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Quest 196: Il gelsomino dei Baskerville

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Cilan
view post Posted on 8/4/2017, 12:59




Viola sproloquiò per una manciata di minuti raccontando della sua situazione sentimentale. Benché il discorso fosse più noioso di una lezione di sistematica animale, Edward si dimostrò cortese e finse attenzione per tutto il tempo. La ragazzina quindi si scusò del suo cianciare, ed Edward le sorrise assicurandole di non avergli causato alcuna noia.
Quindi, il gentiluomo ragguagliò la forestiera sulla sua famiglia e sul motivo della festa in corso.
- Infatti il vostro volto mi pareva nuovo. Certo, fatta eccezione per il volto di Venere, che è così somigliante al suo che ci si potrebbe confondere.- rispose lui, elogiando la bellezza di Viola.
- C'è chi ci chiama sciacalli e chi ci crede dei robot senza scrupoli, ma la verità è che la famiglia Baskerville si è arricchita sempre ed unicamente grazie ad una leadership intelligente e carismatica.
Ormai possediamo qualche banca e multinazionale...vorrei dirle dei numeri, ma non ricordo esattamente quante aziende possediamo. Dovrebbe chiedere al mio commercialista, Mr Robinson.
La "festicciola" di stasera, invece, è il ballo di beneficenza che annualmente organizziamo: il ricavato dalla vendita dei biglietti di ingresso per stasera e dell'asta che si è conclusa oggi pomeriggio va alle associazioni del territorio locale.
Come ben immagina, tenersi buone le autorità locale è fondamentale per sopravvivere nel mondo moderno.-
concluse lui sorseggiando il vino.

Nel frattempo, da Alaska e Connor...
Alaska, o meglio, Canada inventò una scusa quasi plausibile per la sua presenza al ballo. O almeno, a prescindere dalla sua plausibilità, Connor ci credette senza farsi troppe domande.
- Più aggraziata? Ma sarebbe impossibile! Sembri già un angelo caduto dal cielo, non potresti irraggiare più grazia di così.- rispose lui sorridendole.
- Io? Beh, anche io sono qui per volere di mio padre- disse indicando l'uomo, per poi continuare - Edward Baskerville. Immagino il suo nome ti sarà noto, vero?
Invece non conosco il nome della tua famiglia...Angel, giusto? Non siete di queste parti?-

Dopo aver ricevuto una risposta, il giovane avrebbe chiesto ad Alaska di ballare, seguendo le melodie trasmesse in diffusione dalle casse altoparlanti disseminate nel salone.

Nel frattempo, in cucina...
Holo venne scortata in cucina, dove poté fare tutti i complimenti del caso allo Chef.
- Oh, merci beaucoup!- esclamò lui stringendo vigorosamente la mano della ragazza.
Era un uomo decisamente corpulento, con dei ricci castani che sbucavano arruffati dal cappello da chef che indossava. Il naso a patata e i piccoli occhiali appoggiati su questo gli donavano un'aria talmente goffa da rendere quasi impossibile rivolgergli qualunque sorta di cattiveria.
- Mi dica, che cosa le è piaciuto di più? Un palato fine come il suo non si trova tutti i giorni, devo assolutamente approfittarne, sans doute!-
disse lui andando a prendere dei dessert da sottoporle.
- Ecco il mio profiterol al cioccolato, la madeleine e una tarte au chocolat. Assaggi e mi dica che ne pensa, lavoro da settimane a perfezionare la tecnica su questi dolci!-

Nel frattempo, al telefono con Evan Pryce...
- È lungo da spiegare...ma comunque devi sapere che hanno alterato il finale del mio libro, e potrete uscire solo quando tornerà il finale corretto.
Vi trovate nel capitolo XVII del libro "Il gelsomino dei Beskerville". In questo capitolo, la detective Irene Adler si presenta al ballo dei Baskerville con un invito falsificato.
La donna è ormai certa che sono stati Edward e Connor Baskerville ad uccidere Lidya Baskverille, sorella di Connor e figlia di Edward. La donna si era opposta ad un'operazione speculativa, e il numero elevato di azioni che possedeva in una delle loro società aveva bloccato l'attuazione della manovra.
Ora Irene dovrebbe andare in giardino, accorgersi che il gelsomino ha i fiori rossi e capire che il cadavere è sepolto sotto le sue radici. I fiori del gelsomino sono infatti bianchi e non esistono varietà rosse. Quindi, il rosso nei petali è dovuto all'emoglobina di Lidya, sepolta lì in un momento di panico da parte dei due Baskerville.
Devi assicurarti che Irene sia alla festa e che il gelsomino sia nel giardino, altrimenti...-

La conversazione venne improvvisamente interrotta. Evan guardò il telefono, per accorgersi che questo aveva improvvisamente smesso di funzionare: le luci si erano spente e ogni altro elettrodomestico dell'ufficio non dava segni di vita.
 
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view post Posted on 8/4/2017, 14:43

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Lo chef la ringraziò sentitamente, per poi andare a prendere dei dolci per farglieli assaggiare.

moe_stelle_occhi

Oooh, sembrano deliziosi! Li assaggio subito!

La madeleine sembrava la meno invitante delle tre, quindi la assaggiò per prima. In realtà le piacque, ma restò delusa dal fatto che nonostante la forma, non fosse un dolce ripieno.

Molto buona! Non avevo mai assaggiato nulla del genere, e in realtà mi aspettavo fosse ripiena, data la forma! Ahahah

Dopodiché provò la torta al cioccolato, che era davvero un sacco piena di cioccolato, e la trovò deliziosa.

Mhhhh! Questa è buonissima! Squisita!

I profiterol erano i più invitanti, per questo li aveva lasciati per ultimi. Ne mangiò uno senza curarsi di sporcarsi le mani col cioccolato colante e sentì letteralmente le sue papille gustative andare in fibrillazione.

moe_sbav

Stupendo! Complimenti vivissimi, non ho mai assaggiato nulla di così buono! Potrei averne un altro?
 
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view post Posted on 8/4/2017, 17:05
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Più aggraziata? Ma sarebbe impossibile! Sembri già un angelo caduto dal cielo, non potresti irraggiare più grazia di così fece il ragazzo lasciando Alaska con un'espressione di pieno stupore. Ma stava dicendo davvero? Eppure messa al confronto di tutte le ragazze in quella sala, lei sembrava tutt'altro che aggraziata. Ma si tenne per se le sue perplessità, mentre il giovane le spiegò che pure lui era lì per volere di suo padre. Sembrava sincero e Alaska continuava a pensare che mentire non faceva proprio parte delle sua persona e probabilmente non sarebbe durata a lungo. Invece non conosco il nome della tua famiglia...Angel, giusto? Non siete di queste parti? continuò lui con il suo fare gentile e la ragazza alzò gli occhi al soffitto, specialmente quando di accorse che lo sconosciuto di cui conosceva solo il nome, voleva invitarla a ballare. Niente di più fastidioso...
E se tutto fosse un'illusione creata da qualcuno al di fuori di quella festa? E se quindi questo -come aveva detto di chiamarsi?, Alaska lo aveva già dimenticato...- ragazzo non sapesse nulla di essere sotto una sorta di "incantesimo"? E se non sapesse nulla di Nen? E se non fosse reale...Troppi "se", e intanto non aveva ancora risposto alla domanda del ragazzo. Poi le venne un idea brillante, almeno secondo lei. Bella festa tutto sommato, mi piacerebbe conoscere e salutare l'organizzatore, che a quanto pare tu conosci bene!!!. Se fosse giunta al signor Backerville, sarebbe giunta da Viola, la sua unica speranza di capirci qualcosa...
Effettivamente vengo da piuttosto lontano... rispose poi rimanendosene sul vago.
 
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view post Posted on 9/4/2017, 22:56
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Baskerville rispose alle domande di Viola con convinzione, e lei si ritenne soddisfatta.
Non mi ha convinto per niente il tono della sua ultima frase. Cosa vuol dire "tenersi buone le autorità locali"?
Forse sto esagerando. Non c'è ragione di pensare che ci sia qualcosa di sinistro qui sotto. Ok, ci sta provando con me ma anche io ci proverei con me se potessi. Non gliene faccio una colpa.
Voglio vedere dove vuole arrivare.


Viola ridacchiò alle parole di Baskerville.
Così siete un filantropo? Attività lodevole.
Ma state attento: qualcuno potrebbe approfittarsi del suo cuore d'oro.


Viola si avvicinò a Baskerville e mise un braccio intorno al suo collo, mentre con l'altra mano prendeva il bicchiere di vino dell'uomo e lo sorseggiava. Iniziò a parlare con tono caldo.

Pendo dalle sue labbra, Edward.
Ha notato qualcun'altro, oltre a me, che non conosce e potrebbe essere un non-invitato?
Se io mi trovo qui, mi creda, è per risolvere i suoi problemi.


È arrivato il momento di iniziare a vederci chiaro. Forse questo è solo il sogno di Ysera, ma non credo di esserci finita dentro per caso.
Voglio anche andare a cercare la biblioteca personale di Edward: potrei trovare il libro dal quale sono state strappate le pagine che ho toccato.
 
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view post Posted on 10/4/2017, 14:47
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Hunter
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La conversazione con Evan diede un senso alla permanenza di Marvin in quel luogo.
Per un istante il ragazzo pensò a quanto sarebbe stato divertente cambiare il libro in modo tale da renderlo un capolavoro con intrecci, drammi, problemi familiari, morali nascoste e una continuità soprendente dal punto di vista dei dettagli (tanto più che appena Evan gli aveva raccontato la trama, ebbe l'idea più grande e rivoluzionaria mai avuta nella storia della letteratura), ma si rese conto, suo malgrado, che non aveva idea degli effetti imprevisti che potesse avere un'alterazione del continuum temporale sugli eventi del presente. Formulato questo pensiero, dimenticè per sempre l'idea rivoluzionaria.
Penso mi convenga andare a cercare la donna, prima di tutto
Marvin chiuse gli occhi e tentò di ascoltare tutte le conversazioni simultaneamente (tramite i pezzi di asciugamano sparsi per tutta la villa), cercando di individuare Irene
Se ciò non fosse bastato, i vari pezzi di asciugamano, assicuratosi di essere non visti, cominciarono a prendere la forma di una serie di nobiluomini che si intromisero nella festa parlando di qua e di la con i vari invitati.
Nel mentre che la sua squadra di nobiluomini ben educati intrattenevano le persone cercando Irene, Marvin si recò al giardino alla ricerca del gelsomino.
 
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Cilan
view post Posted on 12/4/2017, 20:21




Scusatemi ragazzi, in questi giorni ho avuto un problema con l'occhio sinistro e mi risultava piuttosto difficile guardare schermi e simili.
Domani penso di riuscire a postare, scusate ancora.
 
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view post Posted on 12/4/2017, 22:00
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non ti preoccupare cilan <3
 
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Cilan
view post Posted on 13/4/2017, 22:15




In cucina...
Holo spazzolò tutto quanto lo chef aveva da proporle.
- Altro? Ehm...no, ma posso provvedere immediatamente! Tout de suite!- disse lui mettendosi ai fornelli.
Mentre l'uomo era impegnato a cucinare, Holo poté notare che la porta della cucina davanti a lei era aperta. Da questa, la ragazza poté intravedere un distinto maggiordomo che camminava lungo il lussuoso corridoio della villa. La ragazza avrebbe anche potuto farsi un giretto per la villa, dopotutto.
QocS9bZ
Da adesso, voi tutti potete spostarvi utilizzando la comoda mappa made in Cilan.


Nel frattempo, nel salone principale...
Alaska domandò a Connor se conoscesse l'organizzatore della festa.
- Se lo conosco? Vorrai dire...se posso presentartelo!- disse lui, incredulo al fatto che la ragazza gli stesse chiedendo se conoscesse suo padre.
- Ma certamente, ti porto subito da lui!-
Detto fatto, Alaska e Connor si aggregarono all'affiatato duo formato da Viola ed Edward.
-Padre, quest'angelo caduto dal cielo voleva fare la vostra conoscenza.- presentò Connor mentre prendeva la mano di Alaska per aiutarla in caso di un'eventuale riverenza.
- Incantato, madamigella.- disse Edward inchinandosi.
- Il mio nome è Edward, Edward Baskeville. Se così si può dire, sono l'organizzatore di questa "festicciola".- fece lui, gonfiando il petto.
- Ed ecco Connor...- iniziò il padre - Ti presento una fanciulla di rara, se non unica, bellezza: lei è Viola.- disse aprendo le mani a mo di sipario per consentire un plateale ingresso in scena alla ragazza dai capelli blu.
I due avrebbero quindi lasciato il tempo alle due donne di presentarsi.
Poi, Edward avrebbe risposto alla domanda postagli da Viola
- Altri non-invitati? Beh, questa biondina non l'ho mai vista. E anche quel tizio laggiù mi è nuovo.- sussurrò a Viola facendo riferimento ad Alaska e Marvin.
Nel frattempo, Marvin uscì dall'ingresso principale, circumnavigò la villa e giunse finalmente nel lussuoso giardino sul retro. Eleganti siepi delimitavano i confini dell'area verdeggiante, mentre un curatissimo prato all'inglese ne faceva da tappeto. Fiori colorati, raccolti in ordinatissime aiuole, rendevano la vista ancora più piacevole ed allegra. Al centro del giardino troneggiava un meraviglioso cespuglio di rose, anche se una piccola targa su uno dei mattoni che ne delineava l'area recitava
"Il gelsomino dei Baskerville: puro come le loro intenzioni".
 
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view post Posted on 16/4/2017, 10:33
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Il figlio di Baskerville si avvicinò a Viola e al padre per presentar loro la sua nuova conoscenza: una signorina che Viola riconobbe subito come Alaska. Non si era dunque sbagliata prima, quando le era sembrato di averla scorta fra la folla danzante.
Dopo che i due Baskerville ebbero svolto le loro teatrali pratiche per far entrare in scena le donne, Viola ebbe la possibilità di parlare a tu per tu con Alaska.
Ala, sei tu? Come sei finita qui? Hai il resto del libro?
Abbassò il tono di voce, per non farsi sentire dai due Baskerville.
Mi sono ritrovata qui dopo aver toccato un foglio di carta stampato. Probabilmente è stato l'effetto del nen imposto da qualcuno; ho solo qualche idea di chi potrebbe essere stato (Yae), ma sono solo sospetti. Credo che trovando il libro da cui provengono quelle pagine potremo andarcene.
Viola abbracciò Alaska e poi tornò da Baskerville senior, affinché rispondesse alla sua domanda di prima.
Viola si rivolse ad Alaska indicando Marvin, che intanto stava abbandonando la sala.
Conosci quell'uomo per caso? Potrebbe essere uno come noi.
 
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view post Posted on 16/4/2017, 14:29
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E così Alaska riuscì ad avvicinarsi a Viola senza destare nessun sospetto, se mai qualcuno ne avesse dovuto sospettare! Connor le presentò prima il padre e poi la ragazza, la quale salutò alla stessa maniera dell'uomo, a dimostrare che per lei erano entrambi dei perfetti sconosciuti. Aiutata da Connor, Alaska ricevette il baciamano anche da parte dell'uomo -a quanto pare qui si usava salutare così...-
Finalmente poi le due ragazze poterono parlare insieme Ala, sei tu? Come sei finita qui? Hai il resto del libro? Ah qui mi chiamo Canada, mi raccomando. Hai dato anche tu un nome fittizio, no!? Che succede qui? Stai indagando su qualcosa? Pagine di un libro...tipo quelle che ho gettato in quel cestino laggiù...ma non penso siano interessanti ora... fece lei parlando sottovoce e in maniera abbastanza spedita. Doveva finire il discorso prima di essere eventualmente interrotta dai due padroni di casa. Mi sono ritrovata qui dopo aver toccato un foglio di carta stampato. Probabilmente è stato l'effetto del nen imposto da qualcuno; ho solo qualche idea di chi potrebbe essere stato (Yae), ma sono solo sospetti. Credo che trovando il libro da cui provengono quelle pagine potremo andarcene disse Villa e Alaska rimase per un attimo frastornata, però effettivamente era possibile fosse successo proprio quello che l'amica le stava dicendo. È nel cestino! ripetè dunque la ragazza con i codini capendo che quei fogli erano di vitale importanza.
Poi Viola le indicò un altro ragazzo a cui probabilmente era successa la loro stessa cosa. Alaska scosse però il capo, la sua memoria del resto non era mai stata molto forte! Però decise di osservare per bene il ragazzo così da capire se fosse uno "straniero" come loro o meno...Peccato però che il tipo si stava apprestando ad uscire dalla sala. Che facciamo? Lo seguiamo?. Se Alaska avesse trovato una risposta affermativa in Viola, avrebbe chiesto ai due Backersville il bagno, così da svignarsela. Non prima però di riprendersi le pagine del libro gettate nella spazzatura.
 
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view post Posted on 17/4/2017, 15:48
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Hunter
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L'esercito di uomini altolocati e dalla buona parlantina non riuscì a scoprire nullla, con sommo disappunto di Marvin.
In verità, le varie copie riuscirono ad origliare e individuare Alaska, rendendolo edotto della presenza di altri "estranei" all'interno dell'edificio.
Mentre ciò accadeva, il ragazzo circumnavigò la villa e raggiunse il giardino, splendido ben oltre le aspettative che nutriva.
Rimase un poco li a guardarlo, qualche istante, pensando a quanto sarebbe stato bello portare un poco di quel lusso nel suo paese natale e di quanto sarebbe stata ben più sostenibile la vita con una vegetazione simile. Si ricordò poi che quanto stava guardando non era reale, e decise quindi di cercare tra i fiori rinomati quello che gli serviva: fu così che dopo una fugace osservazione notò un cespuglio di rose che risaltava sui restati allegri e bei fiori, ai quali piedi una targa recitava "Il gelsomino dei Baskerville: puro come le loro intenzioni".
Lui è al suo posto - pensò Marvin - ora non resta che trovare Irene. Penso sia il caso di avvisare anche Alaska e l'altra ragazza di quanto stia accadendo.
Marvin tornò dunque indietro e raggiunse Alaska e Viola, sia che loro stessero venendo lui incontro sia se fossero andate da altre parti all'interno della gilda.
Una volta trovare, si avvicinò loro e salutò Alaska con un cenno
Heilà! Ciao Alaska, sono Marvin...strano che tu non mi abbia riconosciuto - si rivolese poi a viola - piacere di conoscere anche te.
Scusatemi l'intrusione brusca ma c'è una questione abbastanza importante da risolvere-
Sapete cos'è il Nen? Da quel che ricordo, Alaska lo dovrebbe sapere, comunque sia siamo finiti all'interno del libro di una persona che conosco, per uscire da quetsa situazione dobbiamo fare in modo che il libro segua il suo effettivo corso, quindi una certa Irene deve passare vicino al gelsomino nel giardino qui fuori per avere una rivelazione totale tombale che la porta a risolvere un caso o una cosa che stanno svolgendo, non ho ben capito
- Marvin riprese fiato, facendo nuovamente una breve pausa - ho appena controllato e il gelsomino è presente, mentre purtroppo non c'è alcuna traccia di Irene...idee su come comportarsi?
Ah, inoltre dovremmo cercare altri estranei, come noi.

Dopo queste belle proposte e propositi, e dopo lo spiegone, il ragazzo si fermò nell'attesa di risposte o idee dai suoi interlocutori
 
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view post Posted on 17/4/2017, 21:56

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Il capocuoco disse che non ce n'era altro, ma che lo avrebbe preparato subito.

Oh, ma non dev-

Ma lui era già al lavoro. Mentre l'uomo era impegnato a cucinare, Holo poté notare che la porta della cucina davanti a lei era aperta. Da questa, la ragazza poté intravedere un distinto maggiordomo che camminava lungo il lussuoso corridoio della villa.

Le spiace se nel frattempo mi faccio un giro?

In caso non ci fossero stati problemi, Holo sarebbe andata nel corridoio, dove avrebbe trovato delle scale, e avrebbe svoltato a destra per andare nella biblioteca. Altrimenti sarebbe rimasta lì ad attendere con trepidazione l'arrivo del dolce
 
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Cilan
view post Posted on 20/4/2017, 18:57




Nel giardino ci sono rose, non gelsomini. Anyway.

Da Holo...
La ragazza non attese il cuoco, e decise di farsi un giro completamente indisturbata: l'uomo, infatti, era troppo intento a cucinare per darle retta, e quindi non sentì nemmeno la domanda che gli aveva posto.
Uscita dalla cucina, svoltò a destra e si diresse verso una stanza che scoprì essere la biblioteca della villa.
Delle imponenti librerie in mogano scuro rivestivano le pareti della stanza, al centro della quale era presente un grande tavolo quadrato, attorniato da molti scranni. A destra del tavolo, un mappamondo gigante rifletteva, con la sua superficie lucida, la tenue luce prodotta dal lampadario che pendeva dal soffitto.
Se Holo avesse deciso di avvicinarsi al tavolo, avrebbe potuto notare il manoscritto originale di "Amleto", un grosso libro rilegato in cuoio intitolato "Storia della famiglia Baskerville dal 1'600 ad oggi" e un piccolo taccuino che in prima pagina riportava le scritte
"Irene Adler
Investigatore privato
27, Stoodler streets
11 052 Padokia (PA)".
In alternativa, Holo avrebbe anche potuto sfogliare il grande "Catalogo dei libri", che troneggiava sul tavolo, o dedicarsi alla minuziosa osservazione del titanico mappamondo.

Nel frattempo, da Alaska, Viola e Marvin
Viola ed Alaska si salutarono come amiche di vecchia data ed iniziarono immediatamente a confabulare come delle comari: fu presto noto ad entrambe il modo tramite il quale finirono nel bel mezzo di quella festa di beneficienza.
Mentre Alaska propose di recuperare le "pagine maledette" che le avevano cacciate in quell'orrenda situazione, Marvin si avvicinò a loro, ragguagliandole su quanto aveva scoperto dalla conversazione telefonica avvenuta con Evan, poco tempo prima.
Quindi, Marvin propose di andare a cercare Irene, in quanto chiave di volta per la risoluzione del giallo in cui si trovavano intrappolati.
Tuttavia, i signori Baskerville non trovarono affatto cortese la sua intrusione nella conversazione.
I due Baskerville ascoltarono le presentazioni delle due donne e, mentre queste confabulavano, parlarono tra loro, a bassa voce.
- Figliolo, questa Alaska pare molto graziosa. Come l'hai conosciuta?- domandò Edward.
- Papà, non dovresti preoccuparti di come io conosco delle belle donne. Tu piuttosto dovresti evitare di farti vedere in compagnia di ragazze così giovani...- lo schernì lui, con fare provocatorio.
- Non mi risulta che io debba chiederti il permesso di fare nulla. Tanto più, il permesso di parlare con una bella signorina.
Ripeto. Parlare.-
rispose lui, palesemente offeso.
- Ma lei chi sarebbe?- domandò Connor apostrofando Marvin - Non è sulla lista degli invitati!-
Marvin deve:
- giustificare la sua presenza
- evitare di finire cacciato dalla festa.

Viola e Alaska possono:
- Decidere di andare ovunque vogliano;
- Recuperare i fogli di carta precedentemente buttati;
- Chiedere informazioni a Marvin per aver ulteriori dettagli.
Potete parlare tra di voi quanto volete, ma prima Marvin non deve essere sbattuto fuori. Voi due potete anche aiutarlo giustificando la sua presenza alla festa.


Nel frattempo, nello studio di Evan Pryce...
Recuperata una candela, la accese per fare luce in quella stanza che ormai era completamente al buio da svariati minuti. Oltre alle apparecchiature elettroniche, infatti, anche l'illuminazione domestica aveva smesso di funzionare.
Evan cercò di calmarsi respirando lentamente, per trovare un attimo di lucidità.
Non funzionano né il cellulare...né il pc... e la luce non va.
Se fosse un normale blackout il cellulare dovrebbe almeno accendersi visto che è dotato di batteria propria...quindi significa che qualcuno sta usando un EMP.
Sembra di essere in uno di quei triller americani pieni di azione di mistero! Ma forse non dovrei sembrare così entusiasta della cosa.
Potrebbe essere opera dello stesso tizio che ha imposto il suo Nen sui miei libri.
Dovrò approfondire.
 
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view post Posted on 22/4/2017, 20:59
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Viola e Alaska confabularono un poco. Arrivarono alla conclusione che entrambe erano arrivate in quella villa dopo aver toccato delle pagine stampata. Sembrava che quelle entrate in contatto con Alaska si trovassero ancora nel salone, per cui Viola pensò che sarebbe stata una buona idea andare a recuperarle.
Mentre le due erano intente nella loro fitta conversazione, intervenne un uomo che si presentò come Marvin e raccontò la sua versione della storia, in cui si spiegava perché si trovassero come ospiti della festa dei Baskerville.
Secondo questo Marvin, ci troviamo all'interno di un libro la cui storia è stata modificata tramite del Nen. Alaska lo conosce, quindi forse non è del tutto inaffidabile, e la sua storia sembra convincente.
Ci sarebbe da approfondire come sia stato possibile creare un intero universo di fantasia scrivendo un libro: lo sapevo! Di nuovo gli Aspetti. Dev'essere stata Ysera o un altro di quegli infami. Oppure non ci troviamo in un mondo creato dal Nen ma semplicemente in un'altra zona del pianeta, in qualche modo collegata a questo libro. In ogni caso, metto nella lista delle priorità di pestare l'autore. Un altro imbecille che non si rende conto di quanto sia pericoloso abusare del Nen.

I due Baskerville intervennero nella conversazione: il più giovane chiese a Marvin chi egli fosse e cosa ci facesse in quel luogo.
È mio cugino. Non sapevo si trovasse qui.
Viola si avvicinò ad Edward Baskerville, e gli parlò con voce più soffusa.
Vogliate perdonarlo. Non tutti in famiglia riescono bene: potrebbe rimanere qui con me altri due minuti? Abbiamo una piccola questione in sospeso.
Una bella frecciatina nei confronti del figlio. Se ho ben intuito i due non vanno troppo d'accordo.
Viola sorrise a Baskerville e poi si voltò verso Marvin, colpendolo al polpaccio con un piede.
Scemo!
Che figure mi fai fare?!

Tornò a rivolgersi ad Alaska, poggiandole la mano sulla spalla. Le sussurrò:
Recupera le pagine nel cestino. Ci vediamo più tardi: sii accomodante con Baskerville, finché ti è possibile.
 
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view post Posted on 24/4/2017, 14:12
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Marvin, Marvin, Marvin... effettivamente non era un nome nuovo per le orecchie di Alaska e a guardarlo bene aveva un'aria quasi familiare. Probabilmente i due si erano già trovati in qualche "missione" o guaio, assieme. Sì, doveva essere per forza così!
Alaska sorrise ascoltando il ragazzo parlare con molta voga e a quanto pareva lui sapeva più cose del motivo per cui loro tre erano lì. La ragazza coi codini tiró un sospiro di sollievo, forse ora avrebbe iniziato a capirci qualcosa in più.
Allora vado subito a prendere quelle pagine! esclamò cercando con lo sguardo il cestino in cui aveva gettato quei fogli.
Probabilmente nessuno dei tre si stavano ricordando di essere in presenza di due "estranei", fra l'altro proprietari della villa in cui erano...ma fu proprio il capo famiglia poi a prendere voce facendo ricordare loro con che non erano da soli. Chiese chi fosse Marvin è perché non fosse sulla lista degli invitati. Viola non perse tempo fornendogli subito una spiegazione. Alaska guardava invece di sottecchi i due Backersville. Fatalità si erano accorti che Marvin era un estraneo, ma chissà perché di lei e Viola -due belle ragazze- padre e figlio non avevano avuto niente da ridire sul fatto se fossero o meno delle invitate...

Recupera le pagine nel cestino. Ci vediamo più tardi: sii accomodante con Baskerville, finché ti è possibile. dopo aver dato una plausibile risposta Viola si avvicinò ad Alaska. Certo, era ovvio che avrebbe dovuto riprendersi le pagine di quel libro, forse loro unica salvezza per tornare alla realtà. A quanto pareva erano rimasti imprigionati fra le pagine di un libro. Chissà che libro fosse... peccato, non Harry Potter, pensò subito l'Hunter coi codini. Ma una cosa per Alaska era certa: accomodante con quello sconosciuto non rientrava fra i suoi piani. Non aveva del resto più bisogno di lui, anche se era stato gentile con lei. E poi farsi vedere rovistare fra le immondizie non avrebbe di certo giovato alla sua immagine e non avrebbe di certo saputo dare spiegazioni. Molto meglio quindi togliere il disturbo.
Scusate, signori Backersville..., potrei sapere dove trovare la toilette, per cortesia?! domandò quindi tutta sorridente. Si sarebbe così allontanata da loro, avrebbe cercato il cestino e con esso le pagine del libro. Poi avrebbe frugato nelle tasche dei suoi vestiti nuovi. Chissà se aveva con se il cellulare o era rimasto con i suoi vestiti, chissà dove...?! Se aveva il cellulare poteva cercare su internet di che libro si trattasse...Magari poteva essere utile...
Trovate le pagine poi sarebbe tornata da Viola e Marvin.
 
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