Spoilerslayer •••••• - Group:
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| Dopo la tragica notte nel dormitorio, i soldati dovettero sorbirsi un altro immeritato cazziatone da parte del sergente Moshman. Nella sua testa, Viola aveva deciso di chiamarlo così, come chiaro riferimento alle sue incapacità sessuali. Secondo lei era così stronzo perché non riusciva ad avere un erezione, per cui non poteva neanche masturbarsi. Viola ricevette un micidiale pugno alla schiena da parte di Floshman (altro modo di chiamare il sergente) che per poco non la stese. Cadde a terra, scossa da un dolore lancinante. Vomitò qualche secondo, prima che gli altri soldati la tirassero su. Nel frattempo il sergente stava spiegando qualcosa riguardo a una specie di aura e altre cose. Viola lo guardò con occhi spenti, e poi vomitò di nuovo. I soldati furono costretti a una distruttiva marcia, ma la cosa non era neanche lontanamente fattibile per le sue condizioni fisiche. Si sentiva malissimo: Non riusciva a stare in piedi, e stava sanguinando dal naso. Provò a fare qualche passo, per poi rovinare nuovamente a terra. Che cosa mi hai fatto Moshman?! COSA CAZZO MI HAI FATTO??? giuro che ti ammazzo, ti ammazzerò prima che questo giorno giunga a termine
Provò a concentrarsi sulle gambe; si sforzò di dirle "ei, tiratemi su", ma senza successo. Provò a tirarsi su con le braccia, ma nuovamente senza successo. Farfugliò qualcosa riguardo ad alcuni santi, prima di riuscire a sollevarsi leggermente spingendo con la testa.
Figlio di puttana sono ancora viva! Hai sentito? Non mi hai ancora ucciso!"
Si tirò su con tutta la forza che aveva. Hai sentito figlio di puttana?!
Non aveva capito che ciò che la stava indebolendo era la sua aura che usciva dal corpo incontrollata, per cui anche se riuscì ad alzarsi e fare qualche passo, crollò di nuovo a terra. Stavolta cadde di lato, lesionandosi la spalla. Piangeva. Troppo dolore. Di nuovo l'odio per il sergente tornò Cosa mi hai fatto?... Sto morendo Si mise una mano di fronte alla testa, per togliersi il sangue dal naso. Allora notò come una sorta di leggero fumo uscire dalle dita, dalla mano, dal polso, dal braccio e dal tutto il corpo. L'aura. "dentro, torna dentro"si disse. Respirò profondamente, e si alzò. Riuscì a camminare verso il sergente, barcollando e quasi zoppicando, mentre sussurava la canzone cantata da quest'ultimo. Riusciva solo a muovere le gambe; le braccia e il resto da corpo sembravano pronte a staccarsi da un momento all'altro. qualunque cosa tu mi abbia fatto, toglimela ti prego
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