| Purtroppo non vedo più Emiwa spesso come un tempo, crescendo e cumulando gli impegni l'allontanarsi è stato inevitabile, seppure siamo rimasti in contatto. Non è lei la mia musa, ma gli sono comunque molto legato. Non posso dirti anche il cognome, immagino che capirai. Comunque sarò lieto di venire, non appena avrò del tempo libero, al tuo atelier per ricevere uno dei tuoi abiti, fremo al solo pensiero!
"Figurati, non avrei mai richiesto tanto.. Mi spiace ma purtroppo la vita va spesso così.. Passa quando vuoi, sarai sempre il benvenuto!" - glissò mantenendo un tono molto allegro.
Furono interrotti da un uomo che richiamò Yui.
Tranquillo, non potevamo comunque chiaccherare per sempre. Coraline, questo è il mio biglietto da visita, spero ci metteremo presto in contatto, e grazie di questi lieti momenti, è stato un piacere. Oh, non vorrei essere invadente, ma se hai un biglietto da visita anche tu ti andrebbe di darmelo? Liberissima di dirmi di no. A presto, spero.
"Il piacere è stato mio, te lo assicuro. Mi auguro di poter passare ancora molto tempo con te. Ed ecco il mio bigliettino, ero già decisa a dartelo prima ancora che me lo chiedessi.. Quando avrai tempo chiama pure al primo numero, ti risponderà la mia segretaria e potrete fissare un appuntamento.. Ha lei tutti i miei impegni, tanto!" - disse alzandosi per salutarlo con un bacio sulla guancia. Per fare ciò si appoggiò leggerissima all'interno della giacca che, aperta, lasciava il suo interno scoperto e concretizzò uno dei suoi bottoni, identico a quelli già presenti sul capo. Si curò di nascondere l'uso dell'aura con l'In ma preferì comunque che il bottone fosse identico agli altri. Questione di stile.
"A presto!" - concluse mentre il ragazzo si allontanava.
Rimasta sola si rigirò il bicchiere di vino tra le mani, leggermente inquieta. Quel ragazzo era una brava persona, ne era convinta. Un animo sensibile, dedito solo all'arte, che pure doveva trasformarsi in un sadico bastardo quando si trattava di mettersi all'opera. Scosse la testa pensando al peccato di tutta quella situazione e nel frattempo fu raggiunta da Akira che si sedette al posto libero accanto a lei.
Monsieur Candie non mi inviterà al prossimo happy hour, diciamo così. A quanto pare non cerchiamo un lui o una lei, ma dei loro. Molto seccante. Le nostre piste si sono appena frammentate in una miriade di insignificanti possibilità e non credo sarà facile tirare il filo giusto. A questo punto non so che fare. Abbiamo smosso le acque, e niente più. Che si fa? - disse l'uomo con un ininfraintendibile tono da ebbro.
Coraline si guardò intorno con il Gyo per essere sicura che Yui non le avesse tirato lo stesso stratagemma che aveva usato lei con lui e si concentrò in particolare sul bigliettino. Se fosse stata sicura di essere al sicuro avrebbe parlato sennò avrebbe spinto via dal pericolo Akira e poi avrebbe parlato.
"Innanzitutto, e permettimi di farti questo appunto perché stiamo lavorando assieme e io non ho le tue stesse capacità di combattimento, evita di agire in maniera così sconsiderata. Attivare l'En qui dentro, con quello spirito, poi! Penso che anche Yui l'abbia percepito anche se non sono sicura che conosca il Nen.. Se ci avessi messo in pericolo non te l'avrei perdonata.. Ad ogni modo, io ho fatto amicizia con quel ragazzo e lui sì che mi inviterà al prossimo happy hour.. Non hai fatto nulla la battitore, mi auguro - indugiò un attimo con tono inquisitore e stringendo appena gli occhi. Poi si rilassò e riprese a parlare -Ad ogni modo, mi ha detto che ha iniziato a lavorare in questo campo grazie al padre di una compagna di scuola, Emiwa. Trovalo e avremo una bella pista. Nel frattempo, ho piazzato un bottone spia sul vestito di Yui che è stato chiamato per questioni di lavoro.." - concluse mentre ne afferrava il filo e lo legava al suo e al pollice di Akira che aveva preso delicatamente strappandolo dalla poltrona.
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