Quest 154: Nerding Hard

Tempisticamente il turno è finito, ecco la mappa considerato l'abbandono di Obli ed il non movimento di Lulu.

I triangolini sono i servant, i cerchiolini sono i master.

Quando Sally attivò la console fu catapultata in una specie di mondo virtuale.
Il problema era di tale mondo era che in tutto e per tutto dava l'idea di essere reale, e non avendo toccato mai console in vita sua e non sapendo l'esistenza del virtuale, le parve di essersi semplicemente risvegliata in un posto strano e diverso.
Davanti a lei una strana ragazza dai capelli azzurri e dal volto serio
Salve. Io sono Medea e sarò il tuo Servant all'interno del gioco. - Medea osservò la faccia perplessa di Sally - Se hai bisogno di ulteriori informazioni riguardo al gioco, la prego di consultare il seguente manuale - un grosso libro viola con sopra scritto in caratteri enormi e giali "DA RULEZ" comparve e fu dato a Sally
Sally rispose Oh...beh, grazie! Lo leggerò con attenzione! Sally esitò un attimo
Io comunque mi chiamo Sally! Piacere di conoscerti!
Dato che dovremo stare assieme un po', penso sarebbe divertente parlare un pochettino di noi e conoscerci meglio, che ne dici?
Sally si sedette su un tronco da lei immaginato e invitando il suo Servant a sedersi anch'ella su un tronco immaginario al suo fianco.
Non essendoci realmente il tronco, Medea rimase scocnertata.
Comunque sia, le due passarono un gran tempo parlando (era Sally che per lo più parlava e si agitava gesticolando e raccontando con fare entusiasta la sua esistenza, mentre Medea si limitava a dare qualche vaga risposta o a dire qualche cosa ogni tanto)
Parlarono tanto, Sally studiò a lungo il libro apprendendone le regole e pensò molto.
Accadde che le due buttarono una quantità di tempo cospiqua in questo modo.
Ad un certo punto Medea prese parola
Abbiamo trascorso anche troppo tempo, ritengo sia opportuno metterci in cammino, gli altri giocatori quasi sicuramente si saranno già mossi.
Sally guardà Medea con area delusa, annuì in modo impercettibile e saltò giù dal tronco, pronta a mettersi in cammino.
Andiamo verso Nord!
E così fecero.


Edited by Elena_Lulu - 26/4/2015, 22:23

Avanzando, Yae Lancer arrivarono in una regione della città in cui non erano più soli.
- Mia Signora, percepisco una presenza dinnanzi a noi, probabilmente un Servant nemico.- disse Vlad voltandosi verso Yae.
- Sarebbe opportuno che lei si nascondesse, se posso permettermi.-
- Capisco la preoccupazione Lancer, ti terrò d'occhio a distanza. Vedi di non fare follie, ci bastano le informazioni fondamentali sul nemico e poi ce ne andiamo. Attaccare a testa bassa a gioco appena iniziato è sconsiderato, vedi di studiare l'avversario.- replicò Yae indirizzandosi verso le strade secondarie che si diramavano dalla strada principale in cui stavano camminando.
- Come desidera, mia Signora. Non si allontani troppo però, vorrei essere ad una distanza tale da poter intervenire il prima possibile in caso di complicanze, non vorrei mai le succedesse qualcosa.-
Yae non rispose nemmeno e, anzi, accelerò il passo. Dopo qualche secondo sparì dalla vista di Lancer e iniziò ad aggirarsi per le stradine buie che erano parallele a quella percorsa dal Servant per cercare un palazzo su cui poter salire in modo da avere una visuale perfetta dello scontro.
Lancer accelerò il passo e si appostò dietro l'angolo di un incrocio in cui erano presente proprio le presenze da lui percepite: le sue supposizioni erano corrette, c'era infatti un Servant, ma era presente anche un Master.
Lancer uscì allo scoperto gettandosi immediatamente all'attacco del Servant nemico: impugnata a due mani la lancia, venne sferrato un fendente discendente diretto a colpire la testa del Servant.
Sicuro che il suo attacco sarebbe stato fermato da un servant così vestito, ad armi incrociate Lancer avrebbe detto:
- Mi duole di aver saltato i convenevoli, ma preferivo sentire il suono della tua arma prima di quello della tua voce.- per poi balzare indietro in una posizione di guardia a lancia alta.
- Servant Lancer, come avrai intuito.-
Nel frattempo Yae era appostata sulla cima di un palazzo limitrofo.


Edited by Cilan - 26/4/2015, 23:27

Ace e il suo Servant raggiunsero la costa.

Impressionante questo mondo. Sembra tutto così reale.

Guardò il compagno che sembrava fra l'irritato e lo scocciato.

Vieni, avviciniamoci all'acqua.

L'attacco di Lancer andò parzialmente a segno danneggiando il servant nemico, che si rivelò essere Saber: questi contrattaccò immediatamente con un rapido fendente che che venne intercettato dalla lancia di Lancer ma riuscì comunque ad infliggere danni al servant.

La mia lancia è come stata respinta da...qualcosa...
Che cosa mi stai nascondendo, Saber?
- Un 1 contro 1 eh? Non potevo certo aspettarmi qualcosa di diverso da un cavaliere.-
Nel frattempo Yae venne scoperta da quello che sembrò essere un servant nemico, Archer, e venne minacciata dallo stesso.
- Per i Venerabili, che abbia perso l'abilità di celare la mia presenza?- disse Yae continuando a dare le spalle al nemico.
Accortasi che Vlad aveva subito dei danni, la ragazza disse con voce stentorea
- Lancer, mi hanno trovato. Te la sentiresti di usarlo per toglierci dai piedi questi seccatori?-
Allontanatosi da Saber con due rapidi balzi, Vlad si fece scuro in volto per poi lanciare un urlo carico di angoscia e rabbia.
- MAI E POI MAI SACRIFICHERO' DEGLI INNOCENTI PER QUESTIONI CHE POSSO RISOLVERE DA SOLO.-
Yae non sembrò affatto offesa dal tono con cui il suo servant le si era rivolto, ma piuttosto iniziò a sghignazzare sotto i baffi.
- Immaginavo Lancer, non preoccuparti, sono sicura che puoi sconfiggerlo anche senza. Vai e rendi orgogliosa la tua Signora.-
Lancer annuì col capo per lanciarsi nuovamente all'attacco di Saber, letteralmente: usando la lancia come asta, Vlad spiccò un balzo per poter attaccare lo spadaccino dall'alto con un fendente obliquo diretto alla spalla destra.
L'intento dell'attacco era chiaramente quello di compromettere la capacità del suo avversario di utilizzare la sua arma.
Nel frattempo Yae si rivolse al suo sequestratore.
- Tu non hai nulla a che fare con questi nobiluomini dai valori così ferrei, no? Conoscere un altro presunto "Paladino delle buone maniere" potrebbe darmi il voltastomaco.- commentò Yae osservando attentamente lo scontro.

E' così... è una festa.

Ace guardava l'orizzonte cercando qualche tassello pixellato. L'acqua si infrangeva su dei piccoli sassi coricati su un leggero velo di sabbia. Loro si trovavano su un tappeto d'erba accanto ad una verde pineta.
Il ragazzo si sedette e fece cenno a Gilgamesh di fare lo stesso.

Qual è il tuo gioco ragazzo?

Ace tornò a guardare in avanti e si munì della sua canna da pesca. Lanciò in acqua conscio di non avere esca.

Tranquillo. In giro ci sono altri Master e Servant, girovagare comporterebbe rischi maggiori di imbattersi in uno o più scontri. So cosa dobbiamo fare, ma non è detto che lo dobbiamo fare subito. Non sono molto esperto, hai ragione... tuttavia per ora è meglio limitarci ad aspettare che i più impazienti facciano le loro mosse. Prima o poi la situazione si stabilizzerà e faremo la nostra giocata...

Sorrise.

O semplicemente qualcuno arriverà e ci sconfiggerà.

Già... comunque su una cosa hai ragione: così facendo eviteremo di fare inutili esplorazioni e perdere altro tempo invano.

Sì, godiamoci il gioco. Sono sicuro di poter pescare qualche bug...

Io fra un po' darò un'occhiata in giro per sicurezza. Non temo certo la venuta di altri Servant.

Il ragazzo annuì mentre anche il suo Servant si concedeva una pausa per riflettere suoi propri desideri.

Per Coreline, quella, era una giornata magnifica. Erano finalmente arrivati i campionari dei nuovi tessuti che si pensava di adoperare per le prossime creazioni della stagione successiva.

"Diamine, quanto sono soffici! E che colori superbi!!"- pensava accarezzando entusiasta un lungo rotolo verde smeraldo - "E la cosa più bella è che sono tessuti al 100% vegetali.. Non avrò sul collo manco gli animalisti.. Almeno per questa stagione!"

La giovane stilista si andò a sedere e chiamò, tramite l'interfono, il giovane stagista che aveva da poco assunto. Dato che non ricevette alcuna risposta decise di andare a vedere di persona che cosa stesse accadendo. Entrò nel box di quello che aveva considerato fino a quel punto uno zelante lavoratore e lo trovò intento a leggere il manuale di un gioco la cui custodia giaceva sulla sua scrivania.
Coraline lo chiamò un paio di volte ma, rendendosi conto di non essere minimamente calcolata, gli strappò di mano il manuale e portò via il gioco aggiungendo che se lui gli era tanto interessato doveva necessariamente completare la giornata di lavoro.

"Che gente sto assumendo? Ora non mi rendo manco conto di prendere dei nerd! E dire che veste così bene!!"

Tornò in ufficio e si andò a sedere ma dopo pochi minuti si ritrovò davanti alla televisione e alla consolle che le era stata regalata mesi prima ma che non aveva ancora mai adoperato. Mise il CD nel lettore e seguì le indicazioni che apparvero sullo schermo.

"Ed ecco che i regali aziendali si rivelano utili!"

Non ebbe il tempo di tirarsi indietro che si ritrovò catapultata, letteralmente, nel gioco.

"Toh, fa uso di Nen.. Che strano.. A quanto pare quello stagista ne sa più di quanto pensassi.."

Le sue considerazioni furono interrotte dalle parole di una figura dai capelli in rosso che si trovava a lei dinnanzi.

"Era ora! Finalmente quello che sarà il mio Master si fa vivo!... No, aspetta. Sei una donna? Dei del cielo! Tutto questo tempo ad aspettare e mi trovo una misera donna al mio fianco? Seriamente?"

"Bel modo di dare il benvenuto al tuo Master, caro Servant! Bell'impudenza! Ho letto qualcosa in quel manuale prima di entrare e di conseguenza so bene che mi sei legato! Presentati dunque, e cerca di porre a freno la tua lingua. Sei solo un personaggio di un gioco, cala le ali!

L'uomo sputò con sdegno a terra e fece un passo, minaccioso, verso Coreline per poi rivolgersi a lei e dirle:

"Sono Iskandar e appartengo alla classe Rider. Nella vera vita fui il prode Alessandro Re dei Conquistatori. Le mie inenarrabili gesta furono al tal punto degne di nota che ispirarono cantori a me contemporanei e successivi. Nessun'uomo né prima né dopo di me attraverserà la storia con il mio stesso fiero incedere!"

Coreline lo guardò sorridendo appena e non poté trattenersi dal tornare giocosa ed allegra come al suo solito.

"Molto impressionante, allora. Penso che ti chiamerò Alex, ti dispiace caro?"

"Sono Rider, al massimo Iskandar."

"Alex, perfetto siamo d'accordo. E ora seguimi. Dobbiamo capire come funziona meglio questo gioco!"

I due si incamminarono in quella che sembrava essere una campagna.

[Qui spostamento da casella 3 a 2]

Camminavano già da un pezzo e l'unica cosa che era visibile era altra campagna.

"Ma tutto il gioco si svolge in campagna? Sai che palle! Cioè, di certo voi Servant avrete tutti degli outfit guerreschi e sarete difficilmente fonte di ispirazione per una qualche mia creazione ma non mi sarebbe dispiaciuto imbattermi in qualche NPC dall'abbigliamento alternativo.. Cerchiamo di collaborare, comunque.. Restiamo qui o ci dirigiamo da qualche altra parte? Avrai già visto il resto della zona di gioco, no?"

"Potrei e potrei non averlo fatto. Campagna, bosco o città, l'obiettivo è sconfiggere gli altri contendenti e prendere il Graal. Tutto il resto non conta.. Almeno finché non riuscirò.. riusciremo a vincere e potrò tornare nel mondo reale.."

"Che noia che sei, però Alex.. Io volevo solo avere un po' di supporto.. Non cerco di schiavizzarti ma almeno un po' di collaborazione potresti fornirla.. Abbiamo almeno un modo di spostarci in modo più veloce? Voglio comunque allontanarmi da qui, per piacere. Ti prometto che farò del mio meglio per vincere ma ci dobbiamo muovere.. Questa situazione non mi è congeniale.. Sono abituata alle passerelle e non ai giochi di ruolo ma questo non è un buon motivo per perdere!" - concluse ammiccante.

Iskandar sospirò infastidito seppur leggermente colpito dalla determinazione che lesse nella giovane, estrasse la sua spada e con quella colpì l'aria vuota davanti a sé producendo una sorta di squarcio interdimensionale. Un rombo di zoccoli si scatenò immediatamente e dopo pochi secondi, sotto gli occhi strabiliati di Coreline, comparve un carro trainato da due possenti tori i cui passi si traducevano in un continuo saettare di fulmini.

"Questo sì che è davvero impressionante! Che bestie magnifiche!" - esclamò eccitata Coreline che si avvicinò esitante ai due tori che respiravano nervosamente.

"Questo è il mio Gordius Wheel. Sali pure, ci muoveremo molto più in fretta. Dimmi solo in che direzione ti va di andare. "

La giovane giocatrice sorrise allegramente al suo Servant e saltò sul carro.

"Allora.. Verso sud!! "

"Sud, come vuole! Volate amici miei!"

Rider diede un poderoso colpo alle briglie dei due tori che iniziarono a muoversi per poi spiccare il volo suscitando le risa forsennate della Master.

"Questo è il top! Non ci posso credere! Stiamo volando! Non ci può fermare nessuno!"

L'uomo scosse appena il capo e sollevò un angolo della bocca, fiero delle sue capacità e dei suoi mezzi.
Volarono per qualche minuto lasciandosi al di sotto il paesaggio della campagna per entrare in quella che sembrava essere una città.

"Yay! Una città! Potresti scendere di quota? Mi sarà più facile decidere dove fermarci!"

La richiesta venne accolta senza fare una piega e il carro, sempre con il suo caratteristico rombo di tuoni, scese di quota.

"C'è gente.. Guarda! Tra figure vestite quasi uguali.. Che facciamo?"

"M andrebbe uno bello scontro.. E' tantissimo che non faccio niente che mi faccia sentire davvero vivo!"

"Il punto è che non sarebbe nel mio stile, mi spiace.. Oramai, con tutto il fragore che fa questo carro ci avranno notati.. Atterra e aspetta i miei ordini!"

Il Servant, infastidito dall'essere stato contraddetto fece scendere i tori al suolo e mollò le redini per poi incrociare le braccia. Erano atterrati proprio davanti alle tre figure in nero, impossibile distinguere chi fosse il Master e chi il Servant, e avevano lasciato sull'asfalto della strada dei grossi solchi.

"Salve! Scusate l'interruzione poco ortodossa ma dovrete concedermi che è una delle migliori entrate che abbiate mai visto.. Su di un carro trainato da tori volanti.. Direi che è il massimo, no? Comunque, io sono Coraline e avrei in mente un progettino.. Vi piacerebbe farne parte?"

La giovane sorrise civettuola ai tre mentre si teneva ben stretta al carro sapendo che, in caso di guai, il suo Servant, che stava iniziando a piacerle, avrebbe fatto risollevare nei cieli per poter scappare lontano.

Sally continuò tranquilla il suo cammino verso Nord, parlando e vaneggiando con Medea del più e del meno e di cose mirabili e squisite.
Arrivata a Nord Lulu pensò
Perchè non andare più a nord?
E così fece.


Edited by Elena_Lulu - 28/4/2015, 20:37