Dopo che Zantiln pose la sua domanda, firmò il contratto, imitato dai suoi compagni di missione. A primo impatto sembravano dei tipi piuttosto taciturni, interessati più ai fatti che alle parole e la cosa non gli dispiacque.
L’Hunter si apprestò a spiegare che, ciò che aveva trovato insieme ai suoi compagni, erano dei documenti e delle pergamene, prima di essere attaccati da ciò che definì “un golem di ghiaccio”. Inutile dire che Zantiln non aveva mai visto una creatura del genere, ma la descrizione dell’uomo sembrava piuttosto convincente e ricca di dettagli. Il giovane di Padokia si concentrò particolarmente su uno di quei particolari: strappare il cuore da uno di quei golem gli avrebbe fruttato una certa ricompensa.
Va bene la ricompensa, ma che sia proprio il cuore di questi automi ciò che l’Hunter e i suoi cercano così disperatamente? Se mai riuscirò a prenderne uno, dovrò cederlo con molta attenzione: ho paura che la storia dello studio sui cambiamenti climatici sia tutta una farsa…Il gruppo uscì dal municipio accompagnati da un uomo chiamato White, l’energumeno che poco tempo prima era entrato nella stanza con l’Hunter. L’uomo spiegò brevemente il funzionamento delle pergamene ai giovani ricercatori e diede loro una dimostrazione pratica, lasciandoli poi liberi di esercitarsi in attesa del mezzo che li avrebbe portati nei pressi della grotta.
Forse dovrei esercitarmi, ma preferisco non sprecarle…Qualche minuto dopo arrivò un autocarro che trasportò la spedizione fino all’ingresso della caverna. White esortò i giovani ad entrare e Zantiln non se lo fece ripetere due volte, anche se rimase sempre molto allerta.
L’ingresso era particolarmente angusto ed il Fujiwara ebbe qualche difficoltà a compiere i più comuni movimenti, ma, fortunatamente, dopo una decina di minuti di marcia, le pareti si allargarono ed i giovani giunsero in uno spiazzo dove erano state lasciate delle casse aperte. Il particolare più sconcertante, però, non furono quelle, né lo strato di ghiaccio che ricopriva ogni cosa, ma dei corpi umani completamente congelati.
Quindi è questo ciò che i golem possono fare…Pensò il Fujiwara, deglutendo forzatamente. Davanti a lui la strada si divideva in tre cunicoli: uno di essi era libero, gli altri due bloccati dal ghiaccio.
Mmm, ecco che iniziano le difficoltà.A quanto pareva, era giunto il momento di collaborare con i suoi compagni di squadra, sperando che loro acconsentissero e non si rivelassero troppo testardi o individualisti.
Se volete sapere il mio modesto parere, dovremo dividerci in gruppi di due e proseguire per tutte le vie: con un po’ di fortuna troveremo in fretta ciò che cerchiamo. Certo, se ci va male essere divisi sarà un bel handicap, ma, si sa qual è il detto, “chi non risica non rosica”. Sarebbe anche opportuno che riuscissimo a rompere gli strati di ghiaccio senza usare le pergamene visto che sono limitate quindi, se qualcuno è in grado di farlo, per favore si faccia avanti.Disse il diciassettenne guardando gli altri.
Io andrò per quella via. Chiunque sia d’accordo con me mi segua. Per il resto buona fortuna.Aggiunse, indicando e dirigendosi verso il passaggio bloccato alla sua sinistra, pronto ad usare la palla di fuoco nel caso in cui nessuno fosse stato così abile da rompere il ghiaccio senza l’aiuto delle pergamene.
Contando White dovremmo essere sei, giusto?