Miniquest 003: Nostalgia di casa

Uscito dalla “sua” stanza Eve si ritrovò direttamente nel soggiorno della casa nella quale era ospite. La stanza era molto ampia e oltre alla porta della camera nella quale stava vi erano almeno altre 3-4 porte che il ragazzo vide quasi immediatamente.
Una delle finestre era aperta a da essa arrivavano suoni e odori del circondario: bambini e donne che parlavano, urlavano, ridevano: profumi di fiori, resina, vivande calde; suoni di oggetti vari e delle foglie mosse dal vento. Tutto a un primo impatto dava l’idea di essere in un posto tranquillo e vivace.
Non sapendo esattamente quanto aveva dormito, Eve si sentiva la gola secca(forse dovuta proprio al sonno), così prima di uscire il ragazzo si mise in cerca di una qualsiasi cosa da bere che potesse alleviare quella fastidiosa sensazione. Una volta trovata dell’acqua all’interno di una brocca e bevuto senza riserve il liquido all’interno, il ragazzo volle uscire per scoprire dove finalmente fosse finito, e non appena ebbe varcato la porta di casa e messo piede nella veranda. Sentì una voce provenire dalla sua sinistra.
Oh, vedo che ti sei svegliato

Una vecchia signora con in braccio un cesto se ne stava seduta felicemente su di una sedia a dondolo, cullandosi con un bel ritmo calmo e continuo.

È così!

<<Sembri stare bene, ma nel caso ho portato qualcosa che potrebbe rimetterti in forze>> la vecchia agito il cesto che teneva per far capire che il contenuto era per Eve.
Ci sta provando con me? Spero ci siano castagne arrosto dentro quel coso
<<La piccola Ahri ha detto che ti ha trovato a camminare nel bosco da solo, quel posto non è sicuro, specialmente di notte. >> aggiunse cambiando il tono della voce come a voler sgridare il povero sventurato.

La piccola chi? E poi se è pericoloso per me non lo è forse anche per questa “piccola” Aria? Airi? O come si chiama?

<<Mi ha detto anche che eri diretto qui. Sei stato proprio fortunato ad incontrarla, altrimenti avresti vagato per giorni senza mai arrivare. È un piccolo trucchetto creato dal nostro capo per tenere lontani i forestieri.>> continuò la vecchia facendo anche l’occhiolino a Eve come a intendere che sono furbi loro, ma il ragazzo non recepì affatto.

Secondo me ci sta seriamente provando!

Sei di passaggio o cerchi qualcosa in particolare?

E ora che cosa dico?
…..

Sono di passaggio. E per quanto riguarda quello che cerco, vorrei cominciare se non fosse troppo scortese con il capire dove mi trovo, chi siete voi e chi è questa Anri di cui parlavi. Chiedo scusa ma mi sento molto spossato al momento. E non ci sto capendo molto.

Eve che per tutto il tempo era rimasto in piedi di fronte alla porta, si andò a sedere a terra poggiandosi con la schiena contro la grata della veranda.

Ah! Sapete se con me c'era per caso una bambina? L'ultima cosa che ricordo e che era con me nel bosco.


Eve preferì evitare di raccontare che la bambina lo aveva steso e terrorizzato in strano modo. non credeva che la cosa potesse risultare credibile per gli altri.

La nonnina parve divertita e dispiaciuta nel sentire le parole di Eve.
Oh, la piccola Ahri deve averti fatto sbattere la testa contro qualche roccia mentre ti trascinava fin qui, è lei la bambina che era con te nel bosco.

La vecchia mentre continuava a parlare volle alzarsi, facendo un poco di fatica nonostante il tentativo di aiutarsi facendo dondolare la sedia.

Mi dispiace così tanto che tu sia solo di passaggio, qui erano tutti in pensiero per te. Mi hanno chiesto di darti questa, non appena ti fossi svegliato.

L’anziana signora frugò nella grossa tasca della gonna un qualcosa che finì per porre a Eve. l’oggetto risultò essere una collana con uno strano cristallo pendente, che a quanto aggiunse la vecchietta era un oggetto tipico di quel luogo.

…se avrai voglia di tornare saremo felici di accoglierti. Intanto puoi fare un giro, o se vuoi tornare a casa Ahri sarà felice di riaccompagnarti, deve essere qui sotto a giocare con gli altri.

Ci farò un pensiero. Questo posto non sembra malaccio e inoltre io non ho proprio una “casa” a cui tornare. Il fatto è che grazie a questa collana penso proprio che il mio “dovere” qui sia concluso. Sa nonnina, ero diretto qui proprio per prendere un qualcosa per un vecchietto che ho incontrato qualche sera fa. Diceva di provenire da un villaggio nei pressi di un grande albero che si trovava in questa foresta e, mosso a compassione, mi sono messo alla ricerca di un qualcosa che potesse ricordarli casa.

Eve seguendo l’esempio della vecchia, si alzò dal suo posto(in fin dei conti era inutile restare seduti a terra, quando l’altro con cui si discute se ne stava andando). Ringraziando nuovamente la nonnina per tutto il disturbo, il ragazzo si fece un giro del villaggio, ammirandolo e salutando i suoi abitanti che di tanto in tanto lo chiamavano.
Molte abitazioni erano poste in punti in cui vi erano delle sporgenze dell’albero mentre altre ancora erano situate proprio su alcuni dei rami. Ognuna di queste abitazioni era costruita interamente in legno, dove alcune parti erano state prese molto probabilmente dallo stesso albero nel punto in cui era posizionata, ed erano tutte collegate tramite dei lunghi ponti sempre di legno, ma che per un poco penetravano nel tronco scavato.
Tra le abitazioni a terra invece, si ergevano solamente in un unico lato dell’albero, al contrario di quelle costruite sul tronco che erano posizionate un po’ ovunque sull’intera corteccia.
Tra le poche stradine di queste per l’appunto, Eve riuscì a inquadrare un piccolo gruppo di bambini che giocavano nei pressi delle radici e, nel percorrere gli ultimi passi sul ponte che collegava il suolo alle casette sull’albero, attirò l'attenzione di uno di questi chiedendoli se potava indicarli dove poter trovare Ahri.

A quanto pareva i bambini stavano giocando a nascondino, e nello sentirsi chiamare, la piccola Ahri usci dal suo nascondiglio abbandonando così il gioco.
Dopo una breve chiacchierata svolta mentre passeggiavano intorno al grande albero e dove Eve sentiva per tutto il tempo di dover chiedere qualcosa, ma non sapeva bene cosa, il ragazzo chiese finalmente alla bambina se volesse riaccompagnarlo in “città” come aveva detto la nonnina, aggiungendo che dopo aver fatto una breve sosta in un posto per consegnare una cosa, avrebbe portato la piccola a mangiare fuori per sdebitarsi di tutto il disturbo.
Inoltre domandò se forse non sarebbe stato il caso di far venire anche qualcun altro con loro, tipo uno dei suoi genitori, in quanto poi quando si sarebbero salutati, Ahri avrebbe dovuto ripercorrere da sola la strada per tornare al villaggio attraverso il bosco.

Ahri accettò volentieri di accompagnare Eve in città; forse per l’offerta della cena o forse solo per gentilezza.
Una volta “tornati” i due si diressero come prima cosa alla taverna dove Eve aveva conosciuto l’uomo che lo aveva fatto andare nel bosco proprio come aveva detto alla ragazzina.

Entriamo un secondo come ti ho detto. Poi andiamo a mangiare come promesso.

Entrati che furono nel locale, Eve intravide l’anziano seduto allo stesso tavolo dove stava qualche sera prima, che si comportò esattamente come tutte le persone normali che hanno la possibilità di guardare chi entrava dalla porta; anche se questa volta l’uomo dava alle spalle all’uscio, quindi dovette voltarsi per farlo.

Il vecchio nello scorgere la ragazzina che accompagnava Eve, spalancò gli occhi come forse non li capitava ormai da tempo, rivolgendole anche qualche parola che per molti sarebbe risultata solo un vaneggiamento dovuto all’età.
Oh, e tu come ti chiami?
Sai, mi ricordi tanto una bambina con cui giocavo da piccolo, io abitavo in una piccola baita coi miei molto distanti da qualsiasi villaggio, ma c'era una ragazzina che spuntava Dio solo sa da dove e giocavamo spesso, poi mi trasferii e non la rividi più, il tuo viso mi ricorda il suo, ricordo ancora il suo nome, Risa.

Ahri nel sentir pronunciare il nome di quella bambina, per un attimo parve felice, e rivolgendosi al vecchio disse che anche sua nonna si chiamava Risa, interpellando anche Eve per confermare la cosa.

E io che ne so? Sei l'unica di tutto il villaggio di cui conosco il nome
Senza aspettare una vera e propria replica da parte di Eve, Ahri e il vecchio iniziarono a parlottare tra loro, causando sul volto del vecchio un'aria trasognante e nostalgica.

Eve era quasi tentato di interrompere il discorso fra i due per consegnare al vecchio la collana donatali dalla vecchia al villaggio quando l’anziano signore lo anticipò sul momento.

Oh, dimenticavo, questo è per esserti preso il disturbo di aiutare un povero vecchio a rivangare il passato,non avresti potuto fare di meglio! Se non ti spiace vorrei accompagnare io a casa questa deliziosa ragazzina, chiss, magari riuscirò ad incontrare anche Risa finalmente.

Terminato di parlare a Eve, l’uomo tornò a parlare con Ahri dopo aver dato al ragazzo un sacchettino contenente qualche soldo e altra roba che come “ricompensa” poteva sembrare strana.

Eve dopo aver domandato a Ahri se per lei andava bene tornare a casa insieme al vecchio, e ricevendo la sua risposta, se ne andò via salutando i due dopo aver pagato una cena ad entrambi utilizzando parte dei soldi ricevuti dal vecchietto.