Quest 021: Risveglio

Erano passati ormai un bel pò di giorni da quel fatidico dì in cui Alaska era divenuta un Hunter. La morte di Akira non le era di certo passata inosservata ne tanto meno era passata nel dimenticatoio. No, il ricordo di lui giacente a terra privo di vita era ancora vivido nei suoi pensieri. Non c'era giorno che non pensasse che se sarebbe andata avanti per questa sua nuova strada avrebbe potuto nuovamente affrontare una cosa simile, una perdita...E ciò non faceva minimamente per lei, in questo era troppo debole.
La perdita del giovane esaminatore poi era stata un brutto colpo per la ragazza, in quanto inconsciamente si era finita per innamorarsi di lui.
Eppure, dopo aver ricevuto la chiamata da parte dell'associazione di Hunter, decise ugualmente di recarsi lì da loro e di continuare quindi questa sua nuova vita iniziata nel peggiore dei modi.
Si recò dunque a Zapan e si presentò con qualche minuto di ritardo nel luogo d'incontro, dove vi trovò i suoi ultimi compagni di avventura, Marte e Kaito.
Con cautela si avvicinò ai due ragazzi e li salutò con un lieve cenno di capo e un sorriso. Sembrava sempre la ragazzina infantile, allegra, sì insomma la solita, però si capiva benissimo che sotto sotto non era più quella di prima. Il suo sorriso celava in realtà una lieve malinconia.

A-Anche voi qui?

domandò con voce un pò atona, senza la sua solita enfasi quindi.

Ciao ragazzi, ci si incontra di nuovo. Probabilmente non vi ricordate di me, sono quel ragazzo che ha distrutto le rovine all' esame. Il mio nome è Lucyan! Lucyan Zaoldyeck! E sarò il vostro insegnante...Voi siete? disse improvvisamente il ragazzo della volta dell'esame, piombato dall'alto. Alaska se lo ricordava più o meno quel volto, non era proprio sicura che fosse lo stesso ragazzo dell'esplosione.
La sua entrata era sì un pò spiazzante, insomma non era solita Alaska vedere persone fare quelle cose, ma ciononostante la freddezza che aveva mantenuto nel vedere quell'entrata era stata alta. Non era più quella di giorni prima...Una volta si sarebbe entusiasmata, avrebbe forse fatto qualche domanda su quanto visto, ma per il momento non era più quella ilare persona...

Ciao Lucyan, spero che tu non ti aspetti da me stupore per quella cosa appena fatta, sai è già la terza volta che ti vedo fare cose strane, la prima all’esame, poi quando abbiamo eliminato quei animali particolari,ed anche ora . E se non mi ricordo male te mi hai già parlato di questa tua tecnica particolare, che se non sbaglio si chiama nen, ma poi non mi hai aggiunto altro. Comunque anche se ci siamo visti più volte ora ti ripeto come mi chiamo. Io sono Marte, Marte Cid partì subito in quarta Marte.

Alaska invece rimase fra le sue, in silenzio quindi ed a malapena abbozzò un sorriso indirizzato all'ultimo venuto. Non tolse poi il suo sguardo da lui.

Il ragazzo parlò nuovamente, dimostrandosi, ironicamente, davvero una persona cordiale e simpatica. Ma erano tutte così le persone a loro "superiori"?
Alaska lo guardò sempre con la sua nuova aria di indifferenza, finchè esso non disse le seguenti parole io vi odio, per quanto mi riguarda voi siete la principale, anzi scusate, l'unica causa della morte di mio fratello. . Parole che rifecero scendere in lei la malinconia di quei giorni e sul suo volto scese lentamente una piccola lacrima che essa cercò di togliersi con la mano in cui teneva l'anello da Akira regalatole. Anche se non aveva mai capito il vero motivo che aveva spinto quel ragazzino a prestarle il suo anello, ora lo custodiva gelosamente e non se ne separava mai.
E in men che non si dica Alaska si ritrovò piegata in ginocchio, probabilmente grazie a quel ragazzo che si era presentato come fratello di Akira.
Lo sguardo di lei era ancora una volta fisso verso Lucyan, ma questa volta non esprimeva indifferenza, ma piuttosto sofferenza e non di certo per merito delle maniere brute del tipo. Il ricordo di Akira a quanto sembrava non riusciva ad abbandonarla.
Ma questo Lucyan era davvero fratello di Akira? Come del resto l'altro ragazzino di cui Alaska non ricordava più il nome...Erano davvero fratelli quei tre? Sembravano così diversi...
E chissà se Akira aveva mai parlato con loro di Alaska...

*Ma che diamine sto pensando?*

si disse mentalmente la ragazza che apparentemente poteva anche sembrare in punto di morte. Non aveva altro da pensare in quel momento?
Il suo sguardo triste era sempre puntato verso il suo avversario, verso il fratello di Akira.

Volevo avvertire ke oggi non ci sarò. Spero domani pome. In caso provo sta notte quando torno a casa