Quest 007: Misteri Nella Natura

Triiiiin!
Spengo la sveglia e mi alzo in piedi. E' mattina, la mattina dopo la prova d'esame preliminare per diventare Hunter. Osservo la finestra e rifletto su ciò che è successo nell'utlimo giorno. Sarò stato sicuramente bocciato, non avendo neanche partecipato, anzi, no, è proprio così. In un certo senso volevo provarlo, ma poi mi è mancata la voglia, ed allora ho preferito continuare coi miei esercizi. Appena finito il filo dei miei pensieri, mi rendo conto che non era la sveglia a suonare ma il telefono.
Maledetto telefono... - Soffoco un grugnito e alzo la cornetta, sapendo già chi sarà: sono in pochi ad avere questo numero - Pronto?
Ed infatti è l' "Ufficio di Occupazione", o almeno è ciò che è ufficialmente, ovvero trova lavoro a chi non ne ha, e a me invece dà lavoretti che solo io faccio. E che ovviamente posso e voglio fare.
Forse ho qualcosa di grosso per te, visto che ti lamenti sempre! - Mi dice, sprizzando energia dalla voce acuta.
Spero per te che stavolta sia vero - Rispondo
Ed infatti è così, praticamente mi spiega che a NGL, l'isola ecologia, o l'"isola eco-stupida", come la chiamo io, ha dei problemi riguardanti alcuni mostri nella foresta. Sembra interessante, e poi il viaggio è anche pagato, perchè rifiutare?
Stavolta sembra interessante, ci andrò
Un attimo prima di riattaccare la cornetta mi dice anche che per questa missione hanno anche chiamato altre persone, ma che comunque nessuno ha quasi mai voglia di andare a NGL, dunque devo aspettarmi poca, seppur ci sia, compagnia.
Mi preparo e, dopo i miei esercizi, vado alla volta dell'aeroporto. Mentre prendo il biglietto (gentilmente pagato dai contribuenti) e volo sopra l'oceano, non posso fare a meno di pensare al perchè abbiano bisogno di un aiuto esterno. Solitamente stanno sempre per fatti loro. Dunque: o il problema è troppo grande per loro, o semplicemente non vogliono sporcarsi le mani. Spero per la prima, anche se probabilmente sarà la seconda. Scendo all'aeroporto ed infine giungo, dopo un po' di sana camminata, all'ingresso effettivo di NGL. Come al solito, mi danno una gamma di vestiti tutti loro e mi fanno raggi e cose varie per verificare che non abbia qualcosa di "proibito". Supero tranquillamente i test, offendendoli mentalmente per tutto il tempo che mi stanno facendo perdere, e mi incammino finalmente dentro NGL. Il luogo di ritrovo dovrebbe essere vicino, e dunque mi ci avvio.
O vediamo con chi avrò a che fare, mi sevono maggiori informazioni sulla missione stessa e sui miei "compagni"
Dopo un po' di camminare e camminare, finalmente arrivo alla piazzuola, e vedo un ragazzo in attesa.
Eccone uno, si riconosce dallo sguardo
Dunque, mi avvicino e comincio a parlare, perchè si sa, la base di un buon lavoro di squadra è parlare e comunicare constantemente, e dunque devo stringere un pressocchè di rapporto almeno formale con questa gente, per poi abbandonarci non appena la missione sarà finita, ed allora avrò i miei soldi e nessuno in mezzo.
Ciao ragazzo - Dico, cercando di assumere un atteggiamento amichevole, mal camuffato, tant'è che suona più come un'intimidazione che un saluto.
Sei qui per la missione? - Ora che lo osservo, sembra proprio un ragazzino, ma chi diavolo assumono ormai? Pure un infante?

Il ragazzo rispose a Siegfried senza nemmeno degnarlo di uno sguardo, asserendo di presentarsi prima.
Bah, che faccia tosta questi mocciosi, speriamo almeno sappiano il fatto loro - Pensò, prima di presentarsi.
Chiamami Sig, sarà sufficiente
Nel mentre, arrivò anche un altro ragazzo, e salutò il primo, affermandolo come suo fratello.
Fratelli... bah, i legami forniscono solo problemi, speriamo non me ne creino
Dopodichè il primo ragazzo chiese:
Immagino siate entrambi quì per il mio stesso lavoro, quindi ditemi, avete già avuto i dettagli o devo fornirveli io?
Siegfried rispose convinto, incrociando le braccia al petto:
Tutto ciò che so è che ci sarà da menare le mani, i dettagli mi interessano poco. Comunque, riconosco che possono sempre far comodo - Asserì, aspettando la sua risposta.

Dunque era così.
Nemmeno il giovane Lucyan sapeva con esattezza i mostri che avrebbero dovuto affrontare, e si limitava a bollare come tali coloro che per primi li avrebbero attaccati.
Interessante... Dunque sarà una vera e propria caccia... Le cose stanno iniziando proprio bene!
Sig notò che il ragazzo sorrideva, mentre parlava del loro lavoro, dunque intuì che l'idea di uccidere dei mostri lo eccitava, o comunque lo divertiva, aveva anche parlato dell'esame per diventare Hunter, dunque doveva esserne uno.
Davero impressionante... Questo ragazzino, e molto probabilmente anche l'altro sono degli Hunter... notevole... - Pensò, dopodichè fece il punto della situazione:
Dunque, dobbiamo dare la caccia a qualcosa di non specificato e dobbiamo riportarne il cadavere come prova, sembra piuttosto facile. Tuttavia, date le scarse se non nulle informazioni in mio possesso, ritengo che farei meglio a muovermi in gruppo, seppur non mi sia congeniale... si, farò così.
Finito il filo logico dei suoi pensieri, si rese conto che il ragazzo si staca incamminando nella foresta, e dunque a ruota lo seguì.
Ehi Lucyan! vengo con te! - Per il momento era meglio rimanere in gurppo.

E dunque furono circondati dai suddetti mostri.
Sig notò che il ragazzo non era molto preoccupato ed anzi, riuscì facilmente ad ucciderne uno.
Se ci riesce un ragazzino, credo sarà proprio uno scherzo, per me
E partì alla carica, sfoderando i propri coltelli, verso uno dei mostri alla sua sinistra. La creatura ebbe appena il tempo di veder scattare Sig che finì con un coltello nell'orbita del suo occhio destro. Ma ciò che Sig non vide arrivare fu un colpo da parte di un compagno dei mostri. Solo i suoi buoni riflessi gli permisero di trasformare quel colpo quasi fatale in un graffio profondo, che ora gli solcava la guancia sinistra.
Cavoli... li ho sottovalutati... Meglio... almeno non mi deluderanno!
Pensò, e attacco in maniera feroce e ripetuta, sventrando e smembrando quei mostri, in una danza macabra e quasi armonica, giocando con i propri coltelli, passandoseli ed infilzandoli nella carne delle bestie, ogni tanto veniva colpito da artigli, codate e testate, ma poco gli importava, percepiva la loro debolezza intrinseca e capiva che, anche continuando così, non avrebbero potuto ucciderlo, ora che si era regolato per la loro forza. Dopo qualche minuto, era sopra una montagnola fatta dai corpi delle bestie, ed immerso in un bagno di sangue. Rilassato, si annusò, dato che gli piaceva tale odore, e cercò un corpo ancora integro, per poi prenderlo e trascinarlo per le gambe dove si trovavano prima i suoi compagni.
Mi sono un po' allontanato dal punto... vabbè, almeno cammino un pochino, fa sempre bene...