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Quest 108/X-2: The prophecy of judgment, La profezia del giudizio.

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view post Posted on 8/3/2017, 21:17
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Trickster


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K' si limitò solo a seguire il gruppo, fu un bene che nessuno disse niente di niente per tutta la camminata, nemmeno lui si sentiva particolarmente loquace. Portava le mani dentro le tasche, anche se la foresta appariva fitta non si tolse gli occhiali. Non ci faceva comunque molto caso.

Camminando sul sentiero prestabilito, si guardava intorno facendo delle riflessioni su come questa foresta fosse perfetta per "scomparire" o "venire rapiti dai demoni". Si chiese inoltre cosa fosse peggio, se perdersi in un simile posto o venire ospitati alla casa dei Cullen.

Finalmente sbucarono fuori dalla foresta. La vista del giovane si espanse, notando prima una pianura, per poi ridurre lo sguardo su un accampamento, apparentemente abbandonato, difronte a loro. Accanto al fuoco spento giaceva un uomo dall'aspetto familiare. Era la guardia che si offrì volontario per andare a cogliere delle piante curative per K', che quest'ultimo lo aveva già completamente rimosso dalla testa e dai ricordi.

Il giovane, senza dire o pensare nulla, si mosse istintivamente verso il corpo per accertarsi se respirava ancora. Anche se appariva pallido, non sembrava ferito mortalmente, tuttavia si trovava chiaramente in uno stato innaturale. Almeno era quello che pensava K', se non era ferito, cosa lo aveva ridotto in quella maniera? O chi? L'uomo sussurrò qualcosa prima di svenire.

- Di giorno è troppo pericoloso...non... non lasciatemi solo... -

La sua unica colpa è stata quella di essersi trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato (?), solo perché cercava delle piante curative per il mio mal di pancia (simulato). Non so cosa o chi l'ha ridotto in questo stato, ma non posso lasciarlo qui così, in balia della foresta. Devo capire cos'è successo e riportarlo al villaggio, sano e salvo. Non è una persona cattiva e non merita una simile fine.

Inaspettatamente, giunse una proposta da parte di Noctis sul dividersi. K' annuì, concordando. Fintanto che non andavano da soli non correvano pericoli, avevano il vantaggio di potersi guardare le spalle a vicenda. Il ragazzo si offrì di rimanere. Era intenzionato di portare in salvo la guardia, secondariamente voleva capire cosa diamine era successo in quel accampamento. C'era solo da vedere chi sarebbe rimasto con lui.
 
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view post Posted on 9/3/2017, 02:21

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il gruppo non si disunì, tutti insieme procedettero per il percorso descritto precedentemente dalla vecchia nonna di Jum. Passando attraverso una lugubre boscaglia, i giovani arrivarono ad una semplice pianura nella quale capeggiava un curioso accampamento, disteso fra i resti di questo vi era lo stesso uomo incontrato all'arrivo nella città. L'uomo, pallido in volto, delirava.

Subito Noctis propose di dividersi onde evitare inutili perdite di tempo, K a sua volta si offrì di restare in compagnia dell'uomo. Faith tuttavia non era dello stesso avviso, si rivolse quindi ai due restanti attendendo che uno si offrisse di seguirla.

Ho intenzione di dirigermi in quell'accampamento... Dopotutto ho promesso a quella donna che avrei fatto quanto nelle mia possibilità per aiutarla.
 
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view post Posted on 10/3/2017, 20:01




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K' si offrì di rimanere con l'uomo mentre Faith decise di proseguire. Candice, seppur dispiaciuta per la sventurata guardia, non voleva e poteva lasciar andare Faith.

«Sarò sincero... io volevo andare avanti ovviamente.»

Guardò K' con indifferenza.

«Sono sicuro che ve la caverete, raggiungici quando puoi... oppure ci rivedremo qui.»

Le sue parole non sembrano molto sincere.

Così, insieme alle due ragazze, proseguì sul sentiero oltre l'accampamento. Lasciata la pianura la strada sembrava allagarsi metro dopo metro. Si ritrovarono su una strada abbastanza grande da essere percorsa da dei mezzi: il panorama ero molto roccioso e solo alcuni alberi riuscivano a sopravvivere sull'arido terreno. Durante il tragitto si limitò a controllare la cartina per controllare i punti di riferimento per orientarsi. Sembravano sulla via giusta. In poco meno di quindici minuti a passo medio raggiunsero il punto stabilito.
Davanti a loro un edificio abbastanza recente ma non molto grande. Sembrava essere ad un piano solo e si estendeva per lunghezza. Verniciato interamente in nero presentava degli infissi in metallo chiusi e non raggiungibili da terra. L'entrata principale, un grande portone grigio in ferro, era bloccato da un catenaccio e un lucchetto di fattura contemporanea. Sul portone e su dei cartelli impiantati nella zona, avvisi di pericolo e di sostanze esplosive ed infiammabili. Tutto intorno l'edificio, ad un paio di metri dalle mura, una recinzione zincata alta circa due metri: nessun entrata, probabilmente successiva alla chiusura della fabbrica.

«Deve essere questa la fabbrica di cui parlava Jum. Entriamo? E se entriamo... come?»

/K':

Non appena il gruppo lasciò l'accampamento l'uomo si dimenò leggermente, come se colpito da una scarica elettrica; anche le palpebre attuavano rapidi movimenti. Non sembrava tuttavia aver ripreso i sensi; forse dormiva o forse fingeva uno svenimento. Di certo il ragazzo non aveva abbastanza forza per riportare da solo l'uomo al villaggio, in quelle condizioni.

Dopo cinque minuti deboli squilli provenienti dalla tenda.

All'interno c'è un cellulare a conchiglia abbastanza moderno che sta squillando. Qualora K' decida di rispondere udirà una voce di uomo in affanno ma profonda.

"L'hai visto?"


 
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view post Posted on 10/3/2017, 23:20
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Trickster


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Del gruppo, soltanto il ragazzo optò di restare nel accampamento. I restanti si congedarono da lui, non senza prima augurarli di raggiungerli o quantomeno di rivedersi al accampamento. Sull'ultima parte venne quasi da sorridere a K', egli sapeva che non sarebbe andata veramente così. A ogni modo, accettò tranquillamente la cosa.

C'era d'aspettarselo. Ci avevo un po' sperato ma non importa.

- Ok. Ci si vede. - Disse pacatamente in risposta a Noctis.

Quando furono ormai abbastanza lontani, il ragazzo girò il capo per vedere la pallida guardia a terra, che cominciò a tremare come fosse stato preso da una scossa.

Sono nei guai. Constatò distrattamente la cosa.

Si abbassò fino a raggiungere le proprie ginocchia, con i gomiti poggiati sulle proprie gambe e le mani chiuse tra le dita per sostenere il proprio mento, cercò di riflettere su cosa fare mentre fissava l'uomo a terra, apparentemente ancora in preda alle convulsioni.

Sono nei guai grossi. Non solo sono da solo, ma devo badare a qualcuno che non potrà difendersi se si verificasse un brutto scenario. Dovrei innanzitutto vedere se posso metterlo almeno al sicuro, da qualche parte. Facile a dirsi. Forse potrei chiamare soccorsi... ma ci impiegherei comunque troppo tempo, e al ritorno nulla mi garantisce che niente rimarrà come l'avevo lasciato. Mal che vada, farò la fine di chi è scomparso prima di fare qualsiasi cosa.

Inarcò un sopracciglio. E poi che diavolo ha? Sembra quasi sull'orlo di una possessione demoniaca. Cautamente allungò una mano e cominciò a punzecchiare per vedere una qualche reazione. Poi si alzò e passò a vedere cosa rimaneva dentro la tenda. In quel preciso momento sentì un suono, più precisamente uno squillo di un oggetto. Inizialmente si sentì colto alla sprovvista, dopo aver metabolizzato subito dopo quello che era successo prese il telefono a conchiglia, che ancora squillava. La aprì e rispose alla chiamata.

- L'hai visto? - Furono le parole del suo misterioso interlocutore.

- Visto cosa? Con chi parlo? - Rispose, aspettando una risposta.

Ora non so cosa succederà nel prossimo post, non dando comunque per scontato nulla, possiamo anche metterci d'accordo se il dialogo si riveli essere una botta e risposta.
 
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Cilan
view post Posted on 12/3/2017, 15:27




Faith lesse i dossier sui rapimenti e collegò i luoghi in cui 3 vittime vennero rapite con le rispettive destinazioni: poiché le tre linee si incrociavano in un punto, la ragazza propose di recarsi proprio lì.
Il ragazzino che li aveva condotti in quella casa spiegò che, esattamente in quel posto, c'era una fabbrica di polvere da sparo ormai in disuso, mentre l'aziana signora dette loro le indicazioni necessarie per raggiungere il posto.
Usciti dalla baracca, videro un uomo intento a tagliare della legna. Questi intimò loro di lasciare al più presto il villaggio, mostrandosi noncurante del fatto che fossero semplicemente dei ragazzi, che in alcun modo avrebbero mai potuto rappresentare una minaccia.
Le probleme c'est pas que nous sommes jeunes, il problema non è che siamo solamente giovani. Il problema è che hai trattato in così malomodo due signorine. Animal, tu dois apprendre le bon-ton.
Faith decise di ignorare le rudi minacce del boscaiolo, e Candice fece lo stesso: una signora non si sarebbe di certo mai abbassata a rispondere a simili sciocchezze. Inoltre, le due avevano l'urgenza di completare la richiesta del signor Wagner, non potevano certo fermarsi ad intavolare conversazioni con qualunque sconosciuto prestante che potesse interessare a Candice.
Mentre camminava, la ragazza rifletté sulle sue conoscenze di oggi.
Un atletico soldatino e un prestante boscaiolo...Oh, là là! Ryuusegai si sta rivelando più interessante del previsto, dovrei prendermi una settimana di ferie. Pour esseyer de organiser un ménage à trois, certement.
Terminato il sentiero che attraversava un'inquietante foresta, il gruppetto giunse finalmente alla valle, come descritto dall'anziana signora, che per non conoscere molto bene il posto aveva dato indicazioni fin troppo dettagliate.
Immediatamente fu possibile notare un accampamento apparentemente abbandonato e la presenza del corpo di un uomo che giaceva vicino al focolare.
Candice riconobbe immediatamente l'oggetto dei suoi desideri carnali.
- Oh, no!- esclamò lei, per poi affrettarsi a verificare lo stato di salute del ragazzone. L'ufficiale militare era parecchio pallido e, sebbene non sembrasse ferito mortalmente, era chiaramente in uno stato di sofferenza.
L'uomo sussurrò di non lasciarlo solo, dicendo che da quelle parti di giorno fosse pericoloso. Benché Candice avrebbe pagato oro per stare da sola con lui, Faith decise di proseguire per arrivare alla fabbrica di esplosivo e, volente o nolente, Candice fu costretta a seguirla.
Se Faith si ferisce Monsieur Wagner mi uccide. Cioè, prima mi licenzia, e poi mi uccide.
Stupide ragazzine viziate, credono di poter imporre le loro decisioni a tutti, mon Dieu.

Noctis esternò il suo desiderio di proseguire oltre l'accampamento, mentre K' si offrì di restare a tenere compagnia al ferito. Così il quartetto, ormai divenuto trio, si mise in marcia verso la fabbrica di polvere da sparo.
Passo dopo passo, metro dopo metro, la strada sembrava farsi sempre più larga, tanto che sarebbe potuta essere percorsa anche da mezzi di trasporto su ruote.
Dopo una quindicina di minuti di cammino, finalmente il gruppetto arrivò alla tanto agognata meta: la fabbrica era un edificio completamente nero dagli anonimi infissi in metallo. Tutto attorno a quel cubo di cemento e acciaio si estendevano delle mura zincate che non mostravano nessuna entrata, poiché probabilmente costruite a seguito della chiusura della fabbrica.
Noctis domandò se fosse il caso di entrare e, se la risposta a questa domanda fosse stata affermativa, come avrebbero potuto farlo.
- Sicuramente le mura non sono un pezzo unico...potremmo iniziare cercando i punti dove sono state saldate. Magari le hanno saldate male e ci sono delle feritoie da cui possiamo entrare.-
Fermatasi un momento, Candice continuò
- Devono aver per forza lasciato un accesso: questa fabbrica è in disuso e, quindi, verrà demolita. Prima della demolizione vorranno sicuramente controllare che dentro non ci sia nessuno...o che non ci siano ancora delle sostanze tossiche, pericolose o esplosive.-
 
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view post Posted on 12/3/2017, 16:08

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Candice benché leggermente restia, decise ugualmente di seguire faith nella sua "crociata", alle due ragazze si aggiunse Nocits finendo così per lasciare soli al propri destino il povero K e l'uomo ferito. Che il piccolo Asakura stesse iniziando a sviluppare un certo interesse per le ragazze, o fosse semplicemente curioso di scoprire la verità dietro quelle strane sparizioni, non è dato saperlo.

Il trio si mise in marcia, ci volle oltre una decina minuti prima d'arrivare a destinazione, ma con l'ausilio della mappa non ebbero problemi. I ragazzi finalmente trovarono la fabbrica abbandonata, questa verniciata interamente di nero e sigillata aveva un area persino più cupa del dovuto, a complicare ulteriormente l'entravi dentro vi era un'alta recinzione che la cingeva interamente. Incerti sul da farsi tanto quanto Faith, Noctis e Candice si interrogarono se procedere e sul come farlo.

Deve essere questa la fabbrica di cui parlava Jum. Entriamo? E se entriamo... come?

Sicuramente le mura non sono un pezzo unico...potremmo iniziare cercando i punti dove sono state saldate. Magari le hanno saldate male e ci sono delle feritoie da cui possiamo entrare. Devono aver per forza lasciato un accesso: questa fabbrica è in disuso e, quindi, verrà demolita. Prima della demolizione vorranno sicuramente controllare che dentro non ci sia nessuno...o che non ci siano ancora delle sostanze tossiche, pericolose o esplosive.

Faith non prestò troppa attenzione alle parole dei due, persa nei suoi pensieri.

Perché costruire una simile recinzione senza entrate? Non penso importi nulla a nessuno se qualcuno vi si dovesse intrufolare e fare dei danni. Forse, non è il fare entrare qualcuno che volevano evitare, ma piuttosto impedire che qualcosa potesse uscire da li. Che pensieri lugubri che mi vengono, quello strano essere mi ha proprio traumatizzato.

L'hunter scosse la testa, quasi a voler cacciare via i suoi oscuri timori. Tornata nella realtà, Faith in mancanza di idee non pote che dare ragione a Candice ed al suo semplice piano.

Non so, dato il luogo in cui ci troviamo non è improbabile che decidano semplicemente di lasciare qui questa fabbrica per sempre, dopotutto a chi importa se rimane in piedi o meno? In ogni caso, che qualcuno possa essersi aperto un varco nella recinzione durante i mesi che hanno seguito la chiusura, non è da escludere. Meglio fare un tentativo, inoltre potremo osservare meglio l'intero impianto e magari trovare ugualmente qualche indizio interessante.
 
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[Mr.Nobody]
view post Posted on 13/3/2017, 14:15




Narrato, «Parlato», "Parlato da altri", Pensato, Voci nella mente.

Candice parlò per prima.

"Potremmo iniziare cercando i punti dove sono state saldate. Magari le hanno saldate male e ci sono delle feritoie da cui possiamo entrare."

Noctis annuì, piuttosto che creare un'apertura era più probabile trovarne una già fatta.

"Devono aver per forza lasciato un accesso: questa fabbrica è in disuso e, quindi, verrà demolita. Prima della demolizione vorranno sicuramente controllare che dentro non ci sia nessuno...o che non ci siano ancora delle sostanze tossiche, pericolose o esplosive."

Questo è il Ryuseigai...

Faith espose i dubbi del giovane.

"Non so, dato il luogo in cui ci troviamo non è improbabile che decidano semplicemente di lasciare qui questa fabbrica per sempre, dopotutto a chi importa se rimane in piedi o meno? In ogni caso, che qualcuno possa essersi aperto un varco nella recinzione durante i mesi che hanno seguito la chiusura, non è da escludere. Meglio fare un tentativo, inoltre potremo osservare meglio l'intero impianto e magari trovare ugualmente qualche indizio interessante."

«Concordo. Sappiamo che la zona è piena di edifici lasciati a marcire, quindi nessuno si preoccuperà di questo. Ci hanno buttato intorno una rete e stop. Dunque... facciamo il giro dell'intera struttura.»

Il gruppo, concorde, seguì il perimetro delimitato dalla rete. Proprio dalla parte opposta dell'entrata, notarono un danneggiamento che permetteva il passaggio: era sufficiente procedere sulle ginocchia.

«Qualcuno è già passato di qui.»

Noctis si offrì di tendere con forza la rete in modo che le due ragazze potessero passare, poi, con più difficoltà, sgattaiolò oltre.

L'edificio non ha nulla di rilevante intorno. Tranne i cartelli in metallo già descritti e alcune bombole di gas vuote e arrugginite.


Si ritrovarono così davanti il portone in ferro di entrata. L'Asakura quando prese in mano il lucchetto notò che era sbloccato.

Ok, questo è abbastanza strano...

Lo tolse e tirò via il catenaccio. Il portone era ora libero.

Guardò le ragazze.

«Bene... è stato bello, ci vediamo all'inferno.»

Il suo tono non era per nulla ironico. Spinse il portone che si spostò con facilità. Ma non successe nulla.

L'interno era completamente buio. La luce che penetrava dall'entrata illuminava solo un pavimento di cemento. Nessun rumore.

Sulla facciata interna del portone c'era una scritta rossa: sembrava sangue secco.

"La fine è vicina. Siamo tutti condannati. Lui verrà e ci strapperà via da questa terra."


Vattene.

Il ragazzo fece qualche passo e trovò a sinistra un interruttore. Accese. Nulla. Spense. Nulla. Accese di nuovo. Nulla.

«Ottimo... giustamente non sembra esserci elettricità.»

Si frugò le tasche.

«Non si vede nulla. Non possiamo procedere.»

Trovò dei fiammiferi con la punta delle dita. Controllò le riserve.

«Io ho tre fiammiferi ma non ho nulla da ardere e inoltre... in questa fabbrica si produceva comunque polvere da sparo... che noia.»

Ovviamente voi non potete dire di trovare nelle tasche una torcia o degli stracci imbevuti di alcool pronti da accendere.


/K':

Nessuna reazione nell'uomo. Nella tenda trovi: un coperta termica, un accendino a gas funzionante, un taccuino nuovo e due penne, fagioli in scatola sigillati, un coltello da caccia seghettato e una corda (circa 2 metri).


"Visto cosa? Con chi parlo?"

Silenzio dall'altro capo.

"L'hai visto?!"

Un'altra breve pausa. Un urlo di donna in lontananza. Il tono della voce diventò triste e cupo, quasi rotto dal pianto.

"Siamo spacciati... è finita. Mi guardava restando immobile. Aveva degli occhi abbaglianti... rosso sangue. Tu non l'hai visto?"

Altri rumori di rete disturbata.

"Accendi il fuoco."

La chiamata si interruppe e il cellulare si spense. Forse la batteria era morta.

 
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view post Posted on 15/3/2017, 17:34

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Noctis appoggiò il "piano" di Faith, il gruppo girò attorno lo stabilimento ed una volta dal lato opposto trovarono un passaggio nella recinzione, il piccolo Asakura galante si offrì si tendere il varco così da far passare più agevolmente le ragazze. Faith non perse tempo ed accettò la tanto gentile offerta del giovane.

Allora quando vuole sa come comportarsi, ora mi senti in colpa per averlo giudicato male in passato.

Senza troppe difficoltà, prima le due giovani ed a seguire Noctis, passarono oltre il varco finalmente poterono dirigersi verso il cancello principale della fabbrica che, sorpresa sorpresa, risultò sbloccato. Noctis scoprì come il lucchetto fosse li solo per "figura" ed una volta tolto si apprestò ad aprire il portone. Con tono tutt'altro che simpatico preparò le due ragazze al peggio.

Bene... è stato bello, ci vediamo all'inferno.

Come non detto... Sono questi lugubri discorsi che lo rendono antipatico...

Il ragazzo riuscì ad aprire il portone senza alcun eclatante sforzo, tuttavia solo il pavimento oltre l'entrata risultò visibile grazie alla luce proveniente dal portone. Noctis tentò di accendere qualche interruttore ma non cambiò nulla, il giovane a quel punto offrì una manciata di fiammiferi in suo possesso, ma con nulla da usare e con il rischio di far esplodere tutto, l'opzione risultò inutile.

Immagino che nemmeno voi abbiate ricordato di prendere la torcia che c'era insieme alla mappa, sbaglio?

Faith notò la scritta col sangue su retro del portone.

Ora ho ancora meno voglia di restare in questo post.

Probabilmente non c'è nulla, ma non ho comunque voglia di inoltrarmi in questa fabbrica, sopratutto al buio, non sapendo cosa possa attenderci nell'oscurità. La sola idea che mi viene in mente è quella di tornare a casa di Jum e prendere la torcia, o magari cercarne una nell'accampamento che abbiamo trovato prima. Vi avete qualche altra idea?
 
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Cilan
view post Posted on 15/3/2017, 20:57




Faith obbiettò che, trovandosi a Ryuusegai, non sarebbe stato considerato folle abbandonare un edificio a se stesso, lasciandolo marcire senza demolirlo. Anche Noctis si mostrò dello stesso avviso, ma comunque optò per fare il giro di perlustrazione proposto da Candice.
Seguendo la recinzione, fu possibile notare la presenza di un buco nella rete metallica: inginocchiandosi, Candice e gli altri riuscirono ad entrare nel perimetro.
Giunta all'ingresso dell'edificio principale, Candice notò che il portone di ferro era chiuso con un lucchetto, che però era già aperto.
La sicurezza qui non deve essere una prerogativa, per fortuna.
Quel dommage.
pensò la cameriera mentre la porta veniva spalancata: oltre a qualche metro di pavimento in cemento, grazie alla luce che proveniva dall'esterno non era possibile vedere null'altro all'interno dello stabilimento, poiché completamente al buio.
Faith propose di tornare a casa del ragazzino per prendere una torcia, in modo da poter procedere nell'esplorazione della fabbrica, benché si capisse che fosse riluttante all'idea.
- Mais no, Mademoiselle Faith! Non serve tornare indietro!- disse Candice rovistando nelle tasche del suo grembiule.
- La voilà!- esclamò estraendo una penna.
Puntatala con il tappo verso l'oscurità, la cameriera premette leggermente la decorazione metallica presente sullo stesso per far partire uno striminzito fascio di luce dal retro della penna.
- "La Bic-lumière 320FX, per la cameriera che può SEMPRE prendere l'ordinazione!"- recitò lei, imitando lo spot pubblicitario.
Ness, scegli tu quanto illumina e se effettivamente vedo qualcosa. Ho omesso qualunque dettaglio, così puoi decidere di far fallire il piano.
 
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view post Posted on 16/3/2017, 21:33
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Trickster


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Ciò che sentì dall'altro capo della linea non gli piacque. Dopo un po' il cellulare si spense. K' lasciò l'oggetto cadere dove lo aveva raccolto.

Senza perdere tempo si mise a visionare ciò che aveva trovato uno per uno. Prese un'accendino che, riluttante, lo provò ad accendere per vedere se poteva essere ancora utile, prima di metterselo in tasca.

Prese un pugnale seghettato. Provò a maneggiarlo un po'. Per poi avvolgere la lama dentro uno straccio e tenerselo.

Poi la corda, lunga due metri. Al momento non gli era di alcuna utilità, quindi la lasciò dov'era. Idem per fagioli in scatola. E infine trovò una coperta termica.

Oh perfetto, questo lo dovrebbe tenere al caldo.

Cercò di avvolgere l'uomo dentro la coperta. Intuì che potesse essere molto ristorativo per la povera guardia, visibilmente pallida e tremolante. Sebbene non fosse del tutto sicuro che si trattasse di un mero freddo quello che provava. In ogni caso, nelle sue condizioni, stare al caldo era decisamente meglio che disteso sulla nuda e fredda terra.

Devo accendere il fuoco. Pensò K'.

Nel frattempo girovagò per cercare qualche legna da ardere, trovando di tanto in tanto rametti e rami un po' più grossi. Approfittò per pensare.

Perché accendere il fuoco? Forse non era necessario. Forse non correva comunque alcun pericolo a non farlo. Eppure... sembrava in qualche modo... "importante" farlo. Il tizio era stato chiaro al riguardo, "accendi il fuoco". Ma perché? Sentiva che lo doveva fare, forse era l'istinto di sopravvivenza, forse era il sesto senso o, ancora, forse semplicemente gli serviva un deterrente per i problemi attuali, qualcosa che lo rassicurava. Ma facendolo, avrebbe poi dovuto fare i conti con i suoi incubi. Era semplicemente paradossale. Doveva scegliere.

Posò a terra tutto quello che aveva trovato, dove non molto tempo prima c'era un fuoco. Aveva poco tempo da perdere.

Supponiamo che il fuoco serva davvero a tenere lontano qualcosa. Io quindi dovrei... Si bloccò, gli sovvenne improvvisamente immagini terrificanti di un'incendio appiccato, che consumava ogni cosa. Più provava a respingere un'idea tanto assurda e più forti diventavano dentro la sua testa. Un meccanismo mentale lo teneva intrappolato tra le due scelte. Doveva farlo ma non lo voleva, ne era ormai consapevole.

Appicca quel dannato fuoco! Solo per stavolta, appicca il fuoco!

Prese dalla tasca un accendino. Senza nemmeno accorgersene, era già acceso, a tradimento. Si era inginocchiato accanto alla brace con la nuova legna che aspettava di essere accesa. Non c'era esitazione nelle successive azioni, K' sembrava aver smesso di pensare. Prese nella mano una bomboletta e con essa creò una fiammata.

Tirò un sospiro. Il falò era acceso. Il giovane si allontanò di qualche passo e si sedette a terra. Lo sforzo mentale eseguito e concluso lo aveva momentaneamente sciupato.
 
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[Mr.Nobody]
view post Posted on 17/3/2017, 17:58




Narrato, «Parlato», "Parlato da altri", Pensato, Voci nella mente.

"Immagino che nemmeno voi abbiate ricordato di prendere la torcia che c'era insieme alla mappa, sbaglio?"

Noctis prese l'ammissione di colpa della ragazza come una frecciatina personale; la guardò male.

«Io almeno ho preso la mappa.»

"Probabilmente non c'è nulla, ma non ho comunque voglia di inoltrarmi in questa fabbrica, sopratutto al buio, non sapendo cosa possa attenderci nell'oscurità. La sola idea che mi viene in mente è quella di tornare a casa di Jum e prendere la torcia, o magari cercarne una nell'accampamento che abbiamo trovato prima. Vi avete qualche altra idea?"

«Cosa? Tornare indietro? Non ci penso proprio... siamo arrivati fin qui per tornare indietro? Io già mi sono annoiato in mezzo a questa desolazione. Se volete andare andate, io in caso vi aspetto qui.»

"Mais no, Mademoiselle Faith! Non serve tornare indietro!"

Candice frugò nelle tasche ed estrasse una penna.

"La Bic-lumière 320FX, per la cameriera che può sempre prendere l'ordinazione!"

Puntò il tappo e premette qualcosa. Inizialmente una piccola luce stava iniziando a sprigionarsi ma nemmeno un istante e quella balenò per poi spegnersi. Probabilmente si era danneggiata in qualche modo o la batteria interna si era esaurita.

CITAZIONE
Ovviamente voi non potete dire di trovare nelle tasche una torcia o degli stracci imbevuti di alcool pronti da accendere.


Noctis si guardò le maniche della maglia ed iniziò a tirare quella destra, lacerando il tessuto.

«Piuttosto che perdere altro tempo brucerò la maglia. Fuori ci sono dei cartelli, sono convinto di poter costruire una torcia con un tubo... e se salterà tutto in aria sarà meglio per voi che vi troviate altrove.»

Spazientito ed irritato arrotolò anche la manica sinistra, appena strappata.

«Non vi chiederò di distruggere i vostri indumenti.»

"Non ce ne sarà bisogno."

La voce femminile non era né di Candice né di Faith. Noctis si voltò verso l'entrata: una giovane donna sulla trentina li stava fissando. Lunghi capelli corvini fluenti dietro le spalle e occhi nocciola. Indossava una tenuta molto simile a quella della guardia rimasta con K', solo in una versione più femminile. Anche lei sembrava essere armata.

CITAZIONE
Indossa un completo nero che ricorda una divisa di qualche corpo speciale. Appuntate sul petto, alcune stellette dorate forse per meriti ufficiali. Intorno alla vita, discendente sulla coscia destra, la fondina piena di una pistola.


Nella mano destra teneva una torcia elettrica abbastanza grande da sprigionare un fascio di luce grande tanto da illuminare il trio. Noctis si mise una mano davanti gli occhi per evitare il fastidio.

«Non c'è nemmeno bisogno di puntarcela negli occhi...»

La donna puntò allora la luce a terra e fece qualche passo entrando nello stabile. Fissò perplessa il giovane Asakura, per poi passare a scrutare i vestiti di Candice.

"Cosa ci fate qui dentro? Non ditemi che siete qui per caso."

In quel momento una goccia si infranse sul pavimento proprio davanti Noctis. Tutti se ne accorsero poiché molto grande: uno strano liquido verde che presentava delle impurità nere.

Ma cosa...

La donna puntò allora la torcia verso il soffitto. Lo spettacolo che si presentò lasciò a bocca aperta il ragazzo.

"No, è impossibile..."

La donna passò il fascio lentamente su tutto il soffitto, completamente spaesata e spaventata in volto.

Non saresti dovuto entrare.

Quattro persone erano imprigionate in dei grandi bozzi costituiti da una sostanza verde scuro, gelatinosa e vischiosa. Tutti i bozzi sembravano essere fissati al soffitto, a circa dieci metri da terra, con dei filamenti neri dall'origine sconosciuta. Quasi a formare una ragnatela. L'interno delle strutture era visibile poiché la superficie risultava quasi trasparente: i corpi delle persone immersi in un liquido, sempre verde, ma più chiaro e con delle impurità nere. Tutti avevano gli occhi chiusi. Una donna molto giovane che ricordava la foto vista dai ragazzi, una signora anziana, un uomo e un bambino sui cinque anni. Il bozzo della donna più giovane era quello più strano: assumeva una conformazione aculeiforme e rigida, i filamenti neri sembravano meno spessi intorno ad esso.

/K':

Il ragazzo riuscì ad accendere il fuoco con quello che trovò in giro. Inoltre utilizzò la coperta sul poveruomo che continuava a non riprendersi. Dopo essersi accomodato, passarono circa cinque minuti. Qualcosa si mosse. Ma non era la guardia.
Oltre la foresta, si alzò un enorme stormo di corvi. In lontananza il rumore di alberi che collassavano: qualcosa si stava aprendo il cammino verso la radura dove era stato allestito l'accampamento. Qualcosa di molto grosso. Il terreno iniziò a tremare. Sempre più vicino e rapido, tutto il rumore cessò a qualche metro dal confine degli alberi. Anche la terra smise di vibrare.
Da dietro dei cespugli uscì improvvisamente un piccolo animale che ricordava una volpe: la coda tuttavia era molto più lunga e terminava con una forma a punta di freccia. Presentava delle orecchie piccole e acuminate. Tutto il manto grigio chiaro. Dalla taglia sembrava un cucciolo.
Si trovava ad un paio di metri da K' e lo fissava con degli occhi che non sembravano trasmettere aggressività. Per nulla intimorito dal fuoco, l'animale iniziò ad avanzare verso i due.

 
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[Mr.Nobody]
view post Posted on 21/3/2017, 19:53




Considero il turno saltato da tutti. Tuttavia concedo altre 72 ore da ora per postare.
 
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view post Posted on 22/3/2017, 20:15

Yeah Science, Bitch!!

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Sono sinceramente mortificato, non avevo mai ritardato...


Noctis non prese bene la proposta di Faith di tornare indietro alla ricerca di una torcia, ma a stemperare la situazione intervenne Candice pronta ad usare una semplice penna come torcia, ma per colpa del fato o delle batterie scariche, la penna-torcia ebbe vita breve.

Nel mentre Noctis, noncurante dei rischi, decise di tentare l'approccio più rudimentale e di costruire una torcia di fortuna con l'ausilio dei propri indumenti e dei rottami li intorno. Conscio della possibilità di far saltare tutto in aria invito persino le due giovani ad allontanarsi, ma a fermare il ragazzo fu l'arrivo di un'altra donna. Quest'ultima accecò i ragazzi con, fortuna volle, una torcia elettrica. Sprezzante nei toni come suo solito, Noctis ammonì la donna ed, implicitamente, la invitò ad abbassare il fascio di luce diretto ai loro occhi.

Cosa ci fate qui dentro? Non ditemi che siete qui per caso.

La donna aveva dei lunghi capelli neri, i suoi indumenti erano identici in tutto e per tutto a quelli dell'uomo incontrato all'entrata della piccola cittadina. I convenevoli vennero interrotti da un forte suono, lo schizzo di qualche strano liquido verde proveniente forse dal soffitto. Faith istintivamente, così come per Noctis e l'altra donna, alzò gli occhi così da assistere al lugubre spettacolo, dei bozzoli costituiti da una qualche sostanza verdognola tenenti al loro interno delle persone. Dei filamenti neri a tener su questi. Fra le vittime, Faith riconobbe la ragazza della foto trovata dal barbone all'inizio della scalinata,la tirò fuori dalla tasca quasi a voler comparare le due.

E quelli devono essere le altre persone scomparse... Siamo nella tana di una qualche creatura... In ogni caso, il padre di Jum non sembra essere qui.

Non sembrano morti, ma nemmeno li definirei "vivi". Non pensate dovremmo tirarli giù? Anche se, qualsiasi cosa gli abbia fatto questo, potrebbe tornare da un momento all'altro...

La ragazza era davvero spaventata ed inorridita da ciò a cui aveva appena assistito, la sua morale ed il suo istinto di sopravvivenza erano in totale contrasto, incapace di decidere da sola, volle appoggiarsi alle intenzioni ed azioni degli altri ivi presenti.
 
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Cilan
view post Posted on 22/3/2017, 20:56




Non avevo letto lo spoiler, leggendo i tuoi post da cellulare mentre torno da tirocinio.

Purtroppo, la lampadina della fantastica penna di Candice si fulminò proprio nel momento meno opportuno.
Merde! Stupide penne tutto-fare che in realtà non fanno un accidente! Mon Dieu, aide-moi!
La cameriera era impegnata ad imprecare mentalmente contro le industrie manufatturiere e non prestò particolare attenzione al delirio di Noctis. Tuttavia, riuscì a carpire che il bambino intendeva bruciare dei vestiti.
Quest'uniforme vale più della tua anima, mon petit chou, puoi giurarci che non te la farò bruciare.
Mentre Candice si preparava ad un'invettiva contro il ragazzino, una donna che indossava la stessa uniforme dell'uomo incontrato poco prima puntò una torcia verso di loro. Questa domandò che cosa stessero facendo all'interno dell'edificio abbandonato.
- L'edificio dovrebbe essere "abbandonato", quindi potremmo porle la stessa domanda, Madame.- replicò Candice, tagliente.
Il dialogo venne però interrotto dallo schizzare di uno strano liquido dal soffitto. Grazie alla torcia dell'ufficiale fu possibile vedere delle rivoltanti crisalidi formate da una gelatinosa e vischiosa sostanza verdastra.
La cameriera trattenne a stento un conato di vomito, per poi urlare
- Qu'est-ce que c'est ça?!-
Notando la presenza di persone all'interno di quegli orrendi costrutti, Faith propose di trovare un modo per liberarli.
Candice quindi si illuminò d'immenso.
L'uomo che cerchiamo potrebbe essere dentro uno di questi.."cosi" nauseabondi. Potrebbe davvero essere utile liberare questi..."ostaggi".
- Se quella sostanza prende fuoco potremmo provare a bruciare i bozzoli, ma metteremmo a rischio l'incolumità degli "ospiti". Allo stesso modo, poiché siamo in una fabbrica di polvere da sparo, avranno sicuramente dei solventi a disposizione. Magari si trova qualcosa di non letale per l'uomo, cercando bene.- fece, pensando ad alta voce.
Potrei sempre usare il ripieno dei miei croissant sperimentali al cavolo-verza e cocco. Quella roba è letale di sicuro, sans doute.
 
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view post Posted on 23/3/2017, 19:28
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Trickster


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Rimase seduto per qualche minuto per riprendersi dallo sforzo, sentendosi già meglio cominciò a riflettere sul da farsi. Anche se aveva acceso un fuoco non voleva restare nell'accampamento. La coperta termica dava dei risultati deludenti circa le condizioni della guardia.

Hmm, forse potrei trascinamelo fino al villaggio... Ma come? Forse con qualche oggetto di fortuna che potrei... Si interruppe mettendosi in allerta. Guardò subito nella direzione dei suoni che emettevano i corvi allarmati da qualcosa. Poi rumori di alberi che venivano abbattuti. L'istinto di K' gli diceva che quel rumore probabilmente si sarebbe avvicinato in suo direzione, cosa che venne affermato molto presto.

Oh no! Viene verso di me! Il nuovo problema gli aveva completamente fatto dimenticare lo sforzo precedente voluto per accendere il fuoco, pertanto si sentiva del tutto ripreso e rinvigorito. Quando il rumore si fermò all'albero vicino l'adrenalina gli stava già scorrendo su tutto il corpo. Era preparato fisicamente, ma psicologicamente non sapeva cosa avrebbe dovuto affrontare. Cosa doveva fare? Chi avrebbe visto? Cosa sarebbe uscito dalla vegetazione? Ma sopratutto: sarà umano o immondo?

- Grrr, il rumore ha smesso. - Pensò ad alta voce, nervoso.

Uscì fuori una creatura simile alla volpe, ma con una coda alla quale terminava una punta simile a quella di una freccia. Il giovane rimase fermò a osservare il suo comportamento, ignaro di come avrebbe dovuto agire in quella situazione.

Non facciamo conclusioni affrettate. Non ho mai visto una cosa simile prima d'ora, ma potrebbe essere parte della fauna locale...

La creatura cominciò ad avvicinarsi nella loro direzione, benché senza dare segni ostili K' indietreggiò lievemente.

Se abbassassi la guardia... potrei finire nelle stesse condizioni di quella guardia. Per quanto ne so, questa bestiola potrebbe essere responsabile di tutto quanto.

Non aveva affatto dimenticato del rumore e degli alberi abbattuti provenienti verso la sua direzione. E viste le condizioni del poveruomo, concluse che la cautela sarebbe stata la migliore azione da prendere.

- Ehi, ehi! Non voglio avere niente a che fare con te...! Vattene. - Cercò di fermarla a parole. Poi gli sovvenne un'altra idea.

Forse posso simpatizzarci... E se ne andrà via da sola. Ma non tengo alcun cibo grigliato in tasca. Si ricordò della scatola di fagioli.

Sarebbe come dare dell'insalata a un Leone! M-maledizione è qui, stammi lontano!

Indietreggiò ancora, non voleva farla agitare ne darle buoni motivi per aggredire, anche se aveva quasi la taglia di un cucciolo. K' rabbrividì quando notò questo particolare.

Chiaramente, non può essere lei la vera responsabile del rumore che avevo sentito. Questo significa... che non è da sola!

- Buono, buono. Non voglio farti alcun male. Non ho nulla per te, ma se proprio vuoi del cibo... - Prese la scatola dentro la tenda, la aprì e la pose per terra vicino al "demonietto", in segno di offerta. Indietreggiò nuovamente.

Intanto lanciava lo sguardo nella direzione dalla quale era venuto fuori la bestiola, aspettandosi da un momento all'altro una bestia taglia T-Rex.
 
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57 replies since 6/2/2017, 15:31   867 views
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