Nel giardino ci sono rose, non gelsomini. Anyway.
Da Holo...La ragazza non attese il cuoco, e decise di farsi un giro completamente indisturbata: l'uomo, infatti, era troppo intento a cucinare per darle retta, e quindi non sentì nemmeno la domanda che gli aveva posto.
Uscita dalla cucina, svoltò a destra e si diresse verso una stanza che scoprì essere la biblioteca della villa.
Delle imponenti librerie in mogano scuro rivestivano le pareti della stanza, al centro della quale era presente un grande tavolo quadrato, attorniato da molti scranni. A destra del tavolo, un mappamondo gigante rifletteva, con la sua superficie lucida, la tenue luce prodotta dal lampadario che pendeva dal soffitto.
Se Holo avesse deciso di avvicinarsi al tavolo, avrebbe potuto notare il manoscritto originale di "Amleto", un grosso libro rilegato in cuoio intitolato "Storia della famiglia Baskerville dal 1'600 ad oggi" e un piccolo taccuino che in prima pagina riportava le scritte
"Irene Adler
Investigatore privato
27, Stoodler streets
11 052 Padokia (PA)".
In alternativa, Holo avrebbe anche potuto sfogliare il grande "Catalogo dei libri", che troneggiava sul tavolo, o dedicarsi alla minuziosa osservazione del titanico mappamondo.
Nel frattempo, da Alaska, Viola e MarvinViola ed Alaska si salutarono come amiche di vecchia data ed iniziarono immediatamente a confabulare come delle comari: fu presto noto ad entrambe il modo tramite il quale finirono nel bel mezzo di quella festa di beneficienza.
Mentre Alaska propose di recuperare le "pagine maledette" che le avevano cacciate in quell'orrenda situazione, Marvin si avvicinò a loro, ragguagliandole su quanto aveva scoperto dalla conversazione telefonica avvenuta con Evan, poco tempo prima.
Quindi, Marvin propose di andare a cercare Irene, in quanto chiave di volta per la risoluzione del giallo in cui si trovavano intrappolati.
Tuttavia, i signori Baskerville non trovarono affatto cortese la sua intrusione nella conversazione.
I due Baskerville ascoltarono le presentazioni delle due donne e, mentre queste confabulavano, parlarono tra loro, a bassa voce.
- Figliolo, questa Alaska pare molto graziosa. Come l'hai conosciuta?- domandò Edward.
- Papà, non dovresti preoccuparti di come io conosco delle belle donne. Tu piuttosto dovresti evitare di farti vedere in compagnia di ragazze così giovani...- lo schernì lui, con fare provocatorio.
- Non mi risulta che io debba chiederti il permesso di fare nulla. Tanto più, il permesso di parlare con una bella signorina.
Ripeto. Parlare.- rispose lui, palesemente offeso.
- Ma lei chi sarebbe?- domandò Connor apostrofando Marvin
- Non è sulla lista degli invitati!-Marvin deve:
- giustificare la sua presenza
- evitare di finire cacciato dalla festa.
Viola e Alaska possono:
- Decidere di andare ovunque vogliano;
- Recuperare i fogli di carta precedentemente buttati;
- Chiedere informazioni a Marvin per aver ulteriori dettagli.
Potete parlare tra di voi quanto volete, ma prima Marvin non deve essere sbattuto fuori. Voi due potete anche aiutarlo giustificando la sua presenza alla festa.
Nel frattempo, nello studio di Evan Pryce...Recuperata una candela, la accese per fare luce in quella stanza che ormai era completamente al buio da svariati minuti. Oltre alle apparecchiature elettroniche, infatti, anche l'illuminazione domestica aveva smesso di funzionare.
Evan cercò di calmarsi respirando lentamente, per trovare un attimo di lucidità.
Non funzionano né il cellulare...né il pc... e la luce non va.
Se fosse un normale blackout il cellulare dovrebbe almeno accendersi visto che è dotato di batteria propria...quindi significa che qualcuno sta usando un EMP.
Sembra di essere in uno di quei triller americani pieni di azione di mistero! Ma forse non dovrei sembrare così entusiasta della cosa.
Potrebbe essere opera dello stesso tizio che ha imposto il suo Nen sui miei libri.
Dovrò approfondire.