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Quest 182: La madre

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view post Posted on 10/6/2016, 20:18
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Suocera della patria!

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Quest 182: La madre

"Scomparsi"

Quest disponibile per:
Shichijuni
Grey
Vegas


Ambientazione
Ospedale psichiatrico

Obbiettivo
Scoprire cos'è successo a Frederic e sua madre Linnie, ricoverata in stato catatonico da diversi mesi nel reparto di psichiatria dell'ospedale locale.
esperienza e denaro variabili.


CITAZIONE
Mi chiamo Éclaire, e sono una viaggiatrice temporale. Lo sono da quando ero piccola, è stata mia sorella ad insegnarmi a controllare questo potere, più o meno. Ora ho una missione: scoprire cosa è accaduto a undici persone straordinarie. La loro scomparsa ha dato uno scossone al corso del tempo, ma è presto per trarre conclusioni affrettate.

Io e i miei compagni abbiamo cercato di capire le circostanze che hanno causato la scomparsa di un uomo a NGL. Un professore. Era il fondatore di uno strano villaggio, ma qualcosa è andato storto. Quell'uomo non è stato rapito e nemmeno se n'è andato di sua spontanea volontà. E' stato ucciso da due strani individui, e uno di loro è un viaggiatore del tempo, come me e mia sorella. Hanno deviato lo scorrere del tempo, ma non so perché. Ora mi sto dirigendo a nord. E se li rincontrassi, che fare? Dovrei fermarli, anche rischiando di infrangere le nostre regole?

[...]

Ho combinato un casino! Siamo stati attaccati da un uomo senza un braccio, voleva impedirci di raggiungere quel laboratorio di ricerca fra i ghiacci dove è scomparso un ragazzo, Nathaniel, il figlio della direttrice. Siamo riusciti a salvarci dall'agguato per un pelo e a raggiungere Bora. Lì abbiamo fatto la conoscenza di Rosalie, la mamma di Nathaniel, e del dottor Grausamkeit. Rosalie ci ha spiegato che suo figlio era scomparso in seguito al ritrovamento di alcuni strani minerali con la proprietà di assorbire e accumulare l'aura con cui entrano a contatto. Più o meno, non ho capito bene. Ma prima di andarsene Nathaniel aveva bloccato l'accesso con il suo potere Nen. Rosalie voleva assolutamente recuperare le pietre, scoprire cos'era successo a suo figlio. Sono stata così stupida...l'abbiamo aiutata e insieme siamo riusciti a recuperare i minerali. E tutto è andato a puttane. Grausamkeit ci ha drogati, ha ucciso Rosalie, la donna con cui viveva da anni lì a Bora e ha portato via tutto. Ci ha lasciato un messaggio, ha anche confessato di aver ucciso lui Nathaniel.

Col senno di poi forse Nathaniel aveva solo impedito al dottore di prendere le pietre e uccidere Rosalie, e noi abbiamo rovinato tutto. Sono disperata, ma non posso tornare indietro nel tempo per cambiare quello che ho fatto. La sorellona è stata chiara su questo. Se non riguarda gli "scomparsi" non posso tornare indietro. Rischierei di ingarburglare tutto. Non avrei mai pensato che rispettare le regole fosse così difficile. Ma qualcosa posso ancora fare! Grausamkeit. Non so come, ma i documenti dicono che è morto una sessantina di anni fa. E' assurdo! Impossibile. Chissenefrega, è nella mia lista. E' anche lui uno degli undici. Il giornale riporta la data e il luogo della scomparsa. E' il momento di andare a trovare il fottuto dottorino calvo e scoprire che diamine è successo sessant'anni fa.

[...seguono diverse pagine praticamente illegibili, macchiate di inchiostro e vergate frettolosamente...]

Le cose iniziano a farsi più chiare. Ho ucciso io il vecchio Grausamkeit, la sua versione del passato almeno. Siamo tornati indietro: era un ginecologo, e aiutava le ragazze di strada ad abortire. Purtroppo un altro medico molto religioso, il dottor Richard O'Nash, gli ha aizzato contro i bassifondi che, teoricamente, avrebbero dovuto assaltare il suo ambulatorio e ammazzarlo. Ma c'è stato un intoppo. Quando siamo arrivati lì ad aspettarci c'era il Grausamkeit del nostro tempo e voleva toglierci di mezzo. Siamo riusciti a fuggire, ma alcuni nostri compagni avevano nel frattempo impedito la morte del Grausamkeit dell'epoca. Ho corretto il loro sbaglio. Ora quella linea temporale è di nuovo lineare. C'è qualcuno dietro Grausamkeit, è lui o lei la causa di tutto. Non importa, ci penserò io. Non fallirò. E' ora di andare a cercare un altro "scomparso".

dal diario personale di Éclaire.


CITAZIONE
Il foglio bianco I

Inizia tutto con la prima linea, il primo segno tracciato sul foglio. Non ha importanza come. Importa solo il primo gesto, quello più coraggioso di prendere la matita in mano e sporcare il foglio bianco. Ho scritto matita, ma potrebbe tranquillamente essere un pastello o un pennello o magari anche un gessetto colorato. Nel caso di Frederic era una penna. Ed era rossa. Non poteva parlare, non riusciva nemmeno a ricordare il suo nome. Ma il corpo ricordava. La foschia che vedeva davanti agli occhi era rossa. Così un bel giorno ha provato a disegnarla sul foglio. Voleva far capire alla mamma quanto fosse brutto. Lì in ospedale il tempo non passava mai.

Era stato sempre così? Da quando Frederic si era svegliato si. All'inizio non riusciva neanche a vedere, lo avevano fasciato stretto stretto e bendato per cercare di tenere insieme i pezzi che proprio non ne volevano sapere di tornare al loro posto. Ma le cose pian piano hanno iniziato ad andare meglio. Fino a quel pomeriggio. Quel maledetto pomeriggio. Poi niente è più tornato al suo posto. Era ROSSA.

Grey e Shichijuni vengono contattati telefonicamente da Claire. Gli viene detto di farsi trovare la mattina alle 10 all'ospedale della città per cercare di risolvere un'altra sparizione. Vegas invece ha una storyline differente. Le vengono anonimamente recapitate diverse tele coperte da due strati di carta da pacchi accompagnate da una lettera. Puoi guardare le tele e aprire la lettera, se vuoi. In entrambi i casi ricevi una chiamata dal dottor Wilheim Grausamkeit che ti chiede di incontrarlo all'alba, al molo della città.



Edited by davidex950 - 11/6/2016, 06:02
 
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view post Posted on 11/6/2016, 16:12

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Questo posto mi fa sempre venire i brividi, come fa la gente a viverci?

Grey girovagava per le strade della città Padokiana alla ricerca di un ospedale dove avrebbe incontrato Eclaire che l'aveva contato giorni prima telefonicamente. La chiamata insospettì non poco il ragazzo, come faceva Claire ad avere il suo numero di telefono? Ma cosa più importante, da quando Grey aveva un telefono?! Qualcosa di paranormale stava accadendo attorno al ragazzo e Claire ne sembrava coinvolta.

Chissà Cliare cosa vorrà da me. Forse sarà rimasta colpita dal mio arrivo spettacolare la scorsa volta, o da... Non mi pare di aver fatto nulla di particolare, come si sarà infatuata di me? Inoltre, che razza di persona organizza un'appuntamento in un'ospedale? Ormai sono qui quindi tanto vale andarci.

Il ragazzo giunse con oltre venti minuti di ritardo nel luogo dell'appuntamento speranzoso che Claire non se ne fosse già andata offesa per il ritardo.

Speriamo bene, non mi era sembrata una persona permalosa.
 
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view post Posted on 11/6/2016, 17:36

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Shichijuni stava sdraiato su di un'amaca all'aperto e pensava ai draghi, quando il suo cellulare squillò. Pensò quindi di avere quel cellulare esattamente da quando era diventato un Hunter. Gli hunter dovevano essere reperibili dall'associazione, quindi era stato costretto ad acquistarne uno.

Già, gli Hunter... altra cosa strana. Gente con poteri stranissimi eppure molto vistosi, che mantengono tuttavia nascosta l'esistenza dei poteri alla gente comune. Quante cose si scoprono di questo mondo... Prima le bestie che mutano forma... poi il Nen... poi i draghi dell'altra volta... Poi cosa? Magari ci avranno tenuto nascosto un intero continente?

Fortunatamente si ricordò che doveva ancora rispondere prima che Éclaire riattaccasse. Lo voleva davanti ad un ospedale alle dieci di mattina.

Fortuna che abito nelle vicinanze e mi basterà alzarmi alle sette di domattina per arrivarci... Chissà quando sarei potuto essere lontano... Usiamo solo dirigibili e non aerei... e tutti i dirigibili viaggiano all'interno della mappa... se questo mondo è sferico, tagliare per l'esterno dovrebbe convenire in metà dei viaggi transoceanici... Quindi... perché? Non voglio rispondere a questa domanda, ho paura. Ci sono troppe risposte plausibili... e non è l'incertezza a spaventarmi. È un qualcosa in più. Sono le risposte che immagino... a spaventarmi...

Il fumetto che aveva letto fino a qualche decina di minuti prima gli scivolò dalla pancia e cadde a terra dopo essersi retto a fatica per qualche istante sull'amaca, mentre il ragazzo sprofondava nel sonno.

Hnn... che ore sono?
...
AH CAZZO!


Notò di essersi addormentato già vestito, quindi entrò in casa a prendere una gomma da masticare e corse correndo ad enormi falcate grazie all'ausilio di tecniche di emissione applicate usando i piedi. In questo modo sarebbe arrivato all'ospedale in orario nonostante si fosse svegliato solo un'ora prima dell'appuntamento. Fortunatamente nelle previsioni fatte la sera precedente, aveva calcolato la colazione, un bagno caldo, lavaggio di denti, mettersi dei vestiti addosso, e camminare con calma senza usare mezzi di trasporto. Arrivò in perfetto orario, Éclaire era già lì.

Ciao, è un piacere rivederti. Sono l'unico chiamato o ci sono altri? Se dobbiamo aspettare gli altri, i dettagli della missione è meglio rimandarli... come va?

Disse, con tono cordiale.
 
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view post Posted on 12/6/2016, 19:59

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Non mi vengono più tanto bene...
Esclamo stizzita guardando la sua ultima opera, la sua abilità con le tele da quando era stata liberata era stata irrimediabilmente compromessa, era stata mesi e mesi a cercare di tornare come prima ma nulla.
...Maledetto Shura!
Prese la tela e la dissolse, solo un paio dei suoi desideri funzionavano ancora, tutte le altre tele nemmeno si componevano più o l'aura in esse non si attivava.
Basta per oggi
Uscì dalla sua stanza scendendo le scale per uscire di casa e andare a fare quattro passi ma la domestica la tamponò dandole delle scatole chiuse asserendo che fossero per lei.
Che roba è?
Grazie July, portale nelle mie stanze, gli darò un'occhiata più tardi
Poco dopo il telefono squillò e la domestica le passò la chiamata che a quanto pare era per la ragazza. Un certo dottor Grausemkeit la voleva incontrare al molo all'alba dell'indomani. Vegas lasciò intendere che ci sarebbe stata, probabilmente era un cliente ma non si può mai essere troppo previdenti, di solito chi voleva assoldarla veniva direttamente di persona non si serviva di recapiti telefonici.
Qualche trappola? Probabile. La lettera e i pacchi me li ha mandati lui?
Tornò in camera per leggere la lettera e spacchettare le tele, cosa vi avrebbe trovato?
 
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view post Posted on 12/6/2016, 20:20
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CITAZIONE
Regole della quest

Questa quest ha delle regole particolari. Innanzitutto riceverete denaro ed esperienza in base al numero di Il foglio bianco sbloccati. Ogni puntata del Foglio bianco vi rivelerà il passato dei personaggi della quest o alcuni retroscena nella forma di una sorta di diario a puntate.
In questa quest Claire sarà indirettamente sotto il vostro controllo. Al termine di alcune sezioni di quest avrete la possibilità di scegliere cosa far dire o fare alla ragazza e questo modificherà drasticamente il corso degli eventi.
Saltuariamente, al termine del mio post vi indicherò alcune possibili azioni da far svolgere ai vostri pg che per quanto strane o bizzarre avranno sempre dei risvolti nella trama, piccoli o grandi. Quando le vostre azioni modificheranno il corso degli eventi lo indicherò con

SPOILER (clicca per visualizzare)edward_norton_lorenz_effetto_farfalla


I quadri sono tre, una tela media, un ritratto e un quadro molto grande quasi completamente lacerato.
Tela media: un paesaggio marino. Una spiaggia tropicale sperduta in mezzo al golfo. In primo piano uno sdraio di legno e un ombrellone sbrandellato. E' il tramonto. In mezzo al mare agitato una nave nera, appena accennata con poche e fugaci pennellate. Solo, un dettaglio: sulla prua della nave è appeso un piccolo cestello rosso.
Ritratto: è il ritratto di una donna minuta e di una bellezza delicata. La donna ha lunghi capelli neri e indossa un vestito colorato che le dona molto. Ha anche un ampio cappello azzurrino e dei sandali di gomma, di quelli che si portano per stare comodi e freschi. Un dettaglio però cattura l'attenzione: alle spalle della donna un'ombra scura allunga le mani artigliate sul collo della donna, come a volerla ghermire.
Quadro strappato: il dipinto è stato violentemente distrutto in modo da renderlo completamente irriconoscibile. Non si capisce il soggetto originale solo qualche accenno di colore e pochi dettagli insignificanti.
Si intuisce che tutti i quadri sono stati dipinti dalla stessa mano. Lo stile è grezzo e approssimativo, come se l'artista avesse voluto conferire un dinamismo grottesco e inquietante ai suoi lavori. Abbondano il rosso, il nero e il giallo acceso. Da tutti i quadri, eccetto quello rovinato, trasuda un'aura molto intensa che prima, quando erano coperti, non era nemmeno percepibile.

La lettera è sgualcita e strappata, e contiene solo una frase scritta molto velocemente e con mano incerta: "Mio padre era un sommozzatore".


CITAZIONE
L'azione di Vegas ha modificato il corso degli eventi

edward_norton_lorenz_effetto_farfalla

 
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view post Posted on 14/6/2016, 19:49
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Claire aspettava fuori dell'ospedale, seduta su una panchina all'ombra di un albero piuttosto malandato. Indossava una camicetta verde salvia, dei pantaloni color crema e un paio di occhiali da sole scuri. Si era tagliata i capelli. Ora li portava molto corti e spettinati. Lo strano taglio le donava, incredibilmente. Claire si frugò in tasca e tirò fuori una tessera. Sorrise, diabolica. Potrai anche fotterti mia sorella, ma sei un idiota, pensò sprezzante. Con la coda dell'occhio notò Shichijuni arrivare e lo salutò con un cenno della mano.

- Ciao, è un piacere rivederti. - rispose al saluto - Sono l'unico chiamato o ci sono altri? Se dobbiamo aspettare gli altri, i dettagli della missione è meglio rimandarli... come va? - chiese cordialmente. Claire lo invitò a sedere di fianco a lei.
- Sto bene, sto bene, ma potrebbe venirmi il mal di gola domani. Ho chiamato anche Grey. Arriverà in ritardo, mettiti comodo. Sbrigati, dai. Se non ti siedi tu fra cinque minuti si siederà un grassone. - ordinò. - Lo aspettiamo, ci metterà una ventina di minuti, più o meno. - commentò poi. Senza dire altro, tirò fuori dalla borsetta un libro (The black Swan, Nassim Nicholas Taleb) e si mise a leggerlo distrattamente. Cinque minuti dopo un uomo molto robusto passò loro davanti e si fermò osservando Claire, indeciso se rivolgerle la parola o meno, ma, notando Shichijuni, decise di alzare i tacchi e sparire.

Finalmente, li raggiunse anche Grey. Claire si alzò subito in piedi e senza aspettarli camminò tranquilla dentro verso il pronto soccorso. Mentre camminavano, spiegò:
- Oggi dovete solo accompagnarmi, mi farete da guardie del corpo. Grausamkeit è ancora in giro ma al momento non so che sta combinando. Lo scomparso di oggi è un ragazzino, stiamo andando ad incontrare la madre. A quanto pare è in stato catatonico. Non ho la minima idea di come ottenere informazioni da lei, pare proprio sia andata. Non capisco perché si ostinino ad andarle dietro, è praticamente un cazzo di vegetale. - commentò. Entrarono. L'ospedale era di nuova costruzione, un massiccio monoblocco di sette piani, insolito, visto il quartiere e la città. Qui sono piovuti dei bei quattrini, pensò sorpresa Claire, facendo un fischio di ammirazione. Infastidita dal suono, una infermiera si avvicinò.
- Non di là signori! L'accettazione è dall'altra parte, di qui si va in reparto. - li bloccò immediatamente. Mostrandosi imbarazzata, Claire sorrise, e...
a) mostra con discrezione la licenza Hunter rubata
b) uccide l'infermiera e prosegue diritta
c) prova a convincerla a lasciarli passare
d) si fa ricoverare
 
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view post Posted on 15/6/2016, 03:01

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Grey arrivò nel luogo indicatogli, qui vi erano ad attenderlo sia Shichijuni che Claire seduti in una panchina li vicino come una simpatica coppietta. In Claire c'era qualcosa di diverso, ma avendola vista solo mezza volta il giovane non ci fece troppo caso, avvicinatosi abbastanza si scusò per il ritardo.

Salve, scusate il ritar-

Claire non diede nemmeno il tempo di concludere la frase che scattò in piedi dirigendosi in fretta verso l'ospedale psichiatrico li vicino. La ragazza non curante della vicinanza o meno di Grey e Shichi iniziò a blaterare cose senza senso. Grey camminò vicino all'amico/maestro per chiedergli spiegazioni, il tutto a bassa voce per evitare che Claire lo potesse sentire.

Di cosa sta parlando? Chi è Grausemkeit? E perché indaghiamo sul figlio rapito di una pazza? Dimmi la verità, siamo qui perché le serve sostegno per farsi ricoverare?
 
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view post Posted on 17/6/2016, 13:14

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Éclaire disse a Shichijuni di sedersi, e lui seguì il consiglio. Dopo un po' arrivò l'uomo di cui lei aveva parlato. Shichijuni non alzò lo sguardo verso di lui.

Come lo sa? Che sia una Éclaire del futuro tornata indietro? Oppure ora può vedere nel futuro? Bho, potrebbe anche non avere a che fare con un potere, questa divinazione. Chissà cosa dovrei fare...

Buttando l'occhio verso la ragazza senza voltarsi, notò che stava leggendo un libro. Poi tornò a guardare a terra, ai piedi dell'uomo. Questo se ne andò. Dopo un po' arrivò il primo adepto del Senpai, la ragazza che saltava nel tempo decise che era il tempo di spiegare il motivo della chiamata.

Capisco, conta su di noi.

Mentre entravano, Grey chiese spiegazioni al suo maestro, che rispose sottovoce.

Sta parlando della nostra missione, Gerusalemmit è un dottore irascibile e tutte le missioni con lei riguardano l'indagare su gente scomparsa. Piuttosto, quanti nuovi adepti ha il Senpai?

Intanto un'infermiera aveva fermato Éclaire, la quale mostrò una licenza Hunter.

Uh, non aveva detto di essere una cacciatrice... O magari non lo è e l'ha rubata... Bah, in ogni caso le licenze non sono personali. Al massimo si può capire in che sessione di esame è stata rilasciata...

Shichi seguì il gesto della ragazza e mostrò anche lui la sua.
 
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view post Posted on 18/6/2016, 21:08

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Vegas aprì i pacchi trovandosi di fronte tre tele, Vegas le osservò in particolare colpita da quella che raffigurava il paesaggio marino che era forse in mezzo a quelle tre quella che gli sembrava stonare di più.
Che siano una progressione? Quella donna, la figura che cerca di ghermirla, il quadro poi strappato? Un messaggio? Un rebus? Vuole mettermi alla prova con qualcosa o è una minaccia?
Vegas creò una tela e provocatasi una ferita nella mano la bagnò col proprio sangue cosìcché cominciasse a dipingersi. Nel mentre aspettava prese in mano la lettera e la aprì. Era sgualcita e solo una frase vi era scritta.
"Mio padre era un sommozzatore?" E che vorrebbe dire? Le tele dovrebbero narrare la storia di una morte in mare? Non c'entra niente con la seconda e a dirla tutta c'entra anche poco con la prima.
Vegas gettò la lettera sul comodino e si distese pensando a cosa fare.
Delle tele enigmatiche, una lettera e una richiesta di incontro. Inquietante, sembra uno scherzo ma ormai voglio davvero sapere che cosa ci sta dietro, in fondo con il mio nen vado sul sicuro
Pensò rivolgendo lo sguardo alla sua tela che adesso era completa, all'alba si sarebbe recata all'incontro senza alcun timore...
 
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view post Posted on 20/6/2016, 21:14
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Suocera della patria!

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Da come avete reagito immagino abbiate scelto la a)...


...mostrò con disinvoltura la licenza hunter. Shichijuni le resse subito il gioco e tirò fuori la sua. La giovane infermierà sgranò gli occhi. - S-scusate signori. - squittì la ragazza. - Non c'è problema, figurati, stavi solo facendo il tuo lavoro - la blandì Claire. - Senti, - continuò - stiamo cercando la signora Linnie Freemantle, dovrebbe essere ricoverata qui. - L'altra annuì.

- La signora Freemantle è in psichiatria, al terzo piano. Se volete posso accompagnarvi. - si offrì. - Oh, grazie! - si sorprese Claire. Stava per chiederle di vedere la cartella clinica, ma un presentimento la fece desistere: l'infermiera si sarebbe rifiutata. Preso in disparte Grey gli disse:
- Trova un computer e stampami la cartella clinica della tizia. La password è "yorkshingeneralhospital02", tutto attaccato e in minuscolo. Qua al piano terra in ufficio non c'è nessuno, dovrebbe essere facile. -
Entrando in ufficio grey potrebbe accidentalmente urtare un armadio...


Claire, Shichijuni e l'infermiera presero l'ascensore. Infastidita dal silenzio la ragazza cercò di attaccare bottone: - Comunque io sono Claire, piacere. - si presentò. La ragazza sussultò un poco prima di rispondere.
- P-piacere! Mi chiamo Marie - aggiunse.
- Lui è Shichijuni Hachi. Non essere così tesa, siamo qui solo per una visita. -
- E' solo che non ho mai conosciuto un hunter...Non avevo mai nemmeno visto una licenza! - disse Marie, agitata. Claire aggrottò le sopracciglia, perplessa. Essere hunter è così straordinario?, si chiese. Finalmente, le porte dell'ascensore si aprirono. Delle porte automatiche impedivano l'accesso ai familiari dei degenti fuori l'orario di visita, ma il badge di Marie permise loro di accedere al reparto.
- La signora Freemantle è in stanza tredici. Vi lascio soli, io torno a lavoro. - si scusò Marie prima di uscire e tornare in pronto soccorso. Claire la salutò e fece spallucce: la ragazza era stata utile. Improvvisamente, un pensiero la bloccò: - Non hai notato nulla di strano? - chiese a Shichijuni. Qualcosa non tornava...
 
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view post Posted on 21/6/2016, 15:55

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Le risposte che Grey ricevette furono tutt'altro che esaustive.

Capisco, siamo come gli agenti Mulder e Scully di X-Files. Per gli adepti nulla di nuovo, quando gli parli del Sempai ti prendono per un pazzo che vaneggia. Le persone di oggi non hanno alcun riguardo per la fede.

Non appena il trio si addentrò nella struttura,, un'infermiera venne loro incontro pronta a fermarli. Senza perdere tempo Claire e Shichi tirarono fuori delle licenze da Hunter, alla loro vista l'infermiera diventò estremamente servizievole. Quest'ultima non solo indicò loro dove si trovasse la donna che stavano cercando, ma si offrì persino di scortarli dalla signora Freemantle. Durante il tragitto Claire prese in disparte Grey, nella mente del giovane iniziarono a palesarsi improbabili significati per il gesto della ragazza.

Forse vuole chiedermi di appartarci da qualche parte. Sarebbe imbarazzante lasciare Shichi ad occuparsi di tutto. Anche se mi tenta il lavoro viene prima, dovrò rifiutarla, ma con discrezione.

Trova un computer e stampami la cartella clinica della tizia. La password è "yorkshingeneralhospital02", tutto attaccato e in minuscolo. Qua al piano terra in ufficio non c'è nessuno, dovrebbe essere facile.

Cos- Ehm, si certo. Conta su di me!

Grey rispose a bassa voce iniziando a rallentare sempre più il proprio passo così da restare indietro e non destare, secondo lui, sospetti. Il ragazzo allora si diresse verso l'ufficio indicatogli da Claire ripetendosi in continuazione il nome e la password dette dalla viaggiatrice temporale.

Linnie Freemantle, yorkshingeneralhospital02, Linnie Freemantle, yorkshingeneralhospital02, Linnie Freemantle, yorkshingeneralhospital02, Linnie Freemantle, yorkshingeneralhospital02... Come si chiamava la tizia?

Il ragazzo entrato nell'ufficio trovò un enorme ed ingombrante scrivania con un armadio vicino. Grey subito si avvicinò alla scrivania ma senza rendersene conto colpì una pianta posta li nell'angolo con le gambe. Giratosi di scatto per la pianta il giovane urtò il grosso armadio alle spalle...

Edited by davidex950 - 24/6/2016, 18:23
 
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view post Posted on 23/6/2016, 19:32
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@Straiker

Il molo era deserto, così presto al mattino. Il sole era sorto da poco e illuminava di una luce calda e rassicurante i pochi pescatori pronti a salpare. La giornata si prometteva splendida, anche se l'aria era frizzante e il mare un poco mosso. Grausamkeit si sentiva a suo agio lì, uno dei pochi posti che ancora lo rendesse sereno e in pace con se stesso. Stava guardando i riflessi cangianti del sole sull'acqua. Indossava abiti comodi, ma un po' vecchio stile: un paio di pantaloni bianchi, una camicia blu e un panciotto verde salvia. Quando finalmente Vegas si decise a farsi viva, il dottor Grausamkeit era ancora immerso nei suoi pensieri. Il dottorino si girò verso di lei e si tolse il cappello.

- Salve, signorina. - esordì bruscamente, squadrandola senza tanti complimenti. - Deve aver ricevuto le tele e anche la lettera, no? - domandò. - Beh, che ne pensa? Io non ci capisco niente di arte. Wilhelm Grausamkeit, comunque. Piacere mio. - aggiunse.

Dialogo botta e risposta, scrivi pure a cazzo di cane.
 
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view post Posted on 24/6/2016, 18:49

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Shichijuni rimase in silenzio durante tutta la salita in ascensore, dopo la quale l'infermiera li abbandonò per tornare a lavoro. Éclaire chiese a Shichijuni se avesse notato qualcosa di strano. Il ragazzo rimase composto.

Il fatto che non abbia mai visto una licenza Hunter ma ne abbia subito riconosciuta una? Penserei che gliel'abbiano descritta, nonostante la cosa sia abbastanza improbabile, ma trovo sospetto anche il fatto che se ne sia andata subito dopo averci fatto passare con il suo badge.

Continuò sottovoce, avvicinandosi un po' a lei.

Spero che la cosa non abbia a che fare con il mio lavoro da bodyguard qui, i poveri pazienti già ora non possono vantare di essere tutti interi...
 
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view post Posted on 26/6/2016, 19:46

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Vegas passeggiava per il molo con disinvoltura osservando le imbarcazioni ormeggiate e il mare mentre il sole andava rischiarando il paesaggio. Vi era un piacevole fresco e un meraviglioso silenzio che quasi facevano sembrare quella vista un dipinto.
Forse dovrei smettere coi ritratti e dedicarmi ai paesaggi!?...naaaah
Pensò divertita, sotto sotto le piaceva parecchio collezionare le anime dei suoi nemici, chissà che questo misterioso committente non sarebbe entrato a far parte della suddetta raccolta.
Salve, signorina. Deve aver ricevuto le tele e anche la lettera, no? Beh, che ne pensa? Io non ci capisco niente di arte. Wilhelm Grausamkeit, comunque. Piacere mio.
Molto piacere. Ho ricevuto le tele, davvero belle, in particolare mi ha colpito quella della donna ghermita dall'ombra. Nel complesso sembravano quasi un anelito di aiuto. Mi dica chi è l'autore?
 
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view post Posted on 6/7/2016, 10:14
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@Vegas
Il dottor Grausamkeit accolse l'interpretazione di Vegas con una disinteressata scrollata di spalle. - Sono felice che i quadri le piacciano. L'autore non è importante, si tratta di un artista sconosciuto. Se è d'accordo, verrei subito al dunque: mi è stato riferito che lei è disponibile a lavorare sotto contratto, ma a interessarci è la sua attività, diciamo, secondaria. Sarebbe disposta a dipingere su commissione? - chiese l'ometto.

Shichijuni: fail

@Shichijuni
Claire ignorò le parole di Shichijuni, forse non l'avevano convinta. - Non importa, mi verrà in mente. - borbottò la ragazza, la fronte aggrottata e un'aria preoccupata. Proseguirono per il corridoio, cercando la stanza tredici. Robe da matti, le stanze non seguono nemmeno un ordine preciso..., pensò. Fortunatamente, il reparto non era molto grande e dopo qualche minuto riuscirono a trovare la stanza. Senza bussare, Claire entrò. La stanza era piuttosto grande e illuminata da due grandi vetrate. C'era anche una finestra, al momento aperta, da cui entrava un venticello piacevole. Claire notò che le stanze, per essere in ospedale, erano sorprendentemente ampie e ariose. Ma da quella vetrata uno volendo potrebbe anche buttarsi. Sembra che questo ospedale sia stato realizzato a caso, rifletteva intanto Claire.

Dei quattro letti, solo uno era occupato. La signora Freemantle giaceva distesa, con gli occhi aperti a fissare il soffito. Non sembrava essersi accorta della presenza di due completi estranei. Di fianco a lei, sul comodino, un libro e un bicchiere vuoto. Forse qualcuno la andava a trovare regolarmente. Subito, Claire rimase colpita dalla sua bellezza, anche se un po' sciupata dalla lunga degenza: la donna sembrava abbastanza alta (ma giudicare con precisione l'altezza di una donna distesa è sempre un poco difficile), aveva una bella carnagione ambrata, tipica delle donne di questa regione, e lunghi capelli neri, poco curati. Probabilmente nessuno la pettinava da giorni. Si avvicinò. - Signora Freemante? - provò a chiamare Claire. Nessuna reazione. - Signora Freemantle? - tentò ancora Claire, stavolta a voce più alta e scuotendole gentilmente la spalla. Linnie sbattè le palpebre e sembrò mettere un poco a fuoco. Speranzosa, continuò:
- Siamo qui per suo figlio? Signora, sa dirmi dov'è suo figlio? Frederic. -
La donna, come colpita da una vespa, serrò le labbra e digrignò i denti, ma oltre a questo le parole di Claire non suscitarono alcuna reazione.
- Bene - esordì rivolta a Shichijuni. - Qualche idea? -
a) pettinare Linnie
b) chiudere la finestra
c) leggere ad alta voce un brano del libro sul comodino


@Grey
CITAZIONE
L'azione di Grey ha modificato il corso degli eventi

edward_norton_lorenz_effetto_farfalla


Grey riuscì a trovare e stampare senza problemi la cartella della signora Freemantle. Nell'ufficio non c'era nessuno, proprio come aveva detto Claire. Uscendo, però, Grey urtò accidentalmente un armadio e fece cadere a terra pile e pile di cartelle e documenti stipati in equilibrio precario. Accorsa a controllare cose avesse prodotto quel gran fracasso, l'infermiera incontrata poco prima, Marie, beccò Grey sulla porta, e quel che è peggio con la cartella appena stampata in mano.
- E lei che cosa ci fa qui? Non è autorizzato! Ma...quella è la cartella di un paziente! - esclamò, indispettita e molto arrabbiata.
 
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