Dopo aver trovato la locanda Alaska decise ovviamente di entrarvi cercando di dimostrarsi il più possibile naturale a quel luogo ed a non dimostrarsi quindi spaesata.
Ma appena fece il quinto passo, un tipo a lei sconosciuto le si avvicinò con fare tranquillo.
Ciao ragazzina cerchi qualcuno o ti sei persa e cerchi qualcuno!? le disse quello che doveva per forza essere il barista, dato gli abiti che indossava.
Alaska non si preoccupò del
ragazzina utilizzato dal ragazzo, in fondo come si era presentata altro non poteva sembrare. Capelli raccolti in due alti codini ed abiti non proprio maturi indossava, come il suo solito.
Alaska gli sorrise cercando di essere a suo agio.
Posso avere una sprite?ordinò con gentilezza guardando verso l'immenso bancone del locale.
Non disse il vero motivo per cui si trovava in quel posto, di certo non era una cliente, ma preferì ugualmente calarsi in quei panni, per cui ordinò la prima cosa che le venne alla mente.
Nel mentre aveva già notato un ragazzo sulla ventina dai lunghi capelli che ricordavano il cielo notturno senza stelle. Ma non fu quella la cosa che catturò l'attenzione della ragazza. Gli occhi piuttosto, stranamente rossi.
Buongiorno. Vorrei una bistecca, cotta a fuoco lento.Improvvisamente qualcuno parlò attirando su di sè l'attenzione dei più, fra cui Alaska. La voce apparteneva ad un ragazzino dai capelli corvini e dall'espressione seria.
Non interessata alla scena, Alaska spostò la sua attenzione all'interno del locale per la prima volta.
Era abbastanza grande ed allo stesso tempo vuoto. Tavoli, sedie e perfino il bancone era tutto di legno di ciliegio. La ragazza sapeva ad occhio e croce riconoscere un legno da un altro. Quello che non riusciva invece a capire era se la locanda era antica oppure era abbastanza nuova.
spero di poter poi descirvere il luogo anke se nn l'ho inventato io ù.ù