Quest 187: Chi ha tempo non Aspetti tempo

La confessione di Enix lasciò piuttosto turbato il sacerdote.
- Ingiurie contro il prossimo sono sempre peccato, ragazzo. A prescindere da quello che questi ha fatto a te. Nostro Signore non incita forse a porgere l'altra guancia davanti alle offese, piuttosto che vendicarsi in modo indegno?-
Enix poi continuò chiedendo se avrebbe potuto domandare qualcosa al padre.
- Certamente, chiedi pure consiglio a me. Cosa ti turba?-

Nel frattempo...
Mentre Enix era in confessionale, Yae si stava guardando in giro. O meglio, stava passeggiando amabilmente osservando gli affreschi che impreziosivano le pareti della chiesa. Costeggiando il muro, Yae si avvicinò alla suora intenta ad accendere le candele. La donna si voltò e la salutò sorridendo.
- Buon pomeriggio, cara.-
- S-Salve, buon pomeriggio anche a lei.- rispose Yae chiaramente in soggezione.
- Oggi pomeriggio c'è proprio fermento in Basilica, di solito non viene quasi nessuno.-
- Ah capisco...sa, io e il mio amico eravamo di passaggio...e lui aveva urgente bisogno di confessarsi, a quanto pare...-
Perché si sta confessando vero? In quella struttura...buia...insonorizzata...no, non voglio pensarci.
- Comunque piacere, sono Sorella Eleonore.-
- Yae, piacere mio. Per pura curiosità, siete solamente voi tre ad occuparvi della basilica?-
- Oh, sì sì. Ma io non conto, vengo solo ad aiutarli ogni tanto, quando in convento non ho nulla da fare, oltre che a pregare Nostro Signore ovviamente. Sono Padre Arastor e Padre Matthew ad occuparsi di tutto.
A proposito, il tuo amico si sta confessando proprio con padre Matthew: non preoccuparti, è un ottimo confessore, parola di Eleonore.- disse la donna sorridendo.
Un ottimo confessore. Certo. Ok, se tra cinque minuti Enix non esce io faccio irruzione nel confessionale.

L'energumeno si presentò come Rudy e salutò Grey augurandosi di rivederlo al più presto.
La domanda di Viola fece voltare padre Arastor, completamente assorto nella preghiera fino a quel momento. Questi si alzò e andò dalla ragazza.
- C'è qualche problema? Serve un esorcismo?- domandò con inquietante naturalezza.

Padre Matthew restò attonito non appena sentì le parole di Enix.
- Un cadavere? Ma di che vai blaterando, ragazzo? Qui nessuno ha preso in custodia o trovato cadavere alcuno!
Cosa va dicendo, quel poliziotto? Che agente ti ha detto simil falsità?-

Nel frattempo...
- Mi scusi, ma ora devo andare. È stato un piacere parlare con lei.- disse Yae rivolta a sorella Eleonore.
- Lo stesso per me, cara ragazza. Buona giornata, e che il Signore guidi i tuoi passi!- rispose la suora per poi tornare alle sue candele.
Yae si avvicinò a Viola proprio nel mentre padre Arastor aveva appena finito di ascoltare ciò che la ragazza e Grey avevano detto circa la necessità di un esorcismo.
- COSA C'È DI MALE NEL NUMERO 666!? OH CIELO, È PEGGIO DI QUANTO PENSASSI.- sbottò padre Arastor mentre svogliava nervosamente il libro che aveva in mano.
- Presto, presto: seguitemi nei sotterranei della Basilica.- sussurrò poi il prete avviandosi verso una piccola porticina nella navata laterale dell'edificio.
Yae si aggregò al gruppetto. Mentre erano in viaggio, si avvicinò a Viola sentì quello che aveva da dirle. Yae quindi risposte a Viola sussurrando.
- Un sacerdote?! Io e Enix abbiamo saputo che un sacerdote ha riscosso una taglia su un criminale alla stazione di polizia, e ha ottenuto così una gran quantità di denaro.
Che a quanto pare deve aver usato per comprare quel rosario di perle...-
I sotterranei della Basilica erano certamente cupi, ma non per questo meno pittoreschi: il soffitto con volte a crociera rendeva il tutto molto elegante, benché fosse buio e umidiccio. L'unica fioca luce che osava dissipare le tenebre nero pece era quella di qualche lampada da muro il cui vetro era ingiallito e il cui braccio metallico era completamente ossidato.
Superata una serie pressoché interminabile di cunicoli labirintici, il gruppetto arrivò in una sala discretamente ampia che si trovava proprio esattamente sotto l'altare maggiore della basilica. Qui era presente un altro altare, anche se il marmo sembrava essere talmente scuro da essere nero.
Padre Arastor fece cenno di aspettarlo un attimo, per poi andare verso una scansia su cui erano presenti gli attrezzi più disparati. Tornato con un rosario di perle dalla pregiatissima fattura e un fazzoletto rosso che avvolgeva qualcosa, il sacerdote disse
- Consegnatemi il ragazzo.-

Edited by Cilan - 11/12/2016, 17:43

Padre Matthew ascoltò silenziosamente quanto detto da Enix, per poi replicare in preda allo sgomento
- Ma se non conosco nemmeno questo fantomatico agente Willson! Deve essere un novellino, Satthers assume chiunque abbia delle mani per impugnare un'arma, senza nemmeno verificare che abbia del sale in zucca.-
Il padre confessore rimase in silenzio per qualche secondo, per poi riprendere.
- Però... l'altro giorno padre Arastor ha detto che sarebbe uscito a fare una commissione e, quando gli ho domandato dove dovesse andare è stato molto vago, senza dirmi veramente il luogo esatto. Forse l'ha fatto per non pronunziare falsa testimonianza...- rifletté padre Matthew ad alta voce.

Nel frattempo, nei sotterranei della Basilica...
In un raptus di rabbia, Viola si era trasformata da vittima a sequestratrice e teneva in ostaggio sia padre Arastor che Yae.
- Le lance del demonio! Anche la ragazza è sotto l'influsso malvagio del Maligno!- sentenziò padre Arastor con autorità nella sua voce.
- Giù le mani, bestia! Non avrai mai il Rosario della lacrima della Vergine!- urlò il padre gesticolando con la mano che impugnava l'oggetto, sbandierandolo come se fosse ad una parata.
- V-Viola ma che stai facendo?! S-Sono stata con Enix tutto il tempo...come potrei sapere qualcosa in più?- disse una Yae molto intimidita dal potere della ragazza.
Quindi però una strana luce le si accese negli occhi, e uno strato d'aura iniziò a circondarla.
- Tuttavia se cerchi rogne, tutta la Confraternita sarà lieta di accontentarti...-

Nel frattempo, al piano terra...
Sorella Eleonore stava finendo accendere le candele del secondo altare laterale sinistro, quando percepì una strana energia provenire dai sotterranei.
Oh cielo, Padre Arastor! Forse l'esorcismo non sta andando come pianificato, devo aiutarlo pensò la suora mentre correva verso un confessionale vuoto.
Entrata e sedutasi sullo scranno del confessore, la donna pronunciò una preghiera
- Oh Signore, donami la Tua forza per estirpare ogni male.-
Così dicendo, la donna iniziò a sprigionare aura e si aprì una porta nascosta nel muro del confessionale.
Eleonore sparì dopo qualche secondo chiudendo la porta a scomparsa dietro di sé.

- Perché vuoi parlare con padre Arastor? Non dovresti impicciarti degli affari della Chiesa.- disse padre Matthew parecchio infastidito.
- Ora scusami, ma devo proprio andare. Ti assolvo dai tuoi peccati nel nome di Nostro Signore. Puoi andare.- concluse il sacerdote alzandosi.
- Ah, e ripeti l'intero rosario per 5 volte.- disse mentre era in procinto di andarsene.

Nel frattempo, nei sotterranei della Basilica...
La situazione stava degenerando. Viola, ormai debuttante allo sbaraglio nella carriera di sequestratrice di persone, teneva in ostaggio sia padre Arastor che Yae.
Quando la ragazza tentò di strappare il rosario dalle mani del sacerdote andò incontro ad una cocente delusione: non appena l'asta di metallo toccò il rosario, questo venne avvolto da un'aura scarlatta e l'asta di metallo cadde a terra completamente inerte.
- Ed ecco uno dei tuoi machiavellici attrezzi demoniaci che soccombe alla potenza di Nostro Signore!- annunciò padre Arastor con tono solenne.
- Consegnatevi a me e non vi succederà alcunché. È l'ultimo avvertimento che vi do prima di chiamare Eleonore. Sento che sta già arrivando.-
Quella suora, può rivelarsi pericolosa. Non mi piace. rifletté Yae mentre sparò una piccola quantità di aura in direzione dei corridoi da cui erano venuti. La piccola aura sarebbe probabilmente passata inosservata, e fu comunque sufficiente per dar forma ad un Confratello alto, decisamente smilzo e con il tipico accento fiorentino.
Beh, suppongo sia meglio di niente. Assassin, vai al piano superiore ed avvisa Enix di quello che sta succedendo: deve fermare la suora. O portare dello Xanax per Viola.
Anche se...forse Buscopan sarebbe più adeguato.
Hapito, hapito tutto, mia Signora. Gli dirò di portare Bushopan.
No idiota, quella è la parte meno importante. Digli solamente di fermare la suora, sempre che non sia già qui. E raccontagli quanto abbiamo appreso qui sotto.
Hapito, mia Signora.
Oltre che smilzo questo è uscito pure ritardato. Un fantastico lavoro Yae, davvero.
La porta sulla parete opposta a quella da cui erano arrivati iniziò a sbattere, come se qualcuno stesse cercando di aprirla.
- Oh perfetto, Eleonore è qui. O almeno, sarà qui quando Nostro Signore la illuminerà sulla chiave da usare per aprire la porta.- commento padre Arastor sghignazzando in modo maniacale.