Ruolata libera per dare un senso al pg.
Se qualcuno vuole unirsi è il benvenuto.
Lei si alza dal letto, davanti a lui compare un culo nudo. La carnagione scura.
Non uno di quei culi particolarmente belli, di quelli che ne vedi uno nella vita, no. Per quelli ci vogliono troppi soldi. Questo è uno dei culi da sobborghi malfamati appartenente all'ennesima puttana.
Parola offensiva "puttana", si potrebbero usare terminologie più eleganti: escort, ragazza di compagnia, addirittura prostituta andrebbe meglio.
Ma non è il nostro caso, non è il caso di Herry Chinaski. Quella che le sta di fronte, per lui, è soltanto l'ennisima "puttana" e per di più di quelle peggiori. Quelle che hanno già intascato i soldi e finito il lavoro.
L'etichetta non è un problema che lo tocca, come non tocca lei. Lei non si offende tanto quanto lui non si preoccupi possa farlo.
Adesso la fissa mentre si sta sciaquando le parti intime, c'è qualcosa di erotico nel come lo sta facendo.
In lui riscatta qualcosa, si ritrova tra le mani una scomoda erezione.
Se ne sta li comunque, immobile sul letto. Senza accennare movimenti.
Nel vederlo da fuori fa quasi ridere, questo patetico omuncolo di trentanove anni nudo e sudato. Quasi totalmente calvo, con molti più peli sul pube che in testa che confrontandola con il membro si possono scorgere inquetanti somiglianze tra i due.
Sa benissimo che richiamarla con lui per i suoi servizi sarebbe costato, nessuno va a letto con Henry Chinaski gratis. Soprattutto se ha già provato l'esperienza.
Se ha qualche sicurezza nella sua vita, una è che a lei non sia piaciuto.
Chi poteva biasimarla ?
Quando hai un cazzo più corto della media ed una pancia che non ti permette quasi di vederlo, che pretese atletiche puoi avere ?
Non che sia importante, arrivati a quell'età il mondo ti ha già bello che disilluso da un pezzo.
Poco lo tange ancora.
Per lo meno lei ha finto, di questo le è grato. Non tutte si prendono la briga di farlo e poche sono convincenti come questa.
Tanto che alla conclusione dell'amplesso quando sono "venuti" assieme, un piccolo moto d'orgoglio s'è mosso in lui.
Velocemente scacciato dalla realtà dei fatti ma comunque avvenuto.
Piccole soddisfazioni.
Pochi attimi e si ritrova da solo.
L'unica traccia testimone della recente presenza d'una donna nella sala è l'aleggiante odore di sesso.
L'orologio segna le tre del pomeriggio e dai buchi delle tapparelle filtra a raggi l'intensa luce pomeridiana.
Afferra la bottiglia di whiskey poggiata sul comodino e ne trae un sorso mentre i piedi poggiano sulla lurida moquette a pelo lungo.
La bellezza di vivere in un bilocale è l'avere tutto a portata di mano. Davanti a lui camera da letto e bagno, dall'altra parte del sottile muro cucina e salotto.
Raggiunti i mutandoni bianchi larghi inizia la vestizione.
Tra un sorso di liquore e l'altro infila la camicia nei pantaloni e indossa la giacca beige.
L'ambiente insalubre che lo circonda è il ritratto della persona che lo abita.
La carta da pareti scialba e rovinata lo dipinge per l'uomo che è, i mozziconi di sigarette e le bottiglie vuote un po' ovunque completano il quadro.
Quasi alla mezza età probabilmente ha già vissuto l'ottanta percento della sua vita.
Quella casa sarebbe morta con lui, ed a giudicare dalla muffa sulle pareti non sarebbe mancato poi molto.
Il rito di preparazione si conclude con un vecchio paio di calzini bucati.
Ora è pronto per guadagnarsi il salotto/cucina che dista la bellezza di tre passi.
Sul tavolo ad aspettarlo il giornale delle corse di quello stesso giorno ed un mezzo bicchiere di liquore (orribile Averna) con probabilmente ventiquattro ore di vita buone.
Con un sorso secca l'impiastro ed imbraccia il giornale. Prima d'uscire inforca il paio d'occhiali più spessi sulla faccia della terra
Sono le tre e dieci minuti ed Henry Chinaski esce dalla porta di casa sua.
Davanti a lui si apre la periferia di York Shin.
Si dice che più grande è la città più poveri siano i dintorni, per rendere l'idea York Shin è IMMENSAMENTE grande.
La sua destinazione di quel pomeriggio, come di tutti i suoi pomeriggi da vent'anni a questa parte ? Un vecchio bar sgangherato.
Una volta abituato lo sguardo al cambio di luce, qui praticamente inesistente possiamo apprezzarne l'interno.
Stipata li dentro più gente di quanta si potesse mai credere.
La mobilia dimostra d'aver visto più di qualche guerra, e tutto quello che sta li dentro è sicuramente più vecchio di Henry.
Inaspettatamente (per noi) al suo ingresso il malandato Chinaski viene accolto un certo "calore", sicuramente atteso con una certa aspettativa.
In molti gli si avvicinano per salutarlo. Alcuni elargiscono grandi sorrisoni.
Senza curarsene troppo lui guadagna un vecchio tavolino in legno decisamente traballante sul quale ci sono tre sgabelli, uno dei quali più alto degli altri.
Slancia le chiappe proprio su quello ed è in quell'istante che gli si dipinge una strana espressione sul volto.
Serenità. Probabilmente nemmeno il barista e proprietario di una bettola del genere si sentirebbe così a suo agio in un posto come quello.
Per Henry questa è CASA.
Poggia sul tavolo due cose, il giornale, ed un blocchetto con penna che estrae dalla tasca della consunta giacca.
Poi mentre ordina una vodka liscia con giaccio, inizia a sfogliare distrattamente le pagine.
Le leggere pagine stampate elencano tutte le corse del giorno, con rispettivi cavalli, fantini e scuderie d'appartenenza.
Davanti al tavolo due vecchie tv trasmettevano rispettivamente una le quote per ogni cavallo e l'altra le gare che si sarebbero corse.
La faccia sicura mentre scruta ed annota sul taccuino.
In realtà quello che fa in questo momento è una sorta di farsa per il pubblico.
I cavalli sono la sua vita, sa tutto di tutti ed in più a delle dritte sulle probabili vincite.
Sopratutto su una combinata alla terza gara in cui è già tutto deciso. Un imbeccata sicura.
La prima competizione parte alle quattro e mezza.
Quell'ora di tempo viene quindi dall'uomo dedicata alle vodke che sarebbero cresciute in maniera esponenziale lungo l'arco di tutta la giornata ma sopratutto alle puntate che avrebbe ricevuto dall'alternarsi di persone al suo tavolo.
Inizia per lui la lunga giornata dell'allibratore.
Una strana eccitazione pervade l'aria che lo circonda, il momento di scommettere e registrare scommesse. Il momento di fare un po' di grana.
Conclusa la giornata si sarebbe passati alla convinzione degli insoluti. In pochi sono gli infami che non pagano le scommesse perse, purtroppo però ci sono ancora.
Il tentare di spaccare di botte quei figli di puttana è l'unica attività fisica facente davvero ancora parte della sua vita !
CITAZIONE
Off- primo post. Se qualcuno vuole unirsi sono contento, altrimenti lo finirò in solitaria.
Edited by Choconauta - 21/7/2017, 18:37