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Quest 108/X: Arcane lenders, Finanziatori arcani.

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view post Posted on 7/1/2017, 16:18
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Trickster


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A detta del proprietario, Regalia li avrebbe retti tutti quanti senza problemi. Benché il ragazzo continuava a dubitarne, salì sul carro trainato. I posti non erano proprio comodi, ma lui era ormai abituato, cercò di assumere una posizione leggermente spaparanzata.

Durante il viaggio ignorò gli sguardi altrui, gli occhi chiusi, la brezza che gli attraversava il viso. Dovette presto aprire gli occhi, l'aria fresca e piacevole di prima si era tramutata in qualcosa di meno sopportabile. Avevano raggiunto la palude.

Spero raggiunga presto la casa dei Cullen.

Il carro si era fermato. Prima di scendere dal mezzo e di salutarsi, i presenti dovevano naturalmente pagare il viaggetto. Mi pare il minimo. Quando venne il turno di K', saldò il suo debito.

A terra, il carro partito, il ragazzo con gli occhiali lesse qualcosa su un cartello.

Mendicanti bianchi, cibo blu, via nera... le rose. Pensava mentre leggeva. I suoi pensieri si erano interrotti quando vide un ragazzo biondo che aveva fatto già una buona strada. Ora che notava meglio, la porta era stata aperta da una delle chiavi di ottone che Bodan aveva lasciato.

Sembra teso. Prima di formulare un qualsiasi altro pensiero, il ragazzo teso cadde in una botola che si era aperta sotto di lui. Un urlo e poi niente.

La botola era nella mattonella rossa... Ma quando ha calpestato quella nera... Pensò esterrefatto. Quello che era appena successo gli dava da riflettere. Perché...? I ladri dovevano aver superato questa prova, se sono usciti illesi e con il tesoro. Ma tutto ciò non ha alcun senso. Cosa diavolo è quel tesoro da spingere a rischiare la propria vita, per poi solo ricattare una povera famiglia? Inoltre Bodan non ci ha detto nulla di...

- Bodan! - Si girò di scatto verso gli altri. - Abbiamo scordato quel ubriacone alla locanda! Poteva dirci qualcosa di più, maledizione. -

Faith prese l'iniziativa e sembrava intenzionata di percorrere per prima la via delle mattonelle. Cosa che sorprese un poco K'.

Dove vuole andare? Percorrerei pure io le mattonelle nere se non fosse per quel cartello. Le disse di non andare troppo in fretta e di aspettare lui.

- Io prenderò la via rossa. Non so quale prenderete voi, ma proviamo a stare più possibile vicini, ok? Nel caso uno di noi cadesse... provate ad afferrarlo prima. - Concluse la tattica a chi ancora non aveva percorso le mattonelle.

K' avanzò un passo sulla prima mattonella dal colore rosso. Sapeva che era un azzardo, dopo aver assistito alla caduta del biondo. Deglutì. Decise di proseguire a zig zag. Assicurandosi che altri lo avrebbero seguito e che gli stessero vicino, per salvarli o essere salvato, sempre se qualcuno lo avesse voluto salvare.
 
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[Mr.Nobody]
view post Posted on 8/1/2017, 18:22




Narrato, «Parlato», "Parlato da altri", Pensato, Voci nella mente.

Noctis annuì non molto convinto a Faith. La vide percorrere la via nera. Seguita da K', che invece optò per la rossa.

"Io prenderò la via rossa. Non so quale prenderete voi, ma proviamo a stare più possibile vicini, ok? Nel caso uno di noi cadesse... provate ad afferrarlo prima."

Quelle parole fecero molto riflettere l'Asakura. Guardò Nanashi aspettando una sua mossa ma gli parve molto indecisa.

«Rose bianche e ce ne freghiamo giusto?»

Disse quasi sottovoce: la ragazza annuì. I due così attraversarono silenziosamente le aiuole di rose bianche cercando di calpestarne il meno possibile. Dal cappotto di Nanashi scivolò via il peluche che aveva trovato la notte prima: una folata di vento e quello scomparve nell'erba alta del giardino, senza che nessuno se ne accorse.

Tutti e quattro i ragazzi, in tempi leggermente diversi, arrivarono al portone senza problemi. La strambo giardiniere parve non accorgersi di nulla.

«Comunque stavo pensando una cosa. Se ci fossimo tenuti per mano... nulla di romantico ovvio... formando una catena, non credete che saremmo riusciti comunque ad evitare un'eventuale caduta del primo della fila? Non lo so... è solo un'ipotesi, magari non avrebbe funzionato. Non sono stato molto d'aiuto, non mi veniva in mente nulla. Comunque è andata bene anche così. Almeno credo.»

Bussarono alla porta. In un paio di secondi quella si aprì leggermente, scricchiolando sinistramente. Non c'era nessuno dall'altra parte.

Il gruppo entrò nell'abitazione: il pianoterra consisteva in una grande sala abbastanza spaziosa ma poco riempita di mobilia. Sulla destra, delle scale a chiocciola, portavano sia ad un piano inferiore che a uno superiore. Sulla sinistra invece, accanto ad una grossa vetrata che illuminava tutta la stanza, vi era un pianoforte nero consumato dal tempo. Ricoperto di polvere, non sembrava di recente utilizzo.

Proprio in fondo alla sala, fra ragnatele e assi scricchiolanti, sedeva una giovane coppia alquanto particolare su un divano rattoppato e vecchio. Poco distante il camino a muro riscaldava, scoppiettando allegramente.

"Venire prego, venite avanti."

Era stata la donna a parlare: voce abbastanza stridula e dal tono indecifrabile. Lunghi capelli neri, occhi azzurri persi, contornati da una carnagione pallidissima. Indossava dei brutti ed enormi occhiali da vista che continuavano a scenderle sulla punta del naso, nonostante i continui accorgimenti. Portava, male, del rossetto magenta che arrivava quasi alle guance, rossastre per via del fuoco. Avvolta in un lungo abito da sera grigio cenere, teneva le mani fra quelle del compagno. Un uomo sulla trentina, castano, dai capelli ricci e non curati. Lentiggini sul volto. Occhio destro color paglia e occhio sinistro coperto da una benda nera da pirata. Portava, con un minimo di eleganza, un completo gessato dalle striature bianche, forse polvere.

I ragazzi fecero alcuni passi verso di loro, finché la donna non sorrise.

"Benvenuti. Io sono Eleonor Cullen. Questo è invece mio marito, Toma. Scommetto che voi siete le persone che il caro Bodan è riuscito a reclutare. Mi sembrate tutti così giovani... ma tranquilli, se non è un problema per voi, a noi può solo andar bene. Come di certo vi avrà spiegato... recentemente siamo stati vittime di un furto..."

La donna scoppiò improvvisamente a piangere rumorosamente. Il marito continuò al suo posto con voce fredda.

"Dai cara... cerca di non piangere. Come vi stava spiegando mia moglie... dei ladri ci hanno sottratto un prezioso tesoro di famiglia. L'unica cosa che desideriamo è recuperarlo al più presto. Siamo disposti a pagare una rilevante ricompensa a chiunque riuscirà a collaborare. Quei criminali hanno tentato di ricattarci, dato il grande valore affettivo... ma noi non siamo disposti a prendere accordi con persone così malvage. Senza contare il rischio di una truffa e quindi dopo... il danno, anche la beffa."

Un urlò terrificante di dolore scese dalle scale a chiocciola diffondendosi nella sala. Il gruppo avrebbe potuto riconoscere quella voce: il ragazzo alto e biondo della locanda.

La donna smise di piangere ritornando a sorridere.

"La piccola Glen si starà divertendo con uno dei suoi giocattoli."

Il marito le annuì ricambiando il sorriso, per poi rivolgersi di nuovo agli ospiti.

"Come dicevo, se accetterete l'incarico e riuscirete nel recupero avrete in cambio molti soldi e la nostra eterna gratitudine. Che ne dite? Proseguo a spiegarvi i dettagli o avete qualche domanda specifica?"
 
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view post Posted on 10/1/2017, 18:14

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Faith venne seguita a ruota dal ragazzo più grande, a differenza dell'Hunter questo prese la "via rossa" mentre Noctis e l'altra ragazza rimasero indietro per poi imboccare la "via bianca", ovvero l'aiuola di rose sulla destra, incuranti dell'avvertimento. Paradossalmente tutti e quattro arrivarono al portone incolumi. Non appena il gruppo provò a forzare il portone, questi si aprì scricchiolante permettendo l'accesso alla decaduta villa. Un ampio e triste salone accolse i giovani, in fondo a questo, seduti in un divano, si trovavano i coniugi Cullen. Quasi spettarli in volto, i due diedero l benvenuto al malcapitato quartetto, per po iniziare a spiegare loro la natura del compito per il quale si stavano offrendo volontari. Mentre il marito esponeva la situazione un terrificante urlo riempì il salone facendo rabbrividire Fath che ricollegò immediatamente questi al giovane biondo caduto poco prima in una botola. I Cullen non parvero preoccuparsi di ciò, anzi con toni quasi allietato ripresero il loro discorso. L'hunter incredula, con tono preoccupato esigette subito spiegazioni!

La "piccola Glen"? L'uomo che ha appena urlato è un ragazzo giunto qui per aiutarvi, proprio come noi! Che cosa gli sta facendo? Non possiamo lasciarlo li sotto!

Faith senza attendere risposta si diresse verso la scala a chiocciola per po fermarsi al primo gradino.

Cosa sto facendo? Se dovesse esserci qualche belva pericolosa, io non ho come aiutarlo, non da sola almeno.

Che aspettate voi tre? Venite con me, non possiamo lasciare quel ragazzo sofferente ed in balia di chissà cosa, potremmo esserci noi al suo posto dopotutto! Dobbiamo aiutarlo!

Faith, fattasi coraggio con le sue stesse parole, si diresse su ignorando cosa l'aspettasse.

Edited by davidex950 - 10/1/2017, 23:40
 
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view post Posted on 11/1/2017, 19:08
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Contro ogni previsione, tutto andò liscio. Con tempi diversi, tutti raggiunsero il portone e stavano accingendo per aprirlo.

Entrarono in una sala abbastanza spaziosa, dato i pochi mobili che vi erano presenti. Furono accolti da un coppia seduta sul divano che si trovava più lontano. Sia la pochezza della sala che il vestiario poco aristocratico dei due, suggeriva la povertà di questa famiglia.

Furono accolti e invitati di avvicinarsi. Dopo una breve presentazione e intuito chi fossero gli ospiti, questi iniziarono a spiegare la situazione attuale.

Quindi il tesoro non è effettivamente un tesoro che varrebbe tanto. E tutto sommato non deve essere stato difficile per i ladri, se non sono stati sprovveduti.

Continuò ad ascoltare cosa avevano da dire. Finché a interromperli non fu un urlo agghiacciante, che sembrava provenire da sotto le scale a chiocciola. K' riconobbe di chi fosse. A quanto pare, a prendersi cura del ragazzo vi era la piccola Glen.

Se siete malvisti, non hanno poi così torto. Pensò dopo che la coppia riprese tranquillamente a parlare. Arrivati infine al momento delle domande, fu Faith a farsi subito avanti. Intenta a soccorrere il ragazzo biondo, se ne andò senza aspettare risposte, anche se aveva chiesto spiegazioni poco prima.

- Mai un'attimo ferma. - Commentò il ragazzo. Si rivolse poi alla coppia.

- Ciò che dice è vero, era con noi, ma sfortunatamente è caduto dalla botola e non l'abbiamo salvato in tempo. - Mentì. - Spero alla vostra piccola non dispiace se lo tiriamo fuori da lì. -
 
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view post Posted on 12/1/2017, 23:09




Onde evitare altri disguidi, ribadisco che l'urlo proveniva dal piano superiore. Niente di grave.


Narrato, «Parlato», "Parlato da altri", Pensato, Voci nella mente.

Noctis osservò Faith agitarsi molto per la faccenda che stava apparentemente riguardando una certa Glen.

Era giunta alle scale.

"Che aspettate voi tre? Venite con me, non possiamo lasciare quel ragazzo sofferente ed in balia di chissà cosa, potremmo esserci noi al suo posto dopotutto! Dobbiamo aiutarlo!"

La giovane donna iniziò a ridacchiare.

"Ma tranquilla! Nostra figlia si starà occupando di lui."

K' tentò la mediazione.

"Ciò che dice è vero, era con noi, ma sfortunatamente è caduto dalla botola e non l'abbiamo salvato in tempo. Spero alla vostra piccola non dispiace se lo tiriamo fuori da lì."

Toma tentò di tranquillizzare tutti ma Faith aveva già salito i gradini fino a giungere al piano superiore.

"Ora capisco. Sono sicuro che il vostro amico stia comunque bene. Avremo modo di spiegare tutto anche a lui, più tardi. Quando Glen si sarà stancata di giocare. Si tratta di una ragazzina un poco capricciosa ma è un angelo in fondo! Il vostro compagno è stato sfortunato... è la nostra piccola che si occupa delle botole fuori... ha un carattere troppo imprevedibile."

Poi scrollò le spalle, mentre la moglie annuiva sorridendo; sembrava essersi ripresa dalla crisi.

Noctis era perplesso sul da farsi. Di certo non voleva immischiarsi in affari che non lo riguardavano ma in quel caso avrebbe dovuto prendere una decisione: ovvero separarsi dal resto del gruppo.

Il ragazzo è perduto. Vattene.

Fissò K' e poi Nanashi per cercare di rubare qualche indizio sulle loro intenzioni.

Che situazione noiosa...

K' può decidere se raggiungere Faith (e in quel caso verrà seguito da Nanashi e da Noctis) o richiedere le restanti informazioni per la missione. Nanashi non potrà decidere nulla ma seguirà la decisione di K'.

Quella che segue è la situazione che trova Faith al secondo piano (ed eventualmente vale anche per gli altri).

Il secondo piano della casa ricorda molto il primo. Legno e ragnatele ovunque. La luce entra da alcune finestre fornite di lunghe tende rosse molto impolverate. Al centro della stanza sono posizionate due sedie di plastica nera. Sulla prima, una bambina di circa 8 anni dondola i piedi e sorride al ragazzo alto e biondo, che siede sull'altra sedia, proprio di fronte. Più che sedere, è proprio legato con delle cinghie di pelle che gli avvolgono gli arti e il busto. Ha un occhio nero e la testa penzolante. Respira a fatica. Ha dei tagli sanguinanti sul braccio destro. Forse inferti dal bisturi chirurgico che Glen stringe in mano.
Una ragazzina sorridente, vestita con un lungo abito bianco che ricorda una divisa scolastica. Un fiocco blu fra i capelli biondi, lunghi e lontanamente ricci.
Proprio dietro la sedia di Glen c'è un uomo immobile e in piedi. Media statura, abiti da maggiordomo e una busta di carta (marrone) sulla testa. Tre fori per gli occhi e la bocca. Proprio gli occhi sono intravedibili dalle fessure: tristi, neri e stanchi. L'uomo sorregge con le mani una strana scacchiera senza pezzi, con caselle rosse e nere.


Comunque avverto tutti che state allungano leggermente la Quest, dato che gli obbiettivi della stessa si stanno allontanando. Non fraintendetemi però, apprezzo questi risvolti. Ma volevo solo avvisare.

 
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view post Posted on 15/1/2017, 02:54
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Hunter

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Faith appena sentì urlare il ragazzo che precedentemente era caduto nella botola si precipitò per le scale.

Che aspettate voi tre? Venite con me, non possiamo lasciare quel ragazzo sofferente ed in balia di chissà cosa, potremmo esserci noi al suo posto dopotutto! Dobbiamo aiutarlo!

Dobbiamo?

Replicò secca, Nanashi.

Quella casa non le piaceva e soprattutto non erano lì per salvare un ragazzo così stupido da cadere in una "trappola" così facile da aggirare. E poi non era la sua balia.


Sono sicuro che il vostro amico stia comunque bene. Avremo modo di spiegare tutto anche a lui, più tardi. Quando Glen si sarà stancata di giocare. Si tratta di una ragazzina un poco capricciosa ma è un angelo in fondo! Il vostro compagno è stato sfortunato... è la nostra piccola che si occupa delle botole fuori... ha un carattere troppo imprevedibile.


Nanashi rabbrividì, ma non cambiò idea al riguardo. Dopo aver incrociato brevemente lo sguardo con Noctis che non sembrava essere interessato alla faccenda, decise di lasciar perdere Faith.

Bel gioco quello con le botole, dev'essere un passatempo davvero delizioso. Mi piacerebbe conoscerla ma il tempo è denaro, se non vi dispiace vorrei avere più informazioni riguardo a questo prezioso tesoro da recuperare.
 
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view post Posted on 15/1/2017, 03:17
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Toma tranquillizzò i presenti. Ma questo non fermò Faith dal andare a salvare il ragazzo biondo. K' pensò sul da farsi. Da una parte si sentiva di soccorrere il tizio di prima, ma la situazione sembrava meno grave a detta di Toma. D'altra parte voleva andarsene subito e mettersi in missione, il posto non gli piaceva e nemmeno i membri vivaci e imprevedibili che aveva.

Sarò paranoico, ma voglio andarmene il prima possibile.

In quel momento intervenne Nanashi. (la rovina post)

Poteva palpare il leggero sarcasmo provenire dalle sue parole. Tolse dalla bocca del ragazzo più o meno le stesse parole. Scelse di non dire nulla, indicando di condividere la richiesta di Nanashi.

Sarà stata la scelta giusta restare qui? Si interrogò.
 
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view post Posted on 15/1/2017, 03:48

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Arrivata al piano superiore Faith trovò lo stesso ambiente del piano di sotto, ragnatele e polvere ovunque, nella decadente sala spiccavano al centro della stanza il povero ragazzo della locanda, legato ad una sedia e ferito, presumibilmente torturato, vicino questi vi era una ragazzina dai lunghi e folti capelli ricci biondi, la piccola stringeva in inquietante bisturi tra le mani, infine più simile ad un mobile che ad una persona, vi era un uomo con un sacco a coprirne il volto, dagli abiti era deducibile si trattasse del maggiordomo. Per quanto il raccapricciante spettacolo avesse colpito faith, la giovane Hunter si diresse di corsa dal giovane per sincerarsi della sua saluta.

Cosa ti hanno fatto?! Riesci a sentirmi?!

Adirata in volto e nei toni, Faith esigette spiegazioni dalla piccola Cullen.

Perché gli avete fatto questo?! E' un nostro compagno, è venuto fin qui solo per aiutarvi, e questo è il ringraziamento?! Ora ti slego tranquillo.

Senza attendere risposte da Glen, la giovane tentò di scogliere i legacci che bloccavano il ragazzo alla sedia.
 
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view post Posted on 15/1/2017, 19:44




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Faith venne lasciata sola.

Uhm. Questa sua crociata personale la farà finire nei guai.

Nanashi chiese esplicitamente le restanti informazioni. Toma le sorrise continuando ad illustrare con calma le consegne.

"Quei malviventi ci hanno chiesto di lasciare i soldi del riscatto alla vecchia casa abbandonata ai limiti del bosco qui vicino. Probabilmente hanno un qualche rifugio nei dintorni. Mi dispiace ma non abbiamo altri indizi utili. Un'altra cosa importante... potete riconoscere il tesoro rubato grazie allo stemma della nostra famiglia. Uno scudo nero con una rosa rossa al centro. Ricordate bene la descrizione... scudo nero con rosa rossa. Non avete bisogno di altre informazioni circa la natura di questo tesoro, non potete sbagliarvi. Ho molta fiducia in voi, mi sembrate in gamba."

La signora Cullen parve avere un'idea.

"Perché non li facciamo accompagnare da Geremy? Così non avranno problemi a trovare quella vecchia casa."

Il marito sembrò acconsentire. Eleonor, senza preavviso, urlò il nome "Geremy" con tutto il fiato che aveva in gola. Un urlo fastidioso echeggiò nella stanza. Toma accompagnò gli ospiti alla porta.

"Allora seguite nostro figlio, vi farà da guida. Lo troverete fuori la nostra tenuta. Spiegheremo la strada anche ai vostri due amici così vi raggiungeranno. Una volta risolta la faccenda tornate qui."

Descrivete il percorso che scegliete dalla porta di casa fino al cancello aperto. Tutto è rimasto come prima, anche il giardiniere. A pochi passi dalla recinsione, fuori la tenuta, c'è un bambino dai capelli biondi e corti. Dimostra si e no 9 anni. Ha gli occhi di un azzurro cielo molto sereni. Indossa degli abiti che ricordano quelli di un cacciatore adulto, con tanto di sezioni mimetiche. Una volta raggiunto, vi squadrerà e vi fisserà perplesso.


/Faith:

Faith raggiunse con irruenza il ragazzo e, con poche manovre, riuscì a liberarlo dalla sua prigionia. Quello non pronunciò alcuna parola e cercò di mettersi in piedi approfittando del sostegno della ragazza. Intanto il maggiordomo fece qualche passo con una velocità non prevedibile. Strinse così forte la scacchierà che la spezzo in due, ma non lasciò la presa. Si era posizionato proprio accanto a Glen, sulla sinistra, con una reazione che sembrava animalesca e di difesa verso la piccola. Glen sembrava abbastanza sorpresa dell'ospite che li aveva raggiunti.

"Oh... una ragazza. Io non ho chiesto l'aiuto di nessuno... comunque hai risolto il mio enigma delle botole? O sei stata solo fortunata? Dai, dimmi la soluzione all'enigma! Comunque se vuoi portare via il mio giocattolo dovrai darmi un giocattolo in cambio!"

Una voce tranquilla e molto infantile. Continuava a giocherellare con le dita e il bisturi.

L'urlo al piano di sotto si sente in lontananza.

 
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view post Posted on 15/1/2017, 21:49
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- Quei malviventi ci hanno chiesto di lasciare i soldi del riscatto alla vecchia casa abbandonata ai limiti del bosco qui vicino. Probabilmente hanno un qualche rifugio nei dintorni. Mi dispiace ma non abbiamo altri indizi utili. -

Ci servirà decisamente un piano per recuperarlo.

- Un'altra cosa importante... potete riconoscere il tesoro rubato grazie allo stemma della nostra famiglia. Uno scudo nero con una rosa rossa al centro. Ricordate bene la descrizione... scudo nero con rosa rossa. -

Scudo nero, rosa rossa al centro. Se lo segnò.

- Non avete bisogno di altre informazioni circa la natura di questo tesoro, non potete sbagliarvi. Ho molta fiducia in voi, mi sembrate in gamba. -

Poi la signora Cullen prese a parlare, sembrava avere in mente qualcosa. K' si fece prendere di soprassalto a quel improvviso urlo, che invocava il nome di Geremy. Immaginava la cosa come un possibile metodo di tortura.

- Allora seguite nostro figlio, vi farà da guida. Lo troverete fuori la nostra tenuta. Spiegheremo la strada anche ai vostri due amici così vi raggiungeranno. Una volta risolta la faccenda tornate qui. - Furono le parole di Toma mentre accompagnava gli ospiti verso l'uscita.

K' guardò brevemente le scale a chiocciola prima di uscire.

- Va bene. - Disse congedandosi.

Fuori dal portone, si ricordò delle botole. Quelle maledette botole.

Prima non mi hanno tradite. Spero anche ora non mi tradiranno.

Prese nuovamente la via rossa. Non riusciva a tranquillizzarsi del tutto e forse mai ci sarebbe riuscito per quante volte li avrebbe attraversate.

Ad aspettarli c'era un ragazzino di 9 anni, capelli corti e biondi, presumibilmente era Geremy. K' non ci fece più di tanto caso a cosa indossava. Si chiese tuttavia del perché veniva fissato in quel modo. Era sorpreso che un paio di persone abbiano risolto l'enigma? O non gradiva gli stranieri? Non aveva idea di cosa dire.

- Salve. - Lo salutò.
 
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view post Posted on 16/1/2017, 00:09

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Faith riuscì a slegare il giovane senza troppe difficoltà, quest'ultimo rimessosi in piedi si fece appoggio sulla ragazza, che nonostante qualche sforzo fu in grado di reggere il peso di entrambi. La piccola Cullen non fece in tempo a rispondere che il maggiordomo si parò fra lei ed i due intrusi, Glen dal canto suo rimase calma e fredda lamentandosi con Faith per aver interrotto il suo svago.

Oh... una ragazza. Io non ho chiesto l'aiuto di nessuno... comunque hai risolto il mio enigma delle botole? O sei stata solo fortunata? Dai, dimmi la soluzione all'enigma! Comunque se vuoi portare via il mio giocattolo dovrai darmi un giocattolo in cambio!

Con tono tremante, ma non meno aggressivo, Faith si rivolse sia alla piccola.

Dirti la soluzione? L'enigma è tuo e non la conosci? Non è stata affatto fortuna, sono un Hunter, per me simili trucchetti non sono nulla di particolare. E non chiamarlo giocattolo! E' una persona come me e te, ed è venuto fin qui solo per aiutare i tuoi genitori a recuperare i loro averi. Vuoi spiegargli tu perché una persona che si è offerta di aiutarvi sta venendo torturata in questo modo? Se vuoi un giocattolo fattene comprare uno con la parte della ricompensa di questo qui piuttosto.

Un tremendo urlo riempì la sala similmente a quanto accaduto prima al piano inferiore.

Chissà che avranno combinato quelli, prima andiamo via da questa casa meglio sarà per tutti.

Ora se non ti dispiace, abbiamo dei compagni al piano di sotto che ci attendono, perché ti ripeto, siamo qui per aiutare i TUOI genitori.

Faith iniziò a camminare in direzione delle scale...
 
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view post Posted on 16/1/2017, 02:10
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Faith restò da sola, la decisione non piacque a nessuno degli altri presenti. Si pentì solo di non averla fermata prima, ma come aveva già pensato, non era nemmeno la sua balia, pertanto era libera anche di prendere decisioni mortalmente stupide.

Toma illustrò i dettagli del "tesoro", memorizzò lo stemma e ci rimurginò su. Avrebbe voluto sapere di più, non aveva idea di quanto fosse grande e cosa dovevano cercare esattamente e quella famiglia non era delle più normali, quindi doveva aspettarsi di tutto. Si accontentò comunque delle informazioni, mentre la moglie parlava di un certo Geremy.

Spero non sia come la sua sorellina.

Uscirono di casa e Nanashi questa volta decise di seguire il precedente suggerimento di Noctis. Se avesse voluto anche lui, lo avrebbe preso per mano e camminato lungo le mattonelle, per una sicurezza maggiore preferì camminare in diagonale in modo da diminuire il rischio di caduta anche se si fosse aperta qualcuna.

Giunti al punto di partenza si ritrovarono davanti quello che sembrava un bambino di una decina di anni vestito di tutto punto come un cacciatore professionista. Sembrava quasi una bambola.

Non le dava una cattiva impressione, ma probabilmente non era così da parte di Geremy, visto come li guardava.

Almeno non sembra inquietante come il resto della famiglia.

Si aggiustò il cappello a disagio, non amava molto gli sguardi soprattutto di quel tipo.

Uhm... è sicuro che tu venga con noi? Quei ladri potrebbero spuntare fuori da un momento all'altro e cogliere l'occasione per rapirti e peggiorare la situazione. Forse dovresti soltanto indicarci il luogo...


Nanashi cercò di essere il più delicata possibile, non voleva assolutamente avere complicazioni.
 
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view post Posted on 16/1/2017, 15:17




Narrato, «Parlato», "Parlato da altri", Pensato, Voci nella mente.

Siamo di nuovo ad un bivio?

K' intraprese nuovamente la via rossa con sicurezza. Nanashi invece propose a Noctis di mettere in pratica la sua idea. Il ragazzo la guardò perplesso, fissò la sua mano e scosse la testa rifiutando l'invito. Indicò in silenzio K' per farle capire che secondo lui dovevano provarci tutti e tre insieme.

«Senza offesa, ma non credo di poter reggere il tuo peso. E non mi va di aprire la fila...»

Decise, forse rischiando molto, di intraprendere la via dell'andata. Nanaschi intanto proseguiva da sola sopra le mattonelle.

Per la seconda volta riuscirono tutti a non finire in qualche botola o peggio.

Deve esserci qualcosa che ci sfugge. Oppure Glen ci sta graziando?

Incontrarono Geremy proprio dove doveva essere.

Fiducia è sinonimo di una fine orrenda.

"Uhm... è sicuro che tu venga con noi? Quei ladri potrebbero spuntare fuori da un momento all'altro e cogliere l'occasione per rapirti e peggiorare la situazione. Forse dovresti soltanto indicarci il luogo..."

Il ragazzino rispose con un sorrisetto beffardo.

"Voi non preoccupatevi per me. Cioè a guardarvi... io non vorrei essere voi."

Sembrava molto maturo per la sua età.

"Comunque sono Geremy. Vi accompagnerò alla vecchia casa e poi tornerò qui. Cercate di tenere il mio passo e attenzione alle pozzanghere. Alcune ospitano dell'acido."

Senza perdere ulteriore tempo si incamminò con passo agile. Aggirarono la recinzione della tenuta e proseguirono verso nord. Non vi era alcun sentiero, così Geremy si destreggiava fra zolle di terra poco stabili e piante torreggianti. La palude appariva quasi identica in ogni zona. Il gruppo si infangò a sufficienza mentre cercava di stare dietro al rapido Cullen. Aggirarono alcune pozzanghera del colore e la puzza poco rassicuranti ed evitarono degli strani muri di edere rampicanti. In meno di sette minuti erano fuori dalla palude. Ad accoglierli vi era una grande pianura di erba alta fino alle ginocchia. In lontananza una vecchia casa di legno anticipava quello che sembrava un grande bosco di alti e fitti alberi.

"Quella è la vecchia casa abbandonata. Un tempo ci viveva un'anziana signora ma è morta da qualche anno. Uccisa brutalmente proprio in quella catapecchia. Io mi fermo qui comunque. Un consiglio, evitate il bosco se potete. Al custode non piace che degli estranei ficchino il naso nei dintorni. Io posso perché sono un suo amico ma voi no."

Geremy incrociò le braccia e con espressione convinta continuò.

"Ora vorrei essere pagato. La mia guida, i mie consigli e tutti i miei favori hanno un valore. 100 Jeny direi. Vanno bene anche oggetti in metallo."

Cosa? Ma se sono stati i suoi genitori ad affidarcelo... e lui ha pure insistito...

Improvvisamente si accese una lampadina nella mente del giovane Asakura. Tirò fuori il rasoio che aveva nascosto sotto le vesti e lo diede al ragazzino. Quello parve convinto dello scambio e si allontanò.

"Io vado. Addio."

Scomparve nella palude mentre i tre si incamminarono verso l'abitazione. Il cielo iniziò a ricoprirsi di minacciose nuvole grigie. In un lasso di tempo record le prime gocce iniziarono a cadere sulla radura.

La casa è una semplice abitazione, di un piano, molto fatiscente e all'apparenza cedevole in più punti. Due singole finestre murate con dei mattoni rossastri. Un classico portone, socchiuso.


Noctis accelerò il passo quando si accorse di una strana bacheca allestita proprio sulla parete, a sinistra del portone.

Sembra una bacheca di persone scomparse. Quattro volantini raffiguranti tutti dei bambini. Una bambina dai lunghi capelli neri e un vestitino bianco. Un ragazzo castano sorridente con indosso degli eleganti abiti blu. Un'altra bambina sui quattro anni, con lunghe trecce rosse e curiose lentiggini sul viso. Ed infine un bambino con il broncio e dei capelli biondissimi, quasi platino.

Oltre ai volantini c'è appeso un disegno, il cui tratto ricorda molto quello della notte prima:

Sette bambini si stringono per mano formando un cerchio intorno a delle ossa umane; lo sfondo è quello di un bosco. Quattro di questi bambini sono riconoscibili: sono gli stessi dei volantini. Due ricordano molto Geremy e (solo Faith può riconoscerla) Glen. Un altro bambino, dai capelli rossi ricci e gli abiti neri, non è riconoscibile.


/Faith:

"Dirti la soluzione? L'enigma è tuo e non la conosci? Non è stata affatto fortuna, sono un Hunter, per me simili trucchetti non sono nulla di particolare. E non chiamarlo giocattolo! E' una persona come me e te, ed è venuto fin qui solo per aiutare i tuoi genitori a recuperare i loro averi. Vuoi spiegargli tu perché una persona che si è offerta di aiutarvi sta venendo torturata in questo modo? Se vuoi un giocattolo fattene comprare uno con la parte della ricompensa di questo qui piuttosto."

Glen mutò la sua espressione in una molto infastidita. Tuttavia non appena sentì la parola "Hunter", le si illuminarono gli occhi. Con fare altezzoso le rispose con alcune boccacce.

"I miei genitori fanno quello che dico io. Mi piacerebbe avere un giocattolo Hunter."

Osservò i due che stavano cercando di raggiungere le scale.

"Sì mi spiace! Non mi interessa perché siete qui. Io voglio giocare."

Il maggiordomo si mosse ancora più velocemente superando tutti: si antepose alle scale e, ancora con la scacchiera rotta tra le mani, si immobilizzò come suo solito.

Glen sorrise e poi riprese a dettare le sue condizioni.

"Vediamo... ho trovato! Vi lascerò andare se risponderete ad una domanda facile facile. Altrimenti resterete a giocare con me per sempre. Un animale indifeso vuole tornare a casa ma si perde per strada. Dovrà seguire i consigli del lupo, e percorrere un'unica via senza avere ripensamenti, oppure dovrà seguire le indicazioni dell'aquila e tentare più vie, cambiando anche percorso?"

 
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view post Posted on 18/1/2017, 01:12

Yeah Science, Bitch!!

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I miei genitori fanno quello che dico io. Mi piacerebbe avere un giocattolo Hunter. Sì mi spiace! Non mi interessa perché siete qui. Io voglio giocare.

Che ragazzina viziata, genitori inutili ma si capiva. Questo è quello che succede a non dare due ceffoni quando fanno i capricci.

Il maggiordomo ostentò la sua velocità sovrumana parandosi dinanzi alla povera Faith, fuggire non era un'opzione, specie dovendo trascinare un ragazzo incapace di reggersi in piedi da solo. La giovane Hunter non pote che assecondare la piccola Cullen.

Vediamo... ho trovato! Vi lascerò andare se risponderete ad una domanda facile facile. Altrimenti resterete a giocare con me per sempre. Un animale indifeso vuole tornare a casa ma si perde per strada. Dovrà seguire i consigli del lupo, e percorrere un'unica via senza avere ripensamenti, oppure dovrà seguire le indicazioni dell'aquila e tentare più vie, cambiando anche percorso?

Dipende, di che animale stiamo parlando? Un agnello? Un lupo?
 
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view post Posted on 18/1/2017, 02:40
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Il bambino - o almeno sembrava che lo fosse - le rispose quasi ridendole in faccia.

Voi non preoccupatevi per me. Cioè a guardarvi... io non vorrei essere voi.

Nanashi lo guardò perplessa ma non raccolse la provocazione, lasciandolo continuare.

Comunque sono Geremy. Vi accompagnerò alla vecchia casa e poi tornerò qui. Cercate di tenere il mio passo e attenzione alle pozzanghere. Alcune ospitano dell'acido.

Pozzanghere di acido... di bene in meglio.

Detto questo si incamminò agilmente aggirando gli ostacoli della palude, come se avesse fatto quella strada migliaia di volte. La ragazza tentò di stare al passo attenta a dove metteva i piedi ma inevitabilmente si ritrovò piena di fango. Dopo aver aggirato quelle che dovevano essere le pozzanghere di fango - si allontanò il più possibile anche per la puzza - sia degli strani muri d'edera - probabilmente velenosa come qualsiasi cosa in quel posto - sbucarono in una radura dall'erba alta.

Quella è la vecchia casa abbandonata. Un tempo ci viveva un'anziana signora ma è morta da qualche anno. Uccisa brutalmente proprio in quella catapecchia. Io mi fermo qui comunque. Un consiglio, evitate il bosco se potete. Al custode non piace che degli estranei ficchino il naso nei dintorni. Io posso perché sono un suo amico ma voi no.

Nanashi aggrottò la fronte per tutto il tempo che servì a Geremy per parlare, mentre osservava la casetta a delimitare l'ingresso della foresta.

Se lui è così agile e bravo perché non lo recupera da solo questo tesoro? Questa storia mi piace sempre meno.

Mentre Nanashi era assorta nei suoi pensieri il ragazzino ebbe il coraggio di chiedere un compenso per averli accompagnati.

Te lo do io il compenso, idiota.

Stava per perdere la calma quando Noctis cacciò dalla tasca un rasoio e Geremy lo accettò di buon grado, scomparendo in pochi secondi nella palude.

Nanashi con Noctis e Kaye si incamminarono accelerando il passo quando si accorsero che il tempo prometteva soltanto di peggiorare. Davanti alla casetta fatiscente vi era affissa una bacheca a tutti gli effetti, quattro immagini di bambini che non riconobbe.
Quello che riconobbe invece fu un disegno affisso che sembrava avere la stessa "mano dell'artista" del disegno ritrovato la scorsa notte.

Si ricordò che lo aveva con sé e subito frugò tra le tasche del cappotto, prese il foglietto piegato in quattro e lo alzò in modo da poter guardare entrambi; non v'era dubbio che fosse opera della stessa persona. Ma come?

Questa faccenda mi convince davvero poco... secondo voi cosa significano?
 
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