CITAZIONE
narrato pensato scritto parlato mio
Shiva era nuovo a quel mondo, a quell'enorme torre dentro la quale era entrato.
V'era troppa gente.. troppa confusione.. quanto chiacchiericcio.
Shiva era abituato ad un clima tranquillo ed isolato dove esistevano lui e le sue vittime..
Nonostante non la potesse usare durante il torneo portava dietro la sua schiena la lunga falce tre lame con la corda della parte senz'arma che finiva dritta nella sua manica destra e le lame che, tendenti verso il basso quasi toccavano terra.
Era una delle poche volte dove la veste vedeva il colletto alto chiuso e il cappello in paglia ornato dal campanello sulla sinistra di colore rosso e i vari pezzi di seta cartacea bianca che penzolanti dalla base del cappello gli andavano a coprire completamente il viso.
Era fermo con la schiena leggermente poggiata al muro e le braccia conserte, il cappello lievemente incrinato verso il basso e gli occhi che scrutavano tutti.
Sentiva, anzi, origliava svariati discorsi.. d'un tratto vide un uomo dai capelli biondi prepararsi ad un attacco.. partì a tutta velocità..
mmm.. la cosa si fa interessante.. stiamo a vedere..un lieve sorriso coperto dal colletto si dipinse sul volto di Shiva che ora interessato aveva tutte le intenzioni di gustarsi uno spettacolo, sperando, il più sanguinoso possibile..