Quest 134: Chi non runica non rosica

L'uomo dopo aver ringraziato Ryota per averlo salvato li condusse subito all'interno della struttura sino al vestibolo che li avrebbe condutti al cospetto di Neltharion. Yae ebbe gioco facile nell'eliminare due povere guardie ubriache e scoprì la presenza di una barriera che impediva loro il passaggio.

Una barriera. Scomodo. Dobbiamo sbarazzarcene prima che l'effetto sorpresa vada definitavemente a farsi fottere.

- Ci deve essere qualcosa qui che blocca il passaggio, una barriera invisibile forse. Provate ad indagare qua attorno, ci deve essere un modo per poter aprire questa porta. -

Enix buttò a terra a casaccio i libri alla parete, poi provò a tirare il candelabro di sinistra. Ryota rifletté qualche secondo. I libri, il candelabro, la statua: dubitava che Neltharion fosse ricorso a trucchetti così pateticamente umani come candelabri e libri. Una divinità non ricorre a simili mezzucci. Ryota estrasse la spada, ricoprendola con lo Sho. Poi fissò i dintorni con il gyo. Fece due passi e mulinò la spada per tagliare a metà la statua raffigurante Neltharion.

Mi ci gioco le palle che questa statua c'entra qualcosa con la barriera!

L'idea di Ryota era ovviamente corretta, come sempre. La statua, rompendosi, rese visibile la barriera che proteggeva la sala dell'Aspetto e un dardo di energia mise fuori combattimento il loro misterioso accompagnatore. Ryota ritenne peculiare questa scelta del master, ma non fece commenti a riguardo, giacché la rottura della quarta parete non era di sua competenza: era quasi certo sarebbe stato Enix a fare battute a riguardo, ma acciocché egli non essendo suo malgrado Elmore Maji, la compianta ciarlatana magica, non aveva nemmeno la possibilità di consultare i tarocchi per ottenere una sicura predizione. Quasi rimpiangendo di non avere una personalità forte come tanti altri pg, eccetto la sua sessualità perversa, entrò di seguito a Yae ed Enix per affrontare l'aspetto.

- Osate mettere piede nella mia fortezza? Ebbene, subirete le conseguenze della vostra stupidità! -

Originale questo super cattivo. Kefka Palazzo, proprio. A quando un monumento alla non esistenza? Quotato 10:1 l'intervento di Cilan per fare easy questo boss, è tanto probabile quanto la sconfitta dell'Atalanta la prossima partita di campionato.

Yae riuscì ad indebolire il nemico e lo scontro ebbe finalmente inizio:

- Ecco perché non riuscivo a trasformarmi in forma draco...dannata ragazzina. E dannata Alyx che ha osato mettersi contro di me. Ora ucciderò voi due, e poi seppellirò viva la ragazzina con l'anima del Drago. -

Si trasforma in drago? Peculiare il ragazzo. Ora le sue caratteristiche lo collegano a solo il 42% dei boss di D&D. E a qualche campione di Dota e LoL. Vabbè. Tale babatto. Queste gonne. Neltharion capoditutti.

Dopo queste ed altre disquisizioni di altissimo livello ermeneutico, compresa una divertentissima discussione sulla filosofia medievale fra XIV e XVII secolo, Ryota si unì al fight. Ora il post si fa serio, niente più boiate, ho fatto in tempo a quasi smaltire il Gin. Controllate i miei conti, potrei essere più ubriaco del previsto though. Ryota estrasse la spada e attivò il suo meraviglioso potere dal sapore africano-sinogiapponese: Il crepuscolo si avvicina, unico potere che in inglese sembrerebbe una marca di lubrificante per vampiri omosessuali.


Ryota esitò: avrebbe volentieri mollato tutto e tutti per farsi un sonnellino all'ombra di quegli alberi inquietanti come Platinette senza seduta preparatoria dall'estetista. Gesù gesuita seguace di Averroè ci ho appena pensato. Aiuto. Ora dovrò andare dallo psicologo. Di nuovo. Dicevo, Suarez morse - ah no. Dicevo mark II: sono pronto per entrare in fight. Ryota attivò il suo potere e si ammantò dell'oscurità dell'incubo che aveva appena iniziato a tessere. Si potenziò e attaccò lateralmente Neltharion con un affondo controllato, pronto ad indietreggiare, giusto per saggiare le potenzialità difensive del nemico: