Quest 179: Né di Venere né di Marte ci si sposa...o si fa arte

Keine andò quindi ad osservare altri tre quadri: l'imperatrice, l'imperatore e l'eremita.

Quindi la ragazza chiese all'eremita cosa stesse succedendo. Questo si voltò, si tolse il cappello in segno di saluto e rispose.
- Goodmorning mylady, in che senso cosa sta succedendo?
L'universo è in continuo mutamento, una centrifuga di anime sballottate in ogni dove, forse per compiacimento di un'entità superiore che alcuni di noi chiamano "Dio".
Ma forse lei non si riferiva a questo...
Si domanda forse perché io parlo? Dopotutto, "Cogito, ergo sum", e poiché penso ed esisto...non avrei alcuna valida ragione per non parlare, non concorda anche lei?- farneticava l'uomo senza un apparente filo logico.

Faith invece se ne uscì con una frase assurda che non fece altro che turbare la ragazza della Stella, che iniziò a guardare Faith in modo sospettoso, ma anche minaccioso.


Nel frattempo...
Lambda si diresse verso i quadri dell'Asso, due e tre di coppe.

Le tre donne del tre di coppe stavano discutendo animatamente.
- Ma è chiaro, il fante di coppe non ha occhi che per me.- disse la bionda sulla sinistra.
- Starai scherzando spero! Non vedi il modo in cui mi guarda sempre?- rispose la ragazza dal ventre scoperto.
- Invece che guardare il fante di coppe, dovreste accorgervi delle attenzioni di chi è più vicino a voi.- disse scocciata la donna nel mezzo.

Nel frattempo...
Madame de Stahl salì in macchina, prese in mano il cellulare e usò la chiamata rapida associata al numero 5 per fare una telefonata.
Dopo qualche squillo, dall'altra parte rispose una voce maschile, ma non molto grave.
- Idiota!- inveì la donna - Mi spieghi perché l'allarme suona all'impazzata? L'antifurto mi ha già mandato sei messaggi di allarme per violazione della galleria!-
Chloé rimase quindi in ascolto di ciò che l'uomo aveva da dire dall'altro capo del telefono.
- Hanno mosso dei quadri? Ah, ora si spiega tutto.-
A questa risposta di Madame de Stahl seguì qualche attimo di pausa, ma poi la donna esclamò a gran voce
- COSA HA FATTO IL MAGO?! Non sei stato tu? E...E...e come diamine avrebbe fatto ad animarsi, allora?!
Guarda che se è uno scherzo non è per nulla divertente. Beh, aspetta che arrivi io, possiamo sistemarli in due, no? Tanto la biondina non sa usare il Nen, l'ho visto subito. Sarà facile mettere fuori gioco gli altri due, considerando che giochiamo in casa.- rispose la donna in modo beffardo, prima di riattaccare.
L'orologio del segnava le 24:00.

Mentre Lambda osservava altri quadri, Faith iniziò ad interrogare La stella.
- In verità sì. La Nostra Madre mi ha detto di mettervi in guardia dai quadri che hanno preso vita: non è opera sua. O almeno, non tutti i quadri di questo museo prendono vita per suo comando.
La Nostra Madre ci ha dipinti tutti e ci dà la possibilità di vivere quando le sue energie scorrono dentro di noi.
Ma da quando siamo arrivati in questo museo...altre energie oscure hanno posseduto alcuni di noi. La morte è stata la prima a cadere, purtroppo. Poco fa, vi ha attaccato non per sua volontà, ma per ordine di questo Oscuro Signore che controlla alcuni di noi.
Non ho ancora capito come mai non riesca a controllarci tutti, ma è un bene: altrimenti la Nostra Madre non avrebbe potuto salvarvi dando vita a il mago.
- concluse la pittoresca ragazza poggiandosi una mano sul petto.
- Per favore...aiutaci e libarci dalla tirannia di questo Oscuro Signore che impone le sue maligne energie su di noi.- supplicò la ragazza.
Nel frattempo, le saracinesche i alzarono e ora tutti potevano nuovamente accedere ad ogni stanza della mostra.

Nel frattempo...
Madame de Stahl scese dalla macchina: era oramai arrivata alla mostra. Usando la sua copia delle chiavi, aprì la porta principale e spinse il pulsante per far risalire le saracinesche che separavano le varie stanze della mostra.
Quindi, la donna fuoriuscì dalla mostra per girare attorno all'edificio: arrivata sul retro, la donna si chinò vicino alla terza finestra dei bagni a partire da sinistra. Bussato per tre volte al vetro, dall'interno questo si aprì.
- Dave, riesci a sbarazzarti di loro?-
- Non lo so Chloé, probabilmente anche l'autrice dei quadri conosceva il Nen. Ti ho spiegato che cosa ha fatto il mago...e ora la stella sta parlando con uno dei ficcanaso. Il nostro piano potrebbe fallire.-
- Non preoccuparti. Se farai quello che ti dico io non ci saranno problemi.
Quando si sapranno tutti i danni causati ai quadri diremo che la mostra aveva esposto dei falsi, mentre i quadri che ci sono a casa mia sono degli "originali", con la mia piccola firma ovviamente. Quindi, mentre il signor Brown sarà occpato con i processi, potremo aprire una nostra Galleria d'arte e prenderci la fetta di mondo che ci spetta.
Preparati, dovrai impergnarti parecchio per controlllare tre quadri alla volta.-

Lambda rimase nelle vicinanze del quadro del 3 di coppe. Le donne, quindi, si guardarono con fare complice ed uscirono dal quadro, una dopo l'altra. Quindi solo rumori confusi e gutturali fuoriuscirono dalla sala delle coppe.


Nel frattempo, Faith domandò alla Stella come poter rompere il sortilegio che controllava alcuni dei quadri della mostra. La ragazza, con sguardo crucciato, rispose
- Se lo sapessi, non attenderei a dirvi come fare, giovane fanciulla. Ma ahimé, non mi è dato sapere come rompere simil sortilegio!
Tuttavia...l'Oscura presenza che ci controlla deve certamente avere una chiara visione del museo e di tutti voi: altrimenti, come farebbe ad impartire ordini ai miei fratelli e alle mie sorelle?-
La stella si fermò un momento.
- Dovreste controllare le altre Sale del museo. E anche le latrine. Il Signore Oscuro potrebbe agire in modi che non possiamo nemmeno immaginare.-
La donna quindi si ricompose e tornò immobile nel suo quadro.

Nel frattempo Keine utilizzò il Gyo per osservare sia la Morte che la Stella: così facendo si accorse che il Nen che permeava i quadri era di natura ben differente e che l'energia che possedeva il quadro della Morte sembrava provenire da molto vicino. Forse dal bagno del museo.

Lambda sembrò piuttosto turbato quando le tre donne uscirono dal quadro e si avvicinarono a lui.
- Non temere tesoruccio, non ti faremo niente di male...- disse maliziosamente la ragazza che nel quadro si trovava sulla destra.
- Bernadette, per l'amor del cielo. Non importunarlo in questo modo, non è un atteggiamento consono ad una gentil donna...- rispose sommessamente la biondina che nel quadro si trovava sulla sinistra.
- Joanne, non fare la santarellina. Sappiamo tutti che cosa fai quando non sei con noi a bere.- rispose Bernadette guardando in modo sospetto il quadro del Re di Coppe.
- Come osi pronunziare simil parole diffamatorie nei miei confronti?! Razza di una sfacciata!- sbottò Joanne.
Nel frattempo, la ragazza che nel quadro si trovava al centro era rimasta in silenzio con lo sguardo perso nel vuoto. Quindi, come se fosse rinsavita, fissò Lambda negli occhi per qualche secondo, e poi gli parlò.
- Noi siamo Éloise, Bernadette e Joanne. Siamo state dipinte dalla sapiente mano di Miss Moore, ed è grazie a lei se possiamo vivere.
Ciò che dipinge prende vita e può addirittura separarsi dalla tela su cui è stato dipinto. Purtroppo, le mie compagne di quadro non sono interlocutrici con cui poter avere un discorso serio, come avrà certamente notato.- disse apostrofandole. Tuttavia, Bernadette e Joanne erano troppo impegnate a discutere per prestare attenzione a quanto diceva l'amica.
- Tuttavia so che il Cavallo di Coppe si è mosso in modo strano l'altra notte. La Nostra Creatrice ci raccomanda sempre di non cambiare in modo indelebile la dispozione dei colori del quadro o la posa che teniamo, per evitare di destare sospetti. Tuttavia il cavallo di coppe ha rovesciato il suo calice...ma non è affatto una cosa che Jean-François farebbe. Penso che lo stiano manipolando, in qualche modo.-
Quindi Bernadette interruppe l'amica e si gettò al collo di Lambda.
- Avanti tesoruccio, fammi divertire.- gli sussurrò all'orecchio, prima di baciarlo.