Narrato
Parlato
Pensato
Parlato altrui
Sonno.....Sonno......Lasciami dormire....agitò leggermente le braccia in direzione del raggio di sole che era fermo sul suo volto però nell'agitare le mani, una di queste si appoggiò su una cosa morbida, sembrava avere la forma di una pera ma era molto morbida
Ma che ca-Vedo che ti sei svegliato con delle buone intenzioni.una voce femminile provenì proprio dal letto dove si trovava Oni
Oh no.... IGOR!!!! CAZZO!!!!Bar... vero?Già! Eri molto carino, eravamo parecchio brilli e ora siamo qui! Pero devo...Oh no... inizia!... dirti che non mi è dispiaciuto affatto.Oni si alzò dal letto e tenendosi il lenzuolo con la mano andò in bagno
Mi chiamo Serena, se tanto ti interessa saperlo!il ragazzo non ci badò più di tanto e continuò a lavarsi
*DRIIIIIIIIIN!!!!!!!!!! DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIINNNNNNNNN!!!!!!!*
il display del cellulare diceva *Igor*
Igor!!!! Cazzo dobbiamo parlare!Oni! Qualsiasi cosa tu abbia da fare per settimana prossima lascia stare che ti ho trovato qualcosa di divertente e probabilmente redditizio! Ho pochi dettagli ma sembrerebbe essere una bella avventura e sarebbe la prima insieme, ti va? In caso ti aspetto all'aeroporto.. Prendiamo il dirigibile e andiamo a Zapan insieme!L'amico riattaccò subito il telefono senza dargli il tempo di chiedergli nulla
Lo ammazzo.... giuro che lo faccio fuori un giorno di questi...Chi era? il tuo amico del bar? che voleva? devi andare da lui?Non sono cose che ti riguardano al momento... Se vuoi restare qui allora dovrai darti da fare con questo buco di casa, altrimenti se non ti interessa rimanere qui puoi anche andartene...Il ragazzo si vestì in fretta e furia e uscì di casa pur di non sopportare ulteriormente quella donna bellissima con gli occhi verdi, i capelli castani e un corpo con tutte le forme al posto giusto.
*Una settimana dopo*
Passò una settimana e la donna decise di rimanere in casa e occuparsi di quel piccolo appartamento. Partiamo con il presupposto che Oni non era affatto ordinato e che amava il bianco di quelle pareti, gli piaceva quella casa spoglia che aveva.
In una settimana quella donna trasformò completamente la casa da una vecchia e spoglia topaia ad una nuova e arredata topaia, un salto di qualità enorme.
Comunque il ragazzo uscì di casa diretto all'aeroporto , indossava una camicia nera con una cravatta rosso fuoco al collo, pantaloni eleganti e attaccata alla cintola la sua fidata katana arrugginita, compagna di mille battaglie.
L'aeroporto non era poi così grande e i voli per Zapan erano davvero pochi, impossibile perdersi e impossibile non trovarsi, così, dopo aver fatto il biglietto, Oni si avvicinò al Gate con direzione Zapan in attesa di Igor
*DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN!!! DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIINNNNNNNNNNNN!!!!*
Il monitor segnava *sconosciuto*
Chi è?Sono io!!! Quando ritorni?? Già mi manchi!Tieni la linea di questo cellulare libera... Mi serve per le chiamate di lavoro.riagganciò il cellulare senza troppi complimenti
*DRIIIIIIIIIIIIIIINN!!! DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIINNNNNNNNNN!!!*
*sconosciuto*
Chi è?Ti a-*TU-TU-TU-TU-TU-TU*
L'illusionista stava per perdere la pazienza ma il lavoro chiamava e questa era la cosa più importante.