Il dottor Nash, sempre più perplesso e offeso, rispose ad Alaska piuttosto scocciato.
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Mi scusi? Ma io non vendo niente del genere! Ho dei kit di pronto soccorso per le emergenze, ma servono qui, nel mio studio. -
Cassandra, forse per rabbonire il povero dottore, fece segno a Shichijuni di mostrare la ferita al braccio. Sollevato, il vecchio prese degli occhiali dalla scrivania e controllò la ferita. -
Non è infetta, anzi. E' quasi rimarginata. Sentite, perché non mi dite cosa volete? - si spazientì l'uomo. Cassandra, rotto ogni indugio, confessò il motivo della visita.
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Ho sentito parlare molto bene di questo Dr. Grausamkeit, lei lo conosce? Mi scusi se le parlo così tanta tranquillità ma sembra che ci sia ben poca gente oggi ad attendere le sue cure. - Lo sguardo di Nash si incupì. -
Ah, allora è per questo. - capì. Si alzò in piedi e guardò fuori dalla finestra, pensieroso.
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Grausamkeit è un ottimo medico. Ma girano brutte voci su di lui. So che nel suo ambulatorio pratica attività illegali clandestinamente. Contro la legge e la religione, stronca le vite di molti bambini non ancora nati e chissà cos'altro. Il lavoro del Diavolo, ecco cosa pratica quell'uomo! - sbottò il vecchio dottor O'Nash. Ritornando a guardare Cassandra e gli altri, proseguì. -
Oggi ho preferito annullare molti appuntamenti, per la sicurezza mia e dei miei pazienti. Il dottor Grausamkeit mi ha minacciato di morte. - confessò.
Proprio in quel momento, dalla sala d'aspetto proveniva un gran baccano e delle grida infuriate. La porta dello studio si spalancò, lasciando entrare proprio Grausamkeit. O'Nash indietreggiò, spaventato. -
Aiuto! E' venuto davvero a uccidermi! - esclamò, la voce balbettante. Grausamkeit non era invecchiato di un giorno, come aveva detto Claire, ma non aveva la cicatrice sul volto. Nonostante fosse così basso e tarchiato, Grausamkeit sembrava in preda ad una furia terribile. -
Razza di idiota! - gridò l'omuncolo. -
Ci sono centinaia di cretini al mio ambulatorio che mi impediscono di lavorare! Ti rendi conto che se non ci penso io quelle fanno da sole? Imbecille! E fai uscire i tuoi pazienti, io e te dobbiamo fare una bella chiacchierata. Fuori! - ringhiò.
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Claire, aspettiamo e gironzoliamo qui in giro con disinvoltura, sono abbastanza sicuro che vi sia un secondo ingresso o i pazienti non potrebbero mai entrare e soprattutto lui non potrebbe uscire..., consigliò Lambda. La ragazza annuì, spaventata da tutta quella folla. I manifestanti sembravano farsi di minuto in minuto sempre più aggressivi. Fra loro, notò Claire, c'erano moltissimi membri del clero e diversi uomini con la croce al collo. Erano proprio questi i più esaltati, i loro occhi brillavano di una luce quasi estatica, come se avessero davanti la personificazione del maligno e desiderassero estirparla dalla città. Un grande striscione attirò l'attenzione di Claire.
CITAZIONE
«Raschieremo i tuoi peccati col sangue, maledetto assassino»
Mio dio, sono pazzi!, capì Claire, ma seppur spaventata fece come aveva detto Lambda. Girarono intorno all'edificio, e notarono una porticina chiusa a chiave sul retro dell'ambulatorio. Spezzarla col nen non fu affatto difficile. -
Entriamo, dai! - si fece coraggio Claire. L'ambulatorio era completamente a soqquadro, come se vi fosse passato un uragano. La porta sul retro dava su una piccola sala operatoria. Il puzzo di disinfettante era molto forte. Claire e Lambda uscirono in corridoio e trovarono subito lo studio del dottore. Grausamkeit stava osservando la folla infuriata fuori dalla finestra gridare minaccosa. Il medico, sentendo rumore di passi, si voltò verso di loro, e fece una strana smorfia, contraendo il viso deturpato da quell'orrenda cicatrice in una parvenza di sorriso.
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Vi stavo aspettando. - esordì. -
Siete in ritardo, credevo non ce l'avreste fatta. - Claire si fermò sulla soglia.
Questo non è il Grausamkeit del passato...è quello del nostro tempo!, pensò sbalordita.
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Claire, giusto? - domanandò bruscamente. -
Invece non conosco te. Vi ammazzo subito o prima volete chiacchierare un po'? - Grausamkeit prese dalla tasca un piccolo bisturi d'argento, giocherellandoci distrattamente. Per tutto il tempo, gli occhi cerchiati di nero dell'ometto non si staccarono mai dal viso di Claire.