Quest 134: Chi non runica non rosica

Yae si voltò verso la donna che l'aveva chiamata per nome e la vide: era niente poco di meno che l'Aspetto della Vita, Alexstrasza. L'Aspetto della Vita era una donna piuttosto alta, con gli occhi illuminati di una candida luce biancastra e le orecchie lunghe ed appuntite, quasi a ricordare quelle di un elfo. Indossava succinti abiti rossi proprio come i suoi fluenti capelli che le cadevano dolcemente sulle spalle.

Yae si inginocchiò immediatamente chinando il capo.
- Oh, scusate l'irruzione Guardiana della Vita, non era mia intenzione disturbarvi...- nel pronunciare la frase Yae si accorse però della presenza di Enix e Ryota.
-...Cioè non era nostra intenzione disturbarvi, siamo qui solamente per una serie di coincidenze: nelle rovine Cuor di Giada c'era un portale che ci ha condotto proprio qui.-
- Oh Yae non servono tanti convenevoli.- disse pacatamente Alexstrasza poggiando la sua mano destra sulla spalla sinistra della ragazza inginocchiata davanti a lei. L'Aspetto quindi alzò gli occhi e si presentò agli altri due ragazzi.
- Enix, Ryota, il mio nome è Alexstrasza, sono l'Aspetto della vita e questo è il mio tempio. Vedete i moccoli dorati sul pavimento? Al loro interno vi sono le candele arse con il fuoco della vita: ad ogni candela corrisponde la vita di una persona il cui nome ed il cui cognome sono incisi sul moccolo d'oro che la sorregge.
Anche le vostre candele si trovano in questa stanza, da qualche parte. Ricordo i nomi di tutti quelli a cui accendo la fiamma della vita, ma dimentico dove si trovano le candele...- disse la donna guardandosi attorno.
- Mi dispiace interromperla...ma visto che siamo in sua presenza vorremmo chiederle qualche informazione su Neltarion, immagino avrà saputo del suo recente risveglio.-
La faccia di Alexstrasza si fece improvvisamente cupa.
- Sì certamente, so già tutto. Vi spiegherei come fermarlo ora, ma tra qualche minuto si spegnerà la fiamma di un mortale a cui tengo molto, e vorrei assistere al suo spegnimento. Quindi sarò costretta a lasciarvi soli per qualche tempo, ma non preoccupatevi: fate tranquillamente un giro del tempio, magari riuscite anche a trovare la vostra candela della vita!
Se volete informazioni di sorta chiedete pure alle mie ancelle, le riconoscerete subito: sono giovani ragazze dai capelli rossi vestite di una tunica color porpora.- detto questo la donna fece un grazioso inchino per poi dirigersi in una lontana ala del tempio.
- Abbiamo l'occasione di parlare con un Aspetto: potrà darci moltissime informazioni su Neltarion! Ma sembra che dovremo aspettare qualche minuto.
Comunque non allarmarti Ryota, questo piccolo fuori programma verrà ricompensato da una giusta somma di denaro al termine della missione.- disse la ragazza rivolta ai suoi due accompagnatori.

Dopo qualche minuto di ricerca Ryota trovò la candela che stava cercando: la sua fiamma ardeva ancora, anche se l'intensità di tale ardore non era costante al punto che si alternavano momenti in cui la fiamma non era altro che un flebile fuocherello a momenti in cui questa si innalzava su tutte le altre candele nelle vicinanze.
Improvvisamente, da una mattonella poco distante da dove si trovava Enix iniziò a sgorgare del liquido nero, e da esso sorsero uno dopo l'altro degli Sha minori. Nel giro di qualche secondo erano già una trentina le creature oscure apparse nel tempio ed il loro numero continuava ad aumentare.
- Come hanno fatto ad arrivare qui?! Questo...é un affronto all'Aspetto della Vita. Dobbiamo eliminare questi spregevoli esseri quanto prima.- disse Yae estraendo le daghe e scambiando uno sguardo di intesa al lontano Ryota e ad Enix.

Ryota ed Enix sterminarono gli Sha minori, ed il flusso di energia empia convergente verso il tempio della Vita cessò.
L'Aspetto della Vita arrivò di corsa per constatare eventuali danni.
- Ok, sembra che le fiamme stiano tutte bene, è una fortuna.
Ma come hanno fatto quegli esseri a raggiungere il mio tempio?
Dovete sapere che attorno al tempio è presente una barriera magica che impedisce l'accesso agli estranei e ai non invitati.
In effetti, nemmeno voi dovreste essere qui...ma per fortuna che ci siete stati, avete prestato un grande servigio al tempio, e ciò non verrà dimenticato.-
Alexstrasza quindi congiuse le mani e concretizzò una sfera di cristallo al cui interno vi era una sorta di globo energetico pulsante.
- Ciò che vedete è l'arma segreta che gli Aspetti hanno tenuto da parte in casi critici come questi.
Millenni or sono creammo questo manufatto immettendo la nostra energia al suo interno. Chiaramente partecipammo tutti noi Aspetti, escluso Neltarion, che all'epoca della creazione del manufatto finse di immettervi la sua energia, ma invece non lo fece.
Quest'oggetto contiene al suo interno un quantitativo di Aura inimmaginabile: se lo puntate contro Neltarion, un flusso di energia lo colpirà e lo indebolirà abbastanza perché anche dei mortali possano sconfiggerlo.
Io non posso accompagnarvi, ma posso aprire un portale per il luogo ove percepisco la sua immonda presenza. Ma vi avverto, non sono molto esperta nei portali...ma...in fondo, cosa mai potrebbe andare storto?- detto ciò, l'Aspetto aprì un portale rossastro e si congedò con i ragazzi.

Yae si inchinò e fece cenno agli altri due di seguirla nel portale creato dall'Aspetto.

Dopo essersi occupata delle guardie all'ingresso della grotta Yae fece segno ad Enix di entrare all'interno di essa: la ragazza si accorse che erano capitati nel covo di Neltarion dalle iscrizioni runiche sulle pareti, nonché dall'enorme quantitativo di preziosi manoscritti della Setta del Crepuscolo.
Da un corridoio che sboccava sulla stanza apparvero Ryota e un tizio incappucciato vestito con una tonaca rossastra.
Ryota spiegò di aver salvato la vita al prigioniero incappucciato.
- Tutta questa bontà in un solo giorno? Ma stamattina hai esagerato con lo zucchero?!-disse Yae ridacchiando per poi diventare più seria una volta posato la sguardo sul misterioso individuo incappucciato.
Questi si tolse il cappuccio e si rivelò essere un uomo sulla quarantina con folti capelli castani ed un elegante pizzetto.
- Grazie per avermi salvato, avevo tentato di fare irruzione in questo covo qualche ora fa, ma purtroppo una volta incrociato Neltarion sono rimasto sopraffatto dal suo potere.
Se posso esservi utile in qualche modo non c'è che chiederlo.-
- Ottimo, saprai sicuramente muoverti qui dentro meglio di noi. Facci strada verso la sala in cui è presente l'Aspetto.-
L'uomo annuì e imboccò un corridoio alla destra di Yae.
Dopo qualche metro l'uomo fece segno a tutti di fermarsi e sussurrò
- Più avanti ci sono due guardie, sarebbe opportuno sbarazzarsene senza fare rumore.-
La stanza che si apriva dinnanzi a loro era piuttosto confusionale. A sinistra, due guardie mezze ubriache stavano giocando a carte su un piccolo tavolo di legno circolare mentre sul lato destro della stanza vi erano due scaffali traboccanti di libri uno di fianco all'altro ed una gigantesca statua in marmo raffigurante Neltarion. Sulla parete esattamente di fronte a dove si trovavano Yae e i suoi colleghi troneggiava un portone massiccio, che avrebbe sicuramente condotto all'antro di Neltarion. Vicino alla porta vi erano candelabri fissati alla parete, uno a destra e uno a sinistra della porta stessa.
In men che non si dica, Yae pose fine ai giorni di entrambi gli uomini e si apprestò a varcare la porta che conduceva dal nemico ma una sorta di invisibile barriera le impediva di toccare la porta.
-Ci deve essere qualcosa qui che blocca il passaggio, una barriera invisibile forse. Provate ad indagare qua attorno, ci deve essere un modo per poter aprire questa porta.-