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Ramsay si ritrovò sbalzato alcuni metri più avanti rispetto a dove era stato colpito, era steso a terra, dalla ferita uscivano alcune gocce di sangue, ma la cosa che preoccupava Ramsay non era la ferita al fianco, ma ciò che vide quando si passò la mano davanti agli occhi, da essa e da tutto il suo corpo usciva una specie di energia, quando si rese conto di ciò che stava succedendo Ramsay si accorse anche del dolore lancinante al fianco, senza pensarci nemmeno per un secondo buttò le mani sulla ferita al fianco, e l'assassino cadde in preda ad una serie di urla disumane.
Che mi sta succedendo? Non è possibile che un semplice taglio faccia così male!Pensò mentre cercava un modo per fermare il dolore, controllando il suo corpo come gli era stato insegnato rilassando i muscoli, e cercando di isolare il punto di dolore come se non fosse parte del suo organismo, durante questa procedura sentì una voce:
tutto bene? sei stato attaccato pure tu o eri già qui? ma dalla tua flebile aura immagino tu sia stato attaccato, forse dovremmo restare uniti così da sconfiggere gli avversari...oh che sbadata, scusami, io sono Elvy, piacere di conoscerti, tu chi sei?Ramsay ancora a terra ignorò momentaneamente la donna, la quale lo guardava senza mostrare l'ombra di un'emozione e poco dopo si alzò, era riuscito a fare cessare quel lancinante dolore che gli aveva procurato la ferita dell'essere metallico della grotta.
Si forse hai ragione, è meglio proseguire insieme, ah giusto io sono Ramsay disse con un tono di voce piuttosto sofferente, allungando la mano in direzione della ragazza. Mentre faceva il gesto di avvicinare la mano notò che l'energia che gli usciva dalla mano era come diminuita non era più un flusso che usciva impetuoso e senza forma che usciva dal corpo di Ramsay ma era più unaspecie di esile cuscino che formava una piccola aura attorno al corpo dell'uomo.
Ma cosa mi sta succedendo? pensò Ramsay osservando il suo braccio.