo. Anche se si presentasse qui il Presidente Netero in persona ho l'ordine di non far passare nessuno, figuriamoci se faccia passare uno come te, che ha a malapena combattuto all'Arena Celeste.- disse amaramente l'agente, poi aggiunse: -Levati di torno, e se davvero vuoi dare una mano allontana questa gente da qui. Se non ci fossero i curiosi potremmo svolgere il nostro lavoro molto meglio, e finire queste sciocchezze in men che non si dica.-

Ma il signore di prima aveva previsto ciò, e aveva cominciato a far notare alle persone la presenza di Kumo, lì. In breve tempo tutta la folla protestava verso la polizia, per far entrare il ragazzo. Kumo era stupito, non pensava che partecipare a quel Torneo lo avrebbe reso così famoso, dato che aveva anche perso subito.

-Visto? Posso essere d'aiuto, agente. Mi faccia entrare, la prego. Probabilmente potrei anche allontanare la folla, ma dubito che lo faranno se non mi fate entrare...- disse il giovane, guardando con aria decisa l'agente dinanzi a se.
 
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view post Posted on 28/4/2013, 16:38
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"Detective Drake, eh?! LEI È IL DETECTIVE DRAKE?! Ma cosa aspetta?! Entri immediatamente John Drake e faccia vedere a tutti di che pasta è fatto!"

Disse il poliziotto urlando e smaniando come un indemoniato. Poi disse al collega:

"Guarda... Qui è arrivato il detective Drake in persona..."
"QUEL DRAKE?!"
"Sì... Non vedi? Dev'essere per forza lui! Guarda che stazza!"

La giovane recluta prese un megafono, poi si rivolse ai ladri che erano all'interno della banca:

"Sta per entrare il detective Drake, negozierete con lui... Se sopravviverete."

Poi abbassò il megafono e disse commosso:

"Entri pure, detective... E grazie di esistere..."

Meanwhile

Kassadin uccise un poliziotto, rubò la sua uniforme e cercò di convincere molto brutalmente due giovani reclute alla porta secondaria della banca a farlo entrare. Le due giovani reclute si trovarono un po' in difficoltà e, un po' per la sorpresa, un po' per le parole convincenti del "sergente maggiore Kassadin" si fecero da parte consentendo al ragazzo di entrare.

Intanto:

Syd chiese informazioni ad un "tizio vestito di blu" questo rispose:

"Mh... Mi sembri... Bhè... Ben carrozzato. A quanto ho capito quell'uomo è il famoso investigatore Drake. Non manderei mai uno dei miei uomini all'interno a fargli da scorta, rischiare di perderlo e doverne pagare io... Ma tu... Tu non sei sotto la mia responsabilità e vuoi aiutare. Fa' da scorta a quel tipo e sarai ricompensato, i ladri dentro hanno il grilletto facile."

Nessuno d'importante era dentro la banca, dunque ai poliziotti importava poco se qualcuno c'avesse lasciato le penne o i ladri avessero vinto.

Meanwhile:

Cherì chiese se servisse aiuto ad un poliziotto. Questo allora la guardò bene, girò un paio di volte intorno alla ragazza, poi guardò un suo collega e disse:

"Come può aiutarci?"

Qui ci fu un piccolo scambio di battute piuttosto sconce da parte dei due poliziotti che aggiunsero poi:

"Non penso tu possa aiutarci, cara ragazza... Sei piuttosto gracilina. Facciamo così se riesci a colpirmi ti faccio entrare senza problemi dalla porta sul retro così fai un (AHAHAHAHAHAHAHAHAH) attacco a sorpresa"

Intanto:

Kumo chiese il permesso di entrare e gli fu negato quand'ecco che tutti i poliziotti iniziarono ad inneggiare al nome di Drake, così la recluta disse:

"Guarda, facciamo che ti faccio entrare. Devi fare da scorta a quel tipaccio di John Drake... A quanto pare ce n'è un altro lì con lui, ma due scorte son sempre meglio di una."


Nella banca era palpabile il clima d'attenzione. Tutti i clienti erano seduti a gambe incrociate ammassati in un angolo della stanza con 3 pistole puntate addosso da parte di due ladri. Intanto altri due stavano ripulendo per bene le casse con l'aiuto (naturalmente obbligato) delle cassiere.
La porta secondaria era collocata vicino la cassa.
La porta principale di fronte.
La porta sul retro era dietro la cassa, ben nascosta agli occhi di tutti.
Uno dei ladri che srovegliava gli ostaggi, aspettando l'annunciato ingresso di Drake, puntò la pistola contro la porta. Intanto sentendo dei rumori uno dei ladri che stava ripulendo la cassa puntò la pistola contro la porta secondaria ancora chiusa.
 
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view post Posted on 28/4/2013, 18:39
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I poliziotti di guardia, avevano fatto passare Drake, con tanta facilità, scambiandolo per un vero polizziotto. Aveva nascosto bene la spada, che però appena passato il posto di blocco, pensò bene di sfoderarla, o meglio, tenerla nel fodero ma posizionarla in modo da poterla sfoderare facilmente.

Mi hanno scambiato per un vero poliziotto, è stata più facile del previsto, ora passo due. Sarà difficile se ci sono hunter lì dentro, ma ci proverò.

Drake stava camminando verso l'entrata, ma non sapeva che dietro la porta c'era uno con una pistola pronto ad attenderlo. Però gli venne il dubbio a metà strada. Infatti arrivato alla porta della banca, si spostò poco a destra della maniglia, e quindi al lato della porta, aspettando qualche secondo, aprì la maniglia e lanciò la valigetta dentro la banca, sperando che la concentrazione dei rapitori si abbassasse.
Poi urlò qualcosa:

Lì ci sono 700.000 Jeny!
Potete controllare, come avevate richiesto!


A quel punto, si sarebbe girato e avrebbe cominciato a correre verso l'altra entrata, quella dietro la cassa, poi sarebbe entrato e si sarebbe nascosto sotto la cassa, e se qualcuno lo avesse visto, avrebbe eseguito le cose che richiedevano i ladri.

Se tutto va secondo i miei piani, riuscirò a catturarne uno e scoprire quello che voglio.
Ora devo escogitare qualche effetto a sorpresa.


L'obbiettivo principale di Drake, era far controllare la valigetta ai ladri, e in possibilità, dopo che l'avrebbero controllata esso sperava che uno o di più ladri andasse a controllare fuori, cadendo così nelle braccia della polizia.
 
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view post Posted on 29/4/2013, 10:54
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Il poliziotto squadrò bene la ragazza girandole anche più volte attorno.
"Come può aiutarci?" domandò poi rivolto al collega. I due giovani uomini iniziarono con qualche scambio di battute a cui Cherì preferì non ascoltare, ma preferì sbuffare battendo il piede sinistro a terra, ripetutamente.
Non penso tu possa aiutarci, cara ragazza... Sei piuttosto gracilina. Facciamo così se riesci a colpirmi ti faccio entrare senza problemi dalla porta sul retro così fai un (AHAHAHAHAHAHAHAHAH) attacco a sorpresa disse ben poco convinto il poliziotto che si era rivolto a lei, ridendo tra l'altro.
Appena finì di pronunciare l'ultima sillaba, Cherì, senza troppi complimenti o convenevoli, sferrò un pugno allo stomaco del poliziotto. Poi guardò il suo partner con aria di sfida.

Non era mia intenzione colpirlo...Dai su, che ho tirato solo un pugno leggero, non devo averle fatto troppo male...

disse tornando a guardare il poliziotto attaccato.
 
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view post Posted on 29/4/2013, 15:05
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Kassadin riuscì senza problemi a passare i controlli della polizia, ed entrò senza colpo ferire nella banca. Ora veniva la parte difficile. Si tolse l'uniforme da poliziotto, e avanzò deciso verso la porta di accesso alla banca. Dubitava seriamente che i criminali avessero lasciato scoperto un punto strategico così importante. Quindi, decise di prendere in mano la situazione. Senza tanti complimenti disse:

So benissimo che siete lì dietro, a puntarmi una pistola contro come dei ratti codardi. Il mio nome è Kassadin, e fareste bene ad ascoltarmi. Siete circondati dalla polizia e come io sono riuscito ad entrare qui dentro allora anche altri staranno in questo momento preparando le loro mosse. Ma io posso aiutarvi. Fatemi entrare e vi dimostrerò come lavora un professionista del settore. Non gratis, ovviamente.

Se non dovessero accettare mi basta semplicemente intuire la loro posizione dalla voce. E comunque lavoro meglio come criminale. Non mi ci vedo proprio nei panni di difensore della giustizia. Prenderò in mano l'azione, e condurrò a buon fine questo colpo, con tutto ciò che questo comporta.
 
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Hunter
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Mh... Mi sembri... Bhè... Ben carrozzato. A quanto ho capito quell'uomo è il famoso investigatore Drake. Non manderei mai uno dei miei uomini all'interno a fargli da scorta, rischiare di perderlo e doverne pagare io... Ma tu... Tu non sei sotto la mia responsabilità e vuoi aiutare. Fa' da scorta a quel tipo e sarai ricompensato, i ladri dentro hanno il grilletto facile.
Io..si...cosa? Ehm...ok.
Syd osservò quello che doveva essere l'investigatore Drake entrare nella banca.
Non aveva ben capito cosa stesse succedendo ma si limitò a seguirlo cercando di fare esattamente quel che gli era stato ordinato.
Fare da scorta all'investigatore Drake.
Sembrava quasi facile.
Syd corse dietro al suo obbiettivo, non aveva senso seguirlo senza farsi notare
Ehi! Aspetta! Mi è stato ordinato di aiutarti...non capisco bene che succede ma...per qualunque cosa hai il mio aiuto.
Poi notò la mossa di Drake che lanciò una valigetta all'interno del grande edificio con scritto "Banca" al suo interno.
Un fatto indubbiamente curioso.
A quel punto, Drake si girò e cominciò a correre verso l'altra entrata, quella dietro la cassa per poi entrare.
Syd era indeciso sul da farsi. Entrare poteva essere pericoloso così che decise che fosse meglio seguire il ragazzo fino all'entrata secondaria per poi attendere istruzioni o fatti rilevanti da Drake. Se non avesse ricevuto nulla avrebbe atteso eventuali segnali (come colpi di pistola o grida o altro) per fiondarsi ad aiutare l'ispettore Drake.
 
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view post Posted on 1/5/2013, 13:41
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sti giorni non sono stato a casa ^^ ora sono appena tornato... studio, ceno, posto.


EDIT:

i compiti l'hanno pensata in modo diverso.


Edited by Sennar1927 - 1/5/2013, 23:02
 
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view post Posted on 2/5/2013, 12:39
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Lo fecero entrare, i poliziotti. Doveva fare da scorta a un certo "John Drake". Il nome gli ricordava una qualche serie televisiva ambientata in ospedale, ma poteva sbagliarsi.
Seguì il tipo, che si muoveva deciso, anche se cauto. Aveva una valigetta in mano.
Un diversivo...?! pensò Kumo, prendendoci su tutta la linea.
-Lì ci sono 700.000 Jeny! Potete controllare, come avevate richiesto!- disse il detective, cominciando poi a correre verso l'entrata posteriore, seguito dall'altro ragazzo (che pareva spaesato) di scorta.
Kumo decise di attenersi almeno per il momento alle indicazioni della polizia, per poi fare a modo suo e portare in salvo la famiglia di quel vecchietto. Era l'unica cosa che gli interessava, gli altri potevano anche fottersi... ma sapeva anche lui che alla fine avrebbe cercato di sventare del tutto la rapina.
Buttò velocemente un occhiata all'interno dell'edificio. I suoi obiettivi erano accatastati in un angolo, a gambe incrociate. Tre pistole puntate contro.
Bene bene... pensò, raggiungendo il tipo a cui doveva fare da scorta.
-Bene, John. Bell'idea quella di ficcarsi dietro la cassa se... NON CI FOSSERO DEI TIPI CHE LA STANNO RIPULENDO.- disse Kumo, senza alzare troppo la voce.
-Ok, la porta è nascosta... ma i ladri all'interno ci sono davanti, DAVANTI. Appena entrerà verrà visto e stilettato. Vogliamo evitarlo, vero? Propongo quindi di mandare questo ragazzo a distrarre i ladri occupati alla cassa. Appena saremo sicuri che nessuno stia nei pressi delle casse, allora, in quel momento, entreremo.- disse, pazientando una risposta dal "detective".
 
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