| Akira osservò gli altri due apprendere faticosamente sia il Ren sia lo Zetsu. Vide i due trattenere a fatica la propria Aura all'interno del corpo, e, cosa ancora più difficile a prima vista, notò come l'aura aumentasse a dismisura utilizzando il Ren. Tuttavia il procedimento lasciò sia Kotaro sia Shichijuni praticicamente privi d'aura, come se avessero esaurito le energie.
In poche parole il flusso, quantunque discontinuo, è sostanzialmente indice dell'energia residua. Praticamente l'aura è la condizione necessaria per attivare il potere Nen...Ciò vuol dire che se esauriamo l'aura...muoriamo? La risposta sembra essere affermativa...infatti ho notato che anche quelli che non usano il Nen hanno aura, ma che i morti la perdono progressivamente.
Akira osservò la vecchia. Sicuramente aveva ascoltato i suoi pensieri, ma dal momento che non interveniva ebbe conferma della validità dei suoi ragionamenti. Il giovane si concentrò, raccogliendo le idee. Percepiva distintamente l'aura raccogliersi intorno e condensarsi secondo la sua volontà. Immaginò perciò l'aura come un flusso d'acqua, arginato da delle solide barriere. Poi immaginò di renderle progressivamente più solide, a tal punto da costringere l'oceano di energia che gli ribolliva dentro nel samsara da cui proveniva.
Mi sento...un fantasma. Se non avessi la percezione del mio corpo penserei di essere morto. E' come...sentirsi perfettamente a proprio agio nel gelo invernale. Qualcosa di innaturale. E adesso devo ragionare al contrario...lo Zetsu non è così stancante...ma adesso viene il difficile.
Lo Zaoldyeck cercò di spingere fuori dal proprio corpo l'aura, ma no vi riuscì. Il suo stesso corpo faceva resistenza. Akira si concentrò, individuando nelle proprie funzioni vitali un ciclo nel quale l'aura alternativamente aumentava e diminuiva. Con il tempismo giusto il giovane riuscì a forzare i limiti del proprio corpo, riuscendo così ad aumentare il volume della propria aura.
Adesso va meglio. Con questo potere...sento di poter piegare il mondo al mio volere...eccellente. Sfortunatamente è molto stancante. Al mio livello attuale non credo di poter resistere in questo stato per più di qualche minuto...Devo allenarmi.
La vecchia osservò senza commentare i progressi di ognuno di loro. Poi, quando tutti e tre ebbero affinato il controllo dell'aura apprendendo (seppur a livello minimo) sia lo Zetsu che il Ren, continuò la spiegazione:
Eccellente. Sappiate però una cosa: il mio potere ha effetto solo qui dentro. Il che vuol dire che dovrete allenarvi singolarmente per mantenere il livello raggiunto qui. Tuttavia l'esperienza aiuta, e molto, e perciò troverete più facile imparare da soli dopo questo allenamento. La chiave per l'allenamento consiste nell'attivare il Ren velocemente. Direi che per imparare il giusto tempismo non è male l'idea di attivare il Ren per 5 secondi 10 volte di fila, 5 volte al giorno.
La vecchia tacque. Poi proseguì.
Tuttavia la cosa che più mi premeva era iniziare a spiegarvi l'Hatsu. Non pretendo che lo impariate ora, non è possibile, ma la cosa essenziale è mettervi nelle condizioni di proseguire da soli lo studio dell'Hatsu. Senza mezzi termini è proprio l'Hatsu che distingue un utilizzatore da un altro. Infatti esistono ben sei tipi d'Hatsu, corrispondenti al tipo d'aura che avete acquisito alla nascita. Gli appartenenti al Potenziamento possono incrementare le prestazioni del proprio corpo, la Trasformazione permette di modificare la qualità della propria aura, la Concretizzazione vi consente di evocare oggetti a vostra scelta, mentre l'Emissione è specialista nel mantenere l'aura staccata dal corpo dell'utilizzatore e infine la Manipolazione è l'unica a consentire di comandare persone, animali e oggetti...adesso dovete solo scoprire com'è la vostra aura. Sprigionate il Ren su quei bicchieri in fondo, e state a vedere...domande?
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