Quest 139: Get outta mah swamp!

L’indomani di buon ora si fece un bagno rilassante, mangiò qualcosa alla svelta e si rivestì pronto per la nuova sfida. La stessa del giorno precedente, quindi non molto nuova. Scese e attese i due accompagnatori, poi, insieme all’altro ragazzo che sembrava non aver cambiato idea, si incamminarono verso la palude. Ace stava riflettendo sulle sue prossime mosse da effettuare ma non ne riusciva a venire a capo: così si decide di continuare come sempre, istintivamente. Grey intanto avanzò qualche perplessità ai due psichiatri e successivamente al ragazzo.

Ace, posso chiederti cosa intendevi ieri con lo sconsigliarmi dei tirapugni?

Sai… è maleducazione in questa palude. Shiec sembra essere contrario alla violenza.

Altrui…

Ieri c’era con noi un ragazzo che ha tentato un approccio iniziale un po’ troppo… duro.

Poi si incupì e lanciò al ragazzo un’occhiata teatralmente sconcertata.

Nessuno lo ha più rivisto…

Poi scoppiò a ridere perché non riuscì a mantenere quell’espressione seria e drammatica.

No, stavo scherzando. Meglio un approccio tranquillo comunque.

Erano ormai nel fitto della vegetazione.

Comunque non l’ho più rivisto per davvero. Guardiamo dove mettiamo i piedi.

Shiec non tardò ad uscire dagli alberi: trovò curiosa la presenza di Grey e si rivolse subito a lui.

E tu? QUAL'È LA TUA ESSENZA?

Grey rispose all'uomo avanzando la sua prima interazione.

Buongiorno anche a te... Comunque non la conosco, la tua qual'è?

Intanto Ace pensava alla sua essenza silenziosamente. Forse di li a poco avrebbe deciso di chiederlo ai suoi due amici che ancora dormivano nella giacca.

La mia è questa palude, perciò è solo mia! Chi calpesta il terreno di questa palude calpesta me! NON LO TOLLERO!

Questa palude?

Ace si guardò intorno per cercare di trovare qualcosa che assomigliasse a qualcosa di interessante. Una vana ricerca che terminò con la comparsa dei suoi pupazzi di stoffa sulle mani.

Heh, fate bene a non parlare. Ogni volta che aprite bocca finisce che fuggite. Non che ieri sia andata tanto meglio, ahahahaha

Ciao Shiec!

Intanto Grey aveva risposto all’uomo.

Se la palude diventasse l'essenza fi qualcun'altro non sarebbe più soltanto tua però! Comunque, non pensavo ti irritasse, vuoi che cammini sulle mani d'ora in poi?

Giusto… solo che…

Ehi!

Okok. Ho un’idea. La possiamo chiamare illuminazione. Secondo me questa palude si sta affollando troppo e una soluzione ci sarebbe.

Vero! C’è una torre di un castello qui vicino, con una principessa schiava di un drago, intrappolata da un lungo sonno.

Secondo me, una volta liberata, tutti si allontaneranno dalla palude.

Cioè secondo me.

Mi pare anche di aver intravisto anche un asino ai margini della palude, immagino che volesse entrare anche lui.

Sarebbe divertente, eheh... ma no. Non lo tollero. Se tu lo facessi, però, potrei tollerare ancora un po' la vostra fetida presenza.

L’uomo parve divertito dalla proposta del ragazzo. Ace intanto muoveva agilmente le dita animando i suoi due compari e Shiec si rivolse a loro tre.

Di che state parlando? Perché alla sua liberazione io dovrei essere lasciato in pace?

Ace sorrise.

Il Lord maligno che ha intrappolato la principessa sta cacciando dalle proprie case gli abitanti e gli animali della zona limitrofa.

Proprio perché è maligno.

D indicò i due psichiatri e spiegò.

Loro conoscono la strada per arrivare al castello ma dovrai fare attenzione in quanto la costruzione è mistificata da un’illusione: ti sembrerà un semplice edificio, a me è sembrato una struttura ospedaliera ad esempio, ma in realtà sarai nel castello dove potrai accedere alla torre. Noi non siamo stati abbastanza abili ma a vederti tu mi sembri più che in grado di liberare la principessa.

Ovviamente la scelta è tua. Decidi tu se salvaguardare o meno la tua palude da altri intrusi.

Ace sorrideva accondiscendente.